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SINTESI IN PRIMO PIANO – 18 maggio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– Partite Iva, fondo perduto da 23 miliardi. Moratorie, per la proroga basta l’e-mail
– Coprifuoco alle 23 da domani, sarà cancellato dal 21 giugno. Dal 1° giugno consumazioni nei bar e ristoranti al chiuso
– Scontri a Gaza: l’America e l’Europa ora premono per la tregua

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Guerzoni Monica 
Titolo: Ristoranti e sport, l’Italia riapre – Locali, palestre, matrimoni Il decreto che riapre il Paese
Tema: Riaperture

L’Italia da oggi riparte. II premier Mario Draghi ha consegnato alle Regioni il nuovo calendario delle riaperture. Nei ristoranti, dal primo giugno, si potrà mangiare anche al chiuso e le palestre riapriranno agli allenamenti già dalla prossima settimana. Per le piscine al chiuso e i centri termali bisognerà aspettare luglio. Da domani coprifuoco alle 23, dal 21 giugno sarà cancellato. Via libera anche alle feste di matrimonio da metà del prossimo mese, ma gli invitati dovranno avere il green pass o un tampone negativo 48 ore prima. II ministro Roberto Speranza: «Impianto sostenibile», ma serve «gradualità». Il presidente del Veneto Luca Zaia: «Le cassandre avevano torto». Alla fine ogni partito può sventolare la sua bandierina e anche a Palazzo Chigi c’è soddisfazione per la mediazione di Draghi, che ha ricucito lo strappo della Lega sul precedente decreto e chiuso il nuovo in meno di 24 ore.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Guerzoni Monica 
Titolo: «Alla fine del mese allenteremo ancora» – «Entro fine mese un altro tagliando per decidere le nuove aperture»
Tema: Intervista a Mariastella Gelmini

Il ministro agli Affari regionali Mariastella Gelmini rivendica che nel decreto ci sono «tutte le cose chieste dal centrodestra». Con le nuove misure «vince l’Italia e vincono le forze che sostengono il governo». Avanti dunque con l’esecutivo: «Draghi al Colle? Questo governo difficilmente potrebbe proseguire senza di lui». Qanto agli altri alleati, «non so che cosa vogliano fare M5S e Pd, ma non ci sarà nessuna maggioranza Ursula».
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Cremonesi Marco 
Titolo: «Volevamo di più, ma andiamo avanti» – «Direzione giusta Noi volevamo di più ma siamo rimasti soli a fare questa parte»
Tema: Intervista a Giancarlo Giorgetti

«È un passo in avanti verso le riaperture». Giancarlo Giorgetti, il ministro per lo Sviluppo economico, è enigmatico per definizione. Appena uscito dal Consiglio dei ministri, pochi istanti prima di entrare a una cena all’ambasciata tedesca, sembra soddisfatto dell’accordo raggiunto. Con alcune riserve. «Avevamo posto anche altre questioni – dice -. La sintesi è stata più prudente, ma si va avanti». Le posizioni: «Mi sarei atteso qualche sostegno in più sulle riaperture. Forza Italia? Non pervenuta».
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Testata: Libero Quotidiano 
Autore: Rubini Fabio 
Titolo: Intervista a Salvini: «È un inizio, serve più coraggio» – «È un inizio. Ma serve un po’ più di coraggio»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

Matteo Salvini snocciola uno per uno i punti del calendario delle riaperture ottenute grazie al nuovo decreto legge del governo e prova a guardare al «bicchiere mezzo pieno», anche se non nasconde un certo rammarico perché «un po’ più di coraggio non avrebbe fatto male». II leader della Lega: «Fosse stato per dem e M5S molti sarebbero rimasti ancora chiusi. Con Giorgetti abbiamo deciso che chi deve aspettare verrà debitamente ristorato. Letta mi vuole fuori dal governo? Non lascio fare ai giallorossi le riforme di fisco e giustizia». «Oggi – confessa – mi godo i messaggi e le telefonate delle tante categorie che grazie alla Lega nel giro di poche settimane vedranno ripartire le proprie attività». Sulla coalizione: «Nessuna fibrillazione con Fdi. A me interessa solo che il centrodestra sia maggioranza nel Paese. Chi prende un voto in più lo vedremo alle elezioni». I candidati: &laq uo;Sulle amministrative dobbiamo chiudere entro maggio, c’è la possibilità di vincere dappertutto».
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Testata: Stampa 
Autore: Mattioli Alberto 
Titolo: “Bene riaprire ristoranti e palestre Il coprifuoco subito a mezzanotte”
Tema: Intervista a Massimiliano Fedriga

