Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 20 giugno 2020

In evidenza sui principali quotidiani:
– Europa, per i fondi del rilancio primo passo (ma l’ok a luglio);
– Conte all’Europa: “Fondi Ue subito o mettiamo il veto”;
– Zanardi gravissimo lotta per la vita.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica
Autore:  Vitale Giovanna
Titolo: Pd, parte l’offensiva degli ex renziani idea Bonaccini al posto di Zingaretti
Tema: PD
Non l’aveva fatto nessuno, fino ad ora. Nel Pd, prima di Giorgio Gori, mai nessuno aveva osato dare apertamente voce al malcontento che ormai da un po’ serpeggia sul segretario Nicola Zingaretti. Ritenuto da alcuni esponenti dem — in particolare di Base riformista, la corrente ex renziana che fa capo a Lorenzo Guerini e Luca Lotti — troppo esitante e appiattito sull’asse Conte-5S per affrontare le sfide riformiste che attendono il governo nella fase cruciale del post-pandemia. Sino ad accarezzare l’idea di sostituirlo, magari con Stefano Bonaccini, il governatore emiliano reduce dal trionfo contro la Lega sul fronte Nord. Gori: «Vedo molti limiti nella conduzione dell’attuale Pd e per questo mi piacerebbe più concreto, più coinvolto a promuovere le riforme che servirebbero all’Italia», la stoccata prima dell’affondo. «E questa cosa», conclude Gori, «deve anche trovare una nuova leadership». La sortita lascia di stucco il Nazareno.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Perrone Manuela
Titolo: Da Grillo a Di Maio, chi decide nel M5S
Tema: M5S
Chi decide nel M5S? La domanda sorge spontanea davanti al caos e alle lotte intestine. L’armistizio fragile raggiunto in questi giorni si regge sulla promessa di svolgere gli”stati generali” del Movimento tra fine settembre e inizio ottobre per poi far decollare la nuova governance. Sicuramente più collegiale, con un direttorio-segreteria e con un segretario primus inter pares. Ma la fisionomia e le strade per comporla sono ancora tutte da definire. Rinviate a dopo l’estate, appunto, ma soprattutto a dopo l’election day del 20 settembre. Ma non è Crimi oggi a decidere la linea Cinque Stelle. È chiaro invece il peso specifico di Beppe Grillo. E poi Luigi Di Maio e Roberto Fico, oggi sono tutti collocati ai vertici delle istituzioni, tranne uno: Alessandro Di Battista. Che puntella quel che resta del M5S anti-sistema e vuole rientrare in pista.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica
Autore:  Folli Stefano
Titolo: Tre destre forti ma non vincenti
Tema: Il centrodestra
Chiedere le elezioni anticipate è la regola base per chi sta all’opposizione. Ma tutti sanno che il ritorno alle urne è lontano, anche volendo prendere per buona l’ipotesi tutta da verificare della primavera 2021. E le regionali di fine settembre non sono in grado da sole di rovesciare lo status quo a meno di colpi di scena inverosimili (ad esempio la disfatta del centrosinistra in Toscana). Le destre possono sempre scommettere sullo scenario peggiore: disastro economico in autunno, fallimento dell’Europa nel sostenere la ripresa, paralisi complessiva del Paese tra palude produttiva, crisi della magistratura e rassegnazione morale diffusa. Ma l’esperienza insegna che un gioco così spregiudicato e cinico raramente porta fortuna. A maggior ragione se si pensa che Forza Italia non seguirebbe Lega e FdI lungo tale deriva e offrirebbe semmai il suo contributo a una qualche formula di “salvezza nazionale”. In definitiva il 40 per cento di Salvini e Meloni, pur cospicuo, rischia di finire in frigorifero se non viene collegato a uno sforzo innovativo che superi le formule un po’ consunte del “sovranismo” prima maniera.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Salvati Michele
Titolo: L’alleanza difficile con i partiti «antisistema»
Tema: Partiti antisistema
Forza Italia, è disponibile ad allearsi con partiti populisti-sovranisti nelle prossime elezioni e in entrambi i casi l’argomento politico sembra essere lo stesso: la speranza che, in queste alleanze, i partiti di sistema riusciranno a smussare gli aspetti antisistema dei partiti alleati e a ricondurli nell’alveo di una democrazia rappresentativa liberale, nonostante l’attuale prevalenza numerica di tali partiti in entrambe le alleanze. Nella Lega, in Fratelli d’Italia, nei 5 Stelle ci sono evidenti pulsioni antisistema: nella stessa concezione di democrazia, nell’analisi dell’economia, nelle alleanze internazionali. Che si collochino a destra o a sinistra, la concezione di democrazia da essi condivisa è in conflitto con quella liberale, parlamentare e rappresentativa. Un’analisi:
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagnoncelli Nando 
Titolo: Scenari – Il 42% approva la kermesse Ma solo un italiano su tre sa di che cosa si tratta
Tema: Sondaggi

