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SINTESI IN PRIMO PIANO – 2 ottobre 2019

Il segretario di Stato Usa a Roma. Conte chiede uno sconto sui dazi;
Riforme. Taglio dei parlamentari al traguardo;
Manovra, ticket e sgravi legati al reddito. E c’è il via libera da Bruxelles;
Hong Kong. Poliziotto spara su uno studente nel giorno dei 70 anni della Repubblica cinese.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Conte chiede uno sconto sui dazi Pompeo: «Siete un alleato chiave»
Tema: Il segretario di Stato Usa a Roma

L’incontro dura poco meno di un’ora e la carrellata di argomenti affrontati fra Mike Pompeo e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte svaria dai dazi, per i quali il premier chiede una mano ad ottenere almeno uno sgravio su alcuni prodotti cruciali per il nostro agroalimentare, alla Nato, vecchia richiesta americana reiterata per aumentare il nostro contributo. Ma si parla anche di Cina e degli accordi commerciali stretti fra Pechino e l’Italia, di Libia con la richiesta dell’Italia di un maggior coinvolgimento diplomatico degli Stati Uniti, delle sanzioni commerciali contro la Russia e del dossier Iran. Oggi Pompeo rivedrà Di Maio alla Farnesina, mentre domani in Vaticano sarà ricevuto in udienza privata da papa Francesco. Sempre in Vaticano Pompeo parteciperà e interverrà a un simposio sul tema dei diritti umani.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Taglio dei parlamentari al traguardo E poi arriverà il voto ai sedicenni
Tema: Taglio dei parlamentari

Dopo il taglio dei parlamentari, il voto ai sedicenni. I 5Stelle fanno più uno: incassano nella prova generale (in commissione) il via libera alla madre di tutte le riforme per il Movimento, ovvero 345 parlamentari in meno, ma annunciano subito che presenteranno una proposta di legge per mettere in pratica quanto nei giorni scorsi aveva chiesto il dem Enrico Letta in un’intervista a Repubblica: facciamo votare i ragazzi già a 16 anni. E tutti, dal segretario del Pd, Zingaretti al leghista Salvini, si erano dichiarati d’accordo. La Lega e Fratelli d’Italia, però, non si presentano in commissione, anche se Salvini fa sapere che voteranno il via libera non essendo poltronisti. Ma a cascata il taglio dei parlamentari si porta dietro una serie di nodi da sciogliere e di contrappesi da trovare.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: Offensiva della Lega L’accusa a Conte: «Conflitto d’interessi»
Tema: Gli attacchi della Lega
La giornata comincia con i deputati leghisti che chiacchierano nel cortile di Montecitorio. Nessuno entra in Aula, nessuno mette piede in alcuna commissione. E lo stesso accade a Palazzo Madama. La Lega va alla guerra. Con l’astensione dai lavori parlamentari. Con una raffica di dure interrogazioni a risposta scritta, la prima presentata ieri nei confronti della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, la seconda imminente nei confronti del premier Giuseppe Conte. E poi, mozioni di sfiducia nei confronti della sindaco di Roma Virginia Raggi e del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, supportate da raccolte di firme a tappeto. E ancora: la campagna elettorale «pancia a terra» per la conquista dell’Umbria e il massimo sforzo organizzativo in vista della manifestazione di Roma del 19 ottobre. Nel bollettino, anche gli strali del segretario leghista contro «i tortellini senza carne» in polemica con la Curia bolognese. E’ il giorno dell’Aventino.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  D’Alimonte Roberto 
Titolo: L’intervento – Il vizio di cambiare legge elettorale
Tema: Sistema elettorale

Un buon sistema elettorale per il nostro paese deve soddisfare due condizioni. Primo: i partiti devono essere incentivati a dichiarare prima del voto con chi si vogliono alleare e con quali programmi. Come nei comuni e nelle regioni. I collegi uninominali servono a questo. Il Rosatellum soddisfa questa condizione, come si è visto nelle elezioni del 2018. Un sistema proporzionale no. Con questo sistema ogni partito si presenta da solo e le coalizioni si fanno dopo. Da noi significa tornare all’instabilità della Prima Repubblica in un contesto molto più fragile. Secondo: la coalizione con la maggioranza relativa dei voti deve poter ottenere la maggioranza assoluta dei seggi. In questo modo sono gli elettori a scegliere i governi nell’urna e non i partiti a farli dopo il voto.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  De Marchis Goffredo 
Titolo: Il Pd e il derby con Renzi Delrio: muoviamoci o detterà lui l’agenda
Tema: Nel PD

