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SINTESI IN PRIMO PIANO – 10 marzo 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Italia chiusa nei weekend
– Il Pd in pressing su Letta
– Un solo decreto per il Recovery
– Bce pronta a dare fondo al programma pandemico
– Ue e Mosca, tensione su Sputnik
– Il Brasile spera nella riabilitazione di Lula

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Italia chiusa nei weekend – La stretta nei fine settimana Ecco le nuove regole del governo
Tema: Lotta al virus

Lockdown per l’Italia nei fine settimana e rafforzamento delle misure restrittive nelle zone gialle. Questa l’indicazione del Comitato tecnico scientifico (Cts). Oggi verranno comunicate le decisioni che saranno adottate. Il presidente Sergio Mattarella è stato vaccinato allo Spallanzani di Roma. E sui vaccini la Johnson & Johnson garantisce che i tempi di consegna saranno rispettati. Aumentano ancora ricoveri in terapia intensiva.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario – Russo Paolo 
Titolo: Il retroscena – Battaglia nella maggioranza Speranza vuole il lockdown Salvini: no a misure punitive
Tema: Lotta al virus

Da una parte ci sono Roberto Speranza e Dario Franceschini che dicono di chiudere e di chiudere il più possibile e presto, prima che la nuova ondata faccia un disastro, e danno per scontate per Pasqua le zone rosse sperimentate a Natale, come suggeriscono gli esperti. Dall’altra ci sono Matteo Salvini, la Lega e Forza Italia che guidano il fronte di chi non vuole sentir parlare di chiusure generalizzate, tantomeno nei giorni di festa, quando i fatturati delle attività commerciali e della ristorazione si impennano. Mario Draghi sta nel mezzo, ascolta cosa suggerisce il Comitato tecnico-scientifico e cerca di barcamenarsi tra le convinzioni delle forze politiche della sua maggioranza. Nel governo tutti incrociano le dita ma tanto i rigoristi che gli aperturisti sono fiduciosi sull’andamento della curva epidemica, che dai numeri degli ultimi giorni sembra stia rallentando la salita verso l’alto.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Bertini Carlo 
Titolo: Il Pd in pressing Letta verso il sì Bufera su Casalino – Il Pd insiste, Letta verso il sì Casalino agita i rapporti con i 5S
Tema: Pd

Stavolta il pianeta dem ne ha collezionate due: il caso “Sardine”, che con Mattia Santon definiscono il Pd «un marchio tossico», e il caso di Rocco Casalino, che parla di «cancri da estirpare», salvando solo Zingaretti e Franceschini. E a parte le scuse di Casalino; a parte la ridda di reazioni sdegnate, resta agli atti un «like» che fa la differenza: quello di Enrico Letta al commento del verde Angelo Bonelli, che invoca «educazione e rispetto». La notizia è che dopo aver detto domenica che sta bene dove si trova, ovvero a Parigi, a dirigere l’istituto di studi politici “Sciences Po”, Enrico Letta si è fatto nelle ultime ore più rifiessivo e meno tranchant. Non che abbia detto sì a una sua candidatura alla guida del Pd, ma le sirene di chi lo sprona, a partire da Dario Franceschini e Nicola Zingaretti, iniziano a fare breccia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Pd, Letta apre all’ipotesi segreteria Ma pone due condizioni per dire sì
Tema: Pd

Il pressing su Enrico Letta è fortissimo sia da parte di Dario Franceschini che di Andrea Orlando e Nicola Zingaretti. In queste ore chi ha parlato con l’ex premier lo ha definito «molto preoccupato per le sorti del partito». Forse anche per questa ragione, oltre che per le insistenze che gli vengono da molti, sembra che nelle ultime ore Letta si sia convinto a prendere in mano le redini del Pd. Ma ovviamente pone delle condizioni. Fondamentalmente due. Innanzitutto, che la sua candidatura sia la più unitaria possibile. Un requisito minimo per chi si dovrebbe accingere a guidare i dem, tanto più dopo la travagliata vicenda di Nicola Zingaretti, che ha lasciato la segreteria proprio a causa delle divisioni del Pd. Dicono anche che vi sarebbe da parte di Letta la richiesta di indire poi il congresso a scadenza naturale, ossia nel 2023, senza anticiparlo di un anno.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cremonesi Marco 
Titolo: «Un nuovo gruppo in Europa» Salvini avvisa i leghisti filo Ppe
Tema: Lega

