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SINTESI IN PRIMO PIANO – 11 gennaio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Sulla crisi Mattarella chiede a Renzi di fermare le dimissioni delle due ministre. L’ex premier accetta.
– Recovery Plan verso la stretta finale, mentre il Mef prepara Ristori 5 e Patrimonio Rilancio.
– Rimuovere Trump l’America accelera.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Linea dura contro la movida – Regole più severe anche in «giallo» Niente asporto dai bar dopo le 18
Tema: Regole anti-Covid

Basta con gli aperitivi, le feste improvvisate in strada, gli assembramenti di decine di persone col bicchiere in mano davanti ai locali. Dopo i casi di Milano, Roma, Lucca, Catania e altre città, il governo lavora a una regola severa per stoppare quel che resta della movida. Non solo i bar continueranno a chiudere alle 18, ma dopo le sei di sera sarà vietata la vendita da asporto. La stretta, non ancora ufficiale, conferma come nella riunione dei capi delegazione con il premier Conte sia prevalsa la «linea dura» del ministro della Salute, preoccupato per gli oltre 18 mila contagi e il tasso di positività al 13,3. E dunque stop allo spostamento tra regioni (anche gialle), coprifuoco dalle 22 alle 5 e raccomandazione di non ospitare più di due persone non conviventi. Oggi Roberto Speranza e il responsabile degli Affari regionali Francesco Boccia incontreranno i presidenti delle Regioni, che devono dare il via libera.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  il.ve
Titolo: “Basta con la scuola online fateci tornare in classe” – “Basta distanza ridateci la scuola” Lo sciopero unisce figli e genitori
Tema: Istruzione

La scuola superiore che oggi doveva ripartire, almeno metà in presenza e l’altra da casa, non risponderà all’appello in classe se non con poche mani alzate: in Toscana, Abruzzo, Valle d’Aosta. In tutto poco meno di 250mila studenti. Ma alzerà la voce fuori con manifestazioni, flash-mob, scioperi della Dad. «Oggi computer spenti», l’invito della rete degli studenti medi. Protestano i genitori: «I nostri figli si stanno spegnendo». I docenti si dividono, tra paura del contagio e richiamo della cattedra, reclamando coi sindacati di essere considerati una categoria prioritaria nel piano vaccinale. Ad essere contestate sono le mancate scelte che non hanno consentito di rientrare in sicurezza in aula, trasporti in primis, con piani inesistenti come denunciano i docenti di più licei romani.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Labate Tommaso 
Titolo: Renzi guarda al Pd: magari si convincono a scaricare il premier
Tema: Iv e PD

«Magari possiamo ancora convincere il Pd a scaricare Conte. Magari il Pd sta solo aspettando che si apra la crisi per mostrare tutte le sue carte». A questo punto della storia, non è dato sapere se si tratta di una convinzione o di un semplice auspicio. Ma nella riunione fiume dei parlamentari di Italia viva, che inizia sabato alle dieci di sera e si protrae fino alle tre di domenica mattina, il messaggio rimbalza più volte da un quadretto all’altro dell’applicazione Zoom, quella prescelta per ospitare il summit. E’ una strettoia evocata più volte da Matteo Renzi, che a questo punto immagina le contromosse rispetto a tutte le opzioni, persino allo scenario secondo cui Giuseppe Conte ha già in cassaforte un numero di parlamentari sufficiente a sopperire l’eventuale fuoriuscita dei renziani dalla maggioranza.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Salvini sicuro: in arrivo altri senatori dal M5S FI: no aiuti al governo
Tema: Lega e Iv

Sogna di darlo lui, il colpo di grazia politico a Giuseppe Conte. E di farlo in aula, al Senato. E consumare così la vendetta per la disfatta che proprio da lì è iniziata, nell’agosto 2019. Matteo Salvini gioca di sponda con l’altro Matteo. Renzi che alza la palla ritirando il sostegno e i ministri di Iv, il leghista che la schiaccia contribuendo a sfiduciare il premier in carica. Forte dei nuovi imminenti passaggi al suo gruppo. Si sente sicuro come mai finora, l’ex ministro dell’Interno. I report dei suoi a Palazzo Madama gli rivelano che almeno tre senatori M5S starebbero per passare con la Lega, addirittura cinque secondo la stima più ottimistica, come altri tre hanno già fatto nei mesi scorsi. E poi i deputati, addirittura cinque, a sentire la conta interna. Una progressiva emorragia che, sommata al fallimento dell’operazione “responsabili” al Senato, se davvero confermata, potrebbe contribuire a mettere fine all’esperienza Conte 2. Il dia logo del “picconatore-rottamatore” di Italia Viva con i leghisti è ormai quotidiano. I due Matteo si intendono e non da ora. Soprattutto in chiave anti-Conte.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Mattarella chiama Renzi: ferma le tue ministre – Sulla crisi Mattarella richiama Renzi “Ferma le dimissioni delle tue ministre”
Tema: Mattarella – Renzi

