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Rassegna stampa Datastampa – 21 luglio 2017

RASSEGNA STAMPA DEL 21 LUGLIO 2017

In evidenza sui maggiori quotidiani:
– Mafia Capitale: condanne dure ma cade l’accusa di associazione mafiosa;
– Manovra, sotto esame oltre 400 sconti fiscali;
– Draghi: il Qe continua.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Repubblica
Autore:  Angeli Federica
Titolo: Carminati e Buzzi, condanne dure Ma per i giudici non si tratta di mafia – La Mafia Capitale non esiste
Tema: Sentenze Mafia Capitale
Quel che resta di Mafia capitale è solo il nome dell’inchiesta e 250 anni di carcere (a fronte dei 500 chiesti). Alle 13 di ieri, nell’aula bunker di Rebibbia, dopo 230 udienze del maxiprocesso, è arrivata la sentenza che ha cancellato l’impianto accusatorio della procura di Roma. Crolla l’associazione a delinquere di stampo mafioso, restano in piedi tutte le contestazioni mosse dal pool Antimafia (…) tranne una: il 416 bis. Massimo Carminati, Salvatore Buzzi e gli altri 44 imputati, finiti alla sbarra in 19 con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, i restanti per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta, non sono stati condannati per mafia. Il 416 bis è stato derubricato ad associazione a delinquere finalizzata alla corruzione (…) Massimo Carminati (…) ha avuto 20 anni (…) Salvatore Buzzi (…) ne ha avuti 19.
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Testata:  Repubblica
Autore:  Bonini Carlo
Titolo: La sconfitta della Procura che teme un nuovo colpo in Appello e Cassazione
Tema: Sentenze Mafia Capitale
Di sconfitta si tratta. Di più, si tratta di occasione perduta. Perché se il 2017 poteva essere per Roma quello che il 1992 (con la conferma in Cassazione del primo Maxiprocesso di Palermo alla cupola di Cosa Nostra) era stato per la Sicilia, beh, questo non è accaduto. Del resto, non era e non è una questione terminologica (…) stabilire di quale grana fosse fatto il rapporto impari tra Carminati e Buzzi (…) Al contrario. Definire “mafioso” quel rapporto e mafioso il Mondo di Mezzo significava chiudere con il “principio di specialità”, con l’eccezione “romana”, per cui quello che in Sicilia è mafia a Roma non lo è. 
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Testata:  Repubblica
Autore:  Calabresi Mario
Titolo: L’insano sollievo
Tema: Mafia Capitale, le sentenze
Quando la politica di una città, di fronte a condanne per 250 anni di carcere, festeggia ci sarebbe da essere contenti. Ma se si ascolta meglio e si scopre che non si festeggia perché giustizia è stata fatta bensì perché i criminali che dominavano la scena sono riconosciuti delinquenti però non mafiosi, allora c’è davvero da avere paura. Quando ci si sente sollevati perché i Palazzi erano infiltrati fino al midollo da un’associazione criminale che non può essere definita mafiosa, allora si è perduti.
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Testata:  Stampa
Autore:  Grosso Carlo_Federico
Titolo: Così il crimine è stato colpito in profondità
Tema: Mafia Capitale, le sentenze
Con la condanna, Roma sarebbe passata alla storia come la città in cui per anni la sua amministrazione sarebbe stata dominata da un pugno di malavitosi prepotenti, in grado di imporre una situazione di assoggettamento tale da annullare ogni possibile reazione o resistenza, con politici, funzionari ed impiegati collusi o costretti a subire, silenti, l’attività criminale. La sentenza pronunciata ieri dal tribunale di Roma, condannando taluni degli imputati a pene pesanti per associazione a delinquere, corruzione e altri reati, ha confermato che l’amministrazione della capitale è stata affetta, per anni, dall’infiltrazione della malavita e che più di un amministratore e di un funzionario pubblico ha assecondato, compiacente, l’attività delittuosa. Contestando l’esistenza dell’utilizzazione del metodo mafioso, ha tuttavia negato che vi sia stata attività riconducibile al modello della mafia.
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Testata:  Stampa
Autore:  Feltri Mattia
Titolo: L’onore di Roma svenduto dalla politica per un pugno di voti – La Capitale svenduta per pochi voti
Tema: Mafia Capitale, le sentenze
Ieri i giudici hanno stabilito che Roma è stata vittima di una calunnia entusiastica, colossale e globale da parte di spensierati calunniatori che hanno fatto a gara a chi calunniava meglio per due spicci di guadagno. Mafia capitale non esiste, come era politicamente chiaro a chi volesse vederlo sin dall’avvio dell’inchiesta e a maggior ragione quando l’ex sindaco di destra, Gianni Alemanno, era stato prosciolto dall’aggravante mafiosa insieme a tutti gli altri politici coinvolti nell’inchiesta (…). E’ stata calunniata Roma, le sue amministrazioni, fallimentari ma non mafiose, i suoi cittadini e la sua trimillenaria storia che in giro per il mondo porta ancora il titolo del trionfo, malgrado evidenti e abissali disastri. Mafia capitale non era mafia, era una banale, banalmente grave storia di corruzione e delinquenza arrivata a toccare il Campidoglio, senza però stringerlo fra tentacoli di piovra, come era stato raccontato”.
