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SINTESI IN PRIMO PIANO – 23 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:

– Forte appello di Draghi alla vaccinazione: sorpresa la Lega
– Riforma della giustizia verso la fiducia
– Il ministro Franco presenta il nuuvo fisco
– Prove d’accordo sul clima al G20

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Logroscino Adriana 
Titolo: Green pass, obbligo dai 12 anni in su – Draghi: gli italiani si vaccinino La Lega «sorpresa» dal premier
Tema: Governo e Lega

Mediare, quando si è alla testa di un governo tanto composito, è inevitabile. Ma sul contagio e sulle contromosse per contenerlo, Mario Draghi non media. Anzi, risoluto, perde l’abituale aplomb. «Chi invita a non vaccinarsi invita a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore», le parole pronunciate, illustrando alla stampa il decreto appena licenziato in Consiglio dei ministri. Una contrapposizione ferma ai no vax e alle forze politiche che li blandiscono. Sulle prime la Lega aveva sottolineato alcuni risultati ottenuti nel Decreto legge: una maggiore capienza di pubblico alle manifestazioni sportive all’aperto e immediati indennizzi alle discoteche. A stretto giro il partito di Salvini esprime sorpresa per le parole di Draghi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Lauria Emanuele 
Titolo: Il retroscena – Il giorno nero del leghista “Sorpreso dalle sue parole io chiedo solo prudenza”
Tema: Governo e Lega
Non se l’aspettava, Matteo Salvini. Non si attendeva una censura tanto esplicita, una reprimenda così plateale: «Sorpresa», è la parola che fonti della Lega fanno filtrare a tarda sera, per descrivere lo stato d’animo del segretario che aveva definito «inutile» la vaccinazione per gli under 40 e che ieri ha dovuto ascoltare impietrito il giudizio che ne dà Mario Draghi: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire o a far morire». No, il Capitano non se l’aspettava. E non fa nulla per mascherare il suo risentimento. Fa trapelare che nel pomeriggio, prima della pubblica presa di distanze del premier, c’era stata «una lunga e cordiale telefonata» con il presidente del Consiglio, in cui Salvini aveva garantito massimo sostegno alle riforme — a partire da giustizia e fisco — e aveva ribadito «alcune osservazioni costruttive a proposito di Green pass e piano vaccinale».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: “Appello a non vaccinarsi è appello a morire” – Draghi lancia il Green Pass e bacchetta Salvini “L’invito a non vaccinarsi è un appello a morire”
Tema: Governo e Lega

Un messaggio a Matteo Salvini: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire e far morire». E uno a Giuseppe Conte: «Con la riforma del processo penale nessuno vuole stabilire sacche e soglie di impunità». A ormai pochi giorni dall’inizio del semestre bianco, Mario Draghi sfida le resistenze degli alleati di governo sul Covid e la giustizia. Lo fa cerchiando idealmente due date nel calendario. La prima: il 6 agosto entra in vigore il decreto che impone il passaporto vaccinale. Per sedersi all’interno di un ristorante, entrare in palestra, in piscina, al cinema o al museo, occorrerà aver ricevuto almeno una dose del farmaco. Non è un obbligo vaccinale, ma ci si avvicina molto. L’altra data è il 30 di luglio, il giorno in cui andrà in aula alla Camera la riforma del processo penale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Falci Giuseppe_Alberto 
Titolo: Giustizia, ci sarà il voto di fiducia: «No a impunità» – Giustizia, sì del governo alla fiducia «Ma siamo aperti ai miglioramenti»
Tema: Riforma giustizia

