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SINTESI IN PRIMO PIANO – 1 maggio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Conte si difende in Parlamento, Renzi lancia l’ultimatum al governo.
– Governo contro Regioni sul tema delle riaperture.
– Il crollo del Pil nell’Eurozona: -3,8%, Italia a – 4,7%.
– Coronavirus: la Germania allenta le misure, positivo il premier russo Mishustin

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: Conte sotto attacco in Aula – Fase 2, la difesa di Conte Renzi: basta ai pieni poteri
Tema: Conte in Parlamento

La giornata in Parlamento del premier Giuseppe Conte, che prima alla Camera e poi al Senato ha subito attacchi anche da alcuni pezzi della maggioranza che lo sostiene. In particolare da Matteo Renzi, che ha lanciato un autentico ultimatum al capo del governo: “Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli ad altri. Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia Viva”, ha detto il senatore ex dem. Ma Conte non risponde e assicura di avere ancora una maggioranza al proprio fianco: “Ho la coscienza a posto, saranno gli italiani a giudicarmi, quella di Renzi è solo un’operazione mediatica”, ha detto il premier, che poi in serata ha convocato a Palazzo Chigi una riunione con i capidelegazione e con il ministro Gualtieri per definire i dettagli del prossimo decreto economico. In Parlamento Conte ha parlato soprattutto per difendersi dalle accuse di essere un uomo solo al comando e di aver ecceduto in decreti: “‘C’è una base di copertura legale nei decreti legge che hanno dichiarato lo stato di emergenza per 6 mesi, una base che ci fa superare qualsiasi riserva di costituzionalità”, ha spiegato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Il premier frena le Regioni e Renzi lancia l’aut aut: “Parta la fase 2 0 lascio”
Tema: Conte in Parlamento

Duro attacco in Senato di Matteo Renzi al premier Giuseppe Conte: “Siamo a un bivio. Se sceglierà la strada del populismo, non ci avrà al suo fianco: pensi meno ai sondaggi”, dice il leader di Italia Viva, per quello che appare come un aut aut al governo. “Gli italiani per l’emergenza sono in uno stato che ricorda gli arresti domiciliari – continua Renzi – Non ne usciamo con un paternalismo populista o una visione priva di politica. Nessuno le ha chiesto di riaprire tutto, abbiamo chiesto riaperture con gradualità”. E ancora: “lo ho negato a Salvini i pieni poteri: non l’ho fatto per darli ad altri”. Infine la frase che ha scatenato l’indignazione sui social e non solo: “La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di ripartire”. Il premier nella sua informativa aveva respinto l’accusa di ignorare il Parlamento (“il governo non ha mai improvvisato in solitaria”) e spiegato come iniziative regionali che comportano “misure meno restrittive” sarebbero “in contrasto con le norme nazionali” e quindi “a tutti gli effetti illegittime”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Il retroscena – Le mosse del capo di Iv e dentro il Pd per un nuovo governo con Forza Italia (e senza il premier)
Tema: Scenario politico

Matteo Renzi ha fatto chiaramente capire con il proprio intervento in Senato di ieri di non credere all’ipotesi di un governo Conte che arrivi al 2023. “Io ho detto senza infingimenti quello che voglio. E ho fatto un discorso serio. Se Conte smette di fare tutto da solo, se recupera con il Parlamento e anche con me, può andare avanti, sennò non ha i numeri per farlo, perché è grazie a Italia viva che oggi ha una maggioranza in Parlamento”, ha detto il leader di Italia Viva ai suoi, dicendosi però scettico sulla prospettiva di un governissimo che coinvolga anche il centrodestra. Piuttosto Renzi ipotizza che Conte possa imbarcare Forza Italia a sostegno della propria maggioranza: “Io ci metterei la firma perché avrei una prateria davanti”, dice. Ma c’è anche un’altra ipotesi, alla quale non sta lavorando solo Renzi, a dire il vero, ma anche pezzi del Pd e di Forza Italia. L’ex premier l’ha illustrata ai collaboratori: “Si può immaginare un governo senza Conte sostenuto da una maggioranza Ursula, cioè uno schieramento europeista, che va da noi al Pd e FI, passando per i 5 Stelle e Leu”. Una simile maggioranza, secondo Renzi, “potrebbe arrivare al 2023” ed eleggere il nuovo capo dello Stato. La guida di questo governo potrebbe essere Draghi, “che poi sarebbe il candidato naturale di questa maggioranza alla presidenza della Repubblica, ma si potrebbe pensare anche a un Pd, visto che nel Paese, se non nel Parlamento, i dem sono il partito di maggioranza”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso 
Titolo: Il leader sogna lo strappo ma Conte tratta con Fi Spunta il rimpasto
Tema: Scenario politico

