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SINTESI IN PRIMO PIANO – 15 gennaio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Conte da Mattarella. Chiederà la fiducia e i voti dei «responsabili». Pd e Cinque Stelle: Renzi inaffidabile.
– Ipotesi elezioni anticipate e lo spread risale a 120. Gualtieri: «La fiammata dello spread costa cara».
– Allarme a Bruxelles per la fase di incertezza che si è aperta in Italia e la possibilità di una vittoria dei sovranisti.
– Egitto: rimosso il generale sotto accusa per la morte di Regeni e coinvolto anche nel caso Zaky.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Conte va alla sfida in Parlamento – Conte punta sui «responsabili» Il Pd: cerchiamo i voti in Aula
Tema: Crisi di Governo

Giuseppe Conte ieri pomeriggio è salito al Quirinale per incontrare il presidente Sergio Mattarella. Un ora di colloquio nel quale il premier ha ribadito la volontà di cercare in Parlamento i numeri per proseguire a governare sostituendo i voti di Italia viva. Già lunedì chiederà la fiducia alla Camera, scommettendo sui «responsabili» al posto del renziani. Sfida, quella del premier, ribattezzata «indispensabile chiarimento politico in Aula», mentre Pd e 5 Stelle rincarano i giudizi negativi sull’ex alleato Matteo Renzi, «inaffidabile». È dunque caccia serrata di voti «sicuri», tanto più necessari al Senato dove gli equilibri della maggioranza sono precari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: Mattarella vuole trasparenza sui confini della maggioranza La soddisfazione per i tempi
Tema: Crisi di Governo

Vuole andare in Parlamento, Giuseppe Conte. Per «comunicazioni fiduciarie», destinate dunque a concludersi con un voto sul governo dal quale è evidentemente convinto di uscire vincitore. Sergio Mattarella tira un sospiro di sollievo. Non solo perché questo chiedono le opposizioni, ma perché è «la strada maestra quando si apre una crisi». La questione semmai è sui tempi, che il premier indica tra lunedì (alla Camera) e martedì (al Senato). È un’ipotesi di ripiegamento, dato che l’ex «avvocato del popolo» ora impegnato a difendere se stesso e il suo esecutivo, sa che una parentesi troppo lunga tra la rottura di Renzi e l’approdo in Aula non sarebbe giudicata bene dal capo dello Stato. Inutile girarci intorno: un governo ferito quasi a morte come il suo non può traccheggiare restando in bilico sul nulla. L’ipotesi di uno slittamento «motivato» evapora in serata e quei dossier u rgenti e legati alla pandemia saranno affrontati dal prossimo esecutivo. Quale che possa essere. In realtà, dietro la speranza di una pausa prima del redde rationem parlamentare c’è in gioco qualcosa di più vitale, e personale, per Conte. Gli serve qualche giorno per mettere insieme un gruppo di «responsabili» in grado di rimpiazzare la delegazione dei renziani nella maggioranza.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Il retroscena – Il premier ai dubbiosi: il nuovo gruppo dei costruttori dliventerà un partito
Tema: Crisi di Governo

«I responsabili ci sono». E Giuseppe Conte, per convincere anche i più tormentati a saltare il fosso, prova a cancellare dalla storia recente della politica italiana una parola che richiama più vizi che virtù. «Sarete i costruttori», ha spiegato a più di un senatore, chiamato dal premier in persona. E poiché ciascuno, centrista, ex grillino, socialista o renziano pentito, ha a cuore lo scranno presente e futuro, il giurista pugliese rivela che sta lavorando a «un grande progetto politico, europeista, liberale e ambientalista, in contrasto totale con le idee sovraniste di Salvini e Meloni».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: «Va impedita la maggioranza minestrone» – «Un governo minestrone per tirare a campare e faranno offerte da suk»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

