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SINTESI IN PRIMO PIANO – 19 giugno 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Mattarella interviene sulla crisi del  Csm
– Scintille in Senato sull’election day
– Le Banche verso i fondi Bce
– Caso Atlantia alla Commissione Europea
– Caso Regeni: Conte all’attacco
– Scontro fra Trump e la Corte Suprema

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: Mattarella: basta scandali giudici, meritatevi la fiducia – La paura del Quirinale Senza etica e autorevolezza le toghe perdono autonomia
Tema: Mattarella sul Csm

La paura che la magistratura perda il suo carattere fondamentale e imprescindibile in una democrazia: l’autonomia e l’indipendenza. Gli ultimi scandali che hanno inferto un colpo drammatico all’immagine e alla credibilità delle toghe, sono diventati un tormento per il presidente della Repubblica. L’intervento di ieri è allora dettato in primo luogo da questo timore: un lento ma inesorabile scivolamento di uno dei poteri dello Stato. Mattarella sceglie sempre la strada di non rispondere sul momento alle situazioni più critiche. Interpreta il suo ruolo evitando di calarsi nello scontro politico o nelle crisi contingenti. Non è allora un caso che abbia atteso la cerimonia per ricordare i magistrati che hanno perso la vita nell’esercizio delle loro funzioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: Il Colle striglia i magistrati – Il Quirinale sconcertato dalla «modestia etica» Csm, i paletti sulle regole
Tema: Mattarella sul Csm

«Perdere tempo per prendere tempo» era una tattica della Prima Repubblica, quando i partiti volevano scansare scelte difficili. Ora quel tipo di scaltrezze non è più ammissibile, in un Paese in emergenza come il nostro. Vale per il nodo dell’impiego dei fondi europei per la ripresa economica, su cui Giuseppe Conte e Sergio Mattarella hanno concordato ieri che l’Italia deve dare a Bruxelles «risposte concrete e rapide». Concetti richiamati dal presidente anche negli ultimi giorni, dato che si è fatto personalmente garante di tale impegno con le Cancellerie dell’Ue. E vale sul fronte critico della magistratura, che rischia di essere delegittimata in blocco per le intercettazioni sul «mercato delle toghe», scandalo per il quale ormai s’impone — e pure questo è un replay del Colle — una riforma del Consiglio superiore.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Magri Ugo 
Titolo: Mattarella al Csm “Gravi distorsioni nelle nomine fatte”
Tema: Mattarella sul Csm

Una dura reprimenda, senza sconti, al malcostume torrentizio portato a galla dal «caso Palamara». Ma nello stesso tempo un monito a chi volesse profittare dello scandalo per mettere la museruola agli operatori di giustizia. Infine una risposta netta a quanti gli rimproverano di non intervenire abbastanza sulla magistratura, e non solo. Sergio Mattarella ha scelto l’occasione che più gli pareva consona per levarsi, come si sarebbe detto un tempo, tre sassolini. Sul Colle ieri si celebrava il ricordo di sei magistrati assassinati dai terroristi e dalla mafia: Mario Amato, Gaetano Costa, Guido Galli, Nicola Giacumbi, Rosario Livatino, Girolamo Minervini.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Pirone Diodato 
Titolo: «Le toghe tornino credibili» – Il Colle scuote toghe e Csm: distorsioni, manca credibilità
Tema: Mattarella sul Csm

Il «caso Palamara» ha trasmesso l’immagine di «una magistratura china su stessa, preoccupata di costruire consensi a uso interno, finalizzati all’attribuzione di incarichi». Alcuni magistrati – sia pure una minoranza – hanno svelato una «modestia etica» tale da far crollare la fiducia dei cittadini nell’intero mondo della Giustizia. È quindi l’ora di riformare severamente il Consiglio Superiore della Magistratura, di tornare al principio fondamentale di fedeltà alla Costituzione, di trovare uno scatto di reni per far recuperare «credibilità» alla magistratura che rischia, in questa sua caduta d’immagine, la sua autonomia e indipendenza. È durissimo il «J’accuse» del presidente della Repubblica che non fa sconti alle toghe e, dal suo doppio ruolo di capo dello Stato e presidente del Csm, in un complesso discorso tenuto ieri al Quirinale.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Colonnello Paolo 
Titolo: Intervista a Edmondo Bruti Liberati – “Ci sono state degenerazioni ma le correnti sono una risorsa”
Tema: Mattarella sul Csm

L’ex procuratore Edmondo Bruti Liberati è stato per anni una delle anime dell’Anm e sa bene di cosa parla il Presidente Mattarella quando si riferisce alla “degenerazione delle correnti” nella magistratura. Esiste davvero ormai questa degenerazione dottore? «C’è stata sicuramente, ma le correnti sono anche l’espressione delle diverse opinioni sui temi di giustizia che ci sono tra i magistrati, fenomeno non solo ineluttabile ma proficuo, guai sei magistrati la pensassero tutti nello stesso modo».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Il retroscena – Tensioni nella maggioranza Il premier e la tentazione delle elezioni in primavera
Tema: Elezioni: caos maggioranza

