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SINTESI IN PRIMO PIANO – 19 settembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:
– Regionali, chiusa la campagna elettorale. Il centrodestra attacca in Toscana. Zingaretti: lotto da solo, ma la partita è aperta
– Lega, svolta nell’inchiesta: “Soldi allo staff di Salvini”
– Dati Istat sul lavoro: perso 1 milione di contratti a termine
– Coronavirus, picco di contagi: quasi 2mila in un solo giorno. L’Emilia Romagna riapre gli stadi. Francia fuori controllo: 13mila casi
– Stati Uniti, mossa anti Cina: Trump vieta TikTok e WeChat

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Meli Maria_Teresa 
Titolo: Voto, la sfida delle piazze – La partita di Zingaretti che invoca il «voto utile»: non si governa da avversari
Tema: Regionali/Referendum

Chiusa la campagna elettorale. Si vota per il referendum e il rinnovo di 6 consigli regionali. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Questa è una partita molto difficile, ma la battaglia resta aperta, apertissima. Non possiamo governare senza un’idea di Paese e senza una visione comune”. E avvisa i 5 Stelle sul Mes: ora decidere in fretta. I rischi dentro il Pd sono legati ai risultati delle Regionali. Zingaretti sa che se il Pd perde di brutto gli sarà accollata tutta la responsabilità. Del resto, il suo in questa campagna è stato una sorta di uno contro tutti. E sul referendum i padri nobili del Pd (da Romano Prodi a Walter Veltroni, passando per Arturo Parisi) hanno annunciato il loro No. Ma se il voto andrà bene Zingaretti potrà intestarsi la vittoria, avendo giocato questa partita quasi da solo. E lo farà anche in caso di vittoria dei Sì al referendum: per questo lunedì la sala stampa del Nazareno sarà aperta. E il segretario sarà in sede, perché non lascerà che la paternità della vittoria dei Sì sia solo grillina.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Cremonesi Marco 
Titolo: Il centrodestra attacca in Toscana. Zingaretti: lotto da solo, ma la partita è aperta – Sfida al fortino Toscana: sinistra mai così stanca, se vinciamo il Colle rifletta
Tema: 
Regionali/Referendum
II centrodestra al gran completo si è riunito ieri in piazza della Repubblica a Firenze per suonare la carica nella competizione che fino a pochi anni fa sarebbe stata impensabile. “Comunque finisca sarà stata storica” dice quasi commuovendosi un militante col tricolore pronto da sventolare. Anche quelle bandiere sono un segno del tanto che è cambiato. Ieri avrebbero rappresentato una piazza post missina, oggi sventolano tra le mani dei leghisti ex padani e dei sostenitori di Giorgia Meloni. Claudio Borghi è estatico: gli pare “un miracolo. Sono felice di aver dato la prima picconata ed è giusto che sia una vera Toscana come Susanna a guidare la rivoluzione”. II tono della manifestazione è quello della festa, il centrodestra si attiene al cambiamento che ha cercato di dimostrare per tutta la campagna elettorale: mostrare il volto meno ansiogeno e divisivo con il “sorriso” di cui parlano Matteo Salvini e la candidata Susanna Ceccardi che addirittura confessa “una simpatia” per l’avversario Eugenio Giani.
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Testata: Repubblica 
Autore: Casadio Giovanna – Foschini Giuliano 
Titolo: Incognita virus sul voto – Effetto virus sul voto Forfait degli scrutatori e rischio code ai seggi
Tema: Regionali / Referendum

Urne aperte domani e lunedì. Ma sul voto pesa l’incognita virus: le quarantene e i timori per gli anziani potrebbero orientare l’affluenza. Ed è attesa per il voto per le Regionali dove alcune città saranno decisive per la vittoria in Toscana e Puglia. Un presidente di sezione su due ha rinunciato. Lunghe le procedure anti-Covid e si ricorre alla vigilanza privata contro gli assembramenti. L’incognita astensione: la politica è consapevole che la partecipazione sarà bassa, anche se forse “dopata” nelle Regioni in cui si tiene anche il voto amministrativo. Le regole nelle circolari del ministero della Salute e del Viminale prevedono l’uso obbligatorio della mascherina: da non dimenticare, come la tessera elettorale e il documento di identità. Ma avvicinandosi al seggio occorre abbassarla per farsi riconoscere e il distanziamento sarà di oltre un metro
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Testata: Repubblica 
Autore: Lauria Emanuele 
Titolo: Di Battista attacca “No al voto disgiunto” Tensione con Di Maio
Tema: Regionali / Referendum

