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SINTESI IN PRIMO PIANO – 14 novembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Mezza Italia è rossa ma il contagio frena
– Congresso M5S, Di Battista vuole la conta
– Crisi Covid, manovra da 38 miliardi
– Incentivo alle fusioni anche per Mps
– Biden «incassa» Arizona e Georgia

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  De Leo Carlotta 
Titolo: Oltre 40 mila nuovi casi Ma l’indice Rt scende a 1,4 «Un effetto delle misure»
Tema: Covid-19

I nuovi contagi crescono ancora superando quota 40 mila in un giorno, ma l’indice Rt scende a 1,4. È questo, secondo gli esperti, il «primo segnale» che la seconda ondata di coronavirus sta allentando la sua presa grazie alle misure di contenimento di fine ottobre. «Non basta — ammonisce il ministro della Salute, Roberto Speranza — dobbiamo portare l’Rt sotto l’1. In attesa di vaccini efficaci, ci aspettano mesi non facili, di resistenza. Ma la luce in fondo al tunnel si inizia finalmente a vedere». I numeri del bollettino quotidiano e quelli del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute raccontano quanto l’epidemia sia diffusa nel Paese. I casi registrati ieri sono 40.902, nuovo record giornaliero.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bocci Michele – Ciriaco Tommaso 
Titolo: Mezza Italia in zona rossa – Mezza Italia è rossa ma il contagio frena “No a nuovi divieti tra 7 giorni il picco”
Tema: Zone rosse

Da domani due regioni in più entrano in zona rossa, la Toscana e la Campania, e tre passano in quella arancione: il Friuli, le Marche e l’Emilia-Romagna. Il giorno in cui si decide che quasi metà degli italiani (26 milioni) vivranno in aree con le restrizioni più dure, quelle rosse, e nel quale si lancia ancora una volta l’allarme per gli ospedali affollati, arrivano dati che danno qualche speranza al governo di un allentamento della crescita dei contagi. La Cabina di regia di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, ieri, ha spiegato che l’epidemia, «seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione introdotte dal 25 ottobre 2020».
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Testata:  Messaggero 
Autore:  De Cicco Lorenzo – Evangelisti Mauro 
Titolo: Il Lazio resiste e blinda i confini – Il Lazio virtuoso e blindato: stop ai pendolari del Covid
Tema: Zone rosse

Campania e Toscana diventano zona rossa. Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche diventano arancioni. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato la nuova stretta. Il Lazio resta zona gialla, assieme a Veneto, Molise e Sardegna. E ora blindai confini per frenare il fenomeno dei pendolari Covid. Controlli su strade e stazioni. L’ira del governatore campano Vincenzo De Luca: «II governo si dimetta, dovevano chiudere prima».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Il retroscena – Conte vede allontanarsi il lockdown “La strategia delle fasce funziona”
Tema: Strategia anti-Covid

Giuseppe Conte, malgrado si sia superata la soglia psicologica dei 40 mila contagi, vede per la prima volta una flebile vittoria della sua linea, che può allontanare il timore di dover imporre un altro lockdown nazionale: la discesa dell’indice Rt a 1,43 dimostra che la colorazione delle regioni riesce a frenare i contagi. «Oggi confido che il tasso Rt si abbassi da 1,7», diceva già ieri mattina il premier: «Ciò vorrebbe dire che le misure adottate iniziano a dare effetti e saremo incoraggiati ad andare avanti su questa strada». Fatto sta che in questa situazione, in cui non si rincorre più la tracciabilità dei contagi e molti casi vengono persi, l’indice di trasmissibilità – secondo i tecnici – conta meno. Dunque resta alta la soglia di attenzione, tanto che il premier avverte tutti che il Natale sarà diverso, usando un argomento che gli procura svariate frecciate da destra e non solo. «Natale, a prescindere dalla fede religiosa, è anche un momento di raccoglimento spirituale. E farlo con tante persone non viene bene».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  a.cuz. 
Titolo: Di Maio si riprende il M5S con la linea governista Di Battista vuole la conta
Tema: Congresso M5S