Ieri al Senato, più che rischiare l’incidente, il governo ha superato il ridicolo perché la sua maggioranza non ha garantito il numero legale sulla fiducia al decreto elezioni, mentre al Viminale la trattativa per modificare il decreto sicurezza si è bloccata per le divergenze tra grillini e democratici. E’ la conferma di un problema di governance a palazzo Chigi che nessuno prova più a smentire. Il premier si sente nel mirino e questa condizione alimenta la diffidenza e le difficoltà di mediazione, con i principali partiti della coalizione attraversati peraltro da conflitti interni: più evidente quello nel Movimento, più carsico ma non meno ruvido quello nel Pd.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Maggioranza, troppi assenti in Senato. Salta il voto sul dl elezioni – La maggioranza rischia al Senato Sul Mes il M5S vuole far slittare il voto
Tema: Elezioni: caos maggioranza

Una maggioranza talmente confusa da rischiare di cadere in un tranello della Lega. Al Senato, ieri, è quasi saltato il decreto elezioni, che fissa l’election day il 20 e il 21 settembre tra regionali, amministrative e referendum per il taglio dei parlamentari. Quando Roberto Calderoli propone di non procedere con l’esame degli articoli, il voto per alzata di mano gli dà ragione. E’ il caos. La presidente Casellati chiede la verifica. Gran parte della maggioranza è fuori dall’aula. In molti si precipitano a votare e ribaltare la situazione. Come Matteo Renzi, Teresa Bellanova, che si vantano: «Italia Viva ha salvato il governo. Noi avevamo solo un assente». Il rinvio è scongiurato per soli due voti, 104 a 102. Subito dopo, però, quando si decide sulla fiducia, che passa, non c’è il numero legale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  P. D. C. – G. Fre. 
Titolo: Elezioni, caos al Senato La fiducia va rivotata – Decreto elezioni, caos in Senato Errore sul voto di fiducia: va ripetuto
Tema: Elezioni: caos maggioranza

Scintille in Senato sull’election day. Lo scontro tra governo e opposizione finisce per far slittare alla prossima settimana anche la decisione sul rientro a scuola. Al momento del voto di fiducia sul decreto che accorpa la data del referendum a quella delle Regionali l’opposizione ha lasciato l’Aula. II decreto è passato con 145 sì e 2 no, ma è stato poi cancellato tra le proteste della minoranza che contestava il numero legale. Un fatto con un solo precedente nella storia che costringerà oggi a un nuovo voto di fiducia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Manca il numero legale È nullo il voto di fiducia sul via libera all’Election day
Tema: Elezioni: caos maggioranza

Al Senato la maggioranza sbanda pericolosamente sul “decreto elezioni”, quello che fissa la data dell’election day per il 20 settembre, e questa mattina bisognerà votare di nuovo la fiducia perché, appunto, ieri alla fine si è scoperto a posteriori che mancava il numero legale. Una giornata di vero delirio, a palazzo Madama, e non solo per “colpa” – o per merito, a seconda dei punti di vista – del leghista Roberto Calderoli che si accorge delle troppe assenze della maggioranza e organizza uno dei suoi blitz. L’incursione leghista viene in qualche modo respinta, ma il governo resta in affanno per tutta la giornata, soprattutto perle assenze M5s, e adesso c’è davvero paura per la fiducia-bis che è in calendario per le 9.30, orario «impossibile» per molti senatori che sono tornati nelle proprie città di residenza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Incontro tra il capo dello Stato e Conte: «Risposte rapide sui fondi europei». Stati generali, tensione con gli albergatori – Fondi Ue e magistratura Le priorità di Mattarella
Tema: Fondi europei

La voce in cima all’agenda è sempre la stessa, i fondi europei che arriveranno per rimettere in piedi il Paese intero dopo lo stop imposto dall’epidemia. Ma anche la giustizia è stato un tema caldo in questi giorni. E ieri Sergio Mattarella li ha affrontati tutti e due, incontrando il governo in vista del vertice europeo di oggi e lanciando un richiamo sia ai magistrati che al Csm. Al mattino il capo dello Stato ha ricevuto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, concordando sulla necessità di dare risposte concrete e rapide all’utilizzo delle risorse europee. L’incontro, al quale hanno partecipato anche alcuni ministri, è servito a fare il punto in vista del Consiglio europeo di oggi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: La sinistra preme per il decreto Sicurezza I grillini: “Ci sono questioni più urgenti”
Tema: Decreto sicurezza

Tutti vogliono fare presto, tranne i Cinque stelle. Arrivare all’estate con i decreti sicurezza di Matteo Salvini cambiati e sfrondati è l’obiettivo di Giuseppe Conte, Nicola Zingaretti, Matteo Renzi, Roberto Speranza. Che vorrebbero varare il nuovo decreto entro due-tre settimane. Tutti d’accordo, ma non Luigi Di Maio e Vito Crimi. Il quale, nel primo vertice di maggioranza, convocato ieri, su input del premier, dalla ministra Luciana Lamorgese, ha detto due cose: che non c’è fretta perché ci sono problemi più urgenti. E che in ogni caso, le modifiche si devono limitare a recepire i rilievi del Colle. Stop. Ma sono posizioni ai blocchi di partenza e d’ora in avanti si tratta.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Diamanti Ilvo 
Titolo: La carica dei governatori – Conte e i governatori anti Covid Gli italiani scelgono i presidenti
Tema: Governo e Regioni

