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SINTESI IN PRIMO PIANO – 21 ottobre 2019

In evidenza sui maggiori quotidiani:
– Manovra, resa dei conti nel governo;
– Oggi Di Maio chiederà correzioni su partite Iva e commercianti;
– Il Cile brucia, torna l’esercito dei tempi bui.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Galluzzo Marco
Titolo: Manovra, resa dei conti nel governo – Di Maio alza il tiro su Conte: niente manovra senza di noi
Tema: Manovra
Di Maio continua a tenere alta la tensione sulla manovra approvata «salvo intese». E fa sentire la pressione al premier: «Senza i 5 Stelle il governo non esiste». Un avvertimento in vista del vertice di maggioranza previsto per oggi. Conte tenta di raffreddare gli animi e invita tutti a «darsi una calmata». Renzi nel giorno di chiusura della Leopolda lancia un appello ai delusi di Forza Italia: «Venite con noi». Mentre il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, replica: così viene meno l’interesse a proseguire con chi fa il furbo. E il sindaco di Milano Sala attacca Boschi: imita Salvini.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Guerzoni Monica
Titolo: Il retroscena – Il capo del governo ora media e chiede collaborazione: «Diamoci tutti una calmata»
Tema: Manovra
Il capo politico dei 5 Stelle arriverà oggi al vertice di Palazzo Chigi con la ferma intenzione di ottenere da Giuseppe Conte un risarcimento concreto dopo «lo schiaffo enorme» dell’editto di Perugia. Quel «chi non fa gioco di squadra è fuori dalla maggioranza» e ancor più il richiamo del premier alle origini del Movimento, che «gridava onestà, onestà», gli hanno fatto male. E ora Di Maio – al quale non è bastato il messaggino di scuse che avrebbe ricevuto sullo smartphone sabato sera e che Palazzo Chigi smentisce —, vuole che il premier si cosparga il capo di cenere. Come? Impegnandosi pubblicamente a riaprire la manovra in Parlamento.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Ciriaco Tommaso
Titolo: Manovra, ancora tu – Di Maio attacca, stop Zingaretti “Rispetto dei patti o sarà rivolta”
Tema: Manovra
«O si mettono nella legge di bilancio le tre proposte che per noi sono imprescindibili – intervenire sul piano anti evasione, sull’obbligo del Pos e sulla flat tax agli autonomi – o non esiste la manovra». Più chiaro di così, Luigi Di Maio non poteva essere. Lo scrive su Facebook, provocando di nuovo Giuseppe Conte e il Pd. E infatti questa volta Nicola Zingaretti non si contiene: «Saremo molto responsabili e diciamo agli alleati: si può andare avanti, ma nessuno ricominci a mettere bandierine sull’identità, perché gli italiani sono stanchi. Bisogna mantenere la parola, sennò si arrabbiano e ci sarà una rivolta. Questa manovra è stata votata in Consiglio dei ministri. Nessuno faccia il furbo, basta polemiche o il governo viene meno». Zingaretti si schiera con Conte, ancora. Mentre il premier si prepara al vertice di maggioranza di oggi consapevole dei rapporti sempre più difficili con Di Maio.
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Testata:  Corriere della Sera 

Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: «Il premier apra al dialogo Questo esecutivo è nato per mantenere le promesse»
Tema: Intervista a Vincenzo Spadafora

«Di Maio sta semplicemente ribadendo alcuni principi talmente ovvi che non dovrebbe essere necessario ricordarli. Solo qualche settimana fa Luigi era energicamente impegnato a convincere le altre forze politiche a togliere il loro veto su Conte, e ci è riuscito perché è stato riconosciuto che fosse compito della prima forza politica in Parlamento indicare il presidente del Consiglio, individuando una persona che aveva già dimostrato equilibrio e capacità di mediazione. E’ questa capacità di mediare di Conte ad aver colpito gli italiani ed è fondamentale che non rinunci a questo approccio, per la sua figura e per la tenuta del governo».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Cecchi De’ Rossi Martina 
Titolo: “Siamo il primo partito in Italia Evasori in cella, non si discute”
Tema: Intervista a Carlo Sibilia