Il 42% degli italiani ritiene che gli Stati generali abbiano rappresentato un’opportunità molto importante, mentre il 32% si esprime in termini severi, considerando l’iniziativa un’inutile passerella propagandistica. Le opinioni divergono nettamente, come era lecito attendersi, tra gli elettori della maggioranza e quelli dell’opposizione. II piano proposto dal presidente Conte con il titolo «Progettiamo il rilancio» prevedeva 9 capitoli tematici riguardo ai quali abbiamo chiesto agli intervistati di indicare quelli giudicati più urgenti. I tre interventi prioritari riguardano la competitività del tessuto economico (indicata dal 45%), la sburocratizzazione della PA (38%) e il sostegno alle filiere produttive (37%). A seguire le proposte per rendere le infrastrutture più efficienti (27%) e gli investimenti in formazione, istruzione e ricerca (27%), quelli nella sostenibilità ambientale (22%), gli interventi per la riduzione delle disparità (21%) e la modernizzazione della giustizia (20%). Chiude la graduatoria il capitolo sulla digitalizzazione del Paese, giudicata urgente solo dal 13%, nonostante l’importanza che oggettivamente ricopre.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Violante Luciano 
Titolo: Perché serve un altro Csm
Tema: Giustizia

II Csm deve recuperare la credibilità ferita. Una rigorosa riforma è l’unica soluzione adeguata alle difficoltà; non intervenire mette a rischio la credibilità dell’intera magistratura. È cambiato il quadro di riferimento dei magistrati: il Comitato direttivo dell’Anm è il loro Parlamento, il Csm e il loro governo e le correnti sono i loro partiti. Erano associazioni di idee, sono diventate centri di potere. Oggi costituiscono corpi intermedi tra Csm e magistratura, scelgono i candidati, organizzano il consenso, intervengono nelle trattative con i partiti per la designazione del vicepresidente del Csm e a volte, come emerge dalla vicenda Palamara, anche per i più importanti incarichi direttivi. Il Csm si è anch’esso trasformato in via di fatto, spesso andando oltre le proprie funzioni e assumendo anche compiti paralegislativi e di indirizzo. Si rischia la deriva, perciò è necessario intervenire.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – La sindrome dei centouno – La sindrome dei 101 che già incombe sulla corsa per il Colle
Tema: Il Quirinale

E’ vero, manca ancora un anno e mezzo al rinnovo della presidenza della Repubblica, e come dice sempre Franceschini «chi parte troppo presto arriva troppo tardi». Ma il tragitto che conduce all’arrivo non è solo un percorso di trasferimento, è una sfida tattica per il posizionamento. E visto che l’attuale legislatura porta le stimmate del nuovo Settennato, la competizione di fatto è iniziata: iscritti d’ufficio gli ex presidenti (e vice presidenti) del Consiglio; i presidenti (e gli ex presidenti) delle Camere; più altri vertici istituzionali compresa la Consulta. Il Pd vorrebbe perpetuare una linea di continuità politica al Quirinale, ma teme la «sindrome dei 101», che cioè possa ripetersi quanto capitò nel 2006 con Prodi.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Bonarrigo Marco – Gasperetti Marco
Titolo: L’impennata, il camion Italia con il fiato sospeso per Zanardi gravissimo – Zanardi gravissimo lotta per la vita Impenna la handbike e finisce contro un tir
Tema: L’incidente
Ancora un dramma per Alex Zanardi. II campione paralimpico è stato vittima di un incidente a Pienza, in Toscana. Con la sua handbike si è scontrato con un camion. Zanardi avrebbe invaso la corsia opposta. Subito trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Le Scotte di Siena è stato operato per le gravi fratture subite alla testa. II campione emiliano stava partecipando a un’iniziativa con altri atleti paralimpici che attraversava l’Italia.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Pa, così i pagamenti arrivano a 150 giorni – Pagamenti Pa, ritardi da contratto Con i cavilli si parte da 150 giorni
Tema: Pagamenti PA