«Che Conte giochi il tutto e per tutto pur di tirare a campare non è un bene per l’Italia. Ma solo, egoisticamente, per lui. Io mi auguro però che il garante della Costituzione non lo permetta. Per giunta, sarebbe un governo ancor più raffazzonato». Matteo Salvini ieri sera ha parlato prima con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi con l’alleato Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale di Monaco ma comunque «di ottimo umore». «Ho i brividi pensando alle offerte da suk che saranno fatte a questo e a quello. Ma io ricordo quello che Mattarella stesso disse a me e all’intero centrodestra: vi conferirò l’incarico se riuscirete a portarmi numeri veri e seri per un governo vero e serio. Non quelli di tre tizi in ordine sparso […] un governo minestrone in piena epidemia è ancora più assurdo. Con tutto il rispetto, sentire Tabacci e i Mastella, per loro stessa ammissione, fare telefonate di reclutamen to non si può vedere proprio. Come non si potrebbe vedere il ritorno di Conte e dell’Azzolina attaccati a due voti. Poi, certo: gli unici di cui mi fido sono gli italiani che certamente sceglieranno un Parlamento più dignitoso. E con quello la possibilità di un governo di centrodestra».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Malaguti Andrea 
Titolo: Renzi non cede: “Conte non ha i voti” – Renzi: “Se non raccoglie 161 voti salta tutto Nei colloqui privati Zingaretti più duro di me”
Tema: Intervista a Matteo Renzi

Matteo Renzi ha scassato tutto, senza ottenere niente. E lo ha fatto perché la sua natura gli impedisce di far parte di un gruppo senza esserne il Capo e l’idea di dover mediare con un premier diverso da sé gli sembra banalmente irricevibile. Questo in premessa, poi c’è la politica. «Sono sei mesi che chiedo di discutere in Parlamento di queste cose. Sono sei mesi che rinviano su tutto. Vogliono continuare a rinviare? Ok, ma lo facciano senza che noi diventiamo complici del più grande spreco di risorse della storia repubblicana. […] Quando Zingaretti parla non rispondo mai alla prima dichiarazione. Se avessi ascoltato Nicola alla prima dichiarazione – nell’agosto del 2019 – oggi avremmo un Governo Salvini-Meloni».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Per il decreto ristori deficit aggiuntivo a quota 32 miliardi – Ristori, il nuovo deficit arriva a 32 miliardi
Tema: Decreto Ristori

Sale a quota 32 miliardi il deficit aggiuntivo che il governo chiederà al Parlamento. ll nuovo scostamento, esaminato dal Cdm fino a notte, è cresciuto spinto da una lista della spesa che di giorno in giorno si è allungata. Ai ristori veri e propri andrebbero 4-6 miliardi, in aggiunta ai 5,3 del fondo già costruito con il decreto quater alla fine del 2020. Altri 5 miliardi vanno al capitolo lavoro. Un paio di miliardi, poi, per il Fisco: si ragiona su una nuova tornata di definizioni agevolate da collegare alla norma ponte che prevede il minirinvio fino a fine mese per l’invio degli atti fiscali e di riscossione.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Lo spread risale, allarme Ue sull’Italia – La crisi pesa sui titoli di Stato: lo spread sale fino a 120 punti
Tema: Crisi di governo e spread

Conte prova a evitare le dimissioni e il “ter” (ossia la pace con Renzi) e decide di andare alla conta in Aula: lunedì il premier sarà alla Camera, martedì al Senato. È caccia ai voti dei «costruttori». L’accelerazione dopo un colloquio con Mattarella. I mercati pagano il rischio politico: alle aste del Tesoro collocati BTp per 9,25 miliardi, ma con rendimenti in aumento. E lo spread risale a 120. «Gli italiani hanno perso quasi 8 milioni di euro». Tocca al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, tracciare il primo, e assolutamente parziale, bilancio di quanto l’improvvisa crisi di Governo possa gravare sui conti dello Stato. Come infatti ci si poteva attendere, il ritiro dei ministri da parte di Italia Viva ha di colpo interrotto la «luna di miele» fra gli investitori e il nostro Paese, provocando l’immediata risalita dei rendimenti dei BTp, che ieri sera si attestavano sulla scadenza decennale allo 0,62%, e soprattu tto un nuovo allargamento dello spread nei confronti del Bund, che si è spinto fino a 120 punti base per la prima volta dallo scorso autunno per terminare poi a quota 117. Bonomi (Confindustria): serve un governo serio che ascolti le imprese.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: L’Ue teme un governo non europeista Bce, il rischio che i falchi rialzino la testa
Tema: Bce e i timori sull’Italia