Il Virus, infatti, ha rafforzato il legame fra i cittadini. Li ha spinti a stringersi intorno alle istituzioni. Al governo nazionale. Al Premier. Ma anche ai governi e ai Presidenti di alcune Regioni. Il grado di fiducia verso il governo, tra febbraio e marzo, è salito oltre il 70%. Il più elevato negli ultimi 5 anni. E fra i più elevati del decennio trascorso. In seguito,.questo sentimento è divenuto più “tiepido”, come il clima di paura. Ma resta ancora largamente maggioritario. La fiducia personale nei riguardi di Conte, peraltro, appare più elevata di quella verso il governo: 65%. E significativo che, dopo di lui, vi sia Luca Zaia (56%), Presidente del Veneto. Una Regione dove l’impatto del Covid è stato contenuto. Pur essendosi manifestato molto presto (a Vò Euganeo).
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Biorcio Roberto – Bordignon Fabio 
Titolo: Ma per chi ha un’impresa l’epidemia non è cosi grave
Tema: Crisi Covid e  sondaggio

Ancor più lentamente, rispetto alla curva dei contagi, scende la curva della paura, che coinvolge, tutt’oggi, quasi otto persone su dieci. L’apprensione per la diffusione del Covid-19 resta infatti elevata in tutti i settori sociali e in tutte le aree politiche. Nelle fasi più acute della pandemia italiana, la componente di persone (almeno) “abbastanza” preoccupate per virus comprendeva la quasi totalità della popolazione (96%). Ora è scesa al 79%. Si registra, tuttavia, un cambiamento più evidente, dall’inizio dell’emergenza, e riguarda l’intensità della paura. Il numero dei “molto” preoccupati è triplicato, passando dal 22 al 66%, tra febbraio e marzo. Successivamente, dalla Fase 1 alla Fase 2, si è quasi dimezzato. Coinvolge oggi circa un terzo degli intervistati da Demos per l’Atlante politico (34%).
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Iossa Mariolina 
Titolo: Crescono i ricoveri in terapia intensiva
Tema: Contagi: situazione

Sono 333 i nuovi casi di contagiati ieri in Italia in 24 ore. Il 65 per cento, ovvero 216, sono in Lombardia, 66 persone sono purtroppo decedute, la metà di queste sono lombarde. Cinque le regioni senza nessun caso ieri, ma risalgono i ricoverati in terapia intensiva, dopo settimane in cui la tendenza era in diminuzione.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian 
Titolo: Corsa delle banche ai prestiti Bce: chiesti 1.310 miliardi Assegnati all’Italia oltre 200 miliardi – La Bce eroga 1.300 miliardi Oltre 200 alle banche italiane
Tema: Banche: prestiti Bce

Corsa delle banche europee ai fondi a tassi particolarmente favorevoli messi in campo dalla Bce per fronteggiare l’emergenza coronavirus: tramite la quarta asta del programma Tltro III, 742 istituti hanno attinto 1.310 miliardi di euro. Una domanda senza precedenti per i prestiti con cui l’Eurotower vuole incentivare il sostegno del sistema bancario all’economia reale: finanziamenti triennali che possono arrivare a un tasso di -1%. Al netto dei finanziamenti in scadenza, si tratta di 550 miliardi di euro “freschi”. In prima fila le banche italiane, con una cifra che nel complesso potrebbe superare i 200 miliardi: la parte del Leone la fanno UniCredit (con 94,3 miliardi e Intesa Sanpaolo (35,8) davanti a Banco Bpm (22), Bper (14) e Ubi (12).
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferraino Giuliana 
Titolo: Banche, richieste record alla Bce Al via prestiti per 1.310 miliardi
Tema: Banche: prestiti Bce
La gravità della crisi provocata dal coronavirus, con un Pil dell’eurozona stimato in calo dell’8,7% nel migliore dei casi e del 12,7% quest’anno, spinge la Banca centrale europea a rompere un altro tabù, concedendo prestiti alle banche a non solo a tasso negativo, ma con interessi inferiori al tasso di deposito. E’ la prima volta che una banca centrale arriva a tanto, ma colpisce l’obiettivo. Davanti a prestiti a 3 anni a un interesse fino a -1 rispetto al -0,5 del tasso di deposito, le 742 banche europee hanno risposto con richieste record per 1.310 miliardi in occasione del nuovo round di aste Tltro, le operazioni di finanziamenti varate dalla Bce per spingere il sistema bancario a prestare a imprese e famiglie e sostenere l’economia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Chiarelli Teodoro 
Titolo: La denuncia di Atlantia “L’Italia viola le norme Bruxelles intervenga”
Tema: Caso Autostrade

Atlantia rompe gli indugi nella querelle con il governo e si rivolge direttamente a Bruxelles. La società controllata dalla famiglia Benetton, a cui fa capo Autostrade per l’Italia, quella del disastro del Ponte Morandi, ha inviato una lettera al vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, accusando l’esecutivo di Giuseppe Conte di aver violato le norme europee. Nel mirino, in particolare, l’atteggiamento definito «discriminatorio» sulla garanzia statale chiesta dalla concessionaria autostradale, che va ad aggiungersi alle incertezze create dal Milleproroghe. Una situazione che – è scritto nella lettera firmata dal presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, e dall’amministratore delegato, Carlo Bertazzo – rischia di compromettere la sopravvivenza stessa della società.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: Atlantia chiama Bruxelles: Autostrade, forzati a vendere
Tema: Caso Autostrade

