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SINTESI IN PRIMO PIANO – 10 novembre 2020

In evidenza sui principali quotidiani:

– Covid-19, altre 5 regioni in zona arancione, oggi si decide sulla Campania.
– Ristori Bis in Gazzetta Ufficiale, allargate le misure nelle zone arancioni
– Vaccino anti-Covid, Pfizer annuncia passi in avanti e le Borse volano.
– USA: Il presidente eletto Biden annuncia una task force anti-Covid, mentre Trump non riconosce ancora la sconfitta.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M. Gu. – F. Sar. 
Titolo: Altre 5 regioni in zona arancione – Altre 5 regioni in arancione E in Campania arrivano i Nas
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Il report settimanale della cabina di regia del ministero della Salute sull’emergenza Covid-19 in Italia presenta una situazione che “è in rapido peggioramento”, con “il rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile”. II virus corre, l’indice Rt di trasmissione resta in media al di sopra dell’1,7 e i servizi ospedalieri hanno raggiunto o stanno per raggiungere “soglie critiche di occupazione”. Cinque regioni passano dal giallo all’arancione nella cartina del rischio, che fa scattare misure più severe. “C’è un aumento di ricoveri in terapia intensiva” spiega la stretta Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Prevenzione. E così da domani in Liguria, Toscana, Umbria, Basilicata e Abruzzo chiuderanno bar e ristoranti e saranno imposte ulteriori limitazioni agli spostamenti. Le nuove regole, già in vigore per Puglia e Sicilia, sono scattate con l’ordinanza del ministro Roberto Speranza, come previste dall’ultimo dpcm. Resta da sciogliere l’enigma Campania. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, afferma che “solo la zona rossa” può salvare un territorio flagellato dal virus. Il presidente Vincenzo De Luca ha chiesto un giorno in più e Speranza lo ha concesso. Da ieri mattina i tecnici sono a Napoli per vedere le carte, in base alle quali si deciderà se far scattare il rosso o l’arancione.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: La prova del 15 novembre
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

L’ipotesi di quel lockdown generalizzato che l’ultimo Dpcm dovrebbe scongiurare, adesso è di nuovo sul tavolo. E non solo perché i medici italiani lo invocano da giorni. Nel governo cresce la preoccupazione, si tiene d’occhio la curva epidemiologica e si ragiona sulla necessità di misure ancora più severe. Ma se alcuni ministri come Roberto Speranza e Dario Franceschini spingono per una stretta ulteriore, il premier Giuseppe Conte vuole procedere con cautelai. “Non possiamo scardinare il. meccanismo scientifico dalle zone rosse, arancioni e gialle —è il suo ragionamento nelle riunioni riservate —. Dobbiamo aspettare gli effetti delle misure. Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull onda dell’emotività”. L’obiettivo del governo è arrivare almeno al 15 novembre. Soltanto domenica prossima sarà infatti possibile stabilire l’efficacia del nuovo meccanismo che, per contenere i contagi da Covid-19, divide l’Italia in fasce di rischio. Se fra cinque giorni la curva epidemiologica non avrà invertito la rotta, l’ipotesi più probabile è far entrare tutte le Regioni in «zona rossa». In questo caso sarà indispensabile rivedere la lista dei negozi che possono rimanere aperti durante la giornata. Per farlo sarà necessario un nuovo Dpcm.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caruso Paola 
Titolo: Sono 25 mila i nuovi casi. Ieri 356 vittime
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Molti meno contagi in 24 ore – pari a 25.271 nuovi casi, in discesa da domenica – sono dovuti al minor numero di tamponi effettuati nel fine settimana: 147.725, ovvero 43.419 in meno rispetto al giorno precedente (191.144). Questo perché i test comunicati nel bollettino di lunedì sono quelli processati di domenica e spesso sono in quantità inferiore rispetto agli oltre 200 mila infrasettimanali. Ma il tasso di positività – il rapporto di casi su tamponi – rimane intorno al 17% (di preciso 17,1%) per il terzo giorno consecutivo. Lo scenario quindi non migliora. La pressione sulle strutture sanitarie sta diventando insostenibile, al punto da portare medici e infermieri a chiedere un lockdown generalizzato. “La situazione e ampiamente fuori controllo, pur con differenze locali e regionali”, avverte Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-università Statale di Milano.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Intervista a Luca Zaia – Zaia: “Troppi egoismi Così non vinciamo la battaglia al virus” – Zaia “Ognuno pensa a sé si è perso lo spirito di marzo Ecco perché il Covid vince”
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia: “Si è perso lo spirito della sfida comune, quello che ha segnato l’emergenza di marco e aprile. Sul fronte ospedaliero stiamo tenendo, almeno in Veneto. E sul piano sociale che la situazione mi preoccupa, perché è lì che si consuma la vera battaglia. È cambiato tutto rispetto alla prima ondata di primavera, il Covid non sembra più un problema della comunità, ma del singolo che viene contagiato, del paziente che finisce ricoverato. Siamo passati dal noi all’io. E così rischiamo di perdere la guerra all’epidemia”. Aggiunge il governatore veneto, commentando la decisione del governo di inserire la sua regione nella zona gialla: “Innanzitutto questo non è un gioco a premi. E se da un lato è un riconoscimento del nostro lavoro, dall’altro mi preoccupa che questo venga percepito come un messaggio per abbassare la guardia e darsi alle feste. Oggi abbiamo un numero assoluto di positivi di 3.200 circa. Ma facciamo 15 mila tamponi molecolari al giorno, più 10-15 mila rapidi: quasi trentamila”
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: E sull’opzione scuole chiuse ora nel governo è scontro
Tema: Covid-19, la situazione in Italia

