In evidenza sui principali quotidiani:
– Alla vigilia delle Comunali inchiesta su FdI: finanziamenti illegali, saluti romani e frasi antisemite. Il capogruppo Fidanza si autosospende. Pace in extremis tra Salvini e Meloni.
– L’inflazione sale al 3,4%: rischio di scosse su tassi e ripresa. L’Europa comprerà insieme il gas per battere il caro prezzi
– Auto, il mercato crolla del 32,7%. Pesano gli stop produttivi e i ritardi delle consegne
PRIMO PIANO
Politica interna
Testata: Corriere della Sera
Autore: Senesi Andrea
Titolo: Al voto tra inchieste e tensioni – «Fondi neri», è bufera su Fratelli d’Italia Si autosospende l’eurodeputato Fidanza
Tema: Comunali-FdI
Si chiude la campagna per le Amministrative. Domani e lunedì si aprono le urne. Ultime ore tra inchieste e tensioni. Esplode la polemica sulla “lobby nera”: Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia, si autosospende. Pace tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Contro di noi veleni mai visti”. Durissima la reazione della comunità ebraica di Roma e della sua presidente Ruth Dureghello, secondo cui “non può esserci spazio nei partiti dell’arco costituzionale per chi fa il saluto romano, inneggia a Hitler e insulta neri e ebrei”. Sdegnato anche il segretario del Pd Enrico Letta, secondo cui l’autosospensione di Fidanza “non basta”. Concetto su cui concordano gli eurodeputati del M5s che chiedono le dimissioni dell’europarlamentare milanese. Mariastella Gelmini, ministro di Forza Italia per gli Affari regionali, non si trattiene: “Nel centrodestra non c’è e non ci potrà mai essere spazio per gesti neofascisti o neonazisti”. Inchiesta su Luca M orisi: fu portato in caserma la notte dei festini.
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Testata: Repubblica
Autore: De Vito Luca – Pucciarelli Matteo
Titolo: Dai neonazi ai soldi sporchi I video che accusano FdI – Fondi illeciti e culto del fascismo Il volto nero di Fratelli d’Italia
Tema: FdI
Un giro di finanziamenti in nero per pagare la campagna elettorale su Milano di Fratelli ditalia, saluti romani, battute sugli ebrei e sui “ne*ri”, riferimenti a Hitler e sberleffi verso Paolo Berizzi, il giornalista di Repubblica sotto scorta per le minacce ricevute dai neofascisti. La prima puntata di un’inchiesta video di Fanpage , andata in onda anche su Piazzapulita, coinvolge il partito di Giorgia Meloni e direttamente uno dei suoi esponenti più in vista, l’europarlamentare Carlo Fidanza, colui che, a un cronista sotto copertura, propone di pagare “in black” alcune spese di una candidata. L’uomo che fa da collegamento tra FdI e la destra più nostalgica nel capoluogo lombardo è Roberto Jonghi Lavarini, alias il “Barone nero”, soprannome ripreso da Julius Evola. Una vicenda che mette in grande imbarazzo quello che è – secondo i sondaggi – il primo partito italiano. Fidanza ha annunciato di essersi autosospeso da Fdi. Mentre Giorgia Meloni assicura che “nel nostro movimento non c’è spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà”. Però prima di prendere decisione chiede a Fanpage l’intero girato dell’inchiesta, cioè 100 ore di filmato. Pd e M5s: fatti gravi.
