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SINTESI IN PRIMO PIANO – 14 luglio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:
– Conte-Merkel, resta la distanza sul Recovery fund. La Cancelliera spinge per il compromesso. Il premier: non voglio cedere su nulla
– Lavoro: 18 settimane di Cig fino a fine anno. Tre vie per licenziare
– Autostrade, la revoca è a un passo. Banche e soci esteri in allarme
– Sostenibilità, la lista nera di BlackRock: nel mirino 244 colossi globali poco impegnati a investire per l’ambiente
– Italia-Svolenia, Mattarella e Pahor mano nella mano alla Foiba di Basovizza

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Guerzoni Monica
Titolo: Conte-Merkel, resta la distanza – La linea del premier: «Negoziato in salita, ma non cedo su nulla»
Tema: Intervista a Giuseppe Conte
Un’ora di incontro nel Castello di Meseberg. Ma tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier Giuseppe Conte restano le distanze. Nel faccia a faccia in vista del vertice Ue la leader di Berlino insiste per raggiungere un compromesso, ma Conte non è disposto a cedere. “La trattativa sul Recovery fund non può ridursi a una discussione su qualche miliardo in più o in meno”. Ma nella conferenza stampa entrambi dichiarano di essere fiduciosi di trovare un’intesa prima di ritrovarsi a Bruxelles. La leader fa capire che “Roma a qualcosa dovrà pur rinunciare”. La replica: “Isolato io? Isolati sono i ‘frugali'”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Polito Antonio 
Titolo: Sindrome da trincea – Lo stato di emergenza e la sindrome da trincea
Tema: Governo – Stato di emergenza

Non si può avere nostalgia di un’epidemia, come non si può averne della guerra. Ma anche chi ha vinto una guerra, come Churchill, ha avuto nostalgia dello stato di emergenza che essa portava con se, perché consentiva di chiedere al popolo “sangue, lacrime e sudore”. La storia ci dimostra che questa nostalgia è perniciosa, e che a volerla prolungare oltre il dovuto si può finire per perdere le elezioni dopo aver vinto la guerra, come accadde proprio allo statista inglese nel 1945. Ma il ritorno alla normalità è sempre un momento difficile per chi ha vissuto tempi eccezionali.
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Testata: Stampa 
Autore: Cacciari Massimo 
Titolo: L’analisi – Un’illogica dittatura democratica
Tema: Governo – Stato di emergenza

Forse sarà davvero necessario proseguire a lungo sotto una forma di “democratica dittatura” da parte di Presidenza del Consiglio e Consiglio dei ministri. Auguriamoci non per ritorni alla grande della pandemia, che essendo tuttora in corso in buona parte del mondo potremmo importare se mancassero adeguati controlli. Un perdurante “stato dell’emergenza” risulterà probabilmente necessario per far fronte alla drammatica crisi economica e sociale che investirà il Paese in autunno. Quando tutti, di fronte al crollo di reddito, di occupazione, alla chiusura di migliaia di imprese, si chiederanno se era proprio inevitabile che noi uscissimo o attraversassimo o convivessimo con questa peste.
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Testata: Giornale
Autore: Minzolini Augusto 
Titolo: L’editoriale – Il vuoto decisionale dietro ai pieni poteri – Il vuoto decisionale di Giuseppi
Tema: Governo – Stato di emergenza

Premier onnipotente ma immobile. Lo stato di allarme è solo tatticismo.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: «L’Italia parli alla Ue per chiudere i confini del Mediterraneo»
Tema: Intervista ad Antonio Tajani

Non servono i “pieni poteri” del presidente del Consiglio prorogati fino a fine anno per “affrontare l’emergenza e tutelare la salute pubblica”. Servono invece “decisioni, non tentennamenti”. “Il pericolo sul virus può venire dal fronte esterno”. E Forza Italia, dice il suo vicepresidente Antonio Tajani, è pronta a collaborare “per il bene dell’Italia”, ma non ad avallare “metodi che travalicano i confini tra poteri, esautorando il Parlamento, come ha spiegato bene Cassese sul Corriere della Sera“.
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Testata: Foglio 
Autore: Merlo Salvatore 
Titolo: Parla Carlo De Benedetti – E CDB disse al Foglio: “Sono pronto a trangugiare un governo col Caimano”
Tema: Intervista a Carlo De Benedetti

“Se si tratta di isolare Salvini e Meloni trangugio anche Berlusconi al governo con la sinistra”, dice Carlo De Benedetti. Poi, siccome lo scambio pur favorevole non gli deve sembrare ancora abbastanza, aggiunge: “Ma accompagnato anche dal benservito a Conte che rappresenta il vuoto pneumatico”. “Tutto tranne Conte e Salvini”, chiarisce.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Labate Tommaso 
Titolo: Gli amici? Renzi più che Di Battista Di Maio vuole il partito dei moderati
Tema: Di Maio