«Abbiamo grande stima del premier, che è anche nostra espressione. Ma tutto tiene se si tengono in conto le nostre esigenze, che sono quelle del primo partito in Italia. I toni devono restare bassi, ne giova la discussione». «Vogliamo ridurre le tasse agli italiani. Per questo puntiamo a compensare le sanzioni per gli esercenti che non accettino pagamenti con i Pos con un drastico abbassamento delle commissioni bancarie, e che rimanga la flat tax al 15% per le partite Iva fino a 65 mila euro e non solo fino a 30 mila, e vogliamo il carcere per i grandi evasori con confisca superiore al danno creato».
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 

Autore:  De Carolis Luca 
Titolo: “Conte ha troppa fretta, ma sul merito c’è intesa” – “La manovra deve essere nostra, Conte non abbia fretta”
Tema:  Intervista a Manlio Di Stefano

“Questa manovra deve portare l’impronta dei Cinque Stelle, e il carcere per i grandi evasori deve essere previsto subito nel decreto fiscale”. E anche se con Giuseppe Conte, giura, “non c’è nulla da ricucire” però c’è tanto da discutere: “Meglio fare dieci vertici di maggioranza piuttosto che insistere nel voler dare a tutti i costi l’impressione che sia tutto rose e fiori”. Così la pensa Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, vicino al capo politico del M5S Luigi Di Maio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Renzi lancia l’amo dentro Forza Italia: siete liberali, venite a darci una mano
Tema: Italia Viva

Dal palco della Leopolda Matteo Renzi svela la sua strategia lanciando una doppia Opa sul Pd e su Forza Italia. Il messaggio ai dem è inequivocabile: «Vogliamo fare quello che ha fatto Macron, che certo non ha avuto il consenso dei socialisti francesi. Vogliamo assorbire quel consenso e arrivare a una doppia cifra». Insomma, Iv si pone come «competitor» del Pd, anche, se «abbiamo alcuni valori comuni». E la decisione di lanciare «a giugno, dopo le regionali, un Big bang degli amministratori locali di Iv» è un altro guanto di sfida, perché i più saranno ex Pd. Poi c’è l’altra Opa, quella su FI: «San Giovanni ha segnato la fine di Forza Italia, Salvini ha preso le redini del centrodestra, capisco il disagio dei dirigenti e dei militanti di Fi. A chi crede che ci sia uno spazio per un’area liberale e democratica dico che venga a darci una mano. Iv è aperta».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  De Marchis Goffredo 
Titolo: Renzi: “Avanti fino al 2023”. Ma chissà con quale premier – L’opa renziana su Pd e Forza Italia “Presto Italia Viva arriverà al 10%”
Tema: Italia Viva