Un mini vertice a Largo del Nazareno, convocato per la mattina di ieri. Punto principale all’ordine del giorno: la sfida di Renzi al Pd. Partecipano Nicola Zingaretti e Dario Franceschini: “Conosco Matteo, chiamerà tutti i capi delle categorie per intestarsi il no agli aumenti Iva”. Ma in qualità di “esperto” l’ospite d’onore è Graziano Delrio. Bisogna capire e anticipare le mosse dell’ex segretario scissionista, perché il pericolo è sempre più evidente e il prossimo derby sarà sulla manovra vera e propria. Delrio è la persona giusta per decifrare il futuro dei rapporti di Renzi con il suo vecchio partito. Renziano della prima ora ma con una sua storia, è capace di ragionare con la propria testa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Il retroscena – Il ritorno del «numerino» 2,4
Tema: Manovra

II Conte 2 spera di riuscire dove fallì il Conte 1, spera cioè di ottenere dall’Europa un’ulteriore quota di flessibilità che gli consenta per la Finanziaria di arrivare al 2,4% del rapporto deficit-Pil. Se centrasse l’obiettivo, il premier rafforzerebbe in un sol colpo il suo governo e il suo disegno politico: perché potrebbe sfruttare l’operazione presso l’opinione pubblica, presentarla come una sorta di riconoscimento personale. Ma è una partita da giocare a carte coperte e senza pubblici bracci di ferro. Perche in fondo i veri avversari li ha in casa: Renzi e Di Maio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: La Nota – Palazzo Chigi costretto a mediazioni affannose
Tema: I rapporti all’interno della maggioranza

L’«irritazione» di Giuseppe Conte per le voci sull’aumento dell’Iva è tutta rivolta all’interno della propria maggioranza. II premier non può prendersela con le opposizioni. E il suo problema è proprio questo: si sta rendendo conto di dovere affrontare non tanto l’invettiva della Lega di Matteo Salvini o dei Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, ma i guastatori del Movimento Cinque Stelle o di Italia viva: sull’Iva rischiano di apparire loro i vincitori, condannando la maggioranza a una precarietà di fatto.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: L’analisi – Il governo dei veti incrociati
Tema:

Non c’è una visione comune. Contano gli interessi singoli, vale la prossima campagna elettorale, servono gli spazi per irrobustirsi o conquistare nuovi consensi. Il cuore della trattativa appare in questo modo sempre al ribasso. Con i grillini che reclamano quel punto, i renziani lo stesso o un altro, basti pensare la posizione comune proprio sull’Iva dettata solo dal terrore di non concedere vantaggi a Salvini. Le premesse esposte in questi giorni mostrano un governo e un premier Conte che si apprestano a confezionare una manovra senza una direttrice che la contraddistingua. Si concentra esclusivamente sull’impegno a non aumentare l’Iva. Ma basta?
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Testata:  Stampa 
Autore:  D’Amelio Diego 
Titolo: Fico: l’Umbria un buon test M5S-Pd ma altrove valuteremo caso per caso
Tema: Intervista a Roberto Fico

II presidente della Camera: dopo la sentenza della Consulta il Parlamento deve arrivare a una legge sul fine vita. Dare il voto ai sedicenni? Una grande opportunità per rinnovare la politica, ma non illudiamoci che basti questo. Fico: l’Umbria un buon test M5S-Pd ma altrove valuteremo caso per caso.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Crocifisso, Fioramonti è isolato Gelo del M5S e la Cei lo attacca
Tema: Crocifisso, toglierlo a scuola