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Testata: Stampa
Autore: Olivo Francesco
Titolo: Meloni: ci vogliono fermare – Il patto in extremis tra Salvini e Meloni “Ci vogliono fermare, ora stiamo uniti”
Tema: Lega-FdI
Si sentono sotto assedio e ne escono prendendosi per mano. Non è una metafora, ma la foto di Spinaceto. La settimana terribile del centrodestra si chiude con un’immagine che va oltre la distensione: Matteo Salvini e Giorgia Meloni si fanno i selfie, si abbracciano, passeggiano mano nella mano. Bastano vaghi rudimenti di psicologia di coppia per capire il meccanismo: mentre fuori tutto crolla meglio stringersi forte. Ma questa è politica e più che gocce, piovono inchieste, (giornalistiche e giudiziarie) e interviste che rompono gli schemi, come quelle a Giorgetti e Berlusconi pubblicate dalla Stampa . Così, nel tempo di recupero di una campagna cominciata da favoriti e conclusa tra lo scoramento e il panico, Meloni e Salvini mettono in scena la pace, siglando un patto di non aggressione, ma forse qualcosa di più. In Fratelli d’Italia e Lega la tenaglia tra il caso Morisi e l’inchiesta di Fanpage ha risvegliato vecchi fantasmi: i poteri forti (chiunque siano) non vogliono i sovranisti al governo e le presunte manovre centriste di Giorgetti sarebbero un’ulteriore prova.
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Testata: Repubblica
Autore: Berizzi Paolo
Titolo: Dal Cuore nero al Parlamento – Il barone, l’ultrà, il boss la scalata al Palazzo della Milano neonazista
Tema: FdI
Da Cuore Nero – una specie di centro sociale di estrema destra chiuso nel 2010 – ai locali alla moda di Brera. Dalle foto con i rampolli delle famiglie calabresi che gestiscono lo spaccio di droga a Quarto Oggiaro all’inseguimento di un seggio in parlamento. Passando dai patti con i capi ultrà di Inter e Milan e dai saluti romani del Comitato Sergio Ramelli: i camerati che, ogni 29 aprile, ricordano con il “presente” e le braccia tese lo studente del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un gruppo di Avanguardia operaia. In 14 anni la “brigata nera” è rimasta sempre li: conservando le posizioni. E guadagnandone di nuove. All’epoca c’era ancora An, poi la fase della Destra di Storace, poi Fratelli d’Italia. Il barone nero Roberto Jonghi Lavarini ieri come oggi, e così il più presentabile (fino agli “Heil Hitler” della cena filmata da Fanpage; ora lo è molto meno) Carlo Fidanza. Amico, ex ultrà interista passato&nb sp;al doppiopetto e ai lustri del parlamento europeo, di rito meloniano. La “brigata” in tutto questo tempo si è mantenuta e ha figliato.
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Testata: Repubblica
Autore: Foschini Giuliano – Tonacci Fabio
Titolo: Caso Morisi, quelle telefonate al Viminale per chiedere riserbo – Morisi, quelle chiamate al Viminale per chiedere riserbo sull’indagine
Tema: Caso Morisi
Tra la notte di Belfiore e le dimissioni di Luca Morisi da ogni incarico nella Lega, comunicate a Matteo Salvini il 1° settembre, trascorrono 17 giorni: il tempo che è stato necessario all’ormai ex guru della comunicazione social per realizzare che il festino con i due escort romeni e, soprattutto, la denuncia a piede libero dei carabinieri per droga che ne è seguita, non sarebbero rimaste segrete. Neanche le telefonate fatte al Viminale per capire che piega avesse preso la segnalazione alla prefettura di Verona sono servite: a fine agosto la notizia ha preso a circolare in ambienti parlamentari. E il 27 settembre Repubblica rivela l’esistenza dell’inchiesta di Verona per droga che vede Morisi tra gli indagati.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Rosano Francesco – Guccione Gabriele – Fiaschetti Maria_Egizia
Titolo: La guida alle sfide nelle città chiave – Le sfide chiave nelle città – Alle urne 12 milioni di italiani, le regole per scegliere il sindaco
Tema: Comunali
Dal comune più piccolo d’Italia, Morterone, 32 abitanti e 27 elettori in provincia di Lecco, alle 4 città più grandi del Paese – Roma, Milano, Napoli e Torino – sono più di 12 milioni gli italiani chiamati domani e lunedì alle urne per scegliere il sindaco e i consiglieri comunali. I seggi, domani, saranno aperti dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 1,5, poi inizierà lo spoglio. Oltre che in 1.192 Comuni si vota anche in Calabria, per le elezioni regionali, e in due collegi della Camera, a Siena e Roma-Primavalle. Per i sindaci il sistema prevede l’elezione diretta: per diventare primo cittadino – nei comuni sopra i 15 mila abitanti – un candidato deve ottenere almeno la metà più uno dei voti validi. In caso contrario, i due più votati andranno al ballottaggio il 17 e 18 ottobre.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Gressi Roberto