«Soddisfatto? Abbastanza. Ci sono dei notevoli passi avanti e ci sono dei punti ancora da migliorare. Nel complesso, direi più sì che no, con del lavoro da fare. Come regioni, siamo disponibili a continuare a dare il nostro apporto»: così Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni. «La Lega nel governo? Una scelta giusta anche se non porti a casa il 100%. Criticare da fuori è più facile che fare».
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Un nuovo inizio ma senza strappi
Tema: Riaperture

Adesso l’Italia riapre davvero. Esattamente un anno dopo il decreto che aveva sancito la fine del lockdown, il governo Draghi firma il provvedimento che fa ripartire tutte le attività. La strategia della «gradualità», che sin dall’inizio del mandato ha guidato il premier e i suoi ministri, non è abbandonata. Ma il calendario è ormai fissato. Se non ci saranno problemi legati a un’impennata della curva epidemiologica, nelle prossime settimane potremo lentamente tornare a una vita quasi normale. La luce in fondo al tunnel ora la vediamo bene. La battaglia però non è vinta, la pandemia non è finita. Dopo l’estate scorsa il governo fu costretto a richiudere: abbiamo pagato a caro prezzo l’euforia da ripartenza. Servono precauzioni e regole: torniamo a riempire le piazze, i ristoranti e le spiagge, ma facciamolo in sicurezza.
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Testata: Repubblica 
Autore: Crosetti Maurizio 
Titolo: L’analisi – Quel gusto ritrovato della normalità – Il colore della libertà così l’Italia pregusta la vita com’era
Tema: Riaperture

Bianco è il colore della luce, della purezza, della pulizia, della neve, forse dell’anima, ed è anche il colore del danno nelle lesioni neurologiche (lo ha raccontato Francesca Mannocchi come nessuno). Ma adesso è soprattutto il colore di una speranza di libertà. Bianca, lucente, smagliante dopo tutta quest’ombra e questo buio. Speranza potenziata dalla privazione e moltiplicata dal desiderio. Purché non sia un’illusione come l’estate scorsa: stavolta non reggeremmo.
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Testata: Stampa 
Autore: Sorgi Marcello 
Titolo: Il commento – Quel rischio era ragionato
Tema: Riaperture

Se il 26 aprile – giorno in cui a sorpresa Draghi diede un via prudente alle riaperture – ci avessero detto che esattamente 20 giorni dopo il governo avrebbe dato il via a una dettagliata e graduale uscita dal lockdown, speriamo definitiva, forse non ci avremmo creduto. E fa un certo effetto adesso, dopo tre settimane di inutili polemiche e accuse tra le due opposte anime della maggioranza, scoprire che il premier aveva in testa un calendario preciso di tutti i passaggi del ritorno alla normalità. Nel giorno in cui i morti di pandemia scendono stabilmente sotto quota 100 e i contagi virano decisamente verso il basso, si può capire finalmente cosa intendeva Draghi parlando di “rischio calcolato”.
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Testata: Stampa 
Autore: Viola Antonella 
Titolo: Un premio alla fiducia
Tema: Riaperture

L’Italia riapre. E, questa volta, lo fa definitivamente, senza nessuna intenzione di richiudere. Già all’inizio della scorsa estate eravamo stati travolti dal desiderio di riaperture e di ottimismo. Oggi però la situazione è completamente diversa e l’ottimismo che il governo mostra con le riaperture programmate è basato su fatti e non su sensazioni. La differenza tra la scorsa estate e la prossima sta tutta nei vaccini. Con le nuove misure messe in campo, il Governo mostra di avere fiducia nel buon senso degli italiani e in un futuro in cui potremo dimenticare restrizioni, mascherine e distanziamento.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Franco Massimo 
Titolo: La Nota – Smarcarsi dall’esecutivo non porta voti in più
Tema: Governo

