A pochi giorni dal totale investimento di Tages Helios II, arriva un nuovo traguardo in casa Tages Capital sgr. L’asset manager specializzato in fondi di investimento alternativi in private markets ha effettuato il primo closing da circa 200 milioni di euro di Tages Helios Net Zero, il terzo fondo di investimento alternativo riservato, destinato a investimenti nel comparto della transizione ecologica. Tante le novità di questo nuovo veicolo, dagli obiettivi di raccolta all’allargamento del raggio d’azione anche a tecnologie rinnovabili affini a quelle tradizionali, come lo storage o il biometano, fino all’espansione oltre i confini nazionali e alla volontà di sviluppare progetti greenfield (di nuova costruzione).
«Aver alzato il target di raccolta a 750 milioni di euro (quasi tre volte il primo fondo), dimostra il crescente interesse che gli investitori riservano a questa tipologia di prodotti tanto per le caratteristiche esg quanto per quelle finanziarie», spiega a MF-Milano Finanza Umberto Quadrino, presidente della capogruppo Tages spa e direttore investimenti di Tages Capital sir. I fondi Taies Helios sono infatti prodotti esg articolo 9 e durano dai 10 ai 15 anni, distribuendo dividendi semestrali di fatto decorrelati dai mercati azionari e obbligazionari, ma anche dall’andamento congiunturale del contesto macro. «Trovare prodotti con un profilo di rischio tutto sommato basso ma con rendimenti interessanti, nell’ordine del 7-8% netto, non è scontato co- me dimostra il forte commitment da parte di importanti investitori istituzionali, tanti già sottoscrittori dei primi due fondi», sottolinea Quadrino.
Il Tages Helios Net Zero estenderà il campo di intervento anche a nuovi settori: «Guarderemo ai sistemi di storage, come le batterie, perché gli ingenti investimenti che dovranno essere effettuati per incrementare la quota di energia prodotta da fonti green (per passare da 1 a 9 Gw installati all’anno) si rifletteranno di conseguenza sulla rete elettrica, rendendo così necessario lo storage per bilanciare le tipiche variazioni di produzione delle rinnovabili». Oltre alle batterie si punterà su biometano e, nel lungo periodo, sull’idrogeno ma senza dimenticare la tecnologia di elezione, il sole, che ha portato Tages a diventare il secondo operatore fotovoltaico italiano con 540 Mw (oltre a 80 Mw eolici). Da manager di lungo corso della storia industriale italiana (ha guidato, tra l’altro, Edison dal 2001 al 2011), Quadrino ha scelto di far evolvere ulteriormente la strategia di crescita: «Se con i primi due fondi abbiamo investito nel mercato secondario, quindi su impianti già co- struiti e collegati alla rete, con Tages Helios Net Zero continueremo non solo a comprare sul mercato secondario ma svilupperemo anche in proprio delle autorizzazioni per nuovi impianti nei confini nazionali».
Un esordio nel greenfield, dunque, cui seguirà anche quello fuori dall’ Italia. In base ai piani di Quadrino è possibile che il terzo fondo Tages «investirà fino al 20-25% della raccolta nei mercati esteri, così da fornire al nostro fondo una connotazione piil internazionale, che parallelamente attiri investiton a livello globale che preferiscono diversificare l’allocazione rispetto a quanto potrebbero fare con un fondo specializzato prettamente su un unico Paese, come in questo caso sarebbe l’Italia».
Un primo passo per dar seguito all’ambizione di diventare un grande fondo intemazionale, con raccolte sempre maggiori. In termini di geografie si punterà a modelli analoghi all’Italia: «Non ci disperderemo in giro per il mondo ma manterremo il focus su Paesi europei che mostrano similitudini con il mercato italiano, come Spagna, Francia, Grecia, Regno Unito», specifica Quadrino. Anche tramite questa strategia Tages punta a garantire i target Irr del fondo: «Andrà dal 7 al 9%; anche se bisogna precisare che in questi anni abbiamo distribuito finora con il primo fondo tra il 13-15% annuo e con il secondo intorno al 12%», conclude il manager.
Articolo pubblicato l’8 marzo da MF