Fermate le macchine, prima si approva il Piano da spedire in Europa e poi si può riaffrontare il nodo della crisi di governo: detto in parole povere, è questo il senso dello stop giunto dalle più alte sfere della Repubblica, ovvero dal presidente Sergio Mattarella, al leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Il quale, se pure aveva in animo di far dimettere ieri le sue ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, ha dovuto ascoltare quello che è stato ben più di un monito. E siccome quando il capo dello Stato esercita una moral suasion difficilmente si può far finta di nulla, il risultato è che per almeno una intera settimana, il governo dovrà rimanere con i ranghi al completo. Perché – come spiegano alti esponenti che operano nei Palazzi istituzionali – appena si dovessero dimettere le ministre di Iv, si aprirebbe formalmente la crisi e anche il premier sarebbe costretto a dimettersi: e il Parlamento dovrebbe bloccare i suoi lavori.
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Economia e finanza

Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Ristori 5, sprint sul filo della crisi di governo
Tema: Ristori 5

I motori sono accesi per il “Ristori 5”, il primo decreto di intervento di sostegno all’economia e alle categorie colpite del nuovo anno, il quinto della categoria “Ristori” (con cassa Integrazione, fondo perduto per le partite Iva, rinvii fiscali e sanità) e il nono dal pionieristico “Cura Italia” del marzo dello scorso anno. In tutto, 108 miliardi per quattro richieste di scostamenti di bilancio che hanno portato il deficit dello scorso anno al 10,8 per cento. Ora c’è il via libera politico, sia del ministro dell’Economia Gualtieri che della maggioranza (ieri in tal senso sono intervenuti una schiera di esponenti dei Cinque stelle e di Italia viva) e, dopo la chiusura della partita del Recovery, sarà l’immediata scadenza del governo. Anche per mettere il decreto Ristori al riparo di una eventuale crisi.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Di Branco Michele 
Titolo: Ai nuovi ristori 30 miliardi l’aiuto con gli sconti fiscali
Tema: Ristori 5

Il menu del nuovo decreto Ristori è piuttosto nutrito. Sul taccuino c’è la perequazione per chi è stato penalizzato dal criterio legato alle sole perdite di aprile, l’ampliamento degli aiuti alle filiere colpite indirettamente dalle chiusure, gli interventi per ammorbidire la ripresa della riscossione, i fondi agli enti locali, il rifinanziamento del reddito di emergenza (che potrebbe confluire nel reddito di cittadinanza) e la cassa integrazione. Il nucleo centrale dell’intervento, ovviamente, riguarda i ristori. E il governo è deciso a cambiare decisamente schema. Si lavora ad un intervento che prescinda dai codici Ateco (che collegano gli aiuti alle singole attività), dai gradi di rischio epidemiologico e guardi a quanto accaduto nel 2020 per compensare le perdite di fatturato registrate nella seconda parte del 2020. Dunque quello che si prefigura è un intervento con indennizzi e contributi legati alle perdite e non alla tipologia di attiv ità, ammettendo anche i professionisti iscritti alle casse di previdenza private. E con nuove proroghe fiscali, forse anche l’eliminazione degli acconti, al momento slittati a marzo e aprile. Si ipotizza infatti una sorta di “anno fiscale bianco”: stop Irpef, Ires e Irap per tutto il 2021 per imprese e professionisti che nel 2020 hanno subito un calo di fatturato pari almeno al 33%, oppure che si sono trovati nelle zone rosse previste dai Dpcm anti-Covid, o nel caso di bar e ristoranti nelle zone arancioni.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Cifoni Luca – Dimito Rosario 
Titolo: Recovery verso il via Più soldi all’agricoltura e al trasporto locale
Tema: Recovery Plan