Titolo: Alleanze alla prova – Alleanze alla prova con il voto nelle città
Tema: Comunali
Si vota per le città, che hanno bisogno di essere governate bene. Soprattutto Roma, dove bellezza, pulizia e efficienza fanno a pugni. Ma, con l’incognita dell’affluenza, vanno alle urne 12 milioni di italiani. Lo sguardo va inevitabilmente anche alle elezioni politiche che presto verranno. Non è chiaro se vedremo una riedizione del bipolarismo, con il centrodestra da una parte e l’alleanza tra Pd e 5stelle dall’altra. Per il centrodestra il dilemma resta irrisolto già dal voto del 2018. Non si capì mai, in campagna elettorale, se per Matteo Salvini fosse quella la coalizione sulla quale puntare tutto: insieme si vince o si perde. E infatti nacque il tandem con Luigi Di Maio, naufragato in poco più di un anno. Oggi Forza Italia con convinzione, e la Lega con la testa ma non con la pancia, sostengono il governo Draghi, mentre Giorgia Meloni spara sul quartier generale e gli alleati non le risparmiano sgarbi in termini di occu pazione del potere. FdI continua la sua scalata elettorale, soprattutto ai danni di un Salvini indebolito anche dalla diaspora interna, ma è improbabile che la Lega le riconoscerà la leadership soltanto perché avrà un voto in più.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Franco Massimo
Titolo: La Nota – Una tregua fragile alla prova del voto
Tema: Comunali
Si nota una “diplomazia degli abbracci” parallela a destra e tra i grillini. Gli abbracci plateali di ieri a Roma tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni per smentire qualunque conflitto, somigliano alla negazione che Giuseppe Conte fa di un dualismo con Luigi Di Maio. L’unica differenza è che i primi riguardano i capi di due partiti sovranisti da mesi in aperta competizione e polemica. I complimenti dell’ex premier al ministro degli esteri grillino rimandano invece a una faglia aperta e nascosta a fatica all’interno dello stesso Movimento 5Stelle. La tregua nelle formazioni populiste è destinata a entrare in crisi molto presto. Di Lega e Fratelli d’italia si è già parlato molto, in queste settimane. E l’ombra spessa di una possibile sconfitta in alcune grandi città si sta allungando su tutto lo schieramento di centrodestra, mettendone in tensione la tenuta. Il confitto tra grillini, invece, è tenuto a freno dall’esigenza di non mo strare le crepe di una situazione già compromessa; e di evitare che un insuccesso a Roma, Torino, Milano sia imputato a Conte o Di Maio. Le premesse della resa dei conti ci sono tutte.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Verderami Francesco
Titolo: Settegiorni – E risorge il proporzionale – La partita della nuova legge elettorale
Tema: Comunali
Il voto delle Amministrative potrebbe far cambiare il sistema di voto per le Politiche. E c’è un motivo se gli occhi sono puntati su Salvini. II capo della Lega è considerato l’ago della bilancia nel Palazzo, per via del suo posizionamento nella maggioranza di governo e nel centrodestra. E ancora all’inizio dell’estate appariva disinteressato alle proposte di modifica del sistema elettorale: non ne aveva convenienza, forte del consenso di partito e del vantaggio di coalizione sugli avversari. Ma le cose cambiano. E qualche settimana fa nella barberia di Montecitorio, discutendo con un dirigente del Pd, il ministro Di Maio si è mostrato ottimista: “Se Salvini perderà male le Amministrative, si ravvederà e aprirà al proporzionale”. Che per il ministro grillino, certo non contiano, rappresenterebbe l’oasi nel deserto. L’oasi in realtà è ambita anche dai centristi, da un pezzo di Forza Italia e dalla maggioranza del gruppo parlament are del Pd, quell’area riformista che teme di venir cancellata nelle liste alle prossime elezioni dal nuovo segretario e perciò chiede pubblicamente l’impegno del partito per un cambio di legge elettorale. Tanto basta per capire quanto siano divisi tra loro (e al loro interno) i dem e i 5Stelle.