Mario Draghi definisce «un passaggio abbastanza rapido» l’esame in Consiglio dei ministri della riforma del processo penale. Quando si presenta in conferenza stampa l’annuncio è di questo tenore: «Ho chiesto l’autorizzazione di porre la fiducia». Il premier spiega le ragioni della scelta: «C’è stato un testo approvato all’unanimità in consiglio dei ministri e questo è un punto di partenza, siamo aperti a miglioramenti di carattere tecnico». In sostanza la posizione del premier non muta rispetto all’incontro con il presidente in pectore dei 5 Stelle Giuseppe Conte. L’esecutivo e il ministro della Giustizia Marta Cartabia restano «molto disponibili» al confronto.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Milella Liana 
Titolo: Il governo: “Sì alla fiducia sulla riforma Cartabia” – Voto di fiducia sulla giustizia “Evitiamo zone di impunità”
Tema: Riforma giustizia

E ora, sul tavolo della giustizia, il premier Draghi mette la fiducia. Dal Consiglio dei ministri, senza alcuna opposizione neppure pentastellata, arriva un consenso pieno. È un’autorizzazione preventiva, per adesso. Che potrà diventare operativa se il confronto con M5S, che parla di «impunità» e chiede cambiamenti, dovesse mettersi male. Se ne riparlerà il 30 luglio, nel venerdì in cui è slittata la discussione sulla riforma alla Camera. Il presidente del Consiglio parla chiaro e mette paletti, e accanto a lui, in giacca rossa, la Guardasigilli Marta Cartabia condivide ogni sua parola.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Salvaggiuolo Giuseppe 
Titolo: Il retroscena – Ma il Csm stronca riforma e ministra “Costituzione violata, processi in fumo”
Tema: Riforma giustizia

Era dai tempi di Berlusconi che al Consiglio superiore della magi) stratura non si registravano rapporti così tesi con un ministro della Giustizia. Sebbene non richiesto (il che, già di per sé, viene considerato uno «sgarbo istituzionale»), il parere del Csm sulla riforma Cartabia è pronto. A tempo record la sesta commissione l’ha elaborato e depositato, per poter votarlo in plenum la prossima settimana. L’esito è scontato: la contrarietà alla riforma è quasi unanime, sia tra i membri togati che tra i laici. Al di là dei tecnicismi, nel Csm si pensa l’impatto politico del parere, considerato «una netta stroncatura».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guerzoni Monica – Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Le misure – Il decreto Sanità e lavoro – Tempo libero
Tema: Misure anti-Covid

La mediazione con le Regioni convince il governo a rivedere i parametri per il passaggio nelle fasce di rischio e questo consentirà di far rimanere tutta l’Italia in fascia bianca già da oggi. Senza le modifiche degli indicatori almeno cinque regioni — Lazio, Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia — rischiavano di passare in zona gialla. Il decreto entra dunque in vigore subito per la classificazione mentre si è stabilito di lasciare dieci giorni ai cittadini che vogliono vaccinarsi prima di rendere obbligatorio il green pass. Per svolgere attività sportiva, per andare al ristorante, per le attività del tempo libero sarà obbligatorio avere una dose di vaccino, oppure dimostrare di essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti oppure aver fatto un tampone nelle 48 ore precedenti. Ma in ogni caso bisognerà continuare a seguire le regole che impongono l’utilizzo della mascherina al chiuso, il distanziamento e l’igiene delle mani. L’utilizzo della certificazione consente comunque di ampliare la capienza dei luoghi di svago.
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Testata:  Stampa 
Autore:  PA.RU
Titolo: Stato di emergenza per tutto il 2021 le nuove norme rinviano le zone gialle
Tema: Misure anti-Covid

Alla fine il nuovo semaforo messo a punto dal governo dopo un lungo braccio di ferro con i governatori difficilmente accenderà la luce gialla per le Regioni da qui alla fine delle vacanze di agosto. E a maggior ragione non scatteranno l’arancione e il rosso che chiudono a raffica le attività e limitano gli spostamenti delle persone. Questo perché per uscire della fascia bianca dove tutto è aperto e restano solo l’obbligo delle mascherine al chiuso e il divieto di assembramento, indipendentemente dall’aumento dei contagi bisognerà avere una quantità di posti letto ospedalieri occupata da pazienti Covid, possibile solo se gli studi fino ad oggi sbandierati sulla capacità dei vaccini di proteggere dalle forme gravi di malattia si rivelassero non attendibili. Perché lo schema messo a punto dal decreto prevede sì che in fascia gialla si vada con oltre 50 casi settimanali ogni 100 mila abitanti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Il retroscena – L’imbarazzo dei 5 Stelle in Consiglio dei ministri E il Pd è in difficoltà
Tema: M5s