E il futuro dell’esecutivo, sotto stress anche per le iniziative renziana? «La legislatura va avanti fino al 2023», giura Renzi. Che in serata, a Che tempo che fa, aggiunge: «Con Conte premier? Dipenderà dal governo». Possono cambiare i rapporti di forza. E Renzi vuole pescare a destra e a sinistra. Senza tanti fronzoli.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: Renzi e l’asse col capo M5S Aperta la caccia alla volpe per sostituire Conte
Tema: Italia Viva
Il primo passo è stressare l’iter parlamentare della manovra. Modificarla alla Camera e al Senato costringendo la “squadra” di Conte a correggere l’impianto approvato la scorsa settimana. Imprimendo retromarce e balzi avanti. E quindi creare una situazione di altissima tensione fino a determinare la caduta dell’esecutivo non appena licenziata la manovra. In questo quadro i rapporti tra Renzi e Di Maio hanno di recente subito una intensificazione inaspettata. Sulla bilancia l’ex premier ha messo la possibilità che un nuovo esecutivo possa essere finalmente guidato da un “grillino doc”, ossia proprio dall’attuale ministro degli Esteri. La tentazione non è sfuggita al capo politico dell’M5S che, infatti, ha assunto sulla Finanziaria un atteggiamento analogo a quello dei renziani. C’è insomma una convergenza, magari temporanea, di interessi. Il capo di Italia Viva, in questo modo, si siederebbe formalmente al tavolo della maggioranza ma soprattutto romperebbe lo schema che più lo danneggia: l’alleanza Zingaretti-Grillo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Grignetti Francesco 
Titolo: Di Maio: senza di noi il governo è a rischio – Di Maio sfida Conte: il governo rischia E ottiene un vertice
La domenica non ha portato la calma nella maggioranza, tutt’altro. Allo sfogo di Giuseppe Conte di sabato sera («Chi non fa squadra è fuori dal governo»), reagiscono di brutto sia Luigi Di Maio, sia Matteo Renzi. E Zingaretti sembra in grande affanno: «Quella legge di Bilancio l’hanno votata tutti i partiti». Però dal giorno dopo è tutto un distinguo, gli replica Massimo Giletti in televisione. «Diciamo ai nostri alleati: nessuno continui a mettere le bandierine perché gli italiani sono stanchi. Se le promesse non saranno rispettate, ci sarà una rivolta. Questa settimana è stata una sorpresa per tutti. Basta con i furbetti che dicono una cosa nelle riunioni e altro fuori. Non si va avanti con le liti continue». I grillini impongono il vertice di maggioranza di oggi. Renzi cita Moro e chiama a raccolta i moderati: «I delusi di Forza Italia vengano a dare una mano».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Renzi cita Moro e chiama i moderati “I delusi di Fi vengano a dare una mano”
Tema: Italia Viva

La frase di Renzi: «Se vogliamo essere presenti, diceva Aldo Moro, dobbiamo essere per le cose che nascono anche se hanno contorni incerti, e non per le cose che muoiono, anche se vistose e in apparenza utilissime».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: «Prevedo novità dopo l’Umbria» – «Il centrodestra è il passato È nata la Coalizione degli italiani»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

«Il centrodestra è il passato. È nata la Coalizione degli italiani». Il capo leghista traccia un bilancio della piazza con Berlusconi e Meloni: novità dopo l’Umbria.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Diamanti Ilvo 
Titolo: Dove arriva la Lega di Roma
Tema: Lega

Da Pontida la Lega si è “trasferita” a Roma. Certo, il “rito nordista” si celebra ancora. Ma la vera capitale della Lega coincide da tempo con la capitale italiana. Dove la Lega, sabato scorso, ha radunato i suoi fedeli. Accorsi in massa, a piazza San Giovanni.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: “Renzi avrà problemi a eleggere se stesso Da Salvini voglio un patto anti-inciuci”
Tema: Intervista a Giorgia Meloni

Giorgia Meloni non crede che l’operazione Italia Viva sia destinata ad avere successo e attrarre parlamentari di Forza Italia. “Figuriamoci se sarà capace di garantire chi va con lui”.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Ajello Mario 
Titolo: «Il terzo polo che vorrebbe non esiste tra lui e la Lega non abbiamo dubbi»
Tema: Intervista ad Antonio Tajani

“La presunta Opa di Renzi non ha nessuna possibilità di successo. Uno che dice di Berlusconi “game over”, quando fu votata la sua estromissione dal Senato, non può essere minimamente attrattivo per chi ha scelto per vent’anni il fondatore di Forza Italia e continua a farlo”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gabanelli Milena – Ravizza Simona 
Titolo: Dataroom – Così funziona la Bestia social della Lega – La Bestia della Lega da 4 milioni di fan
Pochi giorni fa il 46enne Luca Morisi, consulente d’immagine di Matteo Salvini, ha lasciato il bunker di Mantova, dove produce l’epica del Capitano, per una lezione a 50 giovani aspiranti spin doctor. I documenti presentati permettono di ricostruire il funzionamento della macchina social che dal 2014 segue il leader della Lega, oggi il politico con più consenso in Italia. A fare funzionare la Bestia 35 esperti digitali con il vincolo della riservatezza.
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Manovra, cosa potrebbe cambiare
Tema: Manovra