Al gran ballo delle Regionali è l’ospite più atteso, o temuto: mai come stavolta il voto disgiunto può risultare determinante. Anche e soprattutto per le sorti dello schieramento di governo. La frattura sui territori suscita frizioni sia fra Pd e 5Stelle sia all’interno dello stesso movimento. Da un lato c’è Luigi Di Maio, ministro e punto di riferimento dei “governisti” pentastellati, che usa toni morbidi: “Io non sarei leale nei confronti dei nostri candidati se parlassi di voto utile oggi. Detto cib, avrei gestito diversamente queste regionali, perché se al governo prendiamo un indirizzo, bisogna orientare le politiche territoriali a quelle nazionali”. Ma a far saltare gli equilibri cl pensa Alessandro Di Battista, l’ex deputato che ieri si è ripreso il ruolo di “ariete” del movimento andandoa comiziare proprio in Puglia, la regione in cui M5S può arrecare più male al Pd e far traballare l’esecutivo.
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Testata: Foglio 
Autore: Canettieri Simone 
Titolo: Vita da Crimi: “Nel M5s si fanno i cazzetti loro. Ma io incasso bene” – Crimi avverte i big: “Agli Stati generali potrebbero vincere i molti sui pochi”
Tema: Intervista a Vito Crimi

Il capo politico: “Il mio mandato non è concluso. Gli Stati generali? Non è detto che pochi vincano su molti”. “Sul successo al referendum ci contiamo”, afferma, “con meno parlamentari sarà finalmente garantito il distanziamento sociale in Aula”. Ma il problema sono le regionali. Anche al capo politico hanno raccontato della brutta aria che tira. Addirittura si parla di cappotto per il Pd e dunque per Conte. “Ma no, in Campania forse no. Anche se De Luca non rientra in alcun schema. Quindi se vincesse solo lui, non sarebbe nemmeno quella una vittoria dei dem”.
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Testata: Giornale 
Autore: Sallusti Alessandro 
Titolo: «Votate contro gli inadeguati» – «Io stanco e spossato penso agli italiani che vogliono lavorare: punite gli inadeguati e non sprecate il voto»
Tema: Intervista a Silvio Berlusconi

Il Cavaliere chiude la campagna elettorale in convalescenza dopo il Covid e avverte che se il risultato sarà chiaro il governo dovrà prenderne atto. “So che molti sono disincantati o delusi dalla politica, ma è proprio a loro che mi rivolgo, ai milioni di elettori seri, perbene, concreti, onesti, che chiedono solo di essere messi nella condizione di lavorare serenamente, di non essere tormentati dall’oppressione fiscale, dall’oppressione burocratica, dall’oppressione giudiziaria. L’unico strumento per cambiare queste cose è il voto. Non sprecatelo”. “Ho sofferto – confessa – all’idea che tanti cittadini abbiano patito ciò che ho patito io. Ho fatto quanto potevo ma mi è mancato il contatto con gli elettori” dice.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Greco Anna_Maria 
Titolo: «Il centrodestra è unito ma non è un partito unico»
Tema: Intervista ad Antonio Tajani

Il vice di Forza Italia: “Noi anima della coalizione Per noi nessuna roccaforte rossa è inespugnabile”. Le tasse: “II nostro è il movimento che più si è battuto per la riduzione della pressione fiscale”. Il Covid: “Creare paura del voto non agevola nessuno, si può andare al seggio senza timori”.
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Testata: Stampa 
Autore: Paolucci Gianluca – Serra Monica 
Titolo: Lega, svolta nell’inchiesta “Soldi allo staff di Salvini” – “Fondi sospetti per pagare lo staff di Salvini”
Tema: Inchiesta Lega

