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SINTESI IN PRIMO PIANO – 15 dicembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Covid-19, il governo discute sulle nuove restrizioni nel periodo natalizio
– Verifica di governo, oggi l’incontro tra il premier Conte e Renzi
– Decreto Rilancio, si lavora ad un nuovo sussidio per gli autonomi
– Estero: Berlino e Londra in lockdown, negli USA parte la vaccinazione.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza – Guerzoni Monica 
Titolo: Blocco a Natale, governo diviso – Italia arancione o blocco totale Le tensioni tra i ministri
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Governo diviso sull’ipotesi di un lockdown nazionale nei giorni più “caldi” delle festività natalizie. Il suggerimento degli scienziati è seguire il modello delle zone rosse, ma lasciando ai cittadini maggiori possibilità di spostamento rispetto alla serrata totale della primavera scorsa. Ma la squadra di Giuseppe Conte è divisa tra chi accelera e chi frena. Oggi gli esperti del Cts torneranno a riunirsi, dopo che il vertice di ieri è stato aggiornato. Poi toccherà a Palazzo Chigi sciogliere gli ultimi dubbi e decidere quali sacrifici chiedere ai cittadini durante le festività. Una scelta che si è resa necessaria perché, a sentire gli scienziati, “la curva del virus ancora non scende come dovrebbe”. La revisione in corsa ha innescato nuove tensioni, perché alla luce dei 12 mila nuovi contagiati i ministri Speranza, Boccia e Franceschini indicano la via del lockdown totale. Posizione che il commissario Domeni co Arcuri ha sostenuto nel confronto tra gli scienziati e che Teresa Bellanova, capo delegazione di Italia viva, contesta aprendo lo scontro sui ristori.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bartoloni Marzio 
Titolo: Covid, il Cts: a Natale misure rigide Speranza: vaccino non subito per tutti – Gli scienziati al Governo: serve nuova stretta per il Natale
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Il Cts consiglia al governo una nuova stretta nelle misure anti-contagio in occasione delle festività natalizie. Natale ed Epifania in lockdown o quantomeno, soluzione forse più probabile, in una grande zona arancione rinforzata con il coprifuoco alle 20. Le nuove restrizioni da estendere dal 24 dicembre in poi dovranno riguardare in particolare «la mobilità intraregionale», i «luoghi di assembramento» che potrebbero far risalire i contagi a cui si aggiunge la raccomandazione «ad anticipare il rientro alla propria abitazione». “Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale – ha confermato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza -, spero che in tempi brevi si possano prendere ulteriori misure per scongiurare un’ipotetica terza ondata”. «Dobbiamo essere più rigorosi durante le festività», ribadisce il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, un altro dei rigoristi all’inte rno del Governo. Perché sull’altro fronte dell’Esecutivo ci sono gli scettici della linea dura come la ministra Teresa Bellanova di Italia Viva contraria a esempio alla chiusura dei ristoranti a meno che non “ci siano ristori pari al 100 per cento”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Iossa Mariolina 
Titolo: Risale l’indice Rt. Rapporto positivi-tamponi all’11,7%
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Sono 12.030 i nuovi contagi da Covid-19, in diminuzione di 5.908 rispetto al giorno prima ma con 103mila tamponi, molti di meno rispetto a quelli registrati nel bollettino di domenica, circa 49 mila in meno. Il bolletino di ieri ha purtroppo registrato altri 491 decessi, una cifra inferiore da un paio di giorni ai record di qualche giorno fa ma sempre drammaticamente alta. In totale i morti hanno superato la soglia dei 65 mila, per l’esattezza sono 65.011. Il 14 ottobre, soltanto due mesi fa, i morti erano 36.289. Il tasso di positività non cala, resta stabile all’11,7%; in ospedale ci sono 27.765 pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari, in risalita di 3o, mentre in terapia intensiva restano 3.095 pazienti, – 63 (ma la diminuzione potrebbe essere spiegata in parte anche con i decessi). Intanto l’indice di contagio Rt, l’indice di trasmissibilità, risale ancora, ieri 0,89, domenica o,85, sabato 0,82.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Salvaggiulo Giuseppe 
Titolo: Il retroscena – Ministero della Salute in subbuglio Sileri attacca la gestione Speranza
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Tensione nel Ministero della Salute. Domenica, nella trasmissione Non è l’arena su La7, il viceministro Pierpaolo Sileri ha denunciato «pressapochismo» dei vertici amministrativi, suggerito di «cacciarne qualcuno a calci nel sedere» e chiesto le dimissioni di Giuseppe Ruocco, segretario generale del dicastero. Ma il bersaglio implicito dell’affondo è il ministro Roberto Speranza. Da mesi Sileri si lamenta, nel ministero e fuori, di «non toccare palla». Non siede nel comitato tecnico scientifico, non ne viene informato degli esiti, non partecipa alle riunioni importanti; è escluso dalle decisioni. Sileri, isolato, compensa con una presenza mediatica spesso «fuori linea». Dura la sua posizione soprattutto nel caso scoperchiato da Report, sul dossier dell’Oms pubblicato il 13 maggio e poi inspiegabilmente rimosso l’indomani. Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: M5S e Pd a Palazzo Chigi I leader: non c’è rimpasto Voci su un ministero a Iv
Tema: Verifica di governo

