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SINTESI IN PRIMO PIANO – 10 febbraio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– Governo, Draghi lavora su programma e squadra: niente aumento delle tasse e condoni, modello Genova per gli appalti. Irpef progressiva ma con nuove aliquote. Meno imposte sul lavoro.
– Zingaretti, Berlusconi e Salvini appoggiano il premier incaricato. Grillo: “Aspettiamo che parli”.
– Fallimenti, 115mila aziende ad alto rischio. Le imprese più esposte in turismo, edilizia e ristorazione. Nel 2021 il tasso di pericolo insolvenza a quota 6%.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Falci Giuseppe Alberto – Galluzzo Marco 
Titolo: Il caos 5 Stelle sulla via di Draghi – La sifiata dei leader da Draghi Scoglio Rousseau per il governo
Tema: Governo

Sulla via del governo Draghi il caos M5S. II voto su Rousseau slitta. Grillo: “Aspettiamo che parli”. Il premier incaricato, al lavoro su programma e squadra, ieri ha ricevuto i “Sì” di Zingaretti, Berlusconi e Salvini. Niente aumento delle tasse e condoni, modello Genova per gli appalti. Forza Italia: “Faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo. La gravità dell’ora impone a tutti di mettere da parte tattiche e calcoli”. Lega: “Non vediamo l’ora di partire, non abbiamo parlato di poltrone e ministri: abbiamo fiducia in quello che deciderà Draghi”. Leu: “Ci riserviamo di fare le nostre scelte dopo il programma e il profilo del governo. Le scelte sono sempre politiche”. Italia viva: “Abbiamo garantito il totale sostegno alle scelte che Draghi vorrà portare avanti. Speriamo di andare presto in Parlamento”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Ciriaco Tommaso 
Titolo: Governo, Draghi detta le condizioni a Salvini – Dal fisco ai diritti umani i paletti di Draghi a Salvini
Tema: Governo

Lotta all’evasione e cessione di sovranità all’Ue su alcune materie: sono tra i paletti indicati da Draghi a Salvini. Il presidente incaricato mette all’angolo la Lega che fa buon viso a cattivo gioco e a Bruxelles vota sì al Recovery. Grillo: “Non devono entrare”. Al Pd che gli sottopone i suoi timori Draghi risponde: “Certo con una coalizione ampia la navigazione è più complicata”. Paolo Gentiloni, Commissario Ue agli Affari economici, al Financial Times : “Draghi userà la sua straordinaria esperienza e la sua leadership per far accadere le cose giuste. Conosce le difficoltà per fare le riforme in Italia”. Possibile il giuramento sabato. Per la squadra sembra resistere lo schema di un mix tra politici e tecnici. Ma docilmente entreranno i leader.
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Testata: Avvenire 
Autore: Paolini Danilo 
Titolo: Il capo della Lega «Ora basta risse Migranti, dico sì alle regole attuali» – «Noi con Draghi, ora basta con le risse Migranti, controlli con le norme attuali»
Tema: Intervista a Matteo Salvini

E’ un Matteo Salvini in grande spolvero quello che esce dopo il secondo colloquio con Mario Draghi. “Non c’è niente di semplice né di scontato, ma sono fiducioso”, confida al telefono. Non rinuncia ovviamente a un pizzico di propaganda qua e là, il segretario della Lega, ma glissa sui temi che lo separano da alcuni dei suoi prossimi compagni di strada e promette che non sarà lui a mettere i bastoni tra le ruote a “Mister Euro”. Spiega la svolta europeista con la sintonia rispetto alle politiche di Draghi: non più tasse, ma più investimenti. E individua nelle politiche per far ripartire la natalità il possibile collante dell’amplissima maggioranza parlamentare che si va formando: “È arrivato il momento del quoziente familiare”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Guerzoni Monica 
Titolo: «Al governo? Presto per dirlo» – «Abbiamo avuto delle rassicurazioni Ma non entreremo a tutti i costi»
Tema: Intervista a Vito Crimi
Al governo “non andremo a tutti i costi” dice Vito Crimi, capo politico del M5S. “Chieste garanzie sul Mes e scuola. Draghi ci ha rassicurati”. E garantisce che “non c’è nessuna scissione in atto”. La base è in rivolta, il voto su Rousseau è slittato perché il via libera a Draghi può innescare la scissione del Movimento. Ma Crimi ostenta sicurezza: “Vado a testa alta per la mia strada, che è seria e matura”. “Draghi ha un approccio pragmatico e ci ha presentato un programma di notevole spessore. Ha ascoltato con interesse la nostra proposta di mettere sotto il cappello dell’ambiente il Mise, i Trasporti e le Infrastrutture”. Quanto alla base, “ancora una volta ci diranno ‘non lasciate ad altri la possibilità di cambiare il Recovery'”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Messina Sebastiano 
Titolo: La nostalgia di Berlusconi – “Grazie di essere qui” Il ritorno stanco ma felice del Berlusconi di governo
Tema: Berlusconi