Svolta nell’inchiesta della procura di Milano. Nel giorno in cui il commercialista Michele Scillieri inizia a parlare davanti ai pm spuntano nuove “operazioni sospette” della Lega. Lo staff dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini avrebbe ricevuto fondi da società che fanno capo ad Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due revisori delle casse del partito al Senato e alla Camera, ai domiciliari per la vicenda della Lombardia Film Commission. La ricostruzione dei movimenti di denaro verso lo staff di Salvini è contenuta in una Sos (Segnalazione di operazione sospetta) dell’Uif di Bankitalia allegata agli atti dell’inchiesta, dove si rileva come la Vadolive srl, che si occupa di pubblicità e che è stata in passato di “Vanessa Servalli, cognata di Di Rubba, di professione barista”, abbia ricevuto bonifici sia dalla Lega che da due società riferibili a Manzoni e Di Rubba. “Tali fondi – prosegue l’Uif – sono stati utilizzati per effettuare pagamenti in favore di alcuni membri dello staff di Salvini: Luca Morisi, Leonardo Foa e Matteo Pandini”.
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Testata: Giornale 
Autore: Minzolini Augusto 
Titolo: Il retroscena – Palamara svela: Lega nel mirino delle toghe – Confidenza di Palamara: «Sì, la Lega è nel mirino»
Tema: Inchiesta Lega

Il copione è quello di ogni campagna elettorale: fioccano le inchieste e gli arresti che questa volta si accaniscono sulla Lega; ci sono gli appelli alle crociate e intanto si studiano le simulazioni di ciò che potrebbe accadere combinate con i possibili risultati delle urne. Luca Palamara, ex leader dell’Associazione Nazionale Magistrati, ora imputato e inviso alle toghe più politicizzate dopo che le intercettazioni sul suo telefonino hanno svelato la zona grigia del rapporto tra politica e magistratura, vede in ciò che sta avvenendo tra inchieste, arresti e il ritorno mediatico della vecchia indagine sulla Russia, i segnali di quella logica: “Se tutto questo è la riproposizione del vecchio gioco che ora ha nel mirino la Lega? Esatto…”. “Anch’io – si sfoga – sto provando l’esperienza di chi si aspetta di avere un giudizio imparziale e si accorge, invece, di essere solamente in balia di un plotone di esecuzione”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Polito Antonio 
Titolo: Il commento – Linciaggi morali tra alleati – Gli strani linciaggi morali tra alleati. Con in mezzo noi italiani
Tema: Regionali/Referendum

I due leader del centrodestra Salvini e Meloni sono legati al Sì che votarono in Parlamento, ma si fregherebbero le mani se vincesse il No, nella speranza che questo spacchi la maggioranza e sconfigga i 5stelle. Perciò molta esponenti di rilievo leghisti non hanno avuto difficoltà a dire il loro No, dopo aver detto in aula il loro Sì. E per questo non esiste un vero e proprio Fronte del Sì: Salvini e Meloni non hanno avviamente mosso un dito per dare una mano al referendum di Di Maio. In mezzo ci siamo noi italiani: di solito scegliamo con oculatezza, in materia di referendum costituzionali, anche se i politici fanno poi a brandelli il nostro voto per prendersene ciascuno un pezzo. Ci auguriamo almeno che tutta questa animosità sia servita a far conoscere meglio il contenuto del quesito. Comunque gli elettori decidano, avranno ragione. la Costituzione è solo loro.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – Quei segnali d’insofferenza verso l’esecutivo – Quei malumori su Palazzo Chigi Il rischio «incidente» parlamentare
Tema: Governo

Nel Pd c’è chi pensa a un nuovo esecutivo in caso di vittoria alle urne. Ma Dario Franceschini avverte: attenti a non finire con un governo tecnico. Dalle parole del capodelegazione dem si capisce che non ci sarebbero elezioni anticipate all’orizzonte in caso di crisi: c’è il Recovery fund da istruire. Per molto meno Scalfaro disse a Berlusconi nel ’95 che non gli avrebbe potuto concedere il voto anticipato “perché l’Italia dovrà guidare il semestre europeo”. Lo slogan oggi è “Conte non si tocca”. Ma senza il pericolo delle urne per i parlamentari, dovrà fare attenzione agli incidenti.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Franco Massimo 
Titolo: La Nota – La scommessa incerta di un esecutivo senza unità
Tema: Governo 

