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La “insana idea” dello Stato imprenditore, presentazione a Napoli del saggio di Debenedetti con D’Amato, Bassolino e Pomicino

Teoria, prassi e sperperi dello Stato imprenditore sono al centro del nuovo saggio di Franco Debenedetti, «Scegliere i vincitori, salvare i perdenti» (edizioni Marsilio), che sarà presentato mercoledì 6 luglio, alle 18, all’Unione degli industriali di Napoli.

Dalla Grande Depressione alla Grande Recessione, dagli altiforni alla banda larga, dall’Italietta di Giovanni Giolitti all’Unione europea di Angela Merkel, gli assi di lettura di questo libro – storico, politico, personale – si incrociano in un punto: la politica industriale è “un’insana idea”, come recita il sottotitolo.

Lo Stato – descrive l’autore – si sostituisce al mercato e sceglie i vincitori della gara concorrenziale. Salvo poi, quando l’«insana idea» non ha successo, correre ai ripari salvando i perdenti. Ma la politica industriale influenza e condiziona anche «l’altra metà del cielo», quella dell’industria privata, delle grandi famiglie e non solo, in cui ha lavorato lo stesso Debenedetti. Si allarga alla politica finanziaria, si espande a quelle culturali e giudiziarie. Cade sulle sue contraddizioni, risorge, sopravvive ai vincoli dall’Unione europea.

Coetaneo dell’Iri (sono nati entrambi nel ’33), Debenedetti mira a smontare le strutture dell’intervento pubblico e l’ideologia su cui si reggono.

Alla presentazione napoletana, introdotta da Ambrogio Prezioso, presidente degli industriali partenopei, e moderata dal giornalista Marco Demarco, interverranno l’ex governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino, Paolo Cirino Pomicino, più volte ministro ed esponente di spicco della Democrazia Cristiana, e Antonio D’Amato, già numero uno di Confindustria e oggi presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Istituto Bruno Leoni.

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