Silvio Berlusconi è tornato. Annunciato da una foto che ce lo mostra mentre scende la scaletta del suo jet personale, per ricordarci che lui è sempre lui. Condotto a Montecitorio da un corteo di sei auto con i vetri oscurati, come ai tempi d’oro. Il leader di Forza Italia di nuovo a Roma dopo un anno di assenza: la nostalgia e la voglia di riscatto sono più forti del peso degli anni. E’ sempre lui e non resterà su uno strapuntino.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Manca Daniele 
Titolo: Le scelte da fare in fretta – Vaccini e istruzione: le scelte da fare in fretta
Tema: Governo

Due i temi che in queste ore il presidente incaricato Mario Draghi ha posto con più decisione all’attenzione delle forze politiche nel corso delle consultazioni. Uno è stato la scuola, l’altro la necessità di una forte accelerazione nella campagna di vaccinazione. In fase di formazione dei governi spesso e giustamente si pone l’accento sui programmi e sulle molte ambizioni che le nascenti maggioranze si propongono di realizzare. Un terreno sul quale i partiti si muovono agilmente e trovano la loro ragion d’essere. La cornice che la Ue ci ha fornito dovrà innestarsi su un Paese che dovrà aver già iniziato a recuperare fiducia. Dobbiamo chiederci se sinora è stato fatto tutto per l’immunizzazione., e la risposta è no.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Franco Massimo 
Titolo: La Nota – Un laboratorio che limita le manovre dei partiti
Tema: Governo

La sfilata delle delegazioni maggiori dice alcune cose. La prima è che il governo Draghi è in dirittura d’arrivo: questione di uno-due giorni. La seconda è che i margini di manovra e condizionamento della politica saranno più ridotti di quanto i leader tentino di far credere. La terza è che le stesse previsioni sulla durata dell’esecutivo non sono nelle mani del partiti. Alcuni hanno parlato di un arco di “pochi mesi” o di “durata dell’emergenza” Covid; ma più per giustificare conversioni e contraddizioni che per convinzione. Come minimo l’orizzonte appare quello dell’elezione del nuovo capo dello Stato, nel 2022. Dopo il fallimento del Conte II e dell’incapacità di formare una nuova maggioranza, la prospettiva verosimile è un esecutivo con ministri sia politici sia tecnici. E a designarli sarà Draghi.
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Testata: Repubblica 
Autore: Folli Stefano 
Titolo: II punto – Se il centrodestra occupa la scena
Tema: Governo

Con una certa astuzia il centrodestra è riuscito a occupare la scena mediatica. Ha sfruttato meglio il doppio binario su cui si svolge la crisi di governo. Il primo coincide con la sala dove Draghi incontra le delegazioni partitiche. Chiamarle consultazioni forse è troppo: il presidente incaricato espone le sue idee generali sulle cose da fare, vale a dire una bozza per sommi capi del programma, poi ascolta le proposte degli interlocutori e subito dopo li congeda. II secondo binario ha invece i contorni della sala stampa dove le forze politiche ritrovano un ruolo. Lì fanno conoscere le loro priorità, ma parlano soprattutto al loro elettorato; e non si sfugge alla sensazione che dietro quel microfono riescano a essere più dettagliati e prolissi di quanto siano stati poco prima, di fronte al premier incaricato.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Palmerini Lina 
Titolo: Politica 2.0 – Parte la competizione sulle priorità di Draghi
Tema: Governo

