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SINTESI IN PRIMO PIANO – 18 marzo 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– AstraZeneca, oggi la decisione dell’Ema che potrebbe rilanciare le somministrazioni.
– Il premier Draghi atteso a Bergamo per la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid.
– Dl Sostegni, ieri vertice di maggioranza: sì allo stralcio delle cartelle con tetto a 5mila euro. Contrari i sindacati.
– Stati Uniti – Russia. Nuove sanzioni Usa per il caso Navalny, cadono rublo e obbligazioni.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ricci Sargentini Monica 
Titolo: È il giorno della verità su AstraZeneca – Dall’Oms sì adAstraZeneca L’Ue stringe ancora sull’export
Tema: Piano Vaccini

E’ attesa per oggi la decisione dell’Agenzia europea per i medicinali su AstraZeneca. L’Oms, dopo l’Ema, ribadisce che «i benefici del vaccino anglo-svedese superano i rischi» e raccomanda di continuare le iniezioni. Novità in arrivo per le scuole. Al ministero dell’Istruzione lavorano a un piano per l’estate: laboratori volontari e niente voti negli istituti aperti fino ad agosto.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: La prima giornata delle vittime del Covid L’omaggio di Draghi al sacrificio di Bergamo
Tema:  Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid

Sarà un momento solenne, di raccoglimento, ma anche di commozione e ricordo di una fase drammatica del nostro Paese, che finora ha visto oltre 100 mila vittime, la cerimonia che stamane si svolgerà a Bergamo, al Cimitero monumentale, alla quale parteciperà anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. Sarà anche la prima celebrazione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, appena approvata in Parlamento, per la quale Palazzo Chigi ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea in tutti gli edifici pubblici del Paese.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro – Russo Paolo 
Titolo: Draghi schiera i farmacisti “Potranno fare i vaccini” – Draghi schiera i farmacisti per far ripartire la campagna
Tema:  Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid

Niente domande, niente folle, il premier userà l’occasione per sottolineare l’importanza di un’efficace battaglia per la vaccinazione di massa. Draghi chiama Bruxelles ormai tutti i giorni, con l’intento di spingere Ursula von der Leyen a mostrare i denti con le case farmaceutiche e i Paesi che le difendono. Appoggia l’attacco sferrato a Londra e a Boris Johnson, e contro la politica protezionista che dà l’alibi ad Astra Zeneca per non rispettare i contratti firmati con la Commissione europea. Una vera e propria guerra commerciale che l’Unione ha dovuto in qualche modo imitare, bloccando l’export dei vaccini proprio sotto impulso italiano. Il paradosso vuole che nel frattempo, dall’altra parte dell’Atlantico, ci siano i frigoriferi pieni del siero anglo-svedese, tuttora bloccato dalla mancata approvazione da parte dell’Fda – l’ente regolatorio americano – e dalla richiesta di una nuova sperimentazione. Draghi le tenta tutte e ne parla con tutti, ancora ieri con il premi er canadese Justin Trudeau. Nel discorso di Bergamo Draghi dovrebbe solo accennare alla questione Astra Zeneca, in attesa del giudizio – dovrebbe essere nel pomeriggio – dell’ente regolatorio europeo (Ema), a proposito dei casi di trombosi sospetti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Letta, blitz sui vice saltando le correnti A sorpresa la liberal Tinagli vicaria
Tema: PD

Nel Pd ufficialmente sono tutti contenti. Nessuna critica né obiezione si alza, solo grida di evviva. Una sorta di miracolo. Anche se è inevitabile che qualche malumore covi sotto la cenere dell’unanimismo esibito, specie da parte degli esclusi. Al primo passaggio formale da segretario, con un blitz che sta diventando la cifra della sua leadership, Enrico Letta nomina i due vice al Nazareno – un uomo e una donna, ma è lei la vicaria, come mai era accaduto – tenendo fede alle promesse della vigilia: «Non userò il bilancino delle correnti». Si tratta di Irene Tinagli e Peppe Provenzano.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Gualtieri “congelato” Sulle città il leader vuol valutare le alleanze
Tema: PD

