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SINTESI IN PRIMO PIANO – 14 aprile 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Fase 2: Governo e Regioni in ordine sparso
– La task force di Colao a lavoro
– DL di aprile da oltre 60 miliardi
– La Francia in lockdown fino all’11 maggio
– Trump: scontro con il virologo Fauci

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caccia Fabrizio – Zambon Martina 
Titolo: Regioni, riaperture fai da te – Babele di divieti e permessi Italia divisa dalle ordinanze
Tema: Fase 2: Governo e Regioni in ordine sparso

La cornice ovviamente è più o meno uguale per tutti. Ma poi ogni Regione ha «adattato» al proprio territorio le regole per ripartire. Aperture e chiusure. In ordine sparso. Chi ha maglie un pochino più larghe, chi invece ha deciso di essere ancora più «severo» rispetto al decreto del presidente del Consiglio. In questa situazione il governo prepara la ripresa che potrebbe avvenire a scaglioni per età. Sul fronte del virus ieri in Italia i numeri dicono che i morti sono oltre 20 mila dall’inizio della pandemia, ma scende il numero dei ricoverati. La sottosegretaria al Turismo Lorenza Bonaccorsi ha detto: «Quest’estate si va al mare».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Intervista a Francesco Boccia – Boccia: chi vuole riaprire ne sarà responsabile E ora gli scienziati diano risposte chiare
Tema: Fase 2: Governo e Regioni in ordine sparso
La salute viene prima dei soldi, la dimensione sociale prima di quella economica. II ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Francesco Boccia, frena chi vorrebbe riaprire tutto e subito: «Nella fase due entreremo dal 4 maggio, dobbiamo ancora mantenere la barra dritta». Siamo ancora nella fase uno? «Sì, siamo nella fase in cui vediamo le prime luci e dobbiamo difendere i risultati raggiunti. Capisco la voglia di uscirne, ma i numeri ci dicono che siamo ancora dentro l’emergenza. Se il presidente Emmanuel Macron prolunga il lockdown all’11 maggio, è perché sa che senza salute non c’è economia». Le imprese premono e tanti italiani vogliono tornare a una vita «normale».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ziniti Alessandra 
Titolo: Le Regioni Negozi, divieti e passeggiate l’Italia diventa un puzzle Il Veneto osa più di tutti
Tema: Fase 2: Governo e Regioni in ordine sparso

Che sia un lockdown rigoroso, come in Lombardia o Piemonte, o soft come in Veneto, fatto è che Pasquetta per molti governatori è passata a scrivere nuove ordinanze che vanno a sovrapporsi al decreto del premier Conte e costringono i cittadini all’ennesimo complicatissimo slalom tra regole nazionali, regionali e persino comunali. Il tentativo di uniformare la risposta del sistema Italia al coronavirus con una cabina di regia con i governatori non è riuscito. E Conte non nasconde la contrarietà. «Andare in ordine sparso non è la soluzione».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bartoloni Marzio 
Titolo: Fase 2, alcune filiere pronte al via ma Regioni avanti in ordine sparso – Imprese, nuove aperture vicine Regioni divise sulle restrizioni
Tema: Fase 2: Governo e Regioni in ordine sparso

