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SINTESI IN PRIMO PIANO – 1 maggio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Scontro tra Mosca e l’Ue
– Caos in Csm: si cerca il “corvo”
– Coronavirus: campagna vaccinale anche in estate, timore per le varianti
– Occupazione: bruciati molti posti di lavoro. Dopp la Cig iniziano i licenziamenti

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica 
Autore:  Foschini Giuliano – Sannino Conchita 
Titolo: Giustizia, il Csm si blinda E parte la caccia al Corvo – Il Csm contro i corvi “Manovre per colpirci” Indagine sulla loggia a Perugia sei indagati
Tema: Caos in Csm: si cerca il “corvo”

Tolleranza zero, è la linea di Palazzo dei Marescialli. Ed è l’unica reazione possibile, evidentemente sposata anche dal Quirinale, dopo lo scandalo del “corvo”, delle lettere anonime e delle clamorose violazioni, su atti coperti da segreto, consumate all’interno del Consiglio superiore della Magistratura. Carte diffuse al di fuori di qualunque procedura, e che riguardano le dichiarazioni rese dall’avvocato Piero Amara, già indagato per vari episodi di corruzione e per il depistaggio Eni, sulla presunta partecipazione di magistrati e alti vertici istituzionali ad una loggia segreta, “Ungheria”. La cui esistenza, beninteso, è tutta da verificare. Su questo la procura di Perugia di Raffaele Cantone ha già aperto un’inchiesta che conterebbe sei indagati: l’obiettivo è verificare se si tratti una calunnia, come sembra. O no. Intanto da Roma si annunciano iniziative disciplinari, in due note ufficiali firmate ieri dal vicepresidente del Csm David Ermini e dal Pg Giovanni Salvi».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza – Bianconi Giovanni 
Titolo: Corvi al Csm, il pg Salvi: «Gravi illeciti disciplinari» – Corvi e verbali, scattano le inchieste Il Csm: così vogliono delegittimarci
Tema: Caos in Csm: si cerca il “corvo”

I contrasti e i veleni partiti dalla Procura di Milano e arrivati fin dentro il Consiglio superiore della magistratura costringono il vicepresidente David Ermini e il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi a intervenire con due note ufficiali. Quanto basta per comprendere quale nuova ondata di discredito stia travolgendo l’amministrazione della giustizia. «Il Csm è del tutto estraneo a manovre opache e destabilizzanti», assicura Ermini che denuncia «un’opera di delegittimazione e condizionamento tesa ad alimentare la sfiducia dei cittadini verso la magistratura». Salvi parla invece di «gravi violazioni» sui quali il suo ufficio aprirà un’inchiesta disciplinare. In questo clima la Procura di Roma indaga per scoprire come e perché i verbali segreti di Piero Amara — l’avvocato già condannato e pluri-inquisito che ha parlato di politici, imprenditori, vertici di forze dell’ordine e giudici appartenenti al la presunta loggia massonica coperta chiamata «Ungheria», in grado di condizionare nomine e affari — siano stati diffusi gettando ombre sulla guida della Procura milanese. L’impiegata del Csm (ora sospesa) Marcella Contrafatto, sospettata di essere il «corvo» per aver inviato copia di quelle carte a due quotidiani e al componente dello stesso Csm Nino Di Matteo, è indagata per calunnia: nella lettera anonima di accompagnamento si accusano gli inquirenti milanesi di non aver voluto indagare sulla loggia denunciata di Amara e le sue trame. Ma l’inchiesta deve anche accertare se il pm milanese Paolo Storari, che ha fatto uscire dal suo ufficio i verbali consegnandoli all’allora componente del Csm Piercamillo Davigo, abbia commesso un reato violando il segreto; che uso ne abbia fatto lo stesso Davigo, al quale Storari aveva denunciato l’immobilismo della Procura; e soprattutto chi sono i mandanti della successiva e certamente illegittima diffusione di quelle carte.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – Draghi, i partiti e le riforme da fare – Draghi ora passa alle riforme È il primo (vero) test per i partiti
Tema: Riforme