Monta la polemica per il crocifisso in aula. Le parole del ministro Lorenzo Fioramonti (“Io penso ovviamente ad una visione della scuola laica e che dia spazio a tutti i modi di pensare. Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione”) sono la miccia che causa prima l’alt del centrodestra, Lega in testa, poi l’affondo dei vescovi. «Guai a chi tocca il crocifisso», attaccano esponenti dell’opposizione, da Matteo Salvini a Licia Ronzulli a Giorgia Meloni. Nel vortice delle dichiarazioni, il M5S si difende precisando che l’argomento «non è all’ordine del giorno», mentre il Pd glissa.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Bulian Lodovica 
Titolo: Mappamondi e tortellini La «ricetta» Fioramonti manda in tilt la Chiesa
Tema:

Via il crocifisso dalle aule, dice il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. No, risponde la Chiesa, perché toglierlo sarebbe come fare un favore a Salvini. Nella polemica che si è scatenata ieri il cortocircuito viene innescato dalla risposta con cui la Chiesa si lancia a difesa del simbolo cattolico ma lo fa in chiave anti Lega e in particolare anti Salvini, che paradossalmente quel crocifisso invece lo brandisce nei suoi comizi.
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– Testata:  Foglio 
Titolo: Editoriali – Anche i vescovi lascino stare il crocifisso
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Labate Tommaso 
Titolo: Fughe in avanti e gaffe Così il ministro si candida a diventare il «nuovo Toninelli» Il capo M5S confida: per noi è come Bertinotti
Tema: Il personaggio

La tassa sugli snack amati dai ragazzini e odiati dai nutrizionisti — da lui caldeggiata già l’anno scorso e riproposta anche quest’anno — non entrerà nel bouquet della legge di Bilancio. E non ci sarà nemmeno la tassa sui voli aerei escogitata per cercare fondi da destinare alla ricerca. E visto che non c’è due senza tre, Lorenzo Fioramonti non avrà la ventura di vedere la concreta applicazione della suggestione di rimuovere il crocifisso dalle aule scolastiche. Il confronto con Toninelli: mentre l’ex titolare dei Trasporti si ispirava al grillismo degli esordi, lui segue scie tutte sue. II personaggio:
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Albergo Lorenzo 
Titolo: Roma, caos rifiuti: si dimette il sesto cda Ama dell’era Raggi
Tema: Nella Capitale

Fine della corsa, altro cambio al vertice. Per la sesta volta da quando la sindaca Raggi governa la capitale, Ama è costretta a voltare faticosamente pagina. Ieri, a soli 104 giorni dalla nomina e con una nuova crisi dei rifiuti pronta a deflagrare, il consiglio di amministrazione della municipalizzata dell’ambiente si è dimesso a causa dei continui rimpalli sull’approvazione del bilancio 2017. L’azienda, 7.800 dipendenti chiamati a servire ogni giorno un bacino di quasi 3 milioni di utenti, da oggi sarà affidata al nuovo amministratore unico Stefano Zaghis.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Iasevoli Marco 
Titolo: «La rimodulazione Iva si farà, è di sinistra»
Tema: Intervista a Francesco Boccia

Boccia: entro fine anno la mia proposta sull’autonomia. Con M5s e Leu sarà un’alleanza sociale stabile. La difesa della prima manovra giallorossa: «Critiche ingiuste, due mesi fa eravamo nel pantano». Sul crocifisso in classe: «Toglierlo non rappresenta la storia dell’Italia».
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Martini Daniele 
Titolo: L’Air Force Renzi ci è costato 26 volte in più – L’aereo di Renzi fu pagato 26 volte il prezzo normale
Tema: L’Air force di Renzi

L’aereo di Renzi fu pagato 26 volte il prezzo normale. Le carte del manager che bloccò l’affare:
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Milella Liana 
Titolo: Ermini “Il peggio è alle spalle ora solo nomine trasparenti Bonafede rispetti il Csm”
Tema: Intervista a David Ermini 

A Repubblica parla David Ermini, il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura. Non era mai accaduto che un’inchiesta giudiziaria per corruzione, come quella di Perugia sull’ex consigliere Luca Palamara, appannasse l’immagine del Csm. “Avvertito il contraccolpo”. L’intervista:
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Testata:  Panorama 
Autore:  Gandola Giorgio 
Titolo: Professione candidato Presidente (della Repubblica) – La grande corsa è partita
Tema: Presidenza della Repubblica