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi costruisce le premesse per una crisi di governo e prevede di annunciare l’appoggio esterno all’esecutivo Conte già da giugno: “La strada migliore sarebbe quella di un nuovo esecutivo, con un altro premier. Ma se Conte si illude che staremo qui fermi ad aspettare che i danni di oggi si trasformino nella valanga di ottobre – confida ai suoi senatori – si sbaglia”. Conte intanto si muove in queste ore con cautela, ma coltiva un rapporto stretto con almeno tre azzurri della fronda antisalviniana. Con loro, studia anche un passaggio parlamentare che consenta a qualche senatore di FI il salto verso la maggioranza. Con Berlusconi che sposa la linea per cui una crisi di governo in questa fase sarebbe deleterea per il Paese. Il colpo ideale che Renzi immagina per crescere nei sondaggi è eliminare un concorrente ingombrante nell’area di centro, contare di più in una nuova maggioranza senza l’attuale premier. Il problema è come arrivarci. La strada maestra, nella sua testa, è quella di un altro esecutivo “modello Ursula”, sostenuto dal Pd, dall’ala governativa dei 5S, da Italia Viva e Forza Italia. Uno schema da replicare prendendo a pretesto il dibattito parlamentare sul Mes.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Greco Anna_Maria 
Titolo: Berlusconi si smarca ancora: «Diversi dai toni di Salvini»
Tema: Scenario politico

Silvio Berlusconi prende le distanze dai toni accesi dei compagni di opposizione, Lega in primis: “Noi operiamo in maniera diversa, usiamo metodi e linguaggio diversi dai nostri alleati”, dice l’ex premier a Mattino Cinque, ribadendo la propria distanza da Lega e Fratelli d’Italia, sia nei confronti del governo che nel dibattito sull’Europa. “Non ho mai sentito nessuno spiegare con motivazioni convincenti perché dobbiamo dire di no a 37 miliardi di euro a un tasso bassissimo. Può essere un cinico gioco per allontanare l’Italia dall’Europa ma non capisco proprio la posizione dei nostri alleati sul Mes”, aggiunge Berlusconi, che per la fase due dell’emergenza poi avanza la proposta di una garanzia statale attraverso le banche su “piccoli prestiti di emergenza, sino a 3mila euro, per chi non lavora” e il blocco immediato “di ogni accertamento fiscale per tutto il 2020 e un taglio netto della burocrazia, cancellando il codice degli appalti e tutte le autorizzazioni per aprire un’impresa”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Retroscena – Stupore del capo dell’esecutivo sulle frasi di Cartabia Il Movimento 5 Stelle attacca: si scordi il Quirinale
Tema: Scenario politico

Giuseppe Conte sarebbe rimasto stupito dalle parole della presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia che prima nella relazione annuale della Consulta e poi in una intervista ha sottolineato la necessità di rispettare i dettami della Costituzione anche in un periodo di crisi. Le triangolazioni con il Quirinale e la Corte, la sponda che sente di avere nel presidente della Repubblica, hanno dato rassicurazioni a Conte, ma non abbastanza da sentirsi alleggerito dall’accusa di violare la Carta. Tanto più che le argomentazioni della presidente sono diventata merce pregiata da scagliare contro di lui in aula. Da un paio di giorni, i grillini sono attraversati da un sospetto confessato anche a Palazzo Chigi. Diversi ministri ricordano i giorni di febbraio, quando il coronavirus era ancora una cattiva influenza limitata alla Cina, e Renzi scalciava come oggi, sussurrando ipotesi di govemissimi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele 
Titolo: La babele delle ordinanze in anticipo Calabria, il governo diffida Santelli
Tema: Strappo governo – enti locali
Scontro aperto tra governo e Regione Calabria dopo le aperture decise dalla governatrice Jole Santelli, in contrasto con il decreto disposto dal premier Conte. “Non ritiro la mia ordinanza” ha ribadito la Santelli dopo la diffida arrivata da Roma. Ma la Calabria non è un caso isolato: sono decine le interpretazioni o gli ammorbidimenti disposti dai territori. A partire dall’Alto Adige, dove la giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che è una vera e propria road map: dall’8 via libera ad attività produttive, dall’11 tocca a parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar. Il 25 maggio, infine, ripartiranno hotel e funivie. Ma a Bolzano e dintorni è già possibile vedere i parenti da pochi giorni dopo Pasqua e una ulteriore ordinanza ha dato il via libera anche alle passeggiate nei parchi. Il Piemonte ha dato il via libera al take away fin d’ora; nulla osta anche in Emilia-Romagna, nel Veneto (prevista anche la formula in auto) e in Liguria. In Veneto, Zaia ha dato semaforo verde per seconde case e barche; sulla stessa linea Marsilio in Abruzzo. Sulle passeggiate spiragli un po’ ovunque. Anche in Campania — dove il governatore De Luca ha lanciato da lunedì gli ingressi scaglionati per il personale degli uffici pubblici —, ma con orari precisi e mascherina L’iniziativa di Santelli ha causato anche una rivolta dei sindaci, con una serie di contro ordinanze comunali per impedire le riaperture. Un caos nel caos.
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Testata:  Stampa 
Autore:  DiMat.A. 
Titolo: Governo-regioni-città, è tutti contro tutti Boccia avverte la Calabria: parte la diffida
Tema: Strappo governo – enti locali

