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SINTESI IN PRIMO PIANO – 19 giugno 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– Draghi: «Il mix funziona, lo farò. Ma si può scegliere AstraZeneca per la seconda dose»;
– Oggi il Cts comincia a valutare la revoca dell’obbligo di mascherina;
– Sindacalista ucciso. Il Governo chiede chiarezza;
– Draghi in visita in Spagna: la ripresa sia equa e sostenibile, ora l’Europa punti sulla coesione sociale;
– Variante indiana, quarantena per gli arrivi dalla Gran Bretagna.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi – Voltattorni Claudia 
Titolo: «Seconda dose, libertà di scelta Cercare over 50 non vaccinati»
Tema: Spinta di Draghi sui vaccini

«La vaccinazione eterologa funziona» e «la cosa peggiore è non fare nessuna seconda dose». II premier Mario Draghi interviene anche per ribadire che «ognuno è libero di fare la seconda dose con AstraZeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato». Paura per la variante Delta. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha stabilito una quarantena di cinque giorni per chi arriva da Londra. La misura entra in vigore da lunedì, dopo la partita degli Europei tra l’Italia e il Galles prevista domani sera che potrebbe alimentare il flusso turistico da Cardiff.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Signore Adalberto 
Titolo: II bazooka di Draghi contro tecnici e Speranza – La rabbia del premier Mario a muso duro contro Speranza e Cts «Basta caos sui sieri»
Tema: Spinta di Draghi sui vaccini

Così, in volo da Barcellona verso Roma, Draghi ha deciso di metterci la faccia. Con una conferenza stampa “urgente” in compagnia del ministro Speranza e del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo. Il premier è netto. La vaccinazione «eterologa», dice, «funziona». «Io stesso – aggiunge – martedì sono prenotato per fare l’eterologa». La prima dose di AstraZeneca, spiega Draghi, ha prodotto «anticorpi bassi e allora mi si consiglia di fare l’eterologa, che funziona per me e anche per chi ha meno di 60 anni». Comunque, ci tiene a precisare, chi ha ricevuto la prima dose di Az «è libero» di fare la seconda con lo stesso farmaco «purché abbia il parere di un medico e un consenso informato bene». L’importante, è il punto su cui batte il presidente del Consiglio, è che «vaccinarsi è fondamentale». Insomma, «la cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola». Il resto sono dettagli. Un Mario Draghi irrituale. Striglia ministro, tecnici e virologi. E per la prima volta da quando è a Palazzo Chigi non si preoccupa troppo della forma. Non manca infatti qualche spigolo e una certa ruvidità nelle risposte.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – La ragnatela del premier – I faccia a faccia sui dossier spinosi Così il premier ha abbassato il tasso di litigiosità
Tema: Draghi

Draghi non segue le abituali liturgie. Parla poco. Anzi non parla. Lo si è visto (anche) con la scelta del presidente esecutivo di Alitalia-Ita, di cui gli alleati di maggioranza e persino i ministri interessati hanno saputo all’ultimo momento. E che il premier — siccome vuole sbrogliare al più presto i tre nodi complicati di Ilva, Mps e Alitalia — ha preferito affidare subito la Compagnia aerea ad Altavilla, che sembrava destinato ad altro incarico. Il catalogo è questo. E a quanto pare il metodo Draghi fa presa sull’opinione pubblica, visto che un sondaggio dell’istituto americano Morning Consult pone il premier italiano al secondo posto della graduatoria mondiale dei capi di Stato e di governo più «apprezzati» dai loro cittadini: sta dietro al primo ministro indiano e davanti a Merkel e Biden.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Il Pd ora teme la fuga dei Cinque stelle faccia a faccia Letta-Di Maio in Spagna
Tema: 5S-PD

Si saluta come una vittoria l’intesa con 5stelle e quel che resta di Leu sulla candidatura comune in Calabria: che rinsalda una foto di gruppo sbiadita negli ultimi tempi dopo le gelate di Conte sull’alleanza «non strutturale». Ma tra i dem è forte il sospetto che i 5stelle di Conte mollino in autunno il governo Draghi, o passino a un appoggio esterno, o quantomeno salgano sulle barricate in stile Salvini. Il che metterebbe il Partito democratico in seria difficoltà: per questo si può ritenere con poco margine di errore che Letta abbia chiesto lumi a Luigi Di Maio, nel lungo colloquio in Spagna a margine del foro di dialogo italo-spagnolo. Anche se i due dicono di aver parlato di Biden e di atlantismo (anche questo tema caldo dopo le uscite di Grillo sulla Cina), le mosse di Conte sono sotto i riflettori dem e anche quelle del ministro degli Esteri. A Letta, infatti, arrivano segnali di un M5s lacerato su cosa fare col governo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Cina e statuto, Grillo deluso da Conte
Tema: M5S

