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SINTESI IN PRIMO PIANO – 11 luglio 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Autostrade: la proposta del governo
– La battaglia delle tlc: contro Huawei
– Stato d’emergenza Covid fino a fine anno
– Erdogan in Turchia riporta Santa Sofia a moschea
– Biden sfida Trumo sul terreno degli aiuti all’industria

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Stato d’emergenza, è scontro – Stato di emergenza, scontro sulla proroga
Tema: Emergenza sanitaria

Dopo giorni di indiscrezioni, la conferma. Il governo prorogherà fino alla fine dell’anno lo stato d’emergenza per il coronavirus. La scadenza era al momento fissata per il 31 luglio. Ma è stato lo stesso presidente del consiglio Giuseppe Conte a confermare l’ipotesi della proroga, che dovrebbe essere formalizzata la prossima settimana. «E una decisione collegiale che prenderemo in Consiglio dei ministri e non voglio anticipare una valutazione, ma faccio una riflessione anticipatoria. Lo stato d’emergenza non significa che non teniamo sotto controllo il virus, una eventuale proroga significa che siamo nelle condizioni di continuare ad adottare misure necessarie, anche minimali. Quindi non vi dovete sorprendere se la decisione sarà quella di prorogare lo stato d’emergenza».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bocci Michele 
Titolo: In stato di emergenza – Il virus non indietreggia Resta lo stato di emergenza L’indice Rt vicino alla soglia
Tema: Emergenza sanitaria

Con le loro preoccupazioni In questi giorni sono tornati al centro della scena. La politica li ha ascoltati come era avvenuto nelle fasi iniziali della pandemia. A loro, e al ministro Roberto Speranza che è sempre in linea con i suoi tecnici, si deve il blocco degli arrivi da 13 Paesi che hanno un alto numero di casi. E sono anche dietro al via libera del ministero alla Salute al prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 dicembre annunciato Ieri dal premier Conte. La conseguenza del provvedimento sarà ad esempio la proroga delle norme sullo smart working.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  D.Pir. 
Titolo: Emergenza fino a Capodanno – Emergenza prorogata il centrodestra insorge E Pd e Iv: serve un voto
Tema: Emergenza sanitaria

La proroga potrebbe arrivare già la settimana prossima: il 14 luglio scadrà il Dpcm attualmente in vigore, quello che contiene tra l’altro le modalità d’ingresso in Italia e la sospensione delle crociere. È molto probabile, dicono fonti di governo, che possa essere quella l’occasione per definire la proroga, riordinare le norme attualmente in vigore e per una «messa a sistema» delle modalità di ingresso nel nostro paese, anche alla luce dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che giovedl ha stabilito il divieto d’ingresso per chi proviene da 13 paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Iacoboni Jacopo 
Titolo: Il retroscena – Lite sullo stato di emergenza Pd e destre contro la proroga
Tema: Emergenza sanitaria

Non si èancora chiusa la grana su Autostrade, e la discussione sul Mes èstata congelata in un limbo per non alimentare frizioni con i cinque stelle, e Palazzo Chigi già si trova a dover gestire un nuovo fronte, con l’opposizione ma anche con tante voci cririche dentro la maggioranza, sulla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre. Ieri mattina Conte ha di fatto confermato da Venezia – dov’era per le prove del Mose – che «non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione». La cosa ha sollevato malumori, prevedibili a destra, ma molto rilevanti anche nel centrosistra.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: La Nota – Una decisione contrastata ma alla fine inevitabile
Tema: Emergenza sanitaria

L’intenzione aleggiava da qualche giorno, sebbene Giuseppe Conte non l’avesse comunicata esplicitamente a nessuno: nemmeno al Quirinale. Per questo, quando ieri ha fatto sapere di voler prorogare l’emergenza da coronavirus fino a dicembre, la sorpresa è stata più per il metodo che per la sostanza: pochi pensano che il pericolo sia finito. Nell’esternazione gli alleati hanno trovato conferma di un premier esaltato dai sondaggi; e incline a decidere senza avvertire maggioranza e Parlamento: salvo correggersi in serata e assicurare che andrà a spiegarlo alle Camere.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Di Maio incontra Draghi e divide i 5 Stelle – Il governo – L’incontro tra Di Maio e Draghi Sospetti e accuse dentro il M5S
Tema: Di Maio e Draghi