«Stiamo lavorando per un nuovo gruppo, inclusivo, con movimenti che sono al governo in altri paesi, con i polacchi e gli ungheresi». Matteo Salvini movimenta il giorno del suo 48esimo compleanno con un’intervista ad Annalisa Chirico in cui prefigura nuovi scenari europei. Con un punto fermo: “L’ingresso nel Ppe non è all’ordine del giorno. Serve qualcosa di nuovo”. E le dichiarazioni Salvini sono arrivate a Bruxelles. In una nota, fonti dell’Ecr, i Conservatori europei di cui è presidente Giorgia Meloni e a cui aderiscono anche i polacchi citati da Salvini, osservano che «esiste già un gruppo nell’Eurocamera, che e quello dei Conservatori e dunque non ci sarebbe la necessità di costruirne uno nuovo».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Borgia Pier_Francesco 
Titolo: La linea di Berlusconi: «Fi spinta propulsiva del governo Draghi»
Tema: Forza Italia 

Silvio Berlusconi ha voluto intorno a un ideale tavolo i componenti azzurri del gabinetto Draghi insieme con i coordinatori del partito e i coordinatori regionali. Un modo per ribadire la specificità del ruolo di Forza Italia nel governo di unità nazionale. «Questo governo non è il nostro governo, lo sappiamo, non è il governo di Forza Italia e del centrodestra che avremmo voluto e che realizzeremo quando i numeri elettorali ce lo consentiranno – spiega il leader azzurro -. Però è un governo nato prima di tutto per una nostra sollecitazione. Siamo stati i primi a chiedere un esecutivo che esprimesse l’unità sostanziale del Paese di fronte all’emergenza, e a fare appello al Capo dello Stato affinché indicasse questa strada. Il governo Draghi è l’unica soluzione possibile a una condizione di emergenza come quella che stiamo attraversando».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: Giustizia, riforme prima dell’estate Appello di Cartabia per il dialogo
Tema: Giustizia

Sarà che la nuova ministra è una professoressa totalmente a digiuno di dinamiche parlamentari e trattative fra i partiti, ma certo non è usuale che un Guardasigilli citi le tragedie greche o le sacre scritture per convincere le forze di maggioranza a dialogare tra loro. Marta Cartabia risale ad Antigone e alle Eumenidi per avvertire che l’intransigenza sui principi può trasformarsi in tragedia che si abbatte sui protagonisti ma pure sull’intera polis che ne esce distrutta. Di qui la necessità di lavorare insieme per evitare rotture, con la disponibilità e l’umilità necessarie a comprendere le ragioni dell’altro. La neo-ministra ribadisce che si ripartirà dai testi già depositati in Parlamento, ma ha chiesto un mese di tempo in più (fino a fine aprile) per presentare nuovi emendamenti.
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Testata:  Libero Quotidiano 
Autore:  Chirico Annalisa 
Titolo: Intervista a Matteo Salvini – «In Europa un gruppo con Orban»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

«Il 7 aprile, giornata mondiale della salute, potrebbe essere la data perfetta per riaprire piscine e palestre dove i dati lo consentono. Sono contrario a un lockdown nazionale: bisogna agire a livello locale dove c’è una recrudescenza del virus, ma nelle zone gialle, o nella Sardegna bianca, dobbiamo mandare un messaggio di speranza e pianificare le riaperture», dice Matteo Salvini. Il leader della Lega parla dei suoi primi 48 anni, ma anche di Italia ed Europa. «L’ingresso della Lega nel Ppe non è all’ordine del giorno ma stiamo lavorando per creare un nuovo partito al Parlamento europeo. Dialoghiamo con ungheresi, polacchi…».
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Economia e finanza

Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria – Petrini Roberto 
Titolo: Recovery, c’è poco tempo decreto per le misure chiave
Tema: Recovery

Un decreto legge per rendere subito attuabile il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Arriverà insieme alla nuova versione del Piano, e includerà tutte le norme necessarie a far partire il Recovery Plan, dalla semplificazione burocratica allo snellimento delle procedure dei concorsi pubblici e a qualche misura che potrebbe rendere più rapida la giustizia civile. Lo annuncia il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta in audizione parlamentare: è la risposta del governo alla richiesta del commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni di «un binario straordinario» per non arrivare tardi all’appuntamento di fine aprile della consegna del PNRR a Bruxelles.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Di Branco Michele 
Titolo: Un solo decreto per il Recovery, slittano i Sostegni – In un decreto unico le misure Recovery E slittano i sostegni
Tema: Recovery