Mancano oltre due anni, ma nelle stanze del potere la marcia d’avvicinamento all’elezione del presidente della Repubblica è iniziata. Ecco perché i potenziali candidati scalpitano:
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Sensini Mario
Titolo: I ticket in base al reddito – Detrazioni solo con il bancomat Ticket e sgravi legati al reddito
Tema: Manovra
Giuseppe Conte è arrabbiatissimo. «Molto irritato» con i renziani, dicono i suoi, per il tentativo di «mistificare la realtà» attribuendo al governo la volontà di aumentare l’Iva. «Senza spiegare il meccanismo è un’operazione altamente scorretta», dicono a Palazzo Chigi, spiegando che l’ipotesi sul tavolo, poi saltata, era l’aumento di un punto e mezzo dell’Iva sugli acquisti fatti in contante, a fronte di uno sgravio di tre punti su quelli con carte e bancomat. Fatto sta che per l’intransigenza di Renzi anche quei piccoli possibili rincari sono spariti dal tavolo, e il piano antievasione basato sul contrasto all’uso del contante è quasi crollato. Costringendo il governo a ricorrere al Piano B. Saltata dunque una buona parte della manovra immaginata da Conte e dal ministro dell’Economia del Pd, Roberto Gualtieri. Costretti a rivedere i conti, perché oggi mancano almeno 5 miliardi, e un po’ tutto il piano antievasione.
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Testata:  Repubblica
Autore:  D’Argenio Alberto
Titolo: L’Italia promessa – Manovra, via libera da Bruxelles Approvati 14 miliardi di flessibilità
Tema: Manovra
Un accordo di massima sui conti italiani – rigorosamente informale – è stato raggiunto nelle ore precedenti all’approvazione della Nota di aggiornamento al Def: l’Europa è pronta a concedere quei 14 miliardi di flessibilità sul 2020 richiesti dal governo. Uno sconto significativo sull’aggiustamento delle finanze pubbliche che permette al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, di tenere il deficit al 2,2% del Pil senza scossoni e mettere in campo quella manovra “non restrittiva” promessa a metà settembre all’Eurogruppo di Helsinki. Tuttavia affinché il via libera di Bruxelles diventi ufficiale dovranno essere consumati una serie di passaggi tecnici e politici. Il calendario europeo ora prevede entro il 15 ottobre la notifica della legge di Bilancio.
Per la sanità il pagamento del ticket in base al reddito e con un tetto massimo di spesa l’anno. Per la scuola un concorso per l’assunzione di 24 mila insegnanti precari. Per il fisco battaglia all’evasione con lotta ai contanti e sospensione ai commercialisti infedeli. Obiettivo: recuperare 7 miliardi.
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– Repubblica
Petrini Roberto
Titolo: Daspo ai commercialisti e carcere ai prestanome per trovare 7 miliardi
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Testata:  Repubblica
Autore:  Ginori Anais
Titolo: Moscovici “All’Italia già concesso tanto Gualtieri sa che l’Ue non farà favoritismi”
Tema: Intervista a Pierre Moscovici
«L’Italia è il paese che ha goduto della maggiore flessibilità negli ultimi anni. Non credo che governanti italiani, compresi quelli del precedente esecutivo, si possano lamentare del ruolo della Commissione, e sicuramente non di me in particolare». A parlare è il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici. Prima dell’addio a Bruxelles, infatti, sarà Moscovici a dover approvare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica del governo Conte. Un anno fa, mentre si avvicinava la stessa scadenza, la tensione con Roma era alle stelle. «Oggi è tutto molto più facile» spiega parlando a Repubblica il commissario uscente che conosce bene il ministro Roberto Gualtieri. L’intervista:
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Marro Enrico – Salvia Lorenzo
Titolo: La manovra 2020 passata ai raggi X
Tema: Manovra
Dai bonus per i pagamenti digitali alla riduzione delle tasse sul lavoro: il fact checking alle misure:
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Testata:  Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia
Autore:  Gualtieri Roberto
Titolo: «Un programma ambizioso» – «Sfide impegnative e programma ambizioso da realizzare con cittadini e forze sociali»
Tema: Il contributo di Gualtieri
Scrive Roberto Gualtieri: “Il nuovo Governo è stato formato con rapidità e si è trovato a dover aggiornare il DEF e impostare l’imminente sessione di bilancio in tempi strettissimi. Pertanto il presente Documento si concentra sui punti più importanti della strategia di politica economica e di riforma del nuovo Governo. Pur rinviando al prossimo Programma Nazionale di Riforma una trattazione più completa di tutti gli aspetti di tale strategia, siamo convinti di poter imprimere un cambio di passo alla politica economica già con la prossima Legge di Bilancio e che si sia aperta un’opportunità di disegnare riforme incisive e preparare un vero rilancio dell’economia italiana”. Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa
Autore:  Barbera Alessandro
Titolo: Castelli: “Sull’Iva non ci sono tabù Il Parlamento è libero” – “Sull’Iva nessun tabù Il Parlamento è libero di discutere aumenti”
Tema: Intervista a Laura Castelli
La viceministra dell’Economia e i conti pubblici: “Confermeremo tutti i bonus per la ristrutturazione degli edifici”. “Sull’Iva nessun tabù. Il Parlamento è libero di discutere aumenti”.
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Testata:  Stampa
Autore:  La Mattina Amedeo
Titolo: “Per combattere l’evasione serve solo la flat tax Il deficit non cambia, rischiamo la procedura”
Tema: Intervista a Claudio Borghi
Il deputato leghista attacca il Def: “Non c’è visione strategica, è la foto esatta del governo”. “Per combattere l’evasione serve solo la flat tax. Il deficit non cambia, rischiamo la procedura”.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Fotina Carmine – Mobili Marco
Titolo: Più tasse ambientali per 1,8 miliardi – Più tasse ambientali, meno sconti fiscali: obiettivo 1,8 miliardi
Tema: La Nadef
La Nota di aggiornamento al Def ha esplicitamente confermato che il Governo conta di recuperare circa lo 0,1% di Pil, pari a 1,8 miliardi di euro, dal taglio dei «sussidi dannosi per l’ambiente e nuove imposte ambientali». Oltre alla riduzione dei sussidi sul gasolio anche l’inedita tassa sugli imballaggi sembra resistere al fuoco di sbarramento delle associazioni di categoria, dell’opposizione e della stessa maggioranza che invece hanno spinto il governo a cancellare dal menù della manovra le tasse sulle merendine. Elenco record di disegni di legge collegati alla manovra: sono 22, uscito di scena quello sulla riforma del catasto. Tensioni nella maggioranza su cinque miliardi di coperture incerte. Ma incognite anche su tagli a spesa e sconti fiscali.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Boeri Tito
