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SINTESI IN PRIMO PIANO – 18 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Covid-19, oltre 3mila casi in 24 ore, si stringe per il green pass
– Covid-19, il virus buca il Villaggio Olimpico, allarme a Tokyo
– M5S, Conte presenta il nuovo corso
– Alluvione in Germania, evacuate altre 700 persone.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Logroscino Adriana 
Titolo: Covid, più controlli sui turisti – Riecco i tamponi in aeroporto Le Regioni tornano a blindarsi
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Torna il contagio: ieri oltre tremila nuovi positivi, il doppio di una settimana fa. E questa volta il virus cammina sulle gambe dei viaggiatori e sfrutta la vita sociale dei ragazzi, i più colpiti. Così, tante Regioni ripristinano i tamponi obbligatori in aeroporto al rientro. Prima la Sicilia, l’Abruzzo, la Sardegna, a breve anche Emilia Romagna e Lazio, mentre la Campania lo fa già. La variante Delta sta già spaventando gli italiani: dopo l’avvertimento della Farnesina sui viaggi all’estero e di fronte al rischio di nuove misure restrittive, la Fiavet rileva un calo del 50% di prenotazioni, sia per l’estero che interne, nell’ultima settimana.  Le due isole maggiori, che fronteggiano il numero più alto di casi in proporzione al numero di abitanti (oltre 30 su centomila), cercano di blindarsi dal virus ed evitare chiusure totalmente incompatibili con la vita in vacanza. Peraltro a Pantelleria ieri è stato scoperto un nuovo focolaio, 26 casi, tutti di giovani non vaccinati.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ziniti Alessandra 
Titolo: In Italia contagi oltre quota 3 mila, non vaccinati 5 milioni di over 50 – Contagi sopra i tremila pioggia di disdette per i viaggi all’estero
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Sfondata quota 3.000 nuovi contagi nelle ultime 24 ore con diversi focolai, soprattutto a Roma, tra avventori di pub e locali che hanno assistito alle ultime partite dell’Italia agli Europei davanti ai maxischermi. Centinaia i positivi, per la maggior parte non vaccinati ma anche tanti con una sola dose e persino con due appena fatte, a conferma che per difendersi dalla variante Delta è necessaria l’immunizzazione completa. E per la prima volta tornano a salire ricoveri e terapie intensive, dato che spaventa a fronte della troppo ampia platea di persone a rischio che in Italia non hanno avuto neanche la prima dose, quasi cinque milioni, la metà dei quali tra i 50 e i 59 anni. È con queste premesse che l’Italia, alla vigilia del nuovo decreto che modificherà i parametri delle zone di rischio e varerà il nuovo Green Pass estendendone l’obbligatorietà, si prepara alla batosta dei prossimi giorni quando sarà evidente il prezzo pagato in termini di contagi per il bagno di folla di domenica notte nelle piazze di tutta Italia e lunedì a Roma per festeggiare la Nazionale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Green pass obbligatori per ristoranti al chiuso Obiettivo: Italia bianca fino a dopo Ferragosto
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Il governo sembra aver chiuso l’accordo per varare il decreto che rende obbligatorio il green pass per l’accesso a discoteche e ristoranti al chiuso. La lista dei luoghi dove si potrà accedere soltanto con la certificazione verde è ormai completata, la cabina di regia che dovrebbe svolgersi martedì servirà a mettere a punto gli ultimi dettagli. Senza escludere che il provvedimento possa entrare in vigore il 26 luglio. L’obiettivo del governo è mantenere tutta l’Italia in bianco almeno fino a Ferragosto. Nel decreto allo studio saranno inseriti i nuovi parametri che stabiliscono le fasce di rischio (bianca, gialla, arancione e rossa) non soltanto sulla base dell’incidenza del virus, ma anche sull’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive. “Se la situazione continuerà a peggiorare —è un concetto che il ministro Speranza ripete nelle riunioni a porte chiuse — dovremo avere una rete di protezione che ci consenta di tenere le attività aperte”. Il numero dei contagiati sale, soprattutto tra i ragazzi, ma nella maggior parte dei casi non c’è necessità di ricovero e per questo si è scelta la strada di lasciare aperte le attività privilegiando però chi decide di immunizzarsi in modo da impedire il più possibile la circolazione del virus.  Anche per non arrivare in situazione di emergenza alla ripresa autunnale e soprattutto consentire il ritorno di studenti e professori in classe.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Carratelli Niccolò 
Titolo: Virus, crescono i ricoveri “Green pass per gli statali” – “Green pass per insegnanti e statali” Pressing sul governo per la stretta
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Se l’estensione del green passo non dovesse bastare come incentivo alla vaccinazione, si valuterà tra qualche settimana di rendere obbligatoria la certificazione per il personale scolastico. E’ un ragionamento che si fa strada nel governo, anche se per ora sottotraccia. A maggior ragione dopo il parere del Comitato tecnico-scientifico, che ha raccomandato alla politica «ogni sforzo» per vaccinare gli insegnanti, con «ulteriori misure, anche legislative». È una strada complicata politicamente parlando, ma a indicarla in modo chiaro è stato, pochi giorni fa, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta: «Sono favorevole all’estensione del green pass per il ritorno alla normalità di tutte le attività – ha detto – e in particolare per garantire le esigenze di socializzazione nella scuola e sui luoghi di lavoro». Il ministro Speranza non esclude un intervento più energico nei confronti dei professori no vax, ma «per ora stiamo spingendo con le Regioni sul recupero di quel 15% che non ha ancora fatto nemmeno la primadose», precisa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Falci Giuseppe_Alberto 
Titolo: Lo statuto di Conte: «Difenderemo le nostre riforme» – Il segnale di Conte al governo su giustizia e reddito: mantenere le nostre riforme
Tema: M5S