L’idea che la Lega sostenga il coprifuoco di mezzanotte nel momento in cui il premier Mario Draghi lo allunga alle 23 risponde anche letteralmente alla tattica del «più 1». Fa il paio con il tentativo di annettersi le riaperture, ignorando che la vera ragione di un allentamento delle restrizioni dipende proprio dal fatto che sono state tenute ferme mentre si intensificava la campagna dei vaccini. Ma ieri íl gradualismo è stato approvato all’unanimità. Anche perché, per paradosso, lo smarcamento non sembra giovare a una ripresa di Matteo Salvini. Anzi, accentua la sensazione di un affanno rispetto all’ascesa di Fdl di Giorgia Meloni. Il profilo «di lotta e dl governo» non premia, in una fase in cul l’opinione pubblica chiede certezze e comportamenti lineari.
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Testata: Repubblica 
Autore: Folli Stefano 
Titolo: II punto – La variabile Colle tra i partiti deboli
Tema: Governo

La graduale ma ormai decisa riapertura dell’Italia post-Covid scandisce un successo significativo del governo Draghi. II «rischio calcolato» si è rivelato una scommessa vinta, il che non vuol dire che ci sia concordia generale sul calendario indicato dal premier. Vuol dire però che questi non ha mai perso il bandolo della matassa, guidando la sua riottosa maggioranza verso un esito senza dubbio positivo per un Paese stremato da mesi di sacrifici. S’intende, non c’è da illudersi che questo passaggio, in sé neutro e tuttavia intriso di sottintesi politici, serva a restituire serenità alla coalizione destra-sinistra. I battibecchi tra i partiti continueranno, un motivo di fondo destinato ad accompagnare l’esecutivo nei prossimi mesi. Non è un tema da sottovalutare, in quanto rivela un’insofferenza reciproca tra Lega e Pd in grado di disturbare la navigazione di Draghi nelle acque sconosciute del semestre bianco, da agosto in poi.&nbs p;
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Palmerini Lina 
Titolo: Politica 2.0 – Finestra aperta per Draghi sulle riforme
Tema: Governo

Finalmente ieri dopo una guerriglia serrata si è arrivati all’unanimità dei partiti sulla road map delle riaperture e attenuazione del coprifuoco fino alla sua abolizione prevista per il 21 giugno. Pure Salvini ha fatto sapere la sua soddisfazione per le decisioni di ieri in Cdm e naturalmente aggiunge che lavorerà per anticipare alcune scadenze (discoteche e matrimoni). Dunque tutto quel braccio di ferro delle settimane scorse si è risolto in nulla visto che l’approccio graduale non è cambiato. È stato solo un gioco di posizionamenti politici mentre quel che è rimasto sul terreno è stato il criterio del «rischio calcolato» di Draghi. Si vedrà se è servito al leader della Lega spingere il pedale dell’acceleratore o a Letta quello della prudenza ma, a leggere i sondaggi, non sembra. Nessuno fa scatti in avanti ed è questa la caratteristica della fase attuale.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Arachi Alessandra 
Titolo: Mattarella e l’omofobia «Rifiuto assoluto di ogni intolleranza e discriminazione» – Omofobia, l’appello di Mattarella: «No assoluto alle discriminazioni»
Tema: Omofobia

Ogni forma di discriminazione e intolleranza «va rifiutata in maniera assoluta». E’ il messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. «Le attitudini personali e l’orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto della dignità». Per il presidente occorre riaffermare il principio di uguaglianza «sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti della Ue»: «La ferita inferta alla singola persona offende l’intera società». Ed è intervenuto con un tweet anche il segretario del Pd Enrico Letta che spinge sull’approvazione del ddl Zan contro l’omotransfobia: «Il Senato faccia un gesto concreto».
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Testata: Repubblica 
Autore: Milella Liana 
Titolo: Giustizia, Conte contro la riforma – Allarme 5S sulla giustizia Per la nuova prescrizione scende in campo Conte
Tema: Giustizia

