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SINTESI IN PRIMO PIANO – 17 settembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Il discorso di Von Der Leyen sullo Stato dell’Unione: clima, digitale e migranti il cuore degli investimenti.
– Von Der Leyen punta alla sanità europea e parte da Roma. Nel 2021 vertice Sanità in Italia.
– Bruxelles prova ad accellerare il “Patto sui Migranti”. La svolta di Ursula: “Aboliremo Dublino”.
– Crescita e fisco, piano al via. Alle Camere gli obiettivi del governo per i 209 miliardi della Ue.
– Nuova pista in Russia per i fondi della Lega.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Di Maio: non mi affascina il rimpasto
Tema: Rimpasto

A Palazzo Chigi non vogliono nemmeno sentirne parlare. Sembra che il capo del governo Giuseppe Conte non abbia in agenda alcun tipo di annuncio, presenza o appuntamento di qualsiasi tipo in tema di elezioni regionali. Resterà a guardare, se ne terrà fuori. Altro che rimpasto o sostituzione di ministri, ufficialmente Conte non ha nessuna voglia di prendere in considerazione, al momento, l’argomento. Stessa posizione nel Pd, lo dice a chiare lettere anche il segretario del partito Nicola Zingaretti. Sull’eventuale rimpasto di governo la mette in questo modo: «Non so perché all’improvviso, a cinque giorni dal voto, si scateni la discussione sul dopo voto. La mia unica ossessione è vincere le elezioni per salvare l’Italia e dare ai cittadini di queste regioni dei buoni governi. Non avrei neanche il tempo fisico per mettermi a fare accordi perché per fortuna noi le campagne elettorali le facciamo per le strade», smentendo di averne parlato con il presidente del Consiglio.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Rimpasto, il Pd scosso dai veleni
Tema: Rimpasto

«Il tema non è il rimpasto, il tema è capire qual è l’assetto migliore dal punto di vista organizzativo per gestire il Recovery». Firmato Andrea Orlando. «Non so perché all’improvviso, a cinque giorni dal voto, si scateni la discussione sul dopo voto. La mia unica ossessione è vincere le elezioni e salvare l’Italia», dice Nicola Zingaretti. Fa una certa impressione vedere a quattro giorni dal voto il vicesegretario e il segretario del Pd dire cose così difformi su un tema cruciale come l’assetto dell’attuale governo. Ma nel Pd c’è un clima di rissa sottotraccia, proprio perché «le mire personali sono tante», ammettono quelli più addentro alla vita del partito. Tra i Dem circola infatti già una lista di nomi che ambirebbero a entrare nel governo a vario titolo: e Andrea Orlando è in cima alla lista, pronto a riprendere i galloni di Guardasigilli al posto di Alfonso Bonafede o a fregiarsi di quelli più incisivi in questa fase di un ministero di peso economico. Seguito a ruota dal capogruppo al Senato Andrea Marcucci, che stando ai boatos ambirebbe ai dicasteri della Sanità, al posto di Roberto Speranza o della Scuola, al posto della Azzolina. Così come nella lista dei pretendenti a un posto di governo continua ad esserci, malgrado le smentite, l’altro capogruppo Graziano Delrio. Viceversa il più ostinato difensore dell’assetto attuale sarebbe Dario Franceschini.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: La Nota – Così l’imbuto elettorale diventa un alibi per le non scelte
Tema: Rimpasto

C’è una singolare concordia, tra maggioranza e opposizione, sul fatto che dopo Regionali e referendum del 20 e 2r settembre cambierà poco sul piano politico. Forse perché tutti temono di uscirne vincitori un po’ ammaccati, se non perdenti. Sicuramente perché con un Fondo per la ripresa di 207 miliardi di euro che l’Europa distribuirà dal 2021, nessuno si azzarda a destabilizzare una situazione in bilico a livello sanitario; e su un piano inclinato a quello economico. Eppure, il doppio imbuto politico della consultazione sul taglio dei parlamentari e del governo di sette regioni sarà un vero spartiacque. Fotograferà i rapporti di forza in una parte non piccola del Paese. E dirà quanto in profondità è cambiata la geografia dei partiti dalle Politiche del 2018 ma anche dalle Europee del 2019. Sullo sfondo c’è un’alleanza con le istituzioni europee che il Pd rivendica sempre più spesso come la vera chiave di volta degli ultimi mesi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Folli Stefano 
Titolo: Il punto – Conte, due carte per durare
Tema: Rimpasto

