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Fondazione Cavour, chiamatelo pure “Cavour 4.0”

23.04.2021

Dialogare con il mondo contemporaneo, pur rimanendo nell’anima una realtà ottocentesca. Una sfida che Santena ha pienamente colto grazie al lavoro del comitato storico della Fondazione Cavour, presieduta dal Cavaliere del Lavoro Marco Boglione.

A valorizzare uno dei patrimoni storici più importanti del Paese sono la multimedialità e le nuove tecnologie. Dopo quattro anni di lavori e accurati restauri il castello della famiglia Benso, alle porte di Torino, torna
alla completa fruizione degli italiani. E lo fa presentandosi con un nuovo nome: “Memoriale Cavour”. La riapertura del cancello avverrà lunedì prossimo per i primi visitatori, sei per volta ed esclusivamente su prenotazione sul sito www.fondazionecavour.it. Ma per chi volesse, è disponibile sul sito de La Stampa un’anteprima del “Memoriale Cavour”.

Il visitatore sarà condotto per mano attraverso una visita storica ed esperienziale. Le memorie, i ricchi arredi, gli archivi e la biblioteca. Tutto materiale raccolto dalla nipote di Cavour Giuseppina Benso nel 1885 e donato alla Città di Torino insieme al castello nel 1947 da Giovanni Visconti Venosta. «Siamo emozionati di poter aprire al pubblico – spiega Marco Boglione – e di mostrare in questa anteprima la visita al nostro Memoriale: è un primo passo per tornare a illustrare la storia d’Italia agli italiani».

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