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Testata:  Foglio
Autore:  Cerasa Claudio
Titolo: A Roma la mafia è un fake. Lezione per i pappagalli delle procure – Sì, mafia capitale era solo una fiction
Tema: Mafia Capitale
“L’inchiesta su Mafia Capitale, ieri brutalmente ridimensionata da uno splendido giudice che con coraggio ha cancellato con un tratto di penna l’unica ragione per cui l’inchiesta della procura di Roma ha catturato per anni l’attenzione dei giornali di tutto il mondo (la mafia)”. Bisogna partire “dalle ragioni, anche culturali, che rendono il bollino “mafia” un brand semplicemente irresistibile, almeno per alcune particolari categorie di speculatori dell’antimafia. Con il brand “mafia” ogni magistrato ha la certezza matematica non solo di poter indagare sui sospettati utilizzando strumenti di indagine invasivi (…) ma anche di poter ricevere per la propria inchiesta una straordinaria copertura”.
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Testata:  Stampa
Autore:  Salvaggiulo Giuseppe
Titolo: “Il Pd è in agonia mortale Contro di me un’opaca convergenza di interessi”
Tema: Intervista a Ignazio Marino
Sono trascorsi 21 mesi dalla sua caduta e Ignazio Marino è tornato all’università di Filadelfia, lavora a un progetto su scambi di organi a livello internazionale per aumentare il numero di trapianti. D.: Che effetto le fa la sentenza? R.: «Prevalgono un senso di giustizia e la tristezza per l’immagine della città. Non c’è capitale di un Paese del G7 con una classe dirigente così scadente. Anche dal punto di vista criminale, visto che si accontenta di quattro caramelle di tangenti». D.: Secondo lei a Roma la mafia c’è? R.: «Lo dissi all’inizio del mio mandato, c’è il video sul web. Lo confermo. Basta contare i negozi di frutta che diventano sale da slot machine». Sulla politica: “Per rigenerare il partito Renzi non si è rivolto a me ma a Orfini che gli garantiva totale asservimento”. D.: C’è stata una strumentalizzazione della parola “mafia”? R.: “Non direi, certo non da parte mia. Renzi e Orfini hanno colto l’occasione per allontanare chi stava lavorando con determinazione per sradicare dal Comune le consorterie criminali come quella condannata oggi”. Infine la Raggi. Ha detto in aula: «Hanno ucciso Roma, oggi vincono i cittadini». «Una frase di circostanza. Almeno avrebbe potuto prepararsene una più originale».
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Voltattorni Claudia
Titolo: Intervista a Alfonso Sabella – «Non è un problema di definizioni. L’impianto accusatorio ha retto»
Tema: Mafia Capitale
«A me poco importa che la situazione di Roma venga classificata come mafia o meno. Da cittadino romano e amante della mia città mi interessa che questa sentenza dimostri quanto Roma e la sua macchina amministrativa siano fragilissime e permeabili alla criminalità». 
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Testata:  Corriere della Sera
Autore:  Meli Maria_Teresa
Titolo: Il retroscena – Renzi, mano tesa alla minoranza. Ma è la Sicilia il nuovo fronte
Tema: Renzi apre alla minoranza
Matteo Renzi in «modalità pace universale» (così la definisce lui) apre ad Andrea Orlando convocando la conferenza programmatica per metà ottobre e fa dire al portavoce Richetti parole concilianti nei confronti di Cuperlo e Prodi (…). «Il Pd non deve parlare male degli altri, dobbiamo recuperare lo stile e i contenuti di Veltroni», spiega Renzi. Non è dato sapere quanto durerà la «modalità pace universale», ma per ora è così. Ma c’è un problema che in questo momento assilla il Pd. Quello delle elezioni regionali siciliane. È vero che si vota anche in Lombardia (…) e nel Lazio (…), ma in quelle regioni il voto è in contemporanea con quello politico. In Sicilia invece l’appuntamento con le urne è per novembre e tutti aspettano Renzi al varco.
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Testata:  Stampa
Autore:  Bertini Carlo
Titolo: Orfini: “Governo debole? I nostalgici delle coalizioni ignorano il rischio stallo”
Tema: Intervista a Matteo Orfini
«Noi abbiamo stabilito che il nostro candidato premier lo facciamo scegliere agli elettori con le primarie. So che altri vorrebbero tornare ai tavoli della prima Repubblica. Io preferisco un modello europeo, dove fa il premier chi prende più voti e non chi raccoglie meno veti (…) Pd non è Renzi, ma una grande comunità (…) E la conferenza programmatica di ottobre è proprio questo. Se tutti smontano le tende e vengono a discutere fanno il bene del Pd. Ma una discussione si fa guardandosi negli occhi, non uno a casa, uno in tenda. Se si discute insieme del Pd lo rafforziamo».
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Testata:  Sole 24 Ore
Autore:  Montesquieu
Titolo: L’analisi – Una leadership tra talento e «boomerang»
Tema: Renzi
Sul suo libro e la leadership: “Poteva essere strumento di consenso su riforme e programmi, invece rischia di enfatizzare divisioni e creare nemici”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Labate Tommaso 
Titolo: La sfida del Senato. I 25 pronti alla fuga
Tema: Al Senato