Una lettera-denuncia sul tavolo del vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis che ha la delega ai servizi finanziari e al mercato dei capitali. E datata 9 giugno, quindi poco più di una settimana fa, quando era già deflagrata la polemica sulle presunte resistenze del ministero del Tesoro alla garanzia pubblica per il prestito da 1,2 miliardi che Autostrade ha chiesto al sistema bancario per rifinanziare il circolante. Una missiva firmata dall’amministratore delegato Carlo Bertazzo e dal presidente Fabio Cerchiai, svelata dal Financial Times, molto dura nei confronti del governo accusato di forzare la «nazionalizzazione» di Autostrade costringendo la holding Atlantia, controllata al 30% dalla famiglia Benetton, a vendere la maggioranza del capitale a Cassa Depositi «a un valore ridotto creando un danno significativo a migliaia di investitori italiani e stranieri».
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Testata:  Sole 24 Ore 

Autore:  Picchio Gionata 
Titolo: Confindustria: sconto fiscale per restituire 3,4 miliardi alle imprese – «Accise energia, un credito d’imposta per restituire 3,4 miliardi alle aziende»
Tema: Confidustria

È uno dei casi in cui le imprese si trovano a che fare con le complicazioni della burocrazia e del fisco. Si tratta di quei 3,4 miliardi di euro di accise elettriche che sono stati prelevati dalle bollette delle aziende italiane nel 2010-2011 e che ora, in base alla decisione del 2019 della Corte di Cassazione, vanno restituiti. Soldi delle imprese: così come i 50 miliardi di debiti della Pubblica amministrazione dei confronti del sistema imprenditoriale e quelli che dovrebbero rientrare come rimborsi Iva. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha messo questi temi sul tavolo del governo, mercoledì, all’incontro a Villa Pamphili.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda
Titolo: Primo round dei leader sul pacchetto da 750 miliardi E ora la Ue apre due fronti con Cina e Usa – Leader Ue al primo round sul Fondo di ricostruzione
Tema: Fondo ricostruzione Ue

In un contesto internazionale sempre più incerto e aggressivo, segnato dalle scelte unilaterali americane e dall’assertività economica cinese, i Ventisette si riuniranno oggi in teleconferenza per discutere del bilancio comunitario per i prossimi sette anni, a cui è associato un generoso Fondo per la ripresa (Recovery fund). La riunione sarà interlocutoria poiché i negoziati sono difficili, ma proprio gli instabili equilibri mondiali dovrebbero spingere a un accordo rapido. Parlando ieri al Bundestag, la cancelliera tedesca ha fatto pressione sui partner: «La cosa migliore sarebbe raggiungere un’intesa prima della pausa estiva», ha detto da Berlino Angela Merkel, esortando l’Unione europea «ad agire in modo rapido e deciso» e i Ventisette «ad avere uno spirito di mediazione in una situazione senza precedenti».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Perrone Manuela 
Titolo: Mattarella incontra il Governo «Risposte rapide sui fondi Ue»
Tema: Fondo ricostruzione Ue

Fornire risposte concrete e in tempi rapidi all’impiego dei fondi europei per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. Nel consueto incontro al Quirinale allavigilia del complicato Consiglio europeo di oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato insieme al premier Giuseppe Conte e ai ministri competenti Purgenzadi farsi trovare pronti. E il capo del Governo ha convenuto, anzi avrebbe rimarcato per primo, come ci si è affrettati a chiarire in ambienti parlamentari, l’esigenza di procedere con solerzia e di saper raccogliere una sfida cruciale.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Mattarella e Conte: subito i fondi europei A Bruxelles nuovo scontro con i “frugali”
Tema: Fondo ricostruzione Ue

Ora però bisogna compiere l’ultimo miglio. Attivare «il più presto possibile» i colossali fondi che ha messo a disposizione Bruxelles. Per farlo non basterà il summit europeo di oggi, declassato a poco più che un incontro informale in videoconferenza, anche per le distanze siderali che restano con i Paesi cosiddetti «frugali», Olanda e Austria in testa. La vera partita si giocherà da qui al Consiglio del 9-10 luglio, il primo che vedrà fisicamente i leader nuovamente riuniti a Bruxelles, e al vertice straordinario successivo che quasi sicuramente verrà convocato per definire una volta per tutte il RecoveryFund.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio 
Titolo: Bonus vincolato per assunzioni a tempo indeterminato – Incentivi vincolati per assumere a tempo indeterminato
Tema: Assunzioni a tempo indeterminato

Due leve in campo per sostenere l’occupazione, attraverso la reintroduzione di incentivi “vincolati” alle assunzioni stabili e l’eliminazione delle causali almeno fino alla fine dell’anno per i contratti a termine. L’emergenza coronavirus sta avendo un impatto drammatico sul mercato del lavoro, i dati sulla caduta degli occupati e il crollo verticale dei contratti a termine, hanno fatto accendere una spia rossa all’interno del governo. I ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e del Lavoro Nunzia Catalfo stanno lavorando in modo congiunto ad un pacchetto di misure necessarie al sostegno delle imprese e dei lavoratori.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  v.co. 
Titolo: Contratti a termine, M5S frena il Pd “No a modifiche oltre il 30 agosto”
Tema: Assunzioni a tempo indeterminato