Governo e maggioranza proveranno stasera in un vertice ad appianare i contrasti sulla manovra approvata «salvo intese» nella notte tra martedì e mercoledì. II tentativo del premier, Giuseppe Conte, stretto fra le richieste dei 5 Stelle e di Italia viva, è di evitare troppi cambiamenti, altrimenti il decreto fiscale e il disegno di legge di Bilancio dovranno tornare di nuovo in Consiglio dei ministri prima di essere inviati in Parlamento. Contrario a stravolgimenti è anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, impegnato a preservare i saldi di finanza pubblica anticipati a Bruxelles. Intanto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, dice al Tg1: «Gli obiettivi di favorire la crescita e di riduzione del debito sono da condividere».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Finizio Michela – Melis Valentina 
Titolo: Casa, famiglia e partite Iva: che cosa fare adesso – Famiglia, misure in due step Subito bonus bebè per tutti
Tema: Le misure

Casa, famiglia e partite Iva, che cosa fare adesso. L’impatto sulla «flat»: a confronto il prelievo tra ordinario, forfait attuale e possibile riforma. Sul rilancio dei bonus: occasione per ripensare il tax planning tra lavori e risparmio energetico. Ma c’è spazio anche per la famiglia.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Conte Valentina 
Titolo: “Col governo c’è un accordo i partiti non giochino a demolirlo”
Tema: Intervista a Annamaria Furlan
«Quello che sta avvenendo in questi giorni è sconcertante, degno del peggior pentapartito della prima Repubblica». Annamaria Furlan, segretario generale Cisl, dice che per ora non si sente tradita. «Lo sarò se il governo assumerà indirizzi diversi dalle priorità concordate con Cgil, Cisl e Uil». Questo è il primo esecutivo negli ultimi anni che convoca i sindacati prima di scrivere la manovra, considera il giornalista. Furlan: «Ed è stato un confronto vero, per numero di tavoli e temi affrontati nel merito. Ma proprio per questo trovo inaccettabile che il Consiglio dei ministri prima vari la manovra e poi i partiti della maggioranza giochino a demolirla. Concordare una linea e poi tornare ostaggio di scaramucce interne è utile solo a rimarcare leadership vere o presunte».
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Testata:  Corriere della Sera 

Autore:  Di Vico Dario 
Titolo: Cosa (non) serve alle partite Iva
Tema: Partite Iva

Non avendo la bussola per affrontare le questioni legate alla fragilità del terziario italiano i leghisti hanno promosso norme che si sono rivelate distorsive sin dai primi mesi e hanno favorito un ulteriore abbassamento della qualità del terziario. Del resto con un Pil stagnante e un’economia a scartamento ridotto era possibile che nascessero migliaia di nuove attività con partita Iva? No, il ciclo economico è comunque più forte delle norme fiscali e così la mini flat tax più che spingere verso l’auto-imprenditorialità legioni di giovani è servita solo per aggiustamenti fiscali di carattere opportunistico. Il nuovo governo aveva il diritto e il dovere di intervenire per riparare queste distorsioni.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Padula Salvatore 
Titolo: L’editoriale – Maneggiare con cura il fisco dei piccoli – Maneggiare con cura la tassazione dei piccoli
Tema: Partite Iva

Piccoli e numerosi: su 3,6 milioni di soggetti persone fisiche con partita Iva, ben due terzi hanno ricavi o compensi inferiori a 60mila euro. Contribuenti che, diciamolo, non possono essere condannati a subire le angherie di un fisco già incredibilmente complesso per i soggetti più strutturati, figuriamoci per un piccolo artigiano o un professionista. Una questione da affrontare senza pregiudizi. Senza quell’ostilità, neppure tanto velata, che qua e là si coglie nelle dichiarazioni di taluni esponenti di parti della maggioranza. Ma neppure senza cedere alle strumentalizzazioni e alle accuse di talaltri leader dell’opposizione. Un’analisi:
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Senaldi Pietro 
Titolo: Per Cottarelli è una manovra del piffero – «La manovra giallorossa non serve a nulla»
Tema:  Intervista a Carlo Cottarelli