Il lavoro di Luigi Di Maio, oggi, è quello di costruire un «partito dei moderati». Trasformare il suo partito, a prescindere dalla ragione sociale Movimento Cinque Stelle (a quella, come ama ripetere Beppe Grillo in privato, in futuro si può anche rinunciare), in una forza in grado di catalizzare l’elettorato oggi conteso da Berlusconi, Renzi, Calenda e anche dal Pd. Con Davide Casaleggio l’interlocuzione è azzerata; idem con Di Battista, che al ministro degli Esteri torna utile come spauracchio tutte le volte che deve marcare stretto Giuseppe Conte. Forte del sostegno della stragrande maggioranza dei maggiorenti del Movimento, gli restano da dribblare sia il premier sia Beppe Grillo, che a seconda della fase sono ora alleati ora avversari. Quanto a Mario Draghi, “l’incontro c’è stato e mi ha fatto un’ottima impressione”.
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Testata: Stampa 
Autore: Panarari Massimiliano 
Titolo: La ciambella del populismo – La metamorfosi di Salvini e il populismo della ciambella
Tema: Salvini

Ecco Salvini presentarsi al Papeete all’insegna di un nuovo schema di campaigning, che potremmo chiamare “populismo con la ciambella” (o, a voler essere un po’ rétro, “populismo con la paletta e gli occhiali”). La finalità è sempre quella di rimanere agganciato al comportamento (e, soprattutto, alla pancia) di una quota rilevante degli italiani. Nell’estate del coronavirus si impongono le vacanze di prossimità, si riscopre forzatamente la semplicità e si ricercano posti non troppo affollati. E, dunque, Salvini, dopo essere stato concavo, si fa convesso, ovvero vacanziero in versione domestica e “dimessa”. Esibisce il paradigma delle ferie del padre di famiglia e con gli amici, nuota aggrappato al gonfiabile rosa e posa a bordo piscina (oltre, ovviamente, a continuare anche a lavorare col suo staff) .
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Bianconi Giovanni 
Titolo: La sfida di Palamara: 133 testi davanti al Csm – Palamara chiama 133 testi per «processare» le correnti
Tema: Caso Palamara

Centotrentatré testimoni per processare la magistratura italiana e il suo sistema di autogoverno. Il grande accusato Luca Palamara parte al contrattacco. Nella lista ci sono ex ministri, toghe entrate in politica, procuratori e componenti del Consiglio superiore della magistratura. Il prossimo 21 luglio prenderà il via davanti alla sezione disciplinare del Csm l’udienza per l’ex presidente dell’Anm e le altre toghe coinvolte dalle intercettazioni e dalle chat nelle quali si tentava di pilotare nomine ai vertici delle Procure.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore
Autore: D’Angerio Vitaliano
Titolo: Sostenibilità, la lista nera di BlackRock – Clima, BlackRock compila la lista nera: bocciate 244 società
Tema: BlackRock
BlackRock, II gruppo americano di risparmio gestito (oltre 6.500 miliardi di dollari in portafoglio) ha individuato quest’anno 244 aziende “che stanno compiendo progressi insufficienti nell’integrare il rischio climatico nei rispettivi business model”. La società di asset management presieduta da Larry Fink ha di conseguenza votato contro nelle assemblee di 53 società, bocciate per il clima. Per le restanti 191 ha notificato lo stato di sorveglianza e il rischio di un’attività di voto nei confronti del management nel 2021 in assenza di progressi sostanziali. Fra le 53 aziende bocciate sul clima vi sono nomi noti: da Exxon a Chevron, da Lufthansa a Daimler. Se l’asset manager di turno non si impegna in modo evidente sul tema della sostenibilità ambientale, sottolinea BlackRock, rischia il disinvestimento da parte di grandi investitori istituzionali.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Tucci Claudio
Titolo: Lavoro: 18 settimane di Cig fino a fine anno Tre vie per licenziare – Cig per altre 18 settimane, licenziamenti solo in tre casi
Tema: Lavoro
Il governo è pronto a una nuova proroga della Cig d’emergenza, in scadenza nei prossimi giorni per le imprese che l’hanno attivata a inizio pandemia. L’ipotesi allo studio prevede ulteriori 18 settimane di ammortizzatore, a carico dello Stato, per consentire così alle aziende o ai settori che ne hanno veramente bisogno (non quindi indistintamente a tutti) una “copertura” fino a fine anno. All’allungamento della Cig d’emergenza dovrebbe affiancarsi la proroga (sempre fino a dicembre) dello stop ai licenziamenti, attualmente vigente fino al 17 agosto. Tra le ipotesi allo studio c’è quella di consentire i recessi, dal 18 agosto, in tre casi: fallimento, cessazione, dell’attività produttiva, e accordo sindacale per un’uscita concordata con il lavoratore.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Patta Emilia 
Titolo: Autostrade, la revoca è a un passo Banche e soci esteri in allarme – Aspi, resa dei conti nel governo Commissario in caso di revoca
Tema: Autostrade 

Arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri il dossier sulla probabile revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia (Aspi). Si profila, in caso di revoca, la nomina di un commissario. Il premier Conte: “Decisione che coinvolga tutto l’Esecutivo”. Il Pd apre al controllo pubblico, solo Iv esclude il ritiro della concessione. Intanto il dossier arriva a interessare i rapporti con la Cina e la Germania. Tra i soci di Aspi c’è il fondo cinese Silk Road oltre a industriali tedeschi e Allianz: questione, questa, che ha portato il tema sul tavolo dell’incontro fra il premier Conte e la cancelliera Merkel. In Borsa ieri il titolo ha perso oltre il 15% bruciando in una sola seduta circa 1,7 miliardi di capitalizzazione.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Fubini Federico 
Titolo: Quel piano che non c’è – Litigi e un giallo: la task force per scrivere il piano ancora non c’è
Tema: Recovery fund

Il governo fra poche settimane sarà chiamato a una prova insolita. Per accedere al Recovery Fund va presentato un documento di centinaia di pagine, che deve andare molto oltre i buoni propositi iscritti nel Piano nazionale di riforme appena mandato a Bruxelles. Vanno indicati progetti precisi e per ciascuno vanno precisati scopi, logiche, costi, rendimenti attesi, strumenti, tempi di realizzazione, condizioni di cornice per rispettare quei tempi, impatti stimati sull’economia. Tra poco non sarà più il tempo dei libri dei sogni ma di “template”, modelli di opere da realizzare compilati in base a criteri che la Commissione sta per indicare. Questo lavoro di lunga e dettagliatissima progettazione va presentato entro il 15 ottobre. Ma non c’è nemmeno ancora il gruppo di lavoro che dovrà stenderlo.
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Testata: Stampa 
Autore: Bresolin Marco 
Titolo: “Il Recovery Fund chance unica per le riforme in tutti i Paesi Ue”
Tema: Intervista a Pier Carlo Padoan

“Spostare il controllo dei piani riforma nazionale dalla Commissione al Consiglio è un segnale di scarsa fiducia nei rapporti tra Stati Ue e questo è preoccupante. Ma per l’Italia il Recovery Fund rappresenta un’occasione unica per fare le riforme: sarebbe imperdonabile farsela scappare”. Per più di 4 anni – dal 2014 al 2018 – Pier Carlo Padoan ha guidato il ministero dell’Economia e delle Finanze. Un ruolo che gli ha permesso di gestire la cassa dello Stato e al tempo stesso di sperimentare in prima persona quanto sia difficile negoziare al tavolo europeo con i partner Ue. “Sul Recovery Fund siamo arrivati in una fase cruciale – spiega l’economista, eletto alla Camera con il Pd -. Forse rispetto a qualche giorno fa è più chiaro che servirà un compromesso. Che molto probabilmente arriverà”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Condina Cheo 
Titolo: Dalle utility 50 miliardi d’investimenti – Utility italiane pronte a investire 50 miliardi per sbloccare il Paese
Tema: Utility

Un piano di investimenti da 50 miliardi di euro nei prossimi 5 anni per contribuire al rilancio dell’economia italiana, generando un impatto positivo sia sul Pil (3,6%) sia sull’occupazione, con la creazione stimata di 345-400mila posti di lavoro. È la proposta di Utílitalia, la Federazione che riunisce le aziende dei servizi pubblici (acqua, ambiente, energia elettrica e gas). Al comparto energetico e ambientale servono “regole certe e chiare”.
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Testata: Stampa 
Autore: Sabbadini Linda_Laura 
Titolo: Povera Italia ospizi pieni e culle vuote
Tema: Crisi demografica

