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SINTESI IN PRIMO PIANO – 11 febbraio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Draghi incassa il sostegno delle parti sociali. Bonomi assicura «convinto appoggio» al nuovo governo.
– M5S, oggi il voto degli iscritti su Rousseau al governo tecnico-politico. Draghi sente Grillo: la prospettiva di un ministero alla Transizione ecologica avvicina l’intesa.
– USA. Attacco a Capitol Hill, l’impeachment entra nel vivo, in aula video e tweet dell’ex presidente che incita alla rivolta.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Sole 24 Ore 

Autore:  Perrone Manuela 
Titolo: Telefonata Draghi- Grillo: sì a super ministero ecologico – C’è il ministero green, M5S verso il sì
Tema: M5S

Una telefonata fra Draghi e Grillo e la dichiarazione del Wwf della nascita del super ministero per la Transizione ecologica ha sbloccato l’impasse del M5S. Oggi parte il referendum on line tra i pentastellati iscritti per il consenso o meno a «un governo tecnico-politico» che difenda «i risultati raggiunti dal Movimento», spiega il testo del quesito. L’esito è previsto in serata, ma sembra scontato l’appoggio al nuovo esecutivo. Anche da Conte arriva luce verde: se fossi iscritto al M5S voterei sì, fa sapere.
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Testata:  Mf 
Autore:  Pira Andrea 
Titolo: Il sì di Grillo costa 70 miliardi – Il sì MSS a Draghi vale 70 miliardi
Tema: M5S

E’ una mossa da circa 70 miliardi quella del sì pentasteIlato a un governo guidato da Mario Draghi. Tanto vale la quota del 37% delle risorse del Recovery Fund che gli Stati dovranno destinare alla svolta verde. Nel Piano Nazionale per la Ripresa, ora in Parlamento, si parla di 5,9 miliardi per l’economia circolare, 17,5 miliardi per la transizione energetica e la mobilità sostenibile, 29,2 miliardi all’efficienza energetica, 14,8 alla tutela del territorio. Cifre cui vanno aggiunti i 2,3 miliardi di React-Eu. Una volta istituito, le risorse dovrebbero passare anche per il super-ministero della Transizione Ecologica chiesto a gran voce da Beppe Grillo. Nelle intenzioni pentastellate il nuovo dicastero dovrebbe incorporare attività ora in capo ad Ambiente, Sviluppo Economico e forse Trasporti. Per la guida si ipotizza un esponente di primo piano come Stefano Patuanelli, ex titolare del Mise. Ma non è escluso che possa essere affidato a un tecnico o a una fi gura di spicco.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: Nella road map del Quirinale il nuovo esecutivo entro lunedì
Tema: Governo Draghi

Domani sera Mario Draghi potrebbe salire al Quirinale con la lista dei ministri e sabato mattina giurare davanti al Capo dello Stato. Primo consiglio dei ministri, dopo il passaggio di consegne con Giuseppe Conte, lunedì, quando scade anche il Dpcm che vieta gli spostamenti tra le regioni. L’alternativa: Draghi scioglie la riserva sabato, giuramento lunedì. In entrambi i casi potrebbe presentarsi alle Camere per la fiducia nel cuore della settimana, nelle giornate di mercoledì e giovedì, dopo aver scritto il programma del suo governo. Questa è al momento l’ipotetica road map con cui fanno i conti al Colle. La previsione di un ministero della Transizione ecologica, preteso dal Movimento 5Stelle per votare sì al governo Draghi, ha sbloccato nel pomeriggio di ieri lo stallo.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Il derby dei ministri agita i dem Lega, il duo Giorgetti-Bongiorno
Tema: PD

Chi appare piuttosto in difficoltà è il Pd. Al quale, se i pronostici della vigilia saranno confermati, spetteranno non più di due poltrone. E qui viene il bello. Perché gli aspiranti in lizza sono almeno tre (al netto del segretario, il cui ingresso non è ancora escluso del tutto): il vice Andrea Orlando, l’attuale ministro della Cultura Dario Franceschini e quello della Difesa Lorenzo Guerini. Nell’impossibilità di fare tris, il Nazareno sarà costretto a scegliere. E siccome difficilmente potrà lasciare fuori il capodelegazione del governo uscente, che è anche un “grande elettore” di Zingaretti, dovrà selezionarne uno tra Orlando e Guerini. Ma se optasse per quest’ultimo, altro ex democristiano, nel nuovo esecutivo la sinistra del partito non verrebbe rappresentata. Ragion per cui nella stracittadina democratica potrebbe infine spuntarla il vicario di rito ex diessino. Con un avvertenza, però: «II Pd non farà nomi secchi», ha precisato Orlando, «abbiamo detto a Draghi di valutare lui le figure più idonee».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Greco Anna_Maria 
Titolo: Il retroscena – Berlusconi vede Salvini Intesa su tutto – Berlusconi vede Salvini Accordo sul Recovery e il «modello Bertolaso»
Tema: FI – Lega

