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SINTESI IN PRIMO PIANO – 2 novembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Piano Ristori: 170 miliardi di euro alle imprese. Il ministro Gualtieri: pronto anche un Ristori-bis.
– Covid in Europa: superata la quota di 10 milioni di infezioni totali nel Continente.
– Covid in Italia: scontro Governo-Regioni su lockdown nazionale o locali.
– Elezioni USA: domani al voto, molti Stati in bilico tra Trump e Biden.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Foglio – Inserto 

Autore:  Cerasa Claudio 
Titolo: Il premier Conte alla Festa del Foglio: “Così difenderemo la scuola dal virus” – “Così difenderemo la scuola dal virus”
Tema: 
Intervista a Giuseppe Conte
Noi confidiamo di avere il vaccino a dicembre, però dobbiamo anche comprendere che ragionevolmente arriverà qualche milione di dosi per paese, quindi dovremo fare un piano, all’interno di ciascun paese, e condividerlo anche a livello europeo per intervenire subito sulle fasce più fragili e vulnerabili della popolazione. Gli operatori sanitari ad esempio, che sono più esposti al rischio, e poi via via man mano che le dosi si liberano e si rendono accessibili anche per le altre categorie, penso alle forze di polizia e alle forze di sicurezza. Dobbiamo fare un piano anche qui: noi confidiamo di averlo già per dicembre, ma non significa che a dicembre avremo tutti il vaccino. Per quello, per avere in Europa le centinaia di milioni di dosi che abbiamo contrattualizzato dovremo aspettare chiaramente primavera”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Conte sotto assedio non cede: c’è chi gioca allo scaricabarile
Tema: Scontro Governo-Regioni

Giuseppe Conte è costretto ad esercitare molta pazienza, cercare di dirimere i conflitti latenti nella sua maggioranza, tenere il punto con le Regioni, non sino allo scontro aperto, ma certamente sino ad una divergenza molto marcata, perché «non si può giocare allo scaricabarile politico fra istituzioni», si è quasi sfogato ad un certo punto. E questo perché al termine dell’ennesima riunione fiume con maggioranza, capigruppo dei partiti che la sostengono, dopo il confronto mattutino con i governatori, il capo del governo ha deciso in qualche modo di resistere: «Non possiamo che adottare una strategia diversificata a seconda dei dati scientifici che abbiamo chiesto al Cts, un meccanismo unico di restrizioni nazionali rischia di non essere sostenuto da alcun dato scientifico e non sarebbe perseguibile ne positivo». Tradotto significa lockdown solo dove ce n’è realmente bisogno, riduzione degli orari dei negozi dove l’indice del contagio è realmente fuori controllo, idem per chiudere i musei.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Regioni, la Babele delle ordinanze
Tema: Scontro Governo-Regioni

Le Regioni chiedono al governo la linea dura. Chi più, chi meno, ma soprattutto Lombardia e Piemonte che hanno un indice Rt, che misura la velocità di trasmissione del virus, superiore a 2. E quindi si trovano già nello scenario 4, quello che prevede anche le zone rosse «per almeno tre settimane». Se tutti i governatori sono in pressing, non è solo perché ritengono che la situazione sia seria. Ma anche per non essere loro a doversi assume la responsabilità di scelte dolorose sul piano economico e sociale, con le piazze già calde.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: Dai luoghi del virus Mattarella esorta la politica a non essere egoista
Tema: ll presidente della Repubblica