È stato Draghi a chiedere in Consiglio dei ministri l’autorizzazione a porre la questione di fiducia sulla riforma della giustizia. Di solito tocca al responsabile per i Rapporti con il Parlamento celebrare il rito. Se ieri il premier ha rotto il cerimoniale è perché voleva caricare il gesto di valenza politica, far capire che non si lascerà irretire da chi immagina di usare il semestre bianco per trascinarlo nelle sabbie mobili insieme al provvedimento scritto dalla Cartabia. Così i grillini hanno scoperto che, aspettando l’ora X , sono finiti nel pantano. Deve averlo capito Conte, al termine di una telefonata con Draghi definita «critica» da un ministro. Di sicuro l’ha compreso l’intera delegazione Cinquestelle al governo, che davanti ai colleghi è parsa «in grave difficoltà». Il tentativo di agguato sulla giustizia si sta trasformando per il Movimento in una trappola. Le loro mosse politiche sono schizofrenic he: i ministri di M5S che nei giorni scorsi erano stati di fatto sfiduciati dal loro leader per aver approvato il testo della riforma, a loro volta ieri hanno di fatto preso le distanze da Conte, accettando la richesta del premier senza opporre resistenza.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zunino Corrado 
Titolo: Vaccini per la scuola L’obiettivo di Figliuolo è il 60% degli studenti
Tema: Istruzione

«Ora dobbiamo mettere il focus sulla scuola», dice Francesco Figliuolo. E dopo una settimana di pressione politica sulla ricerca del prof no vax, categoria peraltro rara nel Paese, il commissario sottolinea la vera questione che consentirà di tornare tutti in classe: «L’obiettivo è avere entro la prima decade di settembre il 60 per cento dei ragazzi vaccinati per poter tornare in presenza o con pochissime limitazioni». È prioritario vaccinare gli studenti in età «uguale o superiore a 12 anni», ha scritto, quindi, alle Regioni.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Trovati Gianni 
Titolo: Franco: riforma fiscale graduale, incognita risorse Priorità a Irpef e Irap – Franco: «Priorità Irpef e Irap ma incognita sulle risorse»
Tema: Fisco

Gli interventi per ammorbidire la curva Irpef sui ceti medi e per archiviare un’Irap «ormai non più giustificabile» sono «certamente i più urgenti» nell’agenda della riforma fiscale. Ma sulle modalità e sul calendario dell’attuazione pesa l’incognita più pesante: quella delle risorse, che «oggi non siamo in grado di definire» perché le varianti del Covid rendono incerte le prospettive economiche e soprattutto «non abbiamo certezze» sulle nuove spese per affrontare «le trasformazioni strutturali indotte dalla pandemia», nella sanità e non solo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Voltattorni Claudia 
Titolo: No di Franco alla patrimoniale Irap addio, Iva e Irpef si cambia
Tema: Fisco

Un prelievo «meno distorsivo possibile, stabile nel tempo e al contempo equo» che «favorisca la coesione sociale», ma anche «semplificato e razionalizzato», per «sostenere una crescita economica sostenibile e duratura». Parlando in audizione alle commissioni riunite Finanze di Senato e Camera, il ministro dell’Economia Daniele Franco tratteggia i punti fondamentali della riforma fiscale cui il governo sta lavorando e che potrebbe vedere una prima luce entro le prossime settimane. Secondo il Pnrr, «la riforma fiscale è parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee». E lo stesso Franco la definisce «una priorità: è una sfida di ampie proporzioni che richiede tempo ed impegno, un passaggio decisivo di politica economica», e servirà anche «per riordinare» l’assetto normativo, «un’opera di codificazione senz’altro condivisibile&r aquo;.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Petrini Roberto 
Titolo: Franco presenta il nuovo Fisco – Franco: tagliamo cuneo e Irap ma attenzione ai conti pubblici
Tema: Fisco