Per il momento ogni forza politica si accontenta di vedere qualcosa di sé nel programma di Draghi, come si fa con i figli che per alcuni assomigliano al papà e altri alla mamma. Così il Pd si è detto soddisfatto nel secondo giro di consultazioni perché ha ritrovato una sua priorità tra quelle illustrate dal premier incaricato: la conferma della progressività fiscale, che esclude quindi la flat tax leghista. E Salvini ha trovato nell’assenza di nuove tasse e nell’adozione del modello Genova sulle infrastrutture un riflesso della visione leghista pro-sviluppo. Ecco, bisogna immaginare che questo gioco a chiedere l’attuazione di pezzi dei rispettivi programmi sarà la mina che si innescherà con la nascita del governo Draghi, attesa tra venerdì e sabato quando il premier dovrebbe andare al Colle a sciogliere la riserva.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Marro Enrico 
Titolo: Addio a Marini, leader mediatore – Addio a Franco Marini Il leader sindacale che guidò il Senato
Tema: Addio a Franco Marini

Sindacalista, leader di partito e grande mediatore, ministro, presidente del Senato. Franco Marini è morto, aveva 87 anni. Guidò la Cisl e il Partito popolare. A gennaio si era ammalato di Covid. Il “lupo marsicano”, ex segretario dei Partito popolare e già capo della Cisl, nel ricordo del capo dello Stato Sergio Mattarella: “Eminente esponente della Repubblica, sempre in difesa dei più deboli”.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Orlando Luca 
Titolo: Fallimenti, 115mila aziende ad alto rischio – Rischio fallimento a +34%: 115mila aziende appese a un filo
Tema: Fallimenti

L’effetto della crisi pandemica rischia di avere pesanti conseguenze sull’anno in corso. Più pesanti rispetto al 2020. Lo indica Cerved group che ha analizzato i trend sul rischio impresa. E il 2021, a giudicare dalle stime sulle probabilità di default del sistema, potrebbe segnare una brusca inversione di tendenza: il tasso di rischio stimato al 4,5% dell’era pre-Covid salirà al 6% a fine 2021. Un balzo che vale il 34% e che sintetizza le difficoltà prospettiche cui potrebbe andare incontro il sistema delle imprese. Sull’orlo della chiusura ci sarebbero, secondo l’analisi, 115mila imprese con una proiezione occupazionale di circa 300mila addetti. I peggiori risultati, da questo punto di vista, sono ipotizzati per tutto ciò che gravita attorno al turismo e ai servizi di ospitalità e somministrazione di cibi, che a fine 2021 saranno ancora 40 punti al di sotto dei livelli pre Covid. E poi il settore delle costruzioni, mentre pharma, elettronic a e alimentare reggono meglio la crisi.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Fiammeri Barbara 
Titolo: Draghi: Irpef progressiva ma con nuove aliquote Meno tasse sul lavoro – Draghi: aliquote Irpef semplificate mantenendo la progressività
Tema: Fisco

Non ci sarà la flat tax nella riforma fiscale del governo Draghi. Il presidente del Consiglio incaricato ha ribadito l’intenzione di riformare l’Irpef rivedendo aliquote e scaglioni e mantenendo la progressività. Fra gli obiettivi anche meno tasse sul lavoro, semplificazioni e lotta all’evasione. Il cuneo fiscale per il singolo lavoratore in Italia è aumentato di 0,2 punti, dal 47,8% nel 2018 a 48,0 nel 2019 (dati Ocse). Il futuro Governo punterà poi ad accelerare le vaccinazioni con piattaforma digitale e call center. Giorgia Meloni è dispiaciuta che sia stata “esclusa la flat tax”. Una stoccata a Matteo Salvini che replica così: “Per noi il principio fondamentale è che non ci siano nuove tasse e Draghi ci ha detto che non ci saranno ma che anzi l’obiettivo è quello di abassarle”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Colombo Davide 
Titolo: Depositi bancari, l’anno scorso crescita boom da 160 miliardi – Depositi, nell’anno del Covid messi da parte 160 miliardi
Tema: Depositi bancari