«Mettere da parte partigianerie, protagonismi ed egoismi». Sono parole che pesano e Sergio Mattarella non le pronuncia a caso al cimitero di Castegnato, paese di 8mila abitanti in provincia di Brescia, in una delle zone più colpite dal virus. Il Capo dello Stato depone una corona di fiori al monumento che ricorda le vittime del Covid e pronuncia un monito che vale per l’intera classe politica italiana: «Ricordare i nostri morti è un dovere che va affiancato dal dovere della responsabilità, di proseguire nell’impegno per contrastare e sconfiggere questa malattia così grave. Mettendo da parte partigianerie, protagonismi ed egoismi, per unire gli sforzi, di tutti e di ciascuno – quale che sia il suo ruolo e quale che siano le sue convinzioni – nell’obiettivo comune di difendere la salute delle persone e di assicurare la ripresa del nostro Paese». L’appello arriva non a caso all’indomani della chiusura dell’opposizione, che sabato ha rispedito al mittente l’offerta del premier Giuseppe Conte di dare vita a una cabina di regia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  La Mattina Amedeo 
Titolo: Il retroscena – Il muro del centrodestra “Il Quirinale chiami Conte e gli spieghi cosa deve fare”
Tema: Centrodestra
«Mattarella chiami il premier Conte al Quirinale e gli spieghi bene cosa deve fare per mettere da parte egoismi e unire le risorse di tutti». Nel centrodestra suona come vuota e ipocrita l’indignazione della maggioranza sul rifiuto di Berlusconi, Salvini e Meloni di sedersi al tavolo di una cabina di regia con il governo. Gli appelli del presidente della Repubblica per mettere da parte «egoismi e partigianerie», spiegano fonti vicine al leader di Forza Italia, sono sempre ascoltati con «grandissima attenzione». Ma è il premier a prendere in giro l’opposizione. «Decidono da soli, sbagliano tutto, non arrivano preparati alla seconda ondata – dice Meloni – poi ci chiama per chiederci di mandare uno del partito a parlare con Speranza. Vogliono tirarci dentro il loro fallimento, il loro disastro». Insomma, per il centrodestra il premier è un «bluff».
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Economia e finanza

Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: Il punto – Gualtieri: “Aiuti anti-Covid finché sarà necessario”
Tema: La posizione del ministro dell’Economia

«Dobbiamo seguire le indicazioni scientifiche. È inevitabile in questa seconda ondata che ha sorpreso tutta Europa per la sua virulenza, che si prendano misure ulteriori accompagnate da sostegno economico. Tanto più saremo efficaci tanto più potremo evitare un nuovo lockdown, questo richiede misure intermedie anche dolorose». E’ questo il pensiero del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenuto a Mezz’ora in più mentre il governo si prepara a una nuova stretta per evitare il peggio dalla pandemia. Il ministro ha poi spiegato che «Il governo darà tutto il sostegno necessario nella misura in cui sarà necessario. Abbiamo le risorse per farlo».
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Testata:  Foglio – Inserto 
Autore:  Capone Luciano 
Titolo: Il Mes spiegato a chi non lo vuole. Intervista al ministro dell’Economia Gualtieri – Il Mes spiegato a chi non lo vuole
Tema: 
Intervista a Roberto Gualtieri
“Naturalmente – risponde alla Festa del Foglio il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – molto dipenderà dall’evoluzione della pandemia, non siamo stati presi di sorpresa dal dato del terzo trimestre perché eravamo consapevoli che era in corso un rimbalzo molto forte. Così è stato e questo è importante perché è un segnale di forza e resilienza dell’economia italiana. E’ anche il frutto del fatto che si è scelto di realizzare politiche espansive senza precedenti di supporto al sistema economico. Senza questa linea economica europea non sarebbero stati possibili risultati così positivi. Il nostro sistema economico è in grado di reggere shock se sostenuto. Noi siamo nelle condizioni di affrontare diversi scenari”.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Di Branco Michele 
Titolo: Aiuti alle imprese più ampia la platea dei beneficiari – Ristori, si allarga la platea Gualtieri: pronti più fondi
Tema: Decreto Ristori