Ieri il premier Giuseppe Conte ha iniziato il confronto con le forze che compongono la propria maggioranza: a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio ha incontrato i rappresentanti di M5S e Pd, mentre oggi è in programma un vertice con Italia Viva. Tutti, a parole, negano l’opzione rimpasto. “Crediamo che l’azione di governo debba andare avanti”, dice Zingaretti, che parla di “un incontro utile”. Stessa linea per Crimi: “Abbiamo rilanciato sui temi”. Mentre Di Maio dice “stop alle polemiche” e spiega: “Abbiamo chiesto rispetto su misure molto importanti come il rinnovo dell’ecobonus, il conflitto di interessi, lo stop alle trivelle e l’abbassamento delle tasse”. Ma l’appuntamento decisivo per le sorti della legislatura è in programma oggi, quando Matteo Renzi incontrerà Conte. Il clima è tutt’altro che sereno, come confermano le parole della Boschi: “Crediamo che ci siano degli errori nel piano sul Recovery. È giusto scegliere insieme come spender e e non può essere un uomo solo, il premier, a deciderlo”. L’ipotesi di un governissimo resta — per ora — sullo sfondo, mentre tra gli ambienti dell’esecutivo avanza una voce che suona come una ipotesi sul tavolo per conciliare le posizioni. La «mediazione » prevederebbe un doppio passaggio. Il renziano Ivan Scalfarotto, allo stato attuale sottosegretario agli Esteri, potrebbe approdare con alto incarico dirigenziale al Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio con sede a Ginevra. L’eventuale nomina di Scalfarotto libererebbe delle poltrone nel governo da affidare a Italia Viva.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele – Ciriaco Tommaso 
Titolo: Conte tenta di isolare Renzi – Conte cerca di isolare Renzi Il leader Iv: “Venga in Parlamento o a fine anno stacco la spina”
Tema: Verifica di governo

Oggi alle 13 il premier Conte incontrerà Matteo Renzi e i rappresenanti di Italia Viva, nell’evento clou di una verifica di governo che tutti vivono come un impaccio e che nessuno, adesso, sembra aver richiesto. Sarà, in realtà, una partita a scacchi, con il presidente del Consiglio convinto di avere già fatto le mosse giuste per isolare l’avversario per farlo arroccare in una difesa che esclude persino un “rimpastino”, un intervento chirurgico di sostituzione di qualche ministro. Conte ha portato dalla sua parte i 5 Stelle: così almeno ritiene dopo il summit di ieri, dopo la conferma del no grillino al ritocco della squadra di governo. La sensazione e speranza di Conte è che i Cinque Stelle, dopo aver fatto da sponda agli attacchi di Renzi, ora abbandonino nei fatti il senatore toscano.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Giannini Massimo 
Titolo: Intervista a Giuseppe Conte – Conte: “Avanti solo se siamo uniti” – Conte: “Per Natale una nuova stretta Vado avanti solo se la squadra è unita”
Tema: Verifica di governo

