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SINTESI IN PRIMO PIANO – 6 marzo 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– Si allarga l’Italia dei divieti;
– Ristori, 9,5 miliardi su gennaio e febbraio. Cartelle, pagamenti rinviati al 30 aprile;
– È già lite sul dopo Zingaretti. Corsa a tre per la reggenza;
– Il Papa in Iraq: «Basta violenze, estremismi e intolleranze».

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Gli scienziati: «Ora la stretta» L’idea: fine settimana blindati
Tema: Si allarga l’Italia dei divieti 

Il ministro della Salute Speranza vara nuove misure contro l’avanzata del virus. Nel giorno in cui si superano i tre milioni di contagiati dall’inizio della pandemia, si allargano i divieti in Italia. Campania e gran parte dell’Emilia-Romagna in rosso, Veneto e Friuli-Venezia Giulia in arancione. La Lombardia resta arancione scuro, ma rischia nei prossimi giorni il rosso. Sullo stop all’export dei vaccini, l’Ue appoggia Draghi. Cartelle fiscali, ipotesi condono.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ziniti Alessandra 
Titolo: Protezione civile nei paesi per vaccinare porta a porta e criteri uguali per tutti
Tema: Vaccini porta a porta

Sette milioni di dosi di vaccino arriveranno in Italia entro marzo e ad aprile, con la prima fornitura di Johnson&Johnson, saranno 30 milioni. Ma una volta che i vaccini per la campagna di massa saranno disponibili, dovranno essere somministrati. Militari e Protezione civile per somministrarli anche nei centri più piccoli. L’obiettivo è arrivare, con la Difesa e la protezione civile, anche nei piccoli centri e fare 700 mila iniezioni al giorno da Pasqua, procedendo per età. Intanto Londra contesta all’Italia il blocco sull’esportazione, ma l’Ue è con Draghi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: Zingaretti: non ci ripenso Tre nomi per il successore – Zingaretti esclude «ripensamenti» Bonaccini: un errore dimettersi
Tema: Nel PD

A chi ancora non ci crede e sospetta una manovra per farsi rieleggere dall’assemblea del 13 e 14 marzo, Nicola Zingaretti ribadisce che «non ci saranno ripensamenti» e invia formalmente ieri pomeriggo le sue dimissioni da segretario nazionale del Pd. Una mossa che ha sorpreso quasi tutti e che arriva dopo giorni di quello che Zingaretti chiama «lo stillicidio», con le richieste della corrente Base riformista di anticipare il congresso e ridiscutere la linea di convergenza con il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte. Tra le reazioni, anche quella del suo sfidante in pectore, il governatore Stefano Bonaccini: «Io non faccio parte di alcuna corrente. La fiducia in lui c’è sempre stata e rimane immutata. Ogni scelta va rispettata, ma credo che dimettersi sia una scelta sbagliata». «Ho fatto un passo di lato, ma non scompaio», dichiara Zingaretti. E tranquillizza sull’impegno del Pd nel governo Draghi: «Salvini sti a tranquillo, il governo Draghi è forte e solido, andrà avanti e troverà il Pd al 1.000 per 1.000».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: Il retroscena – È già lite sul dopo Zingaretti Corsa a tre per la reggenza – Tra i dem è già scontro sul “traghettatore” E spunta Finocchiaro
Tema: Nel PD

Franceschini e Orlando sono furibondi, giudicano la mossa intempestiva e azzardata, pretendono che il segretario gliene renda conto. Accompagnando la richiesta con un ultimatum: entro domani, domenica, deve fargli sapere quali sono le sue reali intenzioni, se cioè il passo di lato appena compiuto è irreversibile, oppure ci sono margini per tornare indietro. Ché se vuol restare loro faranno di tutto per costruire un percorso a ritroso in grado di riportarlo in sella, altrimenti dovranno organizzare un’alternativa all’altezza in vista dell’assemblea nazionale, in programma sabato 13. Impensabile, infatti, trascorrere una settimana intera nell’incertezza. E per dimostrare che fa sul serio, a metà pomeriggio consegna la lettera di dimissioni nella mani della presidente Cuppi. La guerra per la successione: l’ipotesi di designare la franceschiniana Roberta Pinotti alla segreteria piace poco a Base riformista, la componente di Guerini-Lotti, che preferirebbe Andr ea Orlando, bersaglio migliore per continuare ad attaccare la linea dell’alleanza con i 5S. E fra i due litiganti può spuntare una terza figura di compromesso: Anna Finocchiaro.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: “Partito malato, bisogna ricostruirlo” – Provenzano “Capisco Nicola Malato un Pd che vive solo per il potere”
Tema: Intervista a Giuseppe Provenzano –