Lo scontro «tutti contro tutti» tra governo, regioni e comuni rischia di sommergere i cittadini sotto una cascata di decreti, circolari e ordinanze in contrasto tra loro. Il caso più eclatante è quello della Calabria, dove l’ordinanza della governatrice Santelli è stata definita illegitima dal premier Conte. I governatori di centrodestra, ma non solo, replicano chiedendo la possibilità di decidere in maniera autonoma, mentre l’Anci, l’associazione dei sindaci guidata dal Pd Antonio Decaro, contesta a sua volta le regioni. Sono molti i sindaci calabresi che nelle ultime ore si sono schierati contro la posizione della governatrice, emanando una serie di ordinanze per disinnescare le riaperture disposte dalla Regione. Zaia, intanto, evoca le vie legali, dopo aver di fatto inaugurato la fase due con largo anticipo: “Non si dica che il Veneto non è in linea. Vorrei discutere in Tribunale questa cosa, per vedere se abbiamo ragione o no”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  de Feo Fabrizio 
Titolo: Intervista a Jole Santelli – «Se restiamo fermi arriva la ‘ndrangheta»
Tema: Strappo governo – enti locali

Le parole della governatrice calabrese Jole Santelli, finita al centro del dibattito politico dopo la decisione di riaprire negozi e ristoranti nella regione in contrasto con le misure decise dal governo: “In Calabria abbiamo adottato una politica molto rigida, siamo partiti prima degli altri imponendo subito restrizioni anche più stringenti di quelle nazionali. Abbiamo investito sulla prevenzione grazie anche al vantaggio di aver potuto vedere ciò che accadeva nelle altre regioni. Abbiamo subito purtroppo due esodi di massa dalle zone più contagiate, esodi non controllati adeguatamente dal governo. I risultati del contenimento, però, sono stati molto buoni e abbiamo deciso di iniziare a restituire ai calabresi alcune libertà finora sottratte investendo sul linguaggio della fiducia, iniziando un percorso di convivenza con il virus che inevitabilmente dovrà esserci”, spiega la Santelli, che aggiunge: “Quello che temo davvero è il contagio di ritorno. Purtroppo è facile prevedere un terzo esodo di massa visto che il Dpcm consente il ritorno se si ha un domicilio o una abitazione in Regione. Ci sono già tante prenotazioni sui treni dalle zone dove è più forte il contagio. Ecco, in questo senso mi aspetterei un aiuto dal governo. (…) la Calabria ha un’economia basata sulle piccole attività. Se lo Stato non c’è e non è in grado di dare speranza, se alla Regione non viene consentito di agire, c’è qualcun altro che è sempre molto presente ed è pronto a entrare in gioco, ad esempio attraverso l’usura”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Magri Ugo 
Titolo: Mattarella: senza lavoro non c’è l’Italia – Appello di Mattarella: prima il lavoro
Tema: L’appello di Mattarella

Il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella per la festa dei lavoratori si conclude con l’invito al governo a dare indicazioni “ragionevoli e chiare” su come combattere il virus. Difficile non scorgere in quei due aggettivi un garbato riferimento all’ultimo decreto del premier, che ha spazientito tutti e perfino i vescovi; il presidente si attende in futuro disposizioni meno controverse. Altri passaggi meritano attenzione. Ad esempio là dove il capo dello Stato fa intendere come la fine dall’emergenza non sia affatto dietro l’angolo. “La battuta di arresto spinge ad accelerare la strada verso un cambiamento che sappia valorizzare e non subire fenomeni come globalizzazione e digitalizzazione”, aggiunge poi il Capo dello Stato.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide 
Titolo: Crollo Pil: Italia -4,7% Eurozona -3,8% Lavoro, boom inattivi – L’economia crolla, perso il 4,7% Il lockdown azzera l’inflazione
Tema: Coronavirus, il fronte economico

