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Fondazione Masi – XXXVI Edizione del Premio

Con uno sguardo attento all’attualità, il Premio Masi 2017 incrocia come nella sua tradizione la dimensione territoriale veneta con una proiezione internazionale.

Il premio, promosso dalla Fondazione Masi e giunto alla XXXVI edizione, sarà assegnato il prossimo 30 settembre al Teatro Filarmonico di Verona.

Per il Cav. Lav. Sandro Boscaini, vice presidente Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola «le figure premiate e le loro testimonianze sono esempio per le giovani generazioni ma sono anche stimolo per noi tutti nel riappropriarci di quei valori, oggi confusamente offuscati, che in passato hanno permesso al nostro Paese di crescere, sia culturalmente che industrialmente, contribuendo così al benessere generale».

Riceveranno il premio per la sezione “Civiltà Veneta” Emilio Franzina, Paola Marini e Elena Zambon, per la sezione “Civiltà del vino” sarà premiato Lugi Moio e a Yolande Mukagasana andrà il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano.

Tra le chiavi di lettura dei riconoscimenti di questa edizione vi è un riferimento al ruolo e all’impegno femminile e al valore della memoria. Sono infatti donne tre dei cinque vincitori.

La storica dell’arte Paola Marini riceverà il “Premio Masi per la Civiltà Veneta” per la straordinaria opera di studio, tutela e valorizzazione dell’arte veneta svolta attraverso numerose pubblicazioni e importanti mostre e con la direzione prima dei Civici Musei d’Arte e Monumenti di Verona e ora delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

L’imprenditrice Elena Zambon riceverà il “Premio Masi per la Civiltà Veneta” per aver saputo sviluppare – nell’industria farmaceutica nel solco di una tradizione imprenditoriale di famiglia di lunga storia – non solo le potenzialità di ricerca e di espansione all’estero della Zambon Group, ma anche attraverso la Fondazione Zeno e il Codice Etico della società quei valori morali e sociali che il fondatore aveva posto sin dall’inizio alla base della sua attività.

La ruandese Yolande Mukagasana, già candidata al Nobel per la Pace, riceverà il “Premio Internazionale Masi Grosso D’Oro Veneziano” per aver saputo trasmettere attraverso la sua forza d’animo, i suoi scritti e la sua voce un messaggio di verità, giustizia e riconciliazione.

Il valore della memoria, quale strumento per capire il presente e dare fondamenta al futuro, segna il legame tra il “Premio Internazionale Masi Grosso D’Oro Veneziano” e il “Premio Masi per la Civiltà Veneta” che sarà assegnato ad Emilio Franzina per aver indagato con rigore storico la storia degli emigranti italiani di cui ha ricostruito condizioni sociali, politiche e vicende migratorie.

Nel segno di una profondità di visione che diventa cultura e arte, tratto comune a tutti i premiati di questa edizione, a Luigi Moio andrà il “Premio Internazionale Masi per la Civiltà del Vino” per i suoi meriti di ricercatore, docente e divulgatore testimoniati anche dal recente successo editoriale “Il respiro del vino”.

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