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SINTESI IN PRIMO PIANO – 10 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Conte attacca la Riforma della giustizia
– A sorpresa Draghi procede con le nomine alla Rai
– Global minimun tax, Carbon tax e Web tax: verso un accordo internazionale
– Biden chiama Putin: adesso blocca gli hacker russi.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: Giustizia, l’attacco di Conte – Riforma penale, il M5S ribolle Conte contro il governo
Tema: M5s e giustizia

Ieri — dopo la mediazione sulla riforma Cartabia che ha fatto Infuriare la base pentastellata e i gruppi parlamentari — è proprio l’ex premier a prendere la parola e a dare battaglia. «Non canterei vittoria, oggi non sono sorridente sull’aspetto della prescrizione, siamo ritornati a un’anomalia italiana ». E ancora: «Non è questione di Conte contro Draghi ma di trovare delle soluzionl e dei meccanismi che consentano all’Italia di mettersi in linea con le soluzioni di tanti Paesi europei». Conte non ci sta, non apprezza quella che alcuni suoi fedelissimi descrivono come «l’ennesima umiliazione patita dal Movimento». Dopo l’intervento di Conte tuona su Facebook anche l’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, uno dei più vicini all’ex premier, che critica la mediazione perché «nell’unanimità improvvisata di ieri che ha visto tutti insieme a tutti, si è inevitabilmente e oggettivamente annacquata una battaglia durata dieci anni».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa – Pucciarelli Matteo 
Titolo: Grillo si schiera con Draghi L’ira di Conte – Giustizia, c’è Grillo dietro il sì 5S alla riforma Nuovo scontro con Conte
Tema: M5s e giustizia

Un compromesso accettabile oppure una débâcle, e attorno a questi due stati d’animo si sta consumando l’ultima frattura interna al M5S. Dove per la prima volta lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte non è legato a questioni statutarie, interne, ma eminentemente politiche, riguardo al da farsi sulla riforma della giustizia. Infatti i quattri ministri del Movimento si sono trovati di fronte a un bivio: votare contro o astenersi e perdere tutto l’impianto di quella pensata dall’allora ministro Alfonso Bonafede oppure dire sì e salvare qualche punto.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Così Draghi minacciò: mi dimetto 5S contro Grillo: come Berlusconi
Tema: M5s e giustizia
Beppe Grillo come Berlusconi. È un accostamento da incubo che nessuno, nel M5S, si sarebbe mai sognato di fare. E invece è successo, ieri, dopo aver saputo della telefonata del premier Mario Draghi al comico genovese. Telefonata che ha preceduto quelle di Grillo per chiedere ai ministri del M5S di accettare una mediazione con la ministra della Giustizia Marta Cartabia. Secondo diverse fonti grilline di alto livello, tra cui sottosegretari ed ex ministri, quanto accaduto rileva un cortocircuito e scivola pericolosamente su terreni di «inopportunità», perché incrocia la vicenda privata e drammatica di Ciro, il figlio di Grillo accusato di stupro, tra l’altro proprio allavigilia dell’udienza preliminare in Sardegna.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: Intervista a Marta Cartabia – «Certezza sui tempi, rispetto delle garanzie» – «Non è solo un compromesso ma rispetto della Costituzione»
Tema: Riforma della Giustizia

Tempi certi e determinati I per la conclusione dei giudizi, «i processi lunghi ledono le garanzie degli imputati» dice al Corriere la ministra Marta Cartabia. La giustizia da anni è uno dei temi più divisivi d’Italia «e approvare in Consiglio dei ministri il progetto di riforma all’unanimità e un traguardo importante». «Non è solo un compromesso ma rispetto della Costituzione». La ministra della Giustizia: si dovevano correggere gli squilibri della legge Bonafede A Palermo, con processi anche complessi, l’appello dura meno di due anni. Perché mai a Napoli non dovrebbero fare lo stesso?
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Testata:  Stampa 
Autore:  Tamburrino Michela 
Titolo: Svolta in Rai: Fortes ad e Soldi presidente ma la scelta del governo agita la maggioranza
Tema: Nomine

