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SINTESI IN PRIMO PIANO – 17 giugno 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Caso Cinque Stelle – Venezuela, aperta inchiesta a Milano.
– Immigrazione e Autostrade, accelerazione del governo.
– Mercati, le banche centrali spingono le borse.
– Coronavirus, superati gli 8 milioni di contagi nel mondo, Pechino chiude le scuole.
– Tensione tra le due Coree, distrutto ufficio del dialogo al confine.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guastella Giuseppe 
Titolo: I Cinque Stelle e il Venezuela: a Milano aperta un’inchiesta – Caso Venezuela, aperta un’inchiesta
Tema: Caso Cinque Stelle – Venezuela

La Procura di Milano apre un fascicolo conoscitivo, senza indagati né ipotesi di reato, sulla vicenda dei 3,5 milioni di euro che nel 2010 sarebbero partiti dal Venezuela per finire a Gianroberto Casaleggio, nella veste di fondatore del M5S con Beppe Grillo. Il Procuratore aggiunto Maurizio Romanelli vuole far luce su una storia emersa dal quotidiano spagnolo Abc ma avvolta ancora in molti dubbi. Anche qualora i soldi siano davvero andati al M5S, un ipotetico reato di finanziamento iIlecito dei partiti sarebbe prescritto dal 2016, passati 6 anni dal suo verificarsi. Ammesso che si tratti di un illecito. E in Procura si ragiona anche su questo: la legge infatti prevede che il reato si realizzi quando i fondi vengono elargiti da una società senza una delibera dei suoi organi e senza iscrizione a bilancio: uno stato straniero non è una società. E se poi Casaleggio, deceduto nel 2016, si fosse tenuto tutto per sé? Se invece si tratta di notizia totalmente falsa, allora si aprirebbe l’ipotesi di una manovra per mettere in difficoltà il Movimento, vittima di una diffamazione prima in Spagna e poi in Italia da chi ha ripreso l’articolo acriticamente.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mensurati Marco 
Titolo: Soldi da Chavez al M5S, l’interesse del Copasir sul caso
Tema: Caso Cinque Stelle – Venezuela

L’ “affaire Venezuela-5stelle” potrebbe sbarcare in Parlamento già oggi durante la riunione dell’ufficio di presidenza del Copasir. Sia gli esponenti della destra (Lega e Fratelli d’Italia) sia quelli del M5S ancora ieri sera stavano riflettendo circa l’opportunità di chiedere ufficialmente di ascoltare i responsabili di Aise e Aisi in merito al documento pubblicato due giorni fa dal quotidiano spagnolo Abc. La mossa servirebbe alla Lega per cercare di equiparare, quantomeno a livello mediatico, questa storia a quella del Metropol. Mentre i grillini lo farebbero per il motivo esattamente opposto, quello cioè di sentirsi dire il pezzo di carta tirato fuori daAbc è un falso. Ad oggi quasi tutti gli addetti ai lavori mostrano grande perplessità sull’autenticità del documento. Gli analisti italiani stanno cercando di capire anche se dietro la sua divulgazione si possa intravedere qualche tentativo di interferire dall’esterno con la politica italiana.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Biloslavo Fausto 
Titolo: Caccia al tesoro – Le relazioni pericolose grilline con i sinistri uomini di Maduro
Tema: Caso Cinque Stelle – Venezuela

La Procura di Milano apre un indagine sul caso dei 3,5 milioni che nel 2010 il governo venezuelano avrebbe versato a Gianroberto Casaleggio, per comprendere se si possa trattare o meno di un’operazione studiata per danneggiare il M5S. Ma, anche qualora il documento emerso dalle pagine del quotidiano spagnolo Abc fosse falso, i rapporti tra i grillini e il regime di Nicolas Maduro sono già accertati e autentici. Una foto dello scorso febbraio ad esempio mostra una schiera di senatori pentastellati con il viceministro degli Esteri venezuelano, Yvan Gil, per non parlare degli scatti del 2017 della delegazione grillina in Venezuela capitanata dall’attuale sottosegretario della Famesina, Manlio Di Stefano, assieme all’allora ministro degli Esteri, Delcy Rodriguez. Non è un caso che l’Italia sia l’unico paese Ue, assieme a Cipro e Slovacchia, a non riconoscere il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidò. Altre foto testimoniano degli incontri a Caracas di Manlio Di Stefano, o sottosegretario agli Esteri, assieme ad una mini delegazione grillina nel marzo 2017 per l’anniversario della morte del «caudillo» Hugo Chavez. Cinque mesi dopo questa foto sono fioccate le prime sanzioni dal Canada.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Tommasello Maria_Rosa 
Titolo: Atlantia e migranti, vince Di Maio – Decreto sicurezza passa la linea Di Maio E’ svolta su Autostrade
Tema: Scenario politico