L’Istat conferma un crollo del valore aggiunto in tutte le principali attività del Paese che non ha precedenti: 4,7% la variazione congiunturale, -4,8% quella tendenziale, con un Pil “acquisito” per l’anno a -4,9%. Spiega Roberto Monducci, Direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat: “La flessione del 4,7% del Pil del nostro Paese nel primo trimestre, di ampiezza rilevante, seppure di poco inferiore a quella stimata in Francia (-5,8%) e in Spagna (-5,2%), è la misura dell’ingresso in una fase di eccezionali difficoltà economiche”. L’Italia ha registrato una contrazione del reddito nazionale lievemente meno grave delle attese di consensus, che davano una caduta del 5% congiunturale e del 5,1% tendenziale; secondo un esercizio di Bankitalia ogni settimana di lockdown determinerebbe una perdita annuale dello 0,50. Nel Rapporto sulla stabilità finanziare diffuso ieri da Bankitalia si calcolava, infine, che nel primo trimestre le forti oscillazioni dei rendimenti dei titoli di Stato e il calo dei corsi di azioni e obbligazioni ha determinato una riduzione della ricchezza finanziaria delle famiglie di oltre 140 miliardi, pari al 3,2% rispetto ai livelli di dicembre 2019.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Sorrentino Riccardo 
Titolo: Eurolandia, il Pil in flessione del 3,8% In rialzo i disoccupati
Tema: Coronavirus, il fronte economico

Il crollo del Pil dell’Eurozona, che nel primo trimestre è sceso del 3,8%, secondo le proiezioni della Bce potrebbe scendere del 15% nel secondo trimestre, per una flessione che a fine anno potrebbe oscillare tra il 5 e il 12%. In Francia il Pil è calato più rapidamente che altrove (-5,8%), il più grave crollo dal 1949 ad oggi. In Spagna invece, il Pil è calato del 5,2%, con una flessione del 7,5% nei consumi, e un calo del 5,3% negli investimenti. “Ma i lockdown fanno sì che la raccolta dei dati sia difficile o impossibile”, spiega Simon Wells di Hbsc. L’andamento della disoccupazione ad esempio, che a marzo è salita in Europa dal 7,3% al 7,4%, mostra come alla flessione dell’attività si sia accompagnata, per ora, una sostanziale tenuta del mercato del lavoro. Questi numeri, soprattutto, non dicono ancora nulla sulle dimensioni dello stimolo economico che potrebbe essere necessario durante la ripresa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Pil, c’è chi sta peggio di noi – Cade il Pil, Italia meglio di Francia e Spagna
Tema: Coronavirus, il fronte economico

L’Istat ha stimato una contrazione del Pil nel primo trimestre di quest’anno pari al 4,7% rispetto ai tre mesi precedenti. Peggio di noi fanno Francia e Spagna, nonostante il nostro Paese sia stato travolto per primo dall’ondata dei contagi e abbia attivato il lockdown il 9 marzo scorso. L’istituto francese di statistica Insee ha calcolato una perdita congiunturale del Pil pari al 5,8% mentre l’istituto spagnolo Ine del 5,2%. Quanto all’Eurozona, la contrazione è del 3,8%. La stima dell’Istat è lievemente meno negativa della previsione del Def che illustra una contrazione del Pil nel primo trimestre del 5,5% sui tre mesi precedenti. Il Def prevede anche un calo del -10,5% nel secondo trimestre sul primo, cui però seguirebbe un rimbalzo del 9,6% nel terzo e del 3,8%nel quarto. Sono stime complicate, l’Istat ha avvertito che fare le rilevazioni non è stato semplice e che nella revisione di questo primo dato provvisorio, il risultato potrebbe essere peggiore.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: La Bce: nuova liquidità per le banche Chieste ai governi risposte ambiziose – Lagarde ai governi: fare di più Nuova liquidità alle banche
Tema: Bce