Enrico Letta ha detto a Roberto Gualtieri: «Calma, niente fughe in avanti. Sul candidato al Campidoglio il Pd decide ad aprile». E Gualtieri ha risposto a Letta che chi ha fatto uscire quell’indiscrezione, ovvero che lui, ex ministro dell’Economia, era pronto a correre – sfidando Virginia Raggi, la sindaca uscente e Carlo Calenda – non gli aveva fatto un favore. Un’ora di colloquio al Nazareno per sbrogliare la prima grana sul tavolo del segretario dem, alla fine del quale Letta ha “congelato” la candidatura di Gualtieri. Ma più per ragioni di metodo: non è piaciuto al leader eletto all’unanimità solo pochi giorni fa, che ci sia stato un tentativo di forzargli la mano sul “caso Roma”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Nigro Luciano 
Titolo: Bersani: caro Letta nel Pd non torno creiamo una nuova Cosa – Bersani “Caro Enrico facciamo una nuova Cosa Io nei dem non torno”
Tema: Intervista a Luigi Bersani

«Entrare nel Pd ora? Letta ha già abbastanza problemi». Pier Luigi Bersani risponde a modo suo alla sfida di Enrico Letta, quasi un fratello politico per l’ex segretario del Pd, sconfitto anche lui da Matteo Renzi e uscito dal partito con un gruppo di ex Pci-Pds-Ds-Pd per dar vita ad Articolo Uno. Ora che Letta è tornato si prepara il ritorno di un altro fondatore? Bersani propone un altra via. Chiede di rifare daccapo il centrosinistra. «Prendiamola da fuori — dice — usciamo dalla solita cerchia, apriamoci al mondo esterno, se vogliamo vincere. Perché ora, ne sono convinto, si può vincere».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Raggi chiede un segnale Arriva il sostegno di Grillo (nell’attesa di Conte)
Tema: M5S

Nel Movimento 5 Stelle l’incontro tra Vito Crimi, Giuseppe Conte e gli avvocati «non ha portato a significativi passi avanti», riferisce una fonte qualificata. Sul tavolo rimangono diversi problemi da sbrogliare: in primis il nodo della trattativa con Rousseau. La matassa da sbrogliare non è così semplice e anche l’idea di una nuova piattaforma «competitiva» con quella attuale presenta secondo alcuni «costi superiori al milione di euro». Il ragionamento che è arrivato ai 5 Stelle è chiaro: «Senza saldo del debito non ci saranno votazioni, perché creano ulteriore debito». Detto in altre parole: senza la consultazione della base, non sarà possibile modificare lo statuto ed eleggere il nuovo leader. E proprio Conte – sostengono i bene informati – avrebbe ribadito la necessità di percorsi chiari. In sostanza l’ex premier non vuole avere responsabilità politiche finché non & egrave; stabilito nero su bianco il suo ruolo e il suo margine di azione.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Dl sostegni, cinque fasce per gli aiuti – Cinque fasce per i nuovi aiuti, stralcio delle cartelle verso l’ok
Tema: Dl sostegni

Un vertice di maggioranza con Mario Draghi ha dato ieri il via libera al decreto legge Sostegni che arriverà domani in Consiglio dei ministri. Confermato lo stralcio delle vecchie cartelle inevase relative al periodo 2000-2015, con tetto fermo (almeno per ora) a 5mila euro. Gli aiuti alle attività che hanno subito una perdita di fatturato superiore al 33% saranno organizzati in cinque fasce: indennizzi al 10% per le attività che fattturano tra 5 e 10 milioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ducci Andrea 
Titolo: Decreto sostegni, sul condono delle cartelle i dubbi di Draghi
Tema: Dl sostegni 

La prescrizione delle cartelle esattoriali non piace ai sindacati. La misura che nella bozza del dl Sostegni prevede la prescrizione fiscale degli atti relativi a contravvenzioni, tributi e tasse fino a 5 mila euro, per il periodo 2000-2015, presta il fianco alle critiche del leader delle tre principali sigle sindacali. «E’ il momento di combattere l’evasione fiscale anche con le tecnologie digitali e di avviare la riforma fiscale. Non di mascherati condoni fiscali», lamentano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, nella nota in cui chiedono un incontro al premier Mario Draghi, per un confronto di merito su temi come il piano vaccinazioni, le misure del dl Sostegni, la lotta all’evasione fiscale, il Recovery plan e la gestione delle crisi industriali. Le priorità dei sindacati restano l’occupazione e la salvaguardia dei posti di lavoro, tanto da ribadirne l’urgenza al presidente del Consiglio. «Serve confermare nel decreto Sostegni le risorse necessarie per proteggere tutte le forme di lavoro e prorogare il blocco dei licenziamenti finché non siamo fuori dalla fase di emergenza e di avviare la riforma degli ammortizzatori sociali», viene sottolineato.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: «Insieme possiamo far ripartire il Paese, l’industria c’è» – Bonomi: insieme possiamo far ripartire il Paese, l’industria italiana c’è
Tema: Confindustria