Dopo settimane di anatemi e veleni tra gli alleati, la famigerata “verifica di maggioranza” è infine cominciata. “Sono stati posti alcuni problemi politici. Ascolteremo tutti i partiti, com’è giusto che sia, per fare in modo che l’azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso”, dice il premier, che non nasconde le difficoltà: “Il governo deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo. Si può governare solo c’è fiducia reciproca tra di noi”. In mezzo a “certe condizioni” c’è probabilmente il rimpasto, anche se lui non ne vuole sentir parlare (è un’altra “brutta parola”). Come non vuol sentir parlare di “scuse” (quelle che gli chiede Renzi sulla task force per il Recovery Plan), e meno che mai di “superpoteri” e di “uomo solo al comando”: “Queste sono tutte fesserie: sono forse il premier che ha usato il metodo più partecipato da molti anni a questa parte…”.Conte parla di Covid, e annunci a che le nuove misure restrittive per le festività (ma non necessariamente la Zona Rossa) arriveranno nelle prossime ore. Poi della famigerata Fondazione per la Cybersecurity (“Se a Renzi non piace se la prenda con Gentiloni, che l’aveva proposta quando guidava il governo, non con me”). E anche del caso Regeni (“L’avvio del processo, con nomi e cognomi degli imputati, è un fatto importantissimo”, più ancora del “ritiro del nostro ambasciatore dal Cairo”).
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: Mattarella avvisa premier e partiti: ora serve un patto di legislatura
Tema: Verifica di governo

Il Quirinale spinge affinché la verifica di governo si consumi in tempi brevi. Già in tempi normali la gente non capisce i tatticismi dei partiti, figuriamoci che cosa capirebbe in un momento come questo, con centinaia di persone uccise ogni giorno dal Covid e con il sistema economico in sofferenza, riflettono al colle. soprattutto chissà come reagirebbero, gli italiani, se la prova di forca nella maggioranza sfuggisse di mano e si aprisse una crisi al buio. Ecco le domande sulle quali il presidente della Repubblica si arrovella, e che gira a tanti suoi interlocutori nella maggioranza. Il Capo dello Stato è preoccupato e se pure bada a non pressare di consigli il premier alcune condizioni le ha però poste. E non solo all’inquilino di Palazzo Chigi. La principale è che a cose fatte, se saranno trovati dei nuovi equilibri per una ripartenza dell’esecutivo, siano state affrontate e risolte tutte le questioni aperte, a partire dalle più ur genti: dalla cabina di regia per il Recovery plan alla connessa struttura della task force per la ripartizione dei fondi europei. Altrimenti rischieremo di trovarci fra qualche mese con un quadro politico ancora in fibrillazione.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Greco Anna_Maria 
Titolo: Il retroscena – Il centrodestra si sfila «No alla mangiatoia»
Tema: Opposizioni

Conferenza stampa in Senato nella manovra del centrodestra unito. La scena se la prende Giorgia Meloni, che al fianco di Matteo Salvini e Antonio Tajani, parla a Giuseppe Conte perché il Capitano della Lega intenda. “Al governo diciamo: noi non trattiamo. Non partecipiamo a nessuna mangiatoia allestita sulla pelle degli italiani”. La Meloni non ha apprezzato l’ultima apertura al governo (non concordata) di un Salvini in versione moderata, ancor meno certi voci di trattativa con Matteo Renzi per far saltare il premier e preparare un governo-ponte. No, lei ribadisce che l’opposizione deve procedere unita e puntare al voto, per tornare a Palazzo Chigi. “Confido – dice, e nella scelta del verbo c’è l’ombra del sospetto – che nel centrodestra si continui a lavorare compatti per raggiungere sintesi fondamentali. Per nessuno di noi esiste più uno scenario nel quale si va con altri. Vogliamo governare questo Paese insieme”. Ma le tensioni tra i due alleati sovranisti son o evidenti, e Salvini da un lato attacca i giallorossi e dall’altro ribadisce che un’alternativa parlamentare alle elezioni non gli dispiacerebbe.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Rogari Marco 
Titolo: Partite Iva, spunta la decontribuzione: fondo da 1 miliardo
Tema: Autonomi