II Recovery Plan va verso la stretta finale; la versione definitiva del Documento dovrebbe essere consegnata nel pomeriggio alle delegazioni dei partiti in vista dell’esame in Consiglio dei ministri che al momento resta fissato per la giornata di domani, turbolenze politiche permettendo. É un lavoro complesso quello coordinato dal ministero dell’Economia: anche ieri le riunioni si sono prolungate fino a sera, con l’obiettivo di mandare al loro posto tutti i pezzi del puzzle politico-finanziario. Inevitabile che aumenti anche il numero delle pagine del documento, che alla fine potrebbero essere circa 120; ma soprattutto lo staff del ministro Gualtieri sta cercando di ritagliare risorse per ulteriori esigenze, anche allargando il perimetro complessivo del piano. Una delle più sentite riguarda il trasporto pubblico locale. Il capitolo “mobilità locale sostenibile” è già un punto importante della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” ma c ‘è un pressing per fare ancora di più. Altre voci che dovrebbero essere rafforzate in queste ultime ore sono quelle relative all’economia circolare, e alla ricerca sull’idrogeno, che fanno sempre parte della macrosezione che punta sulla svolta “green”.
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Testata:  L’Economia del Corriere della Sera 
Autore:  Cinelli Carlo 
Titolo: Il fondo e la cassa un bazooka per la ripresa o la nuova Iri? – Un bazooka o la nuova Iri?
Tema: Patrimonio Rilancio

Obiettivo: superare la storica carenza di capitale delle aziende italiane. Patrimonio Rilancio, l’ultima creatura del Tesoro, è pronta al via con una dotazione di 44 miliardi per intervenire su soggetti in difficoltà e campioni del mercato. Posizioni di minoranza e richieste minime di governance, ma il confronto sul nuovo Fondo, gestito dalla Cassa depositi e prestiti, è sempre caldo. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha spiegato che «non è uno strumento di liquidità immediata, ma è uno strumento di capitalizzazione», fuori dalla logica di bonus e sussidi, adatto per la «seconda fase».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Fisco: in arrivo 50milioni di cartelle, piano per dilazionarle – Fisco, 50 milioni di cartelle arriveranno al rallentatore “Motivi di ordine pubblico”
Tema: Fisco

Nei cassetti del Fisco ci sono 50 milioni di richieste di rettifiche delle dichiarazioni, di pagamenti Iva, Irpef, Irap, tasse comunali e montagne dl multe automobilistiche, finora congelate che da oggi precipiteranno a valanga sugli italiani. La soluzione d’emergenza, per evitare problemi di ordine pubblico e sanitari, è allo studio: scaglionare l’invio di decine di milioni di cartelle esattoriali e avvisi di accertamento in arrivo quest’anno dalla Riscossione e dall’Agenzia delle entrate a colpi di 4 milioni di raccomandate al mese. Obiettivo: evitare un default in termini di ordine pubblico, sanitario e anche depotenziare una ulteriore pressione economica, di svariate decine di miliardi, sulle categorie più colpite dalla crisi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Intervista a Patuanelli: “Dopo Conte c’è solo il voto” – “La Cig sarà gratuita finché serve se cade Conte c’è soltanto il voto”
Tema: 
Intervista a Stefano Patuanelli
Il ministro dello Sviluppo: «Abbiamo stanziato 120 miliardi di euro in deficit, siamo il primo Paese dell’Unione per vaccini somministrati in percentuale agli abitanti, abbiamo evitato il disastro all’Ilva e all’Alitalia, risolto il 30 per cento delle crisi aziendali, riattivato misure di rilancio per l’innovazione delle imprese. Certamente abbiamo fatto errori. Chi non ne ha fatti?».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: «Trump rimosso dal suo vice» La strategia di Pence e Pelosi – Pence non esclude di rimuovere Trump I dem valutano se rinviare l’impeachment
Tema: USA

Oggi Nancy Pelosi potrebbe avviare la procedura per la richiesta di impeachment nei confronti di Trump per «incitamento all’insurrezione». E il vice di Trump, Mike Pence, secondo i media americani, non escluderebbe la possibilità di ricorrere al venticinquesimo emendamento della Costituzione, che consente la rimozione del presidente nel caso fosse incapace di «assolvere i suoi doveri».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Rimuovere Trump l’America accelera – Si stringe il cerchio intorno a Trump Pelosi affina il piano per l’impeachment
Tema: USA