Il premier Conte accelera su immigrazione e sul dossier Autostrade. Dopo mesi di trattative, anche grazie al gesto di  Aboubakar Soumahoro, bracciante e sindacalista dell’Usb, in sciopero della fame a Villa Pamphili e ricevuto ieri dal premier, il premier riannoda il filo di un impegno finora mai assolto: “La modifica dei decreti Sicurezza fa parte degli accordi di governo ed è all’ordine del giorno”, dice Conte. La riscrittura dei decreti sicurezza firmati da Matteo Salvini potrebbe arrivare quindi entro una decina di giorni, come precisa lo stesso premier in una intervista a Fanpage: “Ci stiamo lavorando e la ministra Luciana Lamorgese ha avuto l’incarico di mettere a punto la versione finale delle modifiche. Quindi se non questa settimana, io spero già la prossima potremmo ritrovarci in Consiglio dei ministri per l’approvazione”. Entro fine giugno arriverà a compimento anche la vicenda Autostrade: “Ho già detto ai ministri competenti che bisogna chiudere il dossier il prima possibile” dichiara ancora Conte a Fanpage, sottolineando che “la proposta transattiva di Autostrade per l’Italia è inaccettabile per il governo”. La società quindi dovrà accettare la soluzione messa a punto dall’esecutivo: fare entrare nel Cda Cassa depositi e prestiti e F2i, il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali. Autostrade avrà tempo fino al 30 giugno per dare la sua risposta: se sarà no, è già pronta la revoca.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Labate Tommaso 
Titolo: Il retroscena – Il patto di ferro Grillo-Conte Le telefonate del fondatore per la trincea contro i ribelli
Tema: Scenario politico

Beppe Grillo si riprende la scena al centro del M5S e si schiera a totale sostegno del premier Conte. Una serie di telefonate a deputati e senatori pentastellati per ribadire il convincimento che un ritorno alle urne ora significherebbe la fine del Movimento. Quindi, appoggio incondizionato al premier, anche quindi nella partita sul Mes, su cui il co-fondatore aveva già iniziato a dare segnali di apertura il 24 aprile. Per riscrivere la geopolitica interna al M5S bisogna ripartire da quei giorni. In piena fase i, due personaggi chiave che non si erano mai incrociati, Grillo e Conte, iniziano a tessere la loro trama. Il premier è consapevole che la partita sul Mes, così come quella sulla Tav, può essere sbloccata solo dal fondatore del Movimento. E’ una sorta di assicurazione sulla vita della legislatura che siglano i due. Conte, che dice in pubblico e in privato che non prenderà la tessera del Movimento; e Grillo, che considera il simbolo e il nome della sua creatura orpelli ormai desueti e tranquillamente rinunciabili. Come rinunciabile, ed è la chiave su cui tutti i parlamentari al secondo mandato si sono trovati d’accordo, è anche la regola del doppio mandato .II tandem ultra-governista ha l’appoggio di tutta la delegazione ministeriale di prima fascia, da Patuanelli a Spadafora, da Fraccaro e Bonafede; oltre al disco verde della vecchia guardia delle pasionarie della prima ora, da Paola Taverna a Roberta Lombardi. Anche Di Maio sottoscrive il patto, pur mantenendosi in una posizione che gli consente ancora di mediare con il correntone guidato ispirato da Davide Casaleggio e guidato virtualmente da Alessandro Di Battista.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: «Guida pluralista, non un capo» Le mosse per fermare Di Battista
Tema: Scenario politico

E’ sempre più acceso lo scontro nel Movimento Cinque Stelle tra Alessandro Di Battista e Paola Taverna. L’ex deputato è stato bloccato da un tweet molto duro di Beppe Grillo, ispirato, a quanto risulta, proprio dalla taverna. Quel che è certo è che, nella partita in corso nelle ultime ore all’interno del M5S, Di Battista ha provato a coinvolgere i militanti, nell’unico voto che potrebbe riportarlo in sella a un Movimento nel quale in molti lo considerano un estraneo. Mentre la Taverna punta a rinviare il momento, puntando su un organo collegiale: “Noi nasciamo eterogenei e abbiamo bisogno di una governance pluralistica piuttosto che di un capo politico. Che il movimento si debba interrogare e che abbia bisogno di mettere al centro dell’agenda nuovi obiettivi, visto che molti li ha realizzati, su questo non ho dubbi. Ma l’idea di guardarci l’ombelico, piuttosto che occuparci dei problemi del Paese, mi lascia perplessa”, dice la senatrice. E ancora: “Prima vengono le idee, poi le persone. Partiamo con le idee, quanto ai nomi abbiamo tutto il tempo per farlo”. La Taverna è totalmente contraria, dunque, all’idea di un voto su Rousseau prima dell’estate. Anche se si sussurra che sia proprio lei a voler accelerare nella creazione di una sorta di organo politico transitorio, un trust fiduciario che tenga insieme tutte le anime e che traghetti il Movimento oltre l’estate.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Ghisleri Alessandra 
Titolo: Il sondaggio – La corsa solitaria del premier – In Italia cresce la sfiducia Si salva soltanto Conte Salvini perde dodici punti
Tema: Scenario politico