Nel dibattito sulla legge di Bilancio alla Camera, uno dei temi più caldi riguarda il sostegno alle partite Iva, con l’ipotesi di un anno bianco per i contributi dovuto agli autonomi. Sul tema è intervenuto ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che con un post ha annunciato l’intenzione del Governo di escludere dal pagamento dei minimali contributivi gli autonomi con “reddito” (o meglio, ricavi), fino a 50 mila euro. Un’uscita in avanti del M5S che, appena giunta a Montecitorio nel corso dei lavori, ha spinto il leghista Massimo Garavaglia, e tutta l’opposizione, a rivendicare la paternità dell’anno bianco sui contributi per le partite Iva. Nelle prossime ore il confronto proseguirà con l’idea di circoscrivere l’intervento alle partite Iva più piccole sostenendolo con un fondo da almeno un miliardo. E affiancandolo alla Cig embrionale per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Mentre per la proroga e l’ampliamento del Superbo nus del 110% si dovrà anche attendere la definizione del recovery plan italiano.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tucci Claudio 
Titolo: Fino a 6.500 euro ai 300mila della gestione separata Inps
Tema: Autonomi

Ora dopo ora si rafforza l’ipotesi di introdurre in legge di Bilancio una norma che introduce, per la prima volta in Italia, una sorta di ammortizzatore sociale per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps. A spingere in tal senso è stato ieri il vice ministro dell’Economia, Antonio Misiani, che ha evidenziato la necessità di rendere “il nostro sistema di sussidi il più universalistico possibile”. L’idea piace sostanzialmente a tutti i partiti di maggioranza, da Pd a M5S, da Iv a Leu, e non dispiace all’opposizione che anche ieri è tornata a chiedere maggiore attenzione, proprio, al mondo delle partite Iva. Sotto la lente di ingrandimento in particolare un emendamento, a firma Chiara Griaudo (Pd) che prevede una indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa», per quei professionisti lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps che hanno subito una decurtazione reddituale pari o superiore al 50% della media dei redditi realizzati nei tre anni precedenti.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Dal maxi decreto Ristori escluso il taglio alla Tari Detassati i bonus Covid – Dl Ristori: Tari dimenticata, bonus detassati
Tema: Decreto Ristori

Quattro decreti ristori incastonati l’uno nell’altro all’interno del provvedimento unico che oggi arriva al voto di fiducia in Senato non sono bastati a superare il paradosso della Tari. Che dovrà essere pagata in formato pieno anche dalle attività fermate a novembre e dicembre dai diversi provvedimenti anti contagio. Tutti questi esercizi dovranno versare la tariffa come se avessero lavorato, fatturato e prodotto rifiuti a pieno ritmo: e lo stesso accadrà dal 24 dicembre al 6 gennaio. Un gruppo di emendamenti presentati sia dalla maggioranza sia dall’opposizione avevano cercato di aggirare il problema, invano. Se ne riparlerà, forse, nel quinto decreto Ristori, che arriverà a inizio gennaio con nuove risorse anche per gli enti locali finanziate dall’ennesimo scostamento di bilancio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Baccaro Antonella 
Titolo: Intervista a Carlo Sangalli – Sangalli: negozianti, da Recovery e ristori serve più attenzione per un settore chiave
Tema: Settore del commercio

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, lancia l’allame: “Sarà un Natale difficile. La crisi rallenta consumi e l’emergenza obbliga ancora molte imprese a restare chiuse, come quelle della ristorazione. Le perdite 2020 sono senza precedenti, con penalizzazioni anche sul 2021”. Sangalli chiede “ristori tempestivi e adeguati alle cadute di fatturato. E moratorie fiscali più ampie e più inclusive fino all’esonero totale, per le imprese più penalizzate, come già deciso nell’ultimo Ristori Quater del governo. Inoltre una più ampia moratoria, oltre giugno 2021, servirà anche sul versante creditizio”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  G.Tr. 
Titolo: Gualtieri: appropriata una riflessione nella Ue su strumenti permanenti
Tema: Recovery Fund