Alle 18.30 di ieri Giuseppe Conte ha presentato sui social il nuovo corso del M5S e annunciato il voto sulla nuova Carta dei Valori e sul nuovo Statuto. Il Movimento “riparte con slancio e nuova forza”, dopo “mesi difficili, di smarrimento”, dice Conte. Ma da ora in poi il M5S farà sentire il suo peso all’interno del governo di Mario Draghi. E lo farà di certo lunedì quando proprio Conte varcherà l’ingresso di Palazzo Chigi per un faccia con l’ex presidente della Bce. L’ex premier è già pronto e lancia una serie di messaggi bellicosi all’indirizzo del governo: “Non accetteremo che le nostre riforme siano cancellate”. Conte si riferisce al reddito di cittadinanza, un totem per i 5 Stelle. E poi si riferisce alla riforma della giustizia, oggetto della contesa tra Palazzo Chigi e la galassia pentastellata. Non a caso si schiera con chi oggi, nel M5S, non intende accettare la mediazione che ha portato alla riforma Cartabia. Il suo Movimento mira ad essere un contenitore interclassista: si rivolgerà al mondo delle imprese, a quel ceto medio «che oggi fatica ad arrivare a fine mese», senza dimenticare gli ultimi. Fondamentale però sarà «essere uniti e tanti». Infine, ecco l’appello ai vecchi e ai nuovi iscritti: “Fateci sentire il vostro calore e il vostro sostegno”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cassano Antonello 
Titolo: Giorgetti ricuce “Dopo la tempesta arriva il sereno”
Tema: Centrodestra

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti prova a stemperare il clima pesante che si è creato nel centrodestra negli ultimi giorni, dopo l’esito della partita sulle nomine, in particolare quelle Rai, che ha spaccato la coalizione. Come dimostra la reazione di Giorgia Meloni, che ha disertato la presentazione del candidato di coalizione a Milano Luca Bernardo. “Mi hanno insegnato che dopo la tempesta viene sempre il sereno, state tranquilli”, ha detto ieri Giorgetti da Bari, aggiungendo poi: “Perché dite “avete fatto le nomine?” Ha fatto. Le ha fatte Draghi queste scelte qua. È un governo con tante componenti, con tanti partiti, i più assortiti. Perb c’è evidentemente un’impronta. Questo governo nasce con Draghi e c’è quindi l’impronta di Draghi. Se si sposta, questo governo non va avanti”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Sannino Conchita 
Titolo: Il Pd lancia a Napoli la riscossa dei sindaci “Vogliamo contare”
Tema: Pd

Quella che debutta ufficialmente a Napoli, il 23 luglio alla Festa dell’Unità, con la presenza corale di tanti primi cittadini al fianco del leader Pd Enrico Letta e dei candidati di centrosinistra nelle varie città italiane, è una sfida ambiziosa. Una battaglia lanciata non solo per la vittoria elettorale nelle metropoli e nei Comuni minori, ma anche una riscossa dei sindaci, che chiedono più agibilità politica e garanzie. Anche per strappare quelle norme che gli amministratori chiedono ormai a gran voce: dalle maggiori semplificazioni per non perdere i progetti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), fino al via libera per potersi candidare in Parlamento, senza l’obbligo delle dimissioni sei mesi prima. “I sindaci hanno poche risorse e responsabilità enormi. Soprattutto sono esposti a rischi smisurati nell’esercizio quotidiano dell’amministrazione dei nostri territori” – spiega Letta, che aggiunge: “Il Pd, la sinistra, hanno una straordinaria tradizione amministrativa. Fa parte del nostro Dna. I sindaci e gli amministratori sono il nostro orgoglio Io voglio che il nostro torni ad essere il partito dei territori, della vicinanza ai cittadini”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Intervista ad Enrico Letta – “Sulla Giustizia Cartabia tratti Se perdo a Siena lascio” – Letta “Sulla giustizia possibili aggiustamenti Cartabia guidi il confronto Se perdo a Siena lascio”
Tema: Pd