Nel prende piede l’ala “rigorista” pronta a invocare per la scuola misure uniformi, valide sull’intero territorio nazionale. Misure restrittive che, di qui a un paio di settimane, potrebbero concretizzarsi in una chiusura generalizzata. Il dibattito è ancora aperto, con la fiera opposizione della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e soprattutto del premier Giuseppe Conte. Ma nell’esecutivo è sempre più forte il pressing di chi ritiene che per venir fuori dal momento drammatico in cui il virus ha confinato il Paese bisogna rivedere anche l’assioma della scuola aperta a tutti i costi: a pensarla così, tra gli altri, il ministro della Salute Roberto Speranza e il collega dei Beni culturali Dario Franceschini. Tema caldo è quello della scuola: oggi le lezioni in presenza sono previste solo fino alla prima media nelle zone rosse e fino alla terza media nelle altre arancioni o gialle, con una eccezione: nella Campania che rimane regione “gialla” vige ancora l’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca che prevede la didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado. In Puglia la stessa misura, firmata dal governatore Michele Emiliano è stata sospesa dal tribunale amministrativo. In questa appendice dello scontro fra governo e Regioni c’è la continua ricerca di un equilibrio fra le ragioni della salute pubblica e quella di un “normale” diritto all’istruzio ne. Azzolina ieri ha fatto un passo avanti, disponendo l’obbligo di mascherina in classe per tutti gli alunni dai 6 anni in su, Ma tutto ciò potrebbe non bastare a frenare l’epidemia.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: All’Italia 1,7 milioni di vaccini – Il patto segreto con l’Italia “A gennaio 1,7 milioni di dosi”
Tema: Vaccino

Lo scorso 29 ottobre alcuni rappresentanti della Pfizer hanno tenuto una video-conferenza riservata con il ministro della Salute Roberto Speranza. Obiettivo, pianificare tempistica, dettagli tecnici e logistici per avviare la vaccinazione anti Covid di 1,7 milioni di italiani già a partire dalla seconda metà di gennaio. La  previsione, infatti, è che l’Agenzia europea possa vagliare l’ultima fase della sperimentazione e approvare il farmaco tra la fine di dicembre e la prima metà di gennaio. Dal 20 gennaio — questa la previsione, giorno più, giorno meno — il governo partirebbe con l’immunizzazione di tutti gil operatori sanitari e di buona parte degli ospiti delle Rsa. L’esercito collaborerà al trasporto dei materiali e alla pianificazione della logistica. Per completare questa prima fase — a cul lavora, riservatamente, una commissione istituita presso il ministero della Salute — occorreranno «alcune settimane». La sensazione è che il colosso farmaceutico speri davvero di ottenere entro fine dicembre il semaforo verde dell’Ema. Più probabile, però, che l’ultima fase della sperimentazione rubi qualche settimana in più e si arrivi fino a metà gennaio. A quel punto, però, scatterebbe immediatamente il piano di vaccinazione, visto che la produzione è già iniziata.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Roncone Fabrizio 
Titolo: L’emergenza in Calabria affonda nelle gaffe E c’è chi vuole Gino Strada
Tema: Covid-19, il caso Calabria