Il ministro dell’Ecoomia Roberto Gualtieri conferma che il governo è al lavoro sulla “struttura per il monitoraggio e l’attuazione”, perché il Recovery Plan è un programma ambizioso anche sul piano dell’attuazione.  II Rome Investiment Forum che ha aperto ieri i propri lavori nella versione digitale imposta dall’emergenza sanitaria è stata per i vertici della costituenda cabina di regia sul Piano di ricostruzione e resilienza per rimarcare le ragioni della nuova struttura. “I tempi peri primi fondi sono la tarda primavera o l’inizio dell’estate”, spiega il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni aggiornando di qualche mese il calendario ipotizzato prima che la questione dello stato di diritto allungasse i tempi del negoziato. “Sarebbe appropriato rendere questo strumento permanente”, torna a sottolineare Gualtieri, che spiega come l’obiettivo della cabina di regia non sarebbe quello di sostituire una pubblica amministrazione ordinaria giudica ta inadatta al compito. L’ottica sostenuta dal ministro dell’Economia è anzi opposta. E punta a utilizzare il pacchetto di investimenti e revisioni normative previsto dal piano per attuare la «riforma delle riforme», che consisterebbe nell’aumentare l’efficienza di una pubblica amministrazione investita da progetti trasversali come la digitalizzazione o la ricostruzione di un patrimonio di edilizia sociale oggi frastagliato, incompleto e spesso abbandonato.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Sorrentino Riccardo 
Titolo: Rapporto G30 Rischio elevato d’insolvenze, nuovi mezzi per gestire Npl – G30: alto rischio d’insolvenze, nuovi mezzi per gestire gli Npl
Tema: Report G30

Secondo il rapporto 2020 sulla ristrutturazione delle imprese dopo l’epidemia del Group of the Thirty, o G30 (nel cui comitato di direzione siedono Mano Draghi, ex presidente della Bce, e Raghuram Rajan, ex governatore della Reserve Bank of India),  ci sarà una seconda ondata anche nelle conseguenze economiche della pandemia, con le economie globali che si avvicinano “al bordo di una scogliera”. “Stiamo entrando in una nuova era – ha detto Draghi durante la presentazione del rapporto – nella quale saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le economie”. Lo sforzo compiuto finora, sotto la spinta dell’emergenza, «è stato ben fatto, era necessario», ha aggiunto, ma ora occorre passare a una fase più delicata perché più selettiva: “Chi dovrà decidere quali compagnie dovranno essere aiutate?”, è uno degli interrogativi, ha spiegato Draghi, a cui il rapporto cerca di rispondere. “Non è troppo presto per iniziare a pensare al periodo successivo alla pandemia – ha aggiunto Rajan -. Noi esortiamo a pensare alla necessità di prepararci per assicurare una sostenibilità di lungo periodo”. Non tutte le aziende vanno sostenute, spiega il rapporto, ma occorre scegliere quelle che possono essere redditizie dopo l’epidemia – dando particolare attenzione alle piccole e medie imprese, con minore “potere contrattuale” verso i governi, ma nello stesso tempo preziose sul piano occupazionale e produttivo – e bisogna intervenire solo in presenza di fallimenti del mercato.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Intervista a Mario Draghi – «Sguardo lungo per la crescita» – «Crescita, serve uno sguardo lungo»
Tema: Report G30

Diffuso il Rapporto del G30 sul futuro delle imprese dopo gli shock e l’accumulo di debito e sussidi che le hanno sostenute in questi ultimi mesi. Il presidente del G30, Mario Draghi, sostiene che il flusso di sussidi pubblici e credito garantito da parte dei governi “sta coprendo una realtà che è molto più preoccupante di quanto possiamo stimare per il momento”. Il rapporto del Gruppo dei Trenta indica le strade per gestire le conseguenze di questo fenomeno, a partire da norme di diritto fallimentare più snelle e efficienti. Draghi sceglie un approccio che lui stesso definisce di “cauto realismo”. Offrire sempre nuovo credito a un’azienda non redditizia non la rimetterà in piedi, osserva. “Ci sarà un aumento dei crediti deteriorati in tutto il sistema bancario in gran parte del mondo”, prevede Draghi. Da qui l’esigenza di preparare strategie per permettere agli istituti di evitare una stretta al credito nei prossimi mesi e anni.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Signorini Antonio 
Titolo: Al G30 l’allarme di Draghi sull’ «Adesso serve una nuova era post-Covid» economia
Tema: Report G30