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Testata: Repubblica
Autore: Folli Stefano
Titolo: Il punto – Un’Italia sospesa ma nevrotica
Tema: Comunali
Un’Italia sospesa e nevrotica: è la condizione in cui il Paese rischia di trovarsi nei prossimi giorni, dopo il risultato delle Amministrative. I dubbi sul sistema politico continuano a essere più numerosi delle risposte. A destra il paradosso è straniante: uno schieramento che sulla carta ha una larga maggioranza di elettori è incapace di vincere nelle grandi città, dal Nord al Sud. Un’incapacità che tradisce una straordinaria immaturità politica, testimoniata dalla modestia dei candidati (con l’eccezione forse di Torino) e dalla difficoltà di parlare agli italiani se non per slogan, come fossimo immersi da anni in un eterno talk show, senza passato e senza futuro. La crisi del salvinismo è anche il prodotto di questo rumoroso immobilismo: tanti voti in cambio di niente, al netto dei bacioni, dei rosari, dei selfie da amene località e dei comizi con i compagni di strada sbagliati. L’opaco caso Morisi non è la causa, ma l’esito finale di un fallimento che ha radici lontane. E l’involuzione leghista coinvolge Giorgia Meloni, più abile e brillante, ma inerte per troppo tempo di fronte alla necessità di rinnovare il suo partito, eliminare le ambiguità,&nbs p;tagliare i fili con ambienti residuali e personaggi equivoci.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Palmerini Lina
Titolo: Politica. 2.0 – Le indicazioni per Draghi dopo il test delle comunali
Tema: Comunali
Spesso le amministrative sono state un test per il governo, talvolta hanno determinato scelte drammatiche come accadde a D’Alema con le dimissioni da premier dopo un voto regionale deludente ed è successo pure che un segretario Pd abbia lasciato, come Veltroni dopo una sconfitta in Sardegna. Anche stavolta ci sono tutti gli ingredienti per scatenare effetti sulle singole forze politiche e per capire la tenuta di strada di Draghi. Il quadro è andato sfilacciandosi proprio per seguire le onde di questa campagna elettorale. Alcuni temi sono stati rinviati per non interferire sul voto di domani – la revisione degli estimi – e altri (concorrenza) rischiano di annacquarsi se le comunali renderanno più fragili alcuni partiti. La prova di Salvini e il dibattito interno alla Lega è un primo fronte di osservazione, ma c’è pure la gara dei 5Stelle e le sfide del Pd. La domanda è come ne uscirà l’unità nazionale che sostiene il premier.
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Testata: Giornale
Autore: Fazzo Luca
Titolo: Anche i giudici nella rete di Lucano – Magistrati amici e nemici Ecco il vero scandalo Lucano
Tema: Caso Lucano
La disperazione di un uomo che si sente tradito: c’è questo, nel day after di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace condannato a tredici anni per l’allegra gestione dell’accoglienza ai migranti. Lucano si sente abbandonato da due poteri da cui, a torto o a ragione, si credeva tutelato: la politica e la giustizia. E nel suo sfogo di ieri al Corriere contro “un magistrato e un politico” dietro la sua condanna si coglie l’amarezza di un ex intoccabile. Dietro il suo processo ci sono gli scontri fra toghe di vari gruppi. Ma quasi tutte vicine a Palamara.