«Quello che chiedo al nuovo governo: fate pochi provvedimenti e fateli giusti. Avete in mano la Ferrari dell’industria mondiale, possiamo far ripartire il paese insieme». Sul fronte della ripresa «i dati degli Stati Uniti ce Ii sognamo, però anche in questa fase di pandemia l’industria italiana ha dimostrato che c’è ed ha dato prova di essere un grande patrimonio e un grande asset del paese. Sarà difficile, dobbiamo lavorare tutti insieme». Carlo Bonomi parla nel salotto di Bruno Vespa, a Porta a Porta . Ha davanti a sé, oltre ad altri ospiti, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ha ribadito l’impegno del governo ad andare avanti con i cantieri. Un elemento cruciale per il rilancio dell’economia: «dobbiamo dare una spinta forte alle infrastrutture che sono un driver della ripresa e un patrimonio del Paese».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Carfagna “Al Sud la metà dei fondi Ue per strade e porti” – Carfagna “Al Sud la metà dei fondi Ue per strade e porti
Tema: Intervista a Mara Carfagna

La ministra per il Mezzogiorno Carfagna parla di “risorse ingentissime” in arrivo per il Sud: «Il Sud ha davvero un’occasione storica e irripetibile. Siamo alla vigilia di una stagione senza precedenti, in cui verranno stanziate risorse mai viste prima tra Fondi strutturali europei e quota di cofinanziamento, Fondo nazionale di sviluppo e coesione, per un ammontare di circa 150 miliardi, al netto del Piano nazionale di ripresa e resilienza». «Sul Mezzogiorno occorre un’operazione verità ed è quella che col governo Draghi stiamo portando avanti. Finora, nel Pnrr la quota di competenza del ministro del Sud, “Inclusione e coesione territoriale”, ammontava a 4,8 miliardi mentre non esisteva un capitolo destinato. D’intesa col ministro dell’Economia Daniele Franco stiamo mettendo in evidenza tutti gli interventi e i relativi finanziamenti che sono destinati al Sud. Pensi che solo per quel che riguarda opere ferroviarie, manutenzione stradale e porti, il Mez zogiorno intercetterà investimenti pari al 50 per cento del totale».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Rete, il governo spinge progetto a neutralità tecnologica
Tema: Rete Unica

Il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti parla di controllo pubblico della rete unica per la banda ultra larga. Lo fa in audizione alla commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera sul Recovery Plan. Ma restano i dubbi sulla reale posizione del governo, se il controllo pubblico vada inteso come governance o se dovrà essere azionario. Giorgetti parla di stallo del progetto tra Tim e Open Fiber, e quindi della necessità che le società coinvolte accelerino, anche per risolvere la posizione «anomala» di Cassa depositi e prestiti nel ruolo di azionista «di due soggetti teoricamente in competizione».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dragoni Gianni 
Titolo: Alitalia, Giorgetti: non può ripartire appesantita – Alitalia verso la versione light: «Se è troppo pesante non vola»
Tema: Alitalia – Ita

«Per volare Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pesante non vola». Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha indicato la rotta che, secondo il governo, deve condurre dalla vecchia Alitalia a Ita, la nuova mini-compagnia pubblica. C’è un confronto in corso con la Commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, che pretende una «discontinuità economica». Altrimenti Ita dovrebbe restituire al Mef i «prestiti» per 1,3 miliardi di euro ottenuti da Alitalia, perché aiuti di Stato. «Il tema fondamentale è la discontinuità, la Newco non deve essere parente con Alitalia. Questo avrà ripercussioni anche di carattere sociale che stiamo valutando anche con il ministro del Lavoro. Servono strumenti per chi non potrà essere accolto a bordo della Newco», ha spiegato Giorgetti.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Scott Antonella 
Titolo: Biden accusa Putin di essere un killer: «Gliela farò pagare»
Tema: USA – RUSSIA