Non sorprende che il presidente del Consiglio stia mettendo in atto una strategia per durare a Palazzo Chigi ben al di là del passaggio elettorale di domenica e lunedì. S’intende che non tutto dipende da lui, anzi: i fattori favorevoli a Conte e le circostanze avverse quasi si bilanciano, per cui solo la prossima settimana il quadro sarà più chiaro. Tuttavia l’avvocato del popolo,sempre rapido di riflessi, ha fatto due mosse. La prima consiste nel cominciare a indicare le linee generali che dovranno presiedere all’utilizzo delle risorse europee (il Recovery Fund). Niente di preciso e tantomeno di vincolante, ma il solo parlare di quei miliardi è utile per spostare l’attenzione dal voto imminente. Si discute di grandi scenari e intanto si lascia scivolare il messaggio: perché mettere in discussione un governo impegnato in un compito decisivo, benché tuttora generico? Si affaccia persino l’ipotesi di un rapido dibattito parlamentare, terreno di solito poco gradito a Conte: ma stavolta sarebbe funzionale a questa particolare “fase 2” dell’esecutivo. Seconda mossa, l’accordo siglato con Zingaretti. Si tratta, come è ovvio, del classico patto della vigilia: Conte vuole puntellarsi e Zingaretti idem
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: «Il voto? Non aprirà crisi» – «Un risultato negativo al voto indebolirebbe il governo Ma dobbiamo andare avanti»
Tema: Intervista ad Andrea Orlando – Rimpasto

Andrea Orlando, lei non parla di rimpasto ma di nuovi assetti, può spiegarsi meglio? «Stiamo entrando nel terzo tempo del governo Conte. Il primo era quello pre-Covid, il secondo è stato quello della gestione dell’emergenza, il terzo è quello della ricostruzione. La domanda che dobbiamo porci non riguarda l’organigramma del governo, questo lo dirà Conte, ma se lo Stato è pronto ad affrontare una sfida come quella rappresentata dai 209 miliardi del Recovery fund. Questa sfida deve comportare un riassetto della macchina. Questo è il tema. Naturalmente poi è abbastanza facile derubricarlo a rimpasto o a cambio di leadership».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Veltroni: “Voto No è nella storia del Pd” – Il Pd e il referendum l’ultimo No è di Veltroni “Il taglio è senza senso”
Tema: Referendum e elezioni amministrative

Il Pd ha scelto la linea del Sì ma i padri nobili del partito, a uno a uno, si vanno sfilando dalla posizione ufficiale. L’ultimo a declamare il suo No è Walter Veltroni, il primo segretario dei dem, che ha aspettato qualche settimana per maturare la sua convinzione: «Ml aspettavo che la richiesta di Zingaretti per una serie di riforme necessarie trovasse maggiore ascolto. Ma non è questo il punto: tagliare i parlamentari senza che ci sia un bicameralismo perfetto non ha molto senso. E poi mi faccia dire che la mia è una scelta di coerenza: ho qui diverse dichiarazioni di esponenti del Pd – dice Veltroni – che parlano di legge spot, di norme che favoriscono le lobby e le corporazioni elettorali, di riflessi negativi sulla rappresentanza. Non è che puoi cambiare giudizio solo perché cambia il governo…».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Palmerini Lina 
Titolo: Politica 2.0 – Gli effetti del referendum tra i sì, i no e l’affluenza
Tema: Referendum

Al referendum sul taglio dei parlamentari non si andrà solo alla conta dei “sì” ma per i 5 Stelle peserà anche l’affluenza alle urne. Riuscire a portare a casa una bandiera così identitaria per il Movimento (peraltro molto condivisa dai partiti in Parlamento in tutti i suoi 4 passaggi) avrà il suo valore però l’astensionismo – se sarà in una dimensione importante – accenderà una spia rossa. Non a caso ieri Di Maio prima a Radio 24 – poi nei suoi giri elettorali – ha invitato ad andare alle urne non solo perché, naturalmente, bisogna battere i “no” ma perchè sa quanto possa fare la differenza una vittoria su piccoli o grandi numeri. «Sul referendum tutto si gioca sull’affluenza. Per questo – ha detto – chiedo ai cittadini e, soprattutto ai giovani, di andare a votare: è un’occasione unica».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Borgia Pier_Francesco 
Titolo: Referendum, Berlusconi frena «Serve una vera riforma»
Tema: Referendum e elezioni amministrative