Alcune importanti filiere produttive potrebbero non aspettare la fine del lockdown, prevista per il 3 maggio, per riaprire i battenti. Moda, automotive e metallurgia potrebbero ottenere il semaforo verde già la prossima settimana (tra il 18 e il 20 aprile) insieme ad altre mirate attività legate a quelle strategiche già operative: si torna a parlare dei produttori di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura (che riaprirà oggi) e per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco così come si riflette sul commercio all’ingrosso necessario per approvigionare chi è già aperto. Il tutto mentre le Regioni anche ieri hanno adotatto nuove ordinanze non tutte più restrittive scatenando l’irritazione di Palazzo Chigi e in particolare dei ministri Pd: si va dal lockdown più soft in Veneto, alla Liguria che riapre i piccoli cantieri fino all’Emilia che punta a riaprire le attività produttive d’accordo con i sindacati.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Sarzanini Fiorenza
Titolo: Il commento – Non si batte così l’emergenza – Non si batte in questo modo un emergenza
Tema: Fase 2: Governo e Regioni in ordine sparso
Dopo il decreto firmato dal premier Giuseppe Conte i governatori decidono di andare in ordine sparso. Mentre nella lotta al coronavirus la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Campania scelgono la linea dura, il Veneto e la Liguria preferiscono allentare i divieti. Appare ormai scontato che la «fase 2» dovrà tenere conto delle diverse situazioni di contagio e prevedere una ripresa diversificata per zone, per fasce di età e per tipologie di lavoratori. Ma adesso appare davvero troppo presto per scegliere ognuno il proprio percorso. Anche perché le diverse ordinanze non appaiono dettate da reali ragioni legate al territorio, ma più che altro dalla sensibilità personale o politica di questo o quel presidente.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Sarzanini Fiorenza
Titolo: Uscite scaglionate per fasce d’età La app e il piano per gli over 70
Tema: Fase 2 coronavirus in Italia
«Scaglionati»: è questa la parola chiave per la «fase 2» dell’epidemia da coronavirus. È la fase delle riaperture che comincerà dal 4 maggio, quella dove i divieti non scompariranno ma saranno certamente allentati e si programmerà il ritorno in attività di aziende, negozi, liberi professionisti. Quella dove conterà, e molto, anche l’età delle persone. E dunque gli ultimi a poter uscire di casa saranno i cittadini che hanno più di 70 anni, soprattutto quelli con una o due patologie croniche.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Il sì di Renzi a Colao ministro – La task force Colao vede il governo e chiederà riaperture Renzi: farlo ministro
Tema: La squadra di Colao a lavoro

Già oggi una videoconferenza con Giuseppe Conte e i 17 “saggi” della sua task-force, entro venerdì la prima proposta scritta al premier che dovrebbe ispirare un decreto con la riapertura di alcune filiere industriali entro fine aprile: la moda, l’automobile e anche la metallurgia potrebbero essere i primi settori a ripartire. Vittorio Colao, l’ex supermanager di Vodafone chiamato per far scattare la fase due dell’emergenza Coronavirus vuole utilizzare questi giorni dopo le vacanze di Pasqua per imprimere subito un’accelerazione al proprio lavoro. Nel perimetro della maggioranza, c’è chi pensa di dare ancora maggiori poteri a Colao, “promuovendolo” al ruolo di ministro alla Ricostruzione.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco – Salvia Lorenzo 
Titolo: L’ingresso al lavoro con orari differenziati Le idee della task force
Tema: La squadra di Colao a lavoro

Ripartire dallo smart working, una delle novità alle quali ci siamo abituati nell’era del coronavirus. Nei primi mesi di ripartenza il lavoro da casa potrebbe essere reso obbligatorio nelle grandi aziende, al di sopra di un certo numero di dipendenti per sede. Al di sotto di quella soglia, ancora da fissare, resterebbe facoltativo. Ma davanti alla richiesta del singolo dipendente l’azienda non lo potrebbe rifiutare. Naturalmente a patto che le sue mansioni e il suo ruolo siano compatibili con il lavoro a distanza. E con la consapevolezza che, non appena le condizioni lo consentiranno, lo smart working tornerà ad essere non la regola ma un’eccezione. Perché il lavoro ha anche una dimensione sociale che le conference call, comodissime per carità, non sempre possono soddisfare. Dovrebbe essere questo uno dei punti contenuti nel set di raccomandazioni che la task force guidata da Vittorio Colao presenterà a breve al governo per l’avvio della fase due.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zunino Corrado 
Titolo: La scuola è finita – Tre miliardi per la scuola
Tema: Scuola e coronavirus