È lo schiaffo rumoroso e ben assestato dato dal Premier Draghi alla politica. Fumata nera delle Camere, fumata bianca del Governo. Così è che in anticipo sulla data fissata a lunedì, per timore di indiscrezioni, ieri nel primo pomeriggio si è avuto l’annuncio. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, d’intesa con il Presidente del Consiglio Draghi proporrà Marinella Soldi e Carlo Fuortes quali componenti del Consiglio di amministrazione Rai alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri in programma lunedì con l’approvazione del Bilancio che chiude l’attuale gestione. Mercoledì poi, dopo il rinvio chiesto dal M5S ma approvato da quasi tutti i partiti, toccherà al Parlamento esprimersi, prima della riunione inaugurale del cda Rai e del voto della Commissione di Vigilanza, chiamata a ratificare la nomina del presidente con una maggioranza dei due terzi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Baccaro Antonella – Cappelli Valerio 
Titolo: Le scelte di Draghi: Fuortes e Soldi per il vertice Rai – Rai, il governo indica Fuortes e Soldi Draghi accelera, tensione tra i partiti
Tema: Nomine

Carlo Fuortes, manager di area Pd, potrebbe essere il nuovo ad, e la presidenza è destinata a Marinella Soldi, dirigente cosmopolita. I partiti litigano. a pagina 6 Rai, il governo indica Footles e Soldi Draghi accelera, tensione tra i partiti La Lega scelto un amministratore delegato «di parte». I dubbi di Forza Italia sulla presidente Carlo Fuortes, attuale sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, sarà il nuovo amministratore delegato della Rai, mentre alla presidenza è destinata la manager tv Marinella Soldi. Il governo Draghi usa la tecnica del contropiede per evitare che il rinnovo del consiglio di amministrazione (in scadenza a fine mese con l’approvazione del bilancio) finisca in un vicolo cieco, dopo il rinvio delle nomine dei 4 componenti di scelta parlamentare, a mercoledì. Ieri il ministero dell’Economia ha bruciato i tempi indicando i due nomi che spetta all’azionista proporre all’assemblea, convocata per lunedì.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Rai, nomine a sorpresa: Soldi presidente e Fuortes ad – Fuortes e Soldi al timone della Rai La scelta del premier spiazza la destra
Tema: Nomine

L’unica previsione azzeccata, nel toto-nomi che da settimane impazza sui nuovi vertici Rai, è l’accoppiata di genere: un uomo e una donna. Per il resto, Mario Draghi è riuscito nella (ormai consueta) impresa di sorprendere tutti e spiazzare i partiti. Alcuni piacevolmente, come il Pd, che “guadagna” un amministratore delegato – l’economista Carlo Fuortes, sovrintendente dell’Opera di Roma – considerato da sempre vicino al Nazareno per interposto Nicola Zingaretti, e più in generale alla variegata galassia del centrosinistra che infatti esulta, per una volta compatta. Altri invece indispettiti, in particolare Fdl, che al neo-capo della Tv pubblica ha giurato inimicizia eterna, e pure un po’ la Lega, che però a ristoro incassa una promessa importante. La direzione di Rai 1 in tempi brevissimi e il cambio alla guida del Tg 1 appena sarà possibile. Come non bastasse, anche di Marinella Soldi, la manager che il Tesoro proporrà in Cdm per il ruolo di presidente, non si può certo dire che simpatizzi per il centrodestra.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Ddl Zan, fronda nel Pd per le modifiche No di Letta: aiutano chi vuole affossarlo
Tema: Legge Zan

«Siamo pronti ad ascoltare, discutere, dialogare, ma in Parlamento, perché siamo convinti delle nostre ragioni». Enrico Letta apre al confronto sul ddl Zan, ma si illude chi interpreta le sue parole come una disponibilità a trattare con Renzi e Salvini sugli emendamenti. La legge, per il segretario dem, deve restare com’è. Intanto perché «cosa voglia esattamente il leader di Iv è avvolto in una nebulosa», fanno notare al Nazareno: «Il testo, approvato alla Camera con il loro contributo, è stato oggetto di molte mediazioni, anche con le associazioni più rappresentative del mondo Lgbt». Mentre è chiaro che «la Lega vuole solo affossarlo», insiste il capo del Pd.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Logroscino Adriana 
Titolo: Variante Delta, crescono i contagi in undici regioni – Variante Delta al 27%, sale l’indice Rt Allerta della Salute sui casi in Spagna
Tema: Contagio