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Economia e finanza
Testata: Sole 24 Ore
Autore: Greco Filomena
Titolo: Auto, il mercato crolla del 32,7% – Auto, il mercato tracolla del 33%
Tema: Settore auto
Difficoltà dei produttori a reperire microchip, fermi nella fase di assemblaggio, mancate consegne alla rete dei dealer: tempesta perfetta sul mercato dell’auto a settembre, con un calo delle immatricolazioni del 32,7% sullo stesso mese 2020. Tra i marchi più colpiti Stellantis (-41,6%). Concessionari nel caos, attese prolungate anche di mesi. E le case cominciano ad alzare i listini per garantirsi dei margini a fronte del calo dei volumi. L’Anfia rivede al ribasso le previsioni di chiusura dell’intero 2021: verso 1,5 milioni di auto, il 21,8% rispetto al periodo pre covid. II dato complessivo dei primi nove mesi indica una perdita di oltre 300mila veicoli rispetto al 2019. La perdita di un terzo delle vendite sul mercato italiano a settembre, fa notare il Centro Studi Promotor, si è verificata “nonostante dal 2 agosto scorso fossero ritornati in vigore gli incentivi per le auto più richieste, quelle con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi di CO2 a l km”. La stessa Unrae in realtà evidenzia come la dinamica non lineare degli incentivi abbia penalizzato in parte il mercato condizionando le scelte di acquisto dei consumatori. In particolare, ha pesato l’esaurimento in soli due giorni delle risorse trasferite all’Extrabonus dopo l’esaurimento, in estate dei fondi per l’Ecobonus.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Basso Francesca
Titolo: L’inflazione sale Il rischio di scosse su tassi e ripresa – L’Europa comprerà insieme il gas per battere l’inflazione salita al 3,4%
Tema: Inflazione
I prezzi dell’energia spingono in alto l’inflazione di settembre che nell’Eurozona raggiunge i massimi dal 2008, salendo al 3,4% rispetto al 3% di un mese fa. In Italia la corsa dei prezzi registra un +3% mentre in Germania +4,1%, livello più alto da 29 anni. “Un incremento temporaneo da tenere sotto osservazione”, ha twittato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. E lunedì inflazione e prezzi dell’energia saranno sul tavolo dell’Eurogruppo che si riunisce a Lussemburgo. In una nota preparata per la riunione la Commissione osserva che la “questione chiave” è se “i recenti movimenti dei prezzi dell’energia sono permanenti o transitori” perché nel primo caso “può avere maggiori implicazioni per la crescita e l’inflazione”. La discussione continuerà al Consiglio Ue del 21-22 ottobre, quando la Commissione avrà già presentato la sua comunicazione con le linee guida per fornire agli Stati Ue gli strumenti da usare nel breve termine per attenuare íl caro bollette. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha proposto un “acquisto collettivo” di gas visto che “coi vaccini ha funzionato”. Il sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola ha spiegato che l’Italia sta “lavorando e studiando con la Commissione proposte per stoccaggi a livello europeo”. Ma ci sono difficoltà giuridiche da risolvere.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Fubini Federico
Titolo: L’analisi – La tempesta perfetta dei prezzi incombe sulla strada della ripresa
Tema: Inflazione
C’è un filo rosso fra la produzione di acciaio in Cina, quella di chip a Taiwan, il rincaro globale del prezzo del gas e gli equilibri italiani. Quelli della politica e della ripresa. L’alta marea dei prezzi seguita alle riaperture post-Covid si sta dimostrando un po’ più alta e persistente di quanto molti si aspettassero. II prezzo delle materie prime quest’anno è salito in media del 60%. La produzione di chip di cui Taiwan è leader globale è ai massimi di sempre ma fatica a stare dietro alla domanda, creando scarsità e rincari per molti beni sofisticati. In Cina 12 grandi acciaierie hanno frenato la produzione dopo che il governo, in ritardo sui suoi obiettivi ambientali, ha proibito loro di bruciare carbone. Sempre in Cina il premier Li Keqiang ha ordinato alle aziende di Stato di assicurarsi le forniture di gas a qualunque prezzo, proprio per prevenire nuovi blackout. Questo non potrà che far saiire ancora il prezzo dell’energia, a lmeno nel breve periodo. Per la prima volta la Cina genera così inflazione nel resto mondo, dopo aver eroso i prezzi durante trent’anni.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Marro Enrico