Chiudere con l’anno scolastico in corso e guardare a settembre. Il mondo della scuola chiede alla ministra Lucia Azzolina, e ancor più al governo guidato da Giuseppe Conte, un impegno straordinario per provare a riportare in classe otto milioni e mezzo di ragazzi. E indica le ipotesi per garantire le distanze a 8,5 milioni di studenti, 900 mila insegnanti e 200 mila amministrativi: turni mattina e pomeriggio a scuola o, dove non si può, lezioni miste in aula e a casa, uso del sabato per la didattica e cantieri in estate per recuperare edifici che hanno bisogno di interventi non strutturali. Per tutto questo servono risorse nuove. Tre miliardi, almeno.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Gavosto Andrea 
Titolo: Scuola, un rientro problematico tra distanze e continuità didattica
Tema: Scuola e coronavirus

E’ ormai pressoché certo che il rientro a scuola avverrà dopo l’estate. Nella migliore delle ipotesi, a settembre, con l’inizio del nuovo anno. Ma non si può escludere, alla luce del rischio epidemico che comportano le concentrazioni di studenti, che per le scuole la Fase 2 inizi ancora più in là, come pure per le università. Sappiamo anche che non sarà un rientro “normale”, almeno fino a quando non ci saranno il vaccino, o almeno le cure, per il virus. In primo luogo, dopo l’estate potrebbero esserci nuovi focolai, che in alcune aree costringeranno a chiusure “a scacchiera”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  P.Co. 
Titolo: Paura del virus e dell’isolamento Gli anziani e la nuova vita in casa
Tema: Emergenza coronavirus in Italia
Il coronavirus sta sconvolgendo non solo l’economia e gli equilibri occupazionali in tutto il pianeta. Sta anche modificando radicalmente il ruolo degli anziani nella società. Siamo abitati da anni a fare i conti con quei «diversamente giovani» che, a 8o anni, sono attivissimi, progettano il futuro, viaggiano e si innamorano, curano il proprio aspetto e si dedicano allo sport, alle attività culturali, si costruiscono insomma un ultimo capitolo all’insegna della leggerezza e dell’ottimismo senza pesare sui figli e sui nipoti. Il coronavirus, nel giro di poche settimane, sta cancellando un quadro così idilliaco.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Iossa Mariolina 
Titolo: Più di 20 mila le vittime del virus Rezza (Iss): siamo ancora nella fase 1
Tema: Emergenza coronavirus in Italia

I contagiati, o almeno quelli che possiamo registrare come tali perché sottoposti a tampone con esito positivo, sono 159.516, 3.153 in più rispetto a domenica, per una crescita, appunto, del 2%;1.224 in più i guariti (totale 35.435), in calo per il decimo giorno i pazienti in terapia intensiva (-83) mentre aumentano i ricoverati, 176, e, purtroppo, i morti (566), che portano il numero complessivo a 20.465. Oltre 20 mila morti in un mese e mezzo: questo è il bilancio italiano della maledetta guerra che il virus ha ingaggiato con l’uomo. Pasqua è passata ma lo scenario, di fatto, pur se in moderato miglioramento non cambia.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: La telefonata Salvini-Foa per risarcire i sovranisti in Rai Palazzo Chigi: mai diktat alle tv
Tema: Rai e politica

Il caso non è chiuso. E ancora tre giorni dopo, Palazzo Chigi è costretto a intervenire per ribadire non aver disposto alcuna «diretta a reti unificate» per la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte di venerdì sera. Parliamo del 10 aprile, quando il capo del governo ha ufficializzato la proroga delle misure di lockdown al 3 maggio e contestualmente attaccato le opposizioni: Salvini e Meloni, chiamati per nome e cognome, rei di aver dichiarato il «falso» e aver indebolito il Paese nella difficile trattativa con l’Europa sul Mes. Da quell’attacco è scaturita la dura reazione dei due leader del centrodestra. Sfociata a sua volta – come ha conteggiato Michele Anzaldi di Italia viva – in «dodici minuti di interviste sui tg Rai» di sabato, l’indomani.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco 
Titolo: Dl Aprile, rinviate sugar e plastic tax – Plastic e sugar tax sospese Bonus affitti agli alberghi
Tema: Dl aprile da oltre 60 miliardi

