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Fondazione Cosso, appuntamento con la mostra “Christo e Jeanne-Claude. Projects”

27.05.2022

Fondazione Cosso, presieduta dal Cavaliere del Lavoro Maria Luisa Cosso, dal prossimo 15 ottobre ospita l’esposizione “Christo e Jeanne-Claude. Projects”.

Un anno dopo la scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il Castello di Miradolo dedica alla coppia che ha rivoluzionato il modo di concepire l’opera d’arte una mostra di circa sessanta opere accompagnate da una sezione fotografica e proiezioni di alcuni video-documenti: dall’Imballaggio d’aria di Documenta a Kassel (1968), una struttura gonfiabile in materiale plastico alta circa 85 metri, alla Mastaba (1977-2018), l’opera monumentale sul Serpentine Lake di Hyde Park formata da 7.506 barili dipinti ed impilati uno sull’altro a formare un tronco di piramide galleggiante. Da Valley Curtain (1970/72) il telo di 380 metri che ha colorato di arancione la vallata di Rifle in Colorado, a The floating Piers, la passerella di 4,5 chilometri sul lago d’Iseo (2016). E poi ancora Surrounded Island (1980/83), che ha circondato le isole della baia di Biscayne a Miami con una cintura di polipropilene fucsia, Over the river (1992-2017, non realizzata), The Umbrellas (1984/91), The gates (2004/05), il percorso di 30 chilometri di “portici” che ha attraversato il Central Park di New York, Running fence (1976), Pont Neuf (1985), l’imballaggio del più vecchio ponte di Parigi, e l’imballaggio del Reichstag (1995) di Berlino con un tessuto argentato.

A questo nucleo centrale, si affiancano due sezioni. La prima è dedicata al Nouveau rèalisme, movimento parigino del decennio 1960/70, con opere di César, Klein, Spoerri, Rotella, Arman e Raysse, a cui partecipò il giovane Christo realizzando i primi impacchettamenti.

La seconda sezione pone l’attenzione sul movimento internazionale della Land Art, corrente nata negli stati Uniti, alla quale si sono affiancate, in ambito europeo e internazionale, molte “esperienza d’arte” che vedono come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio: significative e storiche opere di Richard Long, Hamish Fulton, Andy Goldsworthy, Ólafur Elíasson, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, le foto originali di Gianfranco Gorgoni dei “lavori manifesto” della land art di Walter De Maria, Robert Smithson, Michael Heizer, Dennis Oppenheim e James Turrell.

L’esposizione sarà accompagnata da un’installazione sonora a cura del progetto Avant- dernière pensée che si svilupperà lungo il percorso espositivo.
Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si svilupperà, come di consueto, il progetto Da un metro in giù: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.

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