La Bce abbassa in tassi a -1% e aggiunge un nuovo strumento per contrastare la crisi del rifinanziamento dei bond bancari in scadenza e la liquidità del mercato monetario: dal 9 maggio scatteranno sette operazioni «non mirate» di rifinanziamento aggiuntivo a più lungo termine per l’emergenza pandemica, a piena aggiudicazione e scaglionate per un anno, al tasso negativo -0,25%.La novità è importante, è un “backstop”, un paracadute: il sostegno all’economia anche in questa crisi senza precedenti deve passare per le banche e il flusso del credito a grandi imprese, Pmi e famiglie va assicurato, la liquidità non può mancare. Il Consiglio direttivo ha spronato ancora una volta gli Stati europei a fare di più, “urgono azioni condivise e coordinate, ambiziose e continue”, ha detto Lagarde accogliendo con favore il progetto del Recovery fund. “L’incertezza è elevatissima”, ha ripetuto con toni tesi, più volte la numero uno della Bce, sottolineando l’importanza delle numerose decisioni prese dal Consiglio direttivo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Il retroscena – Così Lagarde subisce lo scontro tra Parigi e Berlino sul debito dell’Italia
Tema: Bce

Ieri il Consiglio Direttivo Bce ha ribadito di essere “pienamente impegnato a aumentare le dimensioni” degli acquisiti straordinari decisi per reagire alla pandemia. La presidente Lagarde ha precisato che “userà in pieno la flessibilità” perché “non accetta frammentazione o una stretta delle condizioni finanziarie”. Francoforte quindi vuole allargare ancora il portafoglio di interventi di emergenza sui titoli di Stato e per ora intende concentrarli sull’Italia, minacciata com’è dal suo debito e da una recessione apocalittica. Sulla base delle previsioni del Fondo monetario internazionale, l’aumento di emissioni di debito pubblico in Europa rispetto alle attese di inizio anno sarà di 1.200 miliardi di euro circa. Di fronte a queste grandezze colossali per ora la Bce sta facendo molto, ma non abbastanza. Gli acquisti previsti di titoli pubblici legati alla pandemia non arrivano a 800 miliardi, di questo passo finiranno in estate sulla carta italiana — in ottobre per il resto dell’area euro.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Bonomi: «Subito un piano per il Paese» – Bonomi: all’Italia subito un piano per lo sviluppo
Tema: Confindustria

Carlo Bonomi, presidente designato di Confindustria, ieri ha ottenuto dal Consiglio generale l’approvazione della squadra dei “vice” che l’accompagnerà nel corso del suo mandato di quattro anni. La fase delle riaperture si sta avviando con un “caotico susseguirsi di misure incerte e inadeguate”, ha detto Bonomi, che ha aggiunto: “Il governo agevoli quel confronto leale e necessario per ridefinire dal basso turni, orari di lavoro, numero di giorni e orario settimanali in questo 2020, da definire in ogni impresa e settore al di là delle norme contrattuali”. E ancora: “L’Italia può e deve recuperare non solo i punti di Pil persi ma realizzare una crescita impetuosa. Si può fare, se tutti insieme con passione e dedizione metteremo le nostre posizioni al centro del dibattito nazionale”, sono state le parole del presidente designato, che ha poi presentato la propria squadra. Questi i nomi: Barbara Beltrame (all’internazionalizzazione); Giovanni Brugnoli (Capitale umano); Francesco De Santis (Ricerca e sviluppo); Luigi Gubitosi (Digitale); Alberto Marenghi (Organizzazione, sviluppo, marketing); Maurizio Marchesini (Filiere e medie imprese); Natale Mazzuca (Economia del mare e Mezzogiorno); Emanuele Orsini (Credito, Finanza, Fisco); Maria Cristina Piovesana (Ambiente e sostenibilità); Maurizio Stirpe (Lavoro e Relazioni industriali). A questi componenti si aggiungono i tre vice residenti di diritto: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria; Alessio Rossi, presidente dei Giovani; Vito Grassi, presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Confindustria attacca Conte “Misure incerte per ripartire”
Tema: Confindustria