Sempre più insistenti le voci di imminenti dimissioni di Giuseppe Zuccatelli da commissario straordinario alla Sanità calabrese. La vicenda parte la scorsa settimana, con una intervista a Rai3 del suo predecessore, Saverio Cotticelli, che scopre di essere lui quello che avrebbe dovuto preparare il piano anti-Covid regionale. Seguono le inevitabili dimissioni, prima poi della marcia indietro domenica sera in diretta tv su La7, dove avanza il sospetto di essere stato drogato prima dell’intervista incriminata. Qui compare sulla scena Giuseppe Zuccatelli, provenienza di sinistra, già candidato invano alla Camera per Leu. Ma subito iniziano a circolare dei video che lo ritraggono ragionare come un negazionista, sostenere l’inutilità della mascherina e avventurarsi in discutibili teorie sulla trasmissione del virus. Seguono polemiche, con il M5S che avanza l’idea di sostituire Zuccatelli con Gino Strada.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Manti Felice 
Titolo: L’analisi – Sospetti e veleni sui commissari Si muovono i pm – Gli intrighi della Calabria Si muove la magistratura sul lockdown dei veleni
Tema: Covid-19, il caso Calabria
Mentre l’ex commissario alla Sanità calabrese Saverio Cotticelli balbettava davanti alle telecamere di Non è l’Arena di Massimo Giletti su La7, al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri fischiavano le orecchie. Non già per le ripetute attestazioni di stima che Cotticelli riservava al coraggioso magistrato antimafia, ma per le accuse mosse dal generale dei carabinieri a riposo sul complotto ordito per fado fuori. Chissà che un’inchiesta sui clamorosi buchi nella sanità calabrese, non ultimo quello da 100 milioni che sarebbe stato «scaricato» su Cotticelli dal suo successore, il sedicente no mask Giuseppe Zuccatelli quando era («soltanto») commissario dell’Azienda sanitaria Mater Domini di Catanzaro, città di competenza di Gratteri, sia già sulla scrivania del procuratore. Nel fascicolo confluiranno d’ufficio le frasi di ieri, dopo l’intervista zeppa di notiziae criminis. Il piano anti Covid c’era, lo dicono le carte datate 18 giugno con l’ok del governo il 3 luglio, ma non è mai stato applicato. Se ne occuperà la procura.
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Testata:  Il Dubbio 
Autore:  Fusi Carlo 
Titolo: Intervista a Matteo Renzi – «Quei pm spero siano in malafede» – «I pm su Open? Mi auguro siano in malafede…»
Tema: Inchiesta Open

Le parole di Matteo Renzi a commento della vicenda Open che lo vede coinvolto: “Io credo nella giustizia, nello Stato di diritto, credo nella magistratura, credo nell’avvocatura. Per cui sarà il Tribunale a dire l’ultima parola. Bisogna avere pazienza, credere nel sistema giustizia del Paese e nel fatto che la verità alla fine verrà a galla. Però mi viene da dire che paradossalmente preferirei che i pm fiorentini che indagano su Open fossero in malafede. Perché se invece di essere in malafede, fossero solo superficiali sarebbe peggio. Ci hanno mandato un avviso di garanzia in cui scambiano la Boschi con Guerini. Per capire le differenze tra Boschi e Guerini non è necessario aprire il codice penale, basta aprire un giornale”. Aggiunge Renzi: “Che io sia stato danneggiato e con me Italia Viva è un dato di fatto. Non voglio generalizzare. Ripeto: credo nella magistratura e se non fosse così, se non ci credessi, non avrei promosso 70 azioni di risarcimento danni in sede civile: io mi fido dei giudici di questo Paese. Il punto è che mi piacerebbe che credessero nella magistratura e nel valore dei loro colleghi anche quei pm fiorentini che evidentemente non hanno letto, o non hanno capito, le sentenze della Cassazione sulla vicenda Open”.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Valsania Marco 
Titolo: Pfizer accelera e annuncia: il nostro vaccino efficace al 90%
Tema: Vaccino, l’annuncio di Pfizer

Il gigante farmaceutico americano Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech hanno sollevato il sipario su quella che potrebbe diventare una svolta cruciale nella lotta alla pandemia, annunciando che il loro vaccino sperimentale somministrato in due dosi e nella fase finale degli studi clinici, ha mostrato sulla base di significativi dati preliminari un’efficacia superiore al 90% contro il Covid-19. L’annuncio è arrivato a sperimentazione da completare e analizzare da parte della comunità scientifica, frutto d’un campione di 94 volontari che hanno contratto il coronavirus sviluppando almeno un sintomo. Ma nella comunità scientifica l’entusiasmo è palpabile. Il chief executive di Pfizer, Albert Bourla, ha rivendicato la “luce in fondo al tunnel” e il progresso medico “più significativo in cent’anni, considerato l’impatto su salute e economia globale”. Il direttore dell’Istituto per le malattie infettive Usa, Anthony Fauci, ha definito l’efficacia indicata “straordinaria”.  Pfizer e BioNTech hanno indicato che potrebbero sfornare 50 milioni di dosi, sufficienti a immunizzare fino a 25 milioni di persone entro fine anno, con 1,3 miliardi di dosi in arrivo nel 2021. Oltre a quella produttiva, esiste l’incognita logistica: il vaccino di Pfizer richiede temperature bassissime per conservazione e trasporto.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cuppini Laura 
Titolo: Pfizer: «Vaccino efficace al 90%» E l’annuncio a volare le Borse
Tema: Vaccino, l’annuncio di Pfizer

