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SINTESI IN PRIMO PIANO – 1 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– 
Scontro finale nei 5Stelle. Conte e i vertici del partito pronti a sfiduciare Grillo;
– Cashback, bollette e appalti la manovra estiva di Draghi;
– Violenze sui detenuti, sospesi i 52 agenti. Cartabia: Costituzione tradita;
– Si teme la variante Delta. “Tifosi inglesi non venite”.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bozza Claudio 
Titolo: Grillo-Conte, lo scontro spacca il M5S L’ex premier: il mio progetto va avanti
Tema: Scontro finale nei Cinque Stelle

Niente pace, per i Cinque Stelle lo scontro anzi si fa sempre più duro. Da una parte l’ex premier Giuseppe Conte, che avrebbe dalla sua 100-150 tra deputati e senatori. Dall’altra Beppe Grillo che ha intimato a Vito Crimi di far votare su Rousseau per decidere il futuro del movimento pentastellato. Ieri, poi, l’ennesimo scambio tra i due. Con Conte che ribatte al video in cui il fondatore Beppe Grillo lo aveva accusato di avere una «visione seicentesca» per i nuovi Cinque Stelle. E il garante che torna a dire «non sono un padre padrone, ma un papà con il cuore in mano». E poi, aggiunge: «Il Movimento cambia e doveva cambiare con Conte, forse era la persona più adatta e forse, magari, non lo è. Stiamo uniti se possiamo e se poi qualcuno vuol fare una scelta diversa la farà in tutta coscienza». In questo scenario, a parte alcuni pentastellati, gli interventi sono quasi tutti sottotono: nessuno vuole espors i, per evitare di schierarsi dalla parte del perdente, ancora non decifrabile.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Il retroscena – L’ex premier al bivio Sfiduciare Beppe o fare un suo partito
Tema: Scontro finale nei Cinque Stelle

C’è un pezzo di Movimento che chiede al comitato di garanzia, quindi a Vito Crimi, Roberta Lombardi, Giancarlo Cancelleri, di andare avanti e avvalersi dell’articolo del vecchio statuto secondo cui possono proporre la sfiducia del Garante. Serve la maggioranza assoluta degli iscritti. Servono tantissimi voti, ma qualcuno suggerisce si possano ottenere tenendo aperta la votazione per più giorni, come si fece già nel 2017. Se la mozione non passasse, sarebbero gli esponenti del comitato di garanzia a doversi dimettere. Ma tutti e tre hanno già annunciato di volerlo fare, in disaccordo con Grillo. E quindi potrebbero — è un’opzione ancora sul tavolo — scegliere di morire in battaglia. «Non terrò il mio progetto nel cassetto», ha detto l’ex premier uscendo di casa. «Non lo faccio fermare da una persona sola, sento il consenso di molti». Non lascerà la politica, non tornerà a fare il professore, st a tentando in ogni modo di scalare il Movimento, Conte. Ma potrebbe più semplicemente scegliere di svuotarlo, di farlo confluire in un nuovo soggetto, a partire dai dirigenti che già sono con lui.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Paco Leonardo 
Titolo: “Non mi riconosco più nel Movimento Ormai siamo finiti in un vicolo cieco”
Tema: Intervista a Giancarlo Cancelleri

Il sottosegretario ai Trasporti Giancarlo Cancelleri sembra annunciare il suo addio al Movimento 5 Stelle e la sua scelta di campo: tra Grillo e Conte, lui ha scelto l’ex premier. Cancelleri in questa fase è una figura chiave: è membro del comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle, l’organismo che può sfiduciare il garante, dopo la fatwa lanciata da Beppe Grillo contro Giuseppe Conte. Ed è per questo che più di altri si interroga sul proprio posto in questo scontro e sul suo futuro all’interno della galassia pentastellata: «Non mi riconosco più in questo progetto». «Sono rimasto molto perplesso da quello che è successo. Non sono assolutamente d’accordo con quello che Beppe Grillo ha messo in campo. Secondo me Giuseppe Conte sarebbe stata una guida autorevole. E oggi che non ci sono più le condizioni per coniugare il Movimento Cinque Stelle con la sua figura siamo finiti in un vicolo cieco e con l’unica prospe ttiva di un ritorno al passato ormai davvero anacronistico. Se deve essere così a me non sta bene».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Griseri Paolo 
Titolo: Allarme Cingolani “Ambiente, la svolta rischia di fallire” – “La rivoluzione verde rischia il fallimento serve una svolta europea”
Tema: Intervista a Roberto Cingolani 