In maggioranza si litiga, ma esperti e imprese plaudono – sebbene con distinguo – all’idea espressa dal ministro pd dell’Economia Roberto Gualtierl di togliere alcuni paletti al rinnovo dei contratti a termine, come già fa il decreto Rilancio ma fino al 30 agosto. L’ipotesi è di derogare per altri quattro mesi all’obbligo di mettere la causale per il rinnovo di quei contratti dopo il primo anno. Nella speranza che gli imprenditori si convincano a non farli decadere, come successo per 400 mila lavoratori a tempo durante il lockdown.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Pagamenti alle imprese, 9 ministeri su 12 sono in ritardo – Pagamenti, 9 ministeri su 12 in ritardo: al Viminale 93 giorni
Tema: Imprese e Pa

Anche nei primi mesi di quest’anno si accumula l’arretrato delle fatture non liquidate entro scadenza. Solo Ambiente e Istruzione rispettano i termini L’ennesimo «sblocca debiti» della Pubblica amministrazione è appena partito, la sua ambizione è elevata e punta a liquidare almeno due terzi delle fatture arretrate degli enti territoriali. Molto dipenderà dalla rapidità della risposta da parte di Regioni, enti locali e Asl, chiamate dal decretone anticrisi a bussare alla porta di Cassa depositi e prestiti entro il luglio per ottenere le anticipazioni di liquidità e con questi soldi onorare le fatture scadute fino all’anno scorso.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio 
Titolo: Inps: a maggio record di ore autorizzate per la cassa Covid
Tema: Covid e Cig

Le ore autorizzate dall’Inps di cassa integrazione con causale Covid 19 a maggio hanno toccato la cifra record di 849,2 milioni, superando il picco storico di aprile (832,4 milioni di ore), contro i 9 milioni di maggio 2019. In due mesi si sono superati i 1,68 miliardi di ore, cifra mai registrata nelle serie storiche dell’Istituto. Sono state autorizzate per la dg in deroga 351.129 unità produttive con 231 milioni di ore, perla cig ordinaria 57.167 unità produttive per 220,9 milioni di ore, per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà sono state autorizzate 83.017 unità produttive con 397,2 milioni. Il settore con il maggior ricorso alla cassa è il commercio con 184 milioni di ore (di cui la metà per cigd), seguito dalle attività immobiliari, di noleggio e servizi alle imprese (146,5 milioni di ore) e da alberghi e ristoranti (134,8 milioni).
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Conte Valentina 
Titolo: Inps indietro con le domande di Cassa A maggio nuovo record per il sussidio
Tema: Covid e Cig
Acque agitate in casa Inps. Ieri sono partite le nuove domande per ulteriori 9 settimane di cassa integrazione. Con una novità: la richiesta di Cig in deroga non passa più per le Regioni, ma va spedita a Inps (arrivate già 2 mila domande in 5 ore). Se però l’impresa non ha esaurito le prime 9 settimane, allora deve ancora rivolgersi alle Regioni: un pasticcio. La nuova domanda (per i periodi dal 26 aprile) va fatta entro 15 giorni da quando l’azienda mette in Cig, cosl Inps deve erogare entro altri 15 giorni il 40% dell’assegno. Anche questa una novità. Ma i primi soldi non si vedranno prima della fine di luglio. Il punto dolente sono però le vecchie domande di Cig. Ieri il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha detto che «quelle regolari al 31 maggio sono state tutte pagate».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco 
Titolo: Dl Rilancio, tempi più lunghi: a rischio le tre letture
Tema: Rilancio dell’economia

Diventa sempre più lenta la marcia alla Camera del decreto Rilancio già carico di 266 articoli, di centinaia di emendamenti “segnalati” dai gruppi parlamentari. E che è anche destinato ad assorbire il Dl Cig appena varato dall’esecutivo con un probabile emendamento “omnibus” del Governo sul quale rischia di aprirsi una partita nella partita. In attesa che esecutivo e maggioranza si chiariscano definitivamente le idee su destino delle potenziali modifiche sul tavolo, dall’estensione del Superbonus agli aiuti al settore dell’automotive e alle scuole paritarie, la commissione ieri pomeriggio ha sospeso i lavori con un sostanziale “nulla di fatto”, facendo saltare le sedute in programma oggi e domani e aggiornandosi a lunedì.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Greco Filomena 
Titolo: In quattro mesi il settore auto perde il 36,9% – Auto, produzione ancora in caduta
Tema: Crisi dell’automotive

L’intero settore ha perso nel primo quadrimestre dell’anno il 36,9% della produzione rispetto al 2019, praticamente il doppio rispetto al -18,7% registrato dall’intera manifattura italiana da gennaio ad aprile scorso. Ad aprile, in particolare, sono state prodotte in Italia 400 autovetture contro le 49mila dell’anno prima: un quasi azzeramento nel mese che si traduce in un dimezzamento della produzione dall’inizio dell’anno (-45%). In questa fase si lavora a ritmi quasi normali alla Sevel – dove si producono i Ducato – mentre lo stabilimento di Melfi – dove nascono le Jeep e la Fiat 500X – tornerà a produrre il primo luglio prossimo, dopo una una prima riapertura.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Caprino Maurizio 
Titolo: Auto, a rischio il 40% dei concessionari – Reti di vendita. Concessionari di auto: oltre il 20% a rischio di chiusura – Concessionari d’auto: nello scenario migliore chiude uno su cinque
Tema: Crisi dell’automotive

