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SINTESI IN PRIMO PIANO – 12 aprile 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Coronavirus, superata quota 100.000 contagiati. Preoccupa Milano.
– Fase due: si riunisce la task force del governo
– Bankitalia sprona le banche nel sostegno alle imprese.
– Coronavirus, negli USA il numero più alto di vittime al mondo.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Iossa Mariolina 
Titolo: Ora i contagiati sono centomila E preoccupa l’impennata di Milano
Tema: Coronavirus, numeri e controlli

La curva del contagio oscilla ancora. I numeri diffusi ieri dalla Protezione Civile, segnano un nuovo aumento del numero di positivi, 4.694 in più rispetto a venerdì, quando erano cresciuti di 3.951 rispetto al giorno precedente. E la percentuale dell’aumento dei contagi è tornata a +3,2, rispetto al +2,79 di venerdì. Crescono anche i decessi: 619 in un giorno (venerdì erano stati 570). Ad influenzare la media nazionale è sempre la Lombardia, dove ieri si sono registrati 1.544 contagiati in piu rispetto a venerdì (erano 1246). C’è stato un rialzo anche dei morti: 273 (due giorni fa erano stati 216). Preoccupazione nelle parole dell’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera: “Non possiamo abbassare la guardia. E vero che abbiamo fatto molti più tamponi ma ci sono troppi contagiati in un giorno”. E poi su Milano: “La città merita attenzione: non c’è ancora mai stato neppure un giorno di calo netto e deciso, quindi non rilassiamoci”, prosegue l’assessore. Ieri nel capoluogo lombardo si sono contati +262 positivi rispetto a venerdì, quando l’incremento era stato di 137. Per fortuna il numero di guariti cresce velocemente e costantemente: ieri sono stati 2.079 in più in un giorno. Ma a preoccupare le autorità è anche l’aumento della mobilità in Lombardia: venerdì è stato del 41%, un record, dice il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala. Ma anche nel Lazio il governatore ha lanciato l’allarme: “Rischiamo una nuova ondata di contagi. Dai dati che ci arrivano, ci sono troppe persone in circolazione. L’irresponsabilità di alcuni rischia di mettere a repentaglio tutta una comunità e i sacrifici fatti”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fasano Giusi 
Titolo: I blitz in strada e nelle seconde case
Tema: Coronavirus, numeri e controlli

Nella sola giornata di venerdì le forze dell’ordine hanno verificato le posizioni di 300 mila persone da un capo all’altro della penisola. Risultato: sanzioni per più di 10 mila persone, 82 denunce per falsa dichiarazione e 12 violazioni dell’obbligo di quarantena. Si teme che il bel tempo di questo weekend pasquale sia una tentazione troppo grande per resistere al desiderio di uscire di casa: per scoraggiare questo pericolo, disposti posti di blocco e riorganizzata la viabilità, come ieri a Roma, dove c’erano incolonnamenti fino a tre chilometri sulla Pontina, direzione fuori città, proprio a causa del traffico canalizzato su una sola corsia. A Napoli si temono domani gli spostamenti verso le zone frequentate per tradizione il lunedì dell’Angelo come la penisola sorrentina o l’area flegrea. E nella regione che il virus tiene più di tutte sotto scacco, la Lombardia, venerdì è stato raggiunto il record della mobilità: era in movimento il 41% dei lombardi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: Riaperture, Regioni divise – Caos sulle riaperture La Lombardia resta chiusa
Tema: Regioni divise sulla riapertura

Le Regioni rispondono in ordine sparso alle nuove misure di contenimento del contagio varate dal premier Conte. La Lombardia ha deciso di demandare la scelta di riaprire le attività produttive alle singole catene di distribuzione, che dunque dovranno essere verificate caso per caso. Rimangono chiuse invece librerie e cartolerie, contrariamente a quanto indicato nell’ultimo dpcm. Il governatore veneto Luca Zaia invece annuncia la fine del lockdown nella propria Regione. A completare il quadro della confusione c’è il Piemonte, a lungo indeciso, che in serata ha scelto di seguire le orme della Lombardia. In Campania resta proibita la produzione e la vendita di pastiere e dolci tipici, con il divieto di consegna a domicilio (cosa che avviene regolarmente invece nelle altre Regioni).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Conte a Colao: obiettivo la ripartenza senza rischi – Dagli economisti agli psicologi: ecco i 17 esperti per la Fase 2
Tema: Governo al lavoro sulla fase 2