Sono 25 i senatori centristi di varie formazioni (Ap, Ala, Federazione della Libertà, Udc, Fare!) che potrebbero passare, o tornare, nell’area di influenza berlusconiana. Altri quattro sarebbero quelli ancora incerti sulla scelta. Se i 25 senatori centristi si spostassero all’opposizione, Ala di Denis Verdini, con i suoi 10 senatori, diventerebbe fondamentale per la tenuta del governo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Rebotti Massimo 
Titolo: «Mosse sospette. Niente spazio a chi ha sostenuto gli ultimi governi»
Tema: Intervista a Matteo Salvini 

Non ci sono solo i centristi, c’è anche tanta gente di area centrodestra, dalle liste civiche agli amministratori, che si avvicina alla Lega. D.: Dovrebbe essere contento. R.: «In effetti sono un segnale (Salvini ride, ndr), ma io ne preferisco altri. Che ci sia un vento buono per noi lo dicono le vittorie a Genova, Monza, Sesto San Giovanni e in tanti altri posti. Non ho mai guardato con simpatia a chi accorre verso i vincitori, a chi “rinsavisce” in extremis. Di certo chi ha sostenuto i governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, difficilmente governerà con Salvini».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Trocino Alessandro 
Titolo: «Asse tra noi e Pd fino alle elezioni Centro o populisti, FI deve scegliere»
Tema: Intervista a Maurizio Lupi sulle dimissioni di Costa