Il crollo del mercato in seguito all’emergenza coronavirus rischia di far chiudere almeno uno su cinque degli attuali concessionari auto. Secondo unaprevisione ancora più pessimistica, le chiusure potrebbero addirittura raddoppiare. L’allarme nasce da stime basate sull’analisi dei bilanci delle aziende del settore che in dieci anni ha perso metà delle aziende. Cifre che spiegano il tentativo di rafforzare gli incentivi alla rottamazione, estendendoli a modelli a benzina e gasolio.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dragoni Gianni 
Titolo: Su Alitalia ora la lite politica: Governo fermo sulle nomine
Tema: Nuova Alitalia

La Nuova Alitalia pubblica è bloccata da una lite nel governo sulle nomine dei vertici. Veti incrociati tra Pd e M5S sui candidati (Fabio Lazzerini è appoggiato da Dario Franceschini capodelegazione del Pd, Joerg Eberhart di Air Dolomiti-Lufthansa è indicato dal M5S, Roberta Neri da Italia Viva, Alfredo Altavilla gradito al Mef) bloccano la nascita della nuova società che dovrebbe decollare, secondo il decreto Rilancio, con una dote di 3 miliardi. La Newco dovrebbe acquisire rami d’azienda della compagnia commissariata per cercare un rilancio. Come non si sa, perché non c’è un piano industriale, lo deve fare la Newco.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Assicurazioni. Richiamo Ivass: «Necessari assetti azionari forti e stabili» – Assicurazioni, il richiamo dell’Ivass: «Necessari assetti azionari forti»
Tema: Mondo assciurazioni

La govemance delle compagnie di assicurazione si è rafforzata negli ultimi anni sulla spinta della normativa di settore. Male regole non bastano, servono «chiarezza strategica», «assetti azionari forti e trasparenti», più solidi processi di governo e controllo interni, più adeguate professionalità attente soprattutto all’evoluzione tecnologica, e bisogna superare «approcci troppo semplificati o addirittura inadeguati» per il calcolo delle riserve tecniche. È questo il messaggio più forte uscito dalle Considerazioni del presidente, Daniele Franco, che accompagnano la settima Relazione annuale Ivass.
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Testata:  Stampa 
Autore:  GIA.GAL. 
Titolo: Dal primo luglio il bonus vacanze Per richiederlo servirà un’app
Tema: Bonus vacanze

Intanto arriva il “bonus vacanze” dall’ 1 luglio con l’app lo. Ad annunciarlo è la ministra dell’Innovazione tecnologica e della digitalizzazione, Paola Pisano, che, in post su Facebook ricorda che Io è «l’app dei servizi pubblici che consente l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione attraverso un’unica applicazione». E aggiunge: «Dal primo luglio, utilizzandol’app, le famiglie con un reddito Isee non superiore a 40mila euro potranno fruire del bonus vacanze, fino a 500 euro, messo a disposizione del governo». Per entrare nell’applicazione è necessario avere «l’identità 40.000 Il limite di reddito Isee per presentare la richiesta digitale Spid».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Nuovo scontro sulla Web Tax L’Ue agli Usa: non ci fermiamo
Tema: Web Tax

L’Europa va avanti sulla web tax anche se gli Stati Uniti si sono sfilati dal tavolo dell’Ocse, che stava studiando un’imposta digitale a livello mondiale. «La Commissione europea vuole una soluzione globale e riteniamo che l’approccio dell’Ocse sia quello giusto. Ma se ciò si rivelasse impossibile quest’anno, siamo stati chiari sul fatto che presenteremo una nuova proposta a livello Ue», ha detto il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. La lettera del segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, indirizzata ai ministri delle Finanze di Italia, Gran Bretagna, Francia e Spagna in cui comunica la sospensione delle trattative in corso con i Paesi europei e minaccia dazi contro gli Stati che decideranno di andare avanti è stata accolta con «rammarico» dalla Commissione europea, che ha chiesto «agli Usa di ritornare al tavolo negoziale all’Ocse».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 
Autore:  Paci Francesca 
Titolo: Conte: giustizia per Regeni prima degli affari con il Cairo – Conte: “Subito la verità su Regeni Vale di più degli affari con l’Egitto”
Tema: Caso Regeni

«Mai, in nessuno dei numerosi colloqui che ho avuto con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, ho tralasciato di mettere al centro il caso di Giulio Regeni». A testa bassa per gran parte del suo intervento, il premier Giuseppe Conte risponde alla Commissione parlamentare che indaga sull’assassinio del ricercatore italiano. Più volte, con lentezza, Conte ripete che i rapporti tra i due Paesi non saranno mai integri finché non sarà fatta giustizia, che «questo governo sarà inflessibile», che «il presidente al-Sisi ha dato la sua disponibilità ma noi chiediamo atti».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Conte: “Avanti sulla verità per Regeni Al Sisi è disponibile, ma ora agisca”
Tema: Caso Regeni