Titolo: «Il Reddito di cittadinanza? Ora controlli e più formazione»
Tema: Intervista a Laura Castelli
Si a correzioni del Reddito di cittadinanza, anche se preferisce chiamarli “miglioramenti”, ma senza tagliare gli stanziamenti. E, con la manovra 2022, proroga del Superbonus, rottamazione quater e diluizione della notifica della cartelle esattoriali. Sono alcune delle proposte della viceministra dell’Economia, Laura Castelli (5 Stelle), per la legge di Bilancio. Grazie alla crescita maggiore del previsto c’è un tesoretto di 19 miliardi a disposizione della manovra. Lei lo utilizzerebbe “innanzitutto prorogando fino al 2023 ciò che ha funzionato: il Superbonus 110%, il sismabonus e l’ecobonus, sui quali il Paese costruisce molta economia e lavoro. Poi bisogna ridurre il cuneo fiscale, potenziare gli ammortizzatori sociali e prendere nuove misure sulla riscossione”. Ma le Regioni sono “in ritardo sui centri per l’impiego” Ora “una task force per le verifiche”. Su Quota 100:” Evitare lo scalone di 5 anni dal 1° gennaio 2022. Non è il momento di alimentare tensioni”.
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Testata: Foglio – Inserto
Autore: De Filippi Giuseppe
Titolo: Voci del verbo innovare
Tema: Intervista a Ernesto Maria Ruffini
Il direttore dell’Agenzia delle entrate: “L’innovazione digitale sta facendo molto per noi: indipendentemente dallo smart working, che verrà disciplinato, lasciamo in smart’ i cittadini, che possono agilmente rivolgersi agli uffici dell’Agenzia delle entrate”.
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Testata: Foglio – Inserto
Autore: Capone Luciano
Titolo: Voci del verbo innovare
Tema: Intervista a Marco Leonardi
Il capo del Dipe, Dipartimento della programmazione e coordinamento della politica economica: “Si parla molto di re-shilling del lavoro e dei lavoratori, perché è ovvio che dopo questa pandemia il Pnrr accelerera la trasformazione digitale e la transizione ecologica in maniera anche molto rilevante”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Cerati Francesca
Titolo: Il no al vaccino in un mese costa alla Sanità 70 milioni – Il no al vaccino costa alla Sanità 70 milioni in un solo mese
Tema: Sanità
Covid. La ricerca di Altems-Università Cattolica di Roma fotografa anche l’andamento settimanale sia dell’infezione sia dei ricoveri tra chi è vaccinato e chi no. Il 92% avrebbe potuto evitare la terapia intensiva.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Santilli Giorgio
Titolo: L’analisi – Non fermate il treno – Non fermate il treno della crescita
Tema: Ripresa
Non fermate il treno che viaggia veloce. Non fermate il Superbonus e garantitegli lunga vita, almeno fino a tutto il 2023, e non fermate neanche i suoi fratelli più piccoli ma non meno brillanti, in questa fase. Il bonus facciate, anzitutto, che corre di suo, ma nei centri storici è anche un’alternativa al 110% quando i vincoli frenano i cappotti termici. Non fermate gli altri bonus edilizi per il risparmio energetico e per il recupero edilizio semplice. Non fermate il bonus per i mobili. L’appello è rivolto ovviamente al governo che ha promesso già una proroga per il Superbonus ma senza chiarire se sarà piena o parziale. E non ha ancora detto nulla sulla volontà o meno di prorogare gli altri bonus edilizi. Quei bonus vanno prorogati e le ragioni non sono difficili da spiegare. Non si ferma il treno che sta garantendo la ripresa a 2 cifre del settore edilizio, un recupero che ha consentito già di superare i livelli del 2019. La spesa attuale è a 5,1 miliardi effettivi e a fine anno arriverà almeno a 7 miliardi, se la progressione continua con questo ritmo. La previsione del governo prevedeva 6 miliardi. I lavori progettati supereranno i 10 miliardi. Per una volta una misura pensata per la crescita – e magari anche per la trasformazione verde di un’industria – risponde meglio di quanto si pensasse. Non succede spesso in Italia.