La notizia arriva come un fulmine a cielo sereno nel mondo politico poco prima di mezzogiorno. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed ex leader MSS, ha incontrato l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, accreditato dalle indiscrezioni nei mesi scorsi come possibile premier di un governissimo. Di Maio e Draghi si sono visti lo scorso 24 giugno, nei giorni in cui il Movimento stava perdendo pezzi al Senato e la stabilità dell’esecutivo giallorosso veniva messa alla prova. Fonti della Farnesina fanno sapere che il faccia a faccia — rivelato dall’Adnkronos — si è svolto nell’ambito dei «consueti incontri istituzionali». «E stato un incontro positivo e proficuo».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: Il retroscena – Da Draghi all’ambasciatore americano La tela di relazioni del ministro Di Maio
Tema: Di Maio e Draghi

Il faccia a faccia con l’ex presidente della Bce Mario Draghi, avvenuto il 24 giugno scorso al ministero degli Esteri e di cui dà notizia l’AdnKronos, è un tassello del mosaico. «Uno dei consueti incontri istituzionali che il titolare della Farnesina è solito svolgere anche con altre autorità istituzionali», viene spiegato dagli uomini di Di Maio. «È stato un incontro positivo e proficuo. Al centro dei colloqui, i dossier europei». Tutto normale, eppure, la notizia trapela sedici giorni dopo, a una settimana esatta dal Consiglio europeo in cui prenderà forma il Recovery fund.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa – Lauria Emanuele 
Titolo: Il retroscena – L’ira del Pd su Conte “Mai chiesto rinvii” E Di Maio sonda Draghi
Tema: Di Maio e Draghi

Conte si avvicina al redde rationem fra le minacce di crisi evocate, a turno, da ogni partito della maggioranza. El premier insiste sui toni ultimativi: «O da Atlantia arriva in extremis una proposta cui il governo non potrà dire di no, perché particolarmente vantaggiosa perla parte pubblica, oppure – afferma – alla fine termina con una revoca». Ma sa bene, il primo ministro, che la decisione dovrebbe passare dal Parlamento e lì, con i renziani di Italia Viva pronta a sfilarsi, davvero potrebbe crollare l’esecutivo. Giorni difficili, per l’avvocato del popolo, in tensione con il Pd e impensierito per le mosse di Luigi Maio, l’ex capo politico di M5S che nei giorni scorsi ha incontrato Mario Draghi: «Di cosa abbiamo parlato? Ho un negoziato europeo in corso, giusto ascoltare chi in questa materia ne sa più di tutti», dice il ministro. Inevitabile che l’opposizione veda nella mossa già i preparativi per il dopo-Conte: «Di Maio ha già detto al premier: stai sereno», ironizza Giorgia Meloni.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Greco Anna_Maria 
Titolo: Berlusconi nega l’inciucio «Noi siamo responsabili ma nessun aiuto a Conte»
Tema: Centrodestra

II centrodestra si prepara unito all’incontro con il premier Giuseppe Conte e si ricompatta nell’attacco al governo «isterico» soprattutto sulle infrastrutture, dal Mose alla Tav alla Tap alle Autostrade. «II decreto semplificazioni – dice Silvio Berlusconi- è disorganico e insufficiente, non affronta nessuno dei grandi nodi che avevamo indicato. Non c’è lo choc di cui l’Italia ha bisogno. Lo realizzeremo noi quando torneremo al governo: credo accadrà presto, perché le contraddizioni sempre più evidenti di questa maggioranza rischiano di portarci già nei prossimi mesi alle elezioni».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Russo Paolo 
Titolo: Allarme Covid in dieci regioni – Covid, nuovi focolai Dieci regioni sotto osservazione
Tema: Covid

Scatta l’allarme Covid in dieci regioni finite sotto osservazione per rischio “moderato” mentre in sette il tasso di contagio ha superato la soglia 1. É scontro sul prolungamento dello stato di emergenza prorogato dal 31 luglio al 31 dicembre. Insorge l’opposizione, critico anche il Pd che chiede la discussione in Parlamento. Ricciardi, consulente del ministro Speranza, avverte: «Troppe trasgressioni, in questa fase nessuno può sentirsi al sicuro».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagnoncelli Nando 
Titolo: Scenari – Il centrodestra vincerebbe alle urne FI determinante con il proporzionale
Tema: Sondaggio elezioni