“Il ministro resterà fuori dall’organismo collegiale di direzione se il suo rivale non si candiderà”. «Voglio sapere i numeri! Ditemi i numeri!». Alessandro Di Battista e i suoi fedelissimi, a partire dalla senatrice Barbara Lezzi, tempestano di telefonate Vito Crimi. Il reggente ha deciso con atto insindacabile che non rivelerà quanti voti ha ottenuto ognuno dei 30 esponenti 5 stelle “eletti” per parlare domani, alla sessione finale degli Stati generali. Il gruppo dell’ex deputato vorrebbe avere quei dati, ha fretta di contarsi, di capire se la battaglia non è ancora perduta, nonostante veda dall’altra parte – insieme a Luigi Di Maio – quasi tutto il gruppo dirigente M5S. Il reggente dice no, «non li ho voluti sapere neanche lo, ce li ha Davide e non saranno resi noti finché non sarà eletta la nuova guida collegiale. È quella la votazione vera, se dessimo delle cifre adesso i giornali titolerebbero: ecco il leader in pectore del Movimento e non sarebbe giusto».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Di Battista: farò valere i miei voti
Tema: Congresso M5S

«Se prendo tanti voti, lo farò pesare: non potranno prescindere dall’affrontare le istanze che rappresento. Le dovranno risolvere definitivamente». Alessandro Di Battista appare deciso alla vigilia degli Stati generali, al via oggi. Chi ha avuto modo di sentirlo sottolinea come l’ex deputato si stia preparando alla kermesse in programma nel weekend in assoluta tranquillità. Di Battista cerca di evitare le polemiche, tira dritto sul presunto accerchiamento messo in atto dai governisti nei suoi confronti e continua a ribadire: «Quello che mi interessa non sono i ruoli, ma il progetto, l’agenda, la realizzazione». Ecco perché l’ex deputato tiene per ora le distanze dall’idea di una segreteria, ma vuol far contare il suo peso politico, proprio mentre nelle ultime ore infuria la polemica nel Movimento sulla mancata trasparenza nella comunicazione dei voti per i relatori della giornata conclusiva degli Stati generali.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Forte Elisa 
Titolo: La battaglia degli studenti
Tema: Scuola

Il suono delle loro parole tra i banchi è di nuovo un ricordo. Eppure ieri si sono fatti sentire eccome. In otto città – Roma, Milano, Firenze, Torino, Faenza, Bologna, Ancona, Napoli – centinaia di studenti hanno aderito al flash mob «Schools for Future»: seduti davanti al proprio istituto scolastico hanno seguito le lezioni chi dal pc, chi dal telefonino. Tutti con la fierezza di essere lì a testimoniare la loro volontà: tornare in dasse.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Intervista a Stefano Buffagni – Buffagni “Serve unità Nel nuovo direttorio ci sia anche Alessandro”
Tema: Intervista a Stefano Buffagni

Stefano Buffagni parlerà domenica, nella giornata finale degli Stati generali del Movimento. E dirà una cosa molto chiara: «Non è il momento per le divisioni». II viceministro dello Sviluppo economico invita Alessandro Di Battista a stare dentro, non fluori dalla nuova guida collegiale dei 5 stelle. Che identità deve darsi iI Movimento? «Dobbiamo semplicemente rialzare la testa e lavorare per i nostri temi, per lo sviluppo sostenibile, senza aver paura di alzare la voce».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Crisi Covid, manovra da 38 miliardi – Manovra da 38 miliardi Prestiti, al 30 giugno garanzie e moratorie
Tema: Manovra

La manovra per il 2021 vale 37,9 miliardi. Tra le voci principali dei 243 articoli c’è il rinnovo della Cig per oltre 5 miliardi e il nuovo fondo anti Covid da 4 miliardi. Tra le misure di maggior peso finanziario anche una delle novità che arriveranno nel 2021, cioè l’introduzione dell’assegno unico per circa 3 miliardi. Nella bozza dell’articolato anche il blocco dei licenziamenti al 31 marzo. Esonero contributivo del 100%, per 36 mesi e per un importo massimo di 6mila per le assunzioni degli under 35 al Sud. Inoltre nuovi incentivi per aggregazioni e fusioni, scissioni o conferimenti d’azienda. Prevista anche la procedura liquidatoria della società Stretto di Messina, con l’immediata cancellazione, il cui patrimonio passa all’Anas. Per la riforma fiscale ci sono 2,5 miliardi dal 2022 e 1,5 miliardi all’anno dal 2023. Per arrivare agli 8 indicati a metà ottobre dal ministro dell’Economia Gualtieri bisogna sommare i fondi per l’assegno unico, che nel 2022 salgono a 5,5 miliardi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Assegno unico e bonus bebè Più fondi per il Reddito – Assegno unico e bonus bebè Licenziamenti, stop fino a marzo
Tema: Manovra