Votare il secondo impeachment di Trump alla Camera domani o mercoledì, rinviare il processo al Senato di qualche mese, quando Biden sarà insediato e i democratici avranno consolidato il controllo dell’intero Congresso. E’ il piano della Speaker Nancy Pelosi, mentre il vice Pence ha rotto in modo definitivo con Donald.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rodari Paolo 
Titolo: E l’assalto al Congresso spacca la chiesa Usa
Tema: USA – VATICANO

Le parole di Francesco di ieri mattina suonano come una chiamata alla responsabilità per tutti ma, in particolare, per il mondo cattolico. In Vaticano c’è la consapevolezza che parte dei cristiani e cattolici americani ritiene legittimo il colpo di coda messo in campo da Trump. Se è vero che i vescovi Usa hanno stigmatizzato l’assedio di Capitol Hill, è altrettanto palese che una parte delle gerarchie sia in imbarazzo. Dopo un appoggio più o meno formale a Trump durante la campagna elettorale, c’è chi fatica a prendere posizione. L’accusa più forte mossa alla connivenza di parte del cattolicesimo con Trump viene dai gesuiti d’oltreoceano. Padre James Martin, 60enne noto al grande pubblico degli Stati Uniti e molto ascoltato nel campo della pastorale Lgbt, sostiene che sia la Chiesa cattolica del suo Paese ad avere «una parte di responsabilità» su quanto accaduto a Washington. Durante la campagna elettorale vesco vi e preti hanno dichiarato che votare Biden era un peccato mortale, un’azione degna dell’Inferno. Parole, spiega, che hanno fomentato la legittimità morale dell’attacco al Campidoglio e che chiedono «un esame di coscienza della Chiesa sulle responsabilità in merito all’accaduto».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: L’analisi – Virus e geopolitica, la mossa della Cina: fiale promesse ai Paesi emergenti
Tema: Virus e geopolitica

Venerdì Ursula von der Leyen ha fatto sapere che l’Unione europea ha prenotato altri trecento milioni di dosi di vaccini Pfizer-BioNTech, raddoppiando le forniture da parte della joint-venture fra la multinazionale americana e l’azienda tedesca. Mancava solo un dettaglio nell’annuncio della presidente della Commissione: a chi saranno sottratte? Non è una domanda provocatoria. E’ la questione dietro la quale si sta dipanando una diplomazia sotterranea dei vaccini che vede, ancora una volta, i governi occidentali ciechi e distratti di fronte all’ampliarsi della presa cinese sui Paesi emergenti o in via di sviluppo. All’origine c’è un problema pratico con conseguenze politiche: quest’anno non ci sono vaccini sicuri per tutti, quindi l’accaparramento delle dosi da parte dei Paesi ricchi sta creando nel resto del mondo un vuoto che Pechino si incarica di colmare alle proprie condizioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: «Vaccini, più dosi subito» La carica di 3 governatori – «Dosi già finite», l’allarme di De Luca Arcuri: entro marzo 6 milioni di immuni
Tema: Vaccino Moderna in Italia

Oggi dovrebbero arrivare le prime 47 mila dosi del vaccino Moderna, autorizzato in Europa il giorno della Befana e finora mai utilizzato in Italia. La loro effettiva distribuzione, però, avverrà a partire dalla mattina dopo. Sono poche dosi, anche se entro la settimana ne dovrebbero arrivare altre 67 mila. Ma saranno utilizzate per un primo correttivo. II vaccino Moderna, che in origine doveva arrivare più avanti, era stato destinato non ai medici, come il Pfizer, ma agli ultraottantenni. Per questo la prima tranche sarà distribuita alla Regioni in base alla loro popolazione over 80. Ma con una correzione, tecnicamente la chiamano normalizzazione, che premia proprio le regioni che hanno già esaurito le scorte. Saranno poi le stesse regioni a decidere se usare queste dosi per andare avanti con l’immunizzazione del medici oppure tenerle da parte per quando partirà la fase due della campagna, quella dedicata agli over 80. Probabile che scelgano la prima strada, visto che sulla seconda tranche del Pfizer BioNTech, attesa sempre per oggi, si profila un nuovo ritardo. E resta da vedere se le dosi arriveranno tutti insieme oppure divise in due lotti, come successo la settimana scorsa. Alimentando ancora di più il sospetto che l’azienda dirotti una parte delle fiale inizialmente destinate all’Unione europea, Italia compresa, verso Paesi extra europei disposti a pagare un prezzo più alto.
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