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Giovani, il Presidente Benedini: “Investire di più sulla formazione”

In occasione dell’inaugurazione delle attività 2011 dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, il Presidente della Federazione, Benito Benedini, ha svolto una conferenza dal titolo: “Favorire la partecipazione dei giovani allo sviluppo del Paese. La piena attuazione dell’art. 34 della Costituzione.”
L’intervento ha approfondito temi di particolare attualità e rilevanza quali il capitale umano, l’investimento nella formazione d’eccellenza, l’istruzione e il valore del merito. Tutti obiettivi su cui la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro è fortemente impegnata attraverso la promozione e il sostegno di numerose iniziative formative, tra cui riveste un ruolo particolare il Collegio “Lamaro Pozzani”, il quale ospita gratuitamente 70 studenti universitari e offre loro un percorso formativo integrativo articolato in molteplici attività didattiche, tra cui il corso quinquennale di economia “Cultura per l’impresa – Cavaliere del Lavoro Gaetano Marzotto” , corsi di lingue straniere e di informatica.
Il Presidente sottolinea l’urgente necessità di “Uscire dalla crisi, costruendo un’Italia più dinamica, innovativa e competitiva e, insieme, più equa e coesa”, la sua strategia è: “fare posto alle nuove generazioni di talenti, far crescere una nuova élite, basata sul merito e consapevole del valore della solidarietà”. Numerosi sono i dati che Benedini riporta per dimostrare quanto sia necessario investire in capitale umano per ottenere elevati livelli di sviluppo. In Italia la spesa pubblica destinata all’istruzione è pari al 9% rispetto al 13,3% dei Paesi OCSE.
Investire di più sul capitale umano significa migliorare ed aumentare i percorsi educativi e di formazione. I benefici di un elevato livello di istruzione sono molteplici: riduzione del rischio di perdita dell’occupazione ed in ogni caso maggiori possibilità di ricollocamento, miglioramento delle conoscenze applicabili alla produzione, aumento del gettito fiscale e maggiore consapevolezza nell’evitare comportamenti rischiosi per la salute.
Concludendo il Presidente Benedini evidenzia che “C’è bisogno di più investimenti nell’istruzione secondaria e terziaria, di più internazionalizzazione dei nostri percorsi universitari, di più occasioni per i nostri studenti di approfondire gli studi all’estero ma anche nelle università e nelle imprese. C’è bisogno di più opportunità di formazione e di aggiornamenti per il personale docente, di più osmosi tra università e imprese, nella ricerca e negli ‘Spin-off'”.

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