Ieri il primo incontro virtuale tra il premier Giuseppe Conte e la task force messa in piedi per studiare le modalità con cui affrontare la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Economisti, ma anche esperti di diritto del lavoro, di innovazione e rappresentanti delle professioni. Anche un ex ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. Poi psicologi e sociologi. Guidati da Vittorio Colao, per dieci anni amministratore delegato del colosso delle telecomunicazioni Vodafone. Lo scopo del team, che lavorerà a stretto raccordo con il comitato tecnico scientifico, sarò di individuare le strategie più efficaci e innovative per uscire gradualmente dal lockdown, favorendo la ripresa delle attività produttive.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Vertice Conte-Colao, «Hi-tech decisivo contro la crisi»
Tema: Governo al lavoro sulla fase 2

Si è svolta ieri una prima riunione fiume della task force di manager, statistici, economisti e sociologi voluta da Giuseppe Conte per aiutare il governo a gestire la fase due dell’emergenza coronavirus. E’ durata per quasi l’intero pomeriggio, presieduta in conference call da Vittorio Colao ed è servita a fare un primo giro d’orizzonte fra gli esperti. Il premier ha chiesto al team di elaborare e proporre misure necessarie per la ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali. I primi passi, finora solo abbozzati, sembrano andare nella direzione di una riapertura graduale del Paese, con un tracciamento capillare dei dati individuali per permettere scelte consapevoli e avere in tempo reale un quadro completo dei focolai di contagio e delle persone che invece sono ormai immuni al virus. Per mettere in pratica questa strategia ci sarà bisogno del massimo di informazioni precise sulla localizzazione dei contagiati, essere in grado informare la popolazione sul livello di rischio, tracciare e testare i contatti sociali per fare quarantene selettive e non di massa, scoraggiare i movimenti in aree ad alto rischio: tutte attività possibili solo se si utilizzeranno i dati delle reti mobili insieme a una app dedicata, è la convinzione di Colao.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagnoncelli Nando 
Titolo: Scenari – Gli italiani e l’emergenza: le Regioni meglio di Roma
Tema: Sondaggi

Secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto di Pagnoncelli, il 70% degli italiani giudica molto o abbastanza efficaci le misure adottate dal governo per contrastare l’epidemia da coronavirus — in aumento dell’8% rispetto a metà marzo — contro il 26% che non le reputa tali. L’efficacia dei provvedimenti prevale tra tutti, ma risulta più accentuata al Sud — meno colpito dall’epidemia — e tra gli elettori della maggioranza. Nonostante i giudizi largamente positivi per l’operato dell’esecutivo, alla domanda su chi si sia mosso con maggiore efficacia nell’affrontare l’emergenza in corso tra il governo e le Regioni maggiormente colpite, queste ultime prevalgono con il 42%, contro il 34% che indica il governo. Le opinioni si dividono nettamente nelle diverse aree del Paese: nel Nord si attribuiscono più meriti alle regioni, allorché nel Centro e nel Sud si privilegia quanto ha fatto il governo. Il dato si spiega in ragione prevalentemente dell’orientamento politico.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: Salvini chiama il Colle «Premier da regime» Muro del M5S: mente
Tema: Le opposizioni

Rabbia nelle opposizioni per il duro attacco sferrato venerdì dal premier Conte verso Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ieri il leader della Lega ha telefonato al Capo dello Stato Sergio Mattarella per dirsi “rammaricato ed indignato” per le parole del presidente del Consiglio: “Conte ha usato la diretta tv per insultare le opposizioni arrivando perfino a mentire, se non a minacciare”, è la convinzione di Salvini, che parla di toni da “regime sudamericano”. A irritare l’ex ministro, ma di questo con il presidente non parla, c’è anche “il continuo tentativo di screditare il buon governo della Lombardia”. La controffnsiva della maggioranza alle accuse della Lega è una raffica di post pubblicati sul Blog delle Stelle del M5S, in cui si ricorda che “i contenuti del Mes sono stati definitivamente approvati dal Consiglio europeo del 24/25 marzo 2011”, con un governo Berlusconi “sostenuto da Lega e Pdl”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Labate Tommaso 
Titolo: Intervista a Giovanni Toti – Toti: «Le elezioni locali? Si facciano a inizio estate Ho il sì di Zaia e De Luca»
Tema: Elezioni locali