Aumentano i casi e, tra essi, i contagi da variante Delta incidono di più e abbassano la media anagrafica dei positivi. Gli effetti per chi si infetta sono meno gravi grazie, innanzitutto, ai vaccini, che assicurano un livello di protezione molto alto dall’infezione, e quasi totale dal rischio che si riveli grave o fatale. Ne consegue che «fondamentale è accelerare l’azione di immunizzazione», ma la doppia dose l’hanno ricevuta ancora in troppo pochi perché ci si possa sentire al riparo. Nel frattempo, quindi, «è essenziale osservare le misure di contenimento del contagio». E quello che rivela il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità illustrato dal presidente Silvio Brusaferro sulla base dei dati del periodo 21 giugno-4 luglio. E il bollettino quotidiano — ieri 1.390 nuovi contagiati, quattro in meno del giorno prima, 24 decessi (giovedì erano stati 13) e tasso di positività allo 0,7% — conferma la sostanziale, lenta, ripresa della corsa del Covid.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Folli Stefano 
Titolo: II punto – Tutto da rifondare il patto tra Pd e 5S
Tema: Centrosinistra

Tra i suoi effetti, la riforma Cartabia ha quello di frantumare il cosiddetto asse Pd-5S. Quanto meno la sua versione più accreditata dalle cronache politiche, fondata su Giuseppe Conte “punto di riferimento del fronte progressista” (secondo una nota definizione). Eletto segretario del Pd, Enrico Letta aveva ereditato questa relazione privilegiata e non ha fatto molto per modificarla. Ma l’alleanza per “contrastare le destre”, messa a fuoco da Goffredo Bettini durante la gestione Zingaretti, non aveva mai dato buona prova di sé. Per restare ai temi della giustizia, il Pd aveva accettato e fatto sua la riforma Bonafede, una bandiera dei Cinque Stelle, e non era il solo pegno offerto a garanzia del patto politico. A un certo punto era sembrato addirittura che si fosse andati oltre l’intesa di convenienza: l’asse si configurava quasi come una fusione, con Conte irrinunciabile punto di equilibrio del centrosinistra e il partito di Letta un passo indietro.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Di Donfrancesco Gianluca 
Titolo: Al G20 l’Europa chiede la svolta sul clima: subito una carbon tax globale – L’Europa traina il G20 sul clima e propone la carbon tax globale
Tema: Fisco internazionale

L’Europa spinge per fissare una soglia minima di prezzo mondiale sulle emissioni di anidride carbonica. Al G20 dei ministri dell’Economia e dei banchieri centrali in corso a Venezia, il francese Bruno Le Maire ha proposto ai Venti Grandi di assumersi un impegno comune. D’accordo sull’obiettivo generale della lotta al surriscaldamento globale, Washington mette invece l’accento su incentivi e sussidi a ridurre l’inquinamento. I Venti cercano di ridurre le distanze sulla lotta al cambiamento climatico, dopo l’accordo sulla riforma antielusiva del fisco per le multinazionali.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Enr. Ma. 
Titolo: Cos’è la tassa sui giganti del web
Tema: Fisco internazionale

La Global minimum tax è un sistema di tassazione internazionale concordato lo scorso primo luglio in sede Ocse (lo hanno approvato 131 Paesi su 139) e sul quale è in programma una prima intesa politica al G20 economico in corso a Venezia. L’intesa, volta a combattere i paradisi fiscali sarà poi ratificata ad ottobre nel G20 di Roma e quindi, una volta approvata dai singoli Stati, dovrebbe entrare in vigore dal 2023. Fino a ottobre saranno messi a punto i dettagli tecnici e soprattutto si cercherà di convincere Paesi che ancora non hanno sottoscritto l’intesa (in Europa: l’Irlanda, l’Ungheria e l’Estonia). Obiettivo della riforma è di non rendere più conveniente alle multinazionali di stabilirsi nei paradisi fiscali.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Digital tax, la Ue insiste senza chiudere agli Usa
Tema: Fisco internazionale