Il premier Conte ha detto che voterà Si, ma per il resto si è tenuto lontano. Forse lo ha fatto anche perché il suo appello iniziale a intese locali tra grillini e dem è caduto nel vuoto perfino nella “sua” Puglia. L’atteggiamento è di chi considera il voto come una parentesi che non deve cambiare il percorso di Palazzo Chigi né compromettere la stabilità. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, il grillino Federico D’Incà, ieri ha ribadito che bisogna permettere al governo di distribuire i soldi europei del Fondo per la ripresa, arrivando fino al 2023. Non è da escludersi che succeda perfino se l’Italia si ritrovasse con la maggior parte delle regioni guidate da chi a livello nazionale sta all’opposizione. Ma senza coinvolgere quelle forze, diventerebbe una via crucis.
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Testata: Repubblica 
Autore: Diamanti Ilvo 
Titolo: Dove comanda il territorio
Tema: Regionali/Referendum

Siamo alla vigilia di “un” voto, o meglio dl “più” voti, importanti. L’attenzione si concentra non tanto sul referendum, il cui esito appare scontato (anche se nulla è scontato, quando si vota…), ma sulle elezioni regionali. In particolare, vi sono due Regioni dove il risultato, secondo i sondaggi, è più incerto. Toscana e Puglia Entrambe governate da presidenti e maggioranze di centro-sinistra. Abbiamo di fronte una sfida “elettorale” che è al tempo stesso e anzitutto una sfida “territoriale”, che mette in discussione una geografia politica stabile e de-finita da decenni, anzi dal dopoguerra.
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Testata: Repubblica 
Autore: Ainis Michele 
Titolo: I paradossi del Sì e del No
Tema: Referendum

Non è un referendum, è un rompicapo. Una frattura logica che sconcerta il popolo votante. La vittoria del No sarebbe una bella buccia di banana sul cammino del governo, potrebbe farlo cascare gambe all’aria. Se vince il Sì, vince anche Conte, perciò perde Salvini. Se vince il No, perde l’appello della Lega per il Sì, e perde – di nuovo – anche Salvini. Fra tanti dubbi, almeno una certezza.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Palmerini Lina 
Titolo: Politica 2.0 – Quale ruolo spetta a Conte dopo l’esito del voto
Tema: Governo

Anche per il premier comincia una fase nuova dopo le urne. E comporterà un’opera di equilibrismo non semplice. Non basta infatti dire che il banco di prova del Governo è il Recovery Fund, servirà invece – nel caso di pesanti sconfitte – arrivare a consegnare quel piano sintonizzando meglio l’agenda e la squadra dell’esecutivo con il responso delle urne. Non c’è dubbio che i 209 miliardi di fondi destinati all’Italia, sono un potente scudo protettivo per il Conte II, soprattutto perché l’opposizione ha rapporti con l’Ue molto più sfilacciati e dominati dalla diffidenza, come dimostra il recente voto pro-Putin della Lega sul caso Navalny al Parlamento Ue. E’ vero però che nonostante i solidi legami con Bruxelles, al premier servirà una ri-sintonizzazione con gli umori popolari se gli esiti – sia della Toscana che del referendum – dovessero andare contro le indicazioni della maggioranza.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Guerzoni Monica 
Titolo: «Sarà un autunno duro No al caos delle Regioni» – Boccia: «Sulle linee guida no alla Babele regionale La chiusura? Non ci sarà, possibili dei blocchi mirati»
Tema: Intervista a Francesco Boccia

