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Fondazione Agnelli, uno studio sugli esiti della DaD

24.07.2021

Fondazione Agnelli, presieduta dal Cavaliere del Lavoro John Elkann, ha presentato i primi risultati dell’indagine “La DaD nell’anno scolastico 2020-21: una fotografia”, condotta in collaborazione con l’Università di Cagliari.

La rilevazione ha riguardato un campione di 123 scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, in tutta Italia. In ogni istituto sono stati proposti questionari a studenti (del terzo e del quinto anno), docenti e dirigenti scolastici, raccogliendo complessivamente le risposte di 105 dirigenti scolastici, 3.905 docenti, 11.154 studenti.

«La ricerca – osserva Andrea Gavosto, direttore di Fondazione Agnelli – ci dice, fra le tante informazioni, che nella pratica quotidiana della DaD non c’è stato alcun significativo cambiamento metodologico e organizzativo rispetto a prima della pandemia. Quasi tutte le scuole superiori italiane hanno riproposto online e in sincrono la tradizionale didattica basata su lezione frontale, compiti a casa e verifiche, senza un ripensamento dei tempi, delle attività e degli strumenti, che tenesse conto della differenza di fare scuola in classe o a distanza. E senza un vero sforzo di sperimentare strategie per valorizzare di più autonomia e protagonismo dei ragazzi».

Secondo la rilevazione «uno studente su 4 ha trovato più agevole interagire con i docenti in DaD che in presenza», ma tutti gli altri ritengono che «comunicazioni e interazioni siano peggiorate». In più, «la maggior parte degli studenti denuncia un maggiore senso di affaticamento (65%) dopo una giornata di scuola in DaD e una maggiore difficoltà a mantenere l’attenzione (73%)».

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