A quattro giorni dal voto Silvio Berlusconi torna a parlare di referendum e di elezioni regionali. Il leader azzurro si appella agli italiani. Inutile, dice, far finta che questo voto non abbia implicazioni sul futuro del nostro Paese. Anzi. Il voto nelle sette Regioni chiamate a rinnovare giunte e governatori, così come nei tanti comuni (anche capoluoghi di provincia) offrirà un credibile spaccato dell’orientamento politico dell’intera nazione. E infatti, notano molti dirigenti azzurri, i grillini (con Di Maio in testa) stanno tentando in tutti i modi di far convergere l’attenzione dell’opinione pubblica sul referendum confermativo come unica battaglia per la quale valga la pena combattere. «Ci si accorgerà – chiosa Berlusconi – che la maggioranza del Paese è con noi».
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Busacca Alberto 
Titolo: Meloni: batterò i grillini – La Meloni lancia la sfida «Voglio superare i grillini»
Tema: Elezioni amministrative

Una sfida nella sfida. Quando si chiuderanno le urne delle elezioni amministrative, per prima cosa si farà la conta delle Regioni. Quante al centrodestra? E al Pd? Però, al di là di chi sarà eletto governatore, per capire l’aria che tira a livello nazionale sarà importante anche leggere il risultato dei singoli partiti. Mentre la Lega è da tempo saldamente al primo posto in tutti i sondaggi, infatti, alle spalle del Carroccio le posizioni potrebbero cambiare. Il punto cruciale, stringi stringi, è la costante crescita di Fratelli d’Italia, che in questi mesi avrebbe più che raddoppiato i consensi rispetto al 6,44% ottenuto alle Europee del 2019.
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Testata:  Giornale 
Autore:  SC 
Titolo: Azzolina, depositata la mozione di sfiducia La Lega: «Dal ministro gestione disastrosa»
Tema: Mozione di sfiducia contro Azzolina

Dopo averla a lungo minacciata, infine annunciata con una dichiarazione del segretario Matteo Salvini («Azzolina è una sciagura»), la Lega ha presentato in Senato la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e già martedì chiederà nella conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama la calendarizzazione del provvedimento, con la richiesta di procedere il prima possibile al voto. «Forza Italia è d’accordo con questa mozione che sarà firmata da tutto il centrodestra e sta preparando anche una risoluzione con ulteriori contenuti politici contro il ministro, perché Azzolina ha fallito totalmente la sua mission» spiega la vicecapogruppo di Fi al Senato, Licia Ronzulli.
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Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ducci Andrea 
Titolo: Crescita e fisco, piano al via – «Meno tasse sul ceto medio» Nel piano treni, scuola e 5G
Tema: Gli obiettivi del Recovery Fund

Nell’elenco consegnato dal governo alle Camere figurano obiettivi quantitativi, direttrici di intervento, missioni, sfide e linee strategiche. L’esecutivo punta ad avviare la definizione del programma di spesa dei 209 miliardi di euro, in arrivo nella prossima primavera da Bruxelles. Un piano con un percorso articolato che dovrà circoscrivere gli interventi e i progetti che contrassegneranno il Recovery plan e la destinazione delle risorse nei prossimi cinque anni. Al Parlamento il premier Giuseppe Conte ha inviato una road map che in trentotto pagine individua sei aree tematiche (digitalizzazione, rivoluzione verde, infrastrutture, istruzione, equità sociale e salute) considerate vitali per pianificare la crescita e la modernizzazione del Paese. Uno dei principali obiettivi, del resto, è raddoppiare il tasso medio di crescita dell’economia italiana, pari allo 0,8% negli ultimi dieci anni, allineandolo alla media Ue, ossia l’1,6%.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Sei ricette per avviare il rilancio sostenibile dell’economia
Tema: Gli obiettivi del Recovery Fund