Il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi attacca il governo sulla gestione dell’emergenza coronavirus e sulle misure perle imprese: “Stiamo andando verso una riapertura delle attività economiche purtroppo caratterizzata da un caotico susseguirsi di misure incerte e contraddittorie”, ha detto ieri, aggiungendo: “Un conto è chiedere un freno alla corresponsione dei dividendi, altro e del tutto inaccettabile è avviare una campagna di nazionalizzazioni dopo aver indotto le imprese ad iperindebitarsi”. Bonomi sostiene che “la tentazione di una nuova stagione di nazionalizzazioni è errata nei presupposti e assai rischiosa nelle conseguenze, sottraendo risorse preziose alle aziende per soli fini elettorali”. Quindi, il futuro numero uno degli industriali ha avanzato una serie di richieste: in attesa di capire se ci saranno trasferimenti a fondo perduto ha chiesto che le imprese possano restituire i prestiti in almeno 10-15 anni anziché in 6 come previsto, a seguire lo sblocco immediato dei 35 miliardi disponibili subito per le grandi opere ed il rafforzamento delle misure di Industria 4.0. Quanto alla ripartenza delle attività il presidente designato di Confindustria ha aperto anche un fronte coi sindacati puntando ad ottenere una deroga rispetto agli attuali contratti nazionali e chiedendo al governo di agevolare “quel confronto leale e necessario in ogni impresa per ridefinire dal basso turni, orari di lavoro, numero giorni di lavoro settimanale e di settimane in questo 2020”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  N.P. 
Titolo: Il Consiglio vara la nuova squadra: 13 i vicepresidenti di Bonomi
Tema: Confindustria

Il Consiglio generale di Confidustria ha approvato ieri la squadra di Carlo Bonomi. E’ significativo che il presidente designato abbia voluto tenere per sé le deleghe al Centro studi, all’Europa e alle Politiche industriali: segnale di voler rafforzare la presenza di Confindustria a Bruxelles, con un rapporto più forte con l’Europa, implementare il Centro studi, considerando centrale il molo dell’impresa. “Bonomi disegnauna Confindustria compatta, coerente e unita nel molo di rappresentare valori ed esigenze delle imprese”, commenta Massimo Finco, presidente vicario di Assindustria Venetocentro. Confindustria “avrà ancora di più un ruolo chiave per il rilancio del paese” ha detto l’ad di Deloitte, Fabio Pompei, commentando la futura squadra.
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Testata:  Milano Finanza 
Autore:  Leone Luisa 
Titolo: La cura del dividendo
Tema: Conti pubblici

Un po’ di sollievo per le casse dello Stato, gravate da un deficit record per il 2020, è in arrivo dal monte dividendi di competenza del Tesoro, che potrebbe superare quota 10 miliardi di euro. In testa a questa classifica di generosità c’è Enel, grazie al deliberato incremento da 0,28 centesimi a 0,32 centesimi che permetterà allo Stato di incassare ben 125 milioni in più dell’anno prima. Qualche decina di milioni in più porteranno anche i ritocchi alle cedole di Eni, Enav e Poste Italiane (vedere tabella in pagina), mentre Banca Monte dei Paschi anche quest’anno non distribuirà cedole e Leonardo ha confermato i 14 centesimi del 2019. Complessivamente nelle casse pubbliche da Piazza Affari arriveranno cedole per quasi 2 miliardi (1,84 miliardi), il 12,5% in più dell’anno prima.
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Testata:  Milano Finanza 
Autore:  Follis Manuel 
Titolo: Intervista a Luigi Gubitosi – Ora Telecom vuole prendere l’onda – Saremo tutti più smart
Tema: Tim

Intervista al presidente di Tim Luigi Gubitosi, che commenta l’aumento di domanda di connettività coincidente all’emergenza coronavirus: “L’utilizzo maggiore ha riguardato lo streaming, i servizi di e-learning per la scuola e gli online games. Va detto che il Paese in questi due mesi ha fatto importanti passi avanti nella digitalizzazione”, spiega Gubitosi, che poi illustra alcune iniziative dell’azienda: “Le piattaforme di e-learning approvate dal ministero dell’Istruzione non saranno più incluse nel calcolo dei giga utilizzati. Mi auguro che tutto il settore segua questo esempio e che si possa favorire lo sviluppo dell’e-learning e delle attività correlate”; e ancora: “Assieme a Google e Intesa Sanpaolo abbiamo lanciato un prodotto di smartworking, gratuito per i primi tre mesi, con l’obiettivo di supportare le aziende, in particolare le pmi, nella loro operatività durante il periodo di emergenza”.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: La giornata – In Germania aprono musei, chiese e parchi
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Il governo tedesco allenta ancora le misure di contenimento della pandemia: riaprono parchi giochi, zoo, musei e chiese, mentre una seconda ondata di riaperture verrà annunciata dopo il 6 maggio, quando verrà anche affrontata la questione relativa al campionato di calcio e alla possibilità di tornare a scuola per tutti gli studenti, dopo il via libera per quelli di medie e superiori. Angela Merkel ha detto che è ancora necessario contenere l’epidemia, “per fare in modo che ogni paziente abbia la possibilità delle cure migliori. Finora ci siamo riusciti”. Ma, ha aggiunto, “se dci saranno ricadute, bisognerà avere dei segnali di allerta per riconoscerle tempestivamente”. L’aumento dei nuovi casi mercoledì è stato pari a 1304 unità, per un totale di 157.641 positivi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ginori Anais – Rampini Federico 
Titolo: Da New York a Parigi così il virus ridisegna le città
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Le grandi metropoli occidentali devono reinventarsi in fretta alla ricerca di una nuova normalità post-Covid. New York ad esempio sta disegnando 160 km di piste riservate a pedoni e ciclisti, San Francisco sta trasformando i propri campi da golf in parchi, Vilnius ha autorizzato la ristorazione solo nelle piazze all’aperto. “Il nostro obiettivo è fare in modo che questa crisi acceleri la svolta ecologica”, ha detto il vice-sindaco di Parigi, Emmanuel Grégoire. La capitale francese punta a trasformare alcuni boulevard in piste ciclabili a più corsie sulla base di un “urbanismo tattico”: interventi provvisori e modulabili, che possano garantire il distanziamento sociale e anticipare la svolta econologica della città. Altri esempi: la cittadina britannica di York, con tutte le sue stradine anguste, ha deciso di organizzare i suoi vicoli a senso unico di circolazione; la Danimarca ha organizzato il ritorno a scuola con lezioni nei cortili.
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Testata:  Giornale 
Autore:  … 
Titolo: Merkel apre chiese e musei Johnson: «Superato il picco»
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