Grillo ha detto anche che non è soddisfatto, che dal suo ministero (di Roberto Cingolani, ndr) si aspettava di più: “Io sono un tecnico scelto dal presidente del consiglio. Le critiche sono utili, sicuramente avrò fatto scelte non andate in una certa direzione e altre all’opposto. Non ho un partito alle spalle, sto cercando di interpretare il mio servizio in modo che sia utile al Paese. La politica dà delle priorità, io cerco di assecondarle tutte».
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Testata:  Giornale 
Autore:  Boschi Fabrizio 
Titolo: Intervista a Renato Mannheimer – «I 5s che conosciamo sono finiti L’ex premier da solo? Non ha i voti»
Tema: Sondaggi

È immaginabile un M5s senza Beppe Grillo? Secondo qualche sondaggio pare che un po’ più della metà degli attuali potenziali elettori M5s lo ritenga possibile se non opportuno. Ma è la metà di un 15%. Ovvero il 7-8%. Un altro partitino insomma, che diventerebbe un’altra spalla del Pd in uno scenario di opposizione e che finirebbe per disgregarsi in poco tempo. Giuseppe Conte, poi, con la pandemia si è convinto di essere diventato un leader. Ma le situazioni di emergenza non durano in eterno. Renato Mannheimer, presidente dell’Ispo, Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione, ne è certo: «Il Movimento come lo abbiamo conosciuto per un decennio non esiste più. Gli è rimasto il nome, ma la sostanza è totalmente cambiata». «Già abbiamo visto una notevole diminuzione dell’elettorato M5s. Una volta quell’elettorato era formato da elettori di sinistra e di destra. Adesso è aumentato molt o di più quello di sinistra ma ad un certo punto prevedo che se ne andrà anche quello sparpagliandosi nel non voto e nel Pd». Sull’ex premier: «Da una parte Conte gode di un’ampia popolarità ma difficilmente riuscirà a mettere insieme un partito che, soprattutto, resista per due anni senza essere al governo». E Grillo? «Grillo da solo con le tante defezioni e senza essere nell’area governativa farà fatica a rifare quello che ha fatto in passato (…) Senza le sue invettive, le sue provocazioni e la sua capacità di intercettare la protesta e l’indignazione del popolo, il M5s non ha più senso”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Arachi Alessandra 
Titolo: Ddl Zan, urla e pugni sbattuti al tavolo
Tema: Ddl Zan

Chi c’era ieri mattina ha raccontato di urla, scintille e anche di pugni sbattuti. Al tavolo politico con i capigruppo convocato in Senato per trovare una mediazione sul ddl Zan non è stata trovata — come era prevedibile — alcuna intesa. Pd, M5S, Italia viva e Leu hanno però portato a casa un risultato: si andrà avanti con il testo base di Zan, a differenza di quanto avrebbero voluto Lega e Forza Italia, che chiedevano di unificarlo con la proposta Ronzulli. E adesso — in attesa di andare in aula il 6 luglio per votare la calendarizzazione — il presidente (e relatore) leghista Andrea Ostellari ha fissato i prossimi passi della commissione: c’è tempo fino a venerdì per presentare emendamenti. Poi la mattina del 6 luglio — prima di andare in Aula — è fissata ancora una commissione nel tentativo di un’intesa dell’ultimo momento. Un’impresa che appare impossibile.
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– La Stampa intervista Andrea Ostellari: “Servono tre modifiche per un accordo blindato”
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Testata:  Giornale 
Autore:  Bracalini Paolo 
Titolo: «Attenti, il partito unico può essere un errore Va salvata l’area liberale» – «Un errore il partito unico di destra Berlusconi preservi l’area liberale»
Tema: Intervista a Pierluigi Battista sul centrodestra