La terza ondata dell’Economia porrà delle sfide inedite ai governi. Una «nuova era» tutta da scrivere. Gli stati si troveranno «sul bordo di una scogliera». Mentre in Europa ci si interroga sul futuro degli aiuti all’economia, e in Italia tiene banco la task force per il recovery fund, spunta un intervento dell”ex presidente della Bce Mario Draghi. La presentazione di un rapporto sul sostegno alle imprese del G30, nel quale Draghi mette in guardia dai rischi della «nuova era». Una fase «molto più delicata perché più selettiva» rispetto alla precedente, quella dell’emergenza. Nei prossimi mesi «saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le economie». Nel rapporto, curato anche dall’economista Raghuram Rajan, governatore della banca centrale indiana si mette in guardia dalla seconda fase. Se fino ad oggi il problema è stato quello della liquidità delle imprese , ora c’è il rischio di impiegare le risorse pubbliche, che sono scarse, nel sostenere «imprese zombie».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Serafini Laura 
Titolo: «Garanzie stabili per le Pmi anche dopo l’emergenza» – «Garanzie oltre l’emergenza: un sistema stabile per le Pmi»
Tema: Pmi

La Febaf, la federazione di banche, assicurazioni e finanza, ha messo a punto un decalogo che rappresenta le istanze dell’industria italiana della finanza. Secondo il presidente Luigi Abete, “occorre trovare un equilibrio tra norme e sviluppo delle imprese”: “I sistemi di garanzia messi in campo per le Pmi devono andare oltre l’emergenza e trovare una strutturale continuità. Nei prossimi anni sarà centrale avere un supporto di garanzie che consentano alle piccole e medie imprese di crescere, capacità che rischia invece di essere ridotta da normative e regole internazionali”, dice Abete. Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per credito e fisco, lancia l’allarme sulla mina del debito contratto dalle aziende, da disinnescare prima della fine della moratoria, tra sei mesi: “Se dovranno utilizzare la liquidità per restituire il debito, non avranno le risorse per gli investimenti e la crescita”.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Berlino ora teme la saturazione dei posti in terapia intensiva
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Le statistiche sulla Germania del Robert Koch-Institut e del DIVI-Intensiv Registersi avvicinano il Paese allo scenario peggiore per Angela Merkel: il collasso del sistema sanitario e con esso l’incapacità di garantire le migliori cure a tutti i cittadini. Da qui la decisione del nuovo lockdown duro: oltre alle scuole, verranno chiusi dal 16 dicembre al 10 gennaio tutti i negozi per la vendita di beni non di prima necessità, compresi i ferramenta che nel primo lockdown a marzo restarono aperti. Riunioni di famiglia al minimo il 24-25-26 dicembre. Ieri sono cominciate a girare stime di economisti che, a causa della seconda ondata e delle nuove restrizioni, prevedono in leggero segno negativo il Pil tedesco tanto nel quarto trimestre 2020 quanto lievemente nel primo trimestre 2021.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Londra in allarme: il virus è mutato E da domani la città è in zona rossa
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Londra richiude a partire da domani. Ad appena due settimane dalla fine del lockdown nazionale, la capitale britannica tornerà al livello più alto di restrizioni, per fermare una crescita dei contagi andata fuori controllo. Secondo le autorità, il virus sarebbe mutato e si propagherebbe più velocemente di prima. Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock ha spiegato che non c’è al momento «niente che suggerisca» che questa variante del Covid-19 possa causare sintomi più severi, o che non risponderà ai vaccini. Michael J. Ryan, direttore del Programma Emergenze dell’Oms, ha precisato che l’Organizzazione era già a conoscenza della variante. Secondo l’Oms, è «comune» che si registrino simili mutazioni e per ora «non ci sono evidenze» che questa nuova variante si comporti in modo diverso.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Guerrera Antonello 
Titolo: Stretta dal Regno Unito all’Olanda nel mondo tornano i lockdown
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Il ministro della Salute britannico Matt Hancock conferma che da lunedì Londra tornerà in lockdown, ad appena due settimane dalla fine delle precedenti restrizioni. Saranno di nuovo chiusi pub, ristoranti e bar: solo takeaway e domicilio. Vietato ogni incontro con persone al di fuori del nucleo familiare in casa, mentre all’esterno si potrà incontrare una sola persona. In tutto questo, rimane ancora in vigore il “liberi tutti” di Natale annunciato da Boris Johnson: dal 23 al 27 dicembre inclusi, tre nuclei familiari fissi potranno incontrarsi in abitazioni private, senza limiti né distanziamento sociale. Una misura che ha innescato l’ira di scienziati e medici. I Paesi Bassi ieri hanno annunciato una chiusura totale di cinque settimane visto le che misure soft non sono servite ad arginare i contagi. Stop a scuole, negozi non essenziali, musei, teatri, parrucchieri, oltre a bar e ristoranti chiusi da metà ottobre. Negli Stati Uniti, intanto, si &egra ve; superata l’agghiacciante soglia di 300mi1a morti per coronavirus e la situazione si aggrava anche a New York, dove il sindaco Bill De Blasio ha avvertito che “dobbiamo prepararci a un lockdown totale. Non possiamo lasciare che il virus si diffonda, soprattutto quando sta arrivando il vaccino”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Usa, è il D-day del vaccino prima dose a New York “Metterà fine alla guerra”
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Sandra Lindsay, infermiera del reparto rianimazione al Long Island Jewish Medical Center, è la prima americana a ricevere ieri l’iniezione del vaccino Pfizer. Niente celebrity, ma infermiere e infermieri sono i primi immunizzati nel D-Day della più grande vaccinazione di massa degli ultimi 70 anni. Quasi in simultanea altri medici e infermieri venivano iniettati col nuovo prodotto della Pfizer nell’ospedale pediatrico di Pittsburgh Pennsylvania e al Policlinico universitario del Michigan. Dopo l’approvazione in tempi ultraveloci del vaccino prodotto da Pfizer, dopo il battesimo delle prime inoculazioni ieri mattina, in queste ore altri 3 milioni di dosi stanno viaggiando su aerei e camion.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  R.Mi. 
Titolo: Negli Usa è iniziata la vaccinazione con Pfizer-BioNTech
Tema: Covid-19, la situazione all’estero