Assicura che non si stancherà di reclamare «verità e giustizia» per «il «barbaro assassinio di Giulio Regeni». Ma Giuseppe Conte, in seduta serale di fronte alla commissione d’inchiesta sul caso del ricercatore italiano ucciso al Cairo, difende la scelta di «non interrompere il dialogo con l’Egitto». Ne discende, evidentemente, che difficilmente l’esecutivo giallorosso metterà in discussione la vendita delle due fregate militari Fremm al governo di Al Sisi, anche se durante la sessione non secretata dell’audizione non parla esplicitamente delle fregate. Occorre «un partenariato lungimirante — è la sintesi più generale del leader giallorosso — anche se critico». Il capo dell’esecutivo rivendica questa linea.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Mangani Cristiana 
Titolo: Regeni, pressing di Conte «L’Italia vuole la verità» Però non rompe con Sisi
Tema: Caso Regeni

Se e in che modo l’Egitto vorrà collaborare con l’Italia sul caso Regeni, si saprà concretamente il primo luglio, quando il procuratore di Roma, Michele Prestipino, incontrerà in videoconferenza il procuratore generale egiziano, e gli chiederà tabulati telefonici e domicilio dei cinque membri dei servizi segreti, indagati e considerati i responsabili delle torture e dell’omicidio del giovane ricercatore friulano. Serve l’indirizzo di ognuno di loro, per potergli notificare gli atti e avviare cosi un processo. Il premier Giuseppe Conte ha spiegato ai componenti della Commissione di inchiesta, che l’obiettivo è una collaborazione giudiziaria «seria e concreta», e che «il nostro Paese non ha mai smesso di esercitare con forza pressioni sulle autorità egiziane». Anche se, in molti, sono convinti che Il Cairo difficilmente acconsentirà a fornire questo tipo di informazioni.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Manconi Luigi 
Titolo: L’analisi – È in gioco la sovranità nazionale – Senza risposte il nostro Paese perde credibilità
Tema: Caso Regeni

Le parole del premier davanti alla Commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni arrivano con un ritardo di quattro anni, quattro mesi e quindici giorni: tanto è il tempo trascorso da quando il cadavere del ricercatore italiano venne ritrovato ai margini di un’autostrada egiziana. a responsabilità, evidentemente, non è Jdel solo Giuseppe Conte: da quel 3 febbraio del 2016 non sono state frequenti le occasioni nelle quali i governi italiani hanno voluto trattare apertamente, fornendo informazioni ed esprimendo valutazioni, la vicenda relativa all’assassinio di un nostro connazionale all’interno di un paese straniero considerato “amico”. Assassinio dovuto, presumibilmente, all’azione di uomini degli apparati di statuari di quello stesso paese.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Facebook cancella gli spot di Trump «Istigano all’odio» – Facebook censura Trump «Simbolo nazista negli spot»
Tema: Trump

Facebook blocca Donald Trump e rimuove gli spot della campagna elettorale in vista del voto per la Casa Bianca. «Istigazione all’odio», la contestazione. Sotto accusa un post contenente «analogie al linguaggio utilizzato dai nazisti per bollare i prigionieri politici». «Non permettiamo simboli — ha spiegato Facebook — che rappresentano organizzazioni e ideologie ispirate all’odio senza che siano contestualizzati o oggetto di condanna». Dopo Twitter, così, anche il social di Mark Zuckerberg decide di limitare l’azione del presidente americano.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Trump cerca di rimpatriare i Dreamers Ma la Corte Suprema lo ferma di nuovo
Tema: Trump contro la Corte Suprema

La Corte Suprema degli Stati Uniti avrà pure una solida maggioranza conservatrice, rinforzata da Trump con i giudici Gorsuch e Kavanaugh, ma non accetta il ruolo di passacarte, se l’amministrazione cerca di aggirare la legge. È il messaggio lanciato non solo con la sentenza di ieri che ha salvato i «Dreamers», ma anche con quella che ha protetto gay e trans dai licenziamenti, e vari altri casi. Il Deferred Action for Childhood Arrivals è un provvedimento firmato dal presidente Obama nel 2012, per proteggere dalla deportazione circa 640.000 «Dreamers», ossia immigrati illegali portati negli Usa dai genitori quando avevano meno di 16 anni. Trump ha cercato di annullarlo, ufficialmente perché contesta il diritto del capo della Casa Bianca di sostituirsi al legislatore in questa materia, ma in realtà per soddisfare la sua base elettorale anti immigrati.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sar. 
Titolo: E i giudici bloccano la stangata sui migranti Donald: scelta orribile
Tema: Trump contro la Corte Suprema

La Corte suprema boccia ancora Donald Trump. Ieri, giovedì 18 giugno, il più alto organo giurisdizionale del Paese ha stabilito che l’Amministrazione non può sospendere il Daca, il Deferred Action for Childhood Arrivals. E il piano voluto nel 2012 da Barack Obama per tutelare i figli dei migranti irregolari, i cosiddetti «dreamers», arrivati negli Stati Uniti quando avevano meno di 16 anni. Oggi sono circa 700 mila persone che, in gran parte, hanno frequentato le scuole americane o si sono già integrate nel mondo del lavoro.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Basile Massimo 
Titolo: Usa, i giudici bocciano ancora Trump Salvi i giovani migranti, esulta Obama
Tema: Trump contro la Corte Suprema