“Il Paese non può permettersi sei mesi di campagna elettorale permanente, per giunta in un momento così drammatico per la nostra storia”, dice Giovanni Toti, governatore della Liguria: “Se l’emergenza del coronavirus sarà rientrata, bisogna che la tornata di Amministrative si celebri all’inizio dell’estate e non nell’autunno prossimo, quando magari ci troveremo di fronte a una seconda ondata di contagi”, prosegue, spiegando di essere già d’accordo sul punto con i colleghi Zaia e De Luca: “Il 4 maggio il Paese entrerà nella fase 2. E chiaro che la nostra vita, nell’attesa che tutto ritorni a com’era prima, sarà diversa da com’è adesso; non saremo più chiusi nelle nostre case, le aziende riapriranno, la gente tornerà lavorare. Il tutto ovviamente seguendo le precauzioni, rispettando il distanziamento sociale. Allo stesso modo, si possono anche celebrare le elezioni amministrative. Il tempo c’è, le date anche. II 28 giugno o il 5 luglio”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: «Anch’io a Pasqua sono solo Ma stiamo per vincere il virus non possiamo fermarci»
Tema: Le parole di Mattarella

Messaggio televisivo diffuso ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che non ha voluto rinunciare ad augurare ai cittadini gli auguri di una buona Pasqua, “diversa per tutti”, dice, “in cui penseremo ai numerosi nostri concittadini morti per l’epidemia. Tante storie spezzate e affetti strappati”. “Rispettiamo le misure, non appena possibile ci sarà una graduale ripresa”, aggiunge Mattarella, senza citare le polemiche politiche degli ultimi giorni. Il Capo dello Stato rivolge un pensiero ai tanti che passeranno le festività in solitudine, ma non rinuncia a un passaggio di ottimismo e incoraggiamento: “Intravediamo anche la concreta possibilità di superare questa emergenza”. Infatti, “i sacrifici che stiamo facendo da oltre un mese stanno producendo i risultati sperati e non possiamo fermarci proprio adesso… Vorrei dire: evitiamo il contagio del virus e accettiamo piuttosto il contagio della solidarietà tra di noi”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Bankitalia alle banche: liquidità più in fretta Abi: conta il mercato
Tema: Coronavirus, il fronte economico

La Banca d’Italia ha ribadito ieri l’invito a tutto il sistema creditizio ad assicurare una assistenza “tempestiva” alle imprese e un sostegno alle misure adotatte dal governo, per ridurre al minimo il disagio degli utenti e agevolare al massimo l’accesso al credito in questa fase di emergenza nazionale. Gli intermediari sono stati anche invitati a valutare l’opportunità di “estendere su base volontaria” le iniziative governative a favore di categorie che potrebbero “versare in situazioni di difficoltà” o in relazione a tipologie di rapporti contrattuali “al momento non comprese nei provvedimenti”. Per quanto riguarda i finanziamenti garantiti dallo Stato, le banche dovranno tenere conto, nella verifica della clientela, dei “piani di ristrutturazione industriale e produttiva”. Ieri il presidente dell’Abi ha assicurato che sarà la concorrenza fra le banche a garantire tempi accelerati: “Nel decreto – ha spiegato Patuelli – non ci sono deroghe o semplificazioni alle procedure bancarie e alle indicazioni della vigilanza. Se per la liquidità sotto i 25mila euro le modalità sono veloci, per i finanziamenti maggiori bisogna attendere che la Sace metta a punto le procedure”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Gavelli Giorgio – Latour Giuseppe 
Titolo: Ritenute appalti, senza proroga rischio blocco dei pagamenti
Tema: Coronavirus, il fronte economico

Nessuna proroga al meccanismo sulle ritenute negli appalti al 2021, come invocato da più parti. Nel decreto Cura Italia ci sono solo singolo interventi di rammendo, con il risultato che il sistema di controlli sui versamenti degli appaltatori da parte dei committenti risulta ancora più complesso che in passato. Il caso più semplice è quello delle imprese esecutrici che avevano già ottenuto un Durf – il documento unico di regolarità fiscale che consente di dribblare le verifiche, e che possono essere tranquille per i prossimi quattro mesi. Più problemi per le imprese senza certificato, per le quali i criteri di sospensione dei versamenti cambieranno nei prossimi mesi, col risultato che molte di essere potrebbero aver beneficiato del blocco a marzo, ma non ad aprile o maggio. Per le imprese infine prive di Durf ed escluse da tutti i parametri previsti dalla legge, il meccanismo di verifica è pienamente attivo, ma certamente rallentato viste le difficoltà degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate. Con il vero rischio di una paralisi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia 
Titolo: Intervista a Matteo Renzi – Renzi: riaprire subito le fabbriche in sicurezza – «Riapriamo le fabbriche: in tutta sicurezza, ma subito»
Tema: Coronavirus, il fronte economico