Abbiamo simulato la distribuzione dei seggi di Camera e Senato a partire dal sondaggi elettorali realizzati dal 2 maggio al 9 luglio per un numero complessivo di circa 25.000 interviste, ponderate sulla base dei dati delle intenzioni di voto più recenti che fanno registrare la seguente graduatoria: Lega (25,5%), Pd (20%), M55 (18,1%), FdI (i6,4%), FI (7,7%), Azione (3%). In tutti gli scenari considerati, il voto all’estero è stato stimato a partire dai risultati ufficiali del 2018 simulando tendenze di voto analoghe a quelle rilevate oggi in Italia.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galvagni Laura 
Titolo: Autostrade riscrive l’offerta Martedì il Governo decide – Autostrade, stretta sull’intesa Si tratta a oltranza al ministero
Tema: Caso Autostrade

L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha piene deleghe per trattare con il governo un accordo sulle tariffe e l’obiettivo sarebbe di portare a casa il risultato per lunedì. Sarebbe questo l’esito del doppio consiglio di amministrazione, il cda di Aspi in mattinata e quello di Atlantia nel pomeriggio, tenuti per definire la linea da tenere con l’esecutivo dopo l’ultimatum del premier Giuseppe Conte. Le basi attorno alle quali si ragiona sono sostanzialmente due: da un lato mantenere invariato il piano di investimenti da 14,5 miliardi e dall’altro trovare un equilibrio che permetta di modulare l’andamento tariffario in modo tale che possa essere percepibile fin da subito un taglio ai pedaggi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Perrone Manuela 
Titolo: L’ultimatum di Conte: proposta convincente o scatterà la revoca
Tema: Caso Autostrade

«O arriva in extremis una proposta cui il governo non potrà dire di no, perché particolarmente vantaggiosa per la parte pubblica, oppure alla fine ci sarà la revoca». Da Venezia, dove ha partecipato alla prova generale di innalzamento delle paratoie del Mose, Giuseppe Conte ha lanciato ufficialmente l’ultimatum ad Aspi che il governo aveva fatto filtrare giovedì sera dopo l’incontro tecnico al Mit. In «poche ore», come ha sottolineato accanto a lui la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, ci si aspetta dunque una nuova offerta dalla società guidata dall’Ad Roberto Tomasi che vada ben oltre i 2,9 miliardi messi sul piatto finora oltre al programma di investimenti straordinari da 14,15 miliardi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Festa Carlo 
Titolo: F2i e Cdp pronti a entrare in partita
Tema: Caso Autostrade

Sono in attesa di segnali da Roma F2i e la Cassa Depositi e Prestiti, pronti ad entrare a determinate condizioni nella vicenda Aspi-Autostrade per ‘Italia. La discriminante per avviare un piano finanziario è la disponibilità della famiglia Benetton a scendere in minoranza con la holding Atlantia. A quel punto inizierebbero le discussioni e le analisi, già avviate in parte da F2i, ma in minor misura dalla Cdp, che deve ancora iniziare una «due diligence». Lo schema dell’operazione non è ancora stato deciso, anche se tutti gli indizi portano allo stesso obiettivo: la discesa di Atlantia in minoranza nel capitale di Aspi, rispetto all’attuale livello dell’88 per cento. Sia F2i sia Cdp si sono detti disponibili all’operazione, a patto che la valutazione di Aspi sia corretta e venga individuata una giusta struttura azionaria.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: Proposta Atlantia: sotto il 50% in Autostrade – Atlantia sotto il 50% in Autostrade La proposta al governo, round finale
Tema: Caso Autostrade

Un miliardo di differenza, in una forchetta che oscilla tra i 3 e i 4 miliardi. Tra le condizioni chieste dal governo e la proposta di Autostrade dei primi di giugno, giudicata irricevibile dall’esecutivo, c’è un divario importante che, però, potrebbe essere colmato. Anche con un aumento di capitale che diluirebbe la quota di Atlantia, ora al l’88% di Aspi, fino al 49%. Diluizione — per la quale c’è il mandato del consiglio all’amministratore delegato Carlo Bertazzo— attraverso un aumento sottoscritto da Cassa Depositi e da altri investitori che doterebbe di risorse aggiuntive una società con problemi di bancabilità, evitando l’imbarazzo di dover corrispondere un assegno alla holding controllata dai Benetton.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Pons Giovanni – Puledda Vittoria 
Titolo: Oggi il piano di Autostrade Il nodo indennizzo in caso di revoca
Tema: Caso Autostrade