Un super decreto di accompagnamento al Recovery plan. Ecco il progetto che il governo intende mettere a punto nel giro di un paio di settimane per imprimere ulteriore forza istituzionale al progetto che, nelle strategie del premier Mario Draghi, deve costituire il punto di ripartenza del Paese. Il provvedimento dovrebbe essere presentato e poi discusso in Parlamento entro fine mese e, ovviamente, traccerà gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia vuole realizzare con i fondi europei di Next Generation Eu. La scadenza per la presentazione del Piano a Bruxelles, fissata entro il 30 aprile, è sempre più vicina. La strategia l’ha indicata in maniera esplicita Renato Brunetta. «Stiamo lavorando a un decreto di accompagnamento del Pnrr che attui le diverse indicazioni, dai concorsi nella Pa alla digitalizzazione» ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione in audizione alle commissioni Lavoro e Affari costituzionali di Camera e Se nato.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Paolucci Gianluca 
Titolo: I ristori lumaca ai traditi dalle banche stanziati 1,5 miliardi, pagati 35 milioni
Tema: Ristori

La buona notizia è che dopo la sentenza della Corte Ue sul caso Tercas l’Italia può, almeno in teoria, chiedere indietro i soldi spesi per risarcire i risparmiatori coinvolti nei crac bancari. La cattiva notizia è che deve prima spenderli, quei soldi. Il Fir, Fondo indennizzi risparmiatori, con una dotazione di 1,5 miliardi per «indennizzare i risparmiatori che hanno subìto un pregiudizio ingiusto da parte di banche e controllate, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018», a due anni dalla sua nascita ha erogato 35,1 milioni. Altri 16,3 milioni, si spiega da Consap – la controllata del Mef che gestisce il Fondo – sono in pagamento in questi giorni. Eppure, il Fondo esiste da più di due anni, istituito dalla legge di bilancio del 30 dicembre 2018.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  U.Man. 
Titolo: Il retroscena – Ristori, licenziamenti, lavoro le parti sociali aumentano il pressing su Palazzo Chigi
Tema: Decreto Sostegni

Potrebbe essere proprio il ministro dell’Economia Daniele Franco ad incontrare le parti sociali per affrontare i nodi dell’atteso decreto Sostegni, il provvedimento che dovrà stabilire i nuovi indennizzi per le categorie colpite dalla crisi, fissare i paletti sui licenziamenti e ridefinire l’ambito d’intervento della Cig. Sindacati e Confindustria vorrebbero invece fissare una data per l’incontro, prima del varo delle misure previsto per la prossima settimana, con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Per affrontare tutti i temi della ripresa, partendo ovviamente dall’emergenza lavoro. Gli ultimi dati Istat confermano che la crisi legata alla pandemia ha avuto effetti disastrosi, spingendo solo nell’ultimo anno oltre un milione di persone in povertà assoluta. Per non parlare poi dei 500 mila posti persi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: La web tax slitta al 16 maggio Platea allargata per i ristori
Tema: Web tax

Il decreto intitolato ai «Sostegni» arricchisce il suo capitolo fiscale, con un nuovo rinvio per la Web Tax che sposta al 16 maggio il pagamento e al 30 giugno la dichiarazione. Ma il provvedimento rallenta il proprio cammino verso il consiglio dei ministri, appesantito dalle tante incognite ancora da risolvere sulle misure di aiuto per imprese e partite Iva oltre che sulle sanatorie chieste dalla politica. Da definire, poi, l’impianto per i nuovi interventi per la liquidità delle imprese medio-grandi. Non se ne parlerà prima di lunedì. La nuova proroga della tassa digile è stata ufficializzata ieri da un comunicato del Mef, che ha voluto giocare d’anticipo senza arrivare a ridosso della scadenza come accaduto per la pace fiscale (che slitterà al 30 luglio per le rate 2020 e al 30 novembre per quelle del 2021).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Bce pronta a utilizzare tutti i 1.850 miliardi del piano pandemico – La Bce pronta a dare fondo al programma pandemico
Tema: Bce

Definire in maniera più puntuale l’approccio «olistico e sfaccettato», indicando le variabili finanziarie di riferimento più importanti per la politica monetaria nella crisi Covid-19, tassi nominali o reali, curva risk-free e rendimento ponderato per il Pil dei titoli di Stato. Spiegare cosa significa «preservare le condizioni di finanziamento favorevoli» in pandemia con gli acquisti del programma Pepp e fino a che punto conta la «costellazione delle condizioni dello scorso dicembre». Riesaminare l’iter decisionale degli acquisti mensili del programma pandemico Pepp. E, mossa più forte, annunciare che la dotazione del Pepp – 1.850 miliardi fino al marzo 2022 – sarà utilizzata per intero perché l’incertezza resta elevata. Sono questi i principali punti di discussione sul tavolo del Consiglio direttivo della Bce che si riunisce domani ancora una volta in piena pandemia.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: Tassi in rialzo, i mercati nervosi spingono per un intervento Bce
Tema: Mercati