Parla Giuseppe Provenzano: “Capisco l’amarezza del segretario e gli esprimo solidarietà. Ma voglio dire che il Pd è molto meglio di com’è apparso in questi giorni. C’è una comunità democratica che merita un sussulto di dignità e responsabilità. Basta con l’ipocrisia degli appelli unanimi, ma tardivi, al ripensamento. La verità è che dopo questo gesto non si può far finta di nulla, tornare a come eravamo”. “Diciamoci la verità, oggi siamo percepiti come un partito di potere, anzi, siamo un partito di eletti. Certo, fatto di persone mediamente serie, affidabili, di esperienza, ma di fronte alla sofferenza di milioni di persone, alle ansie di futuro, alle sfide enormi dell’innovazione digitale, della transizione ecologica, questo rischia di essere un po’ poco. Non si può stare al governo “whatever it takes”».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: «Mai chiesto a Nicola di lasciare Fare ora un congresso è una cosa fuori dal mondo»
Tema: Intervista a Dario Nardella

Nardella: «Fare il congresso adesso è fuori dal mondo. Peraltro noi amministratori sono settimane che diciamo che ora non serve un congresso. In primo luogo perché abbiamo il Paese in emergenza totale, con il problema delle scuole a rischio chiusura, l’organizzazione dei vaccini che non decolla, le persone terrorizzate di perdere il lavoro; e in secondo luogo perché finiremmo ancora una volta per parlare di nomi invece di affrontare il tema dell’identità e del modello del nostro partito».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Capurso Federico 
Titolo: Il retroscena – M5S, l’ultimatum a Casaleggio “Pronti a portarlo in tribunale”
Tema: M5S

La guerra tra Davide Casaleggio e il Movimento 5 stelle per il possesso della lista degli iscritti è iniziata. Un tesoro prezioso fatto di nomi, indirizzi email, numeri di cellulare e altri dati sensibili. I vertici grillini si dicono «pronti a portare la questione in tribunale se Casaleggio non sarà disposto a cedere quei dati». Ma è una prospettiva che non piace a Giuseppe Conte, meno ancora a Beppe Grillo. Il fondatore tenta dunque un’ultima volta la via della pace. Pubblica sul suo blog un vademecum per la «comunicazione mite» del futuro M5S: «Visioni, non divisioni. Includere, non escludere. Disapprovare, non attaccare. Correggere, non punire – si legge nel post del comico -. La porta è sempre aperta, mai chiusa». Cerca dunque di preparare il terreno per un accordo. Magari, in futuro, anche con gli espulsi che continuano a far piovere ricorsi sulla sua testa. Ma il groviglio è difficile da districar e.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Pagnoncelli Nando 
Titolo: Troppe violazioni alle regole Due italiani su tre chiedono rigore
Tema: Sondaggi