Introduzione di atti intermedi e momenti aggiuntivi (non previsti dalle regole Ue) fra la fine del lavoro delle imprese e il pagamento: in questo modo si allunga la catena buocratica, tecnica e amministrativa che porta al saldo della fattura. È così che in Italia le stazioni appaltanti, piccole e grandi, riescono a procrastinatre il pagamento delle somme dovute agli appaltatori, in barba alla legge comunitaria che impone di pagare in trenta giorni, prorogabili al massimo a sessanta. Per ora è rimasta lettera morta la sentenza con cui la Corte di giustizia Ue del 28 gennaio ha condannato per i ritardi l’Italia. Una risposta del governo deve ancora arrivare perché non bastano i 12 miliardi previsti nel decreto Rilancio per alleggerire gli arretrati. Intanto si è consolidata una situazione paradossale che arriva addirittura a contrattualizzare i ritardi. Si prenda il caso di Rfi (Fs): dai contratti che utilizza per gli appalti si deduce che il termine imposto agli appaltatori prevede un pagamento non prima di 150 giorni.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Il Piano Colao costa 170 miliardi: 34% alle famiglie, 7% alle imprese
Tema: Piano Colao

L’attuazione integrale delle proposte che scandiscono le 121 pagine di schede in cui è articolato il piano Colao potrebbe chiedere fino a 170 miliardi in cinque anni. Coincidenza vuole che si tratta esattamente della somma che fra prestiti e trasferimenti arriverebbe all’Italia dal Recovery Plan, sempre che l’ipotesi presentata nelle settimane scorse dalla commissione riesca a superare non troppo ammaccata le settimane di trattative che l’attendono in vista del prossimo consiglio europeo di metà luglio. Un’altra coincidenza fortunata è offerta dal calendario della spesa: perché la maggioranza dei suggerimenti avanzati dal comitato guidato dall’ex ad di Vodafone non può tradursi in spesa immediata, ma deve essere preceduta da un lavoro di preparazione più o meno lungo a seconda dei casi. Quest’anno, di conseguenza, per far partire i contenuti delle schede potrebbero bastare 4,5 miliardi: cifra non proprio impossibile in attesa che il meccanismo in discussione a Bruxelles assuma un ritmo un po’ più dinamico.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  La Verita’ 
Autore:  Caverzan Maurizio 
Titolo: «Il Mes non va bene: è debito e farebbe salire lo spread» – «Il Mes entra sul rapporto debito/Pil e gli effetti sono immediati e nefasti»
Tema: Intervista a Paolo Savona

Parla il presidente Consob: «Qualsiasi prestito europeo da rimborsare è una tassa. Le mie proposte: emettere titoli perpetui con interesse al 2% e invitare i risparmiatori a investire in medie imprese con vocazione all’export».
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone
L’appello di Paolo Savona
Il Sole 24 Ore 
Riforme da fare subito – Il mio discorso al mercato e le azioni urgenti
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Milano Finanza 
Autore:  Sommella Roberto 
Titolo: lo non sono un autarchico – Il futuro del debito
Tema: Intervista a Roberto Gualtieri

Il ministro Gualtieri, tra il successo del Btp Italia e il lancio del Btp Futura, spiega a Milano Finanza il suo obiettivo: garantire fiducia. Una singola emissione non può mettere tutto in sicurezza, rileva il titolare del Mef. Ma è inserita nel percorso che porta al rilancio.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tria Giovanni 
Titolo: Metodo Genova e grandi imprese – Il metodo Genova e le grandi imprese
Tema: Infrastrutture

Dietro l’esempio positivo della costruzione in tempi rapidi del nuovo ponte di Genova c’è stata la disponibilità di due elementi essenziali. Un progetto fornito da Renzo Piano e due eccellenze italiane attuatrici del progetto, cioè Fincantieri e Salini Impregilo S.p.A, oggi Webuild S.p.A. Dietro i molti fondi stanziati per investimenti pubblici spesso non ci sono i progetti e di conseguenza neppure gli attuatori. Poi la legge speciale per Genova ha consentito di operare rapidamente nelle aggiudicazioni del progetto e tutto ciò che poi ne consegue. Le varie deroghe non hanno violato nessuna norma europea. Se si parte dalla sostanza del metodo Genova, cioè dai progetti e dalla qualità degli attuatori, forse ci accorgiamo che esso ci indica la strada non solo per gli investimenti pubblici.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi presenta a Mattarella il libro “Italia 2030” – Bonomi al Quirinale Csc: in Italia aiuti lenti rispetto all’Europa
Tema: Confindustria al Quirinale