Nel documento presentato da Conte sarebbe quasi tutto così: o decide lui, il presidente, oppure la decisione è condivisa con il Garante. Che viene di fatto ridimensionato. Per questo, un po’ per riaffermare il suo ruolo un po’ per rassicurare i parlamentari preoccupati dall’arrivo di uno Statuto che nessuno di loro ha potuto ancora visionare, il fondatore M5S aveva in mente di venire a Roma nei prossimi giorni e di incontrare i gruppi di Camera e Senato. Che sono, ma questa non è una novità, a dir poco in subbuglio. Perché tra le ultime cose trapelate ci sarebbe un cambiamento riguardo alla composizione della segreteria. Che sarebbe diventata un organismo molto ampio con dentro i capigruppo di Camera e Senato, il capodelegazione al governo, i rappresentanti regionali, quello del Parlamento europeo. «Troppi — commenta un deputato — per contare davvero qualcosa. E quindi alla fine deciderà solo lui». Intanto i dem sponsorizzano Di Maio.
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Testata:  Giornale 
Autore:  SCot 
Titolo: Salvini-Berlusconi, nuovo summit a due
Tema: Centrodestra

Si rivedranno a breve, quasi certamente ad Arcore, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Invocata, temuta, amata, contrastata, da settimane la federazione tra Lega e Forza Italia, più o meno estensibile alle altre formazioni del centrodestra, è diventato l’argomento principe di ogni conversazione a queste latitudini politiche. Naturalmente non l’unica. Gli scogli da evitare non mancano in entrambi i partiti, e anche con Fratelli d’Italia, che Berlusconi vorrebbe come parte della federazione, nonostante la riottosità di Fdi. In più la contrapposizione tra i due leader, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, è evidente. Per ripartire, la tesi del segretario della Lega, «gli italiani ci chiedono velocità, efficienza e concretezza, quindi invece di parlare in cinque, sei o sette in Europa e in Italia, una voce unica significa avere più forza». Berlusconi: «Aumentare la collaborazione ed essere ancora più protagonisti».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cuomo Gimmo 
Titolo: «Dialogo con il centrodestra, ma sui simboli valuterò Chi ho votato? Non ricordo»
Tema:  Intervista a Catello Maresca

Catello Maresca ha momentaneamente deposto la toga per candidarsi a sindaco di Napoli. Corteggiato dal centrodestra, non si stanca di ribadire il carattere civico della sua proposta politica. Che significa essere un candidato civico? «Tutto il percorso della mia vita è civico, caratterizzato cioè dal profondo impegno sociale. Lo ribadisco non per segnare la distinzione o il distacco dai partiti. L’essere civico mi aiuta nel rapporto con la gente». Ci sarà la convergenza con il centrodestra? «Io non sono il candidato di Roma: di Letta, Conte o Speranza. Seguo un metodo opposto. Parto dalla mia esperienza civica e sono aperto a dialogare sui programmi. Una convergenza ci sarà se i partiti accetteranno di contribuire alla soluzione dei problemi in netta discontinuità con gli ultimi 30 anni di amministrazione fallimentare della città».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pelosi Gerardo 
Titolo: Draghi: la ripresa sia equa e sostenibile, ora l’Europa punti sulla coesione sociale – Draghi: dopo l’offerta ora sosteniamo la domanda
Tema: La visita in Spagna

Assieme a Francia, Spagna, Germania e gli altri Stati membri «vogliamo costruire una Unione europea più moderna, competitiva e solidale. Che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali», dice il premier Draghi in visita in Spagna. Per questo la ripresa deve essere più equa e sostenibile, senza trascurare la coesione sociale. A Barcellona per la cerimonia del premio al “Cercle d’Economia” e al Foro di dialogo italo-spagnolo le parole di Mario Draghi vengono ascoltate in religioso silenzio. Il presidente del Consiglio segnala i risultati ottenuti nella lotta alla pandemia, apprezza i dati economici positivi, spiega perché è necessario mantenere ancora «una politica monetaria e fiscale espansiva». Ricorda in particolare che se «durante la pandemia abbiamo protetto il lato dell’offerta, ora dobbiamo fare in modo che la domanda aumenti». Adottando politiche attive del lavoro, rafforzando la coesione sociale e tenendo sotto controllo un’inflazione in risalita. I numeri: il Pil Ue è calato di 6,1% e la riduzione più forte è stata registrata in Italia e in Spagna, dove il Pil è sceso rispettivamente dell’8,9% e del 10,8%. Ma «lo sviluppo di alcuni vaccini efficaci ha tracciato un percorso ben definito per uscire da questa crisi». Sforzi che hanno ridato fiato alle nostre economie tanto che, secondo le previsioni della Commissione europea, quest’anno il prodotto interno lordo Ue crescerà del 4,2%. In Italia e in Spagna, si prevede un aumento rispettivamente del 4,2% e del 5,9%. Merito delle risposte di Governi e banche centrali e delle misure di politica fiscale e monetaria a sostegno dell’economia.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian 
Titolo: Debiti societari a 22mila miliardi $ – Debiti societari a livelli record: 22mila miliardi, allarme tassi
Tema: La crisi del Covid