Una federazione del centrodestra, con un contratto di governo in pochi punti, è un’ottima idea. Un partito unico invece no. Questo è il giudizio di Pierluigi Battista, storico editorialista della Stampa poi del Corriere e oggi firma dell’Huffington Post. «Primo punto, le fusioni a freddo non esistono in politica e soprattutto nella sensibilità degli elettori. Non hanno mai funzionato. Non funzionerebbe neanche questa volta». Secondo punto? «La storia insegna che hanno sempre esiti molto negativi. L’esempio più classico è quello del Psi che si unì al Psdi nel ’66, un’operazione che sulla carta aveva un senso ma poi ebbe un risultato catastrofico, tanto è vero che tornarono separati e nessuno nel Psi, tantomeno Craxi, parlò mai più di rifarlo. Anche il Pd in fondo è stata una fusione a freddo tra Ds e Margherita, con gli esiti elettorali e soprattutto i problemi di leadership che conosciamo bene. Ma Berlusconi dovrebbe saperlo più di tutti, avendo già sperimentato il partito unico con il Pdl».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: I pestaggi in carcere dividono la maggioranza Letta attacca Salvini
Tema: Pestaggi in carcere

È rimasta «sconcertata» la ministra della Giustizia Marta Cartabia. Le immagini del pestaggio organizzato da un plotone di agenti penitenziari ai danni dei reclusi nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere l’hanno turbata al punto da convocare già alle nove del mattino una riunione d’urgenza in Via Arenula. Per esprimere, insieme al capo del Dap, la «più ferma condanna per le violenze e le umiliazioni inflitte ai detenuti»; disporre un’ispezione straordinaria; ordinare la sospensione di tutti i 52 indagati dalla procura. Oltre a chiedere — su sollecitazione del Pd — «un rapporto completo su ogni passaggio di informazioni e l’intera catena di responsabilità». Una linea dell’intransigenza necessaria, anche, a contrastare la lettura giustificazionista di Salvini. Il quale, a inizio giornata, annunciando per il pomeriggio una visita al carcere, aveva provato a sminuire l’inchiesta del Domani: «Chi sbaglia p aga, specie se indossa una divisa, però non si possono coinvolgere tutti i 40mila donne e uomini di polizia penitenziaria e sbatterli in prima pagina con nomi e cognomi. Serve rispetto, conosco quei padri di famiglia sotto accusa e sono convinto che non avrebbero fatto nulla di male». Frasi giudicate irricevibili dal segretario dem. «Abusi così intollerabili sono semplicemente una vergogna, indegni di un Paese civile. La magistratura faccia chiarezza», replica secco Enrico Letta. «Solidarizzare politicamente con chi ha commesso quelle violenze, o minimizzarle, vuol dire mettere in discussione lo stato di diritto e anche screditare il lavoro e i sacrifici di tanti servitori dello Stato».
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Testata:  Mattino 
Autore:  Di Giacomo Valentino 
Titolo: Intervista a Matteo Salvini – «Imprenditori, medici ed esperti una squadra sosterrà Maresca» – «Maresca è il nome giusto: vuole unire il centrodestra»
Tema: Verso le Comunali
Salvini in Campania. “Maresca è il nome giusto, vuole unire la città di Napoli”. «I simboli? Conta di più il futuro della città”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: Amara parla ed esce di cella – Amara parla ancora ed esce di cella Ecco le nuove accuse
Tema: Loggia Ungheria

Per la Procura di Potenza le accuse dell’avvocato Pietro Amara possono essere credibili. E per questo, dopo tre settimane di carcere, con il parere favorevole dei pm, è tornato a casa con l’obbligo di dimora. Adesso nelle mani dei magistrati ci sono tre nuovi verbali. Amara alla fine del 2019 parlò della «loggia Ungheria», poi con quelli di Perugia della presunta corruzione dell’ex componente del Csm Luca Palamara.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tucci Claudio 
Titolo: Ecco il decreto: cartelle fiscali, cashback, licenziamenti e aiuti alle imprese – Licenziamenti, stop prorogato per chi usa la nuova Cig gratuita
Tema: La manovra estiva di Draghi