«Non giocate con il fuoco», aveva avvertito il ministero degli Esteri russo a inizio marzo rispondendo alle sanzioni annunciate dagli Stati Uniti in merito al caso Navalny. L’avvertimento non ha scoraggiato gli americani, che al contrario ieri sono andati all’offensiva su tre fronti. Partendo dalla convinzione che «ll governo russo ha utilizzato contro propri connazionali armi chimiche o biologiche, in violazione delle leggi internazionali, dentro e fuori dai propri confini», il dipartimento al Commercio rivedrà le licenze e potrà applicare restrizioni all’export verso la Russia di prodotti e categorie sensibili sul fronte della sicurezza nazionale, oltre a tecnologie e software americani «che possano essere dirottati sull’uso improprio di armi chimiche». È con in mente Navalny che il presidente Joe Biden, intervistato dal canale ABC News , ha risposto affermativamente quando gli è stato chiesto se «considera Vladimir Putin un killer». Subito dopo ha rincarato la dose, aggiungendo che presto si vedrà il prezzo che il presidente russo sarà costretto a pagare per questo. A influenzare Biden è stato anche un secondo rapporto della Cia sulle sospette interferenze di Mosca nelle elezioni americane di novembre, nel tentativo di aiutare Donald Trump a scapito dell’attuale presidente.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sar. 
Titolo: Sfida di Biden a Putin – «Putin è un killer senz’anima» La prima crisi diplomatica di Biden
Tema: USA – RUSSIA

Da Mosca si è subito fatto sentire Viaceslav Volodin, presidente della Duma, il parlamento russo: «Biden ha offeso i cittadini del nostro Paese, è un’isteria causata dall’impotenza. Putin è il nostro presidente e gli attacchi contro di lui sono attacchi contro il nostro Paese». Nel corso della giornata il ministero degli Esteri russo ha fatto rientrare «per consultazioni» Anatoly Antonov, ambasciatore a Washington. Nel codice diplomatico è il segnale per manifestare «massima irritazione».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: Olanda, vince Rutte ma dovrà mediare con i liberali pro Ue
Tema: Olanda

Il partito liberale di Mark Rutte conserva saldamente il primo posto alle elezioni politiche olandesi, proiettando il premier verso il quarto mandato. Ma la vera vincitrice si chiama Sigrid Kaag, leader dei Democratici66: la formazione socioliberale pro-Ue che balza al secondo posto e si candida ad avere un ruolo-chiave nella futura coalizione che sosterrà il prossimo governo. Possibile una riconferma nella maggioranza dei cristiano-democratici guidati da Wopke Hoekstra, il ministro delle Finanze uscente, noto per le sue posizioni rigoriste. Ma con un ruolo decisamente ridimensionato a favore dei D66. In netto calo anche la destra populista di Geert Wilders. Questo è il quadro che emerge dei primi exit-poll pubblicati ieri sera alla chiusura dei seggi, rimasti eccezionalmente aperti per tre giorni per garantire il rispetto delle misure sanitarie.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  A.Ni. 
Titolo: Rutte IV, il più longevo d’Olanda La pandemia non aiuta i populisti
Tema: Olanda

«Governo da 10 anni e cerco di farlo anche in questo momento tanto difficile». All’affidabile Rutte è bastato questo concetto di base per aumentare il suo consenso. Gli olandesi l’hanno premiato. Secondo gli exit poll avrà 36 dei 150 deputati dell’intero Parlamento, tre in più che nella passata legislatura. L’accanimento contro gli stranieri ha forse convinto alcuni ad abbandonare Geert Wilders, il rivale di Rutte del 2017. Anti islamico, populista, anti europeo, ammiratore sfegatato di Donald Trump («un dono di Dio») Wilders ha visto il suo Pvv perdere 3 deputati fino a quota 17, passando da secondo a terzo partito.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Scuderi Raffaella 
Titolo: Il presidente della Tanzania che negava il virus “È morto per il Covid”
Tema: Tanzania

Il presidente della Tanzania, John Pombe Magufuli, è morto ieri in un ospedale di Dar es Salaam per complicanze al cuore. Aveva un pacemaker. Lo ha annunciato in tv la vicepresidente Suluhu Samia Hassan che, come vuole la Costituzione, diventerà il prossimo presidente: prima donna leader nella storia del Paese dell’Africa orientale. L’uomo che ha negato fino a un mese fa la minaccia del Covid, rifiutando i vaccini del programma internazionale Covax, che invitava la popolazione ad andare nei luoghi di culto per pregare e scacciare «il demonio della pandemia», che si è convinto che il virus fosse un bluff dopo aver fatto un test a una capra e ad un mango, non ha superato una crisi cardiaca a 61 anni. Questo è quanto le autorità tanzaniane hanno dichiarato. Ma fonti credibili, ben nascoste per timore di ritorsioni, lo davano morto già una settimana fa per complicanze dovute al Covid.
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