Il vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech risulta efficace al 90 per cento nel prevenire la comparsa dei sintomi e quindi la malattia. Si tratta di dati ad interim della fase 3, ancora in corso, ma l’ottimismo è palpabile. “Un risultato straordinario, che avrà un impatto importante sulla risposta all’epidemia” commenta a caldo l’infettivologo americano Anthony Fauci. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si limita a parlare di “notizie incoraggianti”. Il colosso farmaceutico Usa (Pfizer) e l’azienda biotech tedesca (BioNTech) cercano di accelerare i tempi al massimo: chiederanno l’autorizzazione di emergenza alla Food and drug administration dopo la terza settimana di novembre, a due mesi di followup. Un passaggio necessario per garantire la sicurezza. Se tutto va come previsto, il vaccino potrebbe arrivare in quantità massicce a fine 2021, con 1,3 miliardi di dosi. Cinquanta milioni sarebbero invece distribuite entro la fine di quest’anno.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Carlini Vittorio 
Titolo: Il vaccino Pfizer mette il turbo alle Borse
Tema: Vaccino, l’annuncio di Pfizer
Ieri Pfizer e BioNTech hanno annunciato che il vaccino che stanno sperimentando risulta efficace nel prevenire il 90% delle infezioni da Covid-19 nel corso della Fase 3 dei test a sui è sottoposto. La notizia ha messo le ali alle Borse di tutto il mondo, con l’indice paneuropeo Stoxx600 che ha quasi immediatamente guadagnato il 4%. Tutti i principali listini Ue hanno festeggiato, chiudendo in forte rialzo. Le migliori Borse di giornata, al di là di Milano (+5,43%) e Francoforte (+4,95%), sono state Madrid (+8,57%) e Parigi (+7,57%). Già prima dell’annuncio sul vaccino, le Borse erano in rialzo, principalmente per la situazione statunitense: la vittoria “dimezzata” di Biden (Presidenza ai democratici e Senato probabilmente in mano ai repubblicani) è lo scenario preferito dai mercati: da un lato infatti la mancata “onda blu” dovrebbe impedire ad esempio l’ipotesi indigesta del rialzo delle tasse alle big corporation; ma, dall’altro, l’uscita di scena di Trump potrebbe consentire il ritorno in auge del commercio globale e l’attuazione di maggiori stimoli fiscali interni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sabella Marco 
Titolo: Borsa euforica, balzo del 5,4% Btp Futura, partenza di corsa
Tema: Mercati, Borse in rialzo

La grande corsa dei mercati è Iniziata intorno alle 13 di ieri, ora italiana, quando è giunta la notizia che il vaccino contro il Covidi9 messo a punto dal gruppo farmaceutico americano Pfizer e dalla biotech tedesca BioNTEch sarà disponibile entro fine anno e con un grado di efficacia del 90%. Milano ha chiuso in rialzo del 5,43%, riportandosi ai livelli del 6 marzo (pre lockdown in Lombardia), Parigi del 7,57%, al top dal 5 marzo, Francoforte del 4,95%, al massimo dal 21 febbraio, Madrid dell’8,5% e Londra del 4,67%. In serata Wall Street saliva di oltre il 4,5% per l’indice Dow Jones e un più modesto +0,7% per il Nasdaq. Le star di Piazza Affari le sono state Pirelli (+14,22%), Bper (+14,17%), Unicredit (+13,72%) e Leonardo (+16,27%), Eni +12,7% ma quasi tutto il Ftse Mib ha chiuso in rialzo, con poche eccezioni, tra cui Diasorin (-16,50%).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Ristori bis, lo stop a Iva e ritenute più largo nelle zone in semi lockdown
Tema: Covid-19, il fronte economico

Arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto Ristori-bis che nel suo testo finale allarga anche alle nuove Regioni arancioni il meccanismo delle sospensioni fiscali per le attività chiuse. Ad ampio raggio anche la sospensione dei contributi di novembre: riguarderà tutte le attività che subiscono limitazioni, non solo chiusure. In altre parole, il blocco dei pagamenti Inps di novembre riguarderà anche bar e ristoranti in area gialla, che non saranno però abbracciati dal blocco di Iva e ritenute. Nella sua versione finale, la nuova tornata di contributi a fondo perduto vale 1,071 miliardi, ed estende i contributi a 130 categorie. Fra gli ingressi dell’ultimo minuto vanno segnalate una serie di attività collegate ai trasporti, che non rientrano nei principali codici Ateco del settore, e gli operatori che lavorano nelle filiere di agricoltura e pesca. Per completare lo sforzo finanziario indispensabile a mettere in moto il nuovo giro di aiuti il decreto pesca 1,2 miliardi dal fondo sblocca-debiti della pubblica amministrazione. Altri 830 milioni sono pescati dalle risorse non spese per la Cassa integrazione modello Covid, 200 milioni arrivano dal fondo per le «esigenze indifferibili»,160 vengono dirottati dalle risorse per il bonus pensato per gli stagionali del turismo e della cultura e 100 dagli stanziamenti per i centri di accoglienza dei migranti.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bisozzi Francesco 
Titolo: L’ipotesi di Natale con il lockdown rischia di costare all’Italia 110 miliardi
Tema: Covid-19, il fronte economico

Il progressivo aumentare delle zone rosse rischia di tradursi prima di Natale in un lockdown più o meno generalizzato in grado di determinare una caduta del Pil nel 2020 a doppia cifra e di costare all’economia italiana altri 25 miliardi. Questo è quanto riporta la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, nella parte dedicata agli effetti previsti in uno scenario avverso di recrudescenza dell’epidemia come quello odierno. La Nadef, redatta ad inizio ottobre, prevedeva infatti una contrazione del Pil nel 2020 del 9 per cento che sarebbe potuta arrivare però al 10,5 per cento in caso di nuove chiusure e restrizioni su tutto il territorio dovute ai contagi. Preoccupa anche l’occupazione: nel secondo trimestre del 2020 l’Istat ha rilevato che per effetto della pandemia e delle limitazioni sono andati in fumo oltre 800 mila posti di lavoro. Per Confartigianato, un’impresa associata su tre rischia di non superare una seconda serrata prolungata nel tempo. Per l’Ufficio studi di Confcommercio ci sono 30 miliardi di euro di consumi aggiuntivi a dicembre da salvare.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Conte: «Ricerca e formazione centrali nel Recovery Plan»
Tema: Covid-19, il fronte economico

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ieri è intervenuto da Palazzo Chigi all’inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 della Luiss Guido Carli e ha sottolineato come il Recovery Plan “avrà una attenzione primaria” agli investimenti in formazione e ricerca, “finora inadeguati, siamo determinati ad invertire questa tendenza”. L’anno che ci aspetta, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “non sarà semplice ma dobbiamo preparaci alla rinascita. Il molo dell’università e della ricerca è fondamentale per i cambiamenti. E la Luiss è un fiore all’occhiello, con 9514 giovani che l’hanno scelta”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: «Chiediamo al Governo scelte coraggiose per il futuro» – Bonomi: al Governo chiediamo scelte coraggiose per il futuro
Tema: Covid-19, il fronte economico

Carlo Bonomi, nel presentare la Settimana della Cultura d’Impresa, organizzata da Confindustria e MuseImpresa, sottolinea l’importanza di riportare l’attenzione sul ruolo delle imprese e degli imprenditori, “portatori di innovazione, creatori di ricchezza, propulsori di benessere e coesione sociale”. Bonomi insiste sulla necessità di una ripartenza italiana, rivolgendosi al governo a cui chiede “coraggio di prendere decisioni coraggiose per i nostri figli e per tutti noi”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: La manovra fantasma adesso va riscritta Si rischia più deficit
Tema: Manovra

Slitta ancora la legge di Bilancio 2021. Dopo una riunione fiume tenuta ieri al Tesoro ci sarà un ulteriore passaggio in un ennesimo vertice di maggioranza. Sebbene l’impegno del governo – confermato ieri – sia quello di chiudere entro questa settimana e consegnare íl provvedimento in Parlamento, i ritardi continuano ad accumularsi: la legge di Bilancio è stata varata 20 giorni fa “salvo intese” e ancora non arriva a Montecitorio. Tant’è che l’opposizione, con Maria Stella Gelmini (Fi) comincia a parlare del rischio di una «cancellazione della sessione di bilancio». Il tema è l’andamento del quarto trimestre dell’anno: ieri l’Istat in audizione parlamentare ha parlato di “forte incertezza”, Oxford Economics ha indicato già un calo del 2% per cento: cifre che si riflettono inevitabilmente sui conti del 202I. Nei giorni scorsi infatti la Commissione europea ha ridotto al 4,1% la crescita del prossimo anno dell’Italia contro le stime, che attualmente reggono la legge di Bilancio, che considerano un Pil al +6% e che il ministro dell’Economia Gualtieri ha già detto che andranno riviste. Di conseguenza il deficit, che la Commissione già vede al 7,8 per cento del Pil, tende ad espandersi in parallelo con la necessità di trovare nuove risorse.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Paolucci Gianluca – Spini Francesco 
Titolo: Il governo alza lo scudo anti-scalate blindate le autostrade e gli interporti
Tema: Scudo anti-scalate