Giornata di intenso lavoro sul fronte delle Autostrade per l’Italia (Aspi) con l’intento di mettere a punto una proposta definitiva da presentare a Palazzo Chigi e ai ministeri competenti (il Mit e il Mef) già oggi verso l’ora di pranzo. Cercando di dare una svolta alla tragica vicenda del Ponte Morandi e ripartire. I1 consiglio di amministrazione di Aspi e anche quello della controllante Atlantia sono stati aperti per tutta la giornata di ieri per esaminare i punti che il governo aveva messo sul tavolo due giorni fa ritenendoli indispensabili ai fusi di un accordo. Si tratta dell’ammontare della transazione per la caduta del Ponte Morandi, un pacchetto complessivo di risarcimenti; ammende, investimenti extra per la città che il governo vorrebbe di 3,4 miliardi e che Aspi il 10 giugno aveva portato a 3.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Intervista a Roberto Fico – “Su Autostrade sono per la revoca chi sbaglia deve pagare” – Fico “Si alla revoca Chi ha una concessione se sbaglia deve pagare”
Tema: Caso Autostrade

Le poche ore che passa lontano da Montecitorio, il presidente della Camera Roberto Fico le trascorre a caca, a Napoli. La settimana parlamentare è finita con la notizia dell’ennesimo sorpasso della Consulta sulla politica, con la decisione sull’illegittimità del rifiuto di iscrizione dei richiedenti asilo all’anagrafe. II week-end è destinato invece a consumarsi intorno alla revoca della concessione delle autostrade al Benetton.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Amoruso Roberta 
Titolo: Autostrade al governo: sì al taglio delle tariffe e al controllo pubblico – Autostrade, taglio ai pedaggi più controlli e riassetto soci: ecco le prove del preaccordo
Tema: Caso Autostrade

L’obiettivo è firmare un preaccordo da far arrivare sul tavolo del Cdm. Ma chiudere in poche ore una trattativa che va avanti da due anni e un’impresa di quelle con una buona dose di ambizione. Ieri i vertici di Aspi e Atlantia hanno lavorato fino a notte fonda per ipotizzare una traccia sulla quale aggiornare la proposta che sarà riesaminata con ogni probabilità stamattina dal cda prima di sottoporla al Mit entro le 12, come richiesto. Poi ci sarà il resto del week-end per limare i dettagli della proposta contenuta nella lettera prima del Consiglio dei ministri di martedì.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Il retroscena – E De Micheli disse a Conte “Così ci facciamo solo del male” – Conte e De Micheli, tensione e chiarimento “Così ci facciamo male”
Tema: Caso Autostrade

«Giuseppe, se ci indeboliamo fra di noifacendo filtrare le reciproche insoddisfazioni ci facciamo del male». Aeroporto di Ciampino, ieri, ore nove. Sull’aereo del trentunesimo stormo salgono Giuseppe Conte, Paola De Micheli e Luciana Lamorgese. Un’ora di viaggio per raggiungere Venezia, dove i tre sono attesi per l’inaugurazione di una delle opere più lunghe e costose della storia, il Mose. La tensione fra il premier e la ministra dei Trasporti è palpabile. Sui giornali è un fiorire di accuse reciproche su un caso anch’esso lungo e costoso: Autostrade. Il premieraccusa la ministra di aver traccheggiato, e viceversa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Intervista a Luigi Marattin – «La revoca adesso? Rischiamo di pagare risarcimento record»
Tema: Caso Autostrade

Luigi Marattin, Italia viva, si arriverà oppure no alla revoca della concessione per Autostrade? «Non lo so. Se sarà così, da parlamentare e da cittadino, vorrei però sapere chi da martedì subentra nella gestione delle autostrade e con quali risorse, che fine fanno i lavoratori di Aspi e che valutazione di rischio è stata fatta sul risarcimento plurimiliardario che dovrebbe essere versato ai Benetton, dalle tasche dei contribuenti, in caso di azione temeraria».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  … 
Titolo: Tim, altro colpo a Huawei Ridurrà anche le forniture di modem e centraline
Tema: Tlc

Tim divorzia due volte da Huawei, il fornitore tecnologico cinese sgradito agli Stati Uniti e ai servizi segreti europei. Già fuori dalla gara perla rete 5G, ora Huawei verrà estromessa da un secondo business. Tim ridimensionerà l’acquisto dei dispositivi cinesi che portano il segnale Internet nelle case degli italiani (modem e centraline inclusi). Huawei – la notizia è di queste ore – non è stata invitata alla gara che porterà all’aggiornamento della parte centrale (il core) della rete di Tim. Questa parte centrale – cuore della trasmissione dei dati – ha bisogno di un salto di qualità. Farà propria la tecnologia d’avanguardia, il 5G.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine 
Titolo: Golden power del Governo sul 5G di Huawei per Tim e Wind
Tema: Tlc
Il consiglio dei ministri ha applicato il “golden power”, l’esercizio dei poteri speciali, su due contratti di fornitura tecnologica 5G di Tim e Wind. Entrambi con il fornitore cinese Huawei. L’indiscrezione, riportata dal sito formiche.net, trova conferme da parte di diverse fonti. La decisione, su proposta del ministro dello Sviluppo, è stata presa nel consiglio dei ministri di lunedì, protrattosi fino a notte. Ma non ne era stata data notizia nel comunicato stampa di Palazzo Chigi che, invece, informava dell’esercizio del golden power per altre cinque operazioni.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Malfetano Francesco 
Titolo: Tim accelera sul dossier della rete
Tema: Tlc