Sono giornate cruciali in campo fiscale a livello internazionale. Oltre al G20 di Venezia, durante il quale dovrebbe vedere la luce un progetto di tassazione minima dei profitti delle imprese, a Bruxelles la Commissione Ue lavora su una proposta di tassa digitale, il cui gettito dovrebbe permettere ai Ventisette di raccogliere denaro per rimborsare agli investitori 1750 miliardi di euro del Fondo per la Ripresa. I due tasselli sono incredibilmente intrecciati. Dopo aver accettato e anche promosso l’idea di una tassazione minima a livello internazionale, gli Usa stanno facendo pressione sulla Ue perché abbandoni l’ipotesi di una tassa digitale, così come illustrata in recenti conclusioni del Consiglio europeo.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: Istat: dal Pnrr fino a +2,8% di Pil Povertà assoluta in crescita
Tema: Crescita economica

Una crescita annua del Pil dl circa lo 0,5%, con un effetto a regime nel 2026 tra +2,3%-2,8%, «con impatto che aumenta al crescere dell’intensità della componente immateriale della spesa (R&S, software, altri prodotti della proprietà intellettuale)». L’Istat misura con una simulazione l’effetto sull’economia italiana del Piano Nazionale di Ripresae Resilienza (Pnrr) da 235 miliardi, la cul prima tranche è in arrivo. Nella presentazione alla Camera della Relazione annuale, il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, hachiarito che le risorse del “recovery” in arrivo rappresentano «un’opportunità di sviluppo soltanto se si attiveranno processi decisionali e di realizzazione tempestivi ed efficienti, in grado di superare talune, ben note, incapacità dell’azione amministrativa». Insomma, questa crescita ci sarà se il Piano sarà attuato senza intoppi.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Riccio Sandra 
Titolo: Contratti precari meno flessibili e arriva lo scudo contro i rincari
Tema: Aiuti alla ripresa

Via libera al decreto legge Sostegni Bis da parte della commissione Bilancio della Camera. La misura contiene nuovi interventi di aiuto ai settori che più hanno sofferto a causa del Covid. Al centro del decreto anche la scuola, con investimentie assunzioni di insegnanti. Il Sostegni Bis, che arriverà in Aula a Montecitorio lunedì, ha anche assorbito il decreto con cui il governo ha definito la proroga selettiva del blocco dei licenziamenti, lo stop al cashback e la vicenda Alitalia.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Tucci Claudio 
Titolo: Incentivi auto, fisco, lavoro e prezzi: tutte le misure del decreto sostegni bis – Pagelle fiscali, anche l’Iva si paga entro il 15 settembre
Tema: Aiuti alla ripresa

Tra versamenti rinviati a metà settembre senza maggiorazione anche i pagamenti dell’Iva per chi è sottoposto a pagelle fiscali. Stessa data per i versamenti di tutte le tasse in scadenza tra ll 30 giugno e il 31 agosto anche per contribuenti in regime forfettario o con esclusione dagli Isa. Sono le sorprese dell’ultima riscrittura del Dl Sostegni-bis, varato dalla commissione Bilancio della Camera. Lunedì l’esame dell’Aula. Tra le novità, un vincolo alla contrattazione collettiva sul lavoro a termine.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Vico Dario 
Titolo: Produzione, calo a sorpresa E il Nordest non trova operai
Tema: Andamento industriale

La produzione industriale di maggio dopo cinque mesi è stata segnalata in territorio negativo (4,5% nel confronto con aprile) annullando così il balzo, della stessa misura, registrato il mese precedente. La rilevazione Istat mette così nero su bianco una sensazione presente tra gli analisti e secondo la quale non sarebbe stato automatico tradurre il clima di fiducia di imprese e consumatori, ai massimi, in incremento delle attività. Pesano sullo stop di maggio le performance negative del comparto energia (-5,2%) ma anche la riduzione della produzione di autovetture (-4,2%) e le persistenti difficoltà del settore tessile (-2,8%).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: «Lavoro, riforma globale L’impresa non è un bancomat» – Al convegno annuale i nodi della ripartenza – Bonomi: riforma lavoro complessiva, le imprese non sono un bancomat
Tema: Confindustria