Ma alla fine come saranno scelti i progetti che entreranno nel «Piano nazionale di ripresa e resilienza» che a gennaio l’Italia presenterà alla commissione europea per avere accesso ai Recovery fund e ai 209 miliardi che l’Italia potrebbe avere? L’intenzione del governo, dopo la pioggia di 577 progetti arrivati dai singoli ministeri, è quella di concentrare gli sforzi su pochi grandi progetti in modo da evitare di disperdere le risorse. Al di là delle intenzioni, però, alcuni paletti sono già stati piantati nel terreno. E le linee guida per la definizione del piano inviate al Parlamento da Palazzo Chigi, specie dopo l’ultima revisione, provano ad arginare il rischio che ognuno vada avanti per conto proprio, in ordine sparso. Il documento dice che i progetti devono avere un «impatto positivo su crescita del Pil potenziale e sull’occupazione».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Visco e il rischio Npl: «Tenere alta la guardia e ristrutturare i crediti»
Tema: Visco interviene all’Abi

Nella grande incertezza che pesa sull’andamento dell’economia e gli sviluppi della crisi sanitaria le banche italiane non devono abbassare la guardia e «proseguire nella riduzione dei crediti deteriorati anche utilizzando la via della ristrutturazione delle esposizioni delle imprese classificate come inadempienze probabili, con l’obiettivo di accrescere la probabilità di un ritorno in bonis». È il messaggiochiave che il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha lanciato ieri davanti al Comitato esecutivo Abi, riunito in parte in presenza a e in parte collegato in videoconferenza. Nel suo intervento dedicato alle prospettive dell’industria bancaria nel nuovo contesto della pandemia, e nelle successive risposte alle domande fatte dalla platea dei banchieri che chiedevano un cambio delle norme Ue e Bce sulla trattazione dei crediti deteriorati vista la crisi Covid-19, Visco ha invitato gli istituti a utilizzare le flessibilità possibili.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Serafini Laura 
Titolo: Patuelli: subito nuova moratoria sulla disciplina delle sofferenze – Patuelli: proroga Eba per la flessibilità sui crediti
Tema: Visco interviene all’Abi

«È necessario evitare di confermare norme pensate prima del Covid» e in particolare quel calendarprovisioning che prevede la svalutazione anticipata di crediti che possono deteriorarsi». E di pari passo «non deve essere troppo frettoloso il passaggio dalle regole bancarie proprie dell’emergenza Covid aquelle post pandemia, oltretutto quando la pandemia è ancora in atto e non si sa quando finirà». Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, sintetizza in modo efficace le necessità delle banche italiane ora che una forma di ripresa comincia a prendere corpo. Se cambiare le regole del calendarprovisiong richiede tempo, visto che sono state fissate nelle direttive europee, la flessibilità sulle regole bancarie introdotta dalle Autorità europee, Eba e Bce, dopo il Covid può essere prorogata Su questo aspetto si è dimostrato possibilista il governatore della Banca d’Italia rispondendo a quanto sollecitato dal dg dell’Abi, Giovanni Sabatini. «La flessibilità consentita da Eba di non procedere alle riclassificazioni delle esposizioni oggetto di moratorie scadrà i13o settembre, in una fase in cui è ancora massima l’incertezza – ha osservato ieri il dg dopo l’intervento del governatore all’esecutivo Abi
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Graziani Alessandro 
Titolo: L’analisi – Da Bankitalia un doppio no: polo del Sud e regole Eba
Tema: Visco interviene all’Abi

Il messaggio ai banchieri italiani è arrivato forte e chiaro: non contate su un cambiamento delle regole europee del calendar provisioning per ridurre le rettifiche su crediti, procedete con gli accantonamenti e, se servirà, preparatevi a ricapitalizzare le banche. Se l’inedito confronto pubblico tra il Governatore della Banca d’Italia e i banchieri dell’Abi ha lasciato una certezza, questa è che Bankitalia non considera il cambiamento della norma europea una priorità. È vero, come ha ricordato Visco, che il tema non è di pertinenza diretta della Vigilanza ma del «legislatore». E quindi di Commissione e Parlamento Ue, a cui eventuali richieste di modifiche non possono che essere di pertinenza del Governo italiano. Ma da Bankitalia non è arrivata alcuna sponda in tal senso, in linea con gli orientamenti di Bce di cui Via Nazionale è parte integrante. Piuttosto sul tema degli Npl, che la crisi è destinata ad accrescere nei prossimi mesi e anni, da Visco è arrivata la conferma che a livello Ue si sta concretizzando l’ipotesi di considerare – anche in deroga agli aiuti di Stato e quindi senza l’automatismo del burden sharing – il varo di bad bank nazionali a capitale misto pubblico-privato.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Netti Enrico 
Titolo: Consumi, nuovo calo in agosto Male alberghi e ristoranti
Tema: Calo dei consumi