Chiusa festosamente la trattativa con l’Unione sul fondi del Pnrr, le forze politiche, gli apparati dello Stato, il mondo del lavoro, saranno chiamati a una sorta di crash test per superare interessi elettorali, logiche burocratiche, tic corporativi. Perché il governo si accinge a modificare ciò che finora è stato immodificabile, attraverso provvedimenti che — se approvati — segneranno una discontinuità storica con il passato. Le differenze con il precedente gabinetto sono gla acquisite. A parte il piano vaccinale che ha superato la soglia delle cinquecentomila dosi giornaliere, il punto di svolta sta infatti nel Recovery plan, nelle quaranta pagine che hanno colmato il vuoto lasciato da Conte: quello delle riforme. Ecco il passaggio delicato che il premier si appresta a intraprendere senza dar peso alle fibrillazioni politiche di questi giorni.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Berberi Leonard – Trocino Alessandro 
Titolo: Timori per la variante indiana – Preoccupa la mutazione che arriva dall’India Restrizioni a Sabaudia per il ceppo inglese
Tema: Coronavirus: timore per la variante indiana

Il caso della variante indiana è monitorato attentamente dalle autorità, con forti timori ma anche qualche punto fermo: finora di casi individuati in Italia ce ne sono solo due; il focolaio che si è acceso tra gli indiani in una frazione di Sabaudia ha evidenziato, finora, solo varianti inglesi. E non ci sono dati ufficiali che facciano ritenere più pericolosa questa variante. Eppure i timori restano forti, perché l’India è travolta da un’ondata gigantesca di contagi e perché non c’è ancora chiarezza sugli effetti. L’India intanto fa segnare un nuovo record quotidiano, con 386.452 contagi da coronavirus e quasi 3.500 morti in 24 ore. Due persone residenti nel Veneziano, da poco rientrate dal Bangladesh, si sono viste diagnosticare la variante indiana, anche se quella del ceppo 2, meno pericolosa. E a Trieste si segnala un nuovo caso, un marinaio di nazionalità Indiana che si è già negativizzato. Allo Spallan zani di Roma servirà qualche giorno per stabilire se qualcuno dei 23 positivi sull’aereo di mercoledi è stato contagiato con la variante indiana. Il nuovo ceppo è stato escluso per gli 80 positivi trovati su 550 tamponi nella comunità indiana in provincia di Latina.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buccini Goffredo 
Titolo: Covid, la paura dalle varianti e gli schiavi dei campi
Tema: Coronavirus: timore per la variante indiana

ll Covid-19 è una lente d’ingrandimento puntata su guasti da cui tendiamo a distrarci: un monito che può perfino migliorare la nostra comunità, a saperlo intendere. La nuova ondata di paura, che monta adesso con la variante indiana e le sue incognite, sale ad esempio da un allarme in apparenza abbastanza localizzato ma del quale potrebbe essere utile cogliere il senso generale, la lezione che sembra impartire a tutti coloro che si voltano dall’altra parte di fronte alle iniquità: come, in fondo, capita talvolta a ciascuno di noi. Nell’Agro Pontino, a un’ora di macchina da Roma, medici e Protezione civile tentano di rintracciare alcune centinaia di sikh, appartenenti a una comunità di circa trentamila indiani ormai stanziali in quelle zone, quali possibili vettori umani del virus mutato. Sgobbano in silenzio, spesso imbottiti di anfetamine: in tredici negli ultimi tre anni si sono suicidati. Se le parole hanno un senso, i sikh dell’Agro Pontino sono in buona parte schiavi, anche se non più invisibili come prima: perché da tempo un coraggioso sociologo del posto, Marco Omizzolo, li ha studiati, ha riempito denunce e dossier contro i caporali, e ha infine organizzato il loro primo sciopero, ricevendone in cambio un titolo di Cavaliere al merito dal presidente Mattarella e minacce di ritorsione dal sistema agromafioso (che, nota Eurispes, sviluppa su base nazionale un business da 25 miliardi di euro l’anno e governa a tutt’oggi la grama esistenza di circa 450 mila lavoratori e lavoratrici nelle campagne italiane). Questo sistema, del quale — ricordiamolo — si avvantaggia parte della filiera agricola anche legale, si regge su irregolarità e oscurità: proprio gli spettri che, in tempi di Covid-19, si rivolgono adesso contro di noi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Folli Stefano 
Titolo: Il punto – Letta e Conte, una poltrona per due
Tema: Pd-M5S