La riforma fiscale partirà con il taglio del cuneo, cioè la differenza tra il costo del lavoro e quanto va in busta-paga, uno stop all’Irap e non è esclusa una «razionalizzazione delle aliquote» dell’Irpef. Ma attenzione ai conti pubblici. È il ministro dell’Economia Daniele Franco a dettagliare, di fronte alle commissioni Finanze di Camera e Senato, il terzo pilastro delle riforme chieste dal Recovery insieme a giustizia e pubblica amministrazione, e ad annunciare che il disegno di legge delega arriverà presto (è attesa entro fine mese).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Bce, indicazione di tassi bassi ancora a lungo – Una Bce molto accomodante per portare i prezzi a quota +2%
Tema: Politica monetaria

La Bce resta “paziente” sui tassi e mantiene un’intonazione di politica monetaria “persistentemente accomodante” perché il nuovo obiettivo simmetrico di inflazione al 2% nel medio termine è ancora lontano, perché i tassi dell’economia sono vicini al limite inferiore e prima di rialzarli la banca centrale deve essere molto prudente, perchè le incertezze della pandemia, e della nuova variante Delta, gettano un’ombra sulla ripresa che si presenta altrimenti robusta. Leggi da:   PC/Tablet    SmartPhone 

Testata:  Repubblica 
Autore:  Ricciardi Raffaele 
Titolo: Lagarde rassicura i mercati “Una stretta è prematura tassi bassi fino al 2023”
Tema: Politica monetaria

La Bce si libera le mani per tenere i tassi ai minimi ancora a lungo, nella sfida decennale per centrare l’obiettivo della stabilità dei prezzi. A due settimane dalla revisione strategica che ha portato a fissare un obiettivo «simmetrico» di inflazione al 2%, il Consiglio direttivo di Francoforte ha tradotto le nuove linee guida nelle sue indicazioni prospettiche, la cosiddetta forward gui dance , attraverso la quale illustra come si attende che si muoveranno tassi e acquisti di titoli in relazione ai prezzi.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Orlando Luca 
Titolo: Imprese, il rischio fallimento arretra ai livelli pre pandemia Bene pharma e alimentare – Imprese, il rischio fallimento vicino ai livelli pre pandemia
Tema: Industria

Il rimbalzo del Pii superiore alle attese. E poi la ripartenza dei consumi interni, così come dell’export e della produzione industriale. Sono i fattori che spingono Cerved Rating Agency a rivedere le stime sui rischi di fallimento delle imprese, che per la prima volta dall’inizio della pandemia iniziano a ridursi. La probabilità di default media attesa è del 5,2%a Giugno 2022, non distante dei livelli pre-pandemici e in calo evidente rispetto al dato attuale (5,8%).
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Onida Fabrizio 
Titolo: Una politica industriale per l’Europa del rilancio – Una nuova politica industriale per realizzare l’Europa voluta dai padri fondatori
Tema: Politica industriale

Sono più di 250 miliardi di euro all’anno le risorse pubbliche che nel settennio 20212027 appena iniziato l’Europa dei 27 intende mettere a disposizione (come somma del Next generation Eu, o Ngeu e del bilancio settennale della Ue) per rilanciare la crescita dopo lo shock del Covid. È una sfida senza precedenti perla regia della Commissione e ancor più per l’efficienza e la credibilità dei Paesi membri. In questa luce si colloca il rinnovato appello della Commissione a una “nuova politica industriale”, segnalando il definitivo (speriamo) tramonto di quella visione pseudo-liberale che diversi anni fa Romano Prodi riassumeva nella battuta «qui a Bruxelles la politica industriale è una parola oscena!».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio 
Titolo: Giugno, scatta la corsa alla Cassa integrazione con accesso semplificato
Tema: Lavoro