Il governo interviene con un regolamento urgente per «formalizzare» l’inserimento delle concessioni autostradali nei settori strategici per i quali è possibile esercitare il golden power. La bozza del testo inserisce accanto alle infrastrutture già previste dalla legge 56 del 2012 che ha introdotto il golden power anche gli interporti e le «reti stradali e autostradali d’interesse nazionale». Le nuove specificazioni arrivano a trattative aperte, giunte alla volata finale, sul destino di Autostrade per l’Italia. Atlantia, rispetto alle ipotesi precedenti, è tornata allo spirito del 14 luglio, quello di cedere 1’88% di Aspi alla Cassa depositi e prestiti e ai suoi due fondi alleati, ossia l’americano Blackstone e l’australiano Macquarie. La prima offerta, datata 27 ottobre, valorizzava Aspi tra 8,5 e 9,5 miliardi ed è stata giudicata non idonea. Adesso c’è tempo fino al 30 di novembre per un secondo tentativo. Ma rispetto alla prima puntata, Cdp e Co non trattano più in esclusiva.
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Testata:  Riformista 
Autore:  Rovittello Gaia 
Titolo: Intervista a Marco Tripi – «L’economia al tempo di Covid? Passa dal digitale». La sfida di Almaviva
Tema: Intervista all’ad di Almaviva

Marco Tripi, amministratore delegato del Gruppo Almaviva, descrive la filosofia che sta alla base dell’azienda di famiglia. Una digital company italiana al 100 per cento, diventata negli anni un gruppo presente in 4 Continenti che conta 45.000 persone, 10.000 in Italia e 35.000 all’estero, e un fatturato 2019 pari a 887 milioni di euro: “Affiancare aziende e pubbliche amministrazioni in una trasformazione digitale che porti valore è la nostra missione. Lo facciamo grazie a competenze, esperienza e know how Made in Italy, presidiando le tecnologie più avanzate, e grazie a un grande patrimonio di professionisti che si arricchisce di continuo”. Tripi spiega: “L’emergenza sanitaria ha determinato l’accelerazione di alcuni processi e sottolineato nuovi bisogni, il punto è attingere alle risorse del digitale per offrire soluzioni capaci di aprire nuove opportunità, di includere, di semplificare la vita alle persone e promuovere la competitività delle imprese, contribuendo a rispondere alle attuali esigenze di sicurezza. Strumenti digitali efficaci e accessibili significano innanzitutto diritti dei cittadini, servizi efficienti e sviluppo sostenibile”.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Biden e Harris: ecco la squadra per battere il virus – La supplica di Joe: restiamo uniti contro il Covid
Tema: USA – La task force anti-Covid di Biden

Il presidente eletto statunitense Joe Biden ieri ha rivolto un appello ai cittadini statunitensi: “Indossate la mascherina. Forse salverete la vita al commesso del vostro negozio, o a un fedele che frequenta la vostra chiesa, oppure all’insegnante dei vostri bambini. Fatelo per voi stessi, fatelo per i vostri vicini”. Biden ha aggiunto: “Indossare la mascherina non è un fatto politico, ma un buon sistema per cominciare a riunificare il Paese. Non importa per chi abbiate votato; non importa quale sia il vo stro partito o il vostro punto di vista. Noi potremmo salvare decine di migliaia di vite se ciascuno di noi indosserà la mascherina per alcuni mesi”. Sempre ieri Biden e Harris hanno segnato un punto di svolta rispetto alla politica della precedente amministrazione sul tema della lotta alla pandemia, creando una task force composta da 13 esperti, che detterà la linee guida per affrontare un’emergenza che, si prevede, potrebbe provocare altre 170 mila vittime entro la fine di gennaio 2021.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Covid, Biden vara la sua task force “Rischiamo altri 200 mila morti” E Trump licenzia il capo del Pentagono
Tema: USA – La task force anti-Covid di Biden