«Con Enrico c’è un rapporto di amicizia, ma si dimentica la ragione istituzionale e politica per cui questa legislatura non doveva esserci e invece è durata. Due forze grandi e distanti tra loro, sconfitte dagli elettori, collaborano, come in Germania e Spagna, e nessuno dice all’altro, alla fine, siete dei traditori. Personalmente non sento di avere il piede in due scarpe. Questo significherebbe non dare dignità e significato alla scelta fatta quattro anni fa».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Bignami Silvia 
Titolo: È febbre autonomista anche la rossa Emilia rivendica più libertà – “Ora svolta autonomista anche a sinistra dalla sanità al lavoro più libertà di spesa”
Tema: Intervista a Stefano Bonaccini –

«Non chiedo più soldi allo Stato ma più libertà di gestirli su alcune precise competenze». Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha in tasca la sua svolta autonomista. Una terza via “soft” tra il vecchio centralismo e il federalismo a trazione leghista. Bonaccini ne ha già parlato col premier Paolo Gentiloni, e sul tema verrà aperto un tavolo di lavoro col sottosegretario per le Autonomie Gianclaudio Bressa la prossima settimana. Ma niente a che fare con i referendum della Lega Nord in Lombardia e Veneto, «che per la banalità del quesito rischiano di avere un sapore puramente plebiscitario»: «Noi cerchiamo l’autonomia nel solco della Costituzione. E vogliamo farlo con l’accordo di sindacati e imprese».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Riccardi Andrea 
Titolo: Il rinvio dello ius soli una sconfitta per i cattolici
Tema: Ius soli

Il mondo cattolico teneva molto all’approvazione della legge. Francesco aveva firmato, in modo insolito per il Papa, un appello per la cittadinanza ai bambini. II presidente della Cei, card. Bassetti, e il segretario, mons. Galantino, ne hanno parlato pubblicamente. Quest’ultimo ha denunciato «gazzarre ignobili in Aula». E’ pure intervenuto il Sostituto della Segreteria di Stato, Angelo Becciu. Si è sentita con chiarezza la parola del card. Bagnasco. L’Avvenire ha puntualmente insistito, parlando correttamente di ius culturae. Per questo è una sconfitta anche per i cattolici.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Panebianco Angelo 
Titolo: La Carta costituzionale e le difficili riforme italiane
Tema: Riforme

Se si discute di leggi elettorali ecco che salta su qualcuno (e forse ha ragione) che afferma che l’unico sistema elettorale coerente con la Costituzione sia quello proporzionale. Se si discute di università c’è sempre qualcuno pronto a sostenere (anche lui forse ha ragione) che il numero chiuso sia incostituzionale. E, ancora, la difesa dei «diritti acquisiti» di dirigenti e funzionari, brandita dalle magistrature, costituzionale e amministrative, contro i tentativi di riforma della pubblica amministrazione, fa sempre leva sulla Costituzione. Forse persino il Job act rischierebbe grosso di fronte a un rigoroso «controllo di costituzionalità». I più maliziosi hanno già capito dove va a parare questo discorso. Forse è arrivato il momento di chiedersi se non sia il caso di intervenire col bisturi sulla prima parte della Costituzione, sui famosi principi.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco 
Titolo: Manovra, sotto esame oltre 400 sconti fiscali – Si riapre il cantiere dei tagli agli sconti fiscali
Tema: Manovra, allo studio i tagli

Si riapre il cantiere dei tagli agli sconti fiscali. In vista della legge di bilancio sono sotto esame oltre 400 forme di tax expenditures. Due le ipotesi allo studio: taglio selettivo con dei mini-tetti per eliminare i bonus non più efficaci o riduzione per chi guadagna di più. Intanto dalla commissione Bilancio del Senato arriva il primo sì all’iperammortamento a settembre 2018.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: CsC: la manovra punti su lavoro per i giovani e investimenti
Tema: Manovra