Il traguardo delle oltre cinquecentomila vaccinazioni quotidiane, raggiunto dal commissario Figliuolo secondo le indicazioni di Palazzo Chigi, tende per forza di cose a offuscare la nostalgia di Giuseppe Conte, ancora tenace non solo tra i 5S ma anche in alcuni ambienti del Partito democratico. Ma ci vorrà tempo perché questo sentimento maturato, come sappiamo, nei primi mesi della pandemia, nel pieno del governo giallo-rosso, si attenui fino a incrinare la tenace convergenza tra Pd e 5S. Finora la strategia non è cambiata, come testimonia il recente convegno di “Agora” promosso da Bettini, e non cambierà nel prossimo futuro. Che poi sia una strategia di successo, si vedrà: per adesso i dubbi sono legittimi. A dirlo sono i numeri. Secondo i sondaggi più recenti, il Pd e il M5S sommati insieme raggiungerebbero oggi circa il 35-36 per cento dei votanti. Con poche eccezioni (il 40,8 di Renzi alle Europee del 2014, l’exploit dei “grillini” nel 20 18 che compensava in quel caso il modesto risultato del Pd), tali percentuali rispecchiano l’area del centrosinistra allargata così come si è definita negli ultimi venticinque anni di storia nazionale. Restano fuori le liste di estrema sinistra e, sull’altro versante, le correnti “riformiste” variamente espresse. Vuol dire che l’intesa non riesce a sedurre un elettorato più largo.
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Testata:  Domani 
Titolo: Le responsabilità del parlamento dopo il settennato di Mattarella
Tema: Presidenza Mattarella

Sobrietà. Tra i possibili aggettivi per sintetizzare il mandato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il riferimento a un’esperienza di presidenza parca mi pare quello adeguato. Contenuto nelle esternazioni, diplomatico, fermo nei valori, saggio nelle consultazioni e praticamente inflessibile nelle forme. Una rarità nel panorama politico e istituzionale del paese, troppo sovente incline a digressioni personali, atteggiamenti extra protocollari e invasioni di campo. Chi confondesse la sobria pacatezza con la remissività sbaglierebbe enormemente ché la storia del settennato di Mattarella insegna molto, ed è un monito. La popolarità del presidente Mattarella è elevata, al pari dell’apprezzamento per l’operato, e al netto di alcune differenze tra gli elettorati, è nel complesso trasversale tra gli schieramenti. Fin dal giorno dell’elezione Mattarella ha inviato segnali chiari, simbolici e metaforici, ricchi di conte nuto e coerenti nella difesa e nel rispetto della Carta costituzionale.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Giannoli Viola 
Titolo: Corsa alle fiale Lombardia record e mezzo Paese supera il target
Tema: Vaccinazioni

Dietro l’obiettivo centrato ieri per la prima volta del mezzo milione di dosi di vaccini al giorno c’è lo sprint delle Regioni. Una corsa tutta in salita ma col passo accelerato nelle ultime ore per toccare e superare quota 500 mila. Sono praticamente la metà —10 su 21— i territori che hanno raggiunto e sopravanzato il target giornaliero di iniezioni fissato dal commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. A spingere per lo scatto gli oltre due milioni e mezzo di vaccini arrivati in settimana e la molteplicazione dei centri vaccinali che ora sono 2438, con gli ultimi 78 che si sono aggiunti rispetto a sette giorni fa. Più di un quinto delle somministrazioni nazionali totali le ha fatte, da sola, la Lombardia: «Siamo da Champion’s League — ha esultato con metafora calcistica il responsabile della campagna vaccinale, Guido Bertolaso — Speriamo di vincere anche lo scudetto». Ieri il record regionale con più d i 115 mila vaccinazioni ma la prospettiva, per la vicepresidente Letizia Moratti, è arrivare a 140 mila ogni 24 ore con l’obiettivo di vaccinare entro l’estate tutti i lombardi con almeno una dose. Partita male, con 10 mila iniezioni al giorno, la rimonta si è giocata tutta in primavera con l’arrivo di 1 milione e 500 mila dosi, la nuova piattaforma per le adesioni affidata a Poste italiane, la potenza vaccinale dei grandi hub in favore dei quali verranno strategicamente sacrificati i più piccoli e la nuova modalità di prenotazione per fasce d’età che ha scalzato quella per piccole categorie.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Signore Adalberto 
Titolo: Ma Draghi già alza l’asticella: superare quota mezzo milione
Tema: Vaccinazioni