Nonostante il presidente uscente USA Donald Trump non abbia ancora ammesso la sconfitta e la General Service Administration certificato la vittoria dei democratici, il presidente eletto Joe Biden è già al lavoro. Ieri è stata presentata la nuova task force anti-Covid. La compongono 13 esperti bipartisan, guidati da tre figure di alto profilo: David Kessler, 69 anni, ex commissario della Food and Drug Administration. L’ammiraglio Vivek Murthy, 43 anni, responsabile della sanità pubblica ai tempi di Obama. E Marcella Nunez-Smith, 40 anni, professore di medicina interna a Yale. Nel presentarla alla stampa, Biden ha rivolto un appello agli americani ad indossare la mascherina, invertendo quindi la rotta rispetto alle posizioni espresse per mesi da Trump. Biden ha annunciato che l’uso di tamponi rapidi e gratuiti (invisi all’attuale amministrazione perché denunciano il numero reale di casi) sarà raddoppiato, che saranno varati nuovi sussidi mentre altri 25 miliardi saranno destinati al vaccino.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: La task force di Biden: “Rischiamo altri duecentomila morti” – Biden lancia la task-force anti-Covid “Indossare la mascherina salva vite”
Tema: USA – La task force anti-Covid di Biden

Il discorso con cui Joe Biden ha annunciato ieri la creazione della sua task force contro il Covid, proprio nel giorno in cui la Pfizer ha rivelato di aver sperimentato un vaccino efficace nel 90% dei casi, rappresenta un netto cambio di passo rispetto all’approccio dell’amministrazione Trump alla pandemia: “Non importa chi avete votato. Fatelo per voi, per i vostri vicini, per salvare la vita di chi vi impacchetta gli alimenti, dei medici e gli infermieri, degli insegnanti dei vostri figli. Fatelo, però. La maschera non è una dichiarazione politica, indossatela. Le notizie sul vaccino sono positive, ma prima che potrà essere distribuito a tutti, rischiamo di perdere altre 200.000 persone. Per evitarlo, dobbiamo adottare insieme le misure necessarie”, ha detto il presidente eletto. Biden ha annunciato la creazione del suo Covid-19 Transition Advisory Board, guidato dai tre copresidenti David Kessler, ex capo della Fda; Vivek Murthy, ex Surgen General; e Marcella Nunez-Smith, professoressa a Yale. Poi ci sono dieci membri, cioè l’italo americana dell’ex incubator della Cia In-Q-Tel, Luciana Borio, specializzata in biodifesa; l’ex responsabile federale dei vaccini Rick Bright, cacciato da Trump; i dottori, professori e scienziati Ezekiel Emanuel, Atul Gawande, Celine Gounder, Julie Morita, Michael Osterholm, Loyce Pace, Robert Rodriguez, Eric Goosby. Non c’è Tony Fauci, ma questo dipende dal fatto che lui fa ancora parte della task force di Trump.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Biden accelera la transizione Il primo passo è contro il Covid
Tema: USA, Trump ancora non riconosce la sconfitta

Il presidente eletto Joe Biden lavora al lancio di un grande piano nazionale contro il coronavirus e all’estensione delle cure sanitarie pubbliche con l’Obamacare, che si aggiungeranno agli interventi sul fronte economico e sul fronte delle tensioni razziali. Intanto Trump non fa alcun passo indietro e non ha ancora riconosciuto la sconfitta: ieri il presidente uscente ha annunciato il siluramento del segretario alla Difesa, Mark Esper, che sarà sostituito alla guida del Pentagono da Cristopher Miller, attuale direttore dell’antiterrorismo Usa. Trump non molla, preannuncia comizi e invita i suoi fan a sostenerlo in questa battaglia che potrà andare avanti ancora qualche settimana, fino a quando, al termine dello spoglio, Emily Murphy, repubblicana scelta da Trump a presiedere l’agenzia federale che garantisce la transizione alla Casa Bianca, la General Services Administration (Gsa), non potrà più frenare ma sarà costretta dalle scadenze fissate dalla Costituzione a dichiarare il vincitore delle elezioni 2020. Murphy ha pronta la lettera sul tavolo ma finora rifiuta di firmarla, rivela il Washington Post. Non è un elemento da poco. Perché senza quel via libera, il nuovo presidente non può avere accesso ai fondi federali perla transizione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Semprini Francesco 
Titolo: Trump tira dritto sui ricorsi ma vuole la rivincita nel 2024
Tema: USA, Trump ancora non riconosce la sconfitta

Mentre i suoi fedelissimi annunciano istanze di denuncia per brogli e le richieste di nuovi conteggi, il presidente uscente Donald Trump congenda bruscamente il capo del Pentagono Mark Esper bollandolo come “terminated” via Twitter. ll suo posto sarà ricoperto ad interim dal direttore del National Counterterrorism Center, Christopher Miller, meritevole di più fiducia, secondo Trump, dopo che il cauto Esper non aveva mobilitato le forze armate durante i tumulti causati dalle tensioni razziali. Secondo i media americani le prossime teste a cadere saranno quella della direttrice della Cia, Gina Haspel, e quella del direttore dell’Fbi, Cristopher Wray. Mentre prende corpo l’ipotesi di una possibile nuova candidatura di Trump nel 2024.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Herndon Astead_W. 
Titolo: Intervista ad Alexandria Ocasio-Cortez – Ocasio-Cortez: adesso la sfida è il razzismo – Ocasio Cortez “Caro Joe, noi progressisti non siamo il nemico”
Tema: USA, il fronte democratico