Parte la campagna elettorale del segretario del Enrico Letta per il seggio elettorale di Siena. Qui tre anni fa Padoan vinse con tre soli punti di scarto sul centrodestra e lui sa di giocarsi tutto, perché “è evidente che se i cittadini mi rifiuteranno, ne trarrò le conseguenze”. Significa dire addio al Nazareno, non solo alla speranza di entrare in Parlamento.  E certo, le voci di un possibile agguato renziano non rassicurano. “Vincere questa battaglia, per me totale, è possibile. Rifiutarsi sarebbe stata diserzione”, aggiunge Letta, che poi tocca il tema della riforma Cartabia: “Non c’è alcun dubbio che la riforma sia giusta e necessaria: dopo molti anni si va finalmente nella direzione di superare lo scontro politico tra giustizialismo e finto garantismo che ha tenuto in ostaggio il Paese troppo a lungo. Ma proprio perché è di importanza strategica, penso che il Parlamento abbia il diritto, direi il dovere, di contribuire a migliorarla”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Intervista a Matteo Renzi – La proposta di Renzi “Un patto di ferro per sbloccare lo Zan” – “La mia proposta per sbloccare il ddl Zan un patto per fissare tempi e modifiche”
Tema: Ddl Zan

Matteo Renzi: “La legge è ancora aperta soltanto perché il Pd la sta rinviando. L’ostruzionismo lo ha fatto per mesi la Lega. Ma oggi il vero partito no-Zan è il Pd. Faccio una proposta per sbloccare l’impasse: i capigruppo di maggioranza del Senato coinvolgano quelli della Camera per stabilire assieme un cronoprogramma stringente: si approva la legge Zan con le modifiche concordabili e al tempo stesso alla Camera si impegnino subito a calendarizzare la terza e ultima lettura. Il prima possibile”. E ancora: “A me della Lega non interessa niente. Siamo avversari politici e partecipiamo alla stessa esperienza di governo, come chiesto dal Capo dello Stato. La Lega ha fatto un passo avanti enorme nella persona del presidente della Commissione Giustizia Ostellari, bravo nell’ascoltare le posizioni altrui. Ha abbandonato una posizione ostruzionistica e va riconosciuto. Dall’altra parte ci saranno emendamenti da parte dei socialisti, dei mondo delle autonomie. A me non interessa della Lega, ma delle migliaia di giovani omosessuali, transessuali e disabili che potrebbero avere una legge, che invece viene impedita dall’atteggiamento arrogante di una parte del Pd che preferisce tenere alta la bandierina a fini di consenso piuttosto che trovare unasoluzione”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Piccolillo Virginia 
Titolo: «Davigo indagato ma è una stupidaggine» – Caso Davigo, la mossa del Csm: ascoltare pm e giudici di Milano
Tema: Caso Davigo

Saranno sentiti a decine i magistrati della Procura e anche del Tribunale di Milano per chiarire gli strascichi lasciati dal caso Davigo-Storari. Ovvero l’iniziativa del pm milanese Paolo Storari, stanco di un asserito «immobilismo» del procuratore Francesco Greco, di consegnare a Piercamillo Davigo, allora consigliere Csm, verbali segreti. Quelli in cui il faccendiere Pieni Amara, poi arrestato, svelava l’esistenza della presunta loggia denominata Ungheria, composta anche da magistrati e consiglieri Csm, e dedita a pilotare indagini. Per l’uso di quei verbali, che in seguito finirono ai giornali spediti da un anonimo, Davigo è ora indagato dalla Procura di Brescia per rivelazione di segreto d’ufficio. Una ipotesi che lascia «sorpreso» il suo legale, Francesco Borasi: «Nutro una perplessità profonda sui fatti contestati», dice. E, all’AdnKronos aggiunge, citando Fouché: «E molto peggio di un crimine, è una stupidaggine. Questo sì lo posso dire. Davigo è l’uomo più limpido d’Europa. Non c’è neanche una nube nel pensiero di Davigo».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Concorrenza, dai porti ai servizi locali Pronta la riforma chiesta dall’Europa
Tema: Recovery Plan e Concessioni