Il target delle 500mila vaccinazioni al giorno è stato un passaggio decisivo. Psicologicamente, certo. Ma anche sotto il profilo della comunicazione. Perché ha mandato il messaggio di un Paese che si sta muovendo finalmente nella direzione giusta, provando a scrollarsi di dosso quell’eccessiva staticità che – tra approvvigionamenti e organizzazione delle somministrazioni – alla fine dello scorso anno aveva fatto partire in slow motion la campagna vaccinale. A Palazzo Chigi sono ben consapevoli del ritardo accumulato negli ultimi mesi del 2020 ed è questa la ragione per cui Mario Draghi continua a premere sull’acceleratore, sostenuto dal generale Francesco Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid-19, e da Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile. Il premier è infatti convinto che un piano vaccinale a pieno regime sia l’unico modo per ripartire davvero e, finalmente, riavvicinarsi alla normalità.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: L’Istat: perduti 900mila posti da inizio epidemia Il Pil del primo trimestre a -0,4% – Pil nel primo trimestre a -0,4% Confindustria: ripresa vicina
Tema: Pil

Nel primo trimestre del 2021 il Pil è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dei 2020, quando – in coincidenza con l’avvio del lockdown duro- il prodotto era sceso del 5,5% (-8,9% annuo). L’Istat comunica la stima preliminare, e ricorda che il primo trimestre del 2021 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre dei 2020. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi – tra cui spiccano commercio e turismo – nel loro complesso hanno registrato una diminuzione. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita del Pil (misura quanto della crescita media annuale c he si conseguirà nel corso dell’anno in corso è già stato ottenuto grazie all’andamento della variabile nei mesi o trimestri già trascorsi) per il 2021 è pari a +1,9%.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria 
Titolo: Primo Maggio, la pandemia ha bruciato 900 mila posti – Un Primo Maggio senza lavoro La ripresa si allontana
Tema: Occupazione

Cresce ma ancora pochissimo l’occupazione a marzo: l’Istat segnala il recupero di 34 mila posti di lavoro rispetto a febbraio, un modestissimo 0,2% che non coinvolge la fascia centrale di età, tra i 35 e i 49 anni, ed esclude le donne, che continuano a diminuire. E nel confronto tra il primo trimestre di quest’anno e l’ultimo del 2020 si registra ancora un calo consistente di occupati, 254 mila. II tasso di disoccupazione del 10,1% diventa il 33% fra i giovani. L’Italia arriva con flato corto al secondo Primo Maggio di pandemia: il Pil continua ad arretrare, nei primi tre mesi dell’anno cala dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% su base annua. Per una vera ripresa bisognerà aspettare il terzo trimestre, prevede l’ufficio studi di Confindustria: solo quando la gran parte della popolazione sarà vaccinata l’economia potrà davvero ripartire. E anche la crescita dell’inflazione è illusoria, l’aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1, 1% su base annua è dovuto esclusivamente all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici, il “carrello della spesa” scivola ai livelli di inizio 2018.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Franzese Giusy 
Titolo: «Licenziamenti dopo la Cig» – Stop ai licenziamenti la proroga durerà fino a esaurimento Cig
Tema: Occupazione