Gli Stati Uniti sono il secondo Paese al mondo, dopo la Gran Bretagna, ad aver iniziato la campagna di somministrazione del vaccino antiCovid-19 di Pfizer-BioNTech che utilizza la tecnica dell’Rna messaggero (mRNA). Nei prossimi giorni 3 milioni di dosi arriveranno nelle 636 località individuate per lo smistamento. Qu si contemporaneamente anche in Canada ha preso via la vaccinanzione con lo stesso prodotto. La Food and Drug Administration aveva dato l’autorizzazione all’utilizzo in via emergenziale del farmaco dopo che un panel indipendente aveva verificato dai dati delle sperimentazioni, oltre che la sicurezza, un’efficacia del 95% nel prevenire la malattia causata dal virus SarsCov-2.
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Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: I Grandi elettori mettono il sigillo: Biden presidente – Gli Stati «incoronano» Biden e Harris
Tema: USA

Ora c’è il timbro ufficiale anche del Collegio elettorale. Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Al suo fianco Kamala Harris, la prima donna e la prima afroamericana a ricoprire la carica dl vice presidente. “Ciò che batte nel profondo del cuore degli americani è una cosa sola: la democrazia. La fiamma della democrazia fu accesa tanto tempo fa in questa Nazione e niente, neanche una pandemia o un ahuso di potere, può estinguere questa fiamma”, le parole del nuovo presidente. Ma per Donald Trump non è finita. “Mi stanno rubando le elezioni”, continua a dire Trump. II presidente in carica è riuscito a trasformare una formalità come il voto del Collegio elettorale in un evento drammatico, seguito in diretta dalle grandi catene televisive del Paese. Eppure nessuno, neanche tra repubblicani, si aspettava sorprese. Nel concreto Trump non ha speranze. II risultato in alcuni Stati potrebbe cambiare solo con iI via libera dei due rami del parlamento. La Camera, controllata dai democratici, farà muro.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Usa, l’ultimo atto i grandi elettori votano Biden è presidente
Tema: USA