Uno dei traguardi più attesi tra quelli fissati dal Recovery Plan scadrà tra poco più di dieci giorni e riguarda la prima delle quattro leggi annuali per la concorrenza. Da settimane sono in corso confronti a Palazzo Chigi sul dossier, che avrebbe subito dei rallentamenti a causa di alcuni rilievi posti dal ministeri competenti per materia. Per i servizi pubblici locali si rgaiona su meccanismi di razionalizzazione del ricorso all’in-house, con una norma che imponga all’amministrazion e una motivazione anticipata rafforzata che giustifichi il mancato ricorso o l’aumento della partecipazione pubblica. Per il trasporto pubblico locale si mira a incentivare le unioni tra Comuni riducendo amministrazioni ed enti aggiudicatrici. Non dovrebbe trovare ostacoli l’indroduzione di regole favorevoli all’installazione di ricariche pubbliche per macchine elettriche, per raggiungere l’obiettivo di 7.500 punti di ricarichanelle supestrade e 13.750 nei centri urbani. Abrogato al tempo stesso l’articolo del dl semplificazioni che prevede tariffe regolare per la fornitura di energia elettricha destinata ai veicoli. Più disomogenee le posizioni politiche su altre materie, come le concessioni balneari (la cui discussione dovrebbe slittare in autunno), o delle concessioni idroelettriche.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Alt ai vecchi affidamenti, nuovi criteri per i fondi e informazioni digitalizzate
Tema: Recovery Plan e Concessioni

La commissione ministeriale presieduta da Bernardo Giorgio Mattarella proporrà una riforma del trasporto pubblico fondata su alcuni punti chiave: superare le situazioni di proroga dei vecchi affidamenti per garantire maggiore concorrenza; motivare sempre gli affidamenti dei servizi e svolgerli su fabbisogni aggiornati; limitare l’oggetto delle gare a quanto necessario, senza definire perimetri larghi del servizio; rinnovare i criteri di ripartizione del Fondo nazionale trasporti; garantire una maggiore raccolta di informazioni da parte dei gestori sul traffico sui passeggeri, al fine di introdurre forme di digitalizzazione e didisegnare meglio le gare. La proposta finirà all’interno della legge sulla concorrenza che il governo intende varare entro fine mese, su proposta del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dominelli Celestina 
Titolo: Gare gas, al palo 30 miliardi d’investimenti
Tema: Recovery Plan e Concessioni

L’unico cenno che il Recovery Plan riserva al nodo, tuttora irrisolto, della gestione deile concessioni di distribuzione del gas, è contenuto tra le pieghe del Pnrr dove si sottolinea la necessità di “modificare la disciplina normativa al fine di favorire il rapido ed efficace svolgimento delle gare da parte degli ambiti territoriali minimi” e si rinvia la soluzione alla nuova legge annuale per la conconrenza. Per questo nella segnalazione inviata a marzo scorso dall’Antitrust al premier Mano Draghi e propedeutica al prossimo passaggio legislativo, il capitolo delle gare gas è particolarmente dettagliato con un pacchetto di interventi giudicato imprescindbile dall’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli ai fini dello sblocco del meccanismo.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galvagni Laura 
Titolo: Infrastrutture, per i fondi partita Pnrr da 60 miliardi – Infrastrutture, l’Italia dei Pnrr entra nel radar dei grandi fondi
Tema: Recovery Plan

Al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile arriveranno grazie al Pnrr 62 miliardi da investire nei prossimi 10 anni; cifra che potrebbe anche diventare più rotonda se si innescasse un sodalizio virtuoso tra soldi pubblici e privati. Ma perché ciò avvenga deve decollare il settore dei fondi infrastrutturali e perché ciò si realizzi ci sono diversi tasselli da sistemare. “Va avviata una vera e propria semplificazione e va potenziata la capacità progettuale alla quale abbinare un deciso taglio alla burocrazia”, sostiene Anna Gervasoni, presidente ExSuf e direttore generale Aifi. A ciò potrebbe unirsi un altro tassello, ovvero una serie di regole a livello di assorbimento di capitale che favoriscano ancora di più l’impiego dei denari in investimenti Esg. Questo servirebbe per raccogliere ancora più capitali e aiuterebbe a dar vita a quel sodalizio pubblico-privato che vedrebbe lo Stato con al fianco schierati i fondi infrastrutturali e le grandi realtà corporate del paese.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria 
Titolo: Brunetta crea il portale per assumere subito i tecnici del Recovery
Tema: Recovery Plan

Con la firma del Protocollo tra la Funzione Pubblica e Professioni taliane si rende operativa la possibilità di far trovare a Comuni, Regioni, ministeri, agenzie pubbliche il professionista giusto in tempi rapidi per la redazione e l’attuazione dei progetti del Pnrr. Entro settembre la Rete delle Professioni Tecniche e il Comitato Unitario delle Professioni renderanno operativo il collegamento dei propri database al Portale del Reclutamento.  A breve, ha annunciato il ministro della Pa Renato Brunetta, lo stesso accordo verrà firmato anche con le professioni non ordinistiche e lo stesso schema verrà adottato anche per costruire un database di “alte specializzazioni”, attraverso intese con le Università e il Cnr. Ma sindacati e comitati di partecipanti ai concorsi esprimono perplessità che il reclutamento “rapido” di professionisti possa creare un’alternativa ai concorsi, finendo per soppiantarli e creando una generazione di precari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Cingolani: un’imboscata contro di me Ira del ministro per i veti sul Recovery
Tema: Recovery Plan