Titolo: I giovani beffati due volte – Manovra, i giovani beffati due volte
Tema: Il paradosso dell’Iva
Tito Boeri: La chiamano sterilizzazione ma in realtà è solo procrastinazione, rinvio ai posteri del fardello. La Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDel) si limita a fissare l’entità del disavanzo, ma comparando le previsioni con e senza la manovra se ne intuiscono i contenuti principali. Dei 23 miliardi necessari per evitare l’aumento dell’Iva, ben 14 provengono dall’aumento del deficit. Si tratta, quindi, di nuovo debito pubblico che graverà sulle generazioni future. I giovani ne escono doppiamente beffati: primo perché spetterà a loro pagare il conto; secondo perché in nome della difesa dell’Iva si è rinviato e ridimensionato il taglio del cuneo fiscale che serviva per creare lavoro soprattutto per loro”.
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Testata:  Stampa
Autore:  Cottarelli Carlo
Titolo: La ripresa dipende dall’Europa – È una manovra senza scelte avventate Ma la ripresa è vincolata al treno europeo
Tema: Nadef
Carlo Cottarelli: “Quali sono le implicazioni della Nadef per la crescita del Pil? Il punto di partenza non è buono. Nel quadro di un’Europa che rallenta, rallentiamo anche noi. Quest’anno si finisce con crescita zero (0,1 percento) (…) in assenza di profonde riforme strutturali che migliorino l’efficienza della nostra economia, dovremo contare sulla ripresa dell’economia europea anche per raggiungere i modesti tassi di crescita previsti nella Nadef”.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Valsania Marco
Titolo: Usa, corrono i crediti ad alto rischio alle famiglie – Nuovi nomi ma vecchi rischi: negli Usa mina subprime 2.0
Tema: I nuovi Subprime
Hanno nomi dal sapore esotico: Asset depletion loans, Asset dissipation loans. Oppure Non QM, acronimo di «mutui non qualificati». Ma il timore è che dietro queste sigle si nascondano pratiche finanziarie troppo simili a quelle che portarono alla crisi dei mutui subprime nel 2007-2008. Si tratta infatti di nuove forme di credito molto aggressive che si stanno diffondendo negli Usa: ancora non hanno le dimensioni dei mutui subprime, che ai tempi arrivarono a 1300 miliardi di dollari, ma crescono a vista d’occhio. E se si sommano ai prestiti per l’acquisto di auto o quelli per gli studenti, allora l’allarme diventa rilevante.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Rho Roberto
Titolo: Pasini “In Confindustria serve un uomo della manifattura”
Tema: Intervista a Giuseppe Pasini
Giuseppe Pasini, presidente degli industriali bresciani e primo candidato nella corsa per la presidenza di Confindustria: «È una manovra di tamponamento, per la crescita c’è poco. E non c’è quella proiezione verso il futuro che la nuova rivoluzione industriale, quella della sostenibilità ambientale, richiederebbe. Le aziende manifatturiere faranno la loro parte, ma se il governo non asseconda la trasformazione epocale con una politica industriale mirata dovremo rassegnarci a una crescita piatta e a perdere interi settori dell’economia nazionale».
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Testata:  Giornale
Autore:  De Francesco Gian_Maria
Titolo: «Basta con il mattone-bancomat Dal 2012 salasso da 183 miliardi»
Tema: Intervista a Corrado Sforza Fogliani –
Tra i 23 ddl collegati alla Nota di aggiornamento al Def è rispuntata la riforma del catasto. Poi, la marcia indietro del viceministro dell’Economia Misiani che ha «imitato» il Matteo Renzi nel 2015, spaventato dagli effetti mostruosi che avrebbe prodotto. Abbiamo parlato di questa minaccia incombente sull’investimento preferito dagli italiani con il presidente del Centro studi Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani:
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Testata:  Repubblica
Autore:  Vecchio Concetto
Titolo: Marattin “Non sono un bullo ma non porgo l’altra guancia E mi ritengo ancora di sinistra”
Tema: Intervista a Luigi Marattin
“Non sono un bullo ma non porgo l’altra guancia. E mi ritengo ancora di sinistra”. Luigi Marattin (Italia Viva), per il ministro Franceschini ha «smania di visibilità». L’economista: «No, io mi sono soltanto battuto per evitare l’aumento delliva, mentre lui negava dei dati di fatto». E’ stato “accusato” di aver voluto aumentare il gettito Iva di 5-7 miliardi. L’intervista:
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 
Autore:  Stefanini Stefano 
Titolo: Il test a stelle e strisce per il premier
Tema: Il segretario di Stato Usa a Roma
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo non si fermerebbe da noi per quasi tre giorni se fosse venuto per ordinaria amministrazione. Viene per impostare il rapporto bilaterale Usa-Italia col nuovo governo. Roma lo vorrebbe privilegiato. A Washington sta bene, e l’ha segnalato con l’immediato sostegno a Giuseppe Conte, ma mette subito i nodi sul tappeto. Anche, e soprattutto, quelli su cui l’Italia preferirebbe glissare e prendere tempo, a cominciare dalla Cina, sulla quale non c’è risposta nazionale che tenga. Non convincerà gli americani. L’Italia non ha altra scelta che puntare su una linea europea «in fieri», e poi lavorare con l’Ue e le altre capitali, Londra compresa. Anche in Europa infatti sono molti ad anticipare uno scenario bipolare Cina-Usa. L’Europa, se unita, può giocare un ruolo di terza forza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Il retroscena – Vertici segreti tra Usa e 007 Sui dazi si tratta con Pompeo – Il ministro di Trump vide due volte i vertici 007 Palazzo Chigi «autorizzò»
Tema: Il segretario di Stato Usa a Roma
Il ministro della giustizia statunitense William Barr ha avuto almeno due incontri con i capi dei servizi segreti italiani. Che avevano come obiettivo quello di raccogliere informazioni sul Russiagate e sul destino di Joseph Mifsud, il professore dell’università Link Campus di Roma che nel 2016 avrebbe informato George Papadopoulos, allora consigliere della campagna elettorale di Trump, dell’esistenza di «mail imbarazzanti su Hillary Clinton». Tutto questo esplode mentre è in corso la visita del Segretario di Stato americano Mike Pompeo sui dazi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Venturini Franco 
Titolo: Le dannose ambiguità tra alleati
Tema: Noi e l’America