La sospensione dei versamenti delle ritenute e dell’Iva per aprile e maggio riguarda anche le imprese agricole e il terzo settore: lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate in una circolare sulle modalità applicative delle misure fiscali del decreto imprese. Quanto alle nuove misure di sostegno che saranno contenute nel decreto Aprile, si parla di un provvedimento da non meno di 60 miliardi, che farebbe lievitare il deficit verso il 7-8%. Tra le misure potrebbe trovare spazio la sospensione della plastic tax e della sugar tax, mentre il bonus affitti verrebbe esteso ad alberghi, capannoni ‘l’azienda, ristoranti e bar.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Deficit verso il 7-8% per un decreto Aprile da oltre 60 miliardi
Tema: Dl aprile da oltre 60 miliardi

La possibilità di radunare per l’emergenza i « 10-11 miliardi di fondi europei» non spesi, che ieri mattina il viceministro all’Economia Antonio Misiani è tornato a evocare, rappresenta l’unica decisione della commissione Ue in grado di incidere direttamente sul cantiere del decreto Aprile. Cantiere che però viaggia in parallelo con il complicato negoziato sulla linea Roma-Bruxelles, perché impone uno «scostamento molto consistente» (parole sempre di Misiani) rispetto al deficit già ritoccato poche settimane fa per fare spazio al decreto Marzo.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tosoni Gian_Paolo 
Titolo: Iva: ecco come il Fisco spiega la proroga – Versamenti, il calo del fatturato si misura alla consegna del bene
Tema: Dl aprile da oltre 60 miliardi

La sospensione dei versamenti tributari prevista dall’articolo 18 del Dl 23/2020 è condizionata alla diminuzione del fatturato per oltre il 33% confrontando quello dei mesi di marzo ed aprile del corrente anno in confronto ai corrispondenti mesi dell’anno precedenti presi singolarmente. Lo conferma la agenzia delle Entrate con una circolare emanata ieri sera. Il momento dl effettuazione In ordine all’individuazione del mese di riferimento l’Agenzia precisa che occorre avere riguardo al momento di effettuazione dell’operazione e quindi al mese in cui l’operazione ha concorso nella liquidazione periodica dell’Iva.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  M.Rog. – G.Tr. 
Titolo: Senza Mes aiuti da 35 miliardi, ma tempi lunghi su Sure e Bei
Tema: Ue e la crisi economica

Il Governo insiste nel suo pressing su Bruxelles e, soprattutto, sui Paesi del Nord Europa per spuntare il Recovery Fund per la cosiddetta ricostruzione una volta superata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. A fare nuovamente da portavoce delle richieste italiane, e del gruppo di Stati membri che ha sottoscritto nelle scorse settimane la richiesta di emissione di Eurobond, è stato il commissario europeo, Paolo Gentiloni, affermando che «è il tempo delle scelte, il piano per la rinascita non può aspettare che tutto sia finito». Dopo il primo accordo raggiunto nei giorni scorsi dall’Eurogruppo, l’esecutivo non molla.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso – D’Argenio Alberto 
Titolo: Il premier Il piano per strappare il via sugli Eurobond senza dire no al Mes
Tema: Ue e la crisi economica

Sarà battaglia furiosa fino al Consiglio europeo del 23 aprile. Dieci giorni per convincere Emanuel Macron e Angela Merkel a fissare una tempistica stringente sui recovery bond. Dal 24 aprile, però, cambierà tutto. Chiusa quella sfida, Giuseppe Conte costruirà un messaggio alternativo. E a quel punto nessuno – neanche il Tesoro – escluderà più in linea di principio la possibilità di ricorrere al Mes, pur ribadendo che non sussiste la necessità di farlo. Perché se le condizionalità saranno davvero vantaggiose, non avrebbe senso negarsi questo scenario. Un passo alla volta, così predica Conte.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Reichlin Pietro 
Titolo: Un ruolo nuovo per la Bce per superare la crisi
Tema: Ue e la crisi economica