Oggi il 45% degli italiani considera il Covid una minaccia elevata a livello personale: è una percentuale che ci riporta all’autunno scorso, quando prese avvio la seconda ondata dei contagi. La preoccupazione aumenta al crescere dell’età, tra le persone meno istruite, tra le casalinghe, i pensionati e i ceti operai. Al contrario si mostra nel complesso omogenea tra i diversi elettorati, a conferma del fatto che si tratta di un sentimento più influenzato dalla condizione demografica che dall’orientamento politico. La minaccia percepita risulta ancora più acuta quando si fa riferimento alla propria zona di residenza (57%) o all’intero Paese (75%). Due italiani su tre (65%) pensano che ci siano troppe violazioni delle regole e la maggioranza dei cittadini non abbia capito l’importanza di continuare a rispettare le direttive dell’autorità. E però lo sguardo severo rivolto ai connazionali in parte è da ricondurre alla consueta attitudine di attribuire agli altri i comportamenti negativi e in parte all’enfasi che i mezzi di informazione danno alle situazioni di affollamento.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni
Titolo: Ristori, 9,5 miliardi su gennaio e febbraio Cartelle, pagamenti rinviati al 30 aprile
Tema: Ristori
Ristori in tre fasce per coprire fra il 10 e il 20% delle perdite subite dalle partite Iva fino a 5 milioni solo a gennaio e febbraio. Con un costo da 9,5 miliardi. I dati emergono dalle bozze non definitive del nuovo decreto atteso in cdm fra mercoledì e giovedì. Ipotesi nuovo deficit con il Def. Intanto cambia ancora il calendario fiscale: ripartono le cartelle ma i pagamenti sono sospesi fino al 30 aprile, come i pignoramenti di stipendi e pensioni.
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Marro Enrico
Titolo: Cartelle, arriva la maxi pace fiscale L’ipotesi di uno stralcio su 15 anni
Tema: Fisco
Cancellazione delle cartelle esattoriali comprese nel quindicennio 2000-2015, con sei diverse ipotesi allo studio. Quella minima prevede il condono sulle cartelle di importo fino a 3 mila euro, con un costo nel 2021 di 1,6 miliardi. Quella massima l’eliminazione di tutte, a prescindere dal loro importo, con un costo che salirebbe a 3,3 miliardi. Le ipotesi intermedie passano per l’abolizione delle cartelle fino a 5 mila, a 10 mila, a 30 mila e a 50 mila euro. II grosso delle cartelle stanno sotto i 3 mila euro. In questa ipotesi, infatti, ne verrebbero cancellate 57,3 milioni su un totale di 70,5 milioni nei 15 anni considerati. E poi una novità: le cartelle che, a partire da quest’anno, non verranno riscosse entro cinque anni saranno restituite dall’agente della riscossione al titolare (per esempio dall’Agenzia delle entrate al comune, se si tratta di una multa). Sono queste le coordinate della «pace fiscale».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ciriaco Tommaso – Mania Roberto 
Titolo: Il governo si affida agli esperti McKinsey per il Recovery Plan
Tema: I fondi UE

Sarà il gigante americano della consulenza strategica aziendale McKinsey ad affiancare il ministero dell’Economia nella stesura del Recovery Plan da presentare alla Commissione europea entro il prossimo 30 aprile. Il contratto tra la società e il ministero è stato firmato nei giorni scorsi. È stato il Mef, guidato da Daniele Franco, a contattare McKinsey per accelerare la riscrittura del piano italiano e colmare i ritardi accumulati nei mesi scorsi. I tempi sono diventati ormai strettissimi. Dalla consulenza, McKinsey dovrebbe ricevere soltanto una sorta di rimborso spese. Ma i ritorni per la multinazionale potrebbero esserci a valle dell’operazione, quando bisognerà mettere a terra tutti i progetti approvati. Quella della consulenza affidata alle grandi società specializzate è una scelta abbastanza diffusa tra i governi di altri Paesi, molto meno in Italia. Anche se diversi gruppi aiutano