Via libera del Cdm al decreto legge su fisco e lavoro. Che va letto, per il lavoro, in combinazione con il Dl Sostegni bis. Da oggi, dunque, termina il blocco dei licenziamenti per motivi economici nell’industria e nelle costruzioni: grazie al Dl Sostegni bis e al Dl approvato ieri, si delinea una strategia di uscita dalle misure emergenziali, che fa leva su nuove settimane di cig scontata per le aziende, in cambio di non licenziare finché si fruisce del sussidio, e su un impegno delle parti sociali a raccomandare l’uso degli ammortizzatori sociali in alternativa alla risoluzione dei rapporti. Su questo assetto si innestano le due novità approvate ieri: per le imprese del sistema moda altre 17 settimane di cig gratuita fino al 31 ottobre e divieto di licenziare e 13 settimane di cassa gratuita per le imprese che hanno esaurito gli ammortizzatori con blocco dei licenziamenti. Tra le altre decisioni di ieri, cashback in stand by (se ne riparlerà nel 2022); Draghi h a parlato di misura dal carattere «regressivo». Ed estensione fino al 31agosto, del blocco delle cartelle, oltre al rifinanziamento della ‘Sabatini’.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Parente Giovanni 
Titolo: Ecco il decreto: cartelle fiscali, cashback, licenziamenti e aiuti alle imprese – Draghi: il cashback strumento regressivo Dallo stop 1,5 miliardi agli ammortizzatori
Tema: La manovra estiva di Draghi

Meno cashback e più ammortizzatori sociali. Ma senza rinunciare a spingere i pagamenti tracciabili, azionando però la leva degli incentivi ai negozianti e non ai consumatori. Emerge in questi termini il senso dell’operazione annunciata dal presidente del Consiglio nella cabina di regia di lunedì, e tradotta nell’articolo 1 del decreto su fisco e lavoro approvato nonostante i malumori dei Cinque Stelle che hanno risuonato anche ieri fino al piano nobile del ministero dell’Economia: «Il cashback può essere migliorato ma bloccarlo è sbagliato», ha sostenuto nel primo pomeriggio la viceministra all’Economia Laura Castelli chiamando in causa anche «chi insieme al Movimento 5 Stelle ha contribuito a sostenere la misura», cioè il Pd che però dopo qualche esitazione iniziale non ha voluto alzare barricate. «Il cashback ha carattere regressivo ed è destinato a indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori», ha chiuso la porta Draghi in consiglio dei ministri, aggiungendo che non c’è alcuna «significativa evidenza» sul suo effetto di spinta ai pagamenti elettronici. Per questa ragione andrà ripensato prima della ripresa nel 2022, che lo stesso premier ha confermato.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Parente Giovanni 
Titolo: Riscossione, bloccato fino al 31 agosto l’invio delle cartelle esattoriali – Altri due mesi di tregua senza cartelle ma il 2 agosto si paga per la pace fiscale
Tema: Tributi

Un’altra estate (la seconda) senza notifica di nuove cartelle e senza dover saldare il conto di quelle che erano state già notificate prima del lockdown. Resta invece (almeno per ora) l’obbligo di versare le rate 2020 della pace fiscale (quattro della rottamazione-ter e due del saldo e stralcio) entro il 2 agosto (la scadenza sarebbe il 31 luglio ma slitta al lunedì successivo). Stop alla compensazione (a favore del fisco) dei rimborsi da erogare con i debiti iscritti a ruolo. Anche in questo caso, come per lo stop alle notifiche, la deadline è quella del 31 agosto. Sono i punti principali del capitolo riscossione del decreto legge approvato ieri in Consiglio dei ministri, che sposta anche in avanti al 31 luglio il termine entro cui i Comuni devono approvare i Piani economico finanziari e le tariffe della Tari 2021.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: La ripartenza dei servizi spinge il Pil: consumi e ordini sopra le attese
Tema: Congiuntura flash