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri pomeriggio al Quirinale il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, con il direttore generale, Marcella Panucci. Bonomi ha consegnato a Mattarella il libro “Italia 2030” presentato agli Stati Generali.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mangano Marigia 
Titolo: Fca-Psa, penale da 500 milioni se salta la fusione tra i due gruppi – Fca-Psa, spunta la maxi penale: 500 milioni per l’addio alle nozze
Tema: Automotive

Spunta una penale di mezzo miliardo di euro nel caso in cui Fca o Psa dovessero abbandonare il tavolo della grande fusione che darà vita al quarto gruppo mondiale nel settore auto. Una cifra rotonda che scende a 250 milioni nel caso in cui il passo indietro dovesse essere dettato dallo stop delle rispettive assemblee.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pelosi Gerardo 
Titolo: Europa, per i fondi del rilancio primo passo (ma l’ok a luglio) – Conte: passi avanti, sul Recovery Fund accordo entro luglio
Tema: Fondi UE

Prima tappa di avvicinamento per mettere a fuoco punti di convergenza e differenze sul pacchetto di aiuti per la ripresa post-Covid proposto dalla Commissione Ue: il Consiglio europeo si è dato l’obiettivo, indicato anche da Angela Merkel, di arrivare all’accordo entro luglio, all’avvio del semestre di presidenza tedesca. Il premier Conte esclude legami con il Mes.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fr.Bas. 
Titolo: Europa, scontro sugli aiuti – Piano Ue, i nordici in trincea Ma Merkel: «Intesa rapida»
Tema: Fondi UE

«Il Consiglio europeo in videoconferenza aveva un obiettivo: evitare no insormontabili sulla proposta della Commissione europea. Obiettivo raggiunto. Next Generation Eu procede». Il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, sintetizza in un tweet il summit Ue di ieri che ha messo a confronto i 27 capi di Stato e di governo sulle misure proposte dalla Commissione europea, il 27 maggio scorso, per contrastare la crisi economica scatenata dal diffondersi del coronavirus: Next Generation Eu, il Recovery Plan da 750 miliardi (due terzi trasferimenti, un terzo prestiti), agganciato al prossimo bilancio dell’Ue da 1.100 miliardi. «Ora comincia il negoziato» ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel al termine del summit, annunciando un nuovo vertice «fisico» per metà luglio. E però ieri gli Stati membri hanno anche ribadito le rispettive posizioni. Risultato: «Le differenze restano su 4 punti – ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen -: le dimensioni del piano, l’equilibrio trasferimenti e prestiti, la chiave di allocazione dei fondi, le nuove risorse proprie e il cosiddetto rebate» (il meccanismo di «correzioni» ai contributi al bilancio Ue applicato ad Olanda, Austria, Danimarca, Svezia e Germania). Su un punto sono tutti d’accordo: bisogna fare in fretta.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 

Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Retroscena – “Fondi Ue subito o mettiamo il veto” – Conte minaccia contro-veto “Stop sconti al Paesi ricchi”
Tema: Fondi UE

«Fondi europei subito o mettiamo il veto». Il premier Conte chiede a Bruxelles di non annacquare il Recovery Fund e minaccia il contro-veto: «Stop sconti ai Paesi ricchi». La cancelliera Merkel invita «a fare presto». Palazzo Chigi conta sul semestre tedesco dell’Ue che partirà il primo luglio. Sul fronte interno, il ministro dell’Economia, Gualtieri, prolunga i contratti a termine senza causali per tutto il 2020.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Amendola: «Utopia? Nessuno ha messo veti e il negoziato avanza A luglio chiuderemo»
Tema: Intervista a Vincenzo Amendola

«La riunione è servita per una prima valutazione del progetto Next Generation Eu della Commissione, in vista del Consiglio europeo decisivo di luglio. Non dovevamo assumere decisioni formali, ma sono arrivate le valutazioni sulle proposte della Commissione. Nessun Paese ha espresso un veto e tutti hanno accettato l’utilizzo di bond per raccogliere i 750 miliardi del fondo. Solo poche settimane fa, chi lo proponeva, come noi e altri Paesi, veniva bollato come un utopista». «Non nascondo che persistono ancora interessi differenti su bilancio e Fondo per la ripresa. Ma la strada è tracciata».
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: Stiglitz: l’Europa ferita dai suoi vizi – “I prestiti sono inutili Aiuti a fondo perduto per uscire dalla crisi”
Tema: Intervista a Joseph Stiglitz