Un altro primo maggio con l’angoscia. Non solo il Covid ma anche il timore per molti di non trovare lavoro e per tanti altri di perderlo. La prima dead line sarà tra 60 giorni, il 30 giugno, quando cadrà il divieto di licenziamento per tutte le aziende che possono far ricorso alla cassa integrazione ordinaria, l’industria e l’edilizia, in sintesi. Dal primo luglio, soprattutto in alcuni settori che continuano a essere in forte sofferenza – moda e indotto dell’automotive, tra gli altri c è chi prevede una sorta di minami. Con previsioni di centinaia di migliaia di lavoratori che si ritroveranno in mano la lettera con la quale li si avvisa che è stata avviata la procedura di licenziamento. Anche se fossero “solo” qualche decina di migliaia, sarebbe comunque una tragedia per un Paese dove la ripresa nemmeno riusciamo ancora ad annusarla. Proprio ieri l’stat ha comunicato che rispetto a febbraio 2020 si sono persi quasi 900 mila posti di lavoro, di cui 254.000 soltanto nel primo trimestre. Ufficialmente al ministero del Lavoro fino ad ora della, vicenda non si è parlato. Un accenno lo hanno fatto invece i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – Landini, Sbarra e Bombardieri – durante l’incontro a Palazzo Chigi, con il premier Draghi la scorsa settimana. In quell’occasione hanno chiesto una proroga, con una parificazione delle date del blocco, portando tutti, anche la grande industria manifatturiera almeno al 31 ottobre fissato per il resto della platea (le imprese che utilizzano cassa integrazione in deroga e FIS, fondo di integrazione salariale).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galvagni Laura 
Titolo: Autostrade, Atlantia apre all’offerta Cdp Ultima parola agli azionisti il 31 maggio – Atlantia apre all’offerta di Cdp La parola ai soci il 31 maggio
Tema: Autostrade
Non è una presa di posizione netta quella del consiglio di amministrazione di Atlantia rispetto alla nuova proposta presentata dal consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti per l’88% di Autostrade per l’Italia ma è comunque un chiaro segnale che il board è pronto a imboccare la strada per cedere l’asset alla cordata. Al punto che ha deciso di convocare per il prossimo 31 maggio l’assemblea degli azionisti che dovrà dare il proprio parere, consultivo, sulla proposta. E di fissare per l’11 giugno, nuova deadline indicata dal consorzio, la data entro la quale si dovrà tenere il consiglio di amministrazione definitivo sulla proposta. «Siamo presenza di un contesto atipico e assai complesso e privo di precedenti», ha sottolineato la holding infrastrutturale che, proprio in virtù di ciò ha deciso di «sottoporre all’assemblea dei soci la valutazione dell’offerta». Agli azionisti viene dunque messa a disposizione, in vista dell’appuntamento di fine maggio, un’ampia e approfonditadescrizione della proposta completa del necessario corredo informativo. Insomma il cda intende fornire ai propri soci tutti gli strumenti necessari per formarsi una propria opinione sull’intesa proposta da Cdp e dai fondi Blackstone e Macquarie. Accordo che, come è noto, è stato rivisto in alcuni passaggi chiave.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ducci Andrea 
Titolo: Verso ristori doppi alle imprese Cartelle, spunta rinvio al 31 maggio
Tema: Sostegni

Il governo italiano ha inviato a Bruxelles la versione finale del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il testo trasmesso alla Commissione Ue dettaglia gli interventi e le riforme indispensabili per rilanciare e superare le debolezze strutturali del sistema economico italiano. In totale il piano garantisce all’Italia risorse per 191,5 miliardi di euro a cul devono aggiungersi ulteriori 30,6 miliardi del Fondo complementare che accompagna il Pnrr, complessivamente nei prossimi sei anni sarà, dunque, possibile disporre di 221 miliardi per uscire dalla crisi generata dalla pandemia e per ridisegnare l’economia del Paese. Nell’attesa della prima tranche dei fondi da 25 miliardi, che potrebbe essere autorizzata da Bruxelles entro luglio, il governo si appresta a varare il nuovo decreto Sostegni, prevedendo interventi in deficit per 40 miliardi. Tra le misure è prevista un’ulteriore proroga (rispetto alla scadenza del 3 maggio) della sospensione delle cartelle esattoriali . Il nuovo termine per la ripresa dell’invio delle cartelle da parte dell’Agenzia delle entrate slitta cost al 31 maggio, allo studio anche un meccanismo selettivo che preveda, per esempio, per le imprese in difficoltà la rateizzazione degli importi e una gradualità nell’arco dei prossimi mesi degli invii di 35 milioni di cartelle finora «congelate».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Sostegni, suolo pubblico senza tasse
Tema: Sostegni