«Lungo e cordiale colloquio» a Villa Berlusconi tra il leader di Forza Italia e quello della Lega. Salvini e Berlusconi, superati attriti e rivalità, ora sono più uniti che mai e ribadiscono «la ferma volontà di dare un contributo, con senso di responsabilità e senza porre alcun veto, per risollevare il Paese da una gravissima crisi sanitaria, economica e sociale». I due leader discutono della situazione politica, si confrontano sulle proposte fatte al premier incaricato e concordano l’appoggio comune a Draghi e reciproco tra loro.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: «Sostegno convinto a Draghi Occorre fare presto e bene» – Draghi incassa il sostegno di tutte le parti sociali Bonomi: fare presto e bene
Tema: Confindustria

Il «più convinto sostegno» all’azione che dovrà intraprendere. La «viva speranza» che il consenso parlamentare al suo programma «sia ampio e solido». È esplicito Carlo Bonomi al termine del colloquio con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. Spiegando subito dopo il perché: «C’è davvero molto da fare. E bisogna farlo presto e bene». Poche parole, ma che rendono molto chiaro l’atteggiamento del presidente di Confindustria nei confronti del governo che dovrebbe nascere, a guida dell’ex numero uno della Bce.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cavalli Giovanna 
Titolo: Da Confindustria agli ambientalisti La spinta di tutte le parti sociali
Tema: Parti sociali

Ciò che si augurano le parti sociali — in testa imprese e sindacati — ieri protagoniste dell’ultimo giro di consultazioni a Montecitorio con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi (che «ha ascoltato con attenzione ma senza prendere impegni», riferiscono i più, a parte un accenno al Turismo come industria su cui investire), è la stabilità del nuovo governo. «Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno all’azione che dovrà intraprendere, nella vera speranza che il consenso parlamentare riservato al suo programma sia ampio e solido, perché c’è davvero molto da fare, e bisogna farlo presto e bene», dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che sottolinea «la necessità di una grande alleanza pubblico-privato per moltiplicare e concentrare gli investimenti dove più servono alla ripresa del Paese». Soddisfatta la nutrita delegazione ambientalista di Legambiente, Wwf e Greenpeace. «Ci sarà un ministero della Transizione ecologica che metterà al centro i temi dell’ambiente», ha annunciato uscendo la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio 
Titolo: Proroga Cig e blocco licenziamenti La Cisl apre sulla scuola a giugno – I sindacati: Cig e stop ai licenziamenti La Cisl apre sulla scuola a giugno
Tema: Cig e licenziamenti

Proroga del blocco dei licenziamenti oltre la scadenza del 31 marzo e della cassa integrazione per l’emergenza Covid. È la richiesta formulata all’unisono dai leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri, al premier incaricato Mario Draghi nell’incontro che si è svolto ieri mattina alla Camera. I sindacati hanno anche chiesto di essere coinvolti sui singoli progetti del Recovery Plan e nella governance, oltreché sulle riforme che il nuovo Esecutivo intende avviare sul fronte del fisco, del lavoro e delle pensioni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Stringa Giovanni 
Titolo: Visco: i crediti deteriorati restano una minaccia ma le banche sono più solide
Tema: Banca d’Italia

I crediti deteriorati delle banche e il debito pubblico: sono questi due grandi nodi affrontati ieri dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sugli istituti di credito. «L’aumento dei crediti deteriorati è il principale rischio che le banche italiane si trovano a fronteggiare, ma lo fanno da una posizione più solida rispetto al passato», ha detto Visco. E ancora: «Sebbene gli Npl (non performing loans, ndr) siano destinati ad aumentare in conseguenza della crisi pandemica, il tasso di ingresso in default dovrebbe mantenersi ben al di sotto dei picchi raggiunti nei precedenti episodi di recessione della nostra economia».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Bankitalia: i crediti deteriorati lontani dai picchi del 2015 – Visco: «Banche più solide sugli Npl, estendere le garanzie pubbliche Gacs»
Tema: Banca d’Italia

Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco indica in 60-100 miliardi i nuovi Npl generati dalla crisi Covid: una stima meno pessimistica di quella dell’Eba, mentre lo stock di crediti deteriorati si è ridotto di due terzi rispetto al 2015. Secondo Visco le garanzie pubbliche Gacs si sono rivelate uno strumento efficace per agevolare la vendita delle sofferenze. Una loro estensione appare consigliabile e potrebbe anche costituire l’occasione per introdurre modifiche.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: «L’assalto al Congresso premeditato» Per l’accusa Trump non si è mai pentito
Tema: USA