Il governo ha messo sul piatto 170 miliardi di euro nel biennio 2020-21 per sostenere l’economia alle prese con l’emergenza Covid. Ma se fosse necessario l’esecutivo sarebbe pronto ad uno sforzo ulteriore. E la platea dei destinatari ristori potrà essere allargata in tempi rapidi, in caso arrivino restrizioni per altri settori. Roberto Gualtieri fa il punto della situazione sullo stato dei conti pubblici, garantendo che le casse dello Stato potrebbero sopportare nuovi interventi: «La manovra mette da parte risorse per un inizio anno difficile, risorse per sostenere ulteriori ristori. Valuteremo se sono sufficienti». Una apertura in piena regola, seguita da un ragionamento più articolato. «Come ho sempre detto – ha ribadito Gualtieri – se sarà necessario, a seconda dell’evoluzione della pandemia, dell’andamento dell’economia e delle misure di contenimento avere delle risorse aggiuntive ci saranno ma noi partiamo con uno stanziamento molto significativo».
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Testata:  Giornale 
Autore:  De Francesco Gian_Maria 
Titolo: Altri ristori, ma casse già vuote – Pronto un dl Ristori bis con altra cassa-Covid Ma i conti non tornano
Tema: Decreto Ristori Bis

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha anticipato, in buona sostanza, un decreto Ristori-bis per fronteggiare le ricadute negative in ambito economico del nuovo lockdown. Il concetto è stato ribadito dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della riunione con Regioni ed enti locali. «Saremo al vostro fianco con ogni forma di sostegno», ha affermato lasciando, in pratica, ampia libertà ai governatori di decidere forme di lockdown più restrittive di quelle che saranno stabilite a livello centrale. Anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, si è esposta in questa direzione in uri intervista a Repubblica. «Prorogheremo la cassa-Covid alle imprese che finiranno tutte le ulteriori 12 settimane anche oltre il mese di marzo, se ancora in difficoltà: vedremo se con o senza blocco ulteriore dei licenziamenti, dipende da come evolverà la pandemia», ha dichiarato spiegando che per «turismo, spettacoli, fiere, eventi, commercio, tanto per cominciare che fanno fatica e si riprenderanno più a lungo termine siamo pronti a prorogare la cassa-Covid anche a tutto giugno». Al momento, tuttavia, nessuna misura è stata messa nero su bianco né sono state fornite ulteriori indicazioni alle parti sociali. «Spero che gli aiuti siano concreti e sostanziosi perché altrimenti decine di migliaia di aziende porteranno i libri in tribunale», dice al Giornale, Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la federazione dei pubblici esercizi, fortemente colpiti dalle chiusure anticipate. Pure Confindustria è in posizione di attesa dopo aver raggiunto un accordo sul prolungamento della cassa-Covid con versamenti a carico dello Stato. Quindi spetterà all’esecutivo fare la prima mossa. Gualtieri ha specificato che «entro una settimana al massimo» la legge di Bilancio arriverà in Parlamento e lo slittamento dei tempi è più che comprensibile in quanto bisognerà far quadrare i conti con il deficit aggiuntivo di oltre 5 miliardi per il dl Ristori.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  Livini Ettore 
Titolo: Salvate il made in Italy – Persi 50 miliardi di esportazioni e la ripresa non sarà per tutti
Tema: Made in Italy

Il Covid cancella 11 anni di successi del made in Italy. A inizio 2020, quando il coronavirus era appena sbarcato nel nostro Paese, le esportazioni tricolori veleggiavano a un +6,4% rispetto all’anno precedente. Poi il mondo si è capovolto: lockdown, trasporti aerei fermi, molti Paesi hanno chiuso le loro frontiere. E l’export, il vero motore che da tempo puntella il nostro Pil, è andato ko. Nei primi otto mesi dell’anno íl valore delle nostre merci vendute oltrefrontiera è crollato del 13,1%. La pandemia non ha risparmiato quasi nessuno. Anzi, ha colpito più duro proprio i fiori all’occhiello della nostra produzione: le esportazioni di moda e tessile sono in calo a fine agosto del 22,4%. La meccanica, uno dei gioielli della nostra industria, è al palo. «Con tutte le restrizioni agli spostamenti non riusciamo nemmeno a mandare i nostri tecnici in giro per il mondo a impiantare o seguire i lavori», dice sconsolato Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria Meccanica. Questo bollettino di guerra – complice il deterioramento della crisi sanitaria di queste settimane – rischia di accompagnarci ancora per un bel po’ di tempo: l’export tricolore – prevede il rapporto 2020 della Sace – chiuderà quest’anno con un volume di vendite di 422 miliardi, quasi 50 meno dell’anno scorso.
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Testata:  Repubblica Affari&Finanza 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Gli effetti della pandemia – La seconda ondata travolge il Pil i conti dello Stato ancora in bilico
Tema: Pil