Entra nel vivo la riforma della giustizia: da via Arenula filtrano le prime soluzioni su prescrizione e inappellabilità delle sentenze sia per il pm che per gli avvocati. Ma non sarà il Parlamento a decidere le priorità dell’azione penale. Intanto però aumenta sempre più l’insofferenza di M5S che contesta la progressiva cancellazione delle riforme dell’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede. E per la prima volta sulla giustizia entra in campo anche l’ex premier Giuseppe Conte, nelle vesti di leader di M5S. Di domenica, per oltre un’ora, Conte ha discusso della riforma con Bonafede, ma soprattutto con i componenti della commissione Giustizia della Camera che, dalla prossima settimana, sarà chiamata a pronunciarsi sugli emendamenti al processo penale da mandare in aula per giugno. Una road map che s’incrocia con la riforma del Csm che potrebbe essere approvata entro l’estate. Mentre a giugno al Senato ci sarà il via libera del nuovo processo civile.
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Testata: Giornale 
Autore: Fazzo Luca 
Titolo: Rivincita Berlusconi – Un punto a Berlusconi La Corte europea interroga l’Italia: dieci domande sulla condanna al Cavaliere
Tema: Berlusconi

A 8 anni dalla sentenza della Cassazione su Silvio Berlusconi la Corte europea dei diritti dell’uomo interroga l’Italia: l’ex premier ha avuto un processo equo? È una delle dieci domande poste dall’Europa e alle quali dovrà rispondere entro il prossimo 15 settembre. I dubbi: mai sentito in aula il grande accusatore, sottrazione dell’imputato dal giudice naturale.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Partite Iva, fondo perduto da 23 miliardi Moratorie, per la proroga basta l’e-mail – Fondo perduto, per le partite Iva gli aiuti arrivano a 23 miliardi
Tema: Decreto Sostegni bis

Fondo perduto, arrivano complessivamente a 23 miliardi gli aiuti destinati alle partite Iva. Con il Dl Sostegni bis si aggiungono 14 miliardi, tra replica degli assegni di marzo, integrazioni e conguaglio, che vanno a sommarsi ai 9 miliardi previsti dal primo decreto. Recuperati aiuti non spesi per 2 miliardi. Per le attività più piccole assegni pari al 10,5% delle perdite, per le più grandi ci si ferma al 3,5%. Il provvedimento è atteso in settimana al Cdm. Le irregolarità che emergeranno nei controlli su 2019 e 2020 comporteranno la perdita del fondo. Per la proroga delle moratorie, il termine ultimo entro il quale effettuare la comunicazione, anche via e-mail, sarà il 15 giugno. Le imprese potranno arrivare al 31 dicembre con la sospensione coperta da garanzie pubbliche.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Marini Andrea – Paris Marta 
Titolo: Sostegni 1, i decreti attuativi raddoppiano da 17 a 34 – In Parlamento il Sostegni 1 raddoppia i decreti attuativi
Tema: Sostegni 1 

Il primo Dl Sostegni del governo Draghi corre verso la conversione in legge – attesa venerdì col via libera dell’Aula della Camera – ma taglierà il traguardo raddoppiando il carico di decreti attuativi previsti per renderne pienamente operativo l’impianto. In tutto 34: ai 17 con cui è entrato in Parlamento se ne sono aggiunti infatti, con le modifiche al testo durante l’iter al Senato, altri 18, anche se uno viene riassorbito dalle nuove norme. Mentre in lista d’attesa ci sono già molti dei provvedimenti importanti previsti dal Dl 41/2021 entrato in vigore il 23 marzo. Tanto che resta ancora un’incognita la rottamazione delle cartelle fino a 5mila euro che doveva essere disciplinata dal Mef entro il 22 aprile. E se l’obiettivo del nuovo governo è quello di ridurre al minimo la decretazione di secondo livello, il nodo resta il passaggio alle Camere dei testi che inevitabilmente, con i correttivi, si appesantiscono di nuovi provvedimenti.
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Testata: Repubblica 
Autore: Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Recovery, al via il decreto per la governance – Recovery, al via il decreto sulla governance Scontro Ambiente-Cultura
Tema: Recovery Plan 