Arriva l’assegno unico per i figli, che assorbe tutte le misure a sostegno della natalità. Ma resta anche il bonus bebè. Aumentano i fondi per il reddito di cittadinanza. Confermato il blocco dei licenziamenti fino alla fine di marzo. Questa la bozza della manovra che verrà portata in Parlamento.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio 
Titolo: Reddito cittadinanza, più risorse Quattro anni di sgravi per il Sud
Tema: Reddito cittadinanza

Anti povertà. Aumenta di 4 miliardi dal 2021 al 2029 il fondo per l’assegno di cittadinanza: 196 milioni in più per l’anno prossimo. Dote da 5,3 miliardi per altre 12 settimane di cassa Covid. Si incrementa la dote per il reddito di cittadinanza di 4 miliardi dal 2021 al 2029; guardando al solo triennio sono in arrivo ulteriori 196,3 milioni di euro per il prossimo anno, 473,7 milioni di euro per il 2022, 474,1 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni vengono destinati al funzionamento di Anpal servizi.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Dimito Rosario 
Titolo: Mps, il Mef favorevole alla ricapitalizzazione per il piano Unicredit
Tema: Mps

Il Tesoro è disponibile a staccare l’assegno per la ricapitalizzazione di Montepaschi, propedeutica all’eventuale matrimonio con Unicredit. E per favorire questa aggregazione, nella legge di Bilancio ha previsto una dote di 3 miliardi a titolo di “Incentivi per le fusioni aziendali” in modo che il promesso sposo possa computare 3,7 miliardi di poste fiscali differite a capitale. Questa agevolazione scatterà per le operazioni di aggregazione aziendale che verranno realizzate entro il 2021 attraverso fusione, scissione, conferimento d’azienda e questi benefici sono ascrivibili al soggetto risultante da questa operazione, beneficiario o incorporante.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  M.Mo. – G.Tr. 
Titolo: Incentivo alle fusioni anche per Mps
Tema: Incentivo alle fusioni

Nella bozza di legge di bilancio torna, in versione riveduta e corretta, la norma che utilizza la leva fiscale per incentivare le fusioni fra imprese. Una regola che guarda prima di tutto alle banche: un campo in cui ovviamente campeggia il dossier Mps. La nuova regola prova a trasformare le perdite prodotte dalla crisi sanitaria in un’opportunità di crescita dimensionale delle imprese. Ma lo fa guardando alle Dta (Deferred Tax Assets), caratteristica dei bilanci bancari. La questione è di particolare interesse per Siena. E per Roma, dove il Tesoro è l’azionista principale del Monte e deve ora tentare una difficile aggregazione per rispettare l’obbligo di riprivatizzare Rocca Salimbeni entro il prossimo anno come previsto dalle intese con la Ue. Dalle Dta, il Monte potrebbe ottenere una dote da 3 miliardi, utile a “compensare” il potenziale acquirente dei problemi di bilancio che l’aggregazione porterebbe con sé.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Borrillo Michelangelo 
Titolo: Ilva, lo Stato verso la maggioranza
Tema: Ilva

Il tempo stringe e lo Stato scende in campo. Lo fa con le parole, mentre i sindacati avrebbero preferito i fatti. Sul futuro dell’ex Ilva siamo ancora ciò che si intende fare, piuttosto che su ciò che si è fatto: Ma almeno sulla strada da intraprendere è arrivata qualche schiarita: il governo intende entrare nel capitale di ArcelorMittal Italia, attraverso il veicolo pubblico Invitalia, e intende farlo con una partecipazione di maggioranza. Entro il termine inizialmente fissato del 30 novembre. E’, a grandi linee, quanto emerso dall’incontro in videoconferenza di ieri pomeriggio tra i ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo economico), Roberto Gualtieri (Economia Finanze) e Nunzia Catalfo (Lavoro) e i sindacati metalmeccanici rappresentati da Rocco Palombella (Uilm), Roberto Benaglia (Fim) e Francesca Re David (Fiom).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Bankitalia: dal governo misure utili ma il debito aumenta i rischi default
Tema: Bankitalia