L’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi ribadisce l’urgenza di una riapertura immediata delle fabbriche: “Ho l’impressione che in troppi non si rendano conto del disastro economico e occupazionale che rischiamo – dice; Discutiamo di rincorrere i runner odi quante volte una famiglia porta fuori il cane: nel frattempo, però, sta saltando il sistema produttivo. E quello italiano rischia più degli altri”. Renzi continua: “Perché Pasini può produrre acciaio in Germania e non in Italia? Perché la Fila può preparare matite in Francia e non in Italia? Perché la Saxa Gres di Borgomeo e migliaia di piccole e medie imprese perdono quote di mercato perché i competitor europei sono aperti e noi no? Gli europei, non i coreani. Bisogna riaprire”. E ancora: “Sono stato il primo a porre il tema della riapertura in sicurezza. Eppure mi sono preso dell’irresponsabile e persino le associazioni di categoria sono state in silenzio. In realtà siamo già in ritardo. Restando chiusi in casa alla fine moriremo di fame, non di Covid”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Intervista a Maurizio Landini – Landini: liquidità alle imprese Purché non ci siano licenziamenti
Tema: Coronavirus, il fronte economico

Dice Maurizio Landini, segretario della Cgil: “Purtroppo i dati del comitato scientifico che consiglia il governo dicono che non siamo fuori dall’emergenza. È un costo pesante ma la salute e la sicurezza dei lavoratori e di tutti i cittadini devono essere centrali per la ripresa”. Secondo Landini “pensare che semplicemente passerà la nottata e poi tutto tornerà come prima sarebbe l’errore più grave. Dobbiamo usare questo tempo per definire nuove modalità organizzative e di sicurezza: cambiare non solo il modo di lavorare, ma anche quello di andare al lavoro, tutto in funzione della tutela della salute e di un nuovo modello sociale e di sviluppo”. Poi sul tema del supporto alle imprese: “Come Cgil abbiamo proposto già da qualche anno una agenzia nazionale per lo sviluppo. Servirebbe a indirizzare la grande massa di investimenti che saranno necessari, dalla sanità pubblica al sistema della mobilità e delle infrastrutture, fino alla cultura alla conoscenza e al turismo. Serve un’idea di Paese”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Intervista ad Andrea Guerra – Guerra: per la ripartenza c’è bisogno di discontinuità
Tema: Coronavirus, il fronte economico

Le parole di Andrea Guerra, ex presidente operativo di Eataly, che dopo l’esperienza alla guida di Luxottica e a Palazzo Chigi con Matteo Renzi, sta per approdare ai vertici del colosso mondiale del lusso Lvmh: “Abbiamo deciso di prendere una via giusta ma costosa, a maggior ragione perché molte delle nostre aziende non sono finanziariamente forti – dice – Preferiscono avere una sola fonte di finanza, al massimo due. E mediamente sono più piccole delle concorrenti”. E ancora: “Lo Stato oggi dev’essere il regista: deve capire al più presto quanti soldi ha a disposizione, senza politiche di piccoli passi. Deve dimostrare che non lascerà nessuno senza reddito. Deve garantire la vita sotto il giaccio”. Guerra prosegue: “Chiudere tutto è più facile che riaprire. Ora abbiamo davanti 24 mesi in cui c’è bisogno di un gruppo di persone diverso. La task force guidata da Vittorio Colao è una buonissima notizia: un cittadino del mondo, in grado di sviluppare ed eseguire piani strategici complessi”. Ma avverte: “Dobbiamo andare verso una discontinuità”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galullo Roberto 
Titolo: Intervista a Nicola Gratteri – Gratteri: «Rafforzare i controlli bancari» – Gratteri: «Finita l’emergenza rafforzare i controlli bancari»
Tema: Coronavirus, il fronte economico

Nicola Gratteri, capo della procura di Catanzaro, lancia l’allarme sulle possibili infiltrazioni della criminalità nei finanziamenti bancari della fase della ripartenza post-coronavirus, come accaduto all’indomani della crisi economica 2007/2009: “Se si eviteranno gli errori del passato, sarà più facile affrontare le mafie nell’immediato futuro. Bisogna, per esempio, partire dagli elenchi dei bisognosi. Bisogna utilizzare gli inquirenti che operano sul territorio per evitare che le risorse messe a disposizione dallo Stato finiscano nelle mani sbagliate”, dice Gratteri, che prosegue: “Bisogna essere consequenziali su tutto, per evitare gli errori e le valutazioni che hanno consentito alle mafie di rafforzarsi durante la crisi del 2007-2009, quando hanno avuto la possibilità di depositare i loro soldi – senza eccessivi controlli – nelle banche di mezzo mondo. La `ndrangheta anticipa sempre le mosse delle Istituzioni”. Conclude poi Gratteri: “Le mafie non potrebbero esistere se non fossero intrecciate a poteri più visibili, come la politica, l’economia e le istituzioni. Per sciogliere un nodo così serrato non possono bastare né la magistratura né le polizie, ma serve un costante alimento eticopolitico, un adeguato sostegno dello spirito pubblico e il coinvolgimento di persone e gruppi, élite e popolo per rendere concreta la convenienza della legalità e perdente quella dell’illegalità”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica 
Titolo: Il retroscena – Conte prepara il confronto con la Ue: ma ora trattare sarà più difficile
Tema: La trattativa in Europa