Il viaggio di Barr in Italia, che secondo il New York Times non è stato il primo, doveva essere tenuto segreto? Se no, perché a darcene notizia sono i giornali statunitensi? E i nostri servizi, che con Barr hanno parlato, hanno poi adeguatamente informato il Presidente del Consiglio che per i servizi ha la delega, e che era stato preventivamente messo al corrente dell’appuntamento? Soprattutto, cosa ha risposto l’Italia, si è schierata nelle vicende interne americane a favore del Presidente oppure è stata più cauta, ammesso e non concesso che della vicenda russo-statunitense in questione i nostri servizi abbiano una particolare conoscenza? E ancora, quale significato assume il viaggio di Pompeo (gli altri Stati visitati, oltre al Vaticano, sono Macedonia, Montenegro e Grecia) pochi giorni dopo quello di Barr?
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Usa e Corea del Nord riprendono venerdì i negoziati nucleari
Tema: Usa e Corea

Riprendono i negoziati tra Usa e Corea del Nord. I due Paesi hanno raggiunto un’intesa, dopo un lungo periodo di stallo, e inizieranno nuovi colloqui venerdì.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  r.dim 
Titolo: Vaticano, lo Ior attacca la Segreteria di Stato sequestrati documenti degli Affari Generali
Tema: Vaticano