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Tria Giovanni
Titolo: Bussola & Timone – Le due scommesse dell’economia – Le due scommesse della Nadef e le scelte future di bilancio
Tema: Nadef
Con la presentazione al Parlamento del Nadef il governo fa il punto sullo stato dell’econcmia, aggiorna le sue previsioni per il prossimo futuro (il triennio 2022-2024). E indica il quadro della politica macroeconomica che intende seguire. I dati oggettivi del presente sono già abbastanza noti e sono positivi. La crescita nell’anno in corso, in base alle informazioni esistenti, si prospetta superiore al previsto. Grazie alla coincidenza fortunata di un poco di inflazione maggiore e bassi tassi di interesse, ciò consente di attendersi una lieve riduzione anche del deficit in percentuale del Pil, con l’aiuto della circostanza, che può essere interpretata in modo ambiguo (minore bisogno o minore efficienza nell’erogazione?) di una minore spesa effettiva per i vari sostegni previsti per l’economia nell’emergenza pandemica. In sostanza, l’economia è ripartita. Quanto sia un effetto di rimbalzo, cioè un effetto statistico di crescita rispetto alla ca duta del Pil dello scorso anno, e quanto un primo passo, più lungo del previsto, di un sentiero di crescita sostenuto e stabile, si vedrà.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Patuelli Antonio
Titolo: Fisco, tagli e investimenti per la ripresa – Fisco, investimenti esteri e tagli alla spesa corrente per spingere la ripresa
Tema: Nadef
La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), appena approvata dal governo, è solida e si basa su diverse condivisibili strategie. Tra i principali obiettivi, vi è quello di rendere la crescita economica e sociale duratura e strutturale, con misure espansive e con riforme fiscali, proseguendo massicciamente le vaccinazioni anti Covid anche come presupposto per la ripresa. Il quadro tendenziale della finanza pubblica indicato dalla Nadef prevede un miglioramento, cioè una riduzione, rispetto agli indicatori fortemente cresciuti nel 2020 e nel 2021, del deficit pubblico per il 2022 e anche del debito pubblico, ambedue rispetto al Prodotto interno lordo che è previsto in cospicua crescita. Si tratta di un equilibrio complesso, che conferma certamente la sostenibilità del debito della Repubblica Italiana, e che presuppone innanzitutto una robusta e prolungata crescita.
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Societa’, istituzioni, esteri
Testata: Corriere della Sera
Autore: Gandolfi Sara – Mazza Viviana
Titolo: John Kerry: la transizione farà bene all’economia – «È una battaglia continua La transizione ecologica farà bene all’economia»
Tema: Intervista a John Kerry
“E’ la più grande transizione economica che il mondo abbia visto dai tempi della Rivoluzione industriale e sono assolutamente convinto che sarà un bene per l’economia, per l’aria che respiriamo, per i nostri bambini che finiscono in ospedale per l’asma da inquinamento e per la sicurezza nazionale, perché le forze armate hanno indicato che il clima moltiplica i rischi”. John Kerry, inviato Usa per il clima, parla a margine del pre-Cop summit di Milano. “Servono migliaia di miliardi, li stiamo localizzando”. “Alla gente – sottolinea Kerry – non si chiede di rinunciare a guidare l’auto, ma di contribuire alla soluzione della crisi”.