Due giorni fa nelle commissioni Ambiente e Affari costituzionali della Camera l’esecutivo è stato battuto sul decreto Recovery, che contiene la governance del Pnrr e le semplificazioni ed è fondamentale per ottenere i primi 24 miliardi di aiuti dall’Europa. A mandar sotto il governo sono state due forze di maggioranza, M5S e Pd, che hanno fatto passare un emendamento nonostante il parere contrario del relatore e del governo, nella persona del ministro Federico D’Incà (M5S). Nel merito, l’emendamento firmato da Ferraresi e Zolezzi consente al Parlamento di stoppare l’iter di approvazione delle opere strategiche per le quali sono previsti appalti semplificati e un apposito comitato. La vicenda, all’apparenza minore, è in realtà rivelatrice. Il Parlamento strappa al governo un pezzetto di potere di controllo sul Pnrr, ma soprattutto rivela una questione tutta politica. Nel governo lo sgambetto è stato letto come la prova delle tensioni tra l’ala governativa dei 5 Stelle che si riconosce in Beppe Grillo e i «barricaderi» vicini a Giuseppe Conte. E quel che preoccupa l’esecutivo è che i 5 Stelle abbiano trovato l’appoggio del Pd per frenare il Pnrr, dossier prioritario e cruciale su cui il segretario dem Enrico Letta ha confermato plena lealtà a Draghi appena quattro giorni fa. Adesso per Cingolani, determinato a «respingere lo scontro ideologico e i veti», l’attuazione del piano è a rischio.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bricco Paolo 
Titolo: A tavola con Bernardo Mattarella. «Per utilizzare meglio i fondi Ue deve migliorare la qualità della pubblica amministrazione» – «Per sfruttare al meglio i fondi Ue deve migliorare la qualità della Pa»
Tema: Recovery Fund

Bernardo Mattarella, amministratore delegato del Mediocredito Centrale, una delle principali istituzioni finanziarie pubbliche. Da Cfo di Invitalia, ha gestito ogni anno fra 1 e 1,2 miliardi di euro di liquidità. Da ad di Mediocredito Centrale ha firmato un bilancio che – al 31 dicembre 2020 – ha allo stato patrimoniale uno stock di 2 miliardi di crediti verso le imprese. Inoltre, ha gestito il Fondo di garanzia che, nell’anno e mezzo della pandemia, ha accolto richieste per oltre 180 miliardi di finanziamenti. “Il Governo Draghi e la tecnostruttura del Mef hanno le competenze e i meccanismi di controllo per attuare le procedure e delineare le riforme. II punto critico è rappresentato dalla pubblica amministrazione nazionale e locale che, poi, ha la funzione di fare compiere a questi soldi l’ultimo miglio, fino alle imprese. La qualità della pubblica amministrazione deve migliorare, se non vogliamo che questi 209 miliardi diventino, da una opportunità unica, una occasione perduta”, dice, a proposito della gestione italiana dei fondi in arrivo dalla Ue.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Baccaro Antonella 
Titolo: Intervista a Carlo Sangalli – Sangalli: consumi, passo lento Rateizzare il debito fiscale e più tempo per i prestiti
Tema: Confcommercio

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: “Il pericolo è che l’emergere delle varianti del virus e il riacutizzarsi dei contagi tolgano vigore alla ripresa, impedendo ad alcuni settori, come la filiera turistica, il ritorno ai livelli pre-Covid”. Aggiunge Sangalli: “In un’economia che si è rimessa in moto, ci sono molte imprese del terziario ancora a rischio, come le discoteche, che sono ancora chiuse. E quei settori che stanno ripartendo lentamente, come la cultura e il turismo, che torneranno ai livelli pre-Covid solo nel 2023. Con ripercussioni negative su consumi e livelli occupazionali (…). L’inflazione inattesa è un rischio concreto tua gli assegniamo ancora una probabilità ridotta. Che crescerebbe, però, se le tensioni sulle materie prime dovessero perdurare. Conforta l’atteggiamento delle autorità monetarie che non toglieranno gli stimoli all’economia reale, pure con un’inflazione superiore al 2% nell’area euro”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Pensioni con Quota 100: le donne penalizzate – Pensioni, radiografia di quota 100 Uffici più vuoti e donne penalizzate
Tema: Welfare