Un Patto per l’Italia, ha rilanciato il presidente di Confindustria, abbandonando le contrapposizioni e i veti reciproci; una partnership pubblicoprivato, perché la crescita prodotta dal Pnrr non è sufficiente per una crescita sostenuta, che ripaghi il debito emergenziale. Sono 48 le riforme da fare, lavoro, fisco, giustizia, codice degli appalti. «Il risultato collettivo deve venire prima dell’individualità». Sulle politiche attive e ammortizzatori sociali si attende un testo da parte del ministro. Bonomi ha messo paletti precisi «le due riforme vanno fatte insieme e devono avere la stessa finalità della formazione e rioccupabilità delle persone. Non si può pensare che se si vuole fare un’assicurazione universale siano sempre gli stessi a pagare, le imprese non sono un bancomat».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Lavoro, colpiti soprattutto donne e giovani
Tema: Occupazione

La crisi sanitaria ha penalizzato particolarmente i settori a prevalenza femminile. Di conseguenza le donne hanno sperimentato una diminuzione marcata dell’occupazione nel 2020, ma hanno beneficiato di più del recente recupero. Lo rileva l’Istat nel rapporto annuale divulgato ieri.Nel caso dei giovani, più frequentemente dipendenti a termine soprattutto nel settore terziario, il calo dell’occupazione nei primi mesi della pandemia è stato particolarmente marcato e, nonostante la dinamica molto positiva registrata nei primi mesi del 2021, lo svantaggio rispetto alle altre età è molto ampio. Gli effetti della crisi hanno determinato nel 2020 una caduta complessiva del monte retributivo del 7,6% (+1,6% nel 2019).
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Biden a Putin: ferma i cybercriminali
Tema: Usa-Russia

Joe Biden chiama Vladimir Putin: adesso devi bloccare gli hacker russi. La Casa Bianca ha diffuso un breve resoconto della telefonata di ieri tra i due leader «II presidente ha messo in chiaro la necessità che il governo russo intervenga per fermare i gruppi di ricattatori». L’iniziativa del leader americano arriva dopo che il 2 luglio scorso i pirati digitali hanno attaccato i server della Kaseya, una multinazionale americana con sede operativa a Miami, specializzata nella fornitura e nella gestione di servizi informatici alle aziende.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Biden a Putin: “Fermare i cyber-attacchi”
Tema: Usa-Russia

La Russia deve fermare gli hacker, che dal suo territorio lanciano attacchi digitali contro gli Stati Uniti e il resto del mondo, oppure Washington reagirà. E l’avvertimento che il presidente americano Joe Biden ha consegnato al collega Vladimir Putin, durante la loro telefonata di ieri. È stato il primo contatto dopo il vertice di Ginevra, e il punto di partenza lo ha offerto l’accordo raggiunto ieri mattina all’Onu, per continuare l’invio degli aiuti umanitari in Siria passando dal confine turco.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Gli Usa e l’Europa: no alla terza dose
Tema: Vaccinazioni globali

Per Pfizer serve una terza dose per contrastare la variante Delta. Ma le autorità sanitarie americane ed europee non sono d’accordo. Giovedì 8 luglio la società americana e la partner tedesca BioNTech hanno diffuso una nota che ha messo in agitazione le istituzioni politiche e la comunità scientifica. Ecco il passaggio chiave: «La protezione contro le forme plu gravi della malattia resta alta nei primi sei mesi dopo la vaccinazione. Dopo questo periodo dobbiamo aspettarci un calo dell’efficacia contro i sintomi, considerando l’emergere di continue varianti». Il testo, naturalmente, si riferisce solo al vaccino Pfizer e cita uno studio condotto dal ministero della Sanità in Israele da cui emerge come «d’effetto del siero si riduca dopo sei mesi».
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Testata:  Repubblica
Autore:  Dusi Elena 
Titolo: La battaglia per la terza dose Europa e Usa: “Ora non serve”
Tema: Vaccinazioni globali