In cinque anni la popolazione diminuisce di mezzo milione di abitanti, di quasi 200mila in un anno. Il problema non è da oggi. Si trascina da decenni. Di quali politiche ci si è dotati per farvi fronte? Nessuna. Si pensa veramente che con un bonus qua e uno là si poteva ottenere qualcosa? Eppure il desiderio di maternità e paternità resiste e i giovani vogliono avere due figli e non ci riescono. È ora che si cominci a ridare valore sociale alla maternità. È ora di investire seriamente su servizi per l’infanzia, per la cura e assistenza, su politiche per la condivisione, e per sostenere il costo dei figli. Qualcosa si sta facendo con il family act. Ma basta con le parole: fatti e danaro vero.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Repubblica
Autore: D’Argenio Alberto
Titolo: Virus, mai più lockdown – La strategia dell’Europa “Ora vaccini di massa Mai più nuovi lockdown”
Tema: Coronavirus
È una corsa contro il tempo. L’Europa si prepara a scongiurare un’eventuale seconda ondata pandemica in autunno con un piano per evitare “nell’interesse generale” un nuovo lockdown totale, uno stop come quello che ha bloccato il continente da marzo a giugno. A tal fine, domani la Commissione europea chiederà ai governi di “sfruttare il tempo a disposizione” per approntare misure specifiche capaci di contenere ll virus con tanto di scadenze delle azioni da intraprendere nei mesi di luglio, agosto e settembre. In testa ai provvedimenti, una vaccinazione capillare. In Italia, intanto, scatta l’allarme per i contagi dai Balcani.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Mascherina, via l’obbligo all’aperto – Via libera sugli aerei ai trolley in cabina Lombardia, cade l’obbligo di mascherina all’aperto
Tema: Coronavirus

In Lombardia da domani indossare la mascherina all’aperto sarà obbligatorio solo se il distanziamento risulta impossibile. Lo prevede un’ordinanza regionale. Sempre domani, entra in vigore il nuovo Dpcm che elimina il divieto di bagaglio a mano in aereo. Novità anche sui treni: sì a sedute più vicine. Slitta di due settimane la riapertura di discoteche al chiuso e delle sagre.
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Testata: Repubblica 
Autore: Manconi Luigi 
Titolo: Il commento – L’ultimo sospetto sui migranti – Il sospetto oscuro sui migranti
Tema: Coronavirus – Migranti 

Quanti ad Amantea (Cosenza) hanno bloccato una strada provinciale per protestare contro l’arrivo in un centro di accoglienza di 13 migranti positivi al virus non sono razzisti. Ci sarà pur stato qualcuno seriamente convinto dell’inferiorità genetica degli asiatici ma a muovere la gran parte di loro è stata una condizione di ansia. Tanto più intensa quando la minaccia dell’epidemia appare destinata a insidiare la propria comunità dall’esterno. Dall’esterno: questo è il cuore della questione, perché altrimenti non si spiegherebbe come mai analoghe manifestazioni non siano state organizzate contro gli spettatori del più importante concorso ippico nazionale, contro 1300 partecipanti alla festa notturna tenutasi a Porto Ercole sabato scorso, o contro i bagnanti che hanno “assaltato” le spiagge romane. In ogni caso, al netto di un’ombra di antico pregiudizio xenofobo, il rapporto migrante-pandemia sembra costituire un nuovo motivo di allarme sociale.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Breda Marzio 
Titolo: Due presidenti per mano Il gesto che diventa storia – Mano nella mano davanti alla foiba «Dopo il dolore, guardiamo al futuro»
Tema: Italia-Slovenia

Storico incontro tra il presidente Sergio Mattarella e quello della Slovenia, Borut Pahor. Dandosi la mano, i due hanno osservato un minuto di silenzio alla Foiba di Basovizza e al Monumento ai caduti sloveni. Il capo del Quirinale a Trieste: “Il passato non si cancella ma la sofferenza sia patrimonio comune. “L’anima profonda di questa Europa sta nel dialogo fra popoli . ha sottolineato Mattarella -, fra culture che, insieme, le consentono di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi”. II Narodni dom, incendiato il 13 luglio di cento anni fa, torna alla comunità slovena.
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Testata: Repubblica 
Autore: Goldkorn Wlodek 
Titolo: Quella Polonia sconfitta alle urne ma vicina alla Ue – Esiste un’altra Polonia
Tema: Polonia 

Ha vinto Andrzej Duda, il capo dello Stato polacco uscente e con lui quella metà della Polonia che crede nel sovranismo, nell’ostilità all’Europa, nell’utopia reazionaria di un Paese che affonda le radici nel mito fondativo di una società monolitica, legata all’insegnamento di un clero cattolico ostile a Francesco, e dove le minoranze (di fede, orientamento sessuale, lingua) saranno viste con sospetto. Lo sfidante di Duda Andrzej Trzaskowski perde, ma ha ottenuto una percentuale di consensi che si avvicina al 49%. La Polonia conferma di essere un luogo spaccato in due come una mela.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE

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