Terziario sempre più nell’occhio del ciclone della crisi. L’allarme arriva dall’ultima analisi congiunturale di Confcommercio: ad agosto i consumi sono calati dell’8,7% rispetto lo stesso mese del 2019. Entrando nel dettaglio la situazione più grave si registra in quei settori legati al tempo libero. I servizi ricreativi vedono un -61,6%, gli alberghi si fermano a un -35% mentre i pubblici esercizi come bar e ristoranti un -26%. «Situazione drammatica» rimarca una nota dell’associazione. Per il termine del trimestre ci dovrebbe vedere l’atteso rimbalzo del Pil con un +10%sul secondo trimestre ma pur sempre con un -9,5%nel confronto annuo. Nonostante ciò questo rimbalzo «non salverà molte imprese del terziario dalla chiusura – fanno sapere da Confcommercio -.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Lops Vito 
Titolo: Mutui, tasso fisso sotto quota 0,50% – I mutui abbattono la barriera di 0,50%: tassi mai così bassi
Tema: Tassi mai così bassi

I tassi dei mutui continuano a stupire. Ogni qualvolta si prova ad ipotizzare che abbiano toccano il fondo, ci pensa la cronistoria finanziaria a dare una secca smentita. Il caso ha voluto che sia stata una cattiva notizia – ovvero la crisi economica innescata dal Covid-19 – a spingere i prestiti ipotecari verso nuovi guinness. A conti fatti ad oggi sia la soluzione a rata variabile – che dipende dalle fluttuazioni degli indici Euribor o del costo del denaro stabilito dalla Banca centrale europea – che quella a tasso fisso sono scese, considerando le migliori offerte di mercato, per la prima volta sotto la barriera dello 0,5%.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pelosi Gerardo 
Titolo: Von der Leyen punta alla sanità europea e parte da Roma –
Conte: il Global Health Summit riconoscimento e sfida per l’Italia
Tema: Il discorso di Von der Leyen: Vertice globale sulla salute

Un vertice globale sulla salute organizzato dalla Commissione Ue e dall’Italia aperto ai leader di tutto il mondo da tenersi a ridosso del G20 che sarà ospitato a Roma nel novembre 2021 dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È quanto ha proposto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen parlando ieri al Parlamento europeo sullo Stato dell’Unione. Un riconoscimento per gli sforzi compiuti dal nostro Paese nel contrasto alla pandemia che l’ha colpita in maniera molto pesante e una decisione che premia il Paese europeo che per la prima volta presiederà il G20 l’anno prossimo sotto lo slogan”People, Planet, Prosperity” dedicato allo sviluppo umano, alla sostenibilità ambientale e alla lotta alle diseguaglianze. Formato, data, location del vertice e tutti gli altri dettagli verranno concordati nei prossimi mesi tra la Commissione Ue e il Governo italiano con il necessario sostegno dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il primo confronto si terrà il 24 e 25 settembre a Bruxelles.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Von der Leyen: il 30% del Recovery Fund da obbligazioni verdi
Tema: Il discorso di Von der Leyen

In un atteso discorso sullo stato dell’Unione, il primo del suo mandato, la presidente della Commissione europea ha voluto cavalcare ieri le incertezze provocate dalla crisi sanitaria, dallo sconquasso economico all’instabilità mondiale, per rilanciare il processo di integrazione. Tra le altre cose, Ursula von der Leyen ha aperto la porta a una nuova politica europea della salute. Ha altresì annunciato che il 30% del denaro del Fondo per la Ripresa sarà raccolto con obbligazioni verdi. «È chiaro che dobbiamo discutere la questione delle competenze sanitarie», ha detto la signora von der Leyen. «Penso sia un compito nobile e urgente farlo nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa», che dovrebbe vedere la luce a breve. La presidente ha detto di volere rafforzare enti già esistenti, come l’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) e l’Ecdc (il Centro europeo di controllo e prevenzione delle malattie), creando poi una nuova agenzia comunitaria dedicata alla ricerca biomedica
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Gentili Alberto 
Titolo: Sanità, un’Agenzia per le crisi «E ora la sede tocca a Roma»
Tema: Il discorso di Von der Leyen

