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Il Grande, silenzioso splendore di Roma

19.12.2022

Questo progetto è una spinta a immaginare il futuro e la trasformazione di Roma, consapevole di se stessa e del suo passato ma impegnata in profondi cambiamenti legati alla mobilità sostenibile e quindi alla rigenerazione urbana». Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri non si ferma al dato semplicemente estetico parlando del progetto legato al volume Roma. Silenziosa bellezza, edito da Rizzoli per conto di Webuild (gruppo nato nel 2020 da Salini Impregilo, uno dei maggiori global player nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile): 220 foto a colori e bianco e nero di Roma scattate dal celebre fotografo internazionale Moreno Maggi durante il vuoto creato dall’emergenza Covid nella primavera 2020, un ritratto unico e irripetibile della Città Eterna.

Ecco perché il silenzio e la bellezza del titolo. Il volume, che uscirà nel marzo 2023 (con i testi del filosofo Massimo Recalcati, dello storico dell’arte Claudio Strinati e di Pietro Salini, ceo di Webuild) darà vita a una mostra, curata da Roberto Koch e Alessandra Mauro, allestita dal 20 gennaio al 28 febbraio 2023 nella restaurata Sala Zanardelli del Vittoriano, una delle due sedi dell’istituto museale VIVE, appunto Vittoriano e Palazzo Venezia, nato nel 2o19 e diretto da Edith Gabrielli. La mostra poi approderà al Guggenheim di New York e in seguito sbarcherà in Australia (Perth, Sydney e Melbourne).

Webuild è impegnata ora nella realizzazione della Metro C di Roma e il tema dei trasporti pubblici e sostenibili è al centro delle sue strategie aziendali. Spiega infatti Pietro Salini: «Roma in queste foto non appare né abbandonata né triste, c’è solo la sua straordinaria bellezza. Dopo il Covid siamo tornati a un turismo aggressivo che rischia di cancellarla, facendo sparire per esempio l’artigianato tradizionale e la ristorazione locale. Occorre un nuovo modo di vivere la città: e la nostra generazione deve lasciare qualcosa di positivo ai figli e ai nipoti». Per Edith Gabrielli questo progetto «dimostra concretamente la possibilità di mantenere in equilibrio, nel segno dell’arte e della cultura, la dignità istituzionale e lo spirito dell’impresa privata».

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Articolo pubblicato il 16 dicembre dal Corriere della Sera

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