La prossima settimana il Cdm varerà due decreti. In uno ci saranno la governance del Pnrr, la struttura che dovrà occuparsi di attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza, e la parte sul reclutamento, le assunzioni necessarie alla messa a terra dei progetti. Non solo a livello centrale, ma anche e soprattutto nelle amministrazioni locali. Il secondo decreto è quello sulle semplificazioni, su cui si scontrano in questo momento il Mite di Roberto Cingolani e il ministero dei Beni culturali di Dario Franceschini. Il primo ha bisogno di velocizzare il più possibile le procedure di impatto ambientale e di autorizzazione paesaggistica per gli impianti di energie rinnovabili che devono essere fatti a una velocità superiore di 10 volte rispetto a quella attuale. Hanno proposto di agire col silenzio assenso, gli uffici dell’ex ministero dell’Ambiente. Il Mibact ha detto «non se ne parla». Ma è sulla struttura che la politica rischia di litigare ancor più duramente, anche se le polemiche del Conte due – nate proprio su questo – appaiono lontane.
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Testata: Repubblica 
Autore: Tito Claudio 
Titolo: Multinazionali digitali e non: la nuova tassa Ue – Tasse alle multinazionali e sconti green Il piano di Gentiloni per il fisco Ue
Tema: Fisco

Una nuova tassa sulle multinazionali, quelle digitali e anche quelle tradizionali. Pagamento delle imposte al Paese in cui si raccolgono i profitti e sulla base delle sue norme, e non sulla sede legale dell’azienda. Taglio del costo del lavoro e fisco ecologico per penalizzare chi inquina di più. Il tutto con due obiettivi di fondo: dare all’Unione un nuovo sistema fiscale e finanziare il Next Generation Eu. Ecco il Piano Gentiloni. Il commissario agli Affari economici presenta oggi nella riunione collegiale la sua road map per rivoluzionare la “Business taxation”. Si tratta di una “Comunicazione” ma che di fatto rappresenta un vero e proprio programma fiscale di legislatura. Una corsa a tappe che arriva al 2026 e parte già da luglio, ossia dal prossimo G20 che si terrà a Venezia nel corso del quale gli Usa potrebbero dare il via libera a un accordo su una tassazione di base per i “big” del digitale: da Google a Amazon. Ma non solo loro: negli studi informali son o state già individuate un centinaio di multinazionali.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Paganetto Luigi 
Titolo: Promuovere concorrenza e scelte d’innovazione per far salire la produttività
Tema: Pnrr

Un salto in avanti della produttività totale è condizione indispensabile perla crescita della nostra economia. È fuor di dubbio – e molto opportunamente il Pnrr lo sottolinea – che tanto più si incoraggia la concorrenza, tanto più occorre rafforzare la protezione sociale. Non va perciò sottaciuto che ci troveremo di fronte a una stagione di confronto sociale rispetto alla quale è importante che emergano atteggiamenti cooperativi, la volontà di portare avanti adeguate politiche attive del lavoro e di non lasciare indietro nessuno. Ci deve essere peraltro, sullo sfondo, la convinzione che l’aumento dell’innovazione non determina di per sé aumento delle disuguaglianze. È vero semmai il contrario perché è l’insufficienza dell’attività di innovazione che tende a deprimere lo sviluppo e con esso le opportunità individuali.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Longo Morya 
Titolo: La crescita dell’inflazione non spaventa (per ora) le banche centrali – Aumenta l’inflazione in Italia, ma solo per il rincaro energetico
Tema: Inflazione

Confrontato al balzo del 4,2% registrato negli Stati Uniti, l’aumento dell’inflazione italiana calcolato ieri dall’Istat (+1,1% su base annua ad aprile dal +0,8% di marzo) fa un po’ sorridere. E soprattutto dà il senso delle proporzioni. Il problema è che mentre negli Usa i prezzi al consumo salgono (tanto) in un’economia ormai riaperta e in pieno slancio post-Covid, in Italia salgono (pur molto meno) “trainati” per ora solo dal rincaro dell’energia quando ancora l’economia deve rimettersi in moto. Nessuno mette in dubbio che la ripresa arriverà forte anche in Europa e in Italia: lo dicono gli indicatori prospettici. Proprio ieri Goldman Sachs ha scritto che si attende una «ripresa forte» in Europa in estate. Il problema, però, è che ancora non c’è, perché la campagna vaccinale è più lenta e le economie sono ancora semi-chiuse o in fase di riapertura. Da noi è arrivata prima l’inflazione della ripresa e conomica. E questo non è così positivo. Ma per fortuna sarà temporaneo.
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Testata: Avvenire 
Autore: Zappalà Daniele 
Titolo: Banca Mondiale: «Vaccino solidale e più sovvenzioni» – «Avanti con il vaccino solidale Più sovvenzioni che prestiti»
Tema: Intervista ad Axel van Trotsenburg