Secondo l’ultimo rapporto Euromedia Research il premier è cresciuto di cinque punti e mezzo nell’indice di fiducia degli italiani. L’unico leader politico che ha continuato a crescere, insieme a Giorgia Meloni. Il premier in un anno guadagna il 5,5% nell’indice di fiducia. Se nel Conte-1 era oscurato in una posizione di arbitro tra i due vicepremier Salvini e Di Maio, con il nuovo esecutivo è riuscito non solo a prendersi il centro della scena, ma a dimostrare di non essere solo un arbitro della contesa politica. Per la leader di Fratelli d’Italia il guadagno di 2,5 punti in percentuale di fiducia è certamente un riconoscimento alla sua coerenza; mentre Salvini paga l’impossibilità di avere un rapporto diretto con la piazza. La Lega rimane il primo partito, ma passa dal 34,3% delle elezioni europei, al 25% attuale. Rimane significativo il numero di indecisi, pari addirittura al 39,1%.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ravizza Simona 
Titolo: Lombardia, ricoveri in calo: erano 1.564, ora 11 al giorno – Il calo del virus anche in Lombardia: sabato 11 ricoveri, a gennaio erano 19
Tema: Coronavirus, i casi in Italia

Secondo i numeri dei ricoveri giornalieri, anche la Lombardia avrebbe imboccato la curva verso la fine del contagio da coronavirus. Undici ricoveri il 13 giugno, tredici il 12 giugno, sedici l’11 giugno, lo stesso il giorno prima. Tra il 3 e il 9 giugno ruotavano invece tra i ventotto e i venti. E, andando a ritroso, il 29 maggio erano trentasette, l’8 maggio 108. Negli ultimi centodiciassette giorni il calo è tangibile soprattutto se paragonato ai 1.564 ricoveri in sole 24 ore del 17 marzo. Da giorni però, malgrado le rassicurazioni degli esperti, i nuovi positivi in Lombardia preoccupano perché non si schiodano dai 250 al giorno e sembrano ancora una marea se paragonati al «Contagio Zero» di alcune Regioni del Sud. Solo ieri una flessione li ha portati a 143.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Borgia Pier_Francesco 
Titolo: Berlusconi: «Io in campo contro pm e giallorossi» – «Dal Centro ai pm di sinistra: ecco le mie ultime battaglie»
Tema: Opposizioni

In questa fase Silvio Berlusconi ha spostato la barra di Forza Italia sulle coordinate della responsabilità istituzionale dovuta all’emergenza. La disponibilità al dialogo, la possibilità di aiutare fattivamente il governo con contributi di idee, la moderazione e la solidarietà dimostrata hanno rimesso l’ex premier al centro della scena politica, come non accadeva da tempo. “Il centrodestra a trazione leghista – spiega il leader azzurro – esiste solo nell’immaginario polemico dei nostri avversari. Siamo una coalizione nella quale ogni componente ha una propria storia, una propria identità, un proprio elettorato di riferimento. Noi siamo i garanti del profilo liberale, europeista, garantista del centro-destra. Sta a noi far crescere quest’area politica, in una sana competizione con i nostri alleati che può solo fare il bene della coalizione”. Poi un passaggio sulla battaglia giudiziaria: “La penso come Giovanni Falcone – dice -, che non è solo un martire della mafia, per me è il simbolo di come dovrebbe essere un magistrato. La separazione delle carriere è una chiave di volta della riforma della giustizia che ho più volte tentato di realizzare. II pm dovrebbe essere l’avvocato dell’accusa, su un piano di parità con l’avvocato della difesa, non un collega di chi giudica. Ma ovviamente questo non è sufficiente. Anche i giudici dovrebbero davvero essere super partes. In tutti i sistemi giudiziari civili le cose funzionano così. Purtroppo qui da noi ci sono forti resistenze soprattutto a sinistra”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Lops Vito 
Titolo: La Fed lancia le Borse, Wall Street +1,8% – Banche centrali e dati economici fanno volare le Borse
Tema: Mercati