“In questa battaglia per l’anima dell’America, ha prevalso la democrazia: il popolo ha votato, la fede nelle nostre istituzioni ha tenuto…ora è il momento di voltare pagina, per unire, per guarire”. Queste le prime parole di Joe Biden dopo l’ufficializzazione della sua vittoria alle presidenziali USA, certificata ieri dal Collegio elettorale. E’ stata una giornata ricca di tensioni quella di ieri, fin dalla chiusura al mattino del Parlamento del MIchigan, per minacce ritenute “credibili” dalle autorità. Nonostante l’alta tensione, le voci su possibili violenze, si è chiuso senza drammi il rito finale di questa elezione anomala. Il passaggio di ieri era diventato un’altra prova per gli Usa. La legge dice che ieri in ciascuno dei 50 Stati si riunivano questi superdelegati, per comunicare a Washington il risultato dei territori. Il Collegio è stato sotto tiro negli ultimi anni da sinistra, perché dopo l’elezione di George W. Bush nel 2000 e quel la di Donald Trump nel 2016 i democratici si sono convinti che l’assegnazione dei grandi elettori favorisce la destra. In realtà è un sistema tipicamente federalista che tende a sovra-rappresentare gli Stati più piccoli.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gaggi Massimo 
Titolo: Quell’attacco repubblicano al cuore della democrazia – Ricorsi, minacce, falsità La sfida di Trump al risultato lascerà le istituzioni ferite
Tema: USA

Joe Biden ha vinto, ma l’azione di Donald Trump avrà effetti a lungo termine sulla credibilità della democrazia USA. Tre repubblicani su quattro al momento ritengono che l’elezione sia rubata, un Paese quindi spaccato, cosparso di macerie politiche e con le istituzioni democratiche che, pur avendo tenuto grazie al coraggio di un pugno di giudici, politici e funzionari conservatori minacciati e accusati di tradimento, hanno subito lesioni pesanti. II Paese che per un secolo si è vantato’di esportare democrazia e ha insegnato agli Stati che uscivano dalle dittature che dovevano dotarsi, in primo luogo, di sistemi elettorali credibili, continua, invece, a vivere l’incubo della contestazione della legittimità del voto sulla base di teorie cospirative continuamente riproposte nonostante siano state dichiarate infondate da almeno 50 tribunali. «La battaglia è appena cominciata» grida a caratteri cubitali su Twitter Donald Trump che poi definis ce il pronunciamento della Corte Suprema «un aborto della giustizia» e bolla i governatori repubblicani degli Stati che hanno ratificato il voto a favore di Biden come folli e traditori.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Serafini Marta 
Titolo: Blackout dei servizi di Google In Europa «al buio» gli studenti
Tema: Blackout Google

Ieri per poco più di 45 minuti si è verificato un blackout che ha colpito i servizi di Google come Gmail, YouTube o la piattaforma usata dagli studenti Google Meet. “Alle 03:47 sulla costa occidentale degli Stati Uniti (le 12:47 in Italia, ndr), Google ha dovuto affrontare un guasto del suo sistema di identificazione e autenticazione per circa 45 minuti a causa di un problema di quota sullo spazio di archiviazione interno”, hanno spiegato dall’azienda. Una delle aeree maggiormente interessate dal blocco è stata l’Europa. L’interruzione non è sembrata totale, tuttavia, perché alcuni utenti sono stati in grado di accedere anche durante il «down».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Cyber attacchi Nel mirino di Mosca trecentomila società e istituzioni – Nel mirino di Mosca 300mila compagnie in tutto il mondo
Tema: Cybersicurezza

Da marzo, i cyberattacci russi hanno preso di mira 300.000 compagnie e istituzioni in tutto il mondo. Ciò dimostra che il Cremlino in realtà non guarda in faccia all’amministrazione americana, chiunque ne sia alla guida, e Biden deve quindi prepararsi alla prosecuzione degli assalti. Se uno somma a questo la decisione annunciata ieri dal dipartimento di Stato di imporre sanzioni alla Turchia per aver sfidato la Nato con l’acquisto dei missili S400, diventa evidente che le relazioni tra Usa e Russia restano complessivamente ad uno dei livelli storici più bassi. Secondo le informazioni rivelate da FireEye, azienda specializzata nelle difese cibernetiche colpita dagli attacchi, gli hacker hanno usato gli aggiornamenti dei prodotti di monitoraggio digitale inviati dalla compagnia SolarWinds ai suoi clienti, per penetrarne i sistemi. Ogni volta che uno li scaricava, azione in apparenza legittima, apriva in realtà la porta al malaware Sunburst, che dopo un paio di settimane in sonno cominciava a spiare e rubare informazioni.
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