La Germania si conferma il Paese più avanti nella lotta al coronavirus in Europa, dopo aver avviato una fase di riapertura già dal 20 aprile ed essersi data appuntamento al 6 maggio per un ulteriore allentamento delle restrizioni. Ieri Angela Merkel, dopo un confronto con i governatori locali, ha spiegato che, “sempre a determinate condizioni, potranno riaprire i musei, le mostre, le gallerie, i monumenti, gli zoo e i giardini botanici”. Si sta pensando anche di dare via libera a “particolari feste religiose come battesimi, funerali o matrimoni, ma sempre in piccole cerchia”. Un piano per la Fase Due sarà presentato la prossima settimana anche in Gran Bretagna, dove il primo ministro Boris Johnson, diventato padre il giorno prima, ieri si è detto “molto fortunato di essere stato assistito molto bene” dopo il ricovero per coronavirus. “Abbiamo superato il piccolo dell’epidemia e siamo riusciti a evitare la tragedia che hanno vissuto altri Paesi”, ha detto Johnson, sebbene la Gran Bretafna sua ora il Paese più colpito in termini di vittime, dopo USA e Italia.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: La giornata – Positivo Mishustin, il capo del governo russo
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

Il primo ministro russo Mikhail Mishustin è risultato positivo al test del coronavirus e ha comunicato a Vladimir Putin la necessità di osservare il regime di isolamento. Affidato temporaneamente l’incarico al vicepremier Andrej Belousov, che ha già spiegato che continuerà a consultarsi con Mishustin, soprattutto in materia economica. Due giorni fa il presidente russo aveva esteso all’11 maggio il periodo di astensione dal lavoro: Mishustin ha chiesto ieri ai russi di prendere l’infezione “il più seriamente possibile”.
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Grossi Alessia 
Titolo: Test, app e disciplina ferrea: così Seul ha azzerato il Covid
Tema: Coronavirus, la situazione all’estero

La Corea del Sud si impone come modello di successo nella lotta al Covid-19 grazie ai tamponi a tappeto, a un ferreo rispetto delle misure di sicurezza, alla localizzazione via cellulare dei malati e, soprattutto, senza ricorrere al lockdown totale. Questo porta il bilancio di un Paese con 51 milioni di abitanti ad “appena” 10.765 positivi, 237 morti e più di 8.000 guariti. Il contagio è arrivato in Corea del Sud il 20 febbraio, attraverso 30 seguaci della setta della Chiesa di Gesù Shincheoji della città di Daegu. Prima ancora che l’Organizzazione mondiale della Sanità si appelli ai Paesi perché svolgano più test possibili sulla popolazione, Seul inizia la più grande campagna di tamponi sui propri cittadini: il governo arriva a testare più di 20mila persone in un solo giorno, 270.000 a metà marzo. La Corea del Sud avanza nella classifica mondiale dei contagi, quando in Italia siamo alla ricerca del paziente zero di Codogno. Il 29 febbraio si contano 909 infezioni giornaliere. Ma allo stesso tempo le autorità sanno dove arginare il contagio, lo conoscono e lo tengono sotto controllo, grazie al sistema di geolocalizzazione via smartphone. Alla fine di marzo, le infezioni giornaliere si contano a dozzine e poi a una sola cifra. Nel giro di poche settimane, la Corea del Sud appiattisce la curva.
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Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: Trump e il complotto elettorale “La Cina vuole farmi perdere”
Tema: USA