“Un’altra manovra poco utile, buona per tirare l’anno prossimo nella speranza che un cataclisma non ci travolga dall’esterno: non migliora i conti e non fa nulla per la crescita. Ci andrà bene se il suo impatto sul Paese alla fine sarà zero”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Caruso Carmelo 
Titolo: Mr Tasse boccia la manovra «Una serie di balzelli inutili»
Tema: Intervista a Vincenzo Visco –

Perfino secondo l’ex ministro dell’Economia Vincenzo Visco la manovra del governo giallorosso è piena di «tasse inutili».
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Testata:  La Verita’ 
Autore:  Telese Luca 
Titolo: «Tassare i soliti significa aizzare la rivolta sociale» – «Alla manovra do un cinque in pagella»
Tema:  Intervista a Carlo Calenda

II leader di Siamo europei: «Ai giallorossi manca un disegno. Si contrasti pure l’evasione, ma a ogni euro recuperato deve corrispondere un euro d’imposte in meno. Se vessano i soliti noti ci sarà la rivolta sociale».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: “Evitare di logorare Conte Smettiamo di sbattere i pugni”
Tema: Intervista a Andrea Marcucci

«Aspettiamo il vertice (di oggi, ndr): se c’è l’accordo di tutta la maggioranza, si possono anche valutare provvedimenti migliorativi. Serve concordia, non pugni da sbattere sul tavolo». Siete il partito delle tasse come ha detto la Boschi? Marcucci: «Ho trovato gratuita la polemica aperta dalla Boschi, che comunque mi sembra sia stata subito corretta. Quindi eviterei anche di enfatizzare una caduta di stile. Siamo il partito che ha evitato l’aumento dell’Iva e quello che vuole investire più risorse sul cuneo fiscale. Questa è la realtà, il resto sono schermaglie propagandistiche».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Allegri Michela – Bassi Andrea 
Titolo: Fisco, in cella chi evade da 100 mila euro in su E confisca dei beni come per i reati di mafia
Tema: Giustizia

Carcere se si superano i 100 mila euro di evasione fiscale. Confisca per sproporzione, già prevista per i mafiosi. E ancora: un inasprimento delle pene detentive per i principali reati tributari. Tradotto: soglie più basse per la punibilità e più anni di carcere per chi viene scoperto. Ma sono previste anche attenuanti nei confronti di chi ammetta eventuali illeciti, abbia in corso procedure di regolarizzazione e per le imprese che avviino percorsi di concordato. Il pacchetto è pronto, ha spiegato ieri il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. E oggi sarà in discussione in consiglio dei ministri per stabilire i dettagli della norma e decidere quale strumento utilizzare per inserirlo nella manovra.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Maglione Valentina – Mazzei Bianca_Lucia 
Titolo: La giustizia penale è sempre più europea Arriva la super Procura – Super Procura Ue contro frodi Iva e truffe comunitarie
Tema: Frodi e truffe Ue
Arriva la super Procura europea che indagherà sui reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione, come le frodi Iva e le truffe sui contributi Ue. Il nuovo ente sarà operativo dalla fine del 2020. La sede è a Lussemburgo, ma a svolgere le indagini in concreto saranno i Pm europei delegati nelle procure nazionali. Si preparano al debutto anche le nuove norme Ue sul sequestro dei conti bancari all’estero.
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Avremo per sempre gli statali più vecchi del mondo? – Porte aperte agli statali ma chi sceglie i giovani?
Tema: PA

Da novembre finisce il blocco del turn over, nei prossimi tre-quattro anni potranno lasciare fino a mezzo milione di dipendenti. È l’occasione per svecchiare la macchina pubblica, dove la metà dei funzionari ha oltre 55 anni. Intanto la ministra cinquestelle Dadone progetta di negare i premi ai dirigenti che non raggiungono i risultati.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Retroscena – Gorno Tempini verso la guida di Cassa depositi – Gorno Tempini verso la presidenza Cdp Domani il vertice delle Fondazioni
Tema: CdP