Gli interventi della Bank of Japan e della Fed (750 miliardi di acquisti di bond aziendali), uniti al forte balzo dei consumi Usa, mandano le Borse in orbita. Al termine delle contrattazioni il Ftse Mib di Piazza Affari ha guadagnato il 3,46%, in linea con gli altri principali listini europei. In netto rialzo anche Wall Street (con il tecnologico Nasdaq che si è portato nuovamente a ridosso della soglia dei 10 mila punti) i cui futures dalla mattina – insieme al +4,8% archiviato dalla Borsa di Tokyo – hanno contribuito a riportare i compratori sull’azionario. La prima spinta rialzista è arrivata dalle banche centrali. Lunedì sera dalla Federal Reserve è trapelata anche l’intenzione di acquistare direttamente bond societari per un ammontare complessivo di 750 miliardi di dollari. Un passo ulteriore dopo l’annuncio delle scorse settimane di aver inserito nel portafoglio anche Etf obbligazionari. A questa manovra ha fatto seguito l’annuncio della Bank of Japan di potenziare il pacchetto di stimoli riservato alle imprese. Oltre alla liquidità senza freni che sta arrivando dalle banche centrali ieri gli investitori hanno potuto festeggiare dati macro incoraggianti: in Germania l’indice Zew è salito a giugno a 63,4 punti, superando nettamente i 51 punti di maggio. Ma il dato da circoletto rosso è arrivato nel pomeriggio dagli Usa: a maggio i consumi sono cresciuti a ritmo sostenuto (+17,7%) molto più del -14,7% di aprile e del +8,5% atteso.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: La spinta della Fed all’economia Usa fa correre i mercati Balzo di Milano
Tema: Mercati

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ieri all’audizione davanti alla Commissione bancaria del Senato Usa, ha annunciato che acquisterà bond di singole societa fino a 750 miliardi di dollari nell’ambito dei suoi sforzi a sostegno del corretto funzionamento del mercato. Una rassicurazione che ieri ha spinto i mercati, insieme alla decisione della Bank of Japan di aumentare la dotazione dei programmi di aiuto alle imprese crisi a causa della pandemia, al dato migliore delle attese sulle vendite al dettaglio negli Usa e al piano infrastrutturale allo studio negli Stati Uniti da mille miliardi. Anche la notizia che il desametasone ha mostrato efficacia nel curare il Covid-19 nei pazienti gravi ha contribuito a far volare le Borse: i listini europei hanno tuttavia limitato i guadagni sul finale in seguito ai dati sui nuovi contagi in Texas, Florida e Cina. Piazza Affari è stata la migliore chiudendo a +3,46%, seguita da Francoforte +3,39%, Londra +2,94% e Parigi +2,84%. In rialzo, anche se lontano dai massimi, il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti (il greggio americano) sale dell’1,4% a 37,64 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent (il barile del Mare del Nord) guadagna 1,51% a 40,32 dollari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Pica Paola – Caccia Fabrizio 
Titolo: «A rischio un milione di posti» – Crollo dei consumi, è allarme E Conte: il piano a settembre
Tema: Scenario italiano

Giuseppe Conte, nell’introduzione della terza giornata degli Stati Generali sull’economia in corso a Roma, si rivolge alle associazioni dei commercianti concedendo poco all’ottimismo: “L’Italia sta faticosamente uscendo da uno choc senza precedenti. Gli effetti della crisi devono ancora dispiegarsi nella loro interezza, ce lo dobbiamo dire”, afferma il premier, che aggiunge: “L’incertezza c’è e peserà ancora. Non è sufficiente sbloccare il lockdown, il circuito dei consumi non si riattiva subito”. La prima ondata ha messo a rischio “un milione di posti di lavoro”. E Conte riconosce che gli ultimi dati Istat restituiscono “un’immagine molto preoccupante”. Ad aprile le vendite al dettaglio sono calate del 10,5% rispetto a marzo e nel trimestre febbraio-aprile il calo è del 15,8%. Conte invoca proposte su come “alimentare la fiducia” e suggerisce di “allungare lo sguardo verso obiettivi di medio e lungo periodo”, quando nelle casse dello Stato entreranno i tanto sospirati soldi di Bruxelles. Alle parti sociali Conte chiede “uno sforzo corale”. Oggi tocca al presidente di Confindustria, le cui critiche intrise di scetticismo il premier ritiene innescate da “una certa ansia da prestazione politica”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: «Cuneo fiscale zavorra, poco attenti alle imprese» – Bonomi: cuneo fiscale zavorra, c’è poca attenzione alle imprese
Tema: Scenario italiano