L’accordo nell’Eurogruppo del 9 aprile prevede che i Paesi possano ottenere prestiti dal MES senza condizioni sulle politiche macroeconomiche (ma solo sulla destinazione dei fondi) per un massimo del 2% del Pil (circa 36 miliardi per l’Italia), e stanzia altri fondi (programma SURE e BEI) fino a un totale di 500 miliardi. Altri 500 miliardi sono stati promessi come “fondo ricostruzione”, ma non sappiamo ancora come verranno finanziati. Tutti questi stanziamenti sono una forma di mutualizzazione dei debiti nazionali, cioè i Paesi più a rischio (come l’Italia) si finanziano a tassi inferiori ai livelli chiesti dal mercato e al riparo dalla speculazione. La questione che si pone non è più, quindi, come possiamo esser finanziati attraverso le istituzioni europee, ma piuttosto quanto.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Cosa cambia con il nuovo Mes Il ruolo (possibile) della Bce
Tema: Ue e la crisi economica

L’intesa dei giorni scorsi fra i ministri finanziari europei potrebbe contenere più risvolti di quanto non sia emerso finora. Lo fa in particolare sullo snodo attorno al quale si dilania il sistema politico a Roma, quello sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Una clausola di quell’accordo è infatti in grado— potenzialmente — di aprire al Paese il sostegno da prestatore di ultima istanza da parte della Banca centrale europea senza troppi costi politici. Naturalmente, non c’è alcuna decisione della Bce in proposito. Il suo consiglio direttivo non si è mai pronunciato, non si prepara a farlo, e nessuno dei banchieri centrali si lascia sfuggire commenti su questi aspetti in pubblico o in privato. I governatori dei 19 Paesi dell’euro e i sei componenti dell’esecutivo di Francoforte mantengono la loro capacità di decidere in maniera del tutto indipendente.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cellino Maximilian – Longo Morya 
Titolo: BTp, all’Italia servono almeno 100 miliardi di nuove emissioni – BTp, 100 miliardi extra in cerca di compratori Ultimo argine la Bce
Tema: Nuove emissioni BTp per la crisi

Non è chiaro quanto servirà all’Italia per contrastare il coronavirus e l’impatto sull’economia. Prima della diffusione del virus il Tesoro avrebbe dovuto emettere, secondo gli analisti, circa 250 miliardi: 200 miliardi per rinnovare titoli in scadenzae il resto per coprire il fabbisogno netto. Quest’ultimo alla luce degli ultimi sviluppi rischia di esplodere: si stima almeno un centinaio di miliardi di emissioni aggiuntive per il 2020 per finanziare gli aiuti. Chi comprerà quei BTp? Banche e assicurazioni non sono nelle condizioni di sostenere gli acquisti e il possibile apporto dei risparmiatori non sarà risolutivo. I 200miliardi corrispondono in sostanza aquanto dovrebbe comprare la Bce, che rischia di essere l’unico argine contro l’aumento dello spread.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: In settimana al via le richieste per i prestiti garantiti da Sace – Liquidità, al via in settimana le domande di prestiti garantiti
Tema: Prestiti in garanzia Sace

Il calendario operativo messo in piedi da ministero dell’Economia e Sace prova a viaggiare a tappe forzate per mettere a terra l’architettura delle garanzie statali sui prestiti alle imprese costruita con il decreto approvato la scorsa settimana. Anche per recuperare i giorni aggiuntivi chiesti dalla scrittura del provvedimento, complicata dalle tensioni interne a governo e maggioranza sul ruolo di Sace tra ministero e Cassa depositi e sul livello delle coperture statali da assicurare alle diverse tipologie di prestiti. E nell’Italia bloccata dall’emergenza sanitaria si misura in giorni la distanza fra un aiuto vitale per l’economia e un intervento che rischia di mancare il bersaglio perché arriva troppo tardi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Bonus di 600 euro, i primi accrediti da domani al 17 aprile
Tema: Bonus Inps

Ieri intanto Palazzo Chigi ha comunicato che l’accredito di 600 euro per il primo milione di domande accolte di bonus per autonomi e professionisti avverrà tra domani e il 17 aprile. Si tratta delle richieste presentate tra il 1° e il 2  aprile (in tutto finora ne sono arrivate 4 milioni). Sono invece 660 mila (per 75 miliardi) le domande accolte di moratoria sui prestiti e sui mutui presentate da imprese e famiglie.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Corsa finale per il vertice di Confindustria Adesso è testa a testa tra Bonomi e Mattioli
Tema: Presidenza Confindustria