«L’Italia rimane ben ancorata alla ripresa mondiale, seppure in posizione di inseguitrice» ma «rimane cruciale il passaggio di una manovra d’autunno che punti sul rafforzamento degli investimenti e sul lavoro giovanile». È un passaggio centrale dell’analisi mensile del Centro studi Confindustria “Congiuntura flash”. Priorità che scaturiscono da un contesto generale in cui «bassa occupazione ed emigrazione dei giovani stanno riducendo molto il potenziale di crescita». In tema di investimenti, si osservano indicazioni positive nel secondo trimestre dopo il calo nel primo. In giugno il saldo dei giudizi sulle condizioni per investire è salito a 8,5 (da 0,9 in marzo), aumentano anche le attese a tre mesi sulle condizioni in cui operano le imprese (saldo a 11,5 da 5,3).
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Stringa Giovanni 
Titolo: Draghi va avanti con l’acquisto di bond e titoli – Draghi: avanti sugli acquisti. Euro record
Tema: Draghi va avanti col Qe

La Banca centrale europea non cambia linea: il consiglio direttivo ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento a zero, tenendo fermi anche il tasso sui depositi interbancari, a -0,40%, e il tasso marginale, allo 0,25%. Nessuna variazione neppure sul versante Qe: c’è la possibilità di un aumento «in termini di entità o durata» solo in caso di peggioramento dell’economia. Il presidente Mario Draghi: «Stiamo finalmente sperimentando una ripresa robusta. Ora dobbiamo aspettare che i prezzi e i salari seguano». Gli acquisti di bond e titoli di Stato sono confermati fino a fine anno o oltre. È anche possibile che in autunno partano le discussioni per una riduzione degli stimoli. Vola l’euro, lo spread scende sotto i 160 punti.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Masciandaro Donato 
Titolo: L’editoriale – Quelle parole contro l’ansia dei mercati – Quelle parole contro l’ansia
Tema: Draghi va avanti col Qe
Mercati ansiosi hanno bisogno di parole chiare e semplici, soprattutto quando hanno così desiderio di avere news su cui provare a far profitti, che, pur in assenza di autentici annunci di politica monetaria, provano ad inventarli. È questo il messaggio di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce): la politica monetaria rimane ultra-espansiva, senza se e senza ma, almeno fino a quando le informazioni macroeconomiche non cambieranno.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Manacorda Francesco 
Titolo: L’ultimo giro della Bce
Tema: Draghi va avanti col Qe
La posizione da “colomba” della Banca centrale europea sul prossimo rialzo dei tassi, espressa ieri dal suo presidente Mario Draghi, non era del tutto scontata e allontana ancora nel tempo il momento in cui si passerà al tapering, la riduzione degli acquisti di obbligazioni, e poi alla risalita del costo del denaro che cambieranno le condizioni straordinarie di cui da quasi cinque anni godono i Paesi dell’euro, evitando così un surriscaldarsi dell’inflazione sopra la soglia del 2% senza strangolare però la ripresa nascente. È tempo in più che chi ha difficoltà sul fronte dei conti pubblici, come l’Italia, farebbe bene a sfruttare.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sabella Marco 
Titolo: Intervista a Stefano Caselli (Bocconi) – «Una scelta di stabilità per evitare scossoni legati al voto tedesco»
Tema: Mosse Bce

Il consiglio direttivo della Bce ha avvertito l’esigenza di inviare segnali di rassicurazione al mondo della politica più ancora che al sistema economico. È questa la lettura di Stefano Caselli, economista e docente di economia degli intermediari finanziari all’Universita Bocconi, in merito alle conclusioni del Consiglio direttivo della Banca centrale europea che si è tenuto ieri a Francoforte. L’intervista:
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Galullo Roberto – Mincuzzi Angelo 
Titolo: Conti svizzeri, GdF vuole i nomi – Nel mirino i conti cifrati a Zurigo
Tema: Gdf

La Guardia di Finanza ha chiesto alle autorità fiscali svizzere gli elenchi relativi ai quasi 10mila beneficiari italiani delle polizze assicurative del Credit Suisse al centro di una indagine per frode fiscale chiuse nell’ottobre scorso con un accordo in base al quale la società si è impegnata a versare 109 milioni di euro al fisco italiano. Le polizze assicurative secondo l’accusa. sarebbero state un escamotage studiato dalla banca per consentire a clienti italiani di portare denaro oltre il confine.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: I nuovi conti di Boeri dividono tutti «Gli immigrati? Valgono l’1% del Pil»
Tema: Boeri