L’Italia è pronta a reggere l’urto della seconda ondata di Coronavirus. “Sappiamo di andare incontro a un autunno duro – dice il ministro Francesco Boccia – lo supereremo se non ci sarà il caos delle Regioni” e “possimao reggere grazie alle reti sanitarie e se tutti rispettano le regole”. Ma “servono lealtà, unità e soluzioni condivise Chi ritiene di avere problemi aggiuntivi chieda aiuto”. La sfida delle ordinanze: “Se in 19 collaborano e il ventesimo scrive norme che creano caos il governo le impugnerà”.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore
Autore: Rogari Marco
Titolo: Dl agosto, per le imprese in arrivo la sospensione degli ammortamenti – Dl agosto, per le imprese arriva la sospensione degli ammortamenti
Tema: Dl agosto
“Stiamo lavorando alla messa a punto di emendamenti particolarmente significativi per garantire alle imprese maggiore ossigeno nella predisposizione dei bilanci, come la sospensione temporanea dell’ammortamento del costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali per il 2020, estendibile agli anni successivi con decreto del ministro dell’Economia”. A due giorni dal via alla partita al Senato sugli emendamenti al Decreto Agosto, il relatore Manca (Pd) ha chiara quella che considera “un’assoluta priorità”. Tra le opzioni più gettonate c’è anche il credito d’imposta di “industria 4.0”: “Dovremo rendere immediata l’eventuale cessione, subito esigibile, come per ecobonus e sismabonus”. Verso lo stop della Tosap anche nel 2021.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Querzè Rita
Titolo: Perso un milione di contratti a termine I sindacati: ora meno tasse sul lavoro
Tema: Dati Istat sul lavoro
I lavoratori flessibili dei servizi, quelli abituati a saltare da un contratto a termine all’altro, magari di breve o brevissima durata: sono loro i più colpiti dalla crisi innescata dal Covid. Lo evidenzia bene una nota diffusa ieri da Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal. I dati, in parte già diffusi nelle scorse settimane, riguardano il secondo trimestre dell’anno, quello del lockdown. Ma questa volta il rapporto contiene anche le indicazioni sui flussi di avviamenti e cessazioni dei rapporti di lavoro che rendono più chiaro lo scenario. Il tutto nella giornata in cui CgII, Cisl e Uil hanno manifestato in 23 città per chiedere al governo più impegno nella soluzione delle crisi e più ascolto per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi in arrivo dall’Europa.  Alla fine, rispetto al secondo trimestre di un anno fa, sono venute a mancare 1,12 milioni posizioni di lavoro a termine a fronte di 294mila a tempo indeterminato.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Scaglioni Alice
Titolo: Borsa Italiana sceglie Euronext-Cdp-lntesa – Borsa Italiana, la scelta di Londra Esclusiva a Euronext-Cdp-Intesa
Tema: Borsa Italiana
La corsa a tre per Piazza Affari perde due partecipanti. II London Stock Exchange – proprietario di Borsa Italiana dal 2007 – ha scelto di entrare in trattativa esclusiva con la cordata composta da Euronext, Cdp Equity e Intesa Sanpaolo, mettendo da parte le offerte dei concorrenti Deutsche Börse e Six. A comunicarlo lo stesso Lse con una nota in cui si sottolinea come non “vi possa essere certezza” sulla buona riuscita delle discussioni e che “qualsiasi potenziale vendita dipenderà dall’esito dell’esame della transazione Refinitiv da parte della Commissione Europea e dalla chiusura della transazione in linea con i termini” degli accordi. Sulla partita è intervenuto l’Ad di Cdp, Fabrizio Palermo, che ha parlato di “un’operazione strategica che dà all’Italia un ruolo di leader nei mercati di capitali europei” e di “un primo importante pagiao per investire in una inftastruttura strategica per lo sviluppo delimprese Italiane”.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Santilli Giorgio
Titolo: Commissari per sbloccare 30 miliardi
Tema: Infrastrutture
La ministra delle Infrastrutture Paola De Michela ha consegnato al presidente del Consiglio Conte l’elenco delle opere da commissariare in base all’articolo 9 del decreto Semplificazioni: una cinquantina di interventi fra cui prevalgono quelli ferroviari (15) e stradali (11). Presenti anche porti, opere idriche e caserme della Polizia. Il pacchetto completo riguarda lavori per 42 miliardi di euro, di cui 30 ancora non affidati o non avviati o comunque incagliati. Spetta ora a Conte firmare il Dpcm, la nomina dei commissari arriverà poi con successivi decreti. Metà dei lavori nel Mezzogiorno.
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Testata:  Stampa
Autore:  Monticelli Luca
Titolo: Reddito di cittadinanza Scontro Tridico-Boeri “Molte truffe”. “Falso” – Reddito, scontro tra, Boeri e Tridico “Metà va agli evasori”. “Castronerie”
Tema: Reddito di cittadinanza
“La metà dei percettori del reddito di cittadinanza sono evasori”. L’affondo è di Tito Boeri, ex presidente dell’Inps, e arriva dopo il caso dei fratelli Bianchi, arrestati per la morte del 21enne Willy, che lo percepivano illegalmente. Pronta la replica del suo successore, Pasquale Tridico: “Sono chiacchiere da bar, castronerie”. II sussidio è già stato revocato a oltre 10 mila famiglie.
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Testata: Repubblica 
Autore: Boeri Tito – Perotti Roberto 
Titolo: Recovery, il piano delle illusioni – Recovery, il piano sbagliato
Tema: Recovery Plan