Balzo record dei depositi bancari. Secondo Banca d’Italia nel 2020 i depositi sono cresciuti di 160 miliardi (+19%) raggiungendo il totale di 1.109 miliardi. I prestiti al settore privato invece sono cresciuti del 4,7%: quelli alle famiglie sono aumentati del 2,2% mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell’8,5%. Le sofferenze sono diminuite del 19,5%. Ma le insolvenze sui prestiti per la casa sono cresciute in 6 mesi dall’1% all’1,4%. Le famiglie italiane da sole hanno incrementato le proprie disponibilità sui conti correnti di 66 miliardi. Ieri in Bankitalia si è svolto il primo di una serie di incontri, promossi insieme con le altre banche centrali, per un confronto sulle proposte per la “strategy review” della linea Bce.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Ducci Andrea 
Titolo: Produzione industriale, -11,4% nel 2020: peggio solo nel 2009
Tema: Produzione industriale

II tonfo è a doppia cifra: nel 2020 la produzione industriale è diminuita dell’11,4%. La battuta di arresto dell’indice che misura volumi del sistema produttivo italiano rappresenta il secondo peggior risultato, dopo quello del 2009, della serie storica elaborata dall’Istat. L’emergenza sanitaria ha del resto danneggiato tutti i comparti, sebbene il più colpito sia quello dei beni di consumo. Alla chiusura di molte fabbriche nel periodo marzo-aprile ha fatto seguito un progressivo recupero che tuttavia ha subìto un’ulteriore “battuta d’arresto nei mesi recenti, impedendo il ritorno ai livelli produttivi precedenti l’emergenza sanitaria”. Gli ultimi dati certificati dall’Istat segnalano che nella media del 4° trimestre l’indice destagionalizzato resta inferiore del 3,1% rispetto a febbraio 2020. Le cifre indicano inoltre che a dicembre l’indice è diminuito dello 0,2% rispetto a novembre.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Di Vico Dario 
Titolo: Il partito del Pil e la Lega – Fabbriche aperte, più export contratti e investimenti esteri Così il Nord preme sulla Lega
Tema: Il “partito del Pil”

Come è cambiato il Nord nell’anno della pandemia? Come l’economia italiana di flusso ha reagito al blocco della mobilità? Le domande sono di qualche interesse non solo perché dietro la conversione europeista della Lega si intravede la forza elettorale dei territori settentrionali ma anche per raccontare come il richiamo al Nord non sia una sorta di ideologia. Contiene invece un’attenta osservazione dei movimenti reali dell’economia. Si pensi alle fabbriche rimaste aperte grazie al protocollo imprese-sindacati. Nel cuore delle grandi filiere internazionali l’Italia non è stata sostituita dai Paesi dell’Est Europa. II sociologo Perulli: il Settentrione ha accentuato la sua natura di regione europea.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cerretelli Adriana 
Titolo: L’analisi – Ora l’obiettivo è contare anche in Europa, ma la prospettiva è l’approdo al Ppe
Tema: Lega e Recovery Fund

Dopo l’orgia dell’euroscetticismo smodato, la Lega di Matteo Salvini sceglie l’Europa e il suo enorme valore aggiunto in nome dell’interesse nazionale. Per l’Italia, oggi e per i prossimi sei anni, passa per il Recovery, il maxiinvestimento Ue da 209 miliardi per riformare e modernizzare la terza economia della sua galassia, che da più di 20 anni non cresce ma perde senza fine produttività e competitività. E così, garantita piena adesione al governo europeista di Draghi, il leader del primo partito italiano fa il secondo passo obbligato tramutando ieri sera all’europarìamento il precedente voto di astensione nel via libera convinto al Fondo Ue per Ripresa e Resilienza, 750 miliardi in totale. Se tutto andrà senza inciampi, al 18 febbraio l’FRR diventerà finalmente operativo.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Colombo Davide – Marroni Carlo 
Titolo: Quel divorzio tra Tesoro e Bankitalia che cambiò l’economia – Il divorzio tra Tesoro e Bankitalia che cambiò la politica monetaria
Tema: Politica monetaria