Uno studio dell’Inps su un campione di circa 70 mila aventi diritto ad accedere a Quota 100 dimostra come la misura, in termini distributivi, sia stato un sussidio netto ai ceti benestanti (che hanno scelto questa opzione più della media), mentre in termini economici potrebbe aver nuociuto all’efficienza dei settori essenziali a contatto con il pubblico: è da li che si è registrato un vero e proprio esodo in piena pandemia. In termini di parità di genere, è stato un trasferimento netto di risorse dalle donne (che hanno aderito di meno) agli uomini (che hanno aderito di più). E in termini politici, ha beneficiato più elettori prevalentemente del Partito democratico (pubblico impiego, redditi medioalti) grazie ai contributi versati dagli elettori prevalentemente della Lega.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Repubblica 
Autore:  Audisio Emanuela 
Titolo: C’è il virus nel Villaggio Tokyo sempre più chiusa il Covid minaccia i Giochi
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Allarme Covid-19 ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il virus ha bucato la bolla del Villaggio Olimpico: ieri il primo contagiato in quello che doveva essere il luogo più sicuro della città. Non si tratta di un atleta ma di un dirigente straniero, pare nigeriano. C’è anche il primo membro Cio contagiato e fermato all’aeroporto di Narita: è il sudcoreano Ryu Seung-min, 38 anni, ex campione di tennistavolo, facente parte della commissione atleti. Timore tra gli atleti, perché se sei venuto a contatto con un inserviente o uno spedizioniere, magari positivo, non ti ammali, ma ti isolano, e mandi in fumo cinque anni di allenamento. Non tranquillizza il fatto che un componente del team Uganda, positivo (variante delta) all’aeroporto, sia stato messo in quarantena, ma gli altri otto del gruppo abbiano potuto viaggiare in bus per 500 km verso il loro camp, dove un altro è risultato positivo. Tuona la ministra olimpica Tamayo Marukava: «Controlleremo entrate e uscite, abbiamo un sistema che non permette a nessuno di farla franca». Il governo ha chiesto alle compagnie aeree di non accettare più prenotazioni fino alla fine dei Giochi, vuole limitare il traffico non olimpico a un totale di duemila passeggeri al giorno nei 5 aeroporti della capitale. E non più di 40 persone (non accreditate) al giorno.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Livini Ettore 
Titolo: Sponsor e diritti, spese e rimborsi record le Olimpiadi “a tutti i costi” del Giappone
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Al Villaggio degli atleti è spuntato il primo contagio. Ma Cio e governo – per ora – tirano dritto con i giochi dimezzati, senza pubblico e con molte defezioni. Come mai? Bastano pochi numeri per capirlo. I Giochi di Tokyo sono costati 15,4 miliardi di dollari, più del doppio dei 7,5 previsti nel 2013. Lo Stato ha messo 11 miliardi. Altri 3,3 miliardi arrivano da sponsor privati giapponesi (soldi da restituire in caso di cancellazione) mentre il Cio ha contribuito con 1,3 miliardi. Buona parte del denaro pubblico è già stato “spesato” nei bilanci degli anni scorsi ma lo stop all’evento creerebbe un serio problema d’immagine al governo che ha sponsorizzato i giochi. L’assenza di pubblico costringerà l’organizzazione a rimborsare – costo 850 milioni – i 4,45 milioni di biglietti venduti. E la mancanza di spettatori stranieri ha fatto saltare i 2-3 miliardi di incassi previsti grazie all’indotto turistico.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Franceschini Enrico 
Titolo: Nuovo picco, ma Londra riapre Si ammala anche il ministro
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

La fine di ogni restrizione per il Covid, decisa da Boris Johnson a partire da domani nonostante l’aumento dei casi a 50 mila al giorno, rappresenta «una minaccia mondiale», perché la Gran Bretagna, come hub dei trasporti internazionali, rischia di diventare «terreno fertile» per nuove varianti della pandemia in grado di diffondersi in tutto il pianeta. È il monito lanciato da 1200 scienziati di numerosi paesi, tra cui Israele, Italia e Nuova Zelanda, in una lettera pubblica da Lancet. Intanto fra i contagiati c’è anche il ministro della Sanità, Sajid Javid, che aveva già ricevuto due dosi di vaccino. Finora quasi 36 milioni di persone hanno ricevuto due dosi, pari al 67 per cento della popolazione adulta, e 46 milioni ne hanno ricevuta almeno una, ovvero l’87 per cento degli adulti. Ciononostante, Downing Street riconosce che «in termini di casi e proiezioni» la situazione è «preoccupante», con la prospettiva di arrivare in breve tempo a 100mila casi al giorno non appena saranno state cancellate le ultime restrizioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gramigna Agostino 
Titolo: A Mykonos musica vietata e coprifuoco dall’una di notte «Questa è la fine del turismo»
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

