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Il Gruppo Triveneto dei Cavalieri del Lavoro visita l’aeroporto Marco Polo di Venezia

09.11.2023

Mercoledì 25 ottobre, il Gruppo Triveneto dei Cavalieri del Lavoro è stato accolto all’aeroporto di Venezia dal Presidente del Gruppo SAVE, Cavaliere del Lavoro Enrico Marchi, per una visita finalizzata a far conoscere il “dietro le quinte” della complessa organizzazione dello scalo lagunare.

Con una previsione di 11,4 milioni di passeggeri a fine 2023, in pressoché totale recupero rispetto al 2019, anno di riferimento prima della crisi pandemica, il Marco Polo costituisce il terzo gateway intercontinentale nazionale, con voli diretti sul Nord America e il Medio Oriente. La comunità aeroportuale si compone di oltre 8.000 persone direttamente impiegate, a cui se ne aggiungono altre 13.000 occupate indirettamente. Insieme, fanno funzionare una macchina estremamente complessa, in un incrocio tra alta tecnologia ed elevate professionalità.

La visita è stata suddivisa in due momenti distinti, il primo in aula, con la presentazione del piano di sviluppo al 2037 e l’illustrazione delle strategie e i progetti di crescita  sostenibile trasversali a tutte le attività previste dal Masterplan dell’aeroporto, finalizzati all’azzeramento entro il 2030 delle emissioni nette di CO2 attraverso azioni che spaziano dall’utilizzo sempre maggiore di energia proveniente da fonti rinnovabili, allo sviluppo della mobilità sostenibile quale l’uso dei droni.

La seconda parte dell’incontro si è svolta secondo un percorso che ha associato i temi della sicurezza del volo e delle persone, siano esse passeggeri o lavoratori impiegati, alle molteplici soluzioni operative adottate dallo scalo. Tra queste, l’utilizzo dei falchi come deterrente per l’allontanamento dei volatili durante le fasi di atterraggio e decollo degli aeromobili, una tecnica dal fascino antico, che contribuisce con efficacia alla sicurezza dei voli.

E ancora, la visita al BHS (baggage handling system), il sistema di smistamento dei bagagli consegnati ai banchi accettazione e il loro percorso costantemente monitorato fino alle stive degli aerei. Una gestione corale, fatta di scambi e confronti continui con enti e operatori e di attività pianificate nel minimo dettaglio.

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