Il Pil ormai, sotto il cammino spesso imprevisto dell’epidemia, si misura trimestre per trimestre, se non mese per mese. Così gli occhi sono puntati tutti sulla fine dell’anno, il quarto trimestre, ottobre-dicembre, decisivo per il consuntivo dell’anno orribile 2020 e determinante per il prossimo. «Oggi il vaccino vale più delle mosse della Bce», commenta Fedele De Novellis, economista del centro studi Ref. E allora come andrà il quarto trimestre? Nessuno si sbilancia più di tanto, ma l’opinione che trova più consenso è che andrà male. La nota di aggiornamento del quadro economico varata dal governo, la Nadef, contava di rimanere sopra il livello dello zero, a quota 0,4 per cento. Sarebbe stato un successo perché con questo risultato lo scenario avrebbe previsto il contenimento della recessione al -9 per cento (meglio di quanto stimassero Fmi e Commissione europea) per quest’anno e un rimbalzo del 6 per cento per il prossimo. Invece il montare della “seconda ondata” del virus ha rimescolato le carte: da noi si è manifestata con veemenza dagli inizi di ottobre, anche se la recrudescenza del virus ha cominciato a correre in Europa fin da agosto. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, tuttavia, non si è fatto trovare impreparato e, all’interno della Nadef, ha inserito un Piano B: scenario avverso, recrudescenza del virus, pochi fattori di ottimismo. In questo caso la caduta del Pil arriverebbe al 10,5 per cento e il recupero del prossimo anno si limiterebbe al +2,7 per cento (tenendo conto naturalmente anche delle politiche di stimolo dell’economia incorporate nella legge dl Bilancio).
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Giambertone Francesco 
Titolo: Europa, superati i 10 milioni di casi Raddoppiati in cinque settimane
Tema: Europa

Ci erano voluti nove mesi per trovare i primi 5 milioni di contagiati dal coronavirus in Europa; sono bastate appena cinque settimane – dall’ultima di settembre a ieri – per trovarne altri 5 milioni, e superare la quota di 10 milioni di infezioni totali nel Continente (Russia inclusa, per tutti i conteggi ufficiali) più colpito dalla seconda ondata, sugli oltre 46 milioni di tutto il mondo. L’ottobre che ha colorato la mappa dell’Europa centrale di rosso, riportando i lockdown nazionali dalla Germania alla Francia, dal Regno Unito a (quasi tutto) il Portogallo, è andato peggiorando: nell’ultima settimana i nuovi casi sono stati 1,6 milioni, quasi la metà dei 3,3 riportati in tutto il mondo. Così nel Vecchio Continente, dove vive solo il 10% della popolazione globale, i malati da febbraio sono stati oltre uno su cinque su tutto il pianeta.
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Testata:  Domani 
Autore:  Fiori Antonio 
Titolo: Test, molti dati e precauzioni Cosa copiare dalla Corea del Sud
Tema: Corea del Sud