Spira nuova aria di tempesta in Vaticano per presunte irregolarità finanziarie: nel mirino la Segreteria di Stato, il dicastero di più stretto riferimento nel servizio e collaborazione con il Papa. L’inchiesta, della quale Francesco è stato messo al corrente, si riferisce al periodo (2011-2018) in cui era Sostituto per gli Affari generali Angelo Becciu, attuale Prefetto della Congregazione per le santificazioni. Nel dettaglio:
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Il Tempo 
Operazioni «sospette». Il Vaticano indaga
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: I ragazzi in piazza e la polizia spara – Il corteo e gli spari nel video choc
Tema: Hong Kong

Hong Kong, la polizia apre il fuoco durante le manifestazioni nel 115° giorno di protesta. La marcia ruba la scena alle sfilate di Pechino per i 70 anni della Repubblica Popolare ma per la prima volta gli agenti usano proiettili veri. Sul 18enne colpito a bruciapelo: «Ha sparato per salvare la propria vita e quella dei suoi colleghi». La dichiarazione si chiude con un monito: «Avvertiamo i violenti di smettere di infrangere la legge, perché la applicheremo rigidamente». Altri proiettili sono stati sparati dai poliziotti, a scopo intimidatorio, in una giornata infame con 66 feriti tra gli 11 e i 75 anni, secondo fonti mediche. Era cominciato alle 11 il giorno più lungo di Hong Kong. Una sfida a Pechino e a Xi Jinping, che nelle stesse ore celebrava con una parata militare in Piazza Tienanmen il 70° anniversario della Repubblica Popolare cinese inneggiando all’«unità d’acciaio della nazione». Il movimento democratico e anti-cinese aveva invece indetto il «lutto nazionale».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  F.Sant. 
Titolo: Joshua Wong “Ora il mondo ci dia una mano”
Tema: Intervista a Joshua Wong –

Repubblica intervista il giovane leader Joshua Wong: “Hong Kong è di fatto caduta in uno stato di polizia, proprio nel giorno della festa nazionale cinese. Ma deve essere chiaro: non arretreremo”.
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