Cassa depositi e prestiti, il colosso pubblico che ogni anno muove più fondi di una Finanziaria (nel 2018 ben trentasei miliardi di euro), sta per cambiare presidente. Massimo Tononi, già Goldman Sachs, sottosegretario al Tesoro e numero uno del Monte dei Paschi di Siena, ha deciso di lasciare. Su consiglio del grande vecchio della finanza bancaria, Giuseppe Guzzetti, avanza la candidatura di Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato della Cassa ai tempi di Berlusconi e Monti.
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– Repubblica Affari&Finanza 
Autore: Sergio Rizzo
Titolo: Il retroscena – Cdp, arriva la scossa al vertice è partita la battaglia delle nomine
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  de Bortoli Ferruccio 
Titolo: L’addio (sottovalutato) Gli otto anni di Draghi alla Bce – 8 anni da Draghi Ora spread a zero
Tema: Draghi

Il presidente che ha salvato l’euro lascia un’eredità che possiamo riscuotere solo mandando a zero lo spread. Per non sprecare l’eredità del banchiere che ha salvato l’euro – scrive de Bortoli – dovremmo fare come Spagna e Portogallo: riaffermare la nostra affidabilità. E pagare molto meno per il nostro debito pubblico.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Lops Vito – F.La. 
Titolo: Per i mutui è corsa alle surroghe – Mutui casa, con i tassi ai minimi scatta l’esodo da una banca all’altra
Tema: Mutui