Mentre Cdp monitora la rete unica, Tim punta ad ufficializzarla entro l’anno. Stando ad alcune indiscrezioni potrebbe infatti esserci una prima data al centro dell’aggiornamento al dossier sull’infrastruttura in fibra ottica che sarà presentato il prossimo 4 agosto al cda di Tim. L’obiettivo quindi è avviare verso conclusione la partita che vede in campo Open Fiber e proprio l’ex Telecom Italia che, intanto, ha escluso Huawei dalle sue gare per i potenziali fornitori per lo sviluppo dell’infrastruttura 5G. Per quanto riguarda la rete unica, al di là della posizione che assumerà Tim, restano ancora tanti i tasselli da mandare al proprio posto. Su tutti bisogna definire quale ruolo finirà con il recitare Cassa depositi e prestiti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: Intervista a Emanuele Iannetti – «Ericsson, per il 5G pronti con antenne e nuovi brevetti»
Tema: Tlc

La decisione di Tim di escludere la cinese Huawei dalla gara per la realizzazione della sua rete “Core” 5G — su cui viaggiano le informazioni sensibili di governo ed istituzioni — denota un cambiamento di strategia dell’ex monopolista dettato anche da ragioni di sicurezza nazionale. Tra le pretendenti alla gara c’è anche la multinazionale svedese Ericsson che già ha sviluppato la rete 4G Core della stessa Tim e di WindTre ed è il maggior competitor globale di Huawei per numero di brevetti essenziali sul nuovo standard di telefonia mobile.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Atkinson Robert 
Titolo: È giusto che l’Italia entri nel 5G senza usare la tecnologia cinese
Tema: Tlc

Il governo italiano sta valutando la possibilità di vietare l’uso di apparecchiature di Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni considerato vicino al governo di Pechino, nelle reti mobili nazionali. L’esecutivo farebbe bene a dare seguito a queste intenzioni, non solo per garantire la sicurezza delle reti 5G italiane, ma anche per contribuire a inviare al governo cinese un messaggio chiaro: la pratica dell’inganno sistematico nel commercio internazionale non sarà più tollerata.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: BTp Futura, il collocamento ha superato i 6 miliardi – BTp Futura chiude a 6,13 miliardi Fitch: il rating dell’Italia resta BBB-
Tema: Collocamento Btp Futura

I risparmiatori italiani che hanno acquistato 6,132 miliardi di BTp Futura firmando 174.318 contratti riceveranno le cedole comunicate dal Tesoro la scorsa settimana. Perché tutto sommato i cinque giorni dell’emissione sono passati tranquilli dal punto divista dei rendimenti, nonostante i rialzi di ieri i livelli di chiusura sono in linea con quelli di lunedì, e il ministero dell’Economia ha quindi confermato la curva comunicata all’inizio:1,15% per i primi quattro annidi vita del titolo, 1,3% per gli anni 5-7 e 1,45% per l’ultimo triennio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferraino Giuliana 
Titolo: Per il Btp futura 174 mila sottoscrittori: 6,13 miliardi
Tema: Collocamento Btp Futura
Delude il Btp Futura, il primo titolo di Stato dedicato esclusivamente ai risparmiatori, dedicato a finanziare la ripresa post Covid. Nell’ultimo giorno di offerta, l’emissione decennale ha raccolto appena 349,3 milioni: sommati ai 5,77 miliardi di sottoscrizioni ricevute tra lunedì (inizio del collocamento) e giovedì, si arriva perciò a 6,13 miliardi di raccolta complessiva, rispetto a una domanda attesa dal mercato per 10 miliardi. A maggio il Btp Italia, pure dedicato all’emergenza Covid, offerto sia al pubblico retail che agli investitori istituzionali, si era chiuso con oltre 22 miliardi di richieste, il migliore risultato di sempre, con 14 miliardi di richieste da parte dalle famiglie nei 3 giorni di collocamento loro riservati.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  L.Ram. 
Titolo: Ops Ubi, Apindustria Brescia si schiera a fianco di Intesa Sp
Tema: Ops Intesa-Ubi