Il caso è scoppiato a metà mattinata quando la Corte ha annullato la decisione dell’Amministrazione Trump di cancellare il programma Daca, Deferred Action for Childhood Arrivals, creato nel 2012 dal presidente Barack Obama per proteggere dalla deportazione immigrati clandestini che adesso hanno tra i 16 e i 38 anni. Contro il piano Trump si sono espressi i quattro giudici liberal, Ruth Bader Ginsburg, Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan, più il giudice capo, il moderato John Roberts Jr. A favore, i quattro conservatori, tra cui Neil Gorsuch, che appena lunedì aveva scritto la sentenza con cui la Corte, con un margine più netto, 6 a 3, aveva rigettato un’altra istanza di Trump, stabilendo il divieto di licenziare una persona sulla base del proprio orientamento sessuale.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Dal virus a Hong Kong Pompeo tiene alta la pressione sulla Cina
Tema: Usa-Cina

A poca distanza da Pearl Harbor, un luogo poco propizio perla pace. A poche ore dal boato provocato sui media americani dalle accuse di collusione fra Donald Trump e Xi Jinping, nel libro dell’ex consigliere presidenziale John Bolton. E in questo contesto singolare che si è tenuto un “misterioso” summit di sette ore alle Hawaii fra i due responsabili della polltica estera americana e cinese. Un tentativo di riannodare il dialogo, dopo molte settimane in. cui Washington e Pechino si sono scambiati solo accuse o sanzioni, in un crescendo di ostilità aggravato dalla pandemia, dalla crisi di Hong Kong e da altri dossier umaniari, dal dossier Huawei e dalla guerra fredda sulle tecnologie. In mezzo a tanti avvisi di tempesta, una sola schiarita recente: varie fonti americane confermano che la Cina starebbe mantenendo le promesse di aumentare le importazioni di prodotti made in Usa, in particolare nell’agricoltura.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  al_Serraj Fayez 
Titolo: Serraj: “La Ue ci aiuti a far rinascere la Libia” – Serraj “L’Europa e l’Onu aiutino Tripoli a rinascere Con l’Italia rapporti storici”
Tema: Libia

Da più di quattordici mesi Tripoli e l’Occidente libico si battono contro la tirannia, fronteggiando l’offensiva illegale e immorale condotta da un generale-canaglia. In questo arco di tempo siamo stati testimoni delle atrocità di questa guerra, una guerra segnata dai crimini perpetrati da un individuo che ambisce unicamente a vedere la Libia consegnata a un regime totalitario, a una dittatura che non risponde delle sue azioni e decisioni.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Veronese Luca 
Titolo: Corte Ue contro Orban: illegittime le restrizioni ai fondi delle Ong
Tema: Ungheria

L’Ungheria di Viktor Orban dovrà modificare la legge sulle organizzazioni non governative, una delle cosiddette misure stop-Soros, introdotte cioè per limitare le attività umanitarie nel Paese del finanziere di origini magiare George Soros. A imporre la modifica della legge sulle Ong è la sentenza emessa ieri dalla Corte di Giustizia europea secondo la quale «le restrizioni imposte dall’Ungheria al finanziamento delle Ong da parte di soggetti stabiliti al di fuori del Paese non sono conformi al diritto dell’Unione». La Corte Ue ha così accolto il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione europea, spiegando che Budapest ha «introdotto restrizioni discriminatorie e ingiustificate» nei confronti delle organizzazioni non governative e dei loro finanziatori.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Soave Irene 
Titolo: Un milione di casi: «Brasile fuori controllo»
Tema: Covid in Brasile

Il Brasile si avvicina al milione di casi registrati di coronavirus: con 995.377 contagi a ieri sera, e 46.510 morti finora, è il secondo Paese al mondo in entrambe le tristi classifiche (guidate dagli Stati Uniti). In 24 ore, tra il 17 e il 18 giugno, sono stati registrati 32.188 contagi e 1.269 decessi: il tasso di mortalità è il 22,1%. L’epidemia sembra diffondersi a un ritmo meno feroce che nelle settimane precedenti, tanto che l’Oms ha parlato di «segni di stabilizzazione». Eppure «l’incubo del Covid-19 è tutt’altro che sotto controllo»: così si apre l’ultimo rapporto di Medici Senza Frontiere sulla situazione in Brasile.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ansaldo Marco 
Titolo: Dal petrolio alle strade l’oro di Erdogan a Tripoli – Strade, armi, pozzi Così Erdogan si è preso la Libia
Tema: Turchia

Il grande appalto turco sulla Libia è partito. Le mani di Erdogan si allungano sulle aree più ghiotte, dall’interno alla costa, senza disdegnare il mare che risalta sempre più come un giacimento energetico di tesori. Sulla terra autostrade, basi militari, installazioni strategiche. Nel “mare nostrum”, piattaforme e trivelle. La Libia è la nuova frontiera della Turchia, il business del futuro. E dalla Tripolitania la direzione degli affari ha buone possibilità di dirigersi sulla Cirenaica, vero scopo della caccia al generale sconfitto.
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