«Dobbiamo coprire con la vaccinazione il mondo intero. Con le varianti, non sarà possibile rilassarsi, fin quando la pandemia non calerà dappertutto». E’ un appello in nome d’un multilateralismo più realistico che mai quello dell’olandese Axel van Trotsenburg, direttore generale delle operazioni alla Banca mondiale, alla ricerca di soluzioni per finanziare l’arrivo di vaccini nei Paesi più poveri. Dopo esser giunto la settimana scorsa a Roma per partecipare a un seminario sulla solidarietà internazionale in Vaticano, il numero 2 della Bm è a Parigi per la conferenza internazionale riunita oggi dal presidente Emmanuel Macron sul finanziamento delle economie africane che fronteggiano la pandemia. “Non possiamo più lasciare nessun Paese indietro: rispetto all’inizio della crisi, secondo le nostre stime, circa 150 milioni di persone potrebbero ripiombare nell’estrema povertà entro fine anno, soprattutto nell’Africa subsahariana. Ma gli sforzi bilaterali e multilaterali stanno crescendo”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Olivieri Antonella 
Titolo: Fininvest esce da Mediobanca La quota verso Del Vecchio – Manovre in Mediobanca Fuori anche Fininvest, il 2% verso Del Vecchio
Tema: Mediobanca

Fininvest a sorpresa lascia Mediobanca, nel cui capitale era presente dal 2007. La holding della famiglia Berlusconi ha deciso di cedere la sua quota, pari al 2%, affidandola a UniCredit perché la rivendesse, evidentemente a qualcuno disposto a pagare più del mercato. Fininvest ha incassato infatti 175 milioni per un prezzo unitario di 9,814 euro ad azione, che è superiore alla stessa chiusura di Borsa di ieri, pari a 9,782 euro, peraltro ai livelli massimi da più di un anno. Gli indizi portano a Leonardo Del Vecchio che, con la sua finanziaria di famiglia, la lussemburghese Delfin, è già salito al 13,2% di Mediobanca, avendo già in tasca l’autorizzazione della Bce ad arrivare al 20%. Nessuna conferma ufficiale, ma, a quanto risulta, la quota ex Fininvest non sarebbe già più nelle disponibilità di Unicredit che l’avrebbe collocata proprio presso la Delfin che, a questo punto, per arrivare al traguardo avrebbe bisog no soltanto di rastrellare un altro 5%.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Sarcina Giuseppe 
Titolo: ***La mediazione di Biden Ma Netanyahu replica: «Noi andiamo avanti» – Edizione della Mattina
Tema: Scontri a Gaza

Joe Biden chiama Benjamin Netanyahu e, per la prima volta, gli chiede esplicitamente e pubblicamente di fermare gli scontri a Gaza. Il premier israeliano, però, fa sapere: prima dobbiamo raggiungere tutti gli obiettivi. La mossa del presidente americano, resa nota in serata, coglie un po’ tutti di sorpresa, dopo che in mattinata Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, aveva spiegato che «la diplomazia americana si stava muovendo intensamente e con discrezione». Ma evidentemente Biden, sollecitato da altri Paesi e, all’interno, da una lettera firmata da 28 senatori dem, ha deciso di dare visibilità e più spessore alla mediazione americana, finora tessuta con «60 telefonate con i protagonisti della crisi e i leader della regione», come spiegato da Psaki. Biden ha sollecitato Netanyahu, si legge in una nota, «a fare ogni sforzo per per proteggere i civili innocenti». La risposta dell’interlocutore, tuttavia, non è incoraggi ante. A Washington è diffusa la sensazione che si arriverà al «cessate il fuoco» solo quando lo deciderà il primo ministro di Israele.
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Testata: Repubblica 
Autore: Nizza Sharon 
Titolo: La diplomazia al lavoro per fermare la guerra di Gaza – L’America e l’Europa ora premono per la tregua
Tema: Scontri a Gaza