i nostri singoli dicasteri in caso di processi complessi. Le stesse Regioni, per esempio, si sono affidate alla consulenza aziendale soprattutto per i loro piani di rientro dal debito. Ma è forse la prima volta che gli americani di McKinsey lavorano con il governo italiano. Dunque l’esecutivo Draghi riparte con una collaborazione anche con il privato per scrivere il Piano italiano di ripresa e resilienza finanziato con i 209 miliardi del Next Generation Eu. Due le principali ragioni alla base della scelta: i tempi ormai ristretti e la scarsa attitudine della macchina burocratica di Via XX settembre ad affrontare con celerità un’operazione di politica economica di tali dimensioni.
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Netti Enrico
Titolo: Consumi, a gennaio nuova caduta (-3%)
Tema: La spesa delle famiglie
I saldi non partono, corre l’online e gennaio vede un altro scivolone delle vendite al dettaglio. Secondo la stima flash dell’Istat, il dettaglio vede un -3% a valore e un -3,9% a volume. Su base annua si tocca un -6,8% a valore e un -8,5% a volume. La situazione peggiora nel non food dove nonostante i saldi invernali gli acquisti arretrano del 5,8% a valore e del 7,2% a volume. Sostanzialmente stabile il carrello della spesa alimentare con un +0,1% a valore e +0,3% in volume. Nel non food in area positiva ci sono solo le vendite di prodotti di elettronica di consumo, elettrodomestici e informatica. Crollo a due cifre per le calzature (-36,4%) e l’abbigliamento (-33%): Continuano invece la loro marcia trionfale le piattaforma di e-commerce che rispetto al gennaio 2020 vedono una crescita di oltre il 38%. «Volano gli acquisti di cibo low cost» confermano poi da Coldiretti. Confcommercio: dati peggiori delle attese, servono ristori efficienti.
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Testata:  Stampa
Autore:  De Stefani Gabriele
Titolo: “Aiuti più rapidi, senza burocrazia tra un mese l’ok all’estate al mare”
Tema: Intervista a Massimo Garavaglia
Parla il ministro del Turismo: “Aiuti alle imprese più snelli e pronti a scattare in automatico, senza le lungaggini dei decreti attuativi. E l’obiettivo di consentire all’industria del turismo di programmare la stagione estiva a partire da aprile”. “Tutti sappiamo che andiamo verso un mese di marzo molto duro sul fronte dei contagi. Mi aspetto però un’estate simile alla scorsa, nella quale le famiglie potranno godersi le vacanze e le aziende tornare a lavorare, anche se prevalentemente con visitatori italiani e purtroppo senza flussi importanti dall’estero. Vogliamo dare tempi certi alle imprese, anche a quelle dei parchi a tema, dimenticati dal precedente governo».
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Testata:  Giornale
Autore:  De Francesco Gian_Maria
Titolo: Forza Italia: Cina rapace, salvare le nostre aziende – Il centrodestra incalza Draghi «Difenda le aziende italiane»
Tema: Imprese italiane
Il centrodestra si ricompatta sulla difesa dell’italianità delle imprese e pone una seria questione sul tavolo del governo Draghi. Il casus belli è stata l’ipotesi di cessione di Iveco (che fa capo a Cnh del gruppo Exor, cioè alla famiglia Agnelli; ndr) alla cinese Faw. «C’è un disegno egemonico globale della Cina che ormai non è più nascosto e si intrinseca in una competizione economica. Dico da tempo che è molto pericoloso. L’Italia e l’Europa devono avere e utilizzare strumenti per reagire», ha spiegato il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Di fatto un placet all’iniziativa del ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, che ha dichiarato Iveco «materia che interessa la golden power».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Serafini Laura 
Titolo: Allarme (a metà) di Abi e Cerved: sarà boom di Npl ma meno del 2012
Tema: Sofferenze bancarie: boom nel 2021, ma meno di nove anni fa