A Mykonos è allarme Covid-19. Il 15 luglio il numero di positivi sull’isola ha raggiunto e oltrepassato i 300 casi. Il quadruplo della settimana precedente. Una progressione legata alla variante Delta e aggravata dalle feste clandestine. Il viceministro della Protezione civile, Nikos Hardalias ha annunciato nuove misure restrittive fino al 26 luglio. Limiti alla diffusione di musica nei locali e sulle spiagge, limiti agli assembramenti e divieto di circolazione dall’una di notte alle sei del mattino. La misure non sono piaciute al vicesindaco di Mykonos, Alexandros Koukas: «Distruggono completamente il turismo. L’isola ospita 20 mila persone. Non ce le aspettavamo. Siamo in prima linea sul fronte vaccinazione».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Tra Francia e Gran Bretagna la battaglia delle quarantene Ora spaventa la variante Beta
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Londra venerdì sera ha dato un giro di vite alle norme per chi rientra dalla Francia e ieri Parigi ha risposto imponendo un tampone nelle precedenti 24 ore, invece che 48, per chi si presenta lì dal Regno Unito. La mossa di Johnson ha seminato panico e caos soprattutto fra centinaia di migliaia di cittadini britannici ed è motivata dal timore per la diffusione della variante Beta, ossia quella Sudafricana, che ormai ammonta al dieci per cento dei nuovi contagi in Francia: una variante che non è particolarmente contagiosa, soprattutto rispetto alla Delta, che è quella dominante in Gran Bretagna, ma che sembra essere più resistente ai vaccini, in particolare ad AstraZeneca.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  R.C. 
Titolo: I ragazzi positivi bloccati all’estero «Siamo in attesa e senza tampone»
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Sono ancora tantissimi i ragazzi italiani bloccati all’estero — dove la maggior parte si era recata per un viaggio studio — perché positivi al Covid o perché entrati in contatto con persone contagiate. Se ne contano più di mille, molti dei quali minorenni, sparsi tra Malta, Dubai, Spagna, Cipro, Portogallo, Gran Bretagna e Grecia. Sono tutti in hotel, in attesa di terminare l’isolamento fiduciario. La Farnesina dice di essere in costante contatto con tutti i Paesi stranieri per cercare di farli rientrare il primo possibile, mentre  continuano comunque a sollecitare per un rimpatrio rapido diversi esponenti politici locali e non — la Lega ieri è scesa in piazza per un sit-in con alcune famiglie davanti al ministero degli Esteri —, il Comitato Cura Domiciliare Covid-19 e soprattutto i genitori, allarmati dal figli che raccontano di essere abbandonati a se stessi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Magnani Alberto 
Titolo: Africa senza difese: in una settimana +43% di decessi (1 milione di casi)
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Dopo un primo anno e mezzo più blando, ll Covid sta riversando tutta la sua irruenza in quella che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha definito subito una «ondata senza precedenti» per l’Africa. Fra gennaio e giugno 2021 i casi registrati in tutti Paesi africani sono balzati dai 2,8 milioni a circa 5,8 milioni, superando il 13 luglio il tetto dei 6 milioni. L’Oms ha registrato un aumento del 43% delle vittime nella settimana conclusa l’11 luglio, con un incremento di 6.273 decessi concentrati per oltre l’80% fra Namibia, Sudafrica, Tunisia, Uganda e Zambia. La variante Delta è comparsa in almeno venti paesi e la quota di cittadini completamente vaccinata non supera l’1,5% di una popolazione di oltre 1,3 miliardi di persone.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Biden attacca Facebook: la disinformazione uccide
Tema: USA e social network

Joe Biden ha accusato i social network di «uccidere persone» a causa del proliferare della disinformazione sui vaccini. Il presidente, rispondendo a una domanda su Facebook, ha spiegato infatti che in America c’è «ormai una pandemia tra coloro che non sono vaccinati». La replica di Facebook è stata aspra: la Casa Bianca cerca «capri espiatori» per aver «mancato l’obiettivo di vaccinazioni». «Più di 2 miliardi di persone hanno visualizzato informazioni autorevoli sul Covid-19 e sui vaccini su Facebook — ha detto un portavoce —: più di qualsiasi altro posto in Internet. Oltre 3,3 milioni di americani hanno utilizzato il nostro strumento di ricerca vaccini per scoprire dove e come ottenerlo. I fatti mostrano che Facebook sta aiutando a salvare vite. Punto».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Tebano Elena 
Titolo: Germania, l’alluvione infinita «Quella diga potrebbe crollare»
Tema: Alluvione in Germania