«Donald Trump ha pianificato, premeditato l’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio». Il deputato Eric Swalvell, uno dei nove «manager dell’impeachment», riassume così il senso della prima giornata di requisitoria, nell’aula del Senato. Il processo all’ex presidente entra nel vivo: potrebbe concludersi forse già tra domenica e lunedì. E’ molto probabile che non ci saranno i numeri (67 senatori) per una condanna. Anche se l’ambiguità del leader repubblicano, Mitch McConnell, agita il fronte dei conservatori. In ogni caso l’ex presidente si potrebbe ritrovare presto in un vortice giudiziario. La Procura della contea di Fulton, Georgia, ha aperto un’inchiesta. A Washington i magistrati stanno indagando sugli «eventuali» mandanti dell’assalto a Capitol Hill.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: L’accusa a Trump punta sui video “Istigò l’assalto e lo seguì come uno show”
Tema: USA

Fra le prove esibite, moltissimi tweet di Trump dai quali, dicono gli accusatori, si deduce come l’allora inquilino della Casa Bianca «non fu solo uno spettatore» capace di «guardare l’attacco in tv come fosse un reality show, festeggiando, senza fare nulla per aiutarci». Bensì l’orchestratore della manifestazione violenta organizzata il giorno dell’Epifania, mentre in Senato si sanciva la vittoria di Joe Biden, «da lui deliberata, pianificata e premeditata» nei 18 giorni precedenti.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: Trump cancellato per sempre da Twitter da Biden quattro miliardi per i migranti – Il Senato processa Trump e Twitter lo condanna per sempre al silenzio
Tema: USA

Da Twitter arriva la condanna in via definitiva di Donald Trump che non potrà più cinguettare per il resto della sua vita. Il tribunale social di Silicon Valley ha deciso per il massimo della pena nella revisione del caso @realDonaldTrump (questo il suo account) confermando quanto stabilito dopo i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio. «Lo stop è permanente», recita l’impietoso verdetto. Quando «si è rimossi dalla piattaforma si è rimossi a prescindere» dalla carica, ovvero «se si è un commentatore, un direttore finanziario, un attuale o un ex funzionario pubblico». A leggere la «sentenza» è stato il direttore finanziario della società con sede a San Francisco, Ned Segal, in un’intervista al network Cncb.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Dragosei Fabrizio 
Titolo: Navalny, la moglie Yulia è ripartita per la Germania
Tema: Russia
Con Aleksej Navalny in prigione, iniziano le grandi manovre politiche in vista delle future elezioni. Una notizia d’agenzia ci ha fatto sapere che la moglie Yulia che lo ha seguito passo passo dall’avvelenamento in Siberia fino all’arresto all’aeroporto di Mosca dopo la disintossicazione a Berlino, è partita di nuovo per la Germania. Una fuga per evitare un possibile arresto? Quasi certamente una semplice visita per motivi personali. Ma il breve lancio dell’Interfax arriva quasi contemporaneamente ad altre importanti novità. La prima riguarda una irrituale proposta avanzata da imprenditori «patriottici»: vietare la candidatura a qualsiasi tipo di elezioni a persone identificate come «agenti stranieri» e ai loro più stretti familiari. Una legge recente stabilisce che chiunque svolga attività politica e riceva finanziamenti dall’estero debba essere incasellato in questa categoria.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tarquini Andrea 
Titolo: Intervista ad Adam Michnik – Polonia, tutti i media scioperano insieme “Tentano di zittirci” – Michnik “Il governo polacco odia la stampa libera Ecco perché scioperiamo”
Tema: Polonia

«Diritto e Giustizia, il partito di destra al governo in Polonia guidato da Jaroslaw Kaczynski, odia con panico i media liberi e indipendenti, perché forniscono informazioni sfavorevoli alle autorità». Così pensa Adam Michnik, veterano dell’opposizione democratica polacca prima nella lotta contro la dittatura comunista, poi fondatore di Gazeta Wyborcza e oggi in prima linea contro la destra eletta al potere nel 2015. È stato lui tra i promotori del clamoroso sciopero dei media liberi polacchi contro il progetto di legge governativo che vuole imporre ai media una tassa sulle entrate pubblicitarie. Per finanziare la lotta contro la pandemia e la manutenzione dei monumenti secondo il governo; per indebolire e zittire ogni testata non controllata secondo editori e giornalisti. Al blackout informativo hanno partecipato giornali, radio, tv, siti, in tutto una cinquantina di testate. “Seguendo le orme di Orbán e Putin questa democrazia sta dive ntando una finzione” afferma Michnik.
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