Un uomo solo contro tutti. Sembra essere questo il destino di Tito Boeri. Non che il presidente dell’Inps non ci abbia messo del suo, anzi. L’economista della Bocconi, messo due anni e mezzo fa da Matteo Renzi al vertice dell’istituto che gestisce previdenza e assistenza si è distinto per aprire un fronte dopo l’altro. Dentro e fuori dall’ente. Le polemiche di ieri sugli immigrati regolari che sarebbero una risorsa («valgono un punto di Pil in contributi») per far quadrare i conti del welfare, sono solo le ultime di una lunga serie.
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Testata: La Stampa
Titolo: Congedi ai papà e volontariato La svolta del welfare olandese
Autore: Sandra Riccio

La banca olandese Ing premia i neo-papà e dà una mano alle mamme. Niente che riguardi l’Italia però. E’ piuttosto quel che succede nei Paesi Bassi, nuovamente apripista nelle nuove tendenze, stavolta sul sociale. Qui il gruppo olandese Ing, conosciuto da noi per il Conto Arancio, ha deciso di concedere un mese di libertà dal lavoro ai nuovi papà. Ovviamente il periodo sarà retribuito. Ma la novità riguarda anche i lavoratori senior (…) ha stabilito che i dipendenti oltre i 60 anni, una volta alla settimana, invece di recarsi al lavoro potranno svolgere attività di volontariato, senza decurtazioni dallo stipendio.
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Testata:  Sole 24 Ore 

Autore:  Manfredi Gaetano 
Titolo: Meritocrazia e tempi certi in ateneo – Atenei competitivi con meritocrazia, certezza di tempi e stipendi a livelli Ue
Tema: Atenei

Docenti universitari. Il meccanismo di reclutamento è stato cambiato molte volte negli ultimi anni. Ogni metodo scelto ha presentato luci e ombre. La procedura utilizzata oggi credo stia dando buoni risultati con il doppio livello di abilitazione nazionale e concorso locale, ma soffre di eccessive rigidità, riducendo la discrezionalità per contrastare gli arbitri, e penalizzando in questo modo gli studiosi di frontiera rispetto ai settori disciplinari. Il dibattito:
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Amato Rosaria 
Titolo: “Etichette, l’Ue ci seguirà E il Ceta spingerà l’export”
Tema: Intervista a Maurizio Martina 

L’Italia accelera sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari: l’indicazione del Paese diventa obbligatoria anche per la pasta e per il riso, dopo le norme analoghe in materia di latte e formaggi. Anticipando Bruxelles, che ancora prende tempo sull’attuazione della normativa in materia di etichette trasparenti, ieri il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e quello dello Sviluppo Economico Carlo Calenda hanno annunciato la firma dei decreti che impongono non solo l’indicazione dei Paesi di produzione delle materie prime per la pasta e il riso, ma anche quelli di molitura per il grano e di lavorazione e confezionamento per il riso.
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Testata: Il Sole 24 Ore  
Autore: S. Monaci 
Titolo: Galleria di Milano, boom degli affitti – Galleria di Milano, affitti boom 
Tutti vogliono la Galleria Vittorio Emanuele di Milano. E così, con una messa a reddito da parte del Comune più oculata (e trasparente) rispetto al passato, in dieci anni gli incassi degli affitti per Palazzo Marino sono passati dagli 8 milioni del 2007 agli attuali 30, con prospettive crescenti anche per i prossimi anni (già 2 milioni in più per il 2018). In totale controtendenza con il mercato immobiliare milanese (e non), i prezzi dei bandi sono schizzati in molti casi alle stelle. Il perché è semplice, soprattutto per i commercianti: conviene stare in Galleria spendendo una cifra alta piuttosto che altrove con prezzi più economici.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sargentini Ricci Monica 
Titolo: Da Berlino uno schiaffo a Erdogan: turisti e investitori, evitate la Turchia
Tema: Merkel sfida Erdogan: non andate più in Turchia –