Con gli emendamenti al primo decreto Sostegni che imboccano la via preferenziale per l’approvazione in Commissione al Senato, il Parlamento mette l’accento sul tema dei costi fissi delle imprese in difficoltà economica, a cui dedica una fetta maggioritaria dei 500 milioni riservati ai correttivi. Tracciando anche la strada per il bis dei Sostegni atteso in settimana in Consiglio dei ministri. Nel confronto tra maggioranza e governo entra infatti l’allungamento a tutto il 2021 dell’esenzione dal canone unico per l’occupazione di suolo pubblico, mossa decisiva per favorire le riaperture dei locali pubblici avviate dal governo. Sullo stesso versante c’è da segnalare poi la cancellazione della prima rata dell’Imu per i locali e strutture ricettive che hanno subito perdite nella pandemia. Sempre per gli esercizi pubblici, poi, diventa totale l’esenzione dal canone Tv limitata al 30 per cento. Nell’elenco degli emendamenti papabili per il governo si fa spazio anche un fondo d a 20 milioni per cercare di venire incontro a una fetta degli “esodati dei ristori”. Il nuovo fondo dovrebbe allargare la platea degli aiuti per i soggetti che nel calcolo della perdita mensile finiscono per essere danneggiati dalla mancanza di alcuni mesi di fatturato effettivo nel periodo che separa l’apertura della partita Iva dall’inizio vero e proprio dell’attività.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Marroni Carlo 
Titolo: Bankitalia: più largo il divario tra le famiglie Rischio prestiti per le banche – Bankitalia: più divario tra le famiglie, rischio prestiti per le banche
Tema: Banche
I segnali di miglioramento dell’economia ci sono, e proseguiranno con l’intensificarsi della campagna vaccinale. Ma il sistema bancario – ben più tranquillo sul fronte delle sofferenze rispetto ad un decennio fa, in mezzo alla grande crisi finanziaria e del debito – deve comunque mettere in conto un aumento delle rischiositàdeiprestiti Il primo rapporto 2021 sulla Stabilità finanziaria della Banca d’Italia avverte: le banche italiane potrebbero subire, una volta fmita la moratoria sui prestiti varata contro la crisi Covid, un «deterioramento della qualità del credito nel biennio 2021-22 che potrebbe generare perdite su crediti per circa 9 miliardi (lo 0,8% delle attività ponderate per il rischio complessive del sistema bancario)». In questo quadro gli istituti di credito, sia i grandi che quelli più piccoli, stanno lavorando per «evitare una possibile amplificazione degli effetti legati alle scadenze delle moratorie (cosidde tto cliff effect)»: in molte banche, infatti, «sono in corso interventi per identificare precocemente situazioni di difficoltà finanziaria strutturale. Alcuni intermediari hanno anche predisposto piani operativi per rafforzare l’organico nell’ottica di una gestione proattiva dei debitori in difficoltà».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Chiellino Giuseppe 
Titolo: Recovery, la Commissione avvia l’esame dei piani nazionali
Tema: Recovery

Sono in tutto nove i piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) ricevuti, fino a ieri sera, dalla Commissione europea, quindi entro la scadenza del 3o aprile. Tra questi non c’era (ancora) il piano italiano, che vale complessivamente 248 miliardi di euro, come ha spiegato il premier Mario Draghi in Parlamento, di cui 191,5 miliardi di aiuti europei, tra grant e prestiti, più un cospicuo intervento nazionale. Ieri mattina la Commissione aveva già ricevuto i piani nazionali di Portogallo, Grecia, Germania, Slovacchia e Francia, a cui nel pomeriggio si sono aggiunti quelli di Danimarca, Spagna, Lettonia e Lussemburgo. In ogni caso dovrebbe trattarsi al massimo di una questione di ore, anche perché Roma ha confermato l’invio telematico del documento e della corposa documentazione che lo accompagna. Questa mattina anche Bruxelles dovrebbe ufficializzare l’arrivo del piano italiano. In ogni caso, un ipotetico piccolo ritardo non avrebbe pregiudicato i tempi di appr ovazione del piano né l’erogazione dell’anticipo del 13% che per l’Italia vale quasi 25 miliardi. La scadenza del 30 aprile, infatti, non è tassativa ma è “di regola”, come è scritto nel regolamento. Che significa: più tardi arriva il piano, più tardi arriveranno i soldi. La Commissione Ue ora può avviare l’esame dei piani basandosi su undici criteri stabiliti nel regolamento.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bongiorni Roberto 
Titolo: Tragedia in Galilea, gli ultraortodossi contestano Netanyahu
Tema: Tragedia in Galilea, strage di ebrei ortodossi

Schiacciati dalla folla o soffocati dalla calca. È di 45 deceduti e di almeno 145 feriti il bilancio della strage avvenuta giovedì sera sul monte Meron, nell’Alta Galilea, dove quasi ioomila fedeli stavano celebrando la festività di Lagba-Omer. Da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19 non vi era mai stato un raduno religioso tanto numeroso. È finito in una tragedia. Alcune persone sarebbero scivolate dalla gradinate sulla folla. Poi è stato il panico. La polemica è subito esplosa: è stato un incidente inevitabile o poteva essere fatto qualcosa? Accorso sul luogo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato duramente contestato, anche con lanci di bottiglie, proprio da quella fazione, gliultraortodossi, i cui partiti rappresentano un sostegno senza il quale non poteva e non potrebbe governare. Si riapre così il dibattito sull’atteggiamento dello Stato verso gli ultraortodossi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: Strage al pellegrinaggio degli ebrei ortodossi – Strage di ultraortodossi: 45 morti (anche bimbi) schiacciati durante la festa
Tema: Tragedia in Galilea, strage di ebrei ortodossi