A giugno, complice la scadenza di fine mese della proroga generalizzata della cassa integrazione Covid – gratuita per tutte le imprese e con procedure semplificate d’accesso -si è scatenata una corsa generale da parte delle imprese. Le ore complessivamente autorizzate dall’Inps sono schizzate a quota 527,6 milioni, per il 99,7% si è trattato di Cig emergenziale (520,2 milioni di ore), con una crescita a tre cifre su maggio (+142,9%) e a due cifre su giugno 2020 (+21,4%). L’incremento ha interessato la Cig ordinaria con 224,1 milioni di ore autorizzate, pari ad una crescita del 628,8% rispetto a maggio, e del 49,6% su giugno 2020.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Voltattorni Claudia 
Titolo: Intervista a Pietro Ichino – «Pass sanitario per i lavoratori? Ci sono le norme per imporlo»
Tema: Lavoro

Professor Pietro Ichino, è legittima la proposta di Confindustria di chiedere il Green pass ai lavoratori per accedere al posto di lavoro? «Credo proprio che Confindustria abbia ragione: condizionare l’accesso in azienda all’avvenuta vaccinazione, oggi che il vaccino è disponibile per tutti, è una misura sicuramente efficace e ragionevolissima. A ben vedere, proprio per questo gli imprenditori potrebbero già adottarla di loro iniziativa: in forza dell’articolo 2087 del Codice civile, che obbliga il datore di lavoro a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Stampa 
Autore:  Baroni Paolo 
Titolo: Prima intesa sul clima ma è duello Usa-Cina – Primo accordo al G20 manca ancora l’intesa sullo stop alle emissioni
Tema: Transizione ecologica

Nel primo giorno del G20 di Napoli, segnato anche da scontri tra centri sociali e forze dell’ordine, la presidenza italiana incassa l’accordo sull’ambiente, «un accordo unico, un impegno importante che hanno preso tutti i paesi» spiega Cingolani. Sull’esito della seconda giornata, quando sul tavolo finiranno temi delicatissimi ed altamente divisivi, come l’energia e la decarbonizzazione, invece, le nubi non si sono ancora dissolte. «Speriamo di riuscire a concludere — dichiara il titolare del Mite in conferenza stampa—. Ci stiamo lavorando come i matti, lo faremo sino all’ultimo minuto utile. Per trovare una quadra lavoreremo anche sugli aggettivi».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Magnani Alberto 
Titolo: Il vertice G20 Ambiente fatica a mostrare un fronte unito
Tema: Transizione ecologica

L’obiettivo numero uno è stato centrato. Ora si tratta di lavorare sul secondo, quello che si annuncia ancora più ostico. I ministri riuniti a Napoli per il G20 hanno approvato ieri il Comunicato sull’Ambiente, l’argomento clou della prima giornata del vertice che riunisce le 20 economie più ricche del pianeta. Oggi sarà la volta di cercare una sintesisul tema in agenda perla giornata numero due del summit: il clima e le misure di contrasto al riscaldamento globale.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sar. 
Titolo: Nuove sanzioni a Cuba. La Casa Bianca: «È solo l’inizio»
Tema: America

«Questo è solo l’inizio, gli Stati Uniti continueranno a colpire gli individui responsabili dell’oppressione del popolo cubano». Con una nota della Casa Bianca, Joe Biden annuncia il primo passo concreto contro « l regime comunista» dell’Avana. L’amministrazione ha imposto «misure restrittive» nei confronti di un gruppo di funzionari governativi, compreso Alvaro Lopez Miera, comandante delle «forze annate rivoluzionarie». L’impatto concreto è tutto da verificare: le sanzioni congelano eventuali asset finanziari posseduti negli Stati Uniti e limitano la possibilità di viaggiare.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Mossa di Biden contro Cuba “Sanzioni per la repressione”
Tema: America