Nel momento in cui il Covid 19 ha cominciato a mostrare tutta la sua virulenza, la Corea del Sud si è dimostrata capace di testare gratuitamente più di 15mila persone al giorno, in postazioni “mobili” in cui il tampone veniva effettuato senza che l’utente lasciasse l’automobile, oppure in cabine nelle quali l’operatore sanitario, completamente protetto, poteva somministrare il tampone. Le procedure venivano espletate in non più di dieci minuti e la risposta inviata al cellulare dell’utente. Al 5 di marzo la Corea aveva già testato 145mila persone: più di Italia, Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti messi insieme. Ancora oggi, tutti coloro che lamentano sintomi riconducibili al Covid-19 hanno l’obbligo di mettersi in contatto telefonico con la hotline sanitaria (disponibile anche in inglese per gli stranieri), che fornisce un’iniziale valutazione e tiene sotto controllo questi cittadini. In aggiunta al massiccio piano di testing si è provveduto all’attuazione di precise misure di quarantena, che hanno contribuito ad allentare sensibilmente la morsa sugli ospedali, al fine di impedire che questi fossero presi d’assalto e si trasformassero in luoghi di proliferazione del virus. Il governo ha anche deciso di razionalizzare e porre sotto controllo il prezzo delle mascherine – già abitualmente usate nel paese – in modo da rispondere alla loro iniziale carenza. Il sistema farmaceutico integrato ha controllato la distribuzione delle mascherine mentre ii governo monitorava i produttori di materiale sanitario per impedire qualunque fornitura non autorizzata all’esterno del paese. Un’app informa i cittadini su quali sono le farmacie con maggiore disponibilità di mascherine, offerte gratis a tutti coloro che mostrano sintomi riconducibili al Covid 19. In queste condizioni, ad aprile, la Corea del Sud è riuscita a chiamare alle urne i propri cittadini per le elezioni legislative, l’afflusso è risultato il più alto da trent’anni a questa parte e il successo del partito di governo è stato eclatante. Dalle dichiarazioni rilasciate dagli intervistati si intuisce come il risultato elettorale sia stato fortemente influenzato proprio dalla efficace gestione della pandemia.
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Testata:  Corriere della Sera 

Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Sognando Texas Biden punta sul vento del Sud – Il miraggio (blu) del Texas che può voltare le spalle a Trump
Tema: USA

La mappa politica e sociale degli Stati Uniti sta cambiando radicalmente. Per decenni i repubblicani, la destra conservatrice, hanno non solo governato, ma esercitato una profonda egemonia culturale in Texas e Arizona. Ora il sito RealClearPolitics colloca questi due Stati nella colonna dei «toss up», i territori in bilico, insieme con le presenze classiche, come Florida, Ohio, Pennsylvania e altri.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Donald avanti in Iowa e Florida
Tema: USA

L’ultimo sondaggio Wail Street Journal/Nbc prima delle elezioni segnala Joe Biden in vantaggio di 10punti su Donald Trump a livello nazionale. Questo non gli garantisce una vittoria: la strada che porta alla Casa Bianca passa dai principali Stati in bilico, dove il margine fra il presidente e il suo-sfidante democratico si riduce notevolmente. Gli ultimi rilevamenti assegnano a Biden 7 punti dl vantaggio in Pennsylvania, mentre Trump ne ha altrettanti in Iowa. In Florida, Stato vitale per le ambizioni di entrambi i candidati, Biden e Trump sono impegnati in un testa a testa con il presidente avanti di 2 punti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Severgnini Beppe 
Titolo: Il commento – Non è il 2016: Trump rieletto cambia tutto – Se Trump viene rieletto
Tema: USA

Se gli Stati Uniti scelgono nuovamente Donald Trump, significa che sono profondamente cambiati. Gli amici dell’America dovranno prenderne atto. Se Donald Trump viene rieletto, significa che l’America ha perso la sua speciale innocenza, quella che in tanti ammiravamo, e ha fatto la sua fortuna. Quella che sbuca nei discorsi di Barack Obama e nelle canzoni di Bruce Springsteen, ma era presente anche nell’intuizione di Ronald Reagan o nel decoro coraggioso di John McCain. Non è questione di democratici e repubblicani, infatti. Gli uni e gli altri si sono alternati, in questo secolo, come onde lunghe dello stesso mare. Donald Trump non è un’onda, è uno tsunami. Se Donald Trump viene rieletto, dobbiamo accettare che la società americana ha rinunciato al decoro e alla decenza cui ci aveva abituato, e neppure le armi ubique, la violenza e le prigioni piene sono riuscite a cancellare.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA

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LA REPUBBLICA

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LA STAMPA

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IL MESSAGGERO

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IL GIORNALE

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IL FATTO QUOTIDIANO

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