Menu

Fresco e Sassoli de Bianchi, novità in libreria dai Cavalieri del Lavoro

30.09.2020

Due nuove uscite in libreria dai Cavalieri del Lavoro, un romanzo e un’autobiografia firmate rispettivamente da Lorenzo Sassoli de’ Bianchi e Paolo Fresco.

 

“La Luna Rossa”, il romanzo di Lorenzo Sassoli de Bianchi

New York-Napoli, è lungo questo tragitto reale e metaforico che si sviluppa il romanzo d’esordio del Cavaliere del Lavoro Lorenzo Sassoli de Bianchi, neurologo, manager dell’arte e della cultura, fondatore della Valsoia, già presidente a Bologna dell’Istituzione Musei (e prima ancora di MAMbo), ora alla guida dell’UPA, Utenti Pubblicità Associati. “New York e Napoli – osserva Sassoli de Bianchi – sono due città che si somigliano, entrambe sul mare, entrambe abitate dalla musica che i soldati portarono qui nel 43. Napoli poi è un impareggiabile laboratorio di umanità, un’antologia della condizione umana”. Al centro de “La Luna Rossa”, edito da (Sperling e Kupfer) c’è la storia di Nino Romano, dalle serate nei locali, quando, ragazzino, suonava col padre per sbarcare il lunario, fino all’incontro con l’impresario che ha reso possibile il grande salto: la partenza per quell’America mitica stampata nel cuore da film e inarrivabili musicisti. Sul filo dei ricordi e del 41° parallelo che cinge la città di Pulcinella fino all’abbraccio di New York, si dipana il racconto di una vita che pare una ballata, con la tradizione musicale partenopea e il folk rock blues americano a fare da contrappunto a un’utopia rincorsa con passione da un padre e realizzata con amore da un figlio.

L’intreccio tra racconto e musica è così profondo che l’autore suggerisce anche una playlist di 54 brani dai Pink Floyd agli Avion Travel passando per Bob Dylan (si può scaricare su Spotify), da ascoltare rigorosamente mentre si legge.

 

Mr Globalization, autobiografia di Paolo Fresco

A 87 anni Paolo Fresco ha deciso di mettere nero su bianco il suo mondo. Per 34 anni manager di General Electric, vicepresidente esecutivo di Jack Welch, il vertice della corporation più grande del mondo, cinque anni alla guida della Fiat, scelto dall’avvocato Agnelli come presidente dopo l’era Romiti, il Cavaliere ha scritto un libro di memorie, “Mr. Globalization” edito da La Nave di Teseo. È la storia di uno studente di Genova, compagno di classe di Paolo Villaggio, diventato uno dei manager più potenti d’America, prima di prendere il timone della Fiat e cambiare per sempre il capitalismo industriale del nostro paese. “La carriera di Paolo Fresco – scrive John Elkan nell’introduzione –rappresenta il successo di un italiano che per tutta la sua vita ha saputo coltivare la curiosità e l’apertura verso il mondo, un po’ Machiavelli e un po’ Marco Polo”.

A proposito di globalizzazione e della sua presunta crisi, in una recente intervista Paolo Fresco ha osservato: “II mondo più integrato ha accelerato la diffusione del virus ma lo sconfiggerà più velocemente. Le multinazionali farmaceutiche stanno investendo miliardi per la ricerca sui vaccini. Nel giro di qualche mese avremo le cure: 100 anni fa la Spagnola uccise per molto più tempo”. E ha aggiunto: “Da anni ho deciso di lasciare tutti i miei beni alla rete di Fondazioni, ispirato dal principio del ‘give back’, del restituire qualcosa. Anni fa ho donato alla New York University 25 milioni di dollari per le ricerche sul Parkinson, la malattia che mi ha strappato mia moglie Marlene. Ho trasformato un podere nel Chianti, in una casa vacanze per bambini con problemi sociali. È affidata all’Istituto degli Innocenti, una delle eccellenze di Firenze che assiste bambini da sei secoli. Sto pensando di donare la mia collezione di opere d’arte all’Istituto, per farne un museo nel cuore di Firenze. Anche questa è globalizzazione”.

 

SCARICA L'APP