Sanzioni personali mirate contro i responsabili della repressione a Cuba, pressioni per il rilascio dei detenuti, iniziative per assicurare ai cittadini l’accesso ad Internet, revisione delle rimesse per garantire che arrivino alla gente, rafforzamento dei servizi consolari per emettere i visti di chi vuole andare via e rinsaldare il rapporto con la società civile. E «questo è solo l’inizio». Le misure annunciate ieri da Biden contro L’Avana non sono draconiane, ma segnano una svolta nella linea di Washington.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiori Stefano 
Titolo: Spiata con Pegasus la principessa Latifa Così gli Emirati bloccarono la fuga
Tema: Svandalo spionaggio telefonico

Il software Pegasus potrebbe essere stato usato dai servizi degli Emirati Arabi Uniti per impedire la fuga della principessa Latifa AlMaktoum, una delle figlie dell’emiro di Dubai, Mohammed Al-Maktoum. Ricchissima ma prigioniera di fatto nello Stato guidato dal padre, Latifa ha provato a lasciare la famiglia una prima volta quando aveva 16 anni, nel 2001. Arrestata alla frontiera con l’Oman, era stata riconsegnata all’emiro che — secondo una testimonianza video di Latifa — l’aveva tenuta per tre anni in una cella senza finestre, facendola picchiare e minacciandola di morte. Il secondo tentativo, nel 2018, era quasi riuscito. L’ormai 32enne Latifa sembrava vicina al sogno di lasciare gli Emirati.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Audino Uski 
Titolo: Il saluto di Angela “tutelate le donne” – Merkel ultimo atto
Tema: Germania

Arriva con 5 minuti d’anticipo Angela Merkel per la sua 29 esima e ultima conferenza stampa da Cancelliera alla Bundespressehaus, dove per 16 anni ha incontrato i giornalisti della stampa tedesca e straniera. Rilassata e sorridente per un’ora e mezzo risponde alle domande ad ampio spettro su ambiente e cambiamento climatico, politica migratoria e femminismo, ma anche sui temi caldi di politi Nel bilancio dei quattro mandati spazio anche ai diritti delle donne “Se gli uomini non cambiano non ci sarà uguaglianza”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Filippetti Simone 
Titolo: Il sovranismo a due facce della Scozia: vuole l’indipendenza, vive con i soldi di Londra
Tema: Gran Bretagna

Le highlands, gli altipiani, chiedono a gran voce di tornare a essere un Paese autonomo. La prospettiva spaventa: un’eventuale Scozia Stato a sé sarebbe la fine del Regno Unito. A ruota, si teme, seguirebbero Irlanda del Nord e forse anche il Galles: la Gran Bretagna rischia l’implosione. Ma la Scozia del 2021 è un Paese diviso, spaccato: metà vuole indipendenza, metà vuole restare nell’Unione. La gente vota in massa Snp. La secessione, però, non è una priorità.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Imarisio Marco 
Titolo: È l’ora delle Olimpiadi tra paura e resistenza – L’ora dei Giochi
Tema: Tokyo 2020

Persino qui, in questa terra di nessuno circondata da svincoli autostradali ai bordi della foresta Musashino, sventola uno striscione che invita a fermare i Giochi. Madre e figlia ricordano che nel settembre del 2013 si fece festa per l’assegnazione delle Olimpiadi a Tokyo. «Scendemmo nelle strade, fu un momento di euforia nazionale. Ma poi le cose sono cambiate all’improvviso, ed è sbagliato fare finta di nulla. Quel che voi stranieri dovete capire è che noi non abbiamo mai vissuto una pausa dalla pandemia. Ci sono stati chiesti sacrifici di ogni genere. E poi ci dicono che bisogna comunque aprire all’arrivo di decine di migliaia di persone dall’estero?».
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