Il 13 settembre è uscito un elenco di 405 progetti per il Recovery Fund. Il ministro Amendola ha chiarito che si riferisce a uno stadio iniziale dei lavori. Tuttavia questi progetti sono la base grezza su cui costruire la nostra richiesta all’Europa, e incarnano tutti gli errori dell’approccio scelto. I progetti da finanziare non dovrebbero essere scelti con un concorso di bellezza. Questo metodo spinge le amministrazioni a tirare fuori dal cassetto ogni progetto possibile, nella speranza che almeno qualcosa venga accettato, e le scoraggia dal coordinarsi, perché temono che così facendo i soldi vadano “all’altro”. Inoltre i progetti a costo 0 o quasi, che spesso sono i più utili, sono controproducenti: meglio “prima arraffare, poi pensarci” che rimanere a mani vuote. Il ministero dell’Economia avrebbe dovuto prendere la leadership e chiedere alle amministrazioni in grado di farlo di coordinarsi per presentare proposte su problemi ben individuati.
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Testata: Stampa 
Autore: Fornero Elsa 
Titolo: Recovery Plan per il welfare e la previdenza – Recovery per welfare e previdenza
Tema: Recovery Plan

Tra le grandi direttive di riforma lungo le quali avviare la “rinascita” del Paese nel post-Covid sembra mancare il welfare, inteso nella sua interezza, e non soltanto per “pezzi e bocconi” sconnessi tra di loro, o, peggio ancora, ristretto al sistema pensionistico (che assorbe i tre quarti della spesa sociale). Questa mancanza grave emerge sia dalle prime indicazioni sul Recovery Plan, sia dalle discussioni del governo con le parti sociali per evitare lo “scalone” prodotto dalla scadenza di quota 100, a fine 2021. Emerge altresì dalle manifestazioni sindacali di ieri, con ilwelfare inteso essenzialmente come protezione del posto di lavoro, con il blocco dei licenziamenti e la modifica degli ammortizzatori sociali, ampiamente e giustamente usati “in deroga” nel periodo di lock-down.
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Testata: Gazzetta del Mezzogiorno 
Autore: Calpista Roberto 
Titolo: Gualtieri: Puglia avanti e ora la nuova Pop-Bari – Gualtieri: Puglia sulla via giusta Nuovo impulso dalla nuova Bpb
Tema: Intervista a Roberto Gualtieri

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri elogia l’azione del governatore della Puglia Emiliano anche per le misure di contrasto alla pandemia e spiega che “noi vogliamo mettere l’ex Ilva e Taranto al centro del green new deal europeo, e lavorare a un progetto di rilancio che, grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia possa conciliare l’abbattimento delle emissioni inquinanti con la salvaguardia dell’occupazione e dei livelli produttivi. Coniugare ambiente e lavoro è possibile”. Quanto al capitolo Banca popolare di Bari, “questo governo l’ha salvata dal fallimento e ha posto le basi per il suo rilancio. Nel suo insieme stiamo parlando di un’operazione molto importante di ricapitalizzazione, con un intervento pubblico significativo che si è affiancato alle risorse con le quali il Fondo centrale di garanzie ha coperto le perdite e ha contribuito a un incremento del capitale. Si sono così poste le condizioni per dare avvio al nuovo business plan”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Bufacchi Isabella 
Titolo: Apertura dell’Eba sulla bad bank «Npl, basta proroghe» – L’Eba: «La bad bank si può fare, no a nuove proroghe sugli Npl»
Tema: Intervista a José Manuel Campa