La leader dell’ala più progressista del partito democratico USA, Alexandria Ocasio-Cortez, dopo aver sostenuto Joe Biden nella campagna elettorale per le presidenziali, ha detto senza mezzi termini che le divisioni interne al partito che hanno animato le primarie sussistono ancora: “Sappiamo che il razzismo è un problema, ed evitare la discussione su questo non ci aiuterà a risolvere le questioni elettorali”, dice la Ocasio-Cortez; “Al tempo stesso, però, abbiamo anche imparato che le politiche di Astead W. Herndon progressiste non danneggiano i candidati: tutti coloro che hanno co-sponsorizzato Medicare for All in un distretto in bilico hanno mantenuto il loro seggio. Anche co-sponsorizzare il Creen New Deal non è stato una zavorra per il partito. Penso che sarà molto importante il modo con il quale il partito affronterà l’aspetto del razzismo a livello interno e se sarà sincero quando farà un vero esame autoptico. Perché prima ancora di avere numeri certi, c’era già chi puntava il dito dicendo che era tutta colpa dei progressisti e del Movimento Black Lives Matter”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ippolito Luigi 
Titolo: Scienza e fake news, gli 007 inglesi contro i russi
Tema: Propaganda e ricerca

I servizi britannici scendono in campo per contrastare la disinformazione sui vaccini anti-Covid: la battaglia via web, come rivelato dal Times, è condotta dal Quartier Generale delle Comunicazioni Governative, a cui toccherà il compito di sventare la propaganda occulta del Cremlino, che in questi ultimi mesi ha sferrato una vasta offensiva per denigrare i vaccini sviluppati in Occidente.  In particolare, i troll agli ordini di Vladimir Putin hanno messo nel mirino il vaccino di Oxford, accusato addirittura di trasformare gli uomini in scimmie. Il governo britannico considera come una sua priorità la lotta alla disinformazione, nel momento in cui un vaccino per il coronavirus sembra ormai a portata di mano.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salom Paolo 
Titolo: Il trionfo di Suu Kyi oscurato dai Rohingya – Birmania, il trionfo di Suu Kyi oscurato dalla sorte dei Rohingya
Tema: Elezioni in Birmania

La Birmania è tornata al voto, domenica, per la seconda volta dalla fine (formale) della dittatura militare nel 2011. Aung San Suu Kyi, icona mondiale della resistenza non violente e guida della nazione, ha di nuovo vinto le elezioni: a spoglio non ancora concluso — ci vorrà una settimana per avere i risultati definitivi — il portavoce Monywa Aung Shin ha assicurato che il suo partito “ha conquistato oltre 322 seggi”, quanto basta cioè per mantenere la maggioranza assoluta. Il risultato è di tutto rispetto se consideriamo che oltre alla formazione dei generali (che peraltro sono titolari per legge di un quarto dei seggi parlamentari) Suu Kyi si è dovuta confrontare con qualcosa come una novantina di nuovi partiti. L’aspetto meno piacevole di questa performance elettorale è la svolta, o per meglio dire il dietrofront, dell’Orchidea di Ferro (altro soprannome di Suu Kyi) nel campo dei diritti umani nel suo stesso Paese. Dal 2017, di fronte alla sanguinosa repressione da parte dell’esercito, con migliaia di vittime e la conseguente fuga di oltre 700 mila profughi nel vicino Bangladesh, Suu Kyi non ha fatto nulla per difendere la minoranza musulmana. Anzi: ha provato a giustificare davanti al mondo le radici di una simile oscenità.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: La giornata – Al via in Tunisia i colloqui di pace per la Libia
Tema: Libia

È iniziato ieri a Tunisi, sotto l’egida dell’Onu, il Forum del Dialogo politico libico al quale parteciperanno 75 inviati delle varie parti politiche. Il Forum intende porre le basi per ridisegnare gli assetti in Libia dopo annidi contrapposizioni tra il governo di accordo nazionale di Tripoli, riconosciuto dall’Onu e il potere del generale Khalifa Haftar. Il vice capo della Missione di sostegno dell’Onu in Libia, Stephanie Williams, ha detto di essere «ottimista» per i colloqui. Il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied, in apertura del Forum, ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è ripristinare la sovranità di tutta la Libia: il popolo libico ha il diritto all’autodeterminazione».
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