«Le imprese, mai come in questo periodo, hanno bisogno dell’aiuto delle banche e del loro sostegno: banche forti e strutturate che le sappiano sostenere concretamente, senza debolezze o fughe, che lo sappiano fare con strutture snelle e reattive alle richieste delle imprese, che siano competitive nei costi e che quindi non scarichino sui clienti le loro inefficienze economiche o perdite. Ubi Banca è stata ben gestita ed ha saputo resistere alle varie crisi diventando uno dei principali player del Paese. Proprio per questo riteniamo che il percorso debba proseguire e vediamo con molto favore la creazione di un campione nazionale come quello che Intesa Sanpaolo sta cercando di costruire». È quanto si sottolinea in una lettera dei vertici dell’associazione delle piccole e medie imprese dl Apindustria Brescia, che si schiera a favore dell’Ops lanciata da Intesa su Ubi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Panorama – Apindustria Brescia «Intesa-Ubi, non sempre territorialità è un valore»
Tema: Ops Intesa-Ubi

«Il sostegno al territorio è importantissimo ma spesso è stato uno slogan tradito: occorre in primis che le banche sappiano sostenere le aziende». Così ilpresidenteelagiunta di presidenza di Apindustria Brescia in una lettera a proposito della concentrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca. «Assistiamo in questi giorni al passaggio storico che sta vivendo Ubi Banca in virtù dell’Ops di Banca Intesa, ora sottoposta al vaglio dei soci. Non vogliamo e non è nostro interesse valutare la congruità economica dell’Ops: questo spetterà ai soci. Siamo però uno degli “stakeholder” del territorio ed abbiamo, ovviamente, a cuore gli interessi dei nostri associati se non altro per i risvolti che questa importante partita potrà avere per le nostre Pmi», spiega Apindustria.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cipolletta Innocenzo 
Titolo: Covid+lira= molta inflazione (e zero crescita)
Tema: Crisi per la pandemia

Cosa sarebbe successo se l’Italia, in questa pandemia, fosse stata fuori dall’euro, come avrebbero auspicato alcuni? Le ipotesi controfattuali sono sempre ardite, ma noi abbiamo l’esperienza degli anni precedenti all’euro. Ebbene, avremmo dovuto aumentare il nostro disavanzo pubblico per sostenere l’economia, come tutti gli altri Paesi. La Banca d’Italia sarebbe stata indotta a comprare il debito italiano, ciò che avrebbe probabilmente tenuto bassi i tassi di interesse per un po’ di tempo, ma la lira si sarebbe immediatamente svalutata come sempre è avvenuto in passato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Perotti Roberto 
Titolo: Il Mes della discordia
Tema: Aiuti europei

Al di fuori della destra euroscettica e del M5S, il ricorso al Mes sembra essere diventato un articolo di fede: addirittura c’è chi parla di Italexit se lo rifiutiamo. Sono cosciente di rappresentare una visione in netta minoranza tra i non euroscettici (e ringrazio questo giornale per dare spazio a una opinione diversa da quelle che ha fin qui ospitato: a mio avviso, anche se non ci sarebbe niente di grave ad accettare l’aiuto del Mes, il governo farebbe bene a conservare il proprio capitale politico per altre battaglie.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Serafini Laura 
Titolo: Abi, Patuelli rieletto presidente – Abi, Patuelli rieletto per il quarto mandato
Tema: Sistema bancario italiano

Antonio Patuelli è stato confermato alla presidenza dell’Associazione bancaria per il prossimo biennio. L’elezione è stata deliberata per acclamazione e all’unanimità – ratificando la designazione avvenuta nel novembre scorso – da parte del nuovo consiglio dell’associazione, eletto ieri assieme al nuovo comitato esecutivo e al comitato di presidenza in occasione dell’assemblea annuale. Assemblea che si è tenuta per la prima volta solo in sessione privata e in via remota e, nonostante ciò, registrando un record dell’85 per cento delle presenze. Patuelli è al quarto mandato: l’assemblea ha dato via libera anche alle modifiche dello Statuto che consentono al presidente uscente di restare ancora in sella.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Negri Giovanni 
Titolo: Sanzioni più pesanti per manager e società
Tema: Governance