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, nella premessa al volume “Italia 2030. Proposte per lo sviluppo”, che consegnerà oggi al presidente del Consiglio, nell’incontro a Villa Pamphili, sostiene che sia necessario “riorientare il paese verso la crescita del lavoro, del reddito, della produttività e dell’innovazione”. Occorrono le riforme, dal welfare “troppo sbilanciato sulla spesa previdenziale e pericolosamente inadeguato per povertà, scuole, università, giovani, donne e famiglia” al fisco, che il presidente di Confindustria ritiene “barocco e distorsivo”, sollecitando un intervento sul cuneo fiscale “zavorra per le imprese”. E intervenire sul “maxi debito italiano che ci ha reso il paese più esposto alla crisi”. Le misure adottate finora, secondo Bonomi, “hanno il grande demerito di essere state decise senza prestare alcun orecchio alle esigenze delle imprese”. Invece all’Italia occorre una “democrazia negoziale” costruita su una “grande alleanza pubblico-privato” su cui il decisore politico “non ha delega insindacabile per mandato elettorale ma dialoga incessantemente attraverso le rappresentanze del mondo dell’impresa, del lavoro, del terzo settore, delle professioni, ricerca e cultura”. Entrando più nel merito, il presidente di Confindustria ritiene non sia “una grande idea chiedere alle aziende di indebitarsi mentre devono continuare a pagare le imposte e mentre lo Stato non rende immediatamente disponibili gli oltre 50 miliardi di debiti commerciali che deve ai suoi fornitori”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Intervista a Carlo Sangalli – È la tempesta perfetta: 270 mila aziende possono scomparire»
Tema: Scenario italiano

Le parole di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che mette in fila gli effetti della crisi da coronavirus nel settore: “Partiamo dai consumi che, nell’ipotesi di una piena ripartenza ad ottobre, avranno un crollo pari a circa 84 miliardi di euro nell’anno in corso. Per arrivare ai rischi della chiusura di 270 mila imprese nei soli settori del commercio, dei pubblici esercizi, dei servizi e di una perdita di oltre i milione di posti di lavoro. Solo nella logistica e nei trasporti le perdite potrebbero arrivare a 28 miliardi. Senza dimenticare che ci sono intere filiere che hanno azzerato i fatturati, come il turismo”. Secondo Sangalli il pericolo non è ancora del tutto passati: “II combinato maldisposto tra carenza di liquidità e calo dei consumi ha dato un colpo terribile. Quasi il 30% delle imprese ha visto incrementare i costi per la burocrazia. II 10% degli imprenditori è esposto al rischio di usura o a tentativi di appropriazione anomala dell’azienda. Si profila la tempesta perfetta”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio 
Titolo: La stima Nadef: 400-500 mila posti persi – Contratti a tempo con meno paletti
Tema: Scenario italiano

Come l’Istat ha certificato pochi giorni fa, il drammatico impatto dell’emergenza coronavirus sul mercato del lavoro ha prodotto un calo di 274mila occupati tra marzo e aprile – il più elevato mai rilevato dalle serie storiche mensili -, e la componente che ne ha risentito maggiormente è quella degli occupati a termine (-129mila). Quadro confermato dalle previsioni della Banca d’Italia sull’effetto della recessione, in uno scenario di base che prevede la caduta del 9% del Pil, che si tradurrà in circa 900 mila occupati in meno per quest’anno ed un crollo di 2 milioni di Ula, unità di lavoro equivalenti, ovvero delle posizioni lavorative equivalenti agli occupati a tempo pieno. Ciò significa non solo che ci saranno meno occupati, ma anche più posti precari. Ne è consapevole il governo che, in vista della Nadef, siattende una caduta dell’occupazione quest’anno pari a circa 2 punti percentuali.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Serafini Laura 
Titolo: Savona: «BTp di guerra per rilanciare il Paese» – Savona: «BTp di guerra per rilanciare l’Italia»
Tema: Scenario italiano

Paolo Savona, presidente della Consob, nel corso della sua seconda relazione annuale al mercato, suggerisce l’emissione di titoli di Stato di “guerra”, a un tasso di interesse «esonerato fiscalmente pari al massimo dell’inflazione del 2% che la Bce si è impegnata a non superare nel medio termine». E poi «agevolare la formazione di capitale di rischio in sostituzione dell’indebitamento» e questo attraverso l’estensione delle garanzie di Stato dai prestiti anche al capitale di rischionnelle Pmi, in particolare per le oltre 10 mila che sono già esportatrici. “Se, come presumibile – chiosa Savona – il mercato non terrà conto della capienza del nostro risparmio ad accoglierlo e della solidità delle nostre esportazioni a generarlo; e se il rimborso del debito pubblico è messo in dubbio dalle stesse istituzioni sovranazionali, la ripresa produttiva e la rete del benessere sociale ne patirà ulteriormente”.  Una riflessione più ampia sulla possibilità di riportare il «risparmio popolare» verso l’economia reale, come indicato dall’articolo 47 della Costituzione, è stata salutata con favore anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una proposta in questa direzione era stata avanzata anche dal presidente Abi, Antonio Patuelli, che ieri ha espresso apprezzamento per il discorso di Savona.
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Testata:  Panorama 
Autore:  Telese Luca 
Titolo: Intervista a Francesco Pugliese – «Sì, la gente ora fa il pane in casa. Ma non è affatto un buon segnale»
Tema: Scenario italiano

Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, esprime preoccupazione per “la tempesta” nella quale l’economia italiana si è ritrovata: “La fila, metaforica e non, che si è formata davanti ai nostri negozi non è un segnale di salute, ma, in alcuni casi, soprattutto se si sanno leggere i dati è la spia di un problema”. Pugliese critica poi l’eccesso di “comitati” creati dal governo (“Non solo mancano le donne. In un comitato che si dovrebbe occupare della ripartenza del Paese non c’era nemmeno un imprenditore”), aggiungendo: “Dobbiamo fermare la più grande caduta di Pil della storia italiana, snellire procedure, far ripartire intere filiere. Dobbiamo semplificare, non complicare”. Conclude Pugliese: “Un galeone in mezzo alla tempesta dovrebbe avere una guida ferma e una ciurma che corre da un albero all’altro con il coltello tra i denti”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Innovazione 4.0 e green: bonus al 15% – Bonus 15% su innovazione 4.0 e green
Tema: Imprese

Alla base del capitolo “Impresa 4.0 Plus” che il premier Giuseppe Conte ha messo in risalto tra le iniziative per il rilancio economico al momento c’è l’estensione triennale e un ritocco dei benefici dell’attuale piano “Transizione 4.0”. Un intervento molto probabilmente legato all’autorizzazione di nuovo extradeficit per il 2021. Il piano punta a rendere cedibili in banca i crediti di imposta maturati dalle imprese, replicando il meccanismo introdotto per l’ecobonus in edilizia. È soprattutto sul credito di imposta destinato agli investimenti per ricerca, sviluppo e innovazione che i tecnici dello Sviluppo economico (Mise) vorrebbero fare leva. Potrebbe salire l’aliquota per gli investimenti relativi all’attività di “ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale”, passando dal 12 al 20% con contestuale innalzamento del tetto di spesa a ammissibile da 3 a 5 milioni. Contemporaneamente si interverrebbe anche sulla categoria degli investimenti in “innovazione”. Si ragiona invece, ma pesano le coperture, sull’incremento dal 6 all’8-10% il del credito di imposta peri beni strumentali tradizionali, come i veicoli commerciali. Al di là dell’intensità degli aiuti, comunque, ha ormai alte probabilità di passare la proroga dell’intero piano su tre anni.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Soave Irene 
Titolo: Malati, 8 milioni nel mondo Pechino sempre più chiusa – I contagi superano gli otto milioni
Tema: Coronavirus, la situazione nel mondo

Sono più di 8 milioni, a oggi, i casi di coronavirus nel mondo. Più di un contagiato su 4 è negli USA (dove si registrano 2,1 milioni di casi), uno su 9 è in Brasile, dove i casi sono 880 mila; dei 438 mila morti totali le quote maggiori si trovano in Brasile (44 mila), Regno Unito (42 mila) e Stati Uniti 116 mila), anche se ci sono sostanziali differenze nel metodo di calcolo della mortalità tra Paese e Paese. Chiusi i confini americani con Canada e Messico fino al 21 luglio e rinvio della prossima cerimonia degli Oscar all’aprila 2021, solo l’ultimo dei grandi eventi slittati; in Brasile il picco sembra ancora distante, ma le misure di contenimento sono state allentate a partire da lunedì scorso. Intanto i focolai nel mondo si moltiplicano. Israele, con 258 nuovi casi nelle ultime 24 ore, registra la più severa impennata da aprile. Russia e India sono da settimane nella fascia alta della classifica dei contagi — la Russia terza, con 544 mila casi, l’India quarta con 343 mila, e in entrambi i casi la certezza che si tratti di dati ottimisti — ma sembrano riuscire a contenere la mortalità.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: Pechino ora chiude tutte le scuole «Caccia» a 200 mila possibili infetti
Tema: Coronavirus, la situazione nel mondo

Pechino continua la propria battaglia contro il ritorno del coronavirus. Il governo ha disposto per gli abitanti dei 6 distretti più a rischio il divieto a uscire dai confini della megalopoli e ha sospeso le linee a lunga percorrenza che collegano la capitale alle province dello Hebei e dello Shandong. Tutte le scuole, primarie e secondarie, sono state nuovamente chiuse mentre sono state riattivate le lezioni a distanza. Un nuovo assedio sanitario, quindi. Il focolaio di questa nuova ondata è stato individuato nel mercato Xinfadi, che rifornisce il 90% della città: le autorità valutano che almeno 200 mila abitanti siano venuti in contatto direttamente o indirettamente a partire dal 20 maggio con quello che è il più grande mercato alimentare di Pechino e dell’Asia. A ieri i malati erano diventati 106. Cercando di rintracciare tutti i possibili infetti, sono stati eseguiti già almeno 100 mila tamponi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: Pechino trema e chiude scuole e quartieri – Pechino alza l’allerta e richiude le scuole
Tema: Coronavirus, la situazione nel mondo

