Dopo il successo della prima edizione del 2018, Homo Faber, l’esposizione internazionale sull’eccellenza artigiana organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, torna a Venezia dal 10 settembre all’11 ottobre.
Ospitata nell’affascinante contesto della Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, l’edizione 2020 celebra i tesori d’Europa e Giappone con 17 spazi espositivi ognuno dei quali dedicato a un aspetto dell’artigianato d’eccellenza, dall’oreficeria alla mosaicistica, dai maestri cartai ai liutai.
«L’unicità di Homo Faber 2020 sta nel fatto che ci permette di vedere cosa succede quando cuore e mente si esprimono attraverso le mani» – spiega il Cavaliere del Lavoro Franco Cologni, co-fondatore della Michelangelo Foundation e presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte – . «Ancora una volta, grazie alla cornice della Fondazione Giorgio Cini e ai nostri ospiti dal Giappone, avremo il piacere di mettere in mostra dei talenti straordinari e offrire una nuova prospettiva sulla creatività».
Tra le tante esperienze che andranno in scena sarà inoltre possibile scoprire l’artigianalità delle creazioni di alcune maison del lusso, ammirare un allestimento iconico della Madama Butterfly di Puccini firmato Robert Wilson e ritrovare nelle acque della laguna il famoso Eilean, yacht costruito in Scozia nel 1936 e restaurato in Italia da un team di maestri specializzati.
Anche la moda avrà uno spazio speciale. Il lato più moderno dell’artigianalità lo mostrerà una “capsule collection” di abiti esclusivi di lusso sostenibile per uomo e donna.
Viene rinnovata la presenza della sala dedicata a Doppia Firma, progetto ormai consolidato che la Fondazione Cologni, con Michelangelo Foundation, presenta in occasione della Milano Design Week.
Quest’anno, inoltre, i percorsi di Homo Faber proseguiranno anche fra le calli di Venezia, nell’ambito del nuovo itinerario “Homo Faber in Città” svelando così al pubblico le botteghe storiche, i laboratori della Fenice, i violini di Vivaldi esposti alla Chiesa della Pietà, nella mostra della Domus Grimani e in altre sedi.