Drastico giro di vite per società e manager in caso di violazioni alla disciplina sulle operazioni con parti correlate e alle regole sulle politiche di remunerazione. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato definitivamente il decreto legislativo con le misure per incoraggiare l’impegno a lungo termine degli azionisti e la disciplina del governo societario. Il provvedimento, in particolare, modifica il regime punitivo, previsto dal Testo unico della finanza e si colloca al termine di un percorso normativo che vede, a monte, la legge di delegazione comunitaria 2018 che ha affidato al Governo il compito di stabilire sanzioni amministrative efficaci, proporzionate e dissuasive per le violazioni previste dalla direttiva 2017/828/Ue.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Valsania Marco 
Titolo: Elezioni Usa Biden sfida Trump sul terreno degli aiuti all’industria – Manifattura al centro: anche Biden ha la sua «America First»
Tema: Stati Uniti

Tra Joe Biden e Donald Trump è sfida aperta sull’economia. Il candidato democratico alle elezioni alla Casa Bianca ha lanciato una nuova agenda che incalza Trump esplicitamente sul suo terreno favorito di America First, delineando in alternativa politiche e progetti di risanamento degli Stati Uniti e delle loro prospettive di crescita che ambiscono a ridefinire nazionalismo e populismo economico sotto vessilli progressisti. Senzai toni isolazionisti e parte integrante di un messaggio volto a ritrovare l’unità del Paese – grazie all’attenzione alle diseguaglianze, a lavoratori e ceti medi che Biden accusa il presidente in carica di aver invece disatteso e tradito.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: “Buy American” Così Biden scommette sull’economia
Tema: Stati Uniti

Più tasse sui ricchi e sulle imprese. Un ritorno agli accordi di Parigi sul cambiamento climatico, ma senza Green New Deal. Una politica dell’immigrazione umana, ma non le frontiere aperte all’insegna del “venga chi vuole”. È un programma socialdemocratico, quello che Joe Biden promette agli elettori per conquistare la Casa Bianca. Manca la sterzata verso la sinistra radicale che vorrebbero Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez. Il resto del mondo, non s’illuda: un presidente Biden sarebbe più civile e cortese, ma non meno protezionista di Donald Trump. Per gli europei qualcosa dovrebbe cambiare: Biden è un atlantista e vorrà coinvolgerli in una coalizione contro la Cina, anziché punirli coi dazi trattandoli con la stessa durezza inflitta a Pechino.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G. Sar. 
Titolo: Stati Uniti Biden lancia il suo piano: 700 miliardi di investimenti
Tema: Stati Uniti

Joe Biden esce allo scoperto con un piano di 700 miliardi di investimenti, in 4 anni. La ricetta è un classico del repertorio democratico. Più spesa pubblica, aumentando deficit e debito. Ma Biden, così come ha fatto Trump per coprire il taglio delle imposte, non se ne preoccupa. La priorità è allargare il blocco sociale per vincere le elezioni. Il progetto di Biden è formato da due capitoli. II primo: 400 miliardi di dollari alle agenzie federali per acquistare materiali e servizi «made in Usa». L’altro intervento parla al mondo dell’innovazione, agli ecologisti e alla sinistra radicale: fondi per le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale e l’auto elettrica.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ansaldo Marco 
Titolo: A Istanbul una moschea sfida il mondo – Una sfida al mondo
Tema: Turchia

America e Russia, gli alleati più forti della Turchia, non sono affatto contenti della scelta di Erdogan. La sentenza del Consiglio di Stato ad Ankara che stabilisce il ritorno dell’ex basilica bizantina di Santa Sofia, poi museo, a luogo sacro della fede islamica, decisione prima spinta e ora definitivamente approvata dal presidente turco, appare un salto nel buio sotto il profilo geopolitico. Una sfida doppia da parte del Sultano.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Stabile Giordano 
Titolo: Vince Erdogan, Santa Sofia torna moschea
Tema: Turchia

Prima ha ottenuto che all’interno ci fosse uno spazio dove i musulmani potessero recitare le preghiere in occasioni particolari. Poi ha cominciato a martellare sulla riconversione, finché, alle celebrazioni della conquista di Costantinopoli del 29 maggio, è tornato a citare Mehmet II e la necessità di tornare alle glorie ottomane. C’era ancora un passaggio legale e ci ha pensato l’Associazione dei monumenti storici a fornire l’assist, con un esposto al Consiglio di Stato che contestava la decisione di Ataturk.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Panorama – Erdogan: Santa Sofia ora è luogo di preghiera
Tema: Turchia