Giuseppe Conte non è pentito dell’attacco alle opposizioni sferrato in diretta televisiva venerdì, nonostante le perplessità del Pd e la contrarietà di Italia Viva. “Chi mi accusa di cose che non ho mai detto o fatto, sappia che sarà smascherato davanti agli italiani — è la linea che il premier ha messo a punto con i collaboratori —. Non mi faccio prendere in giro, non posso consentire che le bugie prevalgano sulla verità”. Conte ha agito convinto di avere la maggioranza dell’opinione pubblica dalla propria parte, soprattutto nella valutazione del negoziato europeo, che secondo il premier poteva sì essere migliore, ma rappresenta un buon punto di partenza. I timori di Conte ora sono per una trattativa con la Ue ancor più complicata, soprattutto per l’atteggiamento intransigente del M5S verso il Mes, secondo alcuni strategico a mettere il Presidente del Congilio nell’angolo. La strategia del bicchiere mezzo vuoto per ottenere il massimo dalla Ue non convince poi nemmeno il Pd e ha portato a qualche attrito con Gualtieri. Ma anche su questo punto a Palazzo Chigi pensano che eventuali differenze di strategia sono in realtà con i tecnici del Mef e non con il ministro dell’Economia, che avrebbe invece apprezzato di essere stato difeso dalle minacce di chi punta a sfiduciarlo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Intervista a Paola De Micheli – De Micheli “Coi 5S troveremo un accordo anche in Parlamento Ci presenteremo uniti in Europa”
Tema: La trattativa in Europa

Intervista al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che commenta l’esito della discussione dell’Eurogruppo sugli aiuti europei: “Per ora in campo ci sono quattro diversi strumenti, uno dei quali è il Mes, che nella stesura dell’Eurogruppo non ha più le condizioni di utilizzo che aveva quando il governo Berlusconi lo votò. Quella roba lì non esiste più. Perciò io credo che quando la discussione a livello europeo sarà ultimata (…) allora potremo assumere le nostre decisioni, improntate come sempre alla difesa degli interessi nazionali e delle imprese italiane”. La De Micheli conferma che sul Mes ci sarà un passaggio parlamentare (“E’previsto per tutti gli accordi europei”) e poi ribadisce la convinzione che il governo arriverà ad un punto di convergenza: “Fino a quando non avremo chiuso un accordo con l’Europa, continueremo a discutere al nostro interno. E troveremo un punto di sintesi perché il M5S ha a cuore il Paese come il Pd e noi useremo gli strumenti europei per il bene dell’Italia”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Cottarelli Carlo 
Titolo: Assurdo dibattito sul Mes – Un assurdo dibattito sui fondi del Mes La condizione è spendere di più, non meno
Tema: La trattativa in Europa

Intervento di Carlo Cottarelli sul tema Mes. L’economista sostiene che la questione è diventata ormai pura “guerra di comunicazione”. “Se ne sono dette troppe sull’accordo raggiunto dall’Eurogruppo il 9 aprile e non resisto alla tentazione di chiarire un po’ di cose. A parte interventi di portata minore, l’accordo comprende 4 componenti”, scrive Cottarelli, uno dei quali, lo Sure, non è altro che una erogazione di prestiti a tasso agevolato pari a 100 miliardi per finanziare le spese per i sistemi di protezione del lavoro, finanziata con l’emissione di titoli dietro garanzia fornita dai Paesi dell’Unione. Di fatto quindi, qualcosa di molto simile agli eurobond invocati dal governo italiano. C’è poi la discussa nuova linea di credito del Mes. Il problema è che il Mes è ormai inteso dai più come sinonimo di austerità perché, in passato, i prestiti del Mes venivano concessi in cambio di tagli al deficit pubblico. Ora, il comunicato dell’Eurogruppo dice: «Il solo vincolo per accedere alla linea di credito sarà che i membri dell’area dell’euro che richiedono il sostegno si impegnino a usare questa linea di credito per sostenere il finanziamento dei costi sanitari diretti e indiretti per cura e prevenzione dovuti alla crisi del Covid-19». Quindi la condizione non è quella di spendere meno (alias austerità) ma di spendere di più.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fabbrini Sergio 
Titolo: Al summit di aprile la Ue si gioca tutto – Al summit di aprile l’Europa si gioca tutto
Tema: La trattativa in Europa