Si profila un testa a testa nella corsa per la presidenza di Confindustria. A inizio marzo i saggi di viale dell’Astronomia, al termine delle loro consultazioni, avevano certificato che sul nome del presidente dell’Assolombarda Carlo Bonomi erano stati raccolti consensi che superavano «il 60%» sia dentro al Consiglio generale che in assemblea. In realtà quel consenso, certamente molto importante, come si è capito poi era calcolato solamente sui 162 consiglieri che avevano partecipato al sondaggio sui 183 effettivi, ma di questi solo 149 avevano espresso una preferenza mentre altri 13 non si erano pronunciati affatto. Dunque Bonomi aveva sì ottenuto la maggioranza ma non quella assoluta, fermandosi a 89 voti su 183 o se vogliamo su 179, posto che 4 consiglieri non avendo ancora regolarizzato la loro posizione associativa non hanno diritto di voto.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galvagni Laura 
Titolo: Autostrade, spedito al Governo il maxi dossier sulla convenzione – Aspi, al Governo maxi dossier sulla convenzione
Tema: Aspi

Autostrade per l’Italia lancia un segnale dl distensione al Governo. Venerdì la compagnia ha presentato al ministero delle Infrastruttuee, in anticipo sui tempi previsti, il piano economico finanziario. Nel dossier confermati gli investimenti fino a fine concessione per oltre 13 miliardi e l’incremento delle spese di manutenzione del 40% nel 2020-23.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Nomine, Di Maio riapre la partita sui presidenti delle partecipate
Tema: Nomine di Stato

L’intesa trasversale che ha convinto maggioranza e governo a congelare gli amministratori delegati di Eni, Enel, Terna, Poste, Leonardo – solo per citare le principali società – sembrava aver chiuso la partita. Ma è stato sufficiente lo scontro all’arma bianca della settimana scorsa tra il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Pd) e degli Esteri Luigi Di Maio (MSS) sul ruolo della partecipata di Cassa depositi e prestiti, la Sace, nell’erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato alle imprese in difficoltà, per riaccendere lo scontro a 360 gradi. Soprattutto dopo che l’ex capo del Movimento ha dovuto subire il passaggio di Sace sotto il controllo del ministero dell’Economia.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Macron indica la fase due: «Fermi fino all’11 maggio Quindi apriremo le scuole»
Tema: Coronavirus in Francia
Con un sentito discorso ai francesi, uno dei suoi migliori, Emmanuel Macron ha indicato la strada per i prossimi giorni: altre quattro settimane di quarantena, fino all’11 maggio, poi riapertura progressiva delle scuole anche «per permettere ai genitori di andare a lavorare»; uso generalizzato delle mascherine e test su tutte le persone che manifestano sintomi; bar, cinema e teatri ancora chiusi come pure le frontiere con i Paesi extra-europei; aiuti dello Stato alle famiglie e agli studenti più in difficoltà, e all’economia «in particolare per i settori più danneggiati come turismo, ristorazione e cultura».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ginori Anais 
Titolo: Francia Macron chiede ancora un mese “Però l’11 maggio riapro le scuole”
Tema: Coronavirus in Francia

Aveva esordito, un mese fa, parlando di «guerra». Oggi invece allude a una «prova storica» nella quale virtù come «solidarietà», «fiducia», «cura», saranno la chiave del futuro. Una svolta, e non solo perché il presidente francese ha affacciato la data — I’11 maggio — in cui finirà “gradualmente” il lockdown. Da quel giorno il Paese dovrà provare a ripartire, con il motore economico da accendere attraverso la concertazione tra imprese e sindacati, ma anche con le scuole che riapriranno. Quando molti genitori e insegnanti si proiettavano ormai a settembre, l’annuncio è stato una sorpresa. Il capo di Stato ha ricordato che la sospensione delle lezioni scava le disuguaglianze sociali. L’anno scolastico finisce il 4 luglio e la ripresa delle lezioni in classe sarà graduale.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Veronese Luca 
Titolo: Gli altri Paesi Spagna, prove di riapertura Francia ancora in lockdown – La Spagna prova a ripartire Parigi prolunga il lockdown
Tema: Coronavirus in Francia

