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Ariston Group: qualità sostenibile

19.12.2022

È stato attribuito ad Ariston Group il Premio Eccellenze d’Impresa 2022, riconosciuto dalla Giuria come “leader globale nel settore del comfort termico che, da oltre 90 anni, opera con l’obiettivo di fornire in ogni angolo del mondo soluzioni sostenibili di alta qualità per il riscaldamento e l’acqua calda”. Al gruppo è stato anche attribuito il premio nella categoria “internazionalizzazione”, per gli importanti risultati conseguiti nella strategia di acquisizioni all’estero e di presenza commerciale e produttiva in decine di Paesi nel mondo. I numeri di Ariston Group sono generati da un’ampia gamma di prodotti, soluzioni e servizi con i marchi globali Ariston ed ELCO, e con i marchi locali Chaffoteaux, ATAG, Calorex, NTI, HTP, Chromagen, Racold, nonché Ecoflam e Thermowatt per quanto riguarda i bruciatori e i componenti una realtà che conta circa 8.000 dipendenti, uffici di rappresentanza in 43 Paesi, 25 siti produttivi e 26 centri di ricerca e sviluppo in tutto il mondo. Quanto ai ricavi, se nel 2021 sono giunti a quasi 2 miliardi di euro, a fine 2022 si attesteranno a circa 3 miliardi grazie all’ultima acquisizione effettuata solo pochi mesi fa, che riguarda la tedesca Centrotec Climate Systems, azienda appunto che sfiora il miliardo di fatturato. Un passo di grande coraggio per le dimensioni dell’azienda acquisita, ma che rafforzerà ulteriormente Ariston Group, specie nell’importante mercato tedesco, in forte espansione per il relativo ritardo accumulato nel settore del riscaldamento domestico.

Successo economico e progresso sociale Fondata a Fabriano da Aristide Merloni nel 1930, l’azienda mostra un forte impegno perla sostenibilità attraverso lo sviluppo di soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza come pompe di calore, soluzioni ibride e solare termico, e si caratterizza per i continui investimenti in innovazione tecnologica, digitalizzazione e sistemi di connettività avanzati, esportati in tutto il mondo grazie alla forte espansione internazionale perseguita negli ultimi 30 anni. La visione di Ariston Group – che oggi si traduce nella missione di “offrire comfort sostenibile per tutti” – affonda le radici nell’eredità culturale e industriale del suo fondatore, il quale riteneva che “il successo economico di qualsiasi iniziativa industriale non ha valore se non accompagnato da un impegno per il progresso sociale”.

Dopo la Prima guerra mondiale, Aristide Merloni è emigrato in Piemonte, nel Nord Italia e ha iniziato a lavorare alla Buroni e Opessi, a Pinerolo, azienda attiva nell’industria delle bilance professionali; diventa in pochi anni Direttore di Stabilimento. Quando nel 1930 torna nella sua città natale – Albacina nelle Marche – continua ad operare nel settore: avvia una piccola fabbrica che produce bilance professionali e cresce rapidamente, fino ad assumere dimensioni industriali nel secondo dopoguerra.

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Articolo pubblicato il 1 dicembre da Harvard Business Review – Italia

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