L’Italia riparte più rapidamente del previsto. Superando le attese di qualche mese fa il pil del nostro paese «è in deciso recupero già nel secondo trimestre» di quest’anno. Queste indicazioni positive arrivano dal Centro studi di Confindustria, con l’analisi Congiuntura Flash. A rendere possibile il recupero più rapido è stata l’accelerazione delle vaccinazioni, che «ha favorito la ripartenza dei servizi», anticipandola di 1-2 mesi rispetto al previsto. Un trend al quale si è affiancato «il consolidamento in atto dell’attività industriale». Servizi che ripartono prima delle attese e industria che conferma un andamento positivo: due ingredienti che fanno affermare al Csc «ci aspettiamo che questo recupero si rafforzi poi nel 3° e 4° trimestre del 2021». Un dato che il Centro studi sottolinea è il ripristino della fiducia: «i dati a giugno sono molto positivi, con un b alzo diffuso che porta non solo l’indice per le imprese ma anche quello delle famiglie oltre i livelli pre crisi». Un elemento che viene definito «cruciale» per una ripartenza dei consumi anticipata al 2° trimestre, mentre gli investimenti hanno già recuperato nel primo trimestre.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Appalti: attuazione a Draghi, proposta al Consiglio di Stato
Tema: Codice appalti

Approvato il Ddl delega per l’aggiornamento del Codice appalti. Tra le novità tempi certi per le gare, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche, qualificazione delle stazioni appaltanti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ducci Andrea 
Titolo: Rincari per l’elettricità e il gas: un paracadute dal governo
Tema: Rincari

Le bollette per l’energia rincarano. Luce e gas a partire da oggi costeranno di più, con un aumento record, dovuto in buona parte all’effetto della ripresa dei consumi e delle attività produttive collegati a questa fase di ripartenza. Un aumento che tuttavia, oltre a pesare sulle imprese, si farà sentire sulle famiglie. Proprio ieri l’Istat ha certificato nel mese di giugno un aumento del costo della vita dello 0,1%, segnando così una crescita tendenziale dell’inflazione dell’1,3%. Stanziato un miliardo per attenuare aumenti di oltre il 20% tra luglio e settembre.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tamburini Fabio 
Titolo: Intervista a Lucia Morselli – Morselli: l’ex Ilva torna in utile con zero debiti finanziari
Tema: L’ex Ilva torna in utile

Parla Lucia Morselli, amministratore delegato di Acciaierie d’Italia: «L’ex Ilva torna agli utili e senza debiti finanziari. Adesso tocca allo Stato». «L’azionista pubblico dia ora attuazione ai propri impegni per 2 miliardi». Ricorso al Tar del Lazio contro la mancata proroga sugli interventi ambientali.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Messaggero 
Autore:  Evangelisti Mauro 
Titolo: Paura per i tifosi inglesi, controlli nelle strade – Si temono 3mila inglesi controlli nelle strade Johnson: «Non partite»
Tema: Europei e emergenza pandemica

Sabato all’Olimpico Inghilterra-Ucraina per Euro2020: la variante Delta fa paura e c’è apprensione per l’arrivo dei tifosi inglesi. Appello di Londra: «Non andate». Ma sono attesi in 3.000.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Russo Paolo 
Titolo: Paura variante Delta stretta su pass e voli – Stretta su pass e voli e le discoteche rimangono chiuse
Tema: L’emergenza pandemica

I dati che dovevano rilevare la presenza della variante Delta in Italia ancora non si vedono, ma le notizie che trapelano dai laboratori di analisi regionali fanno capire che la versione mutata del virus sta già dilagando. I buoi sarebbero insomma già scappati dalla stalla e per questo gli esperti del ministero della salute stanno già pensando a un cambio di strategia. Poggiata su almeno tre gambe: bloccare l’ingresso in Italia dai Paesi più a rischio; uniformarci all’Europa rilasciando il green pass solo con la seconda dose di vaccino; puntare l’ago più che sui giovani in attesa delle prime dose sulla popolazione adulta in attesa del richiamo o rimasta proprio fuori dai radar della campagna vaccinale. Quanto la Delta faccia paura lo dimostra anche il fatto che, nonostante il via libera del Cts, il governo ha deciso di far slittare ancora la riapertura delle discoteche. Inoltre “la quarantena di 5 giorni non è più sufficiente, bisogna bloccare gli ingressi dalla Gran Bretagna e dagli altri Paesi a maggiore diffusione della Delta, come Russia e Portogallo”, dice senza mezzi termini Ricciardi. E accelerare con le vaccinazioni.
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– Corriere della Sera 
Intervista a Pierpaolo Sileri – «Controlli rigorosi: dalle frontiere fino ai tornelli dell’Olimpico»
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Testata:  Foglio 
Autore:  Rodriquez Giovanni 
Titolo: Intervista ad Andrea Costa – Errori suAZ, obiettivi di vaccinazione e il pericolo Delta. Parla Costa
Tema: Emergenza pandemica