“Caro Governatore, ho da tempo maturato l’opinione che molti problemi di gestione della politica monetaria siano resi più acuti da un’insufficiente autonomia della condotta della Banca d’Italia…”. Il 12 febbraio 1981 questo messaggio fu recapitato da via XX Settembre a via Nazionale, segnando un passaggio decisivo nella storia d’Italia. Il 6 marzo dello stesso anno parte un’altra lettera, percorso inverso: “Caro Ministro, rispondo alla Sua del 12 febbraio, le cui linee di ragionamento mi trovano sostanzialmente d’accordo…”. Un atto di governo ricordato nei testi di storia economica e saggistica politica – ma anche criticato e ancora dibattuto – conosciuto come il “divorzio” consensuale tra Tesoro e Banca d’Italia, protagonisti due tra i migliori prodotti della Repubblica, Beniamino Andreatta e Carlo Azeglio Ciampi.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Stella Gian Antonio 
Titolo: La tragedia delle foibe nel baule della maestra – In un baule il calvario istriano
Tema: Giorno del Ricordo

Un volume (Edizioni Oltre) racconta le vicende che portarono all’esodo dei giuliano-dalmati dalle loro terre e l’orrore delle foibe. Le carte sui crimini jugoslavi raccolte da Maria Pasquinelli, la maestra che nel 1947 uccise a Pola un generale britannico per protestare contro il trattato di pace del 10 febbraio. Un padre assistette all estrazione dei cadaveri straziati delle sue tre figlie da una voragine.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Sarcina Giuseppe 
Titolo: Impeachment, primo voto al Senato «Il processo a Trump è costituzionale»
Tema: Stati Uniti

Il secondo impeachment a carico di Donald Trump comincia alle 13.30 di martedì 9 febbraio, 34 giorni dopo l’assalto a Capitol Hill. Le misure di sicurezza sono imponenti: parlamentari, assistenti e cronisti si mescolano ai poliziotti e ai militari della Guardia Nazionale. L’Aula del Senato è al completo. Sullo scranno più alto non c’è il numero uno della Corte Suprema, John Roberts, ma Patrick Leahy, 80 anni, democratico del Vermont, presidente pro tempore della Camera Alta. Questo perché Donald Trump, accusato di “incitamento all’insurrezione”, ha lasciato l’incarico. Il tema della prima giornata: la Costituzione consente di processare un ex presidente? La risposta è “sì” e arriva in serata, con il voto deciso a maggioranza: risultato scontato visto che i democratici controllano il Senato. L’accusa mostra un video di 20 minuti dell’assalto al Congresso, la difesa punta sulla libertà di parola.
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Testata: Stampa 
Autore: Agliastro Giuseppe 
Titolo: Katerina e Daria giornaliste in cella che sfidano Minsk – Raccontano le proteste a Minsk due giornaliste sotto processo
Tema: Bielorussia

Due giovani giornaliste alla sbarra per aver raccontato le proteste antiregime in Bielorussia e la violenta repressione da parte della Polizia. ll processo contro Katerina Bakhvalova e Daria Chultsova si è aperto ieri a Minsk nonostante gli appelli internazionali. Sono accusate di “fomentare le rivolte” in Bielorussia. La loro colpa è di aver ripreso le manifestazioni contro Lukashenko, “ultimo dittatore d’Europa”. Le reporter sono state arrestate 3 mesi fa. In cella le condizioni sono “terribili”.
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Testata: Repubblica 
Autore: Lombardi Anna 
Titolo: La nipote di Kamala Harris contro Modi imbarazza Biden – Meena e la zia Kamala Le critiche all’India imbarazzano Biden
Tema: India

La nipote di Harris con i contadini indiani in rivolta. “Non mi farà intimidire, non resterò in silenzio” dice Meena Harris, 36 anni, avvocatessa edex stratega di Uber, nonché nipote attivista della vicepresidente degli Stati Uniti Kamala. Il ritratto dell’attivista Usa bruciato nelle strade dai sostenitori del premier di Delhi.
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