Arriva l’Agenzia europea per la ricerca biomedica e per fronteggiare le crisi sanitarie. Ad annunciarlo è stata Ursula von der Leyen nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione. La presidente della Commissione ha anche lanciato per il prossimo anno, con ogni probabilità a Roma, il «summit globale sulla Sanità» in occasione del G20 a guida italiana. «Per rafforzare la nostra preparazione alle crisi e la gestione delle minacce sanitarie transfrontaliere costruiremo», ha detto a Bruxelles la von der Leyen, «un’agenzia per la ricerca e lo sviluppo biomedici avanzati. Questa nuova agenzia sosterrà la nostra capacità e disponibilità a rispondere alle minacce e alle emergenze transfrontaliere, sia di origine naturale che intenzionale».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: Clima, migranti e digitale: la svolta dell’Ue “In Italia il vertice mondiale sulla salute”
Tema: Il discorso di Von der Leyen

L’Europa travolta dalla pandemia si è riscoperta «fragile». E la persistenza del virus «aumenta l’incertezza» che frena la ripresa. Per questo motivo Ursula von der Leyen assicura che «non è il momento di ritirare il sostegno all’economia». Tradotto: le regole del Patto di Stabilità resteranno sospese ancora a lungo perché — per portare l’Ue verso «una nuova vitalità» — bisogna continuare con le politiche di bilancio espansive. Ma al tempo stesso «bisogna trovare un delicato equilibrio tra il sostegno finanziario e la sostenibilità dei bilanci pubblici».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Sorgi Marcello 
Titolo: Il taccuino – L’agenda di Ursula e il rischio di sprecarla
Tema: Il discorso di Von der Leyen

Se serviva una conferma al fatto che l’Italia con il Covid si trova davanti uno dei problemi più grandi che ha dovuto fronteggiare negli ultimi anni, ma insieme anche un’opportunità che viene dall’essere stata riconosciuta in sede europea come il Paese più colpito, è arrivata ieri dal discorso della Presidente della Commissione europea Von der Leyen sullo stato dell’Unione. A un anno dalla sua elezione, VdL ne ha approfittato per rilanciare il tema centrale della sua presidenza, il “Green Deal” a cui si era dedicata al momento dell’insediamento, ma che aveva dovuto mettere da parte con l’arrivo della pandemia. E che invece, ha suggerito la Presidente, potrebbe diventare uno dei temi-guida della ricostruzione post-virus. E in quest’ambito che VdL ha fatto la prima di quattro citazioni – tre dirette, una indiretta – rivolte all’Italia, quando ha detto che la riconversione verde, verso la produzione di “acciaio pulito”, proveniente da stabilimenti alimentati a idrogeno, potbbe interessare l’lva.11 secondo riferimento, indiretto ma riguardante l’Italia, proviene dall’obiettivo, dichiarato d a VdL, di cancellare il trattato di Dublino che impegna i Paesi di approdo degli immigrati a tenerli sul proprio territorio: si tratterebbe di una svolta su uno dei problemi più delicati e per ilquale i governi italiani sono entrati in conflitto con Bruxelles. Il terzo riferimento è stato a un vertice sulla Sanità the dovrebbe tenersi l’anno prossimo nel nostro Paese. Il quarto a Carola e Vittoria, le due ragazze che giocavano a tennis in una terrazza in Lìguria, simboli, insieme, della sofferenza per il lockdown e della voglia di rinascita.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Von der Leyen: «G20 sulla sanità in Italia. Migranti, rivedremo le regole»
Migranti, Von der Leyen accelera «Aboliremo l’accordo di Dublino»
Tema: Il discorso di Von der Leyen

L’Unione della sanità all’inizio e per chiudere l’Unione dell’Uguaglianza e dei diritti. In mezzo l’economia verde e digitale, la politica estera, il rispetto dello Stato di diritto. E l’annuncio dell’abolizione del regolamento di Dublino. «L’Europa sarà quella che noi vogliamo che sia», ammonisce la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine del discorso sullo stato del pronunciato davanti al Parlamento europeo riunito in plenaria. La presidente von der Leyen ha indicato le priorità dell’Ue per i prossimi mesi — che si tradurranno in azioni legislative — per uscire dalla situazione di crisi (economica e sociale) scatenata dal diffondersi del coronavirus. «È il momento dell’Europa di mostrare la via per allontanarsi da questa fragilità e verso una nuova vitalità».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: “Via Dublino e i decreti sicurezza” – “Su Dublino un passo storico Ora addio ai decreti Salvini”
Tema: Intervista a Enzo Amendola – Il discorso di Von der Leyen