Nel 2020 della pandemia le società industriali e finanziarie hanno collocato titoli di debito per oltre 3.200 miliardi di dollari: un record assoluto. Tra chi ha fatto ricorso al mercato per fronteggiare la crisi di liquidità e chi ha sfruttato i tassi ai minimi storici per ridurre il costo del debito esistente, il risultato, secondo S&P Global Ratings, è una montagna di debiti da 22mila miliardi che inizia a incutere timore ora che il vento sui tassi pare cambiato. In più, l’accelerazione ha riguardato società con merito di credito più basso e rendimento più elevato, gli high yield le cui emissioni sono salite del 12%. Trend simile in Italia: nel 2020 il debito societario è cresciuto di quasi il 14% a 382 miliardi di dollari; i titoli high yield valgono il 32%.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Frontera Massimo 
Titolo: Anti corruzione: in Italia appalti senza gara al 58%
Tema: Anticorruzione, la relazione annuale

Alla vigilia dello snodo decisivo della gestione dei finanziamenti del Recovery Fund, il presidente dell’Anac Giuseppe Busia, nella relazione annuale presentata a Montecitorio ha tracciato il quadro dell’attività dell’agenzia. A causa della pandemia nel 2020 c’è stato un forte incremento delle procedure di appalto decise senza gara al 58%. Il rischio che gli incarichi vadano alle imprese più conosciute dalle stazioni appaltanti e non a quelle più meritevoli è molto concreto. Un tema prossimo a quello della trasparenza – che impegnerà l’Anac a realizzare una piattaforma unica – sul quale è arrivato un monito chiaro e forte: «Occorrerà compensare le procedure acceleratorie individuate dai recenti provvedimenti normativi con iniezioni massicce di trasparenza sull’intero ciclo dell’attività svolta».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Cesare Corinna 
Titolo: Consumi, penalizzato il Nord Spesa pro capite giù di 2 mila euro
Tema: Consumi

Oltre 126 miliardi in meno. È questo il conto Covid sui consumi del 2020, crollati dell’11,7% rispetto all’anno precedente. Il peggior dato dal secondo dopoguerra in poi, secondo Confcommercio, come ha spiegato ieri il Report dell’Ufficio studi sui consumi 2019-2021. A pesare è senza ombra di dubbio la riduzione del 60,4% della spesa dei turisti stranieri, con una perdita di circa 27 miliardi, di cui 23 concentrati prevalentemente nelle regioni del Centro-Nord. Ma non solo: sulla spesa pro capite, il crollo della domanda ha comportato, mediamente, una riduzione di oltre 2.000 euro rispetto al 2019 riportando i consumi ai livelli del 1995. Con andamenti differenziati sul territorio: più penalizzati il Nord e il Centro, meno penalizzato il Sud.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rullo Floriana 
Titolo: Camion contro i manifestanti Sindacalista travolto e ucciso
Tema: Sindacalista ucciso: «Fare luce»

Tragedia a Biandrate, nel Novarese. Un sindacalista dei SI Cobas, Adil Belakhdim, 37 anni, è stato travolto e ucciso da un camion mentre stava partecipando a una manifestazione. II premier Mario Draghi e i sindacati chiedono di fare presto chiarezza sull’episodio.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: Von der Leyen a Roma per il Pnrr Merkel: “Il Patto rimane sospeso”
Tema: La visita di Von der Leyen a Roma per il Pnrr

