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Fondazione Cologni, conto alla rovescia per “Doppia Firma 2019”

Milano 05.04.2019

Dal 9 al 14 aprile nella centralissima Villa Mozart a Milano andrà in scena la quarta edizione di “Doppia Firma. Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato”, il progetto di Fondazione Cologni, presieduta dal Cav. Lav. Franco Cologni e Living Corriere della Sera presentato da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.

Con l’obiettivo di valorizzare l’unione tra l’innovazione del design e la tradizione dei grandi maestri d’arte europei sarà esposta una collezione unica di 19 opere che nascono dalla fertilizzazione reciproca tra cultura del progetto e un saper fare che è espressione autentica del territorio.

La nuova edizione valorizza ancor più il dialogo internazionale tra creatività e alta manifattura.

«Dopo quattro anni abbiamo sentito l’esigenza di rinnovarci, offrire più varietà senza perdere la coerenza. Oltre a un oggetto realizzato ad hoc per la mostra, quest’anno i partner del progetto hanno setacciato i laboratori di tutta Europa alla ricerca di opere realizzate nello spirito della manifestazione, intercettando gli esempi più virtuosi di dialogo tra creatività e alta manifattura», racconta Alberto Cavalli, direttore generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e condirettore esecutivo di Michelangelo Foundation. «Nella veste di curatori d’eccezione, i designer selezionati hanno varcato i confini dei loro Paesi d’origine per andare alla scoperta di artigiani straordinari e manifatture d’eccellenza che svelano il genius loci dei territori».

Dall’Italia al Giappone (unico Paese extraeuropeo), passando per Germania, Portogallo e Francia, creativi e maestri d’arte uniti dalla stessa sensibilità progettuale si sono scoperti per attivare collaborazioni inedite che contemplano materie tradizionali e tecniche suggestive: vetro, ceramica, marmo, legno, argento e ottone, fino a nuove interpretazioni di oggetti funzionali o decorativi.

«Questa edizione di Doppia Firma nasce già in funzione della sua destinazione successiva», aggiunge Cavalli. A maggio, infatti, la mostra volerà al Grand Palais di Parigi per Révélations, il salone biennale organizzato da Ateliers d’Art de France. «L’obiettivo è esportare una storia  di design, di mestieri e di metodo, capace di far sognare».

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