E’ complesso stabilire se l’esito dell’Eurogruppo di giovedì scorso sia stato (per noi) un fallimento o un successo. Maggioranza e opposizione hanno due visioni speculari, ma entrambe le interpretazioni non convincono. Davvero l’Ue non ha voluto aiutare i Paesi più colpiti (come il nostro) dal Covid-19? No, non è così. L’Eurozona ha mobilitato una batteria di politiche che consentono una prima basilare risposta alla pandemia e la Bce ha introdotto nuovi programmi di acquisto di titoli, sovrani e privati, senza precedenti. Inoltre non va dimenticata la sospensione del Patto di Stabilità e l’alleggerimento delle regole sugli aiuti di Stato. Si può dire, allora, che l’Ue abbia fatto tutto ciò che doveva fare per aiutarci? No, neppure questo si può dire. I programmi mobilitati hanno una portata finanziaria limitata, se si pensa alla devastazione di già prodotta dalla pandemia in Europa. Inoltre, i programmi per 500 miliardi sono basati su prestiti, non su aiuti, prestiti che sono destinati a pesare sui bilanci nazionali e che devono essere ripagati.Certamente, come recita il Rapporto del 9 aprile dell’Eurogruppo, quei prestiti saranno forniti a condizioni favorevoli. Tali condizioni, però, dovranno essere approvate da tutti gli Stati membri. E qui si apre il fronte del Mes. È evidente quindi che, nel medio periodo, l’impianto delle politiche adottate dall’Ue indebolirà i Paesi già indeboliti dalla pandemia (come quelli del sud), a vantaggio dei Paesi meno colpiti dalla pandemia. Per questi motivi, l’Italia (oltre che la Spagna e la Francia) non può limitarsi a credere alle promesse fatte. Alla riunione del Consiglio europeo (del prossimo 23 aprile) dovrà chiedere che il Recovery Fund abbia una data precisa per essere attivato, una consistenza finanziaria almeno doppia rispetto alle misure finora prese e si basi su debito comune europeo e non su trasferimenti nazionali.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Stati Uniti Oltre 20mila morti, più che in Italia e in Spagna
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Oltre mezzo milione di casi di coronavirus negli Stati Uniti, con un numero di morti che sale a 20.137, che fa del Paese il più colpito dall’epidemia al mondo. E non è ancora stato raggiunto il picco della diffusione, previsto entro due settimane. Già pesanti anche le ripercussioni sul fronte economico, con 17 milioni di persone che hanno già perso il lavoro e un tonfo del Pil stimato attorno al -30% nel trimestre. Il presidente Trump scalpita per riaprire il Paese, ma gli esperti frenano: i morti secondo loro potrebbero salire a 200 mila a luglio, se le misure di mitigazione verranno tolte troppo in fretta. A New York non c’è più spazio per i morti: nei cortili degli ospedali, coperti da un tendalino bianco, sono parcheggiati i camion frigo, quelli utilizzati per trasportare la carne, dove vengono stipati i cadaveri ed è stata riaperta Hart Island, l’isola davanti al Bronx perle fosse comuni dei morti senza nessuno e senza nome, che non trovano posto nei cimiteri.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gaggi Massimo 
Titolo: Da Pittsburgh fino a San Diego, in coda per il cibo (anche con il Suv)
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