Le misure di emergenza messe in campo dal governo fino ad agosto hanno garantito alle imprese laliquidità che sarebbe scomparsa a causa dei flussi di cassa e dei profitti cancellati dall’epidemia. Ma il maggiore indebitamento, in particolare per le imprese più rischiose, aumenta ora i rischi di insolvenza. Questi i risultati cui giunge l’ennesimo lavoro di ricerca prodotto da Bankitalia sugli effetti economici della crisi in pieno corso: una “Nota Covid-19” dedicata all’impatto sui bilanci di circa 730 mila società di capitali che rappresentano l’80% del valore aggiunto nazionale e l’87% del fatturato complessivo.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Titolo: Panorama – Anche la Polonia minaccia il veto sul bilancio europeo
Tema: Bilancio europeo

La Polonia si aggiunge all’Ungheria nella minaccia di bloccare il bilancio europeo pluriennale 2021-2027. I due Paesi sono da tempo nel mirino della Commissione Ue per violazione dello stato di diritto e nell’ambito del budget sono stati introdotti meccanismi che possono bloccare l’erogazione dei fondi ai Paesi membri che non rispettino gli standard europei in materia. giovedì è stato il premier polacco Tadeusz Morawiecki a inviare una lettera alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel quale lamenta il meccanismo approvato in via preliminare nei giorni scorsi. II bilancio comunitario per essere approvato ha bisogno dell’unanimità.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Pollio Salimbeni Antonio 
Titolo: Recovery Fund, l’Ue tenta la stretta ma anche Varsavia minaccia il veto
Tema: Bilancio europeo

Sono in due adesso a minacciare di opporsi all’accordo europeo sul bilancio e, se così sarà davvero, alla concretizzazione nei tempi previsti dell’operazione anticrisi Next Generation Eu: il premier polacco Mateusz Morawiecki si è messo sulla scia del premier ungherese Viktor Orban. Come il leader sovranista ungherese ha scritto alla Ue annunciando che, ha sintetizzato su Facebook, «la Polonia non può accettare meccanismi che favori scono la preminenza dei criteri politici e arbitrari sulla valutazione del merito». Valutazione che riguarda il rispetto o meno delle regole dello Stato di diritto. Tema fondamentale che per la prima volta sale alla ribalta delle decisioni politiche europee: non solo la limitazione dell’indipendenza della magistratura viola i principi fondamentali dell’Unione, ma può mettere anche a rischio gli interessi finanziari della Ue.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Di Donfrancesco Gianluca 
Titolo: Cina, il mega accordo sul commercio è a un passo
Tema: Intesa Asia-Pacifico

Dopo quasi otto anni di negoziati, la Cina è ormai a un passo dal portare a termine un accordo commerciale monstre, che la lega a 14 economie dell’Asia-Pacifico. La firma della Regional Comprehensive Economic Partnership (Rcep) è data praticamente per certa nel fine settimana, al termine del vertice Asean, che il Vietnam ospita virtualmente. La Rcep si affianca all’altro enorme sforzo egemonico prodotto dalla Cina in questi anni: i mega investimenti infrastrutturali della Nuova Via della Seta. Al di là dei contenuti su dazi e commercio, la Recep ha valore politico: nella competizione sempre più aspra con gli Stati Uniti, Pechino ha portato avanti con pazienza e determinazione la propria diplomazia e ha costruito, almeno sulla carta, un blocco d’interesse e di influenza che abbraccia tradizionali alleati di Washington.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Il BTP Futura 2 fa il pieno: 5,7 miliardi in 124mila contratti
Tema: BTP Futura

Il BTp Futura seconda edizione si ferma poco sotto i livelli raggiunti dal suo predecessore di luglio. Alla chiusura di ieri l’emissione ha raccolto 5,711 miliardi divisi in quasi 124mila contratti. Numeri sostanzialmente paragonabili a quelli del debutto, quando i miliardi raccolti dal Tesoro con il nuovo titolo dai rendimenti in crescita furono 6,1. Una replica non scontata, che ha superato le stesse attese ottimistiche con cui il Tesoro si era riaffacciato sul mercato con questo tipo di prodotto. Perché da luglio a oggi i rendimenti sono scesi, e complice la durata più breve del nuovo titolo (8 anni contro 10) il confronto con l’archetipo indica tassi dimezzati.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Biondi Andrea 
Titolo: Faro della Commisione Ue su emendamento Mediaset – Vivendi, doppia lettera contro il «salva Mediaset»
Tema: Mediaset

