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Packaging è «G.D.» La regina: già 99 Anni di innovazioni

19.12.2022

BISOGNA FARE un salto nel passato, precisamente a novantanove anni fa, per individuare le primi radici della G.D. Un’azienda che, ancora oggi, rappresenta un realtà leader del territorio bolognese e i cui successi, raggiunti durante una storia lunga quasi un secolo, sono tutt’ora riconosciuti e affermati anche al di là del proprio perimetro. Era il 1923, infatti, quando nel capoluogo emiliano venne fondata una leggendaria fabbrica di motociclette, protagonista anche in campo agonistico con un significativo numero di vittorie nei circuiti italiani durante gli stessi anni. Realtà, questa, che abbandonò la sua prima natura per percorrere una metamorfosi altrettanto considerevole, quando sedici anni dopo – precisamente nel 1939 – Enzo Seràgnoli avviò la sua straordinaria avventura industriale: assunto il controllo della società, la produzione cambia infatti in macchine impacchettatrici per l’industria dolciaria e dei saponi. E, grazie anche al contributo del cugino Ariosto Seràgnoli, entrato in G.D, viene lanciata un’ampia gamma di macchine automatiche e innovative.

Un primo passo che guiderà poi l’azienda a una crescita progressiva, volta a segnare la storia del packaging made in Italy e destinato a collezionare, nel tempo, ulteriori propositi e innovazioni. Non a caso, infatti, la tecnologia ha tracciato la storia della G.D e l’innovazione, ancora oggi, si presenta come lo strumento più efficace per guardare verso le sfide del futuro. E poi negli anni Sessanta che l’azienda entra a gamba tesa nell’industria del tabacco, non priva di strumenti rivoluzionari, come ad esempio la cellofanatrice 4350, in serendosi così in un nuovo settore che si rivelerà, però, terreno fertile per la realtà bolognese. E dove, in breve tempo, riuscirà a qualificarsi indiscusso leader mondiale. Uno sviluppo che segue l’onda dell’innovazione anche negli anni a seguire: negli anni Novanta, per l’appunto, l’azienda diventa fornitrice principale di macchine per i monopoli e le multinazionali di tabacco, rafforzando poi un’ampia gamma di macchine per la produzione e confezionamento di sigarette, produzioni di filtri e altri prodotti del tabacco e prodotti speciali. Rivoluzione e innovazione si fondono così all’unisono per delineare tutti gli step dell’azienda, che in passato come nel presente, intende focalizzare lo sguardo verso gli obiettivi del domani: anche per questo la ricerca industriale riveste tutt’ora un ruolo cruciale all’interno di G.D, che ripensa completamente i processi e trasferisce soluzioni applicate in altri settori, al fine di trovare nuovi modi per anticipare le possibili domande dei clienti rimanendo al passo con i tempi. Tempi, questi, costellati da ulteriori passi verso la modernizzazione, come nel 2001, quando G.D rivoluziona ancora una volta il mercato con la H1000, la prima macchina automatica a moto continuo per i pacchetti hinge-lid che forma insieme alla confezionatrice 121P una linea completa da 20.000 sigarette al minuto.

Oggi l’azienda ò il partner principale di tutte le multinazionali per la fornitura di macchine per i prodotti di nuova generazione, forte della sua ampia gamma di macchine. Non solo: grazie alla sua rete mondiale di filiali e centri di assistenza e servizi, può contare sulla sinergia con le aziende del gruppo Coesia – gruppo di aziende specializzato in soluzioni industriali e di packaging ad alta innovazione con sede a Bologna la cui unica azionista è Isabella Seràgnoli – al fine di creare un supporto completo ai clienti per migliorare i loro prodotti. I risultati economici di G.D si mantengono positivi, pur in presenza di una diminuzione del fatturato e del risultato operativo dovuta principalmente a una ripresa rallentata del mercato del tabacco: il fatturato registrato, al netto della variazione dei lavori in corso su ordinazione (pari a 9,5 milioni nel 2021) è pari a 474, 7 milioni di euro. Nel dettaglio, la suddivisione percentuale del fatturato per vendite e prestazioni di servizio per area geografica vede l’Europa al 39%, Americhe (17%), Asia e il resto del mondo (43%). L’esercizio 2021 chiude con un utile di 12 milioni di euro, inferiore rispetto l’anno precedente (euro 43 mln) per effetto di una ripresa rallentata del mercato del tabacco, dello slittamento della spedizione di alcune consegne previste entro l’anno nonché per una maggiore incidenza degli ammortamenti per effetto delle rivalutazioni effettuate nel 2020.

La strategia della società, in continuità con il passato, rimane l’innovazione in termini di macchine sia per il mercato convenzionale che NGP tramite il rafforzamento del proprio portafoglio prodotti con piattaforme flessibili basate su tecnologia elettronica e soluzioni digital in ottica Industry 4.0 e con sistemi produttivi per l’utilizzo di materiali riciclabili e volti a ridurre i consumi energetici: i costi di ricerca e sviluppo spesati nell’esercizio e sostenuti nel 2021 ammontano complessivamente a circa l’11% del fatturato.

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Articolo pubblicato il 5 dicembre da QN Economia & Lavoro

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