Il Presidente USA Donald Trump ha fatto sapere di essere convinto che la Cina voglia fargli perdere le elezioni presidenziali del prossimo novembre e sarebbe pronto a chiedere i danni a Pechino per gli effetti della pandemia. Il governo cinese respinge con forza le accuse: “Non cerchino di coinvolgerci in questioni interne”. In una intervista a Reuters, Trump ha detto che il modo con cui la Cina ha gestito l’epidemia di Covid-19 sarebbe la prova della malafede. Secondo il Washington Post la Casa Bianca ha già iniziato ad esplorare alcune proposte per punire o chiedere indennizzi finanziari a Pechino per la gestione della crisi. I servizi segreti escludono però che il virus abbia avuto origine in laboratorio. Trump intanto sarebbe pronto a ricominciare i propri comizi elettorali, violando le stesse regole disposte dalla sua task force, spaventato forse dai sondaggi che lo vogliono perdente in Texas.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Biden, il candidato in quarantena
Tema: USA

Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, il più vecchio nella storia delle presidenziali con i suoi 77 anni, da più di un mese è in isolamento nella sua villa di 900 metri quadrati circondata dal verde a Wilmington, Delaware, a poca distanza da Philadelphia, su consiglio di uno staff di medici ed esperti di sanità. Irwin Redlener della Columbia University ha consigliato le procedure da adottare per garantire la sicurezza del candidato poi nel corso della prossima campagna elettorale. Per un animale sociale come Biden, abituato alle folle, agli incontri in giro per il mondo, questo periodo forzato di isolamento è una prova per la sua resilienza. Non ha potuto fare un tour elettorale nel Paese dopo la vittoria delle primarie o tenere comizi unitari assieme agli ex candidati come Bernie Sanders o Elizabeth Warren, come avrebbe voluto. La mancanza di contatti umani è la cosa che gli pesa di più, insieme alla poca visibilità che lamenta sui media, in paragone a Trump. Nonostante però la poca esposizione mediatica,Biden ha superato Trump nei sondaggi elettorali: oggi il 48,3% voterebbe per lui, contro un 42% a favore del presidente. Forse proprio guardando al balzo di popolarità di Biden, dopo le ultime uscite, Trump ha deciso di non partecipare più ai briefing quotidiani sul virus per non continuare a perdere consensi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Le accuse di molestie per Biden imbarazzano le donne dem
Tema: USA

Su Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, pesano da tempo accuse di molestie che rischiano di condizionare la sua corsa alla presidenza. La più pesante, quella dell’ex assistente Tara Reade, che dice di essere stata assalita e abusata in ufficio dall’allora senatore del Delaware nel 1993, trova ora sostegno in due testimoni. Imbarazzo tra i democratici, tanto più ora, che Biden ha annunciato di voler sfidare Donald Trump con un vice di sesso femminile. Nel passato di Biden c’è anche un episodio datato 1991, quando da capo della Commissione Giustizia del Senato, lasciò massacrare con domande imbarazzanti Anita Hill, che accusava di molestie il giudice conservatore afroamericano Clarence Thomas.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Santelli Filippo 
Titolo: La pandemia frena la Via della seta non ci sono i soldi per pagare la Cina
Tema: Via della Seta

Secondo il Financial Times, molti governi, gravati dalla crisi causata dalla pandemia, hanno chiesto a Pechino di ridiscutere termini e condizioni dei prestiti concessi ai partner per pagare porti, ferrovie e centrali energetiche, quasi tutti realizzati da aziende cinesi. Per il momento la Cina non ha risposto. Come gli altri membri del G20, due settimane fa si è impegnata a sospendere per tutto l’anno le rate dovute dai Paesi a basso reddito. Allo stesso tempo, non ha nessuna intenzione di tagliare i debiti, men che meno di cancellarli. Vuole gestire il problema con negoziati bilaterali, in cui ha maggiore potere contrattuale. Molti dei porgetti della Via della Seta si basavano su prestiti concessi da Pechino (in totale 500 miliardi di dollari), spesso a condizioni pessime, come quelli per Pakistan, Nigeria o Venezuela. Al momento molti cantieri sono fermi causa virus. Ma la vera domanda è cosa resterà della Via della seta alla fine dell’emergenza.
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