La decisione del Consiglio di Stato non ha sorpreso nessuno: come desiderava il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il museo di Santa Sofia a Istanbul – patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco – riavrà lo status di moschea, posta sotto l’amministrazione dell’autorità di Stato per gli affari religiosi. Il decreto che Erdogan ha firmato, e diffuso sul proprio profilo Twitter, riapre Hagia Sophia alla preghiera islamica. La conversione in museo dell’edificio a cui nella storia hanno fatto riferimento cristiani ortodossi e musulmani insieme, evolutanel1934 dal fondatore della Turchia moderna e laica Mustafa Kemal Ataturk, viene ora definita illegale. Numerose le reazioni critiche, che vanno ad aggiungersi a quelle dei giorni scorsi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sargentini Monica_Ricci 
Titolo: Santa Sofia ridiventa una moschea
Tema: Turchia

Gli applausi del Parlamento turco, centinaia di fedeli musulmani che gridano «Allah è grande» davanti ad Aghia Sophia, la basilica costruita da Giustiniano nel 537 per farne la chiesa più bella del mondo, che torna ad essere una moschea. Per Erdogan è un sogno, inseguito per i6 anni, che diventa realtà ma anche una mossa politica che serve a ricompattare la sua base in un momento difficile per il Paese stretto tra la crisi economica e la pandemia da coronavirus: «Abbiamo esercitato il nostro diritto sovrano, qualunque critica è un attacco alla nostra indipendenza» ha detto in un discorso alla nazione ma poi ha assicurato che «Santa Sofia sarà aperta a musulmani, cristiani, a tutti gli stranieri».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Del Re Pietro 
Titolo: Furti e attentati, la rinascita dell’Isis nell’Iraq finito in bancarotta
Tema: Terrorismo islamico

«Dopo avermi bastonato a sangue, I briganti vestiti di nero hanno scaricato le merci che avevo sul camion e se le sono portate via sui loro pick-up», dice Meriwan Perwer che raggiungiamo al telefono all’ospedale di Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, dov’è ancora ricoverato con fratture multiple. I briganti di cui parla questo camionista curdo trovato mezzo morto sull’autostrada verso Kirkuk sono i miliziani del rinato Stato islamico che in Iraq ha riorganizzato le sue brigate con cui è tornato a terrorizzare la popolazione locale. Infatti, tra il Tigri e l’Eufrate, coloro che nel marzo 2018 riuscirono a dileguarsi nel deserto dopo aver perso la loro ultima roccaforte di Baghouz hanno oggi ripreso a compiere furti e stragi in cinque province a nord e a ovest di Bagdad, trasformate in campi di battaglia dove si affrontano quotidianamente con l’esercito Iracheno.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Serafini Marta 
Titolo: Dalla Bolivia al Venezuela, si ammalano presidenti e ministri
Tema: Sudamerica

Un rapporto delle Nazioni Unite divulgato nelle ultime ore avverte come il numero di decessi dichiarato in America latina — ieri erano 137.929 — possa essere in realtà cinque volte superiore ai dati ufficiali. E se i leader politici cercano di nascondere il problema sotto il tappeto, il virus non perdona nemmeno loro. In Cile, il governo di Sebastian Piñera appare traballante: il mese scorso è stato rinviato il referendum sulla riforma della Costituzione, convocato in risposta alle proteste di inizio anno, mentre è ancora in isolamento il ministro della Produzione, Cristian Monckeberg, risultato positivo un mese fa, dopo che in maggio la stessa sorte era toccata ad Alfredo Moreno, titolare delle Opere pubbliche ed ex ministro degli Esteri in seguito alle dimissioni del ministro della Salute Jaime Mañalich, travolto dalle polemiche proprio perla gestione della pandemia.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: Draghi nel think tank sociale vaticano
Tema: Vaticano

Papa Francesco chiama Mario Draghi. Il Pontefice ha nominato l’ex presidente della Bce membro della Pontifica Accademia delle Scienze Sociali, nata nel 1994 con lo scopo di fornire alla Chiesa gli elementi da impiegare per lo sviluppo della dottrina sociale e permettere di studiarne gli effetti dell’applicazione nella società contemporanea Una sorta di super “think tank” – che ha sede nella bellissima Casina Pio IV dentro i giardinivaticani – che affronta i te mi più caldi e spinosi della società e dell’economia L’organismo “consultivo”, di cui ha fatto parte fino alla sua morte nel2016 anche l’ex presidente della Bundesbank Hans Tietmeyer, èpresieduto dall’economista Stefano Zamagni, il cancelliere è il vescovo argentino Sanchez Sorondo e il vice è Dario Viganò.
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