La Francia sceglie di non rischiare. Emmanuel Macron ha annunciato, ieri sera in diretta tv, che la chiusura del Paese è prorogata fino all’11 maggio. «La Francia sta attraversando tempi difficili», ha detto Macron riconoscendo che il suo Paese non era preparato per affrontare la crisi del coronavirus: «Non avevamo abbastanza camici, guanti, gel, non abbiamo potuto distribuire tante mascherine quante avremmo voluto». In Francia sono ormai 134mila le persone contagiate e quasi 14.500 i morti causati dal coronavirus.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Trump, scontro con il virologo – La tentazione di silurare il Dr. Fauci Trump ci pensa, poi fa retromarcia
Tema: Trump: scontro con il virologo Fauci

II «caso Fauci» agita il governo americano. Nella mattinata di ieri Donald Trump ha ritwittato il messaggio di Deanna Lorraine, figura di secondo piano del partito repubblicano: «Tempo di licenziare Fauci». È nata un’aspra polemica che ha costretto il presidente prima a far smentire dalla Casa Bianca(«Fauci non sarà licenziato») e poi a dedicare buona parte del briefing serale ai suoi rapporti con il virologo. «Ha lavorato in modo eccezionale, non ho alcuna intenzione di farne a meno». Lo stesso Fauci ha contribuito a stemperare i toni, precisando: «Ho sottoposto le mie valutazioni solo due volte al presidente e lui le ha seguite in entrambe le circostanze. Sto parlando della raccomandazione a mantenere le distanze sociali per 15 giorni, poi estesi a 30 giorni».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Stati Uniti Trump scalpita ma decidono i governatori E Fauci torna nel mirino
Tema: Trump: scontro con il virologo Fauci
Decido io quando riaprire l’America, dice Donald Trump. In realtà le misure di “lock-down” (chiusura) o “shelter in place” (reclusione domestica) sono state prese dai governatori degli Stati Usa e saranno loro a deciderne la levata. Ma l’uscita del presidente conferma da che parte sta lui: nel partito di chi vuole un ritorno all’attività in tempi rapidi, perché teme che i danni delta depressione economica possano superare quelli dell’epidemia. Anche le voci (smentite, per adesso) sul siluramento del massimo esperto sanitario della Casa Bianca, Anthony Fauci, sono state collegate ai dissensi con Trump su un rapido allentamento delle restrizioni.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Trump allo scontro con gli scienziati La Casa Bianca: non licenzierà Fauci
Tema: Trump: scontro con il virologo Fauci

La Casa Bianca è stata costretta a smentire che Trump voglia licenziare Anthony Fauci, dopo che lo stesso presidente aveva creato il caso, rilanciando un tweet che sollecitava la cacciata del suo più apprezzato consigliere scientifico sul coronavirus. Il problema di fondo per?) resta, anche se Tony non rischia il posto, perché di fronte alle notizie incoraggianti che iniziano ad arrivare dal fronte dei contagi e dei decessi, il vero braccio di ferro in corso dietro le quinte riguarda ora la decisione se, quando, e come riaprire l’economia. Domenica Fauci ha detto alla Cnn che Trump gli aveva chiesto se non era meglio lasciare il virus libero di colpire l’America, seguendo la teoria dell’immunità di gregge, proposta dal premier britannico Johnson.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  fa.to. 
Titolo: Il caos dei gommoni senza soccorso nel Mediterraneo deserto
Tema: Immigrazione e coronavirus