Aumentano le pressioni internazionali per mettere un freno al conflitto tra Israele e Hamas. Gli sforzi diplomatici non si traducono ancora in risultati concreti e la spirale della violenza continua. Nella notte di domenica, Israele effettua il terzo bombardamento a massima intensità – 50 caccia coinvolti per 35 minuti – per colpire altri 15 km della la rete di tunnel sotterranei utilizzati dagli uomini di Hamas per muoversi in sicurezza. L’obiettivo è far uscire allo scoperto le figure chiave delle organizzazioni fondamentaliste nella “lista dei target” dell’esercito israeliano. Tra questi Hussam Abu Harbeed, uno dei comandanti della Jihad Islamica, eliminato ieri nel campo profughi di Jabalia. A pagare un prezzo altissimo è la popolazione civile: a Gaza sono 38mila gli sfollati, i morti 212, tra cui 61 minorenni,. Israele replica che almeno 80 tra loro sono operativi delle organizzazioni integraliste responsabili del lancio di missili verso la popolazione civile israeliana, tra cui si contano 10 vittime.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Galli Della Loggia Ernesto 
Titolo: Il corsivo dei giorno – Quei giovani e le urla contro gli ebrei – L’ambiente familiare e religioso conta più dello «Ius culturae»
Tema: 
Immigrati e Ius culturae
Le manifestazioni pro palestinesi con slogan che dimenticano la Shoah sono una prova che lo «ius culturae» (fondato sull’avvenuta frequenza di un ciclo scolastico) che molti ritengono sufficiente a dimostrare l’avvenuta integrazione dei giovani immigrati nati in Italia, e perciò la loro idoneità a ottenere la cittadinanza, non ha da sola il valore che molto ottimisticamente le si vuole attribuire. L’influenza dell’ambiente familiare e religioso, di chi parla la medesima lingua materna, della tradizione, conta più di qualche migliaio di ore di lezione. Tra l’illuminismo e l’identità, rassegniamoci, quasi sempre vince l’identità. Se poi si obiettasse che le identiche cose gridate dai giovani manifestanti arabi potrebbe benissimo gridarle qualche giovane italiano militante di Forza Nuova o di Casa Pound sarebbe facile rispondere che mentre ai cittadini italiani è la Costituzione che vieta di togliere la cittadinanza, la stessa non ob bliga certo a darla a coloro che ne sono privi.
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Testata: Repubblica 
Autore: C.T. 
Titolo: L’Europarlamento contro la Cina “Rispetti i diritti”
Tema: Cina

Dopo lo stop allo shopping cinese delle aziende europee, l’introduzione di fatto di una sorta di “golden share” anti-Dragone e la sospensione dell’accordo sugli investimenti siglato lo scorso dicembre con Pechino, arriva un altro affondo Ue contro il colosso asiatico. Questa volta è l’Europarlamento ad alzare il muro contro Xi Jinping. E lo farà tra domani e dopodomani approvando una risoluzione che mette all’indice la politica pechinese in particolare sui diritti civili. Ieri il premier Draghi ha parlato al telefono con il suo omologo Li Keqiang. Anche in qualità di leader di turno del G20, ha fatto riferimento a «più equi rapporti economico-commerciali bilaterali». È chiaro che sul piano politico e su quello della difesa dei diritti umani e delle minoranze, la distanza rimane al momento incolmabile. E Draghi lo dice esplicitamente. Altro discorso sono i rapporti economici, cui nessun Paese può davvero rinunciare fino in fondo. < br /> Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Saviano Roberto 
Titolo: Attenti ai bugiardi del clima – Dentro la fiera delle falsità sui danni al clima
Tema: Cambiamento climatico
Si può negare tutto, si può negare anche qualcosa di evidente e di dimostrato, lo sappiamo. Si può negare l’evidenza di una pandemia, si possono negare le prove inconfutabili dell’esistenza delle mafie, si può persino arrivare a negare lo sterminio di milioni di persone. Stella Levantesi denuncia in un saggio pubblicato da Laterza le manovre politiche attuate dalle compagnie petrolifere. I primi a vedere il pericolo del riscaldamento globale furono coloro che poi hanno fatto di tutto per negarlo. Non c’è un dibattito sul clima tra esperti discordi. Ce l’hanno fatto credere i negazionisti per «minare le fondamenta» della scienza.
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