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Intervista a Giorgetto Giugiaro: Il designer d’auto del secolo “Grazie a un compito in classe un Ferragosto creai la Panda”

18.03.2024

Un tappeto di auto leggendarie, una accanto all’altra come nelle officine meccaniche. Lui sta in fondo al capannone, seduto dietro un lungo tavolo bianco, con un foglio davanti e la matita. Il foglio è il centro della sua vita, il perno del successo. Il resto, le Bugatti e le Ferrari parcheggiate ai suoi piedi, sono la traduzione di quel foglio in realtà: «Quello che mi appassiona, il mio vero mestiere, è il momento del disegno dell’automobile». Conta soprattutto lo schizzo originario. La sua metamorfosi in lamiera è una conseguenza. «E guardi che non è come sembra: è più difficile disegnare una Panda di una Ferrari». Lui, Giorgetto Giugiaro, le ha create tutt’e due. «Venga a trovarmi a Moncalieri, nel mio garage, e le racconto». Sotto ogni cofano c’è una storia, un mondo solo apparentemente scomparso. Ancora oggi Torino è una delle capitali mondiali del design dell’automobile. Vengono ogni anno centinaia di ingegneri cinesi a studiare come si crea una nuova vettura. «Progettare l’auto è un lavoro all’incrocio tra la pittura e l’ingegneria». Come la biografia di Giorgetto, figlio di maestri della tavolozza: «Il merito va a mio padre.

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