A terra il sangue non c’era. Le pietre ancora bianche. Troppa gente davanti, troppa dietro, teste e corpi in movimento. I rotori degli elicotteri e il suono delle sirene. «Non abbiamo capito che cosa stesse succedendo, abbiamo pensato a una bomba, a un attentato. Eppure a terra il sangue non c’era». Solo i corpi già allineati e nascosti dall’argento delle coperte termiche, i volontari di Zaka piegati a recuperare i resti: gli occhiali dalle lenti spaccate (la miopia come segno di fede dopo i decenni passati sui testi sacri), gli scialli da preghiera stracdati, i cappelli neri calpestati. Ci sono volute ore perché chi era ancora incastrato in questo terribile ingorgo della devozione riuscisse a uscire dalla calca e a vedere la strage che la calca aveva compiuto: almeno 45 morti, oltre 150 feriti. «È una delle catastrofi più gravi nella nostra Storia», dichiara Benjamin Netanyahu, il primo ministro di un Paese piu abituato a cont are i caduti delle guerre e che invece domani rispetterà un giorno di lutto nazionale per i civili travolti da un disastro.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesco 
Titolo: Mosca sanziona Sassoli e sette funzionari La reazione dell’Europa: non ci zittiranno – Putin si vendica sui vertici della Ue Colpito Sassoli, «persona non grata»
Tema: Scontro tra Mosca e l’Ue

ll presidente del Parlamento europeo David Sassoli e la vicepresidente della Commissione Ue Vera Jourová, con delega ai Valori e alla Trasparenza, sono finiti nel mirino del Cremlino che, come ritorsione per precedenti sanzioni contro uomini vicini a Vladimir Putin, ha deciso di vietare loro l’ingresso in Russia come «persone non grate». Sono stati colpiti dal provvedimento altri sei tra funzionari comunitari e di Paesi Ue, tra cui Jacques Maire membro della delegazione della Francia all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. In questo modo Mosca ha alzato la tensione nel confronti dell’Unione a un livello finora mai raggiunto, colpendo nel cuore le istituzioni europee. In una nota il ministero degli Esteri russo ha accusato la Ue di «continuare la sua politica di illegittime misure restrittive unilaterali contro cittadini e organizzazioni russi» e di indebolire «apertamente e deliberatamente» l’indipendenza della politica interna ed estera della Russia. Una decisione che ha scatenato la solidarietà bipartisan dei gruppi del Parlamento non solo europeo ma anche italiano. Compatta la reazione dei tre presidenti Ursula von der Leyen (Commissione), Charles Michel (Consiglio europeo) e David Sassoli (Parlamento Ue) nel condannare «con la più grande fermezza» la decisione presa dalle autorità russe, definita «inaccettabile, senza alcuna giustificazione legale e totalmente priva di fondamento»
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Testata:  Stampa 
Autore:  Zafesova Anna 
Titolo: La sfida di Putin ai vertici Ue. Sassoli: “Non ci zittirà” – Una mossa che va oltre il simbolismo non c’è più spazio per il dialogo
Tema: Scontro tra Mosca e l’Ue

Quando, quasi tre mesi fa, Sergey Lavrov aveva parlato di una Russia pronta a una «rottura con l’Europa», come fatto già avvenuto e consumato, poteva essere suonata come un’esagerazione polemica, anche perché subito dopo il Cremlino stesso aveva richiamato all’ordine il capo della sua diplomazia. Ma le sanzioni ad personam al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, insieme ad altri esponenti delle strutture dell’Unione Europea o dei suoi membri, suonano come una dichiarazione di rottura. Una sorta di ammissione che il dialogo non esiste più, né va cercato. Che le posizioni sono inconciliabili. Che non ci sia più nulla da aspettarsi. Che si è nemici. Difficile fraintendere il significato simbolico di queste sanzioni ai vertici. Indipendentemente dal suo impatto reale, la decisione di dichiarare il presidente del Parlamento europeo persona non grata in Russia è un messaggio a tutta l’Unione. Al costo di risultare con troproducente: è almeno dal 2014, dall’annessione della Crimea che il Cremlino cerca di spaccare l’Ue, per dialogare più comodamente con i singoli Stati spesso meno critici. Le sanzioni a Sassoli – e prima l’umiliazione dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell, accolto a Mosca dall’espulsione dei diplomatici europei — hanno semmai ricompattato schieramenti politici spesso divisi. E se l’obiettivo della diplomazia russa sia rivendicare la simmetria delle rappresaglie, nel classico rituale della guerra fredda, sanzionare Sassoli può aumentare l’orgoglio nazionalista russo, ma difficilmente accresce le simpatie per il Cremlino in Europa.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rau Gaia 
Titolo: L’incubo degli italiani bloccati in India “Aiutateci a tornare, qui muoiono tutti”
Tema: Italiani in India