La pandemia da coronavirus sta paralizzando l’economia statunitense, acuendo le già marcate differenze sociali del Paese. Le immagini dei nuovi poveri che fanno code infinite a bordo di veicoli a volte anche lussuosi, simboli di un benessere tramontato, per ottenere qualche chilo di cibo, diventano all’improvviso la testimonianza visiva di questo drammatico fenomeno. Da Pittsburgh in Pennsylvania a San Diego in California passando per San Antonio in Texas, le food bank che distribuiscono gratuitamente prodotti alimentari sono prese d’assalto da migliaia di persone.  Le immagini delle file di San Antonio, in Texas, hanno fatto il giro del mondo: seimila veicoli in coda per ricevere 500 tonnellate di cibo. Molti di questi nuovi poveri arrivano con grossi Suv e fuoristrada scintillanti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrogiacomo Daniele 
Titolo: Gli errori di Bolsonaro Il Brasile paga il prezzo dell’azzardo In Amazzonia il primo morto indigeno
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Superata soglia mille morti da coronavirus in Brasile. San Paolo è il principale focolaio nel Paese: solo qui, nella capitale finanziaria, ci sono 540 morti, in 20 giorni di isolamento, sui 1.056 registrati ufficialmente nel gigante sudamericano. Il sistema sanitario nazionale è vicino al collasso e la popolazione è insofferente anche per i messaggi contraddittori lanciati dal presidente Bolsonaro, protagonista di una serie di polemiche politiche sul fronte interno con i governatori proprio di San Paolo e di Rio, e sul fronte estero, con l’ambasciatore cinese. L’altro grande allarme scatta nelle tribù indigene. Ieri la prima vittima: un ragazzo di 15 anni, Alvanei Xirixana, dell’etnia Yanomani, è morto dopo essere rimasto intubato per una settimana in un ospedale di Boa Vista. E questo fa pensare che il coronavirus si sia già in filtrato tra le tribù più fragili ed esposte.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: La strategia di Seul braccialetto antifurbi per chi aggira le app
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

In Corea del Sud, sale il numero di chi si sottrae agli obblighi della quarantena, compreso l’utilizzo dell’app studiata per il tracciamento:  a breve, ha annunciato il primo ministro Chung Sye-kyun, a queste persone (al momento solo 160) verrà applicato un braccialetto elettronico. E’ la dimostrazione di come anche le app e l’uso della tecnologia per essere efficaci debbano riscontrare la collaborazione della popolazione: in Cina, per non sbagliare, le persone positive a Covid 19 o quelle sospette vengono sorvegliate a vista, in strutture di quarantena apposite oppure dal responsabile della loro unità abitativa, con tanto di sigilli alla porta per assicurarsi che non venga aperta. Mentre il primo governo ad aver introdotto il braccialetto elettronico, stile libertà vigilata, è stato quello di Hong Kong, fissandolo per 14 giorni al polso di ogni persona che arriva in città dall’estero.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Zamberlan Davide 
Titolo: Londra punta sul supertest per valutare 4 diverse cure
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Secondo il Financial Times, in Gran Bretagna è in corso lo studio clinico più ampio a livello mondiale per analizzare l’efficacia che medicine, o cocktail di medicine, già disponibili sul mercato hanno nel contrasto al coronavirus. Il progetto si chiama Recovery ed è coordinato da Peter Horby, professore di malattie infettive emergenti e salute globale all’università di Oxford. Ad oggi già 2700 persone infette da coronavirus hanno accettato di prendervi parte e il numero è destinato a crescere nei prossimi giorni. Lo studio clinico, che viene condotto in 130 ospedali del servizio sanitario inglese, ha al momento l’obiettivo di valutare l’efficacia di 4 trattamenti contro il CV19: il mix di farmaci lopinavir-ritonavir, già utilizzato nelle terapie per l’HIV; l’idrossiclorochina, farmaco impiegato in campo remautologico; il desametasone, uno steroide utilizzato come antinfiammatorio; l’azitromicina, un antibiotico usato anche contro le infezioni delle vie respiratorie. Quelli citati sono farmaci segnalati anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco come utilizzabili per il trattamento del coronavirus, alcuni sono oggetto di trial medici anche in Italia.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Clausi Chiara 
Titolo: Erdogan adesso ha paura Istanbul chiusa per 48 ore
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Istanbul, Ankara e le altre principali città turche sono state chiuse per due giorni a partire da mezzanotte di venerdì, allo scopo di arginare la diffusione del coronavirus. La popolazione ha reagito in maniera scomposta e caotica, con migliaia di persone che si sono riversate in strada e nei centri commerciali per fare scorta di cibo e bevande. Le restrizioni sono state imposte in 31 province in tutto il paese e alle persone di età inferiore ai 20 e oltre i 65 anni è stato raccomandato di rimanere a casa. Le restrizioni si sono rese necessarie a seguito dell’aggravarsi del bilancio dell’epidemia, che ha superato quota mille vittime (1101), con quasi 5mila nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Il totale delle infezioni è salito a oltre 52mila. Ankara ha anche bloccato tutti i voli internazionali, limitato i viaggi interni, chiuso le scuole, i bar e i caffè e sospese le preghiere di massa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  P.MAS. 
Titolo: Il piano Marshall di Trump per aiutare l’Italia Militari negli ospedali, più cibo e carburante
Tema: Aiuti USA in Italia