Pfizer chiederà l’autorizzazione per somministrare una terza dose del suovaccino contro il Covid, sia in Europa che negli Usa. Oggi l’approvazione delle autorità regolatorie prevede due dosi, ma è prevedibile che col tempo la protezione contro l’infezione cali. La necessità di un richiamo periodico è sempre stata presa in considerazione, al momento però — a 8-9 mesi dalle prime somministrazioni — non ci sono segnali di un indebolimento dell’efficacia. Per questo le due agenzie regolatorie Fda (la Food and drug administration negli Usa) e Ema (Agenzia europea peri medicinali) ieri hanno subito messo un freno alla volontà di accelerare della Big Pharma americana.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Di Feo Gianluca 
Titolo: L’Isis minaccia Roma “Ci prepariamo da tempo e siamo certi di prenderla”
Tema: Terrorismo internazionale

Roma è stata ed è ancora nella lista dei bersagli più importanti per i guerrieri del jihad». Spesso in passato lo Stato Islamico ha parlato di Roma in modo simbolico, evocando i versetti apocalittici degli antichi testi coranici che in realtà si riferivano a Costantinopoli. Questa volta però gli irriducibili del Califfato non discettano di luoghi mitici ma minacciano proprio la capitale del nostro Paese. Sui canali digitali che continuano a diffondere la propaganda jihadista è apparso giovedì un lungo testo di al-Naba, la rivista ufficiale dell’Isis.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Stabile Giordano 
Titolo: Valigie di soldi e aiuti da Teheran così Hezbollah si prende il Libano
Tema: Medio Oriente

Da undici mesi il premier incaricato, il sunnita Saad Ha Nei quartieri sciiti controllati dal Partito di Dio la crisi morde di meno riri, prova a formare il governo chiesto da Emmanuel Macron subito dopo l’esplosione al porto del 4 agosto. E bloccato dai veti incrociati e sta per gettare la spugna. L’influenza della Francia si sfilaccia, persino fra i cristiani. Sono soprattutto le divisioni fra le Forces libanaises, gli ex falangisti ostili a Hezbollah, e il partito del presidente Michel Aoun, filo-sciita, a impedire l’intesa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  R. Es. 
Titolo: Ex militari colombiani tra gli assassini di Moïse
Tema: Haiti

Si tinge di intrigo internazionale la morte del presidente haitiano Jovenel Moise, assassinato la notte tra mercoledì e giovedì nella sua abitazione. Ieri si è saputo che del commando responsabile dell’azione facevano parte almeno sei ex membri dell’esercito colombiano (due uccisi e quattro in arresto), arrivati ad Haiti dalla confinante Repubblica Dominicana, alcuni – stando ai media locali – già tre mesi fa. Il giornale colombiano El Tiempo identifica uno degli arrestati come Manuel Antonio Grosso Guarin, un ex membro delle forze speciali antiterrorismo del Paese. Bogotà ha ricevuto ieri una richiesta ufficiale di informazioni sui sospetti dall’Interpol.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Valentino Paolo 
Titolo: Intervista a David Sassoli – «Orbán? La Ue pronta a punirlo» – «Orbán? Chi viola lo Stato di diritto non potrà più restare impunito»
Tema: Ue

«Nessuna violazione dei principi dello Stato di diritto resterà impunita, anche perché nessuna infrazione sfuggirà all’applicazione del regolamento», dice al Corriere il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Presidente Sassoli, il tema dello Stato di diritto non era mal stato così centrale nel dibattito politico in Europa. Perché proprio oggi? «Perché c’è l’idea che senza una ferma difesa dei valori fondamentali l’Europa possa perdere identità e funzione. Se questo avvenisse vi sarebbero effetti catastrofici. Non saremmo più in grado di sostenere che la democrazia è il sistema che meglio accompagna il desiderio di libertà, giustizia e benessere delle persone, da difenderci dalle ingerenze dei regimi autoritari, di far valere la nostra identità nelle relazioni internazionali. E metteremmo in discussione lo spirito dl solidarietà che sta accompagnando l’uscita dal Covid. Non saremmo più niente. E tutto questo avrebbe anche una ricaduta sul processo di ricostruzione».
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