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Augusto Dell’Erba: «La Bce faccia da “bad bank” delle fonti fossili»

31.05.2023

Favorire una transizione energetica equilibrata delle grandi banche internazionali. Un obiettivo perseguibile solamente se la Banca Centrale Europea riuscirà ad assumere il ruolo di «bad bank» per acquistare gli «asset fossili» dei grandi istituti contabili del Vecchio Continente. Una proposta, quella del professor Gaël Giraud, espressa durante la “Lectio cooperativa” organizzata alla Lumsa di Roma da Federcasse, la Federazione italiana delle banche di credito cooperativo e casse rurali, sul tema “Dall’homo oeconomicus all’homo felix – Una nuova spiritualità, una finanza per lo sviluppo integrale”. Energia, acqua, minerali e biodiversità sono i quattro punti necessari per uno sviluppo sostenibile secondo l’economista, matematica, teologo e gesuita francese.

Occorre «invertire la rotta» per scongiurare l’ipotesi di un aumento del riscaldamento globale di 4-5 gradi entro fine secolo, dice Giraud, altrimenti «assisteremo a stravolgimenti planetari che impatteranno prima sulle aree più povere del mondo». Perl’economista, quindi, si innescherebbero una serie di processi a catena: la scarsità di acqua potabile, la modifica dei processi produttivi alimentari e migrazioni di massa da un continente all’altro Senza contare il risveglio di batteri bloccati nel permaf ost artico. Una situazione «gravissima» in cui la difesa dell’acqua come «bene comune» è un punto focale. Per arrivare a un’economia con energie rinnovabili è centrale, per il teologo e gesuita, il«processo democratico» che deve sottostare alle trasformazioni degli stili di vitae domande di prodotti e servizi del tutto nuovi. Parla di una «antropologia relazionale» Giraud, ossia di una visione economica ispirata ai valori del bene comune.

Mai cambiamenti epocali hanno bisogno anche di un adeguato supporto finanziario. Utile perciò il lavoro e l’attività delle banche cooperative di comunità non condizionate dai grandi potentati finanziari, che possono giocare un ruolo fondamentale. Latransizione ecologica è prima di tutto una «transizione antropologica», afferma il presidente di Federcasse, Augusto Dell’Erba. Maoltreafinanziare la transizione, «dobbiamo finanziare anche l’adattamento climatico di un Paese fragile come l’Italia» e aiutare a «diffondere le buone pratiche», afferma il dg di Federcasse Sergio Gatti.

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Articolo pubblicato il 31 maggio 2023 da “Avvenire”

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