Allarme a metà di Abi e Cerved. Nel 2021 sarà boom di sofferenze bancarie, ma meno rispetto ai livelli raggiunti nove anni fa, nel 2012. Le misure messe in campo dallo Stato a supporto delle liquidità delle imprese, tra moratorie sui mutui e prestiti garantiti, hanno consentito infatti alle imprese di chiudere il 2020 con un livello di tasso di deterioramento dei crediti ai minimi storici: il 2,5 per cento. Quest’anno è atteso un incremento al 4,3 per cento, meno del 7,5 per cento di 9 anni fa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Il retroscena – Il piano Alitalia “Ora basta sussidi” – L’apertura dell’Ue al piano per Alitalia Il governo: non metteremo altri soldi
Tema: Alitalia

“Buono questo primo incontro», fa sapere la commissaria europea Margrethe Vestager. «Colloquio positivo e costruttivo», e clima assolutamente «cordiale», confermano in una nota i ministri dell’Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ieri hanno dialogato a distanza per circa un’ora con la responsabile europea della concorrenza. Sul tavolo la questione Alitalia ed il passaggio di testimone alla nuova «ITA», vicenda che tutti vorrebbero vedere alla stretta finale. Bruxelles ha accettato di ragionare sullo schema, sino a ieri un’ipotesi del tutto informale, che prevede nel giro di due mesi il passaggio diretto a ITA di aerei, personale di volo e slot e quindi una soluzione di affitto e poi di messa a gara (entro l’estate) di servizi a terra e manutenzioni. Il governo: non metteremo altri soldi.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Vecchi Gian_Guido
Titolo: Francesco nella terra di Abramo «Tacciano qui e ovunque le armi»
Tema: Il Papa a Bagdad: «Basta estremismi, tacciano le armi»
Sembra una festa e del resto lo è, i canti dei religiosi e dei pochi fedeli ammessi all’esterno della chiesa ricostruita dalla devastazione, le bandierine, e un Padre Nostro recitato in una variante dell’aramaico, prossimo a come lo avrà detto Gesù: i cristiani vivono qui dall’età apostolica e non avevano mai visto un Papa, nella terra di Abramo. “La presenza di papa Francesco in Iraq resterà saldamente nella coscienza degli iracheni”. Così Barham Salih, presidente della Repubblica iracheno. Il Papa: «Questo è un viaggio emblematico, un dovere verso una terra martoriata da molti anni». Nonostante la pandemia e il rischio di attentati, ha voluto esserci. Il messaggio: «Tacciano le armi! Se ne limiti la diffusione, qui e ovunque!». I cristiani, con la loro «antichissima presenza», rappresentano una «ricca eredità che vuole poter continuare al servizio di tutti»: vogliono vi vere come «cittadini che godano pienamente di diritti, libertà e responsabilità». Il Pontefice torna poi a chiedere «un’equa distribuzione dei vaccini per tutti».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: Telefonata Biden-Von der Leyen: pace sui dazi e patto per la lotta al virus
Tema: Disgelo Europa-Usa. Biden e Von der Leyen sospendono i dazi
Scoppia la pace tra l’America e l’Europa, cominciando da un aspetto concreto: i dazi. A segnalare l’avvio del disgelo è stata una telefonata tra Joe Biden e Ursula von der Leyen. I due hanno concordato la sospensione per quattro mesi di tutti i dazi reciproci legati al dossier Airbus-Boeing. Le conseguenze sono rilevanti anche per il made in Italy: una stima della Coldiretti indica che l’accordo di ieri leva le tasse doganali su importazioni di formaggi italiani negli Stati Uniti per un valore di mezzo miliardo di euro all’anno. E questo accordo, soprattutto nelle intenzioni di Biden, dovrebbe essere solo un assaggio di quello che verrà. Per la Casa Bianca deve aprire un nuovo capitolo, all’insegna della ricostruzione di una forte alleanza atlantica, anche ai fini di contenere la Cina. E’ un cambio netto di strategia rispetto alla presidenza Trump, che nelle sue offensive commerciali aveva messo un po’ tutti sullo stesso piano, colpendo con i dazi sia gli alleati sia un rivale strategico come la Cina. Tuttavia il disgelo con l’Europa parte da un dossier che non c’entra con Trump. Il contenzioso Airbus-Boeing è ben più antico: risale al 2004.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Guerrera Antonello – Tonacci Fabio 
Titolo: Scontro sul blocco ad AstraZeneca Ira di Johnson, l’Europa con Draghi
Tema: Scontro sul blocco ad AstraZeneca

A Boris Johnson la mossa di Mario Draghi e dell’Ue di bloccare 250 mila dosi di vaccino di AstraZeneca dirette in Australia (paese Commonwealth), non è piaciuta. E ieri, quando Repubblica e alcuni giornalisti inglesi hanno chiesto al portavoce del primo ministro britannico che cosa ne pensasse, la risposta ha lasciato pochi dubbi: «Il virus può essere sconfitto solo con la collaborazione internazionale. Tutti siamo dipendenti dalle catene di produzione mondiali e porre limiti a esportazioni di vaccini mette a repentaglio lo sforzo globale contro il virus». Si respira insomma irritazione a Downing Street.
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– Corriere della Sera
Intervista a Manfred Weber (leader del Ppe) – «L’Europa è con Draghi La guerra dei vaccini è già cominciata: non si può essere ingenui»
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Mastrobuoni Tonia 
Titolo: Intervista a Rudolf Anschober – “L’Austria produrrà dosi con Israele e Danimarca ma non siamo anti Ue”
Sempre in tema di vaccini ed Europa, su La Stampa Rudolf Anschober, ministro della Salute austriaco, esponente dei Verdi, spiega le ragioni dell’alleanza tra il suo Paese, Israele e la Danimarca che ha suscitato una bufera in Europa.
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Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: Di Maio vede Le Drian a Roma Asse su Libia e nucleare iraniano
Tema: Il vertice

Vertice tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’omologo francese Jean-Yves Le Drian a Roma. Sul tavolo diversi dossier caldi, dalla Libia all’emergenza Covid in Europa fino all’accordo nucleare iraniano.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Battistini Francesco 
Titolo: Attanasio, ucciso il giudice dell’inchiesta
Tema: Congo, agguato al procuratore del caso Attanasio

Sulle alture del Kivu, poco lontano da dove sono stati uccisi Attanasio, Iacovacci e l’autista, è stato assassinato martedì sera uno dei magistrati che indagano sulla morte dell’ambasciatore.
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– Su La Stampa il ricordo dell’Ambasciatore d’Italia in Cile su Luca Attanasio
***Pizze, grandi risate e discussioni “Luca, il mio amico geniale”
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL GIORNALE
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