Ursula Von der Leyen ha annunciato un imminente patto sull’immigrazione. Ne era al corrente? «Sì. Se andremo fino in fondo si tratterà del secondo passo storico dell’Unione dopo l’inizio dell’emergenza Covid». Addirittura. E perché? «Perché riconoscerebbe i salvataggi in mare come un problema europeo, e non solo italiano, spagnolo o greco. Promette di superare il sistema introdotto con gli accordi di Dublino, e una gestione più efficiente dei flussi migratori, in entrata e in uscita». Intanto però un governo “di sinistra” non ha ancora messo mano ai decreti Salvini, e restano in piedi gli accordi che consegnano ai libici migliaia di disperati in mare. «L’accordo, se realizzato, può far tornare l’Europa protagonista e contribuirebbe a dare un impatto maggiore alla modifica dei decreti Salvini».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  De Riccardis Sandro 
Titolo: Lega, così sparivano i soldi – Il contabile accusa “Quelli dalla Lega hanno ciucciato montagne di soldi”
Tema: I Fondi della Lega

«Non rompessero i coglioni, va bene? Tirano fuori i 25mila euro domani, perché li hanno. E se non li hanno, li rubano come hanno sempre rubato, sennò Luca fa la denuncia e li fa fallire. Fanno le porcate con le società e vogliono anche dettare le condizioni!». 11 commercialista Michele Scillieri è una furia. Urla con l’avvocato Lapo Becattini, che assiste il suo prestanome Luca Sostegni. Non riesce a trattenersi. Da una parte Sostegni pretende il denaro per il suo ruolo di “testa di paglia” nelle srl coinvolte nell’operazione Film Commission. Dall’altra i commercialisti leghisti, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, che hanno incassato 800mila euro dalla vendita, non vogliono tirar fuori una lira. Lui ne ha anticipati già 5mila. «Sostegni chiede 30mila euro, se la deve smazzare il buon dottor Scillieri!». Lo sfogo è captato dalla Guardia di Finanza di Milano con il trojan inserito nel suo telefono. È il 14 maggio 2020. Per gli investigatori l’incontro è «uno degli eventi più rilevanti dell’intera indagine».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Salvini: i 49 milioni li abbiamo spesi tutti nelle campagne elettorali
Salvini “I 49 milioni? Spesi in campagne elettorali stipendi e affitti di sedi”
Tema: I Fondi Della Lega

Anche l’inchiesta sui commercialisti finirà con un nulla di fatto Due li conosco come persone perbene I magistrati cerchino pure, non troveranno cintura milanese, riecco le contestazioni: un gruppo di giovani che urla “ladro” durante il comizio in piazza Santo Magno, ma soprattutto la beffa dei gonfiabili affiancati a formare un “49” che gli hanno fatto trovare sul terrazzino appena trenta metri di fronte al palco, sopra il Caffè Farmacia. Cos’è questa storia dei soldi spesi, dunque? «Ma è così – risponde il segretario quasi stupito perla domanda, sotto il palco – Per anni abbiamo pagato gli stipendi, gli affitti, sostenuto campagne elettorali: dei costi enormi. E poi, ho dovuto chiudere Radio Padania, il giornale La Padania, abbiamo rinunciato a tanti dipendenti. Pensate che se avessimo avuto ancora quelle risorse avremmo fatto tutti quei tagli? I soldi non si trovano perché non ci sono più, possono cercare ovunque», conclude il leader col solito mantra.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Razzi da Gaza su Israele per la firma degli accordi di pace
Tema: Israele

Tredici razzi lanciati da Gaza contro Israele, di cui otto intercettati, sono stati la risposta di Hamas alla firma degli accordi di pace celebrati martedì alla Casa Bianca dal premier israeliano Benjamin Netanyahu con i leader di Emirati Arabi Uniti e Bahrein, terzo e quarto Paese arabo – dopo Egitto e Giordania – ad avviare la normalizzazione dei rapporti. Gli accordi, negoziati con l’amministrazione Trump (il presidente americano li ha definiti «l’alba del nuovo Medio Oriente»), sono stati tuttavia criticati perché lasciano irrisolta la questione palestinese.
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