«La Commissione Ue analizzerà la legge una volta adottata dal legislatore italiano per valutare se è conforme alla legislazione europea». Così fonti della Commissione in merito all’emendamento anti scalate che coinvolge Mediaset.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Intervista ad Elena Bonetti – Bonetti “Aumenti alle donne che rientrano al lavoro dopo un figlio”
Tema: Intervista ad Elena Bonetti

Ministra Elena Bonetti, responsabile della Famiglia delle Pari Opportunità, è riuscita a fare inserire nella Legge di bilancio misure a vantaggio delle donne? «II Paese deve mettere subito in campo strategie di ripartenza e sviluppo. Investire in lavoro femminile è la prima arma per superare lo stallo. È una priorità non solo giusta per le donne, ma conveniente per tutto il Paese. Nel Recovery Plan italiano ho insistito perché la parità di genere fosse una delle missioni che ci assumeremo. Così sarà».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Degli Innocenti Nicol 
Titolo: Brexit, l’uscita di Cummings rafforza le possibilità d’intesa
Tema: Brexit

La lotta di potere a Downing Street ha portato al licenziamento di Dominic Cummings, il consigliere capo del premier Boris Johnson. Il consigliere era stato il regista della campagna Leave, a favore di lasciare la Ue, che ha portato alla vittoria di Brexit nel referendum del 2016. Era stato lui a indovinare la strategia e a coniare lo slogan efficace e chiaro della campagna, «Take back control», «Riprendiamoci il controllo», che ha dato un contributo decisivo al successo di Leave. Oltre a voler trasformare la politica interna britannica, Cummings è rimasto il grande sostenitore di una Brexit dura e pura, deciso a non fare concessioni alla Ue durante i negoziati, preferendo l’opzione di un “no deal” a un compromesso che considera umiliante per la Gran Bretagna. Con la sua uscita di scena Johnsonpotrebbe essere più accomodante verso la Ue, rendendo più facili i negoziati in corso tra Londra e Bruxelles.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Guerrera Antonello 
Titolo: Via il Rasputin della Brexit estrema Johnson sceglie la linea più morbida
Tema: Brexit

Ieri, alle 17.20, Dominic Cummings è uscito dal portone nero “Number 10” con lo scatolone dei licenziati tra le mani, un cappotto mesto e le occhiaie accecate dal flash dei fotografi. È l’ingloriosa caduta del potentissimo “Rasputin” di Boris Johnson, il suo visionario consigliere supremo e geniale architetto della campagna per la Brexit. E tira aria di compromesso Brexit sfavorevole al Regno Unito, per evitare lo schianto di un’uscita dall’Ue senza accordo, “e i topi stanno saltando dalla barca che affonda”, dice un altro tory a Westminster. La vittoria dell”‘irlandese” Biden in America contro il brexiter Trump facilita la loro fuga, mentre Johnson si sarebbe convinto che è meglio evitare guerre culturali e politiche in un momento così delicato.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Biden «incassa» Arizona e Georgia E parla con Conte del prossimo G20
Tema: Presidenziali Usa

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 15 (le 21 in Italia) Joe Biden e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si sono parlati per telefono. Non è stata solo una chiamata di cortesia. Nel 2021 l’Italia avrà la guida del G20 e la nostra diplomazia sta già ragionando sull’agenda. Palazzo Chigi punta a organizzare íl primo grande vertice con la presenza fisica dei più importanti leader del mondo. Biden ha condiviso le priorità fissate dall’Italia: «people, planet e prosperity» e ha sottolineato come l’Unione europea sia un punto di riferimento importante. Il presidente eletto intanto consolida la sua vittoria elettorale. Ieri si è aggiudicato anche l’Arizona e la Georgia, robuste roccaforti repubblicane: l’ultimo candidato democratico a vincere nei due Stati era stato Bill Clinton nel 1996. Biden è in vantaggio di soli 11 mila voti In Arizona e 14 mila in Georgia, rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2%: margini ristretti, ma sufficienti per prevedere la sua affermazione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: Biden vince 306 a 232 e chiama Conte. Trump: niente vaccino a New York – Biden chiude la partita con Arizona e Georgia E Trump parla di vaccino
Tema: Presidenziali Usa