Nel giorno in cui uno studio nel Regno Unito sostiene che un farmaco steroideo ridurrebbe la mortalità del coronavirus del 35 per cento, ieri i numeri del focolaio di Pechino, emerso la scorsa settimana nel grande mercato ortofrutticolo di Xínfadi, sono stati abbastanza incoraggianti. I nuovi casi confermati, relativi a lunedì, si sono fermati a 27, meno dei 36 dei due giorni precedenti, portando il totale a 106. Ma l’allarme rimane alto: nuovi positivi si registrano in altri due mercati e in nove dei sedici distretti in cui è divisa la capitale, così come tre altre province dalla Cina, anche molto lontane come il Sichuan. Le autorità hanno ribadito che difendere la capitale, simbolo del potere comunista, è una assoluta priorità. Così, dopo avere isolato 22 aree residenziali vicine ai mercati colpiti dal virus, ieri hanno anche deciso di rialzare l’allerta sanitaria in città dal livello due, dove era scesa solo pochi giorni fa, al tre. La municipalità ha anche comunicato in serata che da oggi tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, verranno di nuovo chiuse. Il fatto che il contagio sia stato preso all’inizio, come ha riconosciuto il capo epidemiologo del Centro per il Controllo delle malattie Wu Zunyou, fa sì che i prossimi tre giorni saranno decisivi per capire se il contenimento sarà efficace.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Olimpio Guido – Santevecchi Guido 
Titolo: Kim, la dinamite dopo le minacce Salta il palazzo del dialogo con Seul
Tema: Tensione tra le due Coree

Il governo nordcoreano ha fatto saltare in aria la palazzina di Kaesong, poco a Nord del 38° Parallelo, primo esempio stabile di cooperazione tra le Coree dal 1953: era stata inaugurata nel settembre 2018 alla presenza dei militari dei due Paesi. Sulla facciata comparve una mappa della penisola coreana dipinta di celeste, senza confine. L’edificio era simbolo dei passi in avanti nella cooperazione tra i due Paesi. Ieri mattina, prima di far saltare la palazzina, Kim Jong-un ha minacciato di muovere l’esercito e di occupare la Zona smilitarizzata lungo il 38° parallelo che garantisce dal 1953 il cessate il fuoco tra Nord e Sud. Seul ha replicato che “la risposta a ogni provocazione militare sarà forte” mentre gli Usa hanno garantito uno stretto coordinamento.  La Russia, che con la Cina ha spesso aiutato il regime ad aggirare l’embargo, ha chiesto moderazione. La mossa della Corea del Nord potrebbe essere un tentativo di mettere pressione a Seul affinchè interceda con Washington per ammorbidire le sanzioni, oppure potrebbe essere una sorta di battesimo del fuoco per la sorella del Maresciallo, Kim Yo-jong.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: Kim bombarda il palazzo della pace “Ufficio inutile”
Tema: Tensione tra le due Coree

Va in fumo alle 14.50, insieme all’ufficio di collegamento di Kaesong, l’informale “ambasciata” che avrebbe dovuto dare alle due Coree un luogo in cui incontrarsi e parlare. L’esplosione è l’atto finale di una escalation di minacce verso Seul che cresceva ormai da settimane. E ieri mattina l’Esercito del popolo ha anche annunciato dei piani per rientrare nelle aree del territorio nordcoreano che erano state demilitarizzate a seguito delle recenti intese con il Sud. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in, per cui il riavvicinamento al Nord è in cima all’agenda, subisce un colpo durissimo. Il risultato concreto dello storico summit con Kim Jong-un, aprile 2018, era stato proprio abbassare la tensione nella zona demilitarizzata. I due leader, oltre a fondare l’ormai defunto ufficio di collegamento, si erano impegnati a cessare azioni ostili e abbandonare alcune postazioni di guardia sui due lati. Ora tutto rischia di tornare al punto di partenza.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Pizzati Carlo 
Titolo: Nord Corea La regina di ferro che toglie la scena al fratello Kim – Yo-Jong, la regina di ferro oscura il fratello Kim E attacca il nemico Seul
Tema: Tensione tra le due Coree

Kim Yo-jong, sorella del leader Kim Jong-un, aveva giurato di distruggere la palazzina di rappresentanza dei rapporti intercoreani al confine tra i due Paesi, e ieri ha mentenuto la promessa. L’edificio è stato distrutto ieri: dal 2018 fino a gennaio, in quegli uffici convivevano i funzionari di entrambi i Paesi, lavorando a una promessa di unificazione lontanissima. Si ipotizza una rappresaglia per l’invio da parte di Seul di palloncini volanti legati a sacchi con cinquemila libretti di propaganda che accusano il leader Kim di essere un ipocrita. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in aveva tentato di censurare le due organizzazioni di dissidenti, i Combattenti per la Corea del Nord Libera e il Centro Educativo Kuensaem, ma era stato fermato dalle associazioni per i diritti umani e dalla legge. Ieri, dopo il botto, il governo nordcoreano ha annunciato che spedirà nuove truppe al confine, che è in allerta.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Intervista a Michael Madden – “Così Pyongyang vuole provocare Trump e costringerlo a riprendere i negoziati”
Tema: Tensione tra le due Coree