La pandemia è riuscita a rendere ancora più deserto il già desertificato Mediterraneo, e la confusione che ha investito il destino di quattro gommoni partiti dalle coste libiche tra venerdì e sabato ne è la prova. «Tutti in salvo», «no, uno è naufragato», «non è vero, il relitto era lì da giorni», «due sono arrivati in Sicilia», «invece no, ne manca uno all’appello». Un guazzabuglio di voci e dichiarazioni più o meno ufficiali che sono rimbalzate tra Roma, La Valletta e Tripoli, e che non avremmo se ci fosse un sistema strutturato e comune di ricerca e soccorso nel Mediterraneo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Monticelli Luca 
Titolo: Intervista a Andrea Riccardi – “Regolarizziamo subito tutti gli stranieri Così evitiamo il contagio tra gli invisibili”
Tema: Immigrazione e coronavirus

«In Italia ci sono 600 mila immigrati irregolari che vivono ai margini e possono alimentare focolai di infezione. Occorre regolarizzarli prevedendo permessi di soggiorno temporanei: dobbiamo farlo per garantire la salute di tutti e la tenuta sociale del Paese. Questi stranieri sono fondamentali per il settore agricolo e peri servizi alla persona: nella fase 2 ci sarà ancor più bisogno di loro». La proposta è di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, presidente della Società Dante Alighieri ed ex ministro per l’integrazione del governo Monti.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Degli Innocenti Nicol 
Titolo: Londra, governo diviso ma la guardia resta alta – A Londra governo diviso, ma per ora la guardia resta alta
Tema: Coronavirus in Gran Bretagna
La Gran Bretagna ha iniziato la quarta settimana di lockdown. Londra annuncerà giovedì se allentare le misure restrittive imposte per tentare di frenare la diffusione del virus, mentre la Scozia, che ha autonomia in materia, ha confermato ieri che è troppo presto per abbassare la guardia. Il comitato scientifico di esperti si incontrerà oggi per valutare gli ultimi dati ed esprimere un’opinione in vista della decisione di dopodomani, ma un consulente del Governo ieri ha avvertito che la Gran Bretagna rischia di diventare il Paese europeo più colpito dal Covid-19.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Guerrera Antonello 
Titolo: Regno Unito “I miei angeli Jenny e Luis” Johnson dimesso ringrazia i due infermieri stranieri
Tema: Boris Johnson guarito

«Ci sono state 48 ore in cui poteva accadere di tutto», ha confessato Johnson, pallido, in un video domenica, «perciò voglio ringraziare la nostra fantastica sanità pubblica. Ma soprattutto grazie a Jenny e Luis, che sono stati ogni secondo al mio fianco». I due “angeli” per ora non parlano. Anche il medico calabrese nel team che ha curato Boris, il 50enne specialista polmonare Luigi Camporota, tronca la nostra telefonata: «Non posso, mi spiace». Pare che tutti, medici e operatori sanitari, abbiano dovuto firmare un impegno di assoluta segretezza sulla degenza del premier, pena sospensioni e licenziamenti.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Biden punta sulla lotta alla pandemia per rafforzare il vantaggio su Trump
Tema: Elezioni Usa

Joe Biden, il candidato democratico, nella sfida elettorale ora è davanti di 6,2 punti percentuali rispetto a Trump nella media di 24 sondagginazionali. Questo non significa affatto che la rielezione del tycoon sia compromessa, la partita è ancora tutta da giocare: gran parte dell’elettorato di Trump è composto da bianchi, più forti negli swing states, gli stati del Midwest e del Sud, come Wisconsin, Florida, Texas, Iowa, che furono decisivi per la vittoria nel 2016. Tuttavia il calo del gradimento comincia a spaventare l’entourage del presidente.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: Vaticano, un prete avvocato nella stanza dei bottoni
Tema: Vaticano
Un avvocato specializzato in diritto bancario e finanziario nella prima parte della vita, prima della «chiamata». Arrivata attorno ai 35 anni, quando è stato consacrato sacerdote. Ora le sue conoscenze in campo economico e legale saranno preziose nel suo nuovo incarico dentro la Curia Romana. È padre Augusto Zampini, 50 anni, argentino di Buenos Aires, nominato da Papa Francesco segretario aggiunto del Dicastero per lo sviluppo umano integrale, come stretto collaboratore del cardinale-presidente, il ghanese Peter Turkson.
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