La crisi del coronavirus ha accelerato le grandi sfide del sistema bancario europeo, la bassa redditività e la trasformazione tecnologica. Ma la più grande sfida è data dalle diverse velocità della ripresa economica in Europa post-Covid e i supervisori dovranno tenerne conto. Le sofferenze aumenteranno e andranno gestite. Una bad bank sui Npl è utile, valida, meglio se europea o con regole comuni se nazionale. Il bail-in funziona ma può essere ritoccato dove necessario. Così José Manuel Campa, presidente European Banking Authority in un’intervista esclusiva alla vigilia della sua partecipazione lunedì al convegno dell’Abi dedicato a Supervision, Risks e Profitability. “Con la crisi da Covid i crediti deteriorati sono destinati ad aumentare: l’impatto dovrà essere gestito ma le banche hanno una buona capitalizzazione. Anche le italiane”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: De Rosa Federico 
Titolo: «Rete unica per crescere ma il controllo spetta a Tim Si acceleri sul digitale» – «Rete unica motore di crescita Ma la maggioranza spetta a Tim»
Tema: Intervista a Salvatore Rossi

Il presidente di Tim Salvatore Rossi spiega che serve un salto culturale verso il digitale: “Noi pronti a fare la nostra parte”. “La tutela della concorrenza è centrale – afferma -, ma va contemperata con l’interesse dei consumatori ad avere una Rete ultraveloce”, ora che “il lockdown ha messo sotto gli occhi di tutti una verità già emersa da tempo: l’importanza di essere connessi”. “L’Italia – sottolinea il manager – ha bisogno non solo di più soldi pubblici ma anche di grandi riforme”. E avverte che “un’impresa gestita integralmente dallo Stato è sempre meno efficiante di un’impresa privata”.
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Testata: Milano Finanza 
Autore: Leone Luisa 
Titolo: Intervista Lorenzo Bini Smaghi – Ora servono campioni europei – Servono campioni europei
Tema: Intervista Lorenzo Bini Smaghi

Dal Tesoro alla Banca Centrale Europea, alla presidenza (attuale) di Société Générale passando per la guida di Sace e Snam, Lorenzo Bini Smaghi è economista esperto e conoscitore del mondo bancario. E sottolinea la necessità che nella Ue si creino campioni continentali nel settore del credito, per accompagnare all’estero le aziende europee, e sul debito italiano ammonisce: è sostenibile, ma la crescita è necessaria. Il Recovery un’opportunità per attuare davvero le riforme rinviate da troppi anni nella Penisola.
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Testata: Milano Finanza 
Autore: Panerai Paolo 
Titolo: Orsi & Tori
Tema: Intervista a Paolo Fresco

Paolo Fresco, ex vice chairman di General Electric negli anni del suo fulgore assieme al mitico Jack Welch, in un libro editato dalla Nave di Teseo offre un lascito di esperienza per i giovani. Avrebbe potuto, nel mondo attuale, fare con GE quello che ha fatto con Welch? “Onestamente non credo. Noi siamo stati gli interpreti migliori, lo dico senza esitazione, di un concetto sano della globalizzazione. Non abbiamo mai fatto un investimento fuori dall’America senza valutare la convenienza anche del Paese che accoglieva i nostri investimenti. Un esempio per tutti il Pignone, che era stato un problema enorme per Firenze, su cui il sindaco Giorgio La Pira si era battuto per anni perché non chiudesse. Oggi è un’azienda che il mondo invidia all’Italia”.
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Testata: Foglio 
Autore: Padoan Pier_Carlo 
Titolo: Questo lo dice lei – L’Europa può sfidare i giganti dei mondo scommettendo sulla salute
Tema: Scenario Ue