Michael Madden, analista dello Stimson Centere di 38 North, ritiene che la distruzione dell’ufficio di collegamento tra le due Coree sia un “segnale di insoddisfazione” da parte di Pyongyang: “Dopo l’apertura al dialogo, Kim si aspettava che la Corea del Sud facesse molto di più, tanto in termini di concessioni dirette, quanto di mediazione con gli Usa. Non è successo, e lui fa capire che è pronto a far saltare tutto”. E ancora: “La Corea del Nord si aspettava di fare passi avanti con gli Usa e con il Sud. La distruzione dell’ufficio di Kaesong è il fatto del giorno, ma rientra in una strategia che ormai va avanti da diversi mesi, e ha compreso anche l’annuncio della volontà di potenziare l’arsenale nucleare”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bultrini Raimondo 
Titolo: Cina-India, fuoco sull’Himalaya – India-Cina, s’infiamma il confine Uccisi almeno venti soldati di Delhi
Tema: Scontri alla frontiera India-Cina

Sale la tensione sul confine tra India e Cina. Il governo indiano ha ammesso che oltre 20 soldati sono stati uccisi a Ladakh e il giornale portavoce dei comunisti cinesi Global Times ha detto che ci sono stati morti anche tra le file dell’Esercito di liberazione popolare. Sia Cina che India negano che siano state usate armi da fuoco lasciando intendere che si è ripetuto quasi esattamente e negli stessi luoghi lo scenario degli scontri fisici uomo a uomo del 5 maggio. L’episodio riporta l’attenzione sugli scenari geopolitici dietro il confronto armato per la supremazia su una regione himalayana contesa anche dal Pakistan. Teatro dell’ultimo mese e mezzo di scontri, oltre ad alcune postazioni in Sikkim, è soprattutto la Valle del fiume Galwan vicino al lago Pangong, dove l’India sta costruendo una strada, una pista aerea e un ponte strategicamente così importanti da avere convinto Pechino a muovere sull’altra riva del lago più di 5mila uomini.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Foschini Giuliano 
Titolo: Regeni, il Pd a Conte “Chieda subito il processo” – Regeni, il pressing del Pd su Conte e Di Maio riapre la partita delle navi
Tema: Caso Regeni

Il segretario Pd Nicola Zingaretti riapre la partita sulla vendita delle due fregate Fremm all’Egitto, sostenendo che non si possono immaginare passi in avanti nei rapporti bilaterali con il Cairo, nè la conclusione dell’affare, senza la certezza di un processo per i cinque agenti indagati per il sequestro di Giulio Regeni. L’iniziativa di Zingaretti indica al premier, Giuseppe Conte, un tempo stretto, chiedendogli di andare al più presto a riferire in commissione parlamentare d’inchiesta e riaprendo nella maggioranza una partita che era stata data per chiusa. Il M5S da parte sue però non sembra compatto sul tema: da un lato il presidente della Camera, Roberto Fico, non ha ancora preso una posizione, non nascondendo però il proprio disappunto sull’operazione, dall’altra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha assunto una posizione più defilata, lasciando la questione nelle mani del premier.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sar. 
Titolo: Riforma della polizia: Trump vuole limitare la «stretta al collo»
Tema: USA

Donald Trump firma il decreto esecutivo per la riforma della polizia e a sorpresa incentiva la drastica limitazione del «chokehold», la tecnica di strangolamento utilizzta per immobilizzare un sospetto e finita sotto accusa dopo la morte di George Floyd. Il provvedimento di Trump si incardina su un piano di finanziamenti per «migliorare gli standard» dell’azione di polizia. I fondi verranno versati solo ai Dipartimenti che aboliranno l’uso del chokehold, «da mantenere solo come ultima risorsa in caso di minaccia diretta per la vita del poliziotto». Trump ha avvolto il pacchetto di misure in un discorso di 20 minuti, senza accettare domande. Ha detto di aver incontrato «molti familiari di persone coinvolte in interazioni mortali con la polizia». Nell’elenco fornito dalla Casa Bianca non ci sono i parenti di Floyd. Dopo l’uscita di Trump, ora anche i repubblicani sembrano disponibili a trattare su una qualche limitazione del «chokehold». Un atto dovuto e non più rinviabile, per i democratici. Intanto proseguono le manifestazioni in tutto il Paese: finora sono 11mila gli arresti.
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