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Dioguardi: Utopia e realtà, così nacque Europa

16.05.2020

L’ Europa si costruisce. È una grande speranza che si realizzerà soltanto se terrà conto della storia: un’Europa senza storia sarebbe orfana e miserabile. Perché l’oggi discende dall’ieri, e il domani è frutto del passato. Un passato che non deve paralizzare il presente, ma aiutarlo a essere diverso nella fedeltà e nuovo nel progresso». Così lo storico Jacques Le Goff scriveva nel 1993 inaugurando la collana editoriale Fare l’Europa. «Europa»: nome generato dalla fervida immaginazione della mitologia greca che lo attribuì alla figlia di Agenore, re di Tiro. Europa fece innamorare Zeus dal quale ebbe tre figli tra cui Minosse, che rese Creta culla dell’immenso patrimonio del sapere greco ispiratore della civiltà del mondo occidentale. La Grecia diventò zona di confine fra le terre che geograficamente verranno chiamate «Europa» e l’Asia dell’Est influenzata politicamente mentre il suo sapere si riversò verso Occidente diffondendo una cultura che, partendo dal Mezzogiorno d’Italia colonizzato come Magna Grecia, avrebbe caratterizzato unitariamente l’intero territorio europeo.

«Europa»: oggi ha dovuto cedere il proprio seducente nome in favore di «Unione Europea», costretta così a statuire in termini quasi legali l’auspicata ma pur sempre artificiale unità politica fra gli stati che la compongono. «Europa»: questo antico nome ricco di storia, di cultura, di ideali è stato dunque un’invenzione degli uomini che attraverso l’uso di ragione, basandosi su connotazioni comuni accumulate nelle secolari esperienze, hanno voluto sancire un’identità territoriale destinata a divenire auspicio di unità politica separata dall’Asia da una linea di confine puramente convenzionale anch’essa pensata dall’uomo, un confine ideale che segna la netta separazione fra l’identità dell’Asia e quello dell’Europa – identità che nel continente europeo è andata caratterizzandosi, sia pure in presenza di divisioni politiche, in una unitarietà culturale ereditata proprio della sapienza greca.

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