Venerdì sera il presidente Trump ha inviato un memorandum ai principali ministeri del governo americano, per mobilitarli in aiuto del nostro Paese, nonostante ormai gli USA siano il Paese più colpito al mondo dal virus, in termini di vittime e contagi. Il presidente ha chiesto al segretario Pompeo e Usaid di individuare organizzazioni pubbliche internazionali ed Ong che possano supportare l’Italia, ha sollecitato i segretari alla Sanità e Sicurezza Nazionale, e la Fema, a identificare equipaggiamenti e materiali da dare a Roma, e ha quindi indirizzato il segretario alla Difesa Esper a determinare le forniture in eccesso che possono essere trasferite al nostro Paese. L’ordine prevede di dare supporto tecnico e di business, per aiutare la ripresa dell’economia del nostro Paese. Il testo non fa cifre, ma la mobilitazione riporta quasi alla mente il Piano Marshall seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Tre i motivi alla base della mossa di Trump: aiutare un alleato storico in seria difficoltà, proteggere gli Usa dai danni che la situazione nel nostro Paese potrebbe arrecare, contrastare l’offensiva di propaganda lanciata da Cina e Russia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Intervista a Moises Naim – “Su Roma si gioca una partita tra gli Usa Pechino e la Russia”
Tema: Aiuti USA in Italia

Intervista al politologo Moisés Naím a commento dalla decisione del presidente USA Donald Trump di mobilitarsi in aiuto dell’Italia nella lotta al coronavirus: “Sta capendo che certe battaglie, come quelle con Cina e Russia, non può vincerle da solo. Ha bisogno degli alleati e non può permettersi di perdere l’Italia”, dice il professore, che aggiunge: “Gli aiuti hanno una componente di solidarietà, calcolo geopolitico e propaganda”. E ancora: “E’ normale questa rivalità tra Usa, Cina e Russia. L’Italia soffre da sempre per l’instabilità politica, a cui ora si è aggiunta questa tragedia. Trump ha l’abitudine di dare la colpa agli altri quando si mette nei guai, ma anche gli Usa sono entrati nel gioco della propaganda”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G. G. V. 
Titolo: La veglia solitaria del Papa a San Pietro «È l’ora più buia, non rassegniamoci»
Tema: Veglia pasquale a San Pietro

Papa Francesco ha celebrato ieri sera la Veglia pasquale, ancora solo con pochi sacerdoti nella basilica di San Pietro, una liturgia spoglia senza fedeli né battesimi. Lo stesso accadrà stamattina, nella messa di Pasqua, con il messaggio Urbi et Orbi che verrà pronunciato accanto all’altare della basilica, e non dalla Loggia centrale, come da tradizione. Francesco invita ad ascoltare “le parole che Dio ci ripete nella notte che stiamo attraversando”, a “non cedere alla rassegnazione”, ad avere coraggio e speranza, a guardare il presente con gli occhi delle donne nel Vangelo: “Per loro era l’ora più buia, come per noi”, ha detto, facendo poi un appello a fermare tutte le guerre in questo drammatico momento: “Mettiamo a tacere le grida di morte, basta guerre! Si fermino la produzione e il commercio delle armi, perché di pane e non di fucili abbiamo bisogno. Cessino gli aborti, che uccidono la vita innocente. Si aprano i cuori di chi ha, per riempire le mani vuote di chi è privo del necessario”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  LUI.GRA. 
Titolo: Taglio dei barili, si tratta a oltranza I sauditi: niente intesa col Messico
Tema: Petrolio

I tagli alla produzione mondiale di greggio sono ancora da negoziare, nonostante gli annunci (forse troppo frettolosi) sull’accordo raggiunto in sede Opec. L’ostacolo ora è rappresentato dal Messico, che giorni fa aveva annunciato di non potersi sobbarcare il richiesto taglio del 23% e aveva accettato un sacrificio di meno della metà per non compromettere troppo le sue entrate. Gli USA avevano accettato la soluzione, ma l’Arabia Saudita ha rigettato la proposta messicana, sostendo che diversamente l’intesa sarebbe inefficace e inattuabile. La Russia si augura che tutto vada a buon fine, e il Cremlino fa sapere che fra i presidenti Putin e Trump l’intesa è perfetta su questo punto. Eppure erano stati i russi qualche settimana fa a respingere un compromesso sui tagli, ed è l’America che si sottrae per partito preso ai sacrifici che (contraddittoriamente) chiede agli altri, visto che vuole tenersi le mani del tutto libere. La trattativa intanto prosegue.
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