Punto di rottura nelle relazioni tra Berlino e Ankara dopo l’ultimo arresto di sei attivisti per i diritti umani (tra cui un tedesco) in Turchia. Il ministro degli Esteri tedesco Gabriel: turisti e investitori, evitate la Turchia, «chi va nel Paese rischia l’arresto». L’ira di Ankara: non cediamo ai ricatti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Piccolillo Virginia 
Titolo: «Lasciate i migranti a Lampedusa» La proposta choc di Vienna a Roma
Tema: Immigrazione

Teneteli a Lampedusa o chiuderemo il Brennero. Il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz ha apostrofato così il titolare della Farnesina, Angelino Alfano. Lo ha riferito lui stesso alla stampa, dopo l’incontro a Vienna, per amore di «chiarezza». «Non può essere che persone salvate nel Mar Mediterraneo vengano portate in Italia sulla terraferma e poi portate verso Nord. Il traffico che c’è tra Lampedusa e la terraferma non può esistere», ha spiegato Kurz. Infine l’avvertimento: «Al Brennero c’è una cooperazione tra le forze di polizia, ma se l’Italia continuerà a far arrivare migranti verso Nord allora chiuderemo i nostri confini». «Le dichiarazioni di Kurz? Sue idee per la campagna elettorale austriaca… Gliel’ho detto chiaramente», ha tagliato corto Alfano. Mentre Gianni Pittella, capogruppo socialista al Parlamento europeo, ha replicato via Twitter: «Il ministro degli Esteri austriaco Kurz vuole trasformare Lampedusa in un campo di internamento per migranti. Questa non è l’Europa per cui ci battiamo».
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– Sul Corriere della Sera Intervista a Salvatore Martello (Sindaco di Lampedusa) -«Atteggiamento da estremista E i nostri sacrifici sono ignorati»
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Testata:  Stampa 
Autore:  Agliastro Giuseppe 
Titolo: L’eterno kalashnikov fa il boom di vendite – Boom di vendite e profitti Il kalashnikov spara in Asia e sconfigge le sanzioni Usa
Tema: Armi

I kalashnikov tornano a invadere Asia, Africa e Medio Oriente. Kalashnikov Concern – la società che produce i leggendari fucili d’assalto che sono ormai un simbolo del Made in Russia non meno della vodka, della balalaika o delle matrioske – è sempre più orientata a vendere le sue armi a quei governi che vogliono rifornire i propri eserciti senza spendere troppo. E magari rafforzare i loro legami col Cremlino. Nel 2016 introiti cresciuti del 123%. E la società russa investe sui droni.
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Testata:  Avvenire 
Autore:  Zappalà Daniele 
Titolo: Collaborazione globale per l’agenda del 2030 – La sfida di lavorare insieme
Tema: Intervista a Jorge Moreira da Silva 

Moreira da Silva dell’Ocse ha il difficile compito di coordinare il partenariato mondiale per finanziare le strategie di sviluppo sostenibile: «Dobbiamo aggiornare gli approcci, con più sinergie tra pubblico e privato e il coinvolgimento dei cittadini». L’intervista:
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: McCain malato «Ma non mollo» – McCain, tumore come Ted Kennedy «Grazie a tutti: ma io tornerò»
Tema: Storie&Volti

L’ufficio di John McCain, al secondo piano dell’edificio Cannon a Capitol Hill, è sommerso di telefonate, mail, lettere. I quattro assistenti sbrigano tutto con la solita gentilezza ed efficienza. Il senatore repubblicano ha un tumore al cervello (…) La stessa malattia che colpì l’ultimo grande dei Kennedy, Ted, morto il 25 agosto 2009, a 77 anni. Ma John McCain, 80 anni, sembra semplicemente infischiarsene e ha dato ordini al suo staff di fare altrettanto. Venerdì 14 ha subito un’operazione delicata (…) Ieri, sei giorni dopo, ha twittato: «Ho molto apprezzato il diluvio di solidarietà, ma sfortunatamente per i miei sparring partner nel Congresso, sarò presto di ritorno, perciò preparatevi!». Puro stile McCain.
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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