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarà a Roma martedì, per l’approvazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr). Incontrerà il premier Draghi, probabilmente nella cornice scenografica di Cinecittà. «Rimodelliamo la Ue per i prossimi decenni», ha detto von der Leyen. Hanno già incassato il via libera al piano Spagna (per 69,5 miliardi), Grecia (30,5 miliardi), Danimara (1,5 miliardi), Portogallo (16,6 miliardi) e Lussemburgo (93 milioni). La prossima settimana la presidente della Commissione sarà impegnata in un tour di sette Paesi, tra cui Austria e Slovacchia lunedì, Lettonia, Germania e Italia martedì e Belgio e Francia mercoledì. Dopo la Commissione Ue, l’approvazione toccherà all’Ecofin. Come spiega il ministro dell’Economia Daniele Franco: «Ci riuniremo il 13 luglio, in caso di necessità faremo altre riunioni. Non si è parlato della data precisa del prefinanziamento, ma l’idea è che, entro luglio, faremo tutto». Intanto a Berlino la cancelliera Angela Merkel si espone sulle prospettive del patto di stabilità, che è stato archiviato fino al 2023: «Siamo tutti d’accordo che il patto di stabilità non sia in vigore per la situazione straordinaria in cui ci troviamo, e che non possiamo indebitarci per anni, ma che abbiamo bisogno della forza degli investimenti. La questione di un ritorno al patto e di come discuterne si affronterà nei prossimi anni». Poi precisa: «Il patto di stabilità resta sospeso. Ora dobbiamo prima raggiungere di nuovo il livello di forza economica pre-pandemico, possibilmente velocemente».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pelosi Gerardo 
Titolo: Italia-Spagna: sui migranti è urgente una risposta Ue
Tema: Immigrazione

Sarà in salita il negoziato che il premier italiano Mario Draghi si appresta ad aprire al vertice Ue del 24 e 25 giugno dedicato al tema migranti. Ed è in vista di quell’appuntamento che il presidente del Consiglio sta tessendo la sua tela per stringere le alleanze necessarie. Ieri a Barcellona ne ha parlato nel bilaterale con il premier spagnolo, Pedro Sanchez e lunedì affronterà il dossier in un colloquio faccia a faccia con la cancelliera Angela Merkel. L’obiettivo è ridefinire l’accordo di Malta del 2019 creando un meccanismo quasi automatico di redistribuzione dei migranti salvati nel canale di Sicilia almeno tra un numero di Paesi “volenterosi”: oltre all’Italia, Francia, Germania, Spagna, Malta, Romania. Draghi e il collega spagnolo Sanchez hanno convenuto sulla necessità per l’Unione europea di finalizzare il Patto per la migrazione e asilo, il cui raggiungimento «chiede necessariamente di tenere conto della visione dei Paesi di primo ingresso». In vista del prossimo Consiglio europeo Draghi e Sanchez condividono «l’urgente appello all’Europa per ottenere una risposta comune alla sfida delle migrazioni, bilanciando i principi di umanità, solidarietà e responsabilità condivisa». Le imminenti elezioni in Germania rappresentano tuttavia un freno alla finalizzazione del Patto per la migrazione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bongiorni Roberto 
Titolo: I giovani disertano il voto in Iran, vittoria vicina per i conservatori
Tema: Iran

La giornata di ieri ha confermato quello che si sospettava da tempo: la probabile affermazione del conservatore Ebrahim Raisi. Ma il curriculum ha delle ombre: gli avversari lo accusano di esser coinvolto nella carcerazione, nelle torture e nelle esecuzioni di migliaia di prigionieri politici iraniani a partire dal 1988 (motivo per cui fu messo sotto sanzioni) fino alle proteste del 2019. Pochi elettori. Eppure tempo per votare ce n’è stato a sufficienza. Dalle sette del mattino a mezzanotte passata. Si potrebbe dare la colpa al Covid. Ma gli iraniani sembrano avere un rapporto piuttosto disinvolto con una pandemia con cui hanno imparato a convivere. La verità è la grande disaffezione dei giovani verso la leadership al potere, ma anche nei confronti della politica in generale.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Usa Linea dura dei vescovi contro Biden Verso il no alla comunione per il sì all’aborto – Vescovi Usa verso la “scomunica” a Biden
Tema: Usa

I vescovi cattolici americani ignorano le sollecitazioni del Vaticano e puntano Biden, approvando con una maggioranza del 73% la redazione di un documento sulla comunione, che potrebbe negare il sacramento ai politici che non si oppongono all’aborto. Una decisione che rischia di mettere la Chiesa al centro della guerra culturale in corso negli Stati Uniti, spaccando non solo la gerarchia, ma anche i fedeli. E alla quale il presidente Biden ha replicato: è una vicenda privata. Biden, secondo presidente cattolico nella storia del paese dopo Kennedy, è un credente praticante che va a messa ogni domenica. In tema di aborto, sul piano personale accetta l’insegnamento della Chiesa ed è contrario. Come politico, però, rispetta la laicità dello stato e quindi l’obbligo di applicarne le regole.
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