Parla il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, esponente di Noi con l’Italia: fa il punto sulla gestione dell’epidemia con il Foglio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: «G20, sulle tasse alle multinazionali intesa possibile» – «Ue, evitiamo una stretta di bilancio oggi sarebbe una scelta prematura»
Tema: Intervista a Daniele Franco

Tra una settimana a Venezia, Daniele Franco sarà il presidente di una riunione del G20 Finanze decisiva per un accordo sulla tassazione delle multinazionali. In questa veste, il ministro dell’Economia ha risposto alle domande sui negoziati in corso del «Corriere» e un gruppo ristretto di quotidiani europei. Pensa che il G20 possa raggiungere un’intesa sulla tassazione minima a carico delle grandi aziende? Franco: «L’accordo si basa su due pilastri: c’è la questione della riallocazione dei profitti e quella della tassazione minima a livello globale. Raggiungere un accordo su entrambi sarebbe importantissimo. Ci permetterebbe di costruire un sistema fiscale capace di affrontare le conseguenze negative della globalizzazione e della digitalizzazione. Le nuove regole aiuterebbero i governi a combattere l’erosione delle basi imponibili e il profit shifting (il trasferimento dei profitti verso Paesi con aliquote effettive bassissime, ndr). Vedo l’opportunit&a grave; concreta di arrivare a un accordo sugli elementi fondamentali dei due pilastri a Venezia». Il G20 Finanze raccomanderà di mantenere il sostegno di bilancio? Il ministro: «Alla dichiarazione ci stiamo lavorando. Ma nel più recente comunicato del G7 c’è consenso sul fatto che le politiche monetarie e di bilancio debbano restare accomodanti per tutto il tempo necessario ad alleviare le conseguenze sociali della pandemia, riportare il Pil e l’occupazione ai livelli pre-crisi e a tornare sulle traiettorie di crescita di prima della crisi”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Tito Claudio 
Titolo: Parte il Green Deal europeo Inquinare sarà più costoso
Tema: Ambiente

Inquinare sarà più costoso. Almeno in Europa. E non riguarderà solo le fabbriche ma anche il trasporto e il riscaldamento domestico. In vista del Green Deal europeo, la grande riforma ambientalista dell’Unione europea, che sarà presentata il 14 luglio dalla Commissione, iniziano a circolare le prime bozze del provvedimento. Certo, non definitive e sulle quali si aprirà una delle più grandi battaglie tra i 27 paesi membri e anche le proteste più ferme di industrie e produttori. Ma l’obiettivo di tagliare del 55 per cento le emissioni entro il 2030 resta. Si parla di nuove regole per i “permessi” della CO2: saranno di meno e allargati a trasporti e caldaie. Allo studio una tassa per chi importa beni prodotti senza il rispetto dei limiti ambientali.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Lo Verso Riccardo 
Titolo: Il barcone si rovescia, muoiono 7 donne: una era incinta
Tema: Immigrazione

L’ennesima tragedia del mare si consuma all’alba di ieri, a cinque miglia dalle coste di Lampedusa. Più di sessanta migranti sono stipati in un barcone di otto metri che si ribalta per le onde, proprio mentre stanno per iniziare le operazioni di soccorso. I morti sono sette. Tutte donne, una incinta di pochi mesi. Ma i numeri sono destinati ad aumentare con il passare delle ore. Stando al racconto dei 46 sopravvissuti salvati dagli uomini della Guardia costiera e della Guardia di finanza, infatti, ci sono una decina di dispersi. Il mare avrebbe inghiottito anche dei bambini.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: La guerra di Orbán ai diritti “Ha paura di perdere il potere” – “Via l’arcobaleno o vi arrestiamo” Paura e rabbia nella Budapest Lgbtq+
Tema: Ungheria