Si consolida giorno dopo giorno l’elezione di Joe Biden a 46esimo presidente degli Stati Uniti. Il democratico si assicura l’Arizona (Stato repubblicano dal 1996) ed è dato vincente in Georgia (repubblicana dal 1992), mentre arrivano le congratulazioni di Pechino e l’inquilino della Casa Bianca deve fare i conti con le battute d’arresto delle azioni legali negli Stati indecisi, con le quali cerca un ribaltone che appare ormai una chimera, nonostante l’assegnazione della North Carolina. Il conteggio dei grandi elettori lo vede a 232 a fronte dei 306 di Biden (lo stesso numero che The Donald incassò nel 2016) che però vanta 5 milioni di voti popolari in più. A questo si aggiunge il ritiro da parte degli avvocati di Trump di una contestazione legale nella contea di Maricopa, in Arizona, visto che il vantaggio di Biden è troppo ampio perché le schede contese possano fare la differenza.
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Morigi Andrea 
Titolo: Israele compra il vaccino da Putin – Gli israeliani comprano il vaccino da Putin
Tema: Vaccino Covid-19

In Israele hanno fretta di uscire dalla pandemia, ma dell’Europa non si fidano troppo. Si trovano meglio con i russi e gli americani. Perciò il Centro Medico Hadassah di Gerusalemme ha già ordinato un milione e mezzo di dosi dello Sputnik, il vaccino russo contro il Covid-19, riservandosi la facoltà di otteneme il doppio. La filiale russa dell’Hassadah ha potuto accertarsi, collaborando alle fasi 1 e 2 della sperimentazione che sul 92% delle “cavie” umane il prodotto, messo a punto nei laboratori del centro di innovazione Skolkovo di Mosca, ha avuto successo riducendo la probabilità di contrarre l’infezione da Coronavirus. È persino meglio del promettente 90% comunicato lunedì scorso dall’azienda farmaceutica Usa Pfizer e dalla tedesca BioNTech.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Titolo: Panorama – L’Onu lancia l’allarme: crimini di guerra in Tigray
Tema: Tigray

Le Nazioni Unite lanciano l’allarme cercando di attirare l’attenzione del mondo sul Corno d’Africa, dove è in corso da dieci giorni una guerra tra le forze governative etiopi e i separatisti del Tigray, la regione più settentrionale del Paese che confina con Sudan ed Eritrea. È verso il Sudan che cercano rifugio migliaia di civili in fuga dai bombardamenti di Addis Abeba e dalle sparatorie per le strade, tra resoconti di massacri e crimini di guerra. C’è inoltre il rischio che l’Eritrea venga coinvolta: fu proprio la pace tra Etiopia ed Eritrea a far attribuire ad Abiy Ahmed, premier etiope, il premio Nobel per la pace nel 2018. Ora Abiy accusa di tradimento e terrorismo il Fronte per la liberazione del Tigray, al governo nella regione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bresolin Marco 
Titolo: Riforma di Dublino al palo Lamorgese ai Paesi Ue “Serve strategia comune”
Tema: Riforma di Dublino

Ieri la Commissione europea ha annunciato che a maggio presenterà una nuova «strategia per Schengen». Aprire il cantiere per riscrivere le norme dell’area di libera circolazione rischia però di frenare la discussione in corso sulla riforma di Dublino, che era stata proposta a settembre dalla Commissione e che al momento non ha fatto significativi progressi al tavolo dei governi. Ieri c’è stata una riunione (in videoconferenza) dei ministri dell’Interno, ma la parte dedicata al dossier immigrazione è finita in secondo piano. L’attenzione si è concentrata sulla lotta al terrorismo e anche il dibattito sull’immigrazione ha visto un forte accento sugli aspetti legati alla sicurezza, in particolar modo sul controllo delle frontiere esterne. «Al momento rileviamo uno sbilanciamento tra la responsabilità per gli Stati di primo ingresso e la solidarietà degli altri» attacca la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, riferendosi alle discussioni su Dublino.
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