Il momento sognato tutta la vita che si trasforma in un incubo. Una famiglia appena formata e subito divisa nell’India diventata il nuovo epicentro della pandemia: la mamma, Simonetta Filippini, quarantacinquenne di Campi Bisenzio (Firenze) isolata in una struttura per malati di Covid; il papà, Enzo Galli, e la loro bambina di due anni, appena adottata, che la aspettano confinati in una camera d’albergo. Fuori, l’inferno di Nuova Delhi, i corpi che bruciano per strada, la paura che avvelena l’aria e il miraggio di un volo notturno — uno dei pochi rimasti in queste ore a collegare l’India all’Europa — allontanato chissà per quanto dall’esito di un tampone. La famiglia toscana era arrivata nella capitale indiana il 19 aprile, per completare le procedure di adozione e portare a casa la piccola. Ma quello che doveva essere il traguardo di un cammino iniziato ormai cinque anni fa, con le prime pratiche per diventare genitori adottivi, si è scontrato col re ferto di un test poche ore prima dell’imbarco per l’Italia.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bonini Carlo – Franceschini Enrico – Guerrera Antonello 
Titolo: Longform – Scozia, la terra di mezzo che insegue l’indipendenza – Dio salvi la Scozia
Tema: Scozia

ll 6 maggio la Scozia sarà chiamata a eleggere il suo Parlamento locale. Quello che, dopo la devolution del 1997 voluta dal governo laburista di Tony Blair, ha competenza su giustizia, sanità, istruzione etrasporti. È un voto dall’esito scontato, con il principale partito indipendentista, l’Snp della premier in carica Nicola Sturgeon, dato largamente sopra la maggioranza assoluta e con i laburisti e i conservatori staccati di oltre trenta punti. E tuttavia è un voto in cui dalla dimensione del consenso alla Sturgeon e al suo alter ego Alex Salmond, con il suo nuovo partito “Alba”, dipenderà una seconda “guerra politica di secessione” di questa terra di mezzo che, da 314 anni, non ha ancora risolto il suo dilemma indipendentista. Il voto del 6 maggio potrebbe infatti porre le basi per la richiesta di un nuovo referendum (dopo quello del 2014) che separi la Scozia dal Regno Unito. Con le conseguenze che, dopo la Brexit, questo secondo divorzio comport erebbe. A maggior ragione in una cornice continentale ancora piegata dalla pandemia.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Intervista a John Kerry – La scommessa di Kerry: “Così rivoluzioneremo il clima” – John Kerry: “Con Draghi l’Italia più forte nella Ue ora leadership sul clima”
Tema: Usa e clima

John Kerry scommette su di noi: «L’Italia ha una grande opportunità di leadership sui cambiamenti climatici, e gli Stati Uniti sono pronti ad aiutarla. Il vostro successo sarà il successo di tutti noi». L’Inviato speciale del presidente Biden per il clima fa queste considerazioni in un’intervista esclusiva con La Stampa, per tracciare un bilancio del Vertice dei Leader appena ospitato alla Casa Bianca e indicare come costruirci su. Punta su Roma per il peso in Europa del premier Draghi, perché ospiteremo il G20, e perché Francia, Germania e Regno Unito sono quanto meno distratte dalle presidenziali, la successione alla cancelliera Merkel, e la Brexit. Quali sono stati i risultati del Vertice e come dovremmo ampliarli? «Il Vertice è stato importante per due grandi motivi. Primo, è rilevante vedere che gli Usa sono tornati e lavorano con i nostri amici più cari, ma anche con gli avversari, per portare a termine questo l avoro. L’obiettivo del 50-52% entro il 2030 invia un grande segnale. Secondo, abbiamo creato un altro forum sulla strada per la COP26 di Glasgow, per consentire ad altri di seguire l’esempio e aumentare le loro ambizioni nella lotta al cambiamento climatico.
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