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Testata: Repubblica
Autore: Romagnoli Gabriele
Titolo: Cina e India i nuovi confini di Greta – Clima, i confini di Greta
Tema: Transizione ecologica
Ci sono due limiti al procedere dei gioiosi cortei ambientalisti che hanno attraversato ieri le città italiane. Il primo è che al venerdì si guardi al futuro, al sabato al presente e la domenica al passato. E’ una metafora che sottintende l’ordinaria progressione dei sentimenti con il trascorrere dell’età, una sorta di staffetta fissata dal luogo comune: incendiari a vent’anni, pompieri a quaranta. Da rivoluzionari a conservatori. Da ambientalisti a indifferenziati. Sulle questioni di lungo periodo, capaci di influenzare la vita di qui a decenni, è normale che i giovani siano più attivi. L’ha dimostrato anche in quanti abbiano firmato il referendum riguardante l’eutanasia e in generale la capacità di mobilitarsi per battaglie sui diritti civili. La divisione sui temi ambientali non è solo e non tanto politica, quanto proprio generazionale.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Cuppini Laura
Titolo: La pillola anti Covid che riduce i casi gravi – I test sull’antivirale: «Dimezza i rischi di morte»
Tema: Anti-Covid
Potrebbe chiamarsi “molnupiravir” il primo farmaco antivirale diretto contro SarsCoV-2. Nello studio clinico di fase 3 ha mostrato di ridurre del 50% il rischio di ospedalizzazione o morte in pazienti adulti con Covid lieve o moderato ma a rischio di malattia grave (per obesità, età avanzata, diabete o malattie cardiovascolari). Tanto che il reclutamento dei volontari è stato sospeso per manifesta superiorità del farmaco rispetto al placebo. Sul totale di 775 pazienti, il 7,3% di quelli che hanno ricevuto molnupiravir è stato ricoverato (nessuno è deceduto), contro il 1.4,1% dei malati trattati con placebo, dove i morti sono stati 8. Le nuove varianti (Delta, Gamma e Mu) hanno rappresentato l’80% dei casi valutati. Sulla base di questi dati le due aziende produttrici (Msd, ovvero Merck & Co., e Ridgeback Biotherapeutics) chiederanno alla Food and drug administration americana l’autorizzazione all’uso emergenziale. Il farmaco, intanto, &eg rave; stato già messo in produzione. L’intento è arrivare a 10 milioni di dosi entro la fine del 2021 e un numero maggiore nel 2022. Il titolo Merck vola a Wall Street.
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Testata: Stampa
Autore: Perosino Monica
Titolo: Varsavia chiude la Bielorussia “È la frontiera della vergogna” – Polonia-Bielorussia La frontiera della vergogna
Tema: Polonia-Bielorussia
In un bosco al confine tra Bielorussia e Polonia l’umanità finisce. È qui, nel cuore dell’Europa, che si sta consumando un disastro umanitario senza precedenti. Da 50 giorni 32 migranti afghani sono intrappolati nella terra di nessuno, stretti da una gabbia di filo spinato e guardie armate, in condizioni disumane. Non possono andare avanti, non possono tornare indietro. Se provano a camminare verso la Bielorussia vengono picchiati e ricacciati indietro, dove trovano una cortina di militari polacchi che sbarra loro la strada. “Fate di noi quello che volete, qualsiasi cosa, ma non fateci morire qui”. 7.000 i migranti che hanno tentato di raggiungere la Polonia secondo le stime del governo. 60 i giorni di proroga allo stato d’emergenza che vieta l’ingresso alle Ong nell’area al confine.
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