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L’eleganza di Nino Cerruti, maestro di stile e intraprendenza

18.01.2022

di Marco Boglione
Presidente Gruppo Piemontese dei Cavalieri del Lavoro

 


Nominato Cavaliere del Lavoro nel 2000 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Nino Cerruti esprime in modo esemplare i valori, insiti nell’onorificenza, legati all’intraprendenza, al sacrificio e alla capacità di creare valore e benessere per il territorio e per il Paese. L’ho incontrato per la prima volta a Berlino all’inizio degli anni 2000, io ero lì in rappresentanza della Film Commission piemontese. Lui era il guest speaker più atteso di uno dei festival del cinema più importanti al mondo. Sapevo chi era, ma non avevo alcuna idea di cosa avesse potuto dire un industriale della moda del suo calibro in quel contesto, davanti a un pubblico così prestigioso di un settore così diverso. Fu un’inattesa lezione, logica e pacata, sull’animo umano, sull’eleganza come riflesso dei sentimenti, sull’amore e sulla poesia indispensabili per poter ricercare l’eccellenza in qualunque ambito economico moderno, cinema compreso.

L’intervento di Nino fu talmente coinvolgente che la platea era completamente ammaliata da quest’uomo alto, bello, elegantissimo che trasmetteva grande forza e serenità. Io ne fui folgorato. Il giorno dopo feci di tutto per incontrarlo, cosa che avvenne durante uno shooting fotografico a lui dedicato. Riuscii a incuriosirlo così qualche tempo dopo mi fece visita a Torino. Il nostro modello di business, rivoluzionario all’epoca per la moda, lo intrigò molto e così nacquero alcune collaborazioni sperimentali con il nostro nuovo marchio K-Way, abbinando per la prima volta i suoi tessuti di lana più prestigiosi trattati con lavorazioni particolari per essere utilizzati in un contesto molto diverso da quello abituale. Furono momenti straordinari per me è per i miei giovanissimi collaboratori.

Oggi che K-Way è un marchio affermato posso senz’altro dire che dentro c’è anche un po’ di Cerruti, memorabile la prima K-Way di cachemire da 1500 euro contro i 120 di quella classica, andata a ruba in pochi giorni: «Ricorda Marco, tutto quello che fai dev’essere sempre elegante, il resto conta meno…».

Lo terrò sempre a mente caro Nino, ci mancherai molto, ma non ti dimenticheremo mai.

 

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Articolo pubblicato su la Repubblica il 18/1/2022

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