Preoccupa la diga nel distretto di Euskirchen: l’amministrazione del distretto di Colonia ha comunicato che la struttura non è ancora al sicuro e i vigili del fuoco continuano a lavorare per metterla in sicurezza. Altri residenti della zona sono stati evacuati. Nessuno vuole pensare a cosa potrebbe succedere se venisse giù. Se quello che è poco più di un canale ha trascinato con sé mezza collina, figurati cosa può fare la diga. La zona della frana intanto è transennata e sorvegliata dagli elicotteri, molte strade sono state bloccate, è crollato un pezzo di autostrada, in tutto il distretto si circola solo sulla vie secondarie. Poco più in là i blindati dell’esercito hanno portato via i camion e le auto accartocciate che erano rimasti nel fiume e incastrati sotto un ponte. Il bilancio provvisorio dell’alluvione di giovedì è salito a 141 morti confermati solo in Germania. Ieri a Erftstadt sono arrivati anche il presidente della Repubblica federale Frank-Walter Steinmeier e il ministro presidente del Nord RenoVestfalia, Armin Laschet.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Audino Uski 
Titolo: Germania, si scava nel fango per trovare i dispersi Evacuate altre 700 persone
Tema: Alluvione in Germania

Terzo giorno dalla devastante esondazione in Germania Ovest, Olanda e Belgio. L’emergenza è ora meno acuta, ma l’allerta resta altissima. A destare le preoccupazioni maggiori sono ancora le dighe. E una corsa contro il tempo per evitare che le conseguenze disastrose delle piogge degli ultimi giorni provochino danni ulteriori. La conta delle vittime, intanto, è un bilancio che si aggiorna di continuo. In Germania sono 141, i feriti 670 e 1.400 dispersi. Si spera che molti siano irreperibili dato anche il collasso delle linee telefoniche. In Belgio le vittime accertate sono salite a 27 e 103 sono i dispersi, mentre in Olanda si combatte ancora con l’acqua alta lungo il fiume Maas. L’area colpita dall’esondazione con il passare dei giorni appare più vasta di quanto si credesse in un primo momento. “Sono triste e scioccata. II vostro lutto è il nostro lutto Ne usciremo insieme, l’Europa è con voi”, ha detto ieri la presidente della Commissione Ue Von der Layen.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cadalnu Giampaolo 
Titolo: La tragedia del clima ora a Berlino cambierà la campagna elettorale
Tema: Alluvione in Germania

Le inondazioni nell’ovest della Germania diventano tema di dibattito nella campagna elettorale in vista delle elezioni di settembre. Le precipitazioni eccezionali che hanno sconvolto NordReno-Westfalia e Renania-Palatinato possono rinvigorire il partito dei Verdi, finore in difficoltà nei sondaggi. Ma l’idea di una strumentalizzazione di una tragedia così grande è alta e nella sede di Platz vor dem Neuen Tor c’è molta cautela nel toccare il tema del cambiamento climatico. Robert Habeck, il filosofo che guida il partito assieme ad Annalena Baerbock, ha scelto di non avvicinarsi nemmeno alle zone colpite. “So per esperienza diretta che i politici in visita, quando non sono specialisti, danno solo fastidio ai soccorritori”, ha detto Habeck. Ma se le inondazioni in Renania potranno influire nel voto, per ora non è semplice valutare quanto e come. In realtà paradossalmente la coscienza ecologica è così radicata in Germania che potrebbe persino non costituire un vantaggio per i Verdi alle urne, perché il tema del clima non è più loro esclusiva. Lo dimostrano le dichiarazioni di Angela Merkel e del ministro per gli Interni Horst Seehofer, considerati poco entusiasti sui problemi ambientali ma ora favorevoli a interventi rapidi.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Colarusso Gabriella 
Titolo: In piazza perché manca l’acqua la rivolta che scuote l’Iran
Tema: Iran
Da quattro giorni il Sud-Ovest dell’Iran è in rivolta per la mancanza d’acqua, una crisi dovuta alla siccità e ai cambiamenti climatici che hanno colpito le zone umide della mezzaluna fertile, ma anche agli interventi infrastrutturali che negli anni hanno deviato il corso di fiumi e paludi. Le proteste si sono estese ad altre città e nella notte tra venerdì e sabato un manifestante è stato ucciso a Shadegan, a circa 100 km da Ahvaz. Le autorità sostengono che la vittima, un ragazzo sulla trentina, sarebbe stato colpito da altri manifestanti. Nelle immagini condivise sui social, che non è stato possibile verificare in maniera indipendente, si vedono le forze di sicurezza circondare i manifestanti mentre bruciano degli pneumatici per bloccare le strade. Gli agenti indossano elmetti e tute mimetiche. Ci sono notizie anche di una seconda vittima, al momento non confermate.
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