A Bruxelles una fonte autorevole dà conto di un clima di «grande sconcerto» e di «allarme» per Ia crisi al buio aperta da Renzi. I commissari sono stati riuniti ieri dalle nove alle cinque per un seminario, ma appena ci si raccoglieva a margine, il tema ossessivo «era l’talia e le ragioni di una crisi che l’esecutivo europeo fatica a comprendere». La paura più diffusa tra i membri dell’esecutivo, rivela la fonte, è che «l’attuale governo filo-europeo vada a casa». Il ricordo da incubo del primo governo Conte, a traino leghista, è ancora vivido a Bruxelles. Nessuno ha voglia di ripetere quell’esperienza. Tanto più in un momento in cui all’Italia arrivano gli oltre duecento miliardi del Recovery Plan. Alla Bce, a una settimana dal consiglio direttivo, le bocche sono ufficialmente cucite. Ma tra i nordici si respira un’aria preoccupata, non tanto perché in Italia sia scoppiata una crisi politica gr ave, quanto perché a molti mesi dal via libera europeo del Next Generation Eu, il Recovery Plan è ancora un documento con punti deboli.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: «Fondi Ue, basta accuse» – «Sul Sud Bonomi è stato ingeneroso Il Recovery funzionerà»
Tema: Intervista a Vincenzo Amendola

«Evitiamo le polemiche – risponde Enzo Amendola (Pd), titolare degli Affari europei – Nelle prossime ore il presidente del Consiglio invierà il Piano, aperto al contributo del Parlamento, di Regioni, Comuni e attori sodali. Confindustria e sindacati sono interlocutori fondamentali. Capisco che in Italia c’è la consuetudine di discutere bozze riservate e fatte filtrare ad arte, ma è più saggio discutere sulle proposte ufficiali. Avremo tempo per modificare e migliorare il progetto e siamo sicuri che le idee di Bonomi saranno preziose». «Nel piano ci sono l’alta velocità al Sud e la portualltà per tutta l’Italia, gli investimenti per il Mezzogiorno sono molto superiori al 34% delle disposizioni nazionali. Oltre al Recovery avremo 100 miliardi dal Bilancio Europeo indirizzati al contrasto ai divari regionali, all’inclusione dei giovani e alla parità di genere».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Il retroscena – Lo spettro di un milione di posti in fumo stop ai licenziamenti fino al 30 giugno
Tema: Lavoro

Sette milioni di persone rimaste almeno qualche settimana senza lavoro, quasi uno su tre fra gli occupati. Quattro miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate, costate allo Stato poco meno di venti miliardi di euro. Presi dal terrore per il virus, molti di noi non hanno ancora colto fino in fondo le conseguenze della pandemia. Per evitare pesanti conseguenze sociali, governo, imprese e sindacati si sono già accordati due volte per imporre il blocco dei licenziamenti, e lo Stato si è fatto carico di (quasi) tutti i costi. Il blocco, un unicum nel mondo occidentale, è garantito per ora fino al 31 marzo. Nel pieno della seconda ondata dei contagi e crisi politica permettendo, ai ministeri del Lavoro e del Tesoro si preparano a confermarlo fino al 30 giugno. Secondo quanto riferiscono più fonti, la decisione è inevitabile. Le stime di Confindustria dicono che almeno un milione di italiani rischia di restare senza reddito. Di questi, circa un terzo — 350 mila — sono lavoratori a tempo indeterminato.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Zatterin Marco 
Titolo: Landini: “Ecco il piano contro i licenziamenti” – “Subito la riforma della solidarietà per stabilizzare i contratti di lavoro”
Tema: Intervista a Maurizio Landini