In Ungheria la discriminazione è legge. «Togli quell’arcobaleno dallo zainetto o ti arresto». Lo zelante poliziotto ha semplicemente applicato alla lettera l’ultima barbarie decisa da Viktor Orbán. Così come l’hanno applicata fedelmente due ungheresi, un padre e un figlio, che hanno sputato in faccia e preso a schiaffi una coppia di lesbiche tedesche che erano venute a Budapest a vedere una partita degli Europei. E altrettanto seriamente sembrano averla interpretata un gruppo di teppisti che ha pestato a sangue due uomini che si tenevano per mano a Pécs. La presunta legge «contro la pedofilia» approvata a inizio giugno ha suscitato un’ondata di indignazione in tutta Europa e ha provocato l’isolamento, all’ultimo Consiglio Ue, del premier Orbán. Equipara, di fatto, ogni forma di diversità e di omosessualità alla pornografia. E minaccia il carcere e multe salatissime per chi le «promuova». Amnesty : «È una legge talmente ambivalente che diventa di fatto è una censura che riguarda tutta la sfera lgbtq+. E le sanzioni sono severissime, per chi è accusato di “promuoverla”. E poi c’è la scuola, ovviamente, dove «ogni forma di diversità sarà totalmente cancellata e censurata». E questo in un Paese in cui un sondaggio recente della Hatter Society ha dimostrato che il 42% delle persone lgbtq+ pensa al suicidio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvini Matteo 
Titolo: La Lettera. «I nostri alleati contro l’austerità» – Le nostre alleanze in Europa? Contro l’austerità non per ideologia
Tema: La lettera sull’Europa di Salvini

Le alleanze della Lega in Europa? «È una scelta contro l’austerità e non per ideologia, critiche alla nostra coalizione sono eccessive», scrive Matteo Salvini in una lettera al Corriere. «Polonia e Ungheria fanno parte di questa Europa — dice — ed essere critici con l’Ue non è apologia di nazismo, ma espressione di libertà». Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Stampa 
Autore:  Stabile Giordano 
Titolo: Il maggiore che chiude la missione a Kabul “Il terrore non vincerà”
Tema:  Intervista a Gianfranco Paglia. Chiude la missione a Kabul

Di una cosa è certo il maggiore Gianfranco Paglia. In Afghanistan non finirà come in Somalia, il suo grande rammarico. «L’Italia continuerà ad aiutare gli afghani — ribadisce -. Non li lasceremo soli. La cooperazione militare andrà avanti, soprattutto sotto forma di addestramento, come è già successo in Iraq». Anche per non ripetere l’errore fatto con Mogadiscio. «Di là ce ne siamo andati dopo soli due anni e mezzo, e poi siamo dovuti tornare. Nel frattempo, il Paese era finito in mano ai terroristi». E questo nonostante l’enorme sacrificio del nostro contingente. Bisogna imparare dagli errori.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Pelliccetti Riccardo 
Titolo: Cent’anni di comunismo: in Cina fa festa la dittatura
Tema: L’anniversario

Il Partito comunista cinese celebra in pompa magna il suo centenario e il presidente Xi Jinping, alla vigilia del grande evento, chiede ai membri del Pcc piena dedizione, mentre Pechino prende contemporaneamente a schiaffi Hong Kong e le popolazioni del Tibet e dello Xinjiang.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Oppes Alessandro 
Titolo: Faisal bin Farhan “Nei negoziati con l’Iran anche i missili balistici”
Tema: Intervista a Faisal bin Farhan, ministro degli Esteri saudita

Due giorni intensi di colloqui tra Roma, Bari e Matera. Il principe Faisal bin Farhan Al Saud, ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, è soddisfatto dei risultati del vertice della coalizione globale anti-Daesh come del summit del G20, l’organizzazione alla cui presidenza Roma ha raccolto quest’anno il testimone da Riad. In questa intervista esclusiva con Repubblica, spiega la posizione saudita su alcuni dei temi più caldi dello scenario mediorientale.
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