“Qui si tratta di rimettere in piedi l’economia di Stati pesantemente interessati dal Coronavirus, con gravi ricadute dal punto di vista sanitario ed economico. Alcuni dei quali avevano già problemi di ripresa e di crescita prima di questa terribile crisi, penso appunto all’Italia ma anche alla Spagna”. La sua critica a chi è rivolta? Stiglitz: «Ai soliti noti di una certa Europa che preferiscono erogare prestiti piuttosto che altre forme di aiuti, come i trasferimenti. Ogni tecnico dotato di buon senso direbbe che i soldi devono essere dati all’Italia a fondo perduto, ma questi Paesi dicono che l’Ue non deve fare questo genere di operazioni. Così si torna al punto di partenza».
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Sforza Francesca 
Titolo: Di Maio e Ankara alleati strategici nella crisi libica
Tema: La missione in Turchia

Non c’è Libia stabile senza la Turchia. Ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è volato ad Ankara per incontrare il suo omologo Mevlüt Çavusoglu e sul tavolo sono stati affrontati alcuni dei dossier più importanti per il futuro del Mediterraneo. Così da assicurare la partecipazione dell’Italia, insieme alla Russia e ad altri Paesi europei, ai prossimi tavoli sul futuro della Libia, e ci si augura che non si ripetano, come avvenuto il mese scorso, episodi di mancati inviti e mancato rispetto delle regole.
Leggi da:
 PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Milano Finanza 
Autore:  Bender Michael C. 
Titolo: Così vinco Covid e urne – La verità di Trump
Tema: Intervista a Donald Trump

Su Milano Finanza un estratto della lunga intervista che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilasciato al Wall Street Journal. Con la consueta schiettezza si esprime sui temi del giorno, partendo dal Covid-19 e dalla Cina che lo avrebbe forse deliberatamente fatto diffondere, al libro-accusa del suo ex consigliere alla sicurezza, John Bolton, definito un pazzo che voleva trascinare gli Usa in un altro conflitto stile Iraq, all’economia che sta cominciando a riprendersi, e che presto tornerà più forte di prima, permettendo anche di placare le tensioni etniche.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone
Si segnala anche dal Foglio 
Trump a Tulsa si rituffa in quello che ama, i megacomizi popolari – “The Great Comeback”
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: Pechino all’attacco: il ritorno del virus è colpa dell’Europa
Tema: Cina

Con grande rapidità gli scienziati cinesi hanno decodificato il genoma del coronavirus che ha scatenato il focolaio di Pechino. I dati del genoma sono stati subito comunicati all’Oms e la stampa cinese sottolinea che provano l’origine europea di questo nuovo scoppio epidemico individuato nel mercato di frutta, verdura, carne e soprattutto pesce di Xinfadi. Un altro sviluppo importante: questo «coronavirus di ceppo europeo» sarebbe più vecchio di quello che circola attualmente in Europa, dicono i ricercatori cinesi. Ci sarebbe stato un individuo «super-diffusore» in circolazione nel mercato. Insomma le autorità si dicono certe dell’origine straniera del coronavirus che da una settimana ha messo Pechino in semi lockdown.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: «Regeni, serve la svolta L’Egitto non dà segnali, governo rassegnato»
Tema: Intervista ad Erasmo Palazzotto

Erasmo Palazzotto, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Regeni, che impressione ha tratto dall’audizione del premier Giuseppe Conte? Palazzotto: «Di un governo e una classe politica rassegnati, che considerano la normalizzazione dei rapporti economici e commerciali con l’Egitto un dato ineluttabile. Rinunciando a far diventare la ricerca di verità e giustizia sul sequestro e la morte di Giulio Regeni la bussola per ricostruire le relazioni con quel Paese».
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: I Papa più lontano dalla Cina
Tema: Vaticano

“Francesco in questa fase mette in conto di non poter più essere il primo Papa a mettere piede in Cina”. Nella Segreteria di Stato è una frase che negli ultimi mesi si ascolta con frequenza. Il dialogo diplomatico che aveva squarciato cinquant’anni di silenzio tra il Vaticano e la Repubblica Popolare sembra infatti essere piombato in una sorta di limbo. Soprattutto si sono invertite le priorità. Un anno fa il Pontefice aveva fatto sapere di essere pronto ad una apertura seria e aveva trovato la resistenza di Pechino. Adesso è il governo cinese a spalancare le porte e la Santa Sede a valutare con estrema prudenza. Il primo fattore è di una evidenza palmare: il Covid. Ma permangono anche ostacoli politici.
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

CORRIERE DELLA SERA
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

LA REPUBBLICA
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

LA STAMPA
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

IL MESSAGGERO
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

IL GIORNALE
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

LIBERO QUOTIDIANO
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

IL FATTO QUOTIDIANO
Leggi da: PC/Tablet   SmartPhone

SCARICA L'APP