Il segretario CGIL: «L’obiettivo non può essere come gestire i licenziamenti, ma dare sicurezza di lavoro e di reddito valorizzando l’intelligenza delle persone e renderle protagoniste del cambiamento. Occorre un messaggio di tutela e sicurezza. S’impone di pensare alle persone perchè dietro i numeri c’è gente in carne e ossa. Lo diremo alla ministra Catalfo. Per noi è centrale la riforma degli ammortizzatori sociali con l’estensione dei contratti di solidarietà che diventino strumento prioritario alternativo ai licenziamenti, con fondi adeguati».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Piano di Biden per nuovi aiuti da 1.900 miliardi di dollari – Biden prepara piano di aiuti anti Covid da 1.900 miliardi
Tema: USA

Joe Biden ha sollevato il sipario sulla sua strategia per sostenere l’economia e combattere le devastazioni della pandemia. Il piano del presidente eletto prevede aiuti immediati per circa 1.900 miliardi di dollari. Tra le misure previste ci sono nuovi assegni alle famiglie, rafforzamenti dei sussidi di disoccupazione e più generosi crediti d’imposta.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Schiavello Stefano 
Titolo: Con la doppia maggioranza accelera la riforma fiscale
Tema: USA

Il risultato delle elezioni in Georgia, che ha consegnato di fatto ai democratici anche il controllo del Senato seppur con un margine minimo (in caso di voto 50-50 al Senato il vice-presidente Harris ha il tie-break vote), cambia radicalmente la possibilità per il neo-presidente Biden di attuare le riforme sulle quali ha basato la sua campagna elettorale, ed in particolare la riforma fiscale (una delle poche misure che potrebbe essere approvata dal Congresso con un voto a maggioranza semplice). In campagna elettorale Biden ha infatti promesso di aumentare le tasse sulle corporation e i contribuenti più benestanti, con la modifica di parti significative della riforma fiscale Trump del 2017 (“Tax Cuts and Jobs Act”) e alcune proposte che l’amministrazione Obama non era riuscita a far approvare al Congresso.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Panorama – Olanda, il governo valuta dimissioni in blocco
Tema: Olanda

Il governo olandese rischia di saltare sull’onda di uno scandalo, il toeslagenaffaire , legato ai sussidi per l’infanzia. L’esecutivo guidato dal premier conservatore Mark Rutte si riunirà oggi per decidere se dimettersi in blocco. ll caso è nato dopo che i funzionari del fisco hanno accusato ingiustamente circa 26mila famiglie di frode, senza concedere loro la possibilità di fare ricorso. In reazione a una serie di frodi compiute da diverse famiglie bulgare, il governo e il parlamento avevano introdotto alcune misure molto severe che hanno però colpito anche famiglie innocenti. Molte di esse si sono indebitate per poter rimborsare indennità per l’infanzia per decine di migliaia di euro, e hanno dovuto affrontare protesti, perdite dei posti di lavoro e anche divorzi a causa dello stress. Un rapporto stilato da una commissione d’inchiesta parlamentare, dal titolo «Ingiustizia senza precedenti», ha affermato che «i principi fondamentali dello stato di diritto sono stati violati» dall’autorità fiscale e ch e le indagini di frode sono nate da «semplici errori amministrativi».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Caferri Francesca 
Titolo: Al Sisi rimuove il generale sotto accusa per la morte di Regeni
Tema: Egitto

L’uomo più temuto dalla società civile egiziana è uscito di scena. ll generale Tareq Ali Saber della National Security Agency (il servizio segreto interno) è stato rimosso due giorni fa dal suo ruolo di capo dell’ufficio incaricato di monitorare ong, sindacati e organizzazioni politiche. Non si tratta di un avvicendamento qualunque: Saber è l’ufficiale più alto in grado fra quelli messi sotto accusa dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta per il rapimento e l’omicidio di Giulio Regeni. È a lui che arriva la denuncia del capo del sindacato ambulanti Mohammed Abdallah sulle presunte attività sospette di Giulio e lui a deciderne la sorveglianza, l’arresto e in definitiva la tortura e la morte. A portare allo spostamento, una serie di decisioni che hanno creato ad Al Sisi più di un problema. La morte di Regeni prima di tutto.
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