Visto dall’Europa il quadro delle relazioni globali si presenta assai complesso. Non è una novità ma ciò che rende il quadro più complesso del solito è la concomitanza di nodi che, al netto della crisi pandemica, verranno al pettine nei prossimi mesi, e che si presentano come intrecciati tra loro. Riguardano i rapporti dell’Europa con la Brexit, con la Cina, e con gli Stati Uniti. Sul fronte Brexit prende corpo l’ipotesi di una mancanza di accordo entro la fine dell’anno e quindi la prospettiva di una separazione senza definizione di un nuovo quadro di relazioni commerciali tra Ue e Regno Unito. Le ragioni sono in parte “tecniche” e in parte politiche, legate alla ambizione (o illusione) del governo di Boris Johnson di fare del Regno Unito una “potenza sovrana” che predilige accordi bilaterali piuttosto che scelte di integrazione
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Sole 24 Ore 

Autore: Veronese Luca 
Titolo: Gb, 15 milioni a casa Francia, 13mila casi Contagiato anche il ministro Le Maire – Gran Bretagna, 15 milioni in casa Francia, altri 13mila contagiati
Tema: Coronavirus

L’aumento dei contagi in Europa costringe i governi a imporre nuove misure restrittive, per ora locali, per contenere il Covid: la strategia condivisa è evitare un altro lockdown, insostenibile per le economie. In Gran Bretagna salgono a 15 milioni i cittadini colpiti da restrizioni. In Italia i nuovi casi superano 1.900 in un giorno. Boom in Francia:13mila. Preoccupazione nel governo francese: contagiato il ministro Le Maire. Blocchi mirati in Spagna, Madrid in difficoltà In Israele nuovo lockdown per tre settimane.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Giambertone Francesco 
Titolo: Nuove restrizioni in mezza Europa Madrid è un caso. Salgono i decessi
Tema: Coronavirus

Sono sempre di più le limitazioni alla libertà di movimento in Europa, il continente al centro della “seconda ondata” del coronavirus, che inizia a far paura non solo per l’aumento dei casi, ma anche per il numero di ospedalizzati, di ricoveri in terapia intensiva e (soprattutto in Francia e in Spagna) anche di decessi. La Spagna rimane il Paese più in crisi: nelle ultime due settimane qui sono morte 825 persone, in media 60 al giorno, e i reparti di rianimazione ospitano già 1331 dei 10 mila ricoverati per Covid.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Pennisi Martina 
Titolo: Trump, mossa anti Cina: vietati TikTok e WeChat – La Casa Bianca bandisce TikTok «Difendiamo la sicurezza nazionale»
Tema: Stati Uniti-Cina

Proibito da domani scaricare TikTok e pagare con l’app WeChat. Il divieto scatta negli Usa e segue gli ordini esecutivi di Trump firmati ad agosto. E’ un nuovo capitolo della sfida alla Cina. Ma la Casa Bianca entro domani dovrà anche pronunciarsi sull’intesa fra l’americana Oracle e ByteDance proprietaria del social. “Il Partito Comunista Cinese ha dimostrato di usare queste app per minacciare la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia americana”, ha dichiarato il segretario al Commercio americano, Wilbur Ross.
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Testata: Stampa 
Autore: Sforza Francesca 
Titolo: Israele L’ambasciatore Eydar e il patto con Trump e gli arabi “In Medio Oriente i sognatori come Obama hanno fallito” – Eydar: “In Medio Oriente i sognatori hanno fallito”
Tema: Intervista a Dror Eydar

“I politici che come Clinton e Obama si sono ispirati a un sogno, in Medio Oriente non sono riusciti a fare nulla” dice Dror Eydar, Ambasciatore d’Israele, che dopo un anno dal suo arrivo in Italia, ha deciso di rilasciare la sua prima intervista in occasione di Rosh Ha Shanà, il Capodanno ebraico, che segna l’inizio del 5781 dalla data della creazione. “Non c’è preghiera al mondo che non ringrazi Dio per il cibo che ci ha dato – racconta -ma solo gli ebrei, nei secoli passati, hanno fatto seguire al ringraziamento la preghiera di ricostruire Gerusalemme”.
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