II mercato delle surroghe, in affanno nei primi mesi dell’anno, è ripartito con grande slancio grazie alla recente ondata ribassista dei tassi che ha portato i costi dei prestiti ipotecari su nuovi minimi. Lo scenario:
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica
Autore:  Mensurati Marco
Titolo: Il Cile brucia, torna l’esercito dei tempi bui – I cileni sfidano il coprifuoco Sette morti e città nel caos
Tema: Cile
“L’oasi cilena”, fino a una settimana definita così dal suo stesso presidente Sebastián Piñera, si trasforma in un girone dantesco, con i carrarmati in piazza, gli elicotteri in volo radente sul centro, i negozi in fiamme, i morti in strada e il governo nel panico, costretto a indire il coprifuoco e a sospendere diritti civili. Non succedeva dal 1987, ultimi anni del regime di Pinochet (1973-1990). Ma la grande differenza è che stavolta i cittadini sembrano non avere particolare timore per le forze armate. L’escalation che ha devastato «la regione più tranquilla del Sudamerica» (sempre Piñera) è stata rapidissima. II tempo di annunciare l’aumento del costo del biglietto per i trasporti pubblici, da 800 a 830 pesos (da 1,01 a 1,05 euro) e registrare il progressivo ma inesorabile aumento dell’insofferenza della generazione dei trentenni, quella che da un lato non ha alcuna memoria della dittatura e dall’altro sta pagando sulla sua pelle gli effetti dell’incremento del costo della vita, cresciuto di oltre il 150% negli ultimi dieci anni. Il dato: più del 70% dei cileni vive con uno stipendio inferiore ai 690 euro e circa 11 milioni di cileni (su 18) dicono di aver contratto debiti.
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Testata:  Stampa
Autore:  Guanella Emiliano
Titolo: Allende: in ballo la democrazia – “Democrazia malata e troppo fragile Rivedere i soldati in strada è terribile”
Tema: Intervista a Isabel Allende
Isabel Allende, figlia del presidente Salvador Allende deposto nel golpe del 1973 di Pinochet, non ha dubbi nel definire l’attuale momento come cruciale per la democrazia cilena. «La nostra democrazia è fragile e ferita. Quando siamo andati al governo negli Anni ’90 abbiamo fatto un grande sforzo per diminuire la povertà, ma non siamo stati capaci di costruire un sistema di inclusione efficace. Dobbiamo pensare ad un nuovo modello di Paese».
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Testata:  Stampa
Autore:  Rizzo Alessandra
Titolo: Johnson tira dritto: “Brexit entro il 31 ottobre”
Tema: Brexit
Nonostante la battuta d’arresto a Westminster e la richiesta (obbligata) di rinvio della Brexit inoltrata alla Ue, il governo di Boris Johnson ritiene di avere i numeri necessari per ottenere l’agognata ratifica parlamentare dell’accordo di uscita e rispettare la scadenza ormai prossima del 31 ottobre. Ma all’apertura di un’altra settimana di fuoco per la Brexit, l’opposizione studia un piano per mettere i bastoni tra le ruote del governo: potrebbe cercare di legare l’approvazione dell’accordo a un referendum confermativo. E così il premier e i suoi «spin doctors» trovano un’acrobazia diplomatica nell’invio di 3 lettere, in cui solo quella in cui si critica il rinvio è firmata da Boris. Bruxelles aspetterà di vedere gli sviluppi di questa settimana a Westminster prima di decidere sul da farsi. Secondo il «Sunday Times», in caso di mancata ratifica, Bruxelles potrebbe optare per un rinvio fino al febbraio del 2020. Ma il governo tira dritto, e giura di rispettare la scandenza di Halloween.
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Testata:  Stampa
Autore:  Mastrolilli Paolo
Titolo: La previsione di Moody’s: “Trump favorito alle presidenziali”
Tema: USA
Se le condizioni economiche degli Stati Uniti non peggioreranno, e gli americani voteranno con la mano sul portafoglio, il prossimo anno Trump verrà rieletto a valanga. È la previsione fatta da Moody’s Analytics, nello studio che ha appena pubblicato sulle presidenziali del 2020. Il braccio analitico della compagnia di rating ha costruito il suo rapporto intorno a tre modelli diversi: il pocketbook model, basato sul sentimento dei consumatori e la percezione generale dell’andamento dell’economia; lo stockmarket model, che privilegia invece le reazioni all’andamento della borsa; e l’unemployment model, che determina le tendenze di voto in rapporto al livello della disoccupazione. Il primo è quello più favorevole al capo della Casa Bianca. Storicamente, questo rapporto di Moody’s Analytics non ha mai sbagliato la previsione del presidente, tranne nel 2016, quando aveva pronosticato una vittoria di misura di Hillary Clinton.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Lombardi Anna
Titolo: Il Canada al voto per decidere se è già stufo del fenomeno Trudeau
Tema: Canada
I dolori del giovane Justin. Trudeau, s’intende. Quattro anni dopo l’incredibile vittoria del 2015, quando grazie al voto dei Millennials soffiò la poltrona di primo ministro canadese al conservatore Stephen Harper, la sua stella si è offuscata. Travolto dagli scandali, il premier quarantasettenne a caccia di secondo mandato, affronta le elezioni federali che si tengono oggi nel suo paese più debole che mai.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Vernetti Gianni 
Titolo: Putin, offensiva commerciale in Africa per sfidare la Cina – Commercio, Putin punta sull’Africa Patti milionari per superare la Cina
Tema: Russia

Il prossimo 23 e 24 ottobre a Sochi sul Mar Nero si terrà il primo vertice Russia-Africa. Il meeting, fortemente voluto da Putin, ha come obiettivo di riposizionare la Russia nel continente africano, dopo la lunga assenza fin dai tempi della Guerra Fredda, quando l’Africa era un terreno aperto di scontro fra Russia e Usa, spesso con il sostegno militare a fronti contrapposti nei Paesi in via di decolonizzazione. Il meeting è una novità geopolitica della strategia internazionale di Putin che cerca di «entrare» nel continente africano, per colmare il ritardo nei confronti della Cina e per aprire un nuovo fronte di competizione con l’Occidente.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mauro Ezio 
Titolo: L’incubo del crac che tormenta il Vaticano – Il sacro crac
Tema: Vaticano

E se l’inferno fosse il crac? La crisi finanziaria del Vaticano, crescendo e allargandosi a tutte le strutture della Santa Sede, è arrivata ad evocare il fantasma finale, quello del sacro default. Ne parlano ufficialmente, nei loro documenti riservati, i responsabili della task force che papa Francesco ha messo in campo per tentare una riforma radicale del sistema finanziario che sostiene la Chiesa, davanti all’allarme per i conti fuori controllo. Il crac è diventato un incubo concreto nei sacri palazzi, perché i numeri parlano chiaro. La radiografia segreta è ora in un libro di Gianluigi Nuzzi (Giudizio Universale, Chiarelettere), che continua la sua indagine sui misteri del Vaticano, sulla base di documenti riservati che da soli testimoniano la guerra di potere in corso oltretevere.
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Cantaloube Thomas 
Titolo: Cattolici e protestanti pronti al nuovo scontro – Nord Irlanda: Brexit riaccende la miccia del conflitto
Tema: Nord Irlanda

L’uscita dell’Inghilterra dalla Ue è il pretesto per riattizzare una vecchia guerra mai spenta: le tensioni tra cattolici e protestanti non erano così forti dall’accordo del “Good friday” del 1998».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Saviano Roberto 
Titolo: Fermate il massacro del popolo curdo
Tema: L’appello

Lo scrittore Roberto Saviano ha lanciato dalle colonne di Repubblica l’appello – sul sito anche in inglese – per fermare il massacro del popolo curdo dopo l’attacco della Turchia nel Nord della Siria. Un appello rivolto all’Europa, alle istituzioni che dovrebbero intervenire per non lasciare solo un popolo che ha aiutato l’Occidente nella guerra contro l’Isis e che chiede la pace. Un appello a cui hanno aderito intellettuali, scrittori e Premi Nobel: sul sito, l’elenco completo delle firme, finora 30mila. Forte l’impegno: “Non possiamo abbandonare i curdi al loro destino”.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Ventura Marco 
Titolo: «L’Italia eviti strappi con la Turchia: ci aiuti con i terroristi» – «Inaccettabile l’embargo Ue Ora Conte eviti altri strappi»
Tema: Intervista a Mevlut Cavusoglu

Inaccettabile l’embargo Ue, ora il premier Conte eviti altri strappi». Lo afferma, in un’intervista al Messaggero, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. «L’Italia è un nostro partner – aggiunge – ci aiuti contro i terroristi. I Paesi europei si riprendano i foreign fighter e li processino».
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Testata:  Giorno – Carlino – Nazione 
Autore:  De Robertis Pierfrancesco 
Titolo: Sassoli avverte i governi europei «Ora basta sconti» – Sassoli ai governi Ue: non faremo più sconti
Tema: Intervista a David Sassoli

«Sulla Turchia – spiega il presidente Pd del Parlamento europeo – avremmo voluto un’Europa con più coraggio e non ci rassegniamo. E aprendo il Consiglio dei capi di Stato e di governo l’ho detto con chiarezza. Vogliamo azioni severe, dallo stop alla fornitura degli armamenti sulle forniture future e quelle in essere, sanzioni alle persone fisiche e giuridiche e un’iniziativa diplomatica da portare al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il Parlamento europeo deve usare tutti i poteri che ha…».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Micalessin Gian 
Titolo: Spagna, Libano e Irak L’autunno violento delle rivolte giovanili
Tema: Rivolte nel mondo

Il 2019 è l’autunno del nostro scontento, l’anno della rabbia e delle rivolte globali. Scoppiano come uragani dal Cile alla Catalogna, dal Libano all’Ecuador passando per Hong Kong. Al di là della giovane età dei protagonisti, comune ad ogni rivolta che si rispetti, almeno due elementi, però, collegano gli scenari di Libano, Catalogna, Ecuador, Cile e Iraq con quelli, ancor più lontani e diversi di Hong Kong. Il primo è la totale disconnessione con i grandi media e l’informazione tradizionale. Il secondo, conseguenza diretta del primo, è la totale mancanza di speranza nella politica corrente esibita da chi scende in piazza.
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