“Gli scarsi acquisti di titoli di Stato deludono gli operatori. Francoforte potrebbe dare una risposta forte, anche perché non teme l’inflazione”. Mentre l’inflazione è ancora uno spettro che la Bce fatica a considerare minaccioso, Christine Lagarde è assolutamente consapevole che comincia ad esserci un problema sulla reazione dei mercati alle possibili – future – fiammate dei prezzi. Perché è quello lo scenario che sta facendo lievitare il costo dei finanziamenti: se aumenta l’inflazione, di solito, le banche centrali aumentano i tassi. E i mercati, semplicemente, le stanno anticipando. Ma la Bce non deve guardare alle ansie degli investitori, piuttosto ai numeri. E i numeri, se si guarda ai Btp italiani, non sono allarmanti: i rendimenti sono allo 0,7% contro il 3% di un anno fa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: Intervista a Christian Masset – Masset: «Parigi cerca aziende estere che puntino sul Paese» – «Parigi vuole attirare gli investimenti d’imprese dall’estero»
Tema: Intervista a Christian Masset

“Sui rapportitra Italia e Francia a volte l’informazione è stata un po’ a senso unico, facendo emergere una sorta di chiusura. Ma quando si guarda alla realtà i dati sono molto chiari: in Francia gli investimenti stranieri rappresentano il 31% del Pil, in Italia il 20%. Sulla base di queste cifre si può dire chela Francia è più aperta agli investimenti stranieri e in particolare con l’Italia”. Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia dal 2017, conosce profondamente il nostro paese, e nelle settimane decisive per il futuro dell’Europa con la definizione del Next Generation Ue, lancia un messaggio di forte “attrazione” degli investimenti italiani oltralpe e allo stesso tempo di condivisione degli obiettivi di fondo.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Da Rin Roberto 
Titolo: Il Brasile sprofonda in recessione e spera nella riabilitazione di Lula
Tema: Brasile

Lo scenario economico è tra i più foschi degli ultimi decenni: una profonda recessione, un discredito diffuso per l’attuale presidente, Jair Bolsonaro, l’appello (inascoltato) del ministro dell’Economia, Paulo Guedes, a evitare una deriva simile a quella del Venezuela e infine la gestione della crisi sanitaria conseguente al Covid. Eppure, in questo quadro desolante c’è margine per “O Brasil confiante”, il Brasile fiducioso. È quello della giustizia. Il Supremo tribunale federale (Stf) del Brasile ha annullato tutte le condanne penali contro l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva emesse dai giudici di Curitiba nell’ambito dell’inchiesta Lava Jato (la “Mani pulite” che alcuni anni fa sconvolse il Paese, ndr). La stragrande maggioranza degli elettori brasiliani vorrebbe rieleggere Lula.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrogiacomo Daniele 
Titolo: La rivincita di Lula “Mi sento un trentenne pronto a sfidare Bolsonaro”
Tema: Brasile

Il riscatto e il ritorno. La giustizia restituisce la dignità umana e politica a Lula e apre la strada verso una sua nuova candidatura alle presidenziali del 2022. Sarebbe la terza volta per il padre della sinistra brasiliana, già alla guida del grande Paese sudamericano dal 2003 al 2011. A chi gli chiedeva solo pochi giorni fa se non si considerasse troppo vecchio, ha replicato con una battuta che esprimeva il suo momento di straordinaria lucidità e forza spirituale: «Ho i miei 75 anni ma c’è qualcuno più vecchio di me che è stato appena eletto come presidente degli Stati Uniti d’America». Uscito dal carcere poco più di un anno fa (8 novembre 2019) Luiz Inácio da Silva, detto Lula, è già riuscito a liberarsi delle tossine e della rabbia che ha dovuto sopportare per 580 giorni in una cella all’interno della sede centrale della Polizia federale.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bonanni Andrea 
Titolo: L’analisi – Ursula alla prova – Vaccini, Ursula alla prova
Tema: Vaccini

L’ Europa incassa un altro “buco” di 55 milioni di dosi del vaccino americano Johnson & Johnson. Sarebbero dovute arrivare nel secondo trimestre dell’anno, ma sembrano svanite nelle nebbie che ancora avvolgono i contratti miliardari firmati da Bruxelles con le case farmaceutiche anglo-americane, nonostante le numerose richieste di trasparenza. «Difficoltà di reperimento dei componenti», si giustifica l’azienda alla vigilia dell’approvazione del suo prodotto da parte dell’Agenzia del farmaco europea. E tanto, secondo loro, ci dovrebbe bastare. Come spesso succede, c’è un paradosso a coronare questa «beffa di Bruxelles» sui vaccini. All’inizio della pandemia, poco più di un anno fa, i leader europei furono i primi a cogliere la gravità della situazione. Mentre Italia, Francia e Germania dichiaravano i lockdown, negli Stati Uniti il presidente Trump irrideva gli allarmismi europei e si esibiva senza mascherina.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  F. Dr. 
Titolo: Ue e Mosca, tensione su Sputnik È un caso la produzione in Italia
Tema: Vaccini

Ue e Russia ai ferri corti sullo Sputnik, mentre l’Italia sarà quasi certamente il primo Paese europeo a produrre il vaccino russo. L’Unione Europea per ora fa i conti senza il farmaco di Mosca, puntando invece sui prodotti occidentali. E il presidente del Consiglio europeo Michel liquida come «operazioni molto limitate ma fortemente pubblicizzate» quelle annunciate dai russi, come, forse, la licenza concessa all’azienda italiana. Licenza della quale anche il nostro governo non sapeva nulla. Tanto il ministero per lo Sviluppo economico che quello degli Esteri hanno fatto sapere di non essere stati informati in anticipo. L’iniziativa russa di mettere un piede dentro la Ue tramite la fabbrica italiana sembra dunque aver creato qualche problema a livello politico. E sono scintille tra l’Ema e il Fondo statale russo che commercializza lo Sputnik.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Dagli Stati Uniti niente forniture sanitarie all’Europa
Tema: Stati Uniti-Ue

Gli Stati Uniti non forniranno nulla agli europei. Non i vaccini prodotti in America. Ma neanche siringhe, fiale e tutto il materiale sanitario che può tornare utile. Il responsabile anti pandemia della Casa Bianca, Jeffrey Zients, lo ha spiegato al Commissario per l’industria di Bruxelles, Thierry Breton. L’altro ieri, 8 marzo, al termine del vertice virtuale tra I due, la Commissione ha diffuso una nota in cui si legge che Ue e Stati Uniti «hanno concordato di lavorare insieme per garantire il regolare funzionamento delle catene di approvvigionamento industriale per la produzione di vaccini da entrambe le parti». Una formula che cela la delusione per l’esito dell’incontro. Per almeno quattro-cinque mesi l’amministrazione di Joe Biden penserà solo agli americani. Un concetto che il presidente ha ripetuto ieri sera nel suo primo discorso televisivo in prime time.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Sabadin Vittorio 
Titolo: La Regina risponde a Harry e Meghan “Preoccupata dalle accuse di razzismo”
Tema: Regno Unito

La Regina è «rattristata» dalle difficoltà incontrate da suo nipote Harry e dalla moglie Meghan negli anni trascorsi con la famiglia reale, così ampiamente illustrate nell’intervista con Oprah Winfrey. Le questioni più gravi, come quelle del colore della pelle del loro bambino, sono preoccupanti, ma saranno affrontate in privato. Sulle altre i ricordi possono variare, ma si indagherà anche su quelle. Elisabetta ha aspettato due giorni prima di rispondere alla devastante intervista rilasciata dai duchi di Sussex alla regina dei talk show americani, vista nel mondo in 62 Paesi e solo in America da 17 milioni di persone. Soprattutto, Elisabetta ha aspettato che la vedessero su Itv i sudditi britannici, cosa avvenuta lunedì sera.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Pellegrino Roberto 
Titolo: L’Ue toglie l’immunità a Puigdemont e ai ribelli La rabbia dei catalani
Tema: Catalogna

Si complica il futuro dell’ex presidente disobbediente della Catalogna, Carles Puigdemont, assieme ai suoi ex consiglieri Toni Comin e Clara Ponsati. Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha revocato ieri l’immunità ai tre esponenti politici del separatismo catalano che si erano rifugiati a Bruxelles nell’inverno del 2017, per sfuggire a un ordine di cattura del Tribunale Supremo di Spagna per disobbedienza, ribellione e sedizione. Il Parlamento di Louise-Weiss a Strasburgo, presieduto da David Sassoli, rispondendo a un ordine di cattura europeo dei magistrati di Madrid, ha deciso singolarmente per Puigdemont, Comin e Ponsati che hanno tutti avuto una media di 400 voti a favore della richiesta e 240 contrari. La perdita dello scudo dell’immunità, ora consentirà di ridare valore ai mandati europei emessi dall’Audencia Nacional: sarà il